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“Cos’è la profanazione? Come il sacrificio è legato alla sfera della profanazione?” Agamben
parte dal tema del sacrificio definendolo un passaggio che avviene dalla sfera del profano alla
sfera del sacro e viceversa, precisa che la cosa sacrificata non perde le caratteristiche di tutte e
due le sfere: una cosa sacrificata non è unicamente sacra né unicamente profana ma l’unione
di entrambe.
Agamben precisa come la profanazione sia diversa dalla secolarizzazione: entrambe sono
operazioni politiche ma, mentre la secolarizzazione è la dislocazione di un potere da un luogo
a un altro (come ad esempio successe quando ci fu il cambiamento del potere da religioso a
terreno), la profanazione invece è un dislocamento che neutralizza il potere per restituire
l’uso all’uomo. La profanazione quindi disloca il potere facendone un diverso uso.
Agamben affronta anche come il capitalismo e la religione capitalista abbiano a che fare con la
profanazione. Benjamin spiega che la religione capitalista sia intanto una religione cultuale e
questo culto è principalmente la realizzazione tramite il lavoro (non c’è più un giorno santo
ma tutti i giorni sono lavoro). Infine, rispetto alle religioni passate, la religione capitalista non
contempla l’espiazione, ma solo la colpevolizzazione.