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GLI STRUMENTI LINGUISTICI

DIZIONARI SINCRONICI

Descrivono la lingua del momento in cui sono compilati (contemporanei).


- DESCRITTIVI (es. GRADIT) = ha come oggetto tutto il lessico della lingua → è importante specificare per ogni
definizione di una stessa parola la classe di appartenenza della singola accezione (oltre a sillabazione, pronuncia,
esempi ecc).
Es. abaco: come elemento architettonico sarà TS, con altri significati sarà CO.
- NORMATIVI (es. Zingarelli**, Sabatini Coletti****, Nuovo Devoto-Oli***, Accademia della Crusca, De Mauro
edizione minore online*) = non riporta tutto il lessico ma effettua una scelta.
Da definizione, riportano solo le parole che si possono usare ma ad oggi non funziona così: effettuano una scelta e
orientano il consumatore su certe parole piuttosto che su altre.
Come fanno questa scelta? il vocabolario di base e il lessico comune devono essere in ogni dizionario, la scelta è
sull’ultimo strato del lessico tecnico specialistico e scelgo le parole che hanno un impatto sulla lingua comune (quella
usata da chiunque a prescindere dal lavoro, dalla preparazione ecc es. neoplasia entra in questi dizionari perché pur
essendo TS possono entrare anche nella lingua comune e sono usate in tv, nei giornali ecc)
*Il De Mauro dell’edizione minore online è stato fatto apposta per metterlo a disposizione di un pubblico più vasto, lo
ha creato a partire dal suo dizionario descrittivo (GRADIT).
Questo dizionario è più utile del dizionario maggiore perché ci restituisce le classi di appartenenza ma è anche una
selezione (se la parola si trova sul de Mauro online vuol dire che ha una condivisione più larga).
**Zingarelli 2022: la sua cifra particolare è il fatto che da molti anni (dagli anni 80) ha uscite periodiche molto vicine
l’una all’altra, annuali → è uno strumento che ci consente di monitorare il flusso lessicale della lingua:
- quali parole escono dall’uso,
- quali smettono di essere vdb o CO o TS,
- quelle che si mantengono (ma magari cambia il significato)
- quelle nuove (= neologismi). Importanti perché il loro monitoraggio misura la vitalità della lingua (ultimamente
sono soprattutto anglismi) → lo Zingarelli ha assunto il ruolo di dare indicazioni sulle direzioni che sta seguendo il
lessico. A volte siamo portati ad adattare gli anglismi alla lingua italiana da pdv fonetico, ma spesso se entrano come
anglismi non adattati è difficile cambiarli: il mouse è stato introdotto con il prestito integrale “mouse” (grattacielo è
l’adattamento della parola inglese skyscraper) che ha permesso di distinguerlo da “topo” nonostante il nome sia stato
scelto perché il mouse ricordava un topo. Spesso gli oggetti tecnici vengono nominati per analogia di forma oppure
per analogia di funzione (ha la stessa funzione di…). All’accademia della Crusca arrivano continuamente segnalazioni di
nuove parole (inventate o prese da altre lingue) da inserire nei dizionari. Quando una parola può candidarsi ad essere
inserita sul vocabolario? Quando davvero entra nell’uso della comunità che usa quella lingua e viene usata nel tempo,
devono rispondere alle necessità della comunità e della lingua! Petaloso non è entrato nel vocabolario perché non è
un aggettivo che serve nella descrizione di un fiore. La parola “perplimere” è invece entrata nel dizionario.

I dizionari storici (Grande dizionario della lingua italiana di Battaglia) riportano tutte le parole usate dall’origine della
lingua italiana tenendo conto anche dei cambiamenti di significato.

***Nuovo Devoto-Oli 2022: primo dizionario ad essere informatizzato, da una ditta informatica nel 94 che ha investito
soldi ed ha immaginato di avere un ricavo. Ultimamente il processo è inverso: nasce prima quello online e poi quello
cartaceo, ad esempio il Sabatini Coletti**** che è il primo dizionario della lingua italiana elettronico che è stato
concepito e realizzato in formato elettronico, e la cui versione cartacea è postuma. Da questo momento in poi questa
strada è stata seguita dagli altri dizionari.

Gli STRUMENTI ONLINE GRATUITI consentono solo la consultazione tradizionale (es. Treccani, De Mauro, Sabatini
Coletti).
I VERI DIZIONARI ELETTRONICI invece fanno la differenza con il dizionario cartaceo

1. Nel dizionario cartaceo c’è una struttura che si ripete per ogni voce (es. lemma, informazioni tipo categoria
grammaticale, definizione) posta in ordine alfabetico (come nei cataloghi delle biblioteche in cui lo schedario è stato
ordinato per titolo, per autore.. ma se uno era interessato ai libri di un certo anno ci poteva mettere una vita per
trovarli → si sono duplicati gli schedari in ordine di anno, titolo, autore… è un lavoro immane). Online le schede
vengono ordinate tramite procedura informatica nel database elettronico. La voce di un dizionario è come la scheda
bibliografica di un libro. Fare un dizionario elettronico vuol dire restituire al dizionario la sua natura di database →
posso fare ricerche mirate dentro i campi definizione, grammaticale, etimologia…

2. È un corpus elettronico interrogabile: quando ho tutto il dizionario elettronico, posso interrogarlo con la ricerca
semplice ricercando le parole indipendentemente dai campi (posso anche cercare le parole dentro i singoli campi es.
la definizione). È una banca testuale interrogabile come il LIP, il LIF.

3. Circolarità = tutte le parole usate nella definizione sono a loro volta definite. Da quando sono stati concepiti
informaticamente sono circolari. Sabatini Coletti è il primo dizionario italiano circolare 1997 nato come “DISC”
[dizionario italiano sabatini coletti] che uscì per la prima volta in edicola su CD, su un disco.
Perché quelli elettronici non sono circolari? È un difetto intrinseco inevitabile: sono opere fatte da più persone che
quando spiegano le parole non sempre si ricordano di usare parole già trattate e inseriscono parole che non sono
comprese nel piano generale dell’opera.

4. Le parole nei testi le trovo coniugate o declinate → per cercarle sul dizionario cartaceo devo sapere l’infinito del
verbo, il singolare dei nomi e il maschile singolare per gli aggettivi, servono competenze. Chi ha maggiormente
bisogno del dizionario (perché ne sa meno) è anche quello più svantaggiato nella ricerca delle parole. Il dizionario
elettronico invece consente di ricercare le voci a partire dalle forme declinate e coniugate perché ha archiviate le
tabelle di declinazioni e coniugazioni di ogni verbo/nome/aggettivo.

5. Di solito si cerca una parola per sapere il suo significato. Ma si potrebbe avere anche il problema opposto: ho in
testa una definizione e non so quale sia la parola a cui corrisponde. Il dizionario elettronico lo permette perché la
definizione è un campo e posso fare le ricerche all’interno di un campo con delle parole chiave → permette di risalire
dalla definizione alla parola.

Questo è ciò che ha spinto la ditta informatica di prima a trasformare il dizionario cartaceo in elettronico.
Come è fatto il De Mauro Online
Per vedere i campi che sono stati considerati (definizione, etimologia, sinonimi, contrari….) (ricerca nelle parti) bisogna
vedere la ricerca avanzata/complessa.

Ricerca secondo le condizioni


- categoria grammaticale
- marca d’uso = classi di riferimento per la classificazione del lessico quindi FO, AU, AD, CO, TS… selezionando una di
queste marche possiamo vedere il numero esatto di vocaboli per ognuna
- etichetta (pronome, sigle, simboli, verbi transitivi)
- origine
- datazione

Operatori Booleani END (rappresentato dallo spazio) sono tipici di google: se cerco “vocabolario di base” trovo le
pagine in cui compaiono tutte e 3 le parole
Ricerca in cui si inserisce l’operatore booleano OR = cerco le parole indicate anche se non sono coopresenti, basta ne
sia presente solo 1 per comparire tra i risultati → numero di risultati altissimo
Anche nel dizionario online si può applicare un operatore booleano. Nel nostro caso l’operatore booleano or è
rappresentato da | → se inserisco fo | au | ad trovo il vocabolario di base.
328387 parole tra polirematiche e monorematiche invece di 327mila.
Per il TS è importante stabilire l’etichetta (anatomia, arte, architettura…)

Ricerca nelle parti:


- globale: consente di cercare una parola nel testo liberamente e nell’intero dizionario → trovo tutte le voci in cui la
parola casa compare (es. in “abbandonato” c’è “casa abbandonata” e quindi lo trovo).
- Possibilità di ricerca di tipo inverso: in definizione inserisco “basamento & colonna” e trovo 5 lemmi: cippo,
piedistallo, stereobate, pinto, stilobate → trovo stilobate che era la parola che stavo cercando ma mi accorgo che c’è
anche una parola più precisa ovvero stereobate.

Queste caratteristiche le troviamo in tutti gli strumenti online acquistabili.

DIZIONARI DI ORTOGRAFIA E DI PRONUNCIA

= dare info sulla corretta pronuncia e scrittura delle parole

- DOP = dizionario di ortografia e pronuncio a cura di Migliorini, Tagliavini e Fiorelli.


Prima edizione 1969. Nasce come strumento per indicare la corretta grafia e pronuncia, non si rivolge agli addetti ai
lavori e non può ricorrere all’alfabeto fonetico internazionale perché non si capirebbe → ha sviluppato un sistema di
indicazione dei fonemi autonomo.
Quando si è potuto far ascoltare direttamente la pronuncia il problema è venuto meno. Approccio tradizionalista = il
DOP rappresenta la pronuncia standard dell’italiano, quella raggiunta negli anni 20/30 ovvero il fiorentino emendato
con la pronuncia romana creando una pronuncia e un sistema fonologico astratto che nessun parlante possiede
naturalmente, va appreso e si apprende nei corsi di dizione che per esempio facevano attori e professionisti di radio e
televisione.
il DOP è il nipote del dizionario di pronuncia del 39 che serviva ai professionisti della radio per pronunciare le parole,
infatti il DOP lo pubblica la RAI-ERI ovvero la casa editrice della RAI. È consultabile a partire dal sito della rai. Ci sono
100mila voci di cui si dà la corretta pronuncia (ci sono anche nomi propri). Botte viene scritto con l’accento acuto
perché è una o semichiusa e non viene usato l’alfabeto fonetico internazionale “(-ó-, la) ˈbotte”.
http://www.dizionario.rai.it/

- DIPI = dizionario di pronuncia italiana.


Qui la pronuncia è indicata con l’alfabeto fonetico internazionale e non ci sono file audio. In realtà quello di Canepari
non è un dizionario della pronuncia standard ma un tentativo di descrivere il diasistema fonologico dell’italiano:
accetta pronunce ad alta frequenza accanto a quella tradizionale, l’accettabilità delle pronunce non standard dipende
dal luogo in cui ci troviamo. Il DiPI “fornisce la «buona» pronuncia:
pronuncia moderna: (la prima indicata) la piú consigliabile
tradizionale: (indicata dopo « . ») la piú consigliata un tempo
accettàbile: (indicata dopo « , ») abbastanza consigliabile
tollerata: (indicata dopo « ; ») meno consigliabile
trascurata: (preceduta da « ↓ ») da evitare
intenzionale: (preceduta da « ↑ ») per fare sfoggio
àulica: (preceduta da « ↕ ») per scopi particolari
Il DiPI online (in rete) si basa sull’omonimo Dizionario di Pronuncia Italiana (cartaceo) compilato da Luciano Canepari,
che ne ha generosamente messo a disposizione il contenuto.
http://www.dipionline.it/dizionario/

DIZIONARI SPECIALISTICI E SETTORIALI (LINGUISTICA)

= dedicati al lessico di una determinata lingua speciale o specialistica → di medicina, finanza, economia, agricoltura…
Sono utili per approfondire una particolare terminologia.

Dizionario di linguistica di Beccaria è uno strumento utile per gli studi di linguistica, riporta molti concetti di linguistica.

Un dizionario elettronico come il GRADIT è anche l’insieme di tanti dizionari specialistici, basta mettere “TS”
“architettura” per ottenere un dizionario specialistico di architettura.

GRAMMATICHE DESCRITTIVO-SINCRONICHE

Tra i dizionari ce ne sono alcuni in rete molto validi, ma tra le grammatiche no: gli unici strumenti seri sono le sezioni
di risposta alle domande dell’accademia della crusca o di treccani.

- Renzi “Grande grammatica italiana di consultazione” → grammatica di approfondimento, non è strumento di


consultazione
- Dardano “La lingua italiana” → grammatica tradizionale di consultazione
- Salvi “Nuova grammatica italiana“→ idem
- Patota → attenta ai fenomeni grammaticali più innovativi (quali tratti neostandard si sono consolidati e quali no)
- Grammatica (consulente scientifico Antonelli) → grammatica in forma di dizionario, si trova gratutitamente in rete
sul sito della treccani la versione del 2012 ma va bene lo stesso, è molto vicina alla struttura dei Q&A.
- Trifone & Patota → grammatiche per studenti stranieri

STRUMENTI ENCICLOPEDICI

Enciclopedia dell’italiano diretta da Raffaele Simone: consultabile in rete, le voci sono argomenti che hanno a che fare
con la lingua italiana sia a livello storico che grammaticale (autori importanti, fatti grammaticali, concetti linguistici di
sociolinguistica).
Strumento per i nostri studi.
Il vantaggio di usare questo strumento è che queste voci sono state scritte dai maggiori esperti del momento: se
Simone doveva scrivere dell’italiano neostandard andava a cercare lo studioso che ne sapeva di più su
quell’argomento.

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