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Es LEOPARDO
SPECIE PANTHERA PARDUS
GENERE PANTHERA
FAMIGLIA FELIDAE
ORDINE CARNIVORA
CLASSE MAMMALIA
PHYLUM CHORDATA
REGNO ANIMALE
La classificazione può essere espressa attraverso la costruzione di un albero filogenetico dove il rapporto fra i
gruppi tassonomici si riflette nelle ramificazioni progressivamente più sottili di ciascun albero.
Le analogie sono il risultato di evoluzione convergente quindi c’è stato in entrambi i casi l’acquisizione di uno
stile di vita di volo che ha delle richieste tra cui le ali. Questa similitudine è apparente perché non ci dà
informazioni sull’antenato, è un caso di convergenza ossia evoluzione che ha portato a strumenti simili in
modo indipendente.
Un altro caso di convergenza: alcune specie di scoiattoli che vivono vita arboricola hanno la capacità di
potere attraverso una membrana di spostarsi con un volo planato da un albero all’altro, sono i cosiddetti
scoiattoli volanti. Si tratta di due specie, una australiana e una americana che hanno sviluppato questa
capacità indipendentemente l’una dall’altra, questo carattere è analogo.
Un carattere omologo può essere la struttura degli ossicini (parlato nei recettori); dal timpano alla coclea ci
sono staffa, incudine e martello e questo vale per tutti i vertebrati anche se con piccole differenze. Quindi è
un carattere che denota una parentela(omologo).
Gli animali hanno maggiori dimensioni in relazione al numero di cellule di cui sono composti e anche dal
rapporto superficie volume, la superficie del corpo è l’interfaccia tra il mezzo interno ed esterno, un alto
rapporto favorisce la respirazione. Gli animali hanno dimensioni vari, il fatto che sia microscopico non
significa che sia primitivo o semplice strutturalmente, la dimensione piccola e la primitività non sono
correlate.
TEORIA ENDOSIMBIONTICA MARGULIS: L’origine della cellula eucariotica sia il risultato di varie simbiosi tra
cellule procariotiche ancestrali.
Mitocondri e plastidi sono dei procarioti che in tempi ancestrali hanno fatto simbiosi e hanno creato un
sistema di membrane e di organuli, che ora sono centrali energetiche e contengono ancora parte del DNA
originario.
PROTISTI
Essi comprendono una grande quantità di specie e assemblano insieme tanti gruppi di origine diversa, cioè
molte linee evolutive indipendenti.
Analizzeremo nello specifico il sottoregno dei Protozoi: essi si suddividono in 3 phylum:
1. Sarcomastigophora a sua volta suddiviso nelle classi Mastigophora (sono i flagellati) e Sarcodina (si
muovono tramite pseudopodi) sono inseriti insieme perché esistono specie che hanno sia flagelli che
pseudopodi.;
2. Apicomplexa di cui fa parte la classe Coccidia;
3. Ciliophora di cui fa parte la classe Ciliata;
• Dinoflagellati
• Phytoflagellati
• Zooflagellati
Gli Zooflagellati sono una sottoclasse formata da forme eterotrofe e si suddividono in diversi ordini. Non
fotosintetici, tendono a formare piccoli gruppi, 5 cellule con cui condividono una sorta di peduncolo
attaccati ad un substrato, coano, fa riferimento alla presenza di un collaretto, sono filtratori, usano il flagello
per creare un vortice d’acqua che attraversa il collaretto, una sorta di griglia formata da sottili pseudopodi,
l’acqua passa attraverso la palizzata, lascia il materiale che poi la cellule fagocitate questi sono liberi.
Uno di questi ordini è rappresentato dai Coanoflagellati, organismi che vivono in acque
dolci.
Presentano un unico flagello circondato da un anello di protrusioni di actina, chiamati
microvilli, adibito a catturare il cibo disciolto in acqua.
Sono quindi dei filtratori. Inoltre, sviluppano un’estensione della cellula che li fissa al
substrato.
Abbiamo poi l’ordine degli Hypermastigina, organismi simbionti che possiedono molti
flagelli all’estremità della cellula.
Possiedono enzimi che consentono di digerire la cellulosa. Hanno flagelli molto grossi,
anteriormente hanno tantissimi flagelli, possono deformare il corpo, non si muovono
attivamente e vivono come simbionti nell’intestino degli insetti xilofagi. (termiti).
Hanno enzimi per digerire la cellulosa, infatti consentono alle termiti di mangiare il
legno.
Un esempio sono i brucei che parassitano i grandi animali ma ultimamente anche l'uomo. es
trypanosoma brucei gambiense e rhodesiense, sono 2 sottospecsie della specie brucei, sono dei parassiti
dei ungulati selvatici che circolano nelle savane. Hanno evoluto il parassitismo nei confronti dell’uomo.
Gambiense diffuso zona occidentale, rhodesiense orientale.
Questi organismi non sono in grado di passare da uomo a uomo, tuttavia vi è un secondo ospite che può fare
da tramite: la mosca tze-tze, una mosca ematofaga dotata di apparato pungente.
Durante la puntura in un mammifero, la mosca inietta i cosiddetti tripomastigoti metaciclici nel tessuto
cutaneo, che inizieranno poi a circolare nel flusso ematico. A questo punto, i tripomastigoti circolanti
vengono trasportati in altri distretti corporei, dove inizieranno a moltiplicarsi per scissione binaria e
inizieranno a recare danni al sistema nervoso dell’ospite.
Quando poi l’ospite verrà punto nuovamente da una mosca, essa si infetterà con i tripomastigoti che, sono
capaci si moltiplicarsi nuovamente nell’intestino medio dell’insetto, convertendosi in tripomagstigoti
prociclici. Questi ultimi sono in grado di raggiungere le ghiandole salivari della mosca e si riproducono
nuovamente diventando tripomastigoti metaciclici.
Utilizzano per la diffusione una moca ematofoga, genere glossina, mosca tzetze che funziona da vettore per
questo parassita che non passa mai all’esterno viene inoculato dalla mosca tramite sppsrssto pungitore al
momento del pasto ematico e poi viene inoculato nel sangue. Parassiti di questa famiglia hanno capacità di
cambiare orma durante il loro ciclo bio, e ci sono
forme anche senza flagello, genere leishmania,
parassita stessa famiglia è senza flagello ma ha
corpo basale. Spesso questi parassiti cambiano
forma in base all’ospite, nell’uomo la forma
tripaanosoma è quella con cellula allungata,
flagello anteriore, post c’è il fotoblasto, c’è un
lungo tratto del flagello che è collegato alla cellula
attraverso un’espansione della membrana della
cellula stessa, che abbraccia il primo tatto del
flagello, si forma cosi una
membrana, nota come membrana ondulante
responsabile del contorno sinuoso.
Membrana ondulante si dimostra uno strumento
efficace per spostarsi nel mezzo liquido. Sono parassiti intercellulari, si trovano tra i globuli rossi.
Altro tripanosoma, si trova centro sud America, specie diversa, si chiama cruzi, l’ospite è un insetto emittero,
cimice, l’obbiettivo nell’uomo è il sistema reticolo endoteliale, quel sistema che ha a che fare con il sistema
immunitario, fegato e milza. Si localizza in un tessuto piuttosto che circolare nel sangue, l’infestazione
avviene per penetrazione delle forme che si trovano nella cimice e che emette con le feci, rimangono sulla
pelle dell’uomo, ha un apparato pungitore, ma non inocula, pungendo determina la reazione di grattamento
da parte del paziente nel punto della puntura e ciò crea una lesione nella pelle attraverso cui le forme che la
cimice ospita penetrano e vanno a collocarsi nei tessuti epatici.
La forma mobile, individui con flagello, collocandosi in un organo perde flagello e assume forma senza
flagello, che ha il corpo basale e che poi è in grado di ripristinare la presenza del flagello, è un ciclo per
scissione binaria, asessuata. Il trip cruzi crea la malattia di chagas, è una splenomegalia, ingrossamento
fegato, milza, in condizioni poco igieniche.
La leishmania, altro genere trip che è in forma non flagellata, varie specie, donovani è un parassita umano, e
ci sono delle forme per cui i cani vengono vaccinati, forme aggressive.
• Amoebe
• Tecamoebe
• Radiolaria
• Heliozoa
• Foraminiferida
Queste due forme di amebe vengono assunte tramite cibo e bevande e vivono all’interno di cisti,
specialmente in condizioni umide.
Gli Eliozoi sono animali che vivono in acqua dolce. Anche essi presentano un
endoscheletro siliceo e la cellula è sferica con una parte molto ampia di
citoplasma ricco di vacuoli.
Questi vacuoli possono essere pieni di acqua o di olio e sono necessari per
galleggiare nella colonna d'acqua.
Questi organismi sono tutti endoparassiti. Il loro nome è dato dalla parte
apicale, definita microporo, che consente la penetrazione nella cellula ospite.
L’organo apicale è formato da strutture ghiandolari che secernono all’apice
della cellula una sostanza litica, enzima in grado si perforare altre cellule, sono
parassiti, hanno punto in cui membrana ispessita si interrompe, microporo,
punto in cui cellule fagocitano.
All’apice anteriore della cellula c’è struttura appuntita che raccoglie secrezioni
di queste strutture ghiandolari e comporta l’emissione di questa sostanza litica
nei confronti dell’ospite
Sono protisti che hanno riproduzione sessuale e a differenza di altri, il ciclo biologico prevede la
riproduzione sessuale alternata a due fasi asessuali.
Sporozoiti individui che entrano in ospite e si dirigono verso cellule. Molto piccoli, aploidi.
Sporozoite entra in ospite, attacca livello endocellulare. All’interno si riproducono x scissione binaria
Merozoiti parti di un individuo originale che si è diviso per scissione. A volte alcuni individui abbassano il
metabolismo e si insediano in un organo interno di solito fegato e rimangono come in un momento di pausa
del ciclo biologico.
Raggiunta certa quantità di individui in organo, la cellula si trasforma in gamete
In apicomplexa è vistosa, uno dei due gameti è flagellato, l’altro no. Si fondono fra loro e producono uno
zigote che effettuerà poi la meiosi. Sessuale successiva ad asessuale, obbligatoria e dà luogo a zigote che va
incontro a divisione meiotica: 4 cellule formate all’interno di oocisti (involucro), iniziano a dividersi
asessualmente per aumentare numero di individui.
In particolare, il parassita responsabile della malaria fa parte della classe dei Coccidia.
Ciclo si svolge fra uomo che è ospite intermedio in cui avviene solo asessuale, l’altro ospite dove avvengono
le altre 2 fasi è una zanzara di genere Anopheles è ematofaga (la femmina).
Infesta attraverso puntura inocula sporozoiti, viaggiano con torrente circolatorio che li dirotta verso fegato.
Con circolazione di ritorno, arrivano a fegato e si fermano per un certo tempo. Alcuni di individui che si
riproducono asessualmentestadio latente per un po’ di tempo, anche per anni.
A un certo punto numero individui sufficiente entrano in sistema circolatorio e vanno in vari tessuti oltre
che nel sangue. Cellule del plasmodio entrano in globuli rossi dove si nutrono di emoglobina, quindi c’è fase
di infestazione asessuata che interessa uomo, a un certo punto alcuni individui si trasformano in forme pre
sessuata, fase sessuata avviene in zanzara che si infesta attraverso pasto ematico, può risucchiare e infestarsi
di sporozoiti e forme pre-sessuate che in intestino zanzara si trasformano in gameti.
Gameti diversi hanno forma diversa, si forma lo zigote che deve effettuare meiosi.
Zigote ha capacità di movimento, penetra parete dell’intestino e si ferma sotto membrana che riveste
intestino. Va in meiosi, forma 4 cellule diverse fra loro che cominciano a dividersi e si formano numerosi
individui dai 4 prodotti iniziali della meiosi, membrana intanto si rompe, individui formati escono e si
trovano in cavità corpo della zanzara perché sistema circolatorio zanzara è aperta dove si trova emocele.
Sporozoiti raggiungono ghiandole salivari della zanzara che viene iniettata dalla zanzara al momento della
puntura. Si ha fase asessuata in uomo, due fasi sessuata in intestino zanzara, asessuata in cisti in zanzara.
Fino ad oggi, i parassiti individuati responsabili della malaria sono Plasmidium falciparum, Plasmidium ovale,
Plasmidium viva e Plasmiduim malariae. Quest’ultimo è capace di causare recidive di malaria anche a
distanza di anni
Plasmodium falciparumpiù diffuso e aggressivo, attacca globuli rossi si divide x scissione multipla in
globuli rossi e produce altri individui. Globulo rosso si rompe e libera nuovi individui.
Le forme che compaiono ad un certo punto in sangue ad infestazione avanzata, devono essere acquisite da
zanzara per formare gameti. Uomo è infatti ospite intermedio, mentre la zanzara è l’ospite definitivo.
Plasmodium ovale, P.vivax ,P malariae che ha fra i vari sintomi degli attacchi febbrili fino a 42 gradi con
cadenza regolare.
In funzione di tipo di plasmodium si ha una malaria chiamata terzana o quartana a seconda che
avvengano attacchi febbrili ogni terzo o quarto giorno. Terzana prodotta da falciparum, ovale e vivax. In
In concomitanza in cui c’è scissione multipla di molti individui, molti globuli rosso si rompono e vengono
messi in sistema circolatorio molti parassiti risposta immunitaria da cui spiega picco febbrile così alto.
Malaria malattia diffusa a livello globale, adesso soprattutto in africa è in crescita. In realtà non esiste
vaccino, ma chimino come sostanza di profilassi. Letale in assenza di cure, miete moltissime vittime. Sfida
scientifica perché dove non c’è terapia facile come paesi occidentali, tasso mortalità è elevato.
È un parassita che vive in mucose intestinali e si divide per scissione binaria molto rapidamente. Verrà
emesso all’esterno con le feci, toxoplasma ha delle cisti che giunte all’esterno resistono e possono essere
trasportate anche dal vento. Cisti inavvertitamente ingerite da altro animale, in questo ospite a questo
punto, gli sporozoiti che si liberano dalla cisti perforano parete intestinale e raggiungono muscoli e si
insidiano in fibre muscolari di animale. Felino mangia animale infestato e cisti si aprono in stomaco felino e
ricomincia ciclo.
Per carnivorismo le cisti tornano all’intestino. In gatto non necessariamente si limitano a colonizzare mucosa
intestinale, ma anche altri organi come cervello.
L’uomo può fungere da ospite intermedio accidentalmente. Infestazione asintomatica, può avvenire a livello
superficiale e sistema immunitario forma anticorpi contro toxoplasma.
L'assunzione di tale parassita può causare un rallentamento della crescita embrionale nella gravidanza. In
assenza di tassi anticorpali contro il toxoplasma, questo può provare idrocefalo, aborto e corioretiniti.
Screenig pre-nataledonna che non ha anticorpi contro toxoplasma, e non ha mai sviluppato risposta
immunitaria potrebbe venire infestata durante gravidanza e problema è grave perché penetra in barriera
placentare e attacca feto determinando anche l’aborto o malformazioni importanti a livello di calcificazioni
cerebellare, problemi agli occhi. Screening per verificare presenza o assenza di anticorpi di toxoplasma.
ANIMALIA
Animalia è un regno di organismi multicellulari, eterotrofi, mobili e con una differenziazione cellulare in
tessuti e organi.
Questi organismi possiedono una bocca con cui ingerire.
Gli animali si muovono e si spostano nel loro ambiente a differenza delle piante che muovono solo parti
della loro struttura.
La DIVISIONE TASSONOMICA è basata su diversi elementi:
• Segmentazione i protostomi hanno una segmentazione spirale, in cui alla terza divisione
(embrione formato da 8 cellule)
si trovano 4 blastomeri superiori
e 4 blastomeri
inferiori sfalsati, mentre i
deuterostomi (cordati ed
echinodermi) hanno una
segmentazione radiale dove i
piani di divisione sono regolari
ed ortogonali.
• Numero di strati cellulari ad esempio, gli Cnidari (polipi e meduse) sono composti da due strati e la
situazione viene chiamata diblastica: in questo caso, tra ectoderma ed endoderma c’è uno strato
intermedio definito mesoglea privo di cellule o con cellule. Invece, i Platelminti sono formati da tre
strati (ectoderma, mesoderma e endoderma) e quindi vengono definiti animali triblastici.
• Simmetria forma del corpo in cui si ripetono parti identiche sull’asse simmetrico.
La simmetria raggiata è caratteristica di animali di forma tubulare nei quali non si può distinguere né
dorso, né capo, né coda (es. cnidari).
La simmetria bilaterale è caratteristica degli animali che hanno una locomozione orientata, con un piano
sagittale mediano che divide il corpo in due metà speculari destra e sinistra e permette migliori capacità
di movimento rispetto alla simmetria raggiata.
• Metameria gli animali possono essere formati da metà che si ripetono lungo l’asse longitudinale, e
quindi possono essere caratterizzati da una divisione in tanti elementi uguali (metameria omonima
degli Anellidi) o diversi (metameria eteronoma di Artropodi e Cordati).
PORIFERA
I Poriferi appartengono al Subregnum Parazoa, un
sottoregno di animali caratterizzati dall’assenza di
differenziazione delle cellule in tessuti e organi. Gli animali
appartenenti a questo sottoregno vengono definiti con il
termine Radiata, che indica quindi gruppi che presentano
una simmetria raggiata. Le spugne sono prevalentemente
marine, ad eccezione di poche specie di acqua dolce.
La cavità della spugna è detta Spongocele, qui si affacciano i conociti che sono cellule che somigliano a protisti
detti coanoflagellati. Queste cellule hanno un flagello con alla base un collaretto (coano) formato da
espansioni citoplasmatiche sottili. E’ una struttura che serve a filtrare materiale piccolo, i Poriferi si nutrono
infatti di batteri e protisti. Il flagello movimenta l’acqua e forma la corrente d’acqua, e poi i coanociti servono
a nutrirsi.
Il materiale da cui le spicole sono costituite è carbonato di calcio, ci sono anche gruppi di spugne che usano
la silice (spicole più fragili e delicate, caratteristiche delle spugne che vivono in profondità dove le correnti
no sono forti).
Le spicole più grandi formano l’impalcatura scheletrica, quelle più piccole e di forma varia danno consistenza
alla parte del corpo della spugna (formata da cellule moto indipendenti ed è pertanto vulnerabile).
Un altro scheletro che caratterizza delle spugne più piccole è la spongina. La spongina è un prodotto
dell’animale che può associarsi alle spicole o sostituirle. La spugna da bagno naturale è di questo tipo: ha
uno scheletro flessibile, contiene molta acqua e ha ampi spazi tra i filamenti di spongina per mantenere
l’acqua preziosa per la spugna.
Tra i ruoli che gli archeociti hanno, c’è la sintesi delle spicole
usando gli ioni calcio presenti in acqua ed elaborando
carbonato di calcio. Nella cellula a quattro assi si mettono
insieme tre cellule, ognuna si divide in due e ogni coppia si
occupa di sintetizzare un raggio della spicola. Sintetizzati i primi
tre raggi viene aggiunto il quarto. Terminato il compito della
costruzione di tali raggi, le cellule si fondono di nuovo tra loro
e vagano nel corpo della spugna, pronte per un altro ruolo.
• Ascon il corpo è una semplice unità tubulare con pareti che racchiudono una cavità centrale
(spongocele) tappezzata da coanociti e all’apice del tubo si apre l’osculo; queste specie sono filtratrici poco
efficienti, quindi hanno anche dimensioni ridotte;
• Sycon in questo caso le pareti del corpo sono ripiegate, le tasche prodotte si sovrappongono e sono a
fondo cieco (canali radiali); le pliche aumentano la superficie del coanoderma, mentre la riduzione della
cavità interna diminuisce il volume dell’acqua che deve circolare, quindi vi è una più elevata efficienza di
filtrazione;
• Leucon viene persa la simmetria raggiata e i coanociti sono raggruppati in camere sferiche definite
camere coanocitarie; la diminuzione del volume dell’acqua contenuta nella spugna genera un flusso
Ruoli coanocita produrre flusso d’acqua, digerire materiale alimentare, fungere da vettore al momento
della riproduzione.
I primi stadi dello sviluppo si svolgono nella spugna femmina: lo zigote viene trattenuto fino a quando
non diventa una blastula o gastrula, e a questo stadio si formano ciglia esterne che rendono autonomo
l’organismo, che a questo punto può uscire dalla
spugna madre tramite la corrente esalante. La spugna
da adulta è fissa al fondo e quindi la colonizzazione di
nuove aree viene effettuata da stadi giovanili che
vengono trascinati con le correnti: quando hanno poi
raggiunto un certo stadio di sviluppo, scendono sul
fondo, riconoscono un substrato adatto e si
stabilizzano.
La classificazione delle spugne si basa sulla natura dello scheletro (calcareo o siliceo) formato da spicole
(elementi minerali di carbonato di calcio o biossido di silicio) e/o da fibre proteiche di natura collagenosa, la
spongina.
• Calcarea
• Hexactinellida
• Demospongiae
Spugne hanno grande plasticità morfologica. Avendo riproduzione asessuata colonizzano velocemente,
possono farlo sviluppandosi in orizzontale o verticale. Gemmano e formano masse irregolari che si adattano
al substrato su cui crescono.
Sono animali molto antichi. Animali che sono cambiati poco, calcaree più antiche. Altre spugne hanno
terminato la loro storia estinguendosi.
Poriferi gruppi molto antico, primitivo, ad es gruppo estinto Archaeocyatha compare 500milioni di anni fa.
All’interno dei Poriferi non si può dire quale sia il gruppo più
antico dal momento che si ha documentazione fossile di tali
gruppi fino al Cambirano. Le calcaree forse sono le più affini
ai gruppi estinti. Le Hexactinellida sono diverse dalle altre e
probabilmente hanno avuto una storia a parte.
Le Demospongiae sono le più presenti oggi e hanno dato
luogo alla diversità attraverso una radiazione adattativa.
Sia polipo che medusa hanno gli stessi strati, hanno ectoderma ed endoderma; nel polipo sono limitati da
uno strato connettivale molto sottile chiamato mesoglea, è molto più sviluppato nella medusa, e ciò
consente di contenere molta acqua e di avvicinare il suo peso specifico all’acqua di mare e facilitare
galleggiamento e nuoto. Bocca rivolta verso l’alto nel polipo, medusa rivolta il verso basso. Spesso si apre
alla fine di un breve tubo chiamato manubrio, che porta la bocca all’apice, corpo polipo cilindrico, medusa è
a ombrello con simmetria raggiata. La cavità interna è ampia nel polipo, medusa ha copro più compatto, con
asse più corto, il celenteron tende a suddividersi in canali e ciò permette di distribuire i nutrimenti meglio,
dato che digestione avviene all’interno di questa cavità.
Le cnidocisti si trovano sui tentacoli del polipo e medusa e anche sulla parete del corpo.
La riproduzione nei polipi avviene asessualmente tramite gemmazione o strobilazione, mentre nelle
meduse avviene sessualmente attraverso fecondazione esterna. Gli cnidari costituiscono gran parte del
plancton marino.
L’endoderma è formato da tante cellule che hanno struttura cilindrica con base allargata che si connette con
le basi di altre cellule e si forma l’endoderma. Queste cellule secernono enzimi digestivi nella cavitò a cui si
affacciano, serve per digestione che avviene nella cavità.
Hanno un flagello che serve per determinare un certo movimento del liquido nella cavità e facilita
la digestione. Ci sono cellule ghiandolari che producono enzimi digestivi. Ci sono cellule nervose
scorrono fra i2 strati e si trovano nella mesoglea.
La base delle cellule mioepiteliali affacciate alla cavita interna, i fil contrattili e la possibilità di contrazione
che queste cellule assicurano è legata al fatto che ci sono molti fil contrattili alla base di queste cellule
contro la mesoglea.
Nell’ ectoderma ci sono cellule cilindriche epiteliali, la base ha capacita contrattili, ci sono cellule interstiziali
totipotenti, il differenziamento cellulare negli cnidari è maggiore che nei poriferi, quando una cellula si è
differenziata in un tipo cellulare rimane di quel tipo cellulare, perciò c’è riserva di queste cellule interstiziali
totipotenti.
Ci sono numerose cellule nervose, ci sono recettori legati alle cellule nervose legate alle cellule della
mesoglea.
Possiedono dei tentacoli che si estroflettono dalla bocca per portare cibo alla cavità gastrovascolare e hanno
un sistema digerente incompleto, ovvero privo di ano. Il sistema nervoso è rappresentato da una rete di
neuroni diffusa per tutto il corpo.
Cellule mioepiteliai, ovvero filamenti contrattili che sono in grado di funzionare con muscolatura circolare e
longitudinale: la longitudinale prevede un allungamento e una riduzione della muscolatura, mentre la
circolare permette un accorciamento e una dilatazione della muscolatura (scheletro idraulico ottenuto
grazie alla pressione dell’acqua nella cavità celenterica);
• Cellule interstiziali, ovvero cellule interposte tra le cellule mioepiteliali, che rappresentano
elementi totipotenti in grado di differenziarsi negli altri tipi cellulari;
• Cellule sensoriali che permettono la percezione delle variazioni di intensità luminosa e della
posizione spaziale
dell’organismo;
• Cellule nervose multipolari che si connettono tramite connessioni sinaptiche formando una rete
diffusa nella quale
l’impulso si propaga in tutte le direzioni dando origine a movimenti generalizzati (sistema nervoso
a rete diffusa);
Ciclo metagenetico
Nella maggior parte di idrozoi, scifozoi e cubozoi, i polipi
sono coinvolti nella riproduzione asessuale mentre le
meduse, generalmente a sessi separati, si riproducono
sessualmente. In questo modo si stabilisce un tipico ciclo
metagenico caratterizzato da due fasi riproduttive. Il ciclo
inizia quando la larva planula, strisciante o natante, si fissa
al substrato metamorfosando in un polipo planare. Questo
polipo inizia a riprodursi asessualmente fino a formare una
colonia che, sotto l’influenza di stimoli esterni, produce
gemme di medusa. Le meduse si staccano dalla colonia
iniziando una vita planctonica, maturando le gonadi e si
riproducono sessualmente dando origine ad una nuova
planula.
Fasi della formazione cnidocisti in una cellula specializzata che si chiama cnidocita.
• Idrozoi
• Scifozoi
• Cubozoi
• Antozoi
Obelia: colonia con polipi di forma diversa, quando ci sono colonie polimorfiche con individui che hanno
varie morfologie, 1 differenziazione riguarda individui che si specializzano alla sola riproduzione, gemmano e
non si nutrono e devono essere nutriti dagli altri, ciò è possibile perché le cavità interne dei polipi sono in
comunicazione.
Ci sono tentacoli, alla fine c’è un rigonfiamento, è un aggregazione di organi di senso, perché la medusa
nuota e deve essere informata della situa esterna, ci sono fotocettori, statocettori, chemiocettori, che si
trovano proprio alla base dei tentacoli.
Le colonie sono polimorfiche, ovvero presentano diverse specie con diverse funzioni: vi sono polipi chiamati
Gastrozoidi che sono adibiti all’alimentazione, Dattilozoidi che sono adibiti alle difese, o Gonozoidi che sono
adibiti alla riproduzione.
Le colonie presentano un rivestimento esterno che funge de esoscheletro che ricopre tutto il corpo del
polipo, detto perisarco.
La fecondazione è esterna, si forma lo zigote e poi la planula che scende sul fondo se il ciclo prevede il
polipo, altrimenti si formerà un’efira e poi medusa.
Cicli che privilegiano fase medusoide, che diventano con strutture più complesse, più grandi, sempre
simmetria raggiata, corpo ad ombrello, tendono a ridurre il numero dei tentacoli, addirittura scomparire,
Le meduse degli scifozoi sono grandi, altamente velenose (a volte letali) e non hanno velo, hanno una cavità
gastrovascolare molto ramificata e uno stomaco con quattro cavità che si ramificano per la distribuzione di
nutrienti a tutti i distretti.
Le meduse sono molto più grandi e sviluppate rispetto al polipo
Inoltre, il loro manubrio si allunga a formare quattro lunghe braccia chiamate braccia orali, che vengono
usate per la cattura della preda.
Il margine dell’ombrella presenta organi sensoriali complessi, chiamati ropali, e tentacoli molto lunghi che
partono dal margine dell’ombrello.
Sono individui sessuati, le gonadi sono in rapporto con la cavità digestiva perciò i gameti possono essere
dalla bocca, ma non sempre, le gonadi si trovano a livello delle tasche gastrali, le gonadi si affacciano allo
stomaco, a volte si formano delle fessure che permettono alle gonadi di emettere gameti all’esterno, oppure
i gameti usciranno dalla bocca.
Nei polipi degli Antozoi compare il primo faringe del regno animale, l’ectoderma si introflette a livello della
cavità gastrovascolare e troviamo docce cigliate, chiamati sifonoglifi, adibiti a portare all’interno o espellere
all’esterno le sostanze.
Troviamo anche le aconzie, ovvero filamenti che vengono estroflessi per catturare prede ed immobilizzarle:
le aconzie si originano dal cordone dei setti mesodermici.
Gli Antozoi si dividono in due sottoclassi: gli Octocorallia, chiamati così perché hanno un numero fisso di
otto tentacoli, anche pennati, e otto setti mesenterici, e gli Exacorallia che hanno sei o multipli di sei tentacoli
non pennati e sei o multiplo di sei mesenterici
All’ordine dei Gorgonacei, invece, appartengono i coralli a ventaglio e i coralli a frusta (o a candelabro); i polipi
sono esterni e all’interno di ogni ramo vi è uno scheletro assile formato da una proteina che prende il nome di
Gorgonina; nella mesoglea vi sono degli scleriti che possono essere tra loro compattati o meno, da cui dipende
la rigidità del corpo.
Sempre ai gorgonacei appartiene il corallo rosso, è una colonia con rami estroflessi, possono contrarsi come
difesa al passaggio di un predatore. Vi è il ramo fiorito del corallo, ramo assile della colonia con scheletro
calcareo, è un endoscheletro, in vivo è ricoperto da tessuto in cui si trovano i polipi.
Nel corallo rosso gli scleriti sono di carbonato di calcio e si compattano per formare lo scheletro interno.
Adesso lasciamo i radiati e ci dedichiamo agli animali che hanno sviluppato simmetria bilaterale che orienta il
copro, da adesso si parla di capo, estremità posteriore, lato sinistro e lato destro
PLATELMINTI
I Platelminti sono noti come vermi piatti per la loro forma
depressa del corpo: sono conosciute sia forme libere che forme
parassitarie.
Hanno una simmetria bilaterale quindi hanno un capo, una coda
e un piano di simmetria.
Sono un gruppo centrale nell’evoluzione per il motivo
strutturale: hanno 3 strati, (non 2 come gli cnidari) tra
l’endoderma e l’ectoderma il mesoderma, il quale è un tessuto
importantissimo per creare l’architettura interna degli animali.
Ben due delle tre classi in cui viene diviso il philum, sono
parassiti, sono circa 30000 specie. hanno aspetto vermiforme.
Sulla sinistra ci sono delle forme libere. Sono mobili e si spostano differentemente dalle meduse, hanno un
ectoderma cigliato quindi utilizzano un movimento cigliare per strisciare lentamente sul substrato. Le forme
marine sono più appariscenti mentre quelli di acqua dolce sono più piccoli e meno appariscenti. Le due classi
trematode e cestode sviluppano adattamenti al parassitismo che non sono presenti nei turbellaria. I
turbellaria sono tutte le forme libere dei platelminti quindi è la più antica.
Questi animali sono a simmetria bilaterale e acelomati, ovvero privi di celoma: mancando di celoma lo spazio fra
i vari organi è riempito da un tessuto connettivo noto come parenchima. Inoltre, sono privi di un vero e proprio
apparato circolatorio e di organi deputati alla respirazione. Nelle forme libere, la circolazione dei nutrienti è
garantita dall’apparato digerente.
Le forme parassite, vivendo in ambienti privi di ossigeno, sono in grado di attuare una respirazione
anaerobica. Sono animali triblastici, ovvero formati da tutti e 3 i foglietti embrionali. Troviamo la
presenza di un’epidermide ciliata che ricopre tutta la superficie corporea.
I platelminti presentano un apparato digerente incompleto, ovvero formato da bocca, faringe, intestino cieco ma
privo di ano. La struttura della faringe differisce tra le diverse classi e può essere rappresentata da una struttura
dilatata e ripiegabile che consente di catturare prede di grandi dimensioni che verranno ingerite intere. Infatti,
normalmente sono predatori, anche se alcune classi possono essere erbivore e simbionti. Normalmente, la
preda viene portata alla bocca grazie al movimento ciliare.
Il sistema escretore è costituito dai protonefridi, canali a fondo cieco che si aprono all’esterno con una serie di
pori e verso l’interno terminano con la cosiddetta cellula a fiamma. Alla base di questa cellula vi è un ciuffo di
ciglia che con il suo movimento facilita sia la filtrazione che il movimento del materiale filtrato verso il
nefridioporo.
Compare il sistema osmoregolatore-escretore, provvede all’osmoregolazione ed escrezione. I protonefridi
hanno il primo apparato osmoescretore per espellere scorie azotate.
I vermi piatti possiedono un sistema nervoso centrale costituito da un ganglio nervoso cefalico bilobato, dal
quale si dipartono uno o più cordoni nervosi longitudinali che si estendono in direzione posteriore lungo tutto il
corpo. In questo caso, parliamo di cefalizzazione: il sistema nervoso centrale è localizzato nella parte anteriore
del corpo, ovvero nel capo.
C’è l’aggregazione del sistema nervoso centrale a livello del capo dove c’è un doppio ganglio (si parla di cervello
bilobato in realtà il cervello è un organo pari formato da due unità strettamente connesse quindi si tratta di due
gangli celebroidi dai quali partono due nervi (fasci di assoni) che si allungano per tutti il corpo e connessi da
delle commisure trasversale nervoso che mettono in connessione questi nervi longitudinali paralleli)
Visto l’alto rapporto superficie volume e le dimensioni di questi animali(piccole) le cellule anche dell’esoderma
non sono molto lontane dall’ambiente esterno quindi non c’è un sistema circolatorio e respiratorio, è l’intestino
che destina i prodotti della digestione alle cellule, l’intestino si ramifica in modo tale da distribuire i nutrienti.
Per quanto riguarda il sostegno strutturale del corpo, è garantito dalla presenza di una membrana basale fibrosa
situata sotto l’epidermide. Anche l’elasticità della parete e la muscolatura del corpo contribuiscono al sostegno.
La maggior parte dei platelminti striscia sul substrato per mezzo del movimento ciliare.
Il materiale lubrificante per l’avanzamento è garantito da un muco prodotto dalle cellule ghiandolari.
Esiste anche una riproduzione sessuale: in questo caso, i platelminti sono tutti ermafroditi e vi è una
fecondazione interna incrociata, con inserzione dell’organo maschile nell’atrio femminile.
Liberi in tutti gli ambienti ma molto legati all’acqua per via dell’epitelio cigliato. Sono marini, di acqua dolce
anche terrestri ma in contesti umidi come la foresta pluviale. Sono ectoparassiti o endoparassiti.
6. lo sviluppo è diretto o indiretto quindi l’embrione può direttamente sviluppare un individuo che ha già
l’aspetto dell’adulto ma non maturo sessualmente oppure può sviluppare una larva. Lo sviluppo indiretto è
tipico dei policladi. Le uova dei turbellari maturano nell’ovario, nello schema si vede l’apparato riproduttore;
hanno testicoli e ovari sia a destra che a sinistra, gli ovari producono ovociti che possono sintetizzare sé stessi
e il vitello quindi diventeranno uova con il vitello all’interno del citoplasma(uova endolecitiche). Più
frequente è che l’ovario matura gli ovociti che non hanno il vitello oppure poco quindi ci sono lungo il dotto
una serie di ghiandole del tuorlo le quali hanno il compito di produrre cellule piene di vitello che verranno
7.L’apparato maschile varia moltissimo da specie a specie, spesso sono tanti testicoli collegati fra di loro in modo
che gli spermatozoi possono confluire in un dotto e avviarsi verso il poro genitale, normalmente c’è l’organo
copulatore e si chiama cirro poiché non è muscolare ma reversibile, c’è la fecondazione interna e quindi la
fecondazione tra due ermafroditi prevede che ci sia anche una sacca (ricettacolo seminale) che immagazzina gli
spermatozoi poiché l’apparato femminile non è ancora maturo.
A quel punto l’ovociti scenderanno verso il poro genitali e nella zona vicino alla secca verranno fecondati e poi
fuoriusciranno.
In basso vi è uno schema della disposizione dei protonefridi che sono organizzati in maniera regolare su tutto il
corpo, ci sono numerosissime cellule a fiamma, il loro tubuli sono connessi e i pori escretori sono al lato
dell’estremità caudale.
Vi è un preparato istologico di un turbellaria, si vede un ectoderma sottile rivolto verso il basso, si vede la lamina
basale, verso l’alto c’è il mesoderma, fra le cellule che formano l’ectoderma alcune presentano bastoncini
(rapditi) di una secrezione proteiche che colliquano formando il muco.
Tipica sottoclasse che produce uova endolecitiche è la sottoclasse Archoophora: questi organismi sono specie
con sole ovaie e tra queste, alcuni ordini come Catenulida e Macrostomida, producono cellule figlie che
rimangono attaccate al genitore fino a quando non sono grandi.
La sottoclasse Neophora, invece, comprende le specie che hanno sia le ovaie che il vitellario e quindi, questa
sottoclasse, produce uova esolecitiche.
Tra gli Archoophora, troviamo gli ordini di Acoela (privi di intestino), di Polycicladia (intestino con molte
ramificazioni) e di Catenulida e Macrostomida.
Tra i Neophora abbiamo gli ordini di Rhabdocoela e di Tricicladia.
La condizione sessuale è di ermafroditismo in genere sequenziale, matura prima l’apparato maschile poi quello
femminile(si definisce proterandrico).
I testicoli sono molto numerosi e quindi disposti sia a destra che a sinistra, ciascuno ha il proprio spermidotto i
quali si collegano e lo spermidotto generale si dirige verso il poro genitale. Vi è una vescicola seminale dove si
raccolgono gli spermatozoi in attesa di essere trasferiti nel partner e c’è un organo copulatore eversibile (cirro).
C’è anche una borsa seminale che servirà al momento dell’accoppiamento a ricevere gli spermatozoi per
mantenerli in attesa che maturi l’apparato femminile
Le forme parassite hanno semplificato alcune strutture e ne hanno evolute altre come adattamenti alla vita
parassitaria quindi sono diverse dai turbellaria pur mantendo il corpo piatto.
I trematodi sono ectoparassiti o endoparassiti, la fasciola epatica è un parassita della pecora però una specie
simili è questa è anche umana (fasciolopsis si chiama però). All’interno della classe noi abbiamo parassiti di
vertebrati acquatici come pesci o anfibi. A sinistra vi è un immagine di uno girodactilus che attacca le branche di
un pesce. La distinzione tra monogenea e digenea che prevede che la classe trematode sia divisa in due classi.
Monogenea significa un ospite solo e su questo svolgono il proprio ciclo come ectoparassiti mentre digena
significa due ospiti e spesso dall’ectoparassitismo passano all’endoparassitismo. La fasciola epatica ha una sede
nel fegato, nei vasi biliari mentre schistosoma mansoni ha la sua sede nel sistema circolatorio.
3. L’intestino è anche più semplice di quello dei turbellaria, si tratta di forme piccole, ha solo due ramificazioni
principali.
5. sistema nervoso con cervello più semplificato poiché ha una funzione importante nel coordinamento della
muscolatura ma non ha una vita di relazione esterna così attiva
6. Il sistema riproduttivo è complesso, tuti i trematodi hanno uova isolecitiche cioè che sono accompagnate
dalle cellule vitelliniche
A questa sottoclasse appartiene la Fascicola epatica, un parassita che vive nei canalicoli biliari di alcuni ospiti,
uomo compreso, causando una grave infezione.
Gli organismi adulti possiedono un corpo piatto, ovale, di circa 1\4 cm, largo circa 10 mm. Il ciclo vitale
comprende minimo 2 ospiti.
All’interno dell’ospite, solitamente rappresentato da un vertebrato, vengono deposte delle uova, che poi
verranno espulse con le feci. Dopo di che, le uova si schiudono e si forma il miracidio, capace di nuotare in acqua
fino a quando non riesce a penetrare in un secondo ospite, spesso rappresentato da un mollusco. All’interno del
mollusco si generano altre forme larvali, denominate redie, che poi vengono espulse dall’animale. Si forma poi
un’altra forma natante chiamata cercaria, che raggiunge l’ospite definitivo e vi penetra attraverso la pelle.
Anche qui la sequenza del ciclo è la stessa: disseminazione delle capsule ovigere attraverso feci o espettorato.
Tale capsula è resistente ma a contatto con l’acqua si apre, si ha il miracidio che cerca il primo ospite intermedio
(mollusco). Ogni parassita ha la sua specie di mollusco Gasteropode ospite. Nel mollusco si forma sporocisti
redia, poi la cercaria che si libera ma viene ingerita da un secondo ospite intermedio che spesso è un crostaceo,
granchi. I ranghi sono onnivori. Le forme larvali si incistano nei muscoli dei granchi.
La via di trasmissione è il consumo diretto di crostacei crudi o poco cotti che hanno le metacercarie. Non solo
l’uomo è l’ospite definitivo ma ci sono anche suini o altri mammiferi, quindi tale parassita è meno selettivo
rispetto al precedente.
E’ abbastanza diffuso a livello globale e non è solo presente in Estremo Oriente.
Per quanto riguarda la terza specie la perforazione delle uova consente loro di essere eliminate con le urine.
Le larve sono cigliate e cercano un mollusco dove si sviluppano gli stadi larvali tranne la redia che manca in
questo parassita. Questa cercaria ha una coda bifida molto attiva la quale penetra direttamente all’interno del
corpo dell’ospite definitivo e lo fa a livello degli arti inferiori.
Queste larve si possono trovare nelle risaie e in assenza di stivali di gomma la pelle si macera e diventa più
attraversabile, questi parassiti hanno enzimi litici quindi riescono direttamente nell’ospite definitivo uomo e
raggiungere il sistema circolatorio.
1. E’ formato da numerosi segmenti che si chiamano proglottidi, a sinistra la parte anteriore dell’animale che ha
in genere degli organi adesivi per aderire alla mucosa intestinale.
Nell’immagine si vedono 3 delle 4 ventose che la parte anteriore di nome scolice presenta.
2.Questo animale si trova nell’intestino che reagisce con dei movimenti per liberararsi ma questi animali hanno
una muscolatura sviluppata e con gli adesivi si contrappongono ai movimenti, la zona sotto lo scolice si chiama
collo in cui vengono prodotti i vari segmenti secondo una modalità di riproduzione asessuata: una scissione
ripetuta e si chiama strobilazione per cui l’organismo si divide più volte e produce degli elementi che si
susseguono e rimangono uniti formando questa catena.
Possiedono un apparato escretore costituito da protonefridi che permettono l’osmoregolazione e l’escrezione
dei prodotti di scarto.
3.La cigliatura viene persa e quindi si forma il neoderma (la parete del corpo formata dallo strato sottostante
l’epiderma che viene perduta e quindi è una parete del corpo di origine mesodermica).
4.L’aspetto più importante è che hanno perduto l’intestino e la bocca, l’alimentazione avviene attraverso
l’assorbimento attraverso la parete del corpo e ciò li lega all’ospite.
Numerose pieghe del tegumento, chiamate microtrichi, amplificano la superficie assorbente nei confronti di
molecole di piccole dimensioni.
5.Mantengono i protonefridi e il sistema nervoso pur semplificato (c’è un cervello e nervi longitudinali che si
estendono dallo scolice fino all’ultima proglottide perché hanno il compito di coordinare l’azione della
muscolatura)
Da specie a specie cambiano anche la morfologia delle proglottidi: possono essere corte, larghe, avere una
forma ovale.
La Taenia saginata, altro parassita che vive nell’intestino dell’ospite, possiede uno scolice senza uncini. In questo
caso, il cestode non vive in solitudine, quindi non avviene lo stesso meccanismo di fecondazione di Taenia
solium.
Il suo ciclo vitale dura all'incirca 8 anni. Esso si svolge principalmente tra l'uomo, che svolge il ruolo di ospite
definitivo e nel quale si ritrovano i parassiti adulti, e il bovino, che svolge il ruolo di ospite intermedio e nel quale
si ritrovano le larve incistate preferenzialmente a livello del muscolo e del sistema nervoso centrale.
Quindi il ciclo è lo stesso ma cambiano gli ospiti intermedi: nella solium l’ospite è un suino quindi l’ospite
definitivo (alloggia nell’intestino) emette con le feci le proglottidi (quelle di saginata sono più grandi e hanno una
muscolatura più sviluppata per cui sono in grado di uscire autonomamente forzando lo sfintere anale).
In tenia saginata ciò gli individui che si trovano nell’intestino possono essere anche tanti e quindi possono
esserci problemi di occlusione intestinali (in quanto sono animali molto lunghi).
Le proglottidi quindi si disgregano e liberano le capsule ovigere, qui non ci sono larve libere, le capsule
schiudono solo se vengono ingerite dall’ospite intermedio che nella saginata è un bovino mentre per la solium
un suino.
Una volta ingerita si forma una larva sferica con degli uncini, questa larva ha due nomi: oncosfera (larva sferica
che ha degli uncini), esacanta (larva sferica con 6 uncini). Questa oncosfera è in grado di perforare la parete dello
stomaco e dopo entra in circolazione e attraverso l’apparato circolatorio raggiunge i vari distretti del corpo
dell’animale, nei muscoli questa larva si accresce e inizia a formare lo scolice che è introflesso, questa forma
larvale(la più importante) si chiama cisticerco che è la forma infestante che può dare luogo a una teniasi
nell’ospite definitivo se quest’ultimo ingerisce carne contenenti questi cisticerchi, i quali nello stomaco
dell’ospite definitivo estroflettono lo scolice e raggiunge l’intestino dove comincia la produzione di proglottidi.
Questa è una trasmissione diretta dall’ospite intermedio a quello definitivo con un momento di passaggio
all’esterno rappresentato dalle capsule ovigere che sono estremamente resistenza. La diagnosi di teniasi si farà
sulle feci in cui si troveranno le proglottidi.
Tenia saginata può infestare anche gli animali domestici, è meno selettiva di solium.
Il problema è la diagnosi dei cisticerchi in funzione della loro collocazione: ad es in un polmone o nel fegato:
occorre TAC o RX, prima venivano scambiate per masse tumorali. Sono delle masse cave piene di liquido in cui
galleggiano cisticerchi figli. L’asportazione è delicata, dato che non sono delle masse solide e hanno la parete
molto sottile. Non devono rompersi, altrimenti il liquido si diffonde e potrebbe creare la cisticercosi diffusa.
ASCELMINTI
I platelminti non hanno una cavità del corpo e poi ci sono animali che la hanno, e può essere di origine primaria,
il residuo di quella cavità embrionale che si forma allo stadio di blastula, oppure cavita ex novo all’interno del
mesoderma.
Nel 1 caso si parla di pseudocelomati, la cavita è residuo della cavità embrionale. Tra gli pseudocelomati ci sono
2 fila: i rotiferi e i nematodi.
Nei nematodi c’è cavita che circonda l’intestino, si trova fra intestino e mesoderma, il meso si trova
esternamente, sarà un differenza importante nei confronti dei celomati in cui la cavità sarà scavata nel
mesoderma e sarà rivestita interamente da mesoderma.
Negli pseudocelomati no, il mesoderma rimane confinato alla parete del corpo.
Vantaggi di avere cavita del corpo, è uno spazio che permette organi interni di diventare più complessi, essendo
pieni di liquido, agisce come ammortizzatori per i traumi che non vengono trasmessi agli organi interni, e spesso
questa cavita può funzionare da scheletro idraulico. E’ più efficace di quello dei polipi perché non c’è
un’apertura esterna, è una cavità piena di liquido circondato da muscolatura, e il fatto di avere liquido permette
una comunicazione tra le varie parti del corpo, sostituisce sistema circolatorio, che negli pseudocelomati non
c’è.
ROTIFERI
I Rotiferi sono un esempio di pseudocelomati,
quindi insieme ai Nematodi sono definiti
ASCHELMINTI.
Sono invertebrati trasparenti con simmetria
bilaterale.
Il nome Rotiferi significa “ruota porto”: tale
nome deriva dalla presenza di due anelli
concentrici di ciglia sull’estremità cefalica. Il
movimento rapido delle ciglia dà l’illusione di
una ruota che gira sul proprio asse. Sono
contraddistinti dalla peculiare ciliatura cefalica,
chiamata corona, questa corona serve alla
vorticazione, e consente all’animale di
nuotare, e hanno ghiandole adesive che
permettono aderenza al substrato. Sono
costituiti anche da un caratteristico apparato
masticatore chiamato mastax, con 7 pezzi chitinosi articolati tra loro e azionati da muscolatura che hanno
funzione di presa e masticazione.
La struttura e la posizione del mastax variano in funzione dello stile di vita della specie e della sua alimentazione.
La bocca si trova al centro della corona e l’ano è posto dorsalmente: hanno quindi apparato digerente completo.
Sono organismi eutelici, ovvero hanno un numero di cellule che non cambia nell’intera vita.
L’osmoregolazione e l’eliminazione dei cataboliti viene svolta da due tubuli protonefridiali disposti
longitudinalmente ai lati del corpo, che attraverso una serie di cellule a fiamma, drenano i liquidi delle cavità
interne. I tubi nefridiali si aprono in una vescica urinaria collegata alla cloaca.
Il sistema nervoso dei rotiferi consiste in un ganglio posto dorsalmente al di sotto della corona, detto cervello. A
questo si collegano due nervi pari che decorrono longitudinalmente fino al piede, diramandosi ai diversi organi.
Altri gangli minori possono essere presenti a livello del mastax e del piede, organo utile per aderire al substrato.
Diversi tipi di organi sensoriali, chemio-, foto- e meccano-recettori, sono presenti sulla corona, sulle antenne o
su una protrusione cefalica mobile, il rostro.
• Seisonidea
• Monogonocita
• Bdelloida
NEMATODI
I nematodi sono importanti a livello ambientale, evolutivo, parassitologico e sono animali modello per la
ricerca biomedica. Sono individui pseudocelomati, dotati quindi di pseudocele;
Sono organismi bilaterali, non metamerici, di piccola taglia e vermiformi. Sono
28000 specie, la meta sono parassiti.
I nematodi sono definiti vermi cilindrici, in quanto
hanno un aspetto sottile ed allungato, a sezione
circolare e assottigliato alle estremità. All’interno c’è
cavità pseudocelomata che separa l’intestino dalla
muscolatura del mesoderma. Sono forme libere non
visibili ad occhio nudo.
Non hanno un capo ben definito.
Hanno il corpo ricoperto da una cuticola molto spessa e
robusta ma allo stesso tempo elastica e flessibile,
ricoperta da setole e ornamentazione.
obbliga l’animale attraverso mute, è inestensibile perciò
per crescere l’animale deve cambiarle, i n vanno incontro a un accrescimento discreto in momenti specifici,
ovvero della muta, ci sono 4 momenti di muta el ciclo bi.
La cuticola presenta diversi strati: partendo dall’esterno verso l’interno si ha un cortex contente glicoproteine e
lipidi, una zona mediana omogenea con canalicoli che penetrano nel cortex e una zona basale costituita da 2 o
3 strati di fibre collagene disposte obliquamente rispetto all’asse del corpo. Durante lo sviluppo post-
embrionale, i nematodi cambiano cuticola quattro volte compiendo quindi una muta, aumentando di
dimensioni da una muta all’altra.
Al di sotto della cuticola vi è l’epidermide sinciziale, costituita da un unico strato di cellule, i cui nuclei si
concentrano in quattro ispessimenti longitudinali, uno dorsale, uno ventrale e due laterali, che dividono la
superficie interna del corpo in quattro quadranti.
Al di sotto dell’epidermide si dispongono le fibrocellule muscolari in un unico strato, le quali non ricevono
innervazione ma inviano dei prolungamenti citoplasmatici ai cordoni nervosi.
I nematodi sono privi di scheletro ma il movimento è permesso dall’azione della spessa
cuticola e del liquido dello pseudocele. Cuticola e liquido pseudocelomatico formano lo
scheletro idraulico.
Questi animali si muovono strisciando o nuotando sul substrato mediante dei movimenti
ondulatori permessi dalla contrazione alternata delle fibre muscolari longitudinali dorsali
e ventrali e all’elasticità delle fibre incrociate della cuticola.
Gli scambi gassosi avvengono per diffusione attraverso la parete del corpo.
I nematodi sono di sessi separati, anche se alcune specie son ermafrodite e capaci di autofencondarsi. Esiste un
dimorfismo sessuale, determinato soprattutto dalla cloaca del maschio costituita anche da spicole sclerificate
che introduce nella vagina durante l’accoppiamento.
Le femmine sono più grandi, in quanto devono contenere le uova all’interno dell’intestino, le quali verranno poi
espulse con le feci.
Presentano sviluppo indiretto e le forme larvali in tutto sono quattro.
Le uova si sviluppano all’interno del guscio dando origine ad una prima forma di larva: la prima forma larvale si
sviluppa quindi nel guscio dell’uovo e il ciclo continua se questo viene ingerito da qualche altro animale. Quando
l’uovo raggiunge lo stomaco dell’animale che lo ha ingerito, il guscio si apre. La larva fuoriesce e attraversa la
parete dell’intestino e grazie alle vene arriva ai polmoni; da qui, tramite le vie aeree, raggiunge la faringe e alla
seconda entrata dell’intestino la larva ha effettuato tutte le fasi dello sviluppo e può colonizzare l’intestino: a
sviluppo ultimato, il numero di cellule somatiche si mantiene più o meno costante per tutta la vita (eutelia),
quindi non sono in grado di rigenerare i tessuti in caso di lesioni.
Molte sono le specie parassitarie per l’uomo: alcune vivono allo stato adulto nell’intestino, altre specie,
particolarmente sottili vivono nell’apparato circolatorio. Queste vengono definite filarie.
Enterobius vermicularis
Si tratta di un parassita lungo pochi
millimetri che vive nell’intestino crasso
dell’uomo, in particolare a livello del
cieco. È presente un dimorfismo sessuale
e durante la notte, la femmina gravida si
sposta verso l’orifizio anale per deporre
le uova a gruppi, provocando prurito anale.
Se ingerite, le uova raggiungono l’intestino crasso e assumono lo
stadio adulto.
Questo parassita è definito anche verme dei bambini. Il termine dello
sviluppo larvale avviene nel tenue, gli adulti si trovano nella parte
terminale dell’intestino ossia il colon discendente.
Metodo antico per togliere il verme di Guinea: osservare le ulcere al momento della liberazione delle larve, in
questo momento al femmina è visibile. Usare un bastoncino e farlo passare nell’ulcera per far fuoriuscire la
femmina in fase dei liberazione delle larve e poi arrotolarlo introno al bastoncino. Efficace se la dracunculiasi
non era causata da molti individui.
Trichinella spiralis
ANELLIDI
Nella maggior parte degli anellidi la diffusione dei gas respiratori avviene attraverso la parete del corpo e gli
scambi avvengono prevalentemente nell’area dei parapodi.
Quando il verme si muove attivamente può succedere che si formino estroflessioni per aumentare la superficie
corporea fino alla comparsa di branchie.
Gli anellidi possiedono un sistema circolatorio chiuso e un sistema escretore rappresentato dai metanefridi,
organi escretori utilizzati per la regolazione dell’acqua e il bilancio idrico salino. Questi organi filtrano il liquido
celomatico.
Il sistema nervoso è sviluppato, con una cefalizzazione più marcata: i gangli cerebroidi sono disposti dorsalmente
nel capo e sono molto sviluppati; da questi dipartono due cordoni che si estendono nel corpo in modo ventrale.
A volte si riscontra la presenza di assoni giganti, dei sistemi di miglioramento per il sistema nervoso, in quanto
conducono gli stimoli a maggiore velocità rispetto alle fibre di piccolo diametro, quindi sono molto utili nelle
reazioni di fuga.
La riproduzione asessuale è presente solo nella classe dei Policheti, mentre in tutti gli altri anellidi è utilizzata la
riproduzione sessuale: gli anellidi sono a sessi separati, ma sono presenti anche ermafroditi.
La fecondazione è esterna, lo sviluppo è spirale indiretto e prevede la formazione di larve chiamate trocofore
(larva ciliata), sulla cui superficie si trovano due bande cigliate che funzionano per il movimento e la nutrizione.
Larva trofocora negli anellidi, ha anello di ciglia, le consente di muoversi nel plancton, e di abbandonare il suo
habitat naturale, e quando scende sul fondo a formare stadio adulto e si possono trovare molto lontano da dove
è stato concepito.
In alcune forme terrestri e di acqua dolce o sviluppo è diretto, viene eliminato lo stadio larvale e ciò che esce
dall’uovo è una miniatura dell’adulto. Lombrichi, sanguisughe hanno sviluppo diretto.
• Policheti
• Clitellati
In questi animali notiamo la presenza di dimorfismo sessuale, e quindi sono a sessi separati.
La riproduzione è tipicamente sessuale anche se può essere anche asessuale per scissione, dove l’animale si
divide a metà e ciascuna metà rigenera le parti mancanti, o per
strobilazione. La riproduzione sessuale prevede invece una fecondazione
esterna. Inoltre, il loro sviluppo è indiretto, quindi si nota la presenza di
forme larvali autonome circondate da ciglia che consentono il
movimento.
Gli ordini all’interno dei Policheti sono 25 e quelli più importanti sono i Phyllodocida, i Capitellida, gli
Eunicida, i Sabellida e gli Archianellida.
All’interno dell’ordine degli Eunicida troviamo il verme palolo, un
anellide proveniente dalle isole del Pacifico. Alcune popolazioni
indigene di queste isole utilizzano la parte riproduttiva del verme
come fonte di cibo.
Policheti erranti
Policheti sedentari
-arenicola ha problemi respiratori, non si muove sul substrato ma scava gallerie, in cui l’acqua entra da un
apertura e ne esce da una altra, ha stile di vita fossorio, si nutre da detriti, da cui estrae particelle alimentari ed
elimina materiale non commestibile che lo accumula all’uscita della galleria come una montagna di sabbia.
In una galleria c’è problema di ossigenazione, contiene nel suo sistema circolatorio emoglobina, quindi rosso e
produce espansioni branchiali in alcune espansioni del corpo per favorire ossigenazione.
-spirographis spallanzanii ha dei tubicoli con corona di tentacoli primi metameri del capo, si ramificano e creano
questa struttura che serve per respirare, sono sessili, con CORONA
A questa classe appartiene la sottoclasse degli Oligocheti: in questi organismi, il clitello è presente solo
quando l’individuo è maturo sessualmente. Sono circa 3500 specie.
Gli Oligocheti hanno poche setole inserite direttamente nell’epidermide, senza i parapodi.
Questi animali hanno la capacità di inglobare il terreno da cui poi separano la componente organica. Possiedono
importanti ghiandole calcifere che servono a regolare il pH dei liquidi corporei e ad eliminare la CO2 in eccesso
sotto forma di carbonato di calcio.
L’intestino ha una sorta di introflessione e serve per aumentare la superficie digestiva, perché il tipo di
alimentazione è detritivoro, ciò comporta molto consumo di energia nella digestione e aumenta superficie. Il
mov peristaltico, inizia con contrazione di musc circolare, i metameri diventano stretti e lunghi e segue l’onda di
Ci sono anche forme acquatiche come Tubifex, alimento pesci acquario, vive con parte ant in fissa con il terreno
e l’altra parte si muove in modo da creare corrente d’acqua per l’ossigenazione.
Lombrico ingerisce grande quantità di terra e può essere soggetto a un eccesso di ioni calcio, ci sono ghiandole
che eliminano eccesso di ioni calcio e correggono variazioni eccessive di acidità in base all’eccesso di terreno che
viene ingerito.
Il celoma è molto ridotto, quindi non c’è movimento peristaltico e la locomozione avviene grazie alla
muscolatura che è molto sviluppata. Questi animali sono ermafroditi.
Il canale digerente inizia con la bocca per poi continuare con un esofago che si dilata poi in uno stomaco, nel quale
il cibo viene in parte digerito e in parte spinto nei condotti di due grosse ghiandole digestive che costituiscono
l’epatopancreas, organo deputato all’assorbimento della particelle alimentari e della secrezione di enzimi
digestivi; infine l’ano si apre nella cavità palleale, ovvero nello spazio compreso tra il mantello e il resto del corpo
dell’animale.
Il celoma è ridotto, è una cavità mesodermica e riveste il cuore, è in connessione con gonadi e nefridi. I nefridi,
sono metanefridi. Le gonadi sono due o una sola, a stretto contatto.
Nei Molluschi si sviluppano vari tipi di organi escretori: possono svilupparsi le cosiddette ghiandole pericardiche
o può svilupparsi un vero e proprio organo renale. Vi sono poi i veri e propri organi escretori, ovvero i
metanefridi, con i dotti che si aprono nella cavità palleale.
Tali animali normalmente sono a sessi separati, anche se alcune specie sono ermafrodite.
Esiste sia una fecondazione interna che una fecondazione esterna: nella fecondazione esterna i gameti vengono
rilasciati direttamente in acqua o nel terreno.
Inoltre, salvo alcuni casi in cui avviene l’incubazione delle uova, le uova solitamente vengono deposte
nell’ambiente circostante. Le uova sono provviste di guscio e sono contenute all’interno di capsule ovigere per
un’ulteriore protezione.
• Aplacophora
• Monoplacophora
• Polyplacophora
• Scaphopoda
• Bivalvia
• Gastropoda
• Cephalopoda
I visceri sono tutti raccolti all’interno della conchiglia, con lo spazio che prende il nome di sacco dei visceri: la
peculiarità sta nella torsione del sacco dei visceri di 180°, che ha portato la cavità palleale anteriormente e, di
conseguenza, le vie genitali, gli organi escretori e l’intestino si apriranno anteriormente.
In questa classe esistono specie velenose, specie che hanno perso la conchiglia, specie marine, di acqua dolce e
terrestri.
Sono animali marini e hanno branchie e terrestri hanno polmone di diffusione, cavita del mantello che ha
perso le branchie e ha assunto capacita di scambi
respiratori. Preferiscono fondi duri. La conchiglia è
spiralizzata (Turritella quando l’apice della conchiglia è
rivolto verso l’alto la bocca è a destra con avvolgimento
destrorso può essere anche sinistrorso). I gasteropodi più
primitivi hanno conchiglie coniche es patella è un mollusco
che aderisce agli scogli, si trova in zona intertidale.
Haliotis conch di mare, ha conchiglia con accenno di
spiralizzazione in un punto ma non ha una vera e proprio
spiralizzazione e ha anche dei buchini.
Murex accoglie specie commestibili, avvolgimento destrorso
o sinistr.
Planorbarius (freshwater) presenta avvolgimento planare e
di acqua dolce.
Le conchiglie generalmente sono avvolte a spirale, ad eccezione della specie Patella che invece ha una
conchiglia conica, sono di varie dimensioni e anche colorate; inoltre, le conchiglie, solitamente, si attorcigliano
attorno ad un asse e in esse vi è un’apertura da dove esce l’animale. In genere, l’avvolgimento della conchiglia è
Nelle forme fossili le conchiglie sono settate con setti interni che
mostrano ispessimento delle pareti. Nelle forme oggi viventi al
conchiglia esterna è presente in Nautilus che è un fossile vivente.
Durante l’evoluzione, la conchiglia dei cefalopodi si è ridotta fino a
sparire, essa rappresenta infatti un peso.
Ci sono spirule che contiene la conchiglia spiralata ma è piccola e leggera, è ridotta, viene mantenuta aria o gas
tra i setti in modo da neutralizzare il peso della conchiglia che è interna.
Hanno la capacità di cambiare colore e mimetizzarsi sul fondo, compensando così la perdita della difesa
offerta dalla conchiglia esterna. La pelle dei cefalopodi possiede quindi diversi tipi di cromatofori, ovvero
sacchetti elastici pieni di pigmento.
L’apparato circolatorio nei molluschi è aperto mentre nei cefalopodi è chiusi: hanno evoluto tale apparato dato
che consumano molto, hanno cuori aggiuntivi alla base delle due branchie per assicurare una circolazione
aggiuntiva. Questo è un adattamento secondario.
Gli Octopodi hanno 8 tentacoli e tra questi troviamo Octopus vulgaris, ossia il polpo.
Non ha la conchiglia e l’animale usa i tentacoli per sportarsi sui fondi duri e per nascondersi. Ha capacità di
mimetismo grazie a cellule pigmentate (cromatofori) dell’epiderma che gli consentono di mimetizzarsi con il
fondo roccioso. Presenta occhi molti grandi.
Ha l’imbuto alla base del corpo a sacco, ha la funzione di raccogliere l’acqua del mantello, l’acqua è fatta defluire
con una certa violenza all’esterno attraverso l’imbuto. L’imbuto ha un’apertura piccola e determina una spinta
all’indietro, anche se normalmente sposta con i tentacoli.
Tutti i cefalopodi hanno la ghiandola del nero, sacca piena di pigmento nero che può venire espulso che crena
una nuvola nera ed oscura l’animale dai predatori.
L’animale cambia di dimensioni periodicamente: la nuova cuticola si inizia a formare quando ancora c’è quella
vecchia, quindi la vecchia cuticola si rompe da alcune linee di rottura predisposte e l’animale esce dal vecchio
esoscheletro (esuvia).
Le zampe anteriori sono appendici modificate per l’alimentazione, ovvero per ingerire, predare e rompere il
materiale da mangiare.
La respirazione delle forme acquatiche avviene tramite le branchie oppure con la aprete del corpo se
l’esoscheletro è sottile, ma la maggior parte degli Artropodi sono terresti e hanno polmoni a libro (ragni) e
trachee.
Il sistema circolatorio è aperto: si ha la cavità interna del corpo, l’emocele, dove scorre l’emolinfa. È
presente anche un cuore prolungato anteriormente in un’aorta, provvisto di piccole aperture chiamate osti,
con valvole attraverso le quali l’emolinfa rientra nel vaso dorsale.
L’escrezione nelle forme terrestri avviene tramite i tubi di Malpighi, ovvero estroflessioni lunghe e sottili che
sboccano nel retto ed espellono cataboliti insieme alle feci.
Strutture riconducibili a metanefridi sono rappresentati dalle ghiandole antennali e mascellari nei Crostacei e
dalle ghiandole coxali negli Aracnidi.
Animali di dimensioni varie dal mm a metro, hanno corpo metamerico, formato da tanti segmenti in cui gli
organi si ripetono, c’è una fusione del primi segmenti anteriore del capo
(cefalizzazione) avevano occhi composti, suddiviso in un tronco e c’è la presenza
dell’ultimo metamero diverso dagli altri, pigiddio o telson, che dividono in 3 parti il
corpo del trilobita.
La metameria è omonima e ‘ultimo segmento è il pigiddio.
È possibile individuare una suddivisione longitudinale del corpo una parte del corpo
longitudinale e una laterale. Animali attivi e detritivori
Trilobito: copro diviso in tre parti sia in senso longitudinale che trasversale.
L’ambiente di vita era esclusivamente marino. La loro documentazione parte del cambriano.
L’apparato circolatorio è aperto ma ben sviluppato, invece l’apparato escretore è costituito dalle ghiandole
coxali, ovvero dei metanefridi trasformati che sboccano alla base dell’ultimo paio di zampe.
Le femmine sono più grandi dei maschi e si muovono fuori dall’acqua soprattutto per la riproduzione, la quale è
esterna in quanto la femmina depone le uova in una fossa nella sabbia e il maschio le ricopre con gli spermi.
Lo sviluppo è indiretto, con presenza di stadi larvali.
Un esempio è Limulus: alcuni crostacei si pongono in simbiosi sul suo rivestimento duro, sono filtratori e ovviano
la mancanza del movimento in questo modo.
La classe dei Merostoma è quella meno numerosa ed è più collegata alla forme estinte.
Come in tutti gli Artropodi, l’apparato circolatorio è aperto: un sistema di arterie è presente negli Aracnidi
provvisti di polmoni per favorire l’ossigenazione di tutti i tessuti.
L’apparato escretore degli Aracnidi è rappresentato da ghiandole coxali e/o da tubuli del Malpighi. Quest’ultimi
riversano i cataboliti sottoforma di acido urico nell’intestino posteriore, che è una cloaca in cui confluiscono i
prodotti dell’escrezione e i residui della digestione.
Il sistema nervoso è rappresentato dalla fusione di gangli ventrali in una massa nervosa unica.
Solo nell’opistosoma degli scorpioni si hanno un paio di gangli per ogni segmento.
Sono a sessi separati, solitamente si riproducono per anfigonia (fusione di due gameti) ma possono anche
esserci casi di partenogenesi.
I maschi racchiudono gli spermi in una spermatofora e la femmina ci colloca sopra l’apertura vaginale,
permettendo la fuoriuscita degli spermi dalla spermatofora e il loro ingresso nelle vie genitali femminili.
Ordine Scorpioni
Gli scorpioni sono gli Aracnidi più antichi.
Hanno cheliceri, che sono a chela e servono a pinzettare il materiale
alimentare a lato della bocca, poi ci sono appendici successive che
formano le chele, e sono i pedipalpi, le 2 appendici specializzate a cui
seguono le 4 zampe.
L’opistosoma è allungato e diviso in due parti: quella anteriore è chiamata
mesosoma, più ampia e sulla sua superficie ventrale si trovano le aperture
di quattro paia di polmoni a libro, le aperture genitali e un paio di organi
tattili ed olfattivi, detti pettini.
Ordine Araneidi
Questi animali sono detti comunemente ragni e
sono rappresentati da 30.000 specie, infatti
costituiscono l’ordine più grande degli Aracnidi.
Sono tutti predatori. Hanno dei piccoli e acuminati
cheliceri in cui sboccano ghiandole velenifere. I
pedipalpi sono più piccoli delle zampe, privi di chele
e rivolte in avanti, sono ricchi di sensilli (organi di
senso degli artropodi, ricchi di cellule sensoriali) e
nel maschio servono per trasportare gli spermi
nelle vie genitali femminili.
La punta dei pedipalpi del maschio possiede un
serbatoio a forma di bulbo che il maschio riempie
con gli spermi. Il bulbo comunica con un dotto
eiaculatore che termina con una struttura atta alla penetrazione, detta embolo.
Durante l’accoppiamento il pedipalpo si inturgidisce per l’afflusso di emolinfa, l’embolo viene introdotto
nell’orifizio genitale femminile e gli spermi vengono trasferiti al suo interno.
Prosoma ed opistosoma sono collegati da un peduncolo, provvisto da un paio di appendici, le filiere, in cui
sboccano le ghiandole sericigene per la produzione della tela. La tela può avere diverse funzioni: intrappolare le
prede, ritirarsi rapidamente verso l’alto o per interrompere una caduta e per formare sacchetti in cui contenere
le uova.
I ragni sono ricoperti di preli tattili, meno importante la vista, molto importante il senso chimico.
C’è cervello dors, i cordoni nervosi decorrono ventralmente, e c’è uno anello dii connettivo che lega cervello e
nervi, il SN è molto concentrato perché il corpo è più compatto e ci sono gangli nella parte ant. Circolazione
aperta, cuore dorsale, c’è ghiandola digerente, ovario o testicoli, poli genitali o ano rivolti bìventralmente, si
sono le aperture dei polmoni a libro, trasmissione diretta di aria alle cellule.
I ragni si cibano prevalentemente di insetti e alcuni di dimensioni maggiori anche di piccoli vertebrati.
Paralizzano la preda pungendola con i cheliceri e riversano all’esterno gli enzimi digestivi prodotti dal loro
Il veleno dei ragni è quasi sempre inoffensivo per l’uomo, fatta eccezione per la specie di “vedova nera”.
-Ragni lupo che costruiscono tane, tela usata per foderare la tana, non tutti ragni fanno le tele, sono strumenti di
predazione perché il ragno viene informato dall’impatto della preda con la tela tramite vibrazione, usa i cheliferi
e la avvolge con seta e la immagazzina per mangiarla in un secondo momento.
-Argyroneta ragno acquatico. Fa aderire alle aperture dei polmoni a libro una bolla d’aria, può vivere in questa
bolla e la sfrutta per la predazione.
Il modo di formazione delle tele dipende da specie a specie, alcuni ragni inseguono la preda altri saltano, tutti
usano i chiliferi per paralizzare, fanno digestione esterne, ricoprono le prede con secrezioni digestive e poi
aspirano il contenuto semidigerito.
-Licosa tarentula velenoso per l’uomo, non letale.
-Vedova nera, corpo globoso, macchie rosse, 13 macchie femm che sta facendo il bozzolo, ama zona aride
cenrosud italia
Alcuni ragni corrono o saltano, sono predatori da inseguimento. Può essere un sistema di fuga o di caccia e
hanno occhi molto sviluppati. Quelli che tessono la tela e aspettano invece hanno i recettori tattili più sviluppati.
Ordine Opillioni
Questi animali sono caratterizzati da un corpo ovoidale, in quanto prosoma ed
opistosoma sono uniti. Le zampe sono molto lunghe e sottili e i pedipalpi sono
piccoli e rivolti in avanti.
I cheliceri sono invece costituiti da tre articoli e terminano a pinza.
Nel prosoma ci sono ghiandole odorifere che l’animale usa quando si sente
minacciato.
Sono privi di ghiandole velenifere.
La respirazione avviene per trachee ed effettuano l’escrezione mediante ghiandole coxali. L’inseminazione è
interna grazie a un pene estroflettibile del maschio.
Ordine Pseudoscorpioni
Somigliano agli scorpioni ma non lo sono. I cheliceri sono corti e i pedipalpi sono
lunghi.
Sono predatori e le loro dimensioni sono molto piccole, qualche mm.
Non c’è coda, no ghiandole del veleno, animali liberi, onnivori, si nutrono di materiale
morto, sotto le cortecce nel bosco.
Ordine Acari
Questi animali sono di dimensioni piccolissime, da 0,2 a 10 mm, ad eccezione delle zecche che possono arrivare
fino a 3 cm. Prosoma ed opistosoma non sono distinguibili ma è presente una regione anteriore chiamata rostro,
atta a perforare, mordere e succhiare, dove si ritrovano cheliceri e pedipalpi. Nella regione posteriore sono
presenti quattro paia di zampe.
Respirano per trachee o per via cutanea e gli organi escretori sono tubuli del Malpighi.
Sono un ordine, corpo compatto, tutti i segmenti sono fusi e hanno un corpo piatto o globoso, i cheliferi e i
pedipalpi sono unite le une alle altre e fungono da strumento per perforare, chiamato rostro, sono predatori e
parassiti.
Possono vivere nel suolo, in acqua dolce o da ectoparassiti come le zecche: queste si
cibano di sangue di vertebrati e le femmine, siccome il loro scheletro è meno
sclerotizzato rispetto quello del maschio, si ingrossano man mano che si riempiono di
sangue. Quindi dopo il pasto le femmine cadono al suolo e depongono le uova.
Se vivono liberi, acq o terr hanno fotocettori, chemiocettori, tattocettori.
–Acari parassiti, molto numerosi tendono ad accorciare lunghezza zampe, perché queste servono ad ancorarsi
alla parete del copro, e queste terminano con un uncino, molto sviluppato il rostro, che è lo strumento per
perforare, corpo diventa piatto, favorisce adesione al substrati, rende più difficile la rimozione del parassito
dall’ospite.
Si riduce il SN che negli acari è presente, più sviluppato nelle forme libere, vista la compattazione del corpo, tutti
gli organi interni sono molti ridotti di dimensioni e tendono a compattarsi di dimensioni.
-Sarcoptes scabiei (acaro della scabbia): è un’infestazione dell’uomo, dall’ectoparassitismo a un endo, inferiori al
mm, femmina più grande del maschio, zampe ridotte, molto sviluppate le setole.
La superficie dorsale è molto scolpita, sono animali che scavano gallerie sotto l’epiderma, e si pongono nel
sottocutaneo, le femmine depongono uova al fondo delle gallerei.
Lo sviluppo è diretto, aumenta numero, e crea prurito, trasmissione per contatto.
Forma analoga rogna a carico dei cani gatti, animali selvatici, ci sono anche danni alla superficie della pelle,
spesso perdono mantello dei peli.
Quindi ci sono un paio di mandibole, due paia di mascelle e un certo numero di zampe aggiuntive con funzioni
alimentari e poi ci sono zampe che servono per la locomozione a volte con chele, a volte no.
Le appendici dell’addome non hanno funzione di locomozione, spesso protezione delle uova e incubazione delle
larve. L’ultimo segmento prima delle larve, appendici chiamate uropodi che formano il ventaglio caudale.
L’apparato digerente è completo, ghiandola digerente è anteriore, mentre l’ano sbocca ventralmente al telson.
SN cefalizzato, c’è cervello dorsale, connesso con 2 connettici ai cordoni ventrali, e presentano dei gangli uno per
metamero più grossi in corrispondenza dei metameri delle zampe.
Sistema circolatorio aperto, vaso e cavita emocelica, gonadi sono dorsali vicine al cuore.
I pori gen escretori sono tutti ventrali, organi escretori con ghiandola antennale.
Le branchie sono protette sotto l’esoscheletro che forma piastra dorso laterale, aperta ventralmente in modo da
permettere ingresso dell’acqua e la ventilazione delle branchie pur proteggendole da predatori.
L’esoscheletro può essere più o meno calcificato (se calcificato è più resistente) e per respirare utilizzano le
branchie.
Ordine Anostraca
Questi animali sono privi di carapace e facilmente riconoscibili per i grandi occhi peduncolati.
Hanno delle seconde antenne che nel maschio sono più grandi e servono per trattenere la
femmina durante l’accoppiamento.
Gli Anostraci nuotano solitamente sul dorso muovendo le appendici toraciche: in questo
modo possono trattenere plancton e detriti organici per alimentarsi.
In periodi sfavorevoli, gli embrioni all’interno delle uova possono sospendere il loro sviluppo
e andare in quiescenza. Quando le condizioni ritornano ad essere favorevoli le uova si schiudono ed esce il
nauplius.
Per esempio, l’Artemia salina vive nel lago di Pilato e mostra popolazioni partenogenetiche che possono
conferire un colore rossastro ai bacini in cui si moltiplicano.
Ordine Cladocera
Questi animali sono chiamati anche pulci d’acqua: l’ordine comprende specie
provviste di un carapace che racchiude tutto il corpo tranne il capo, quindi per
nuotare utilizzano le grandi antenne biramose del secondo paio e si nutrono per
filtrazione, tramite le setole delle appendici del tronco. Spesso con il genere
Daphnia viene indicato tutto l’ordine.
Dei piccoli crostacei un paio di mm, la più nota è daphnia, dafnia pulex è un crostaceo in cui si è formata una
plica dell’eso che copre interamente il corpo, esternamente appare come rivestito da un astuccio. Questa plica
che inizia nella regione del collo, si chiama carapace, una struttura cornea proteica di rivestimento, e ha un
aspetto molto compatto, zampe e vasi sono racchiusi in questo carapace che è diviso in due parti speculari
Gli organi di senso sono antenne, occhi composti, occhi semplici impari, statocisti, propriocettori, setole tattili e
chemiorecettrici. Le setole chemiorecettrici sono sulle antenne, antennule e appendici boccali, invece quelle
tattili sono sulla cuticola.
Alla base delle antenne ci sono un paio di statocisti, delle fossette nell’esoscheletro contenenti dei granelli di
sabbia cementati, utili all’animale per il movimento, orientamento e per percepire vibrazioni del substrato.
Ordine Isopoda
Questi animali sono solitamente di piccole dimensioni, quasi sempre bentonici, sia
marina che di acqua dolce, e alcuni sono parassiti dei pesci ossei.
Sono caratterizzati da assenza di carapace, occhi sessili, il primo segmento del pereion
è fuso con il cephalon e se disturbati sono in grado di appallottolarsi su se stessi
(volvazione).
Ordine Amphypoda
Gli Anfipodi, come gli Isopodi, mancano di carapace, hanno occhi sessili e il
primo segmento (a volte anche il secondo) del pereion è fuso con il
cephalon e un paio di massilipedi, hanno antenne sensoriali e zampe
molto lunghe orientate in modo diverso per permettere loro di muoversi
con scatti improvvisi (in acqua nuotano, in ambiente semiacquatico
compiono dei salti). anfipodi hanno dimensioni cm 2 cm, hanno zampe divise in 2 gruppi, doppie
zampe, sono crostacei con segmenti visibili, non c’è carapace, occhi composti, hanno lunghe antenne sensoriali,
zampe sia quelle toraciche sono molto lunghe, e sono orientate in modo diverso, un gruppo orientate ant e un
gruppo post , ciò permette di muoversi a scatto che in acqua determinano il nuoto in ambiente semiacq,
battigia, fanno dei salti, hanno corpo compresso lateralmente. Fanno dei buchini che sono le tane in cui si
riparano e ne escono di notte per nutrirsi e riprodursi.
Ordine Decapodi
L’ordine dei Decapodi è un ordine molto vasto e comprende sia
animali terrestri che marini, quelli marini nuotano movendo le zampe
che diventano molto lunghe, così come le antenne: hanno 10 paia di
zampe, con prime e seconde antenne più lunghe delle prime, occhi
composti, appendici boccali, mandibole prime e seconde mascelle,
zampe toraciche (una parte di queste ha funzioni alimentari, alcune
hanno piccola chela e vengono usate per spezzare il cibo).
Di 8 paia di zampe del torace, ci sono 3 paia di massilipori, uno di solito molto grande, c’è un pezzo basale su cui
si articolano 2 pezzi che si muovono a pinza, sono strumenti di predazione, e si uniscono alle 5 paia di zampe
locomotorie. Fusione dei metameri del capo e torace che copre capo e torace, e si tratta di un cefalotorace,
ovvero zona che comprende sia capo che torace a scopo
difensivo. Rimangono in vista metameri add che non hanno
appendici, solo
ultimo segmento espande le sue appendici a formare ventaglio
caudale.
Può essere diviso in due gruppi: Natanti e Reptanti.
I Reptanti sono caratterizzati da corpo e zampe robuste e da
pleon depresso. Sono divisi in quattro sezioni:
• Gli Astacuri hanno il pleon allungato come i Palinuri, ma le prime tre paia di zampe sono chelate.
Sono marini come Nephrops norvegicus (scampo) o Homarus gammarus (astice) o possono essere anche
d’acqua dolce come Astacus fluviatilis (gambero d’acqua dolce);
• Gli Anomuri non hanno mai il terzo paio di zampe chelate ed il pleon tende spesso a modificarsi.
I più noti sono Eupagurus bernhardus (paguri), il cui pleon molle e asimmetrico, o ridotto, è protetto in una
conchiglia di mollusco gasteropode;
-Es homarus gamberone, nefros scampo: sono specie macrure a corpo lungo che si spostano camminando sul
fondo.
-Palinurus è il genere che accoglie l’aragosta (si vede ventaglio caudale che spesso viene usato come leva per
sfuggire da un predatore), cicala di mare.
–Il gambero Austropotamobius pallipes: indicatore di acque contaminate, rischio estinzione predilige acque
fredde, ha un esoscheletro più leggero, più piccolo delle forme marine.
-Procambarus clarkii più aggressivo, può uscire dall’acqua ha tolto l’habitat all’austro.
I Natanti presentano adattamenti al nuoto, come zampe gracili e pleon lungo e compresso con pleopodi
sviluppati per il nuoto. Hanno un esoscheletro più leggere e le zampe provviste di setole per la filtrazione.
Sono riconoscibili per il tipico aspetto a gamberetto (caridoide). Tipici
dei nostri mari sono Penaeus kerathurus (mazzancolla o gamberone),
Parapenaeus longirostris (gambero bianco o gambero rosa) e Aristeus
antennatus (gambero rosso o gambero viola).
Palaemon gamberetto alcuni nuotano, molti si appoggiano, esoscheletro trasparente, molti instaurano
simbiosi con spugne attinie.
Poi ci sono anche i decapodi a corpo corto e durante sviluppo embrionale, la larva ripiega l’addome al di sotto
del torace, quindi di un granchio dal punto di vista dorsale si vede solo il cefalotorace, che è la parte anteriore.
L’addome è ridotto, le zampe sono quelle del torace, 5 paia di zampe, spesso il primo paio di zampe perde
funzioni locomotorie, e assume funzione di alimentazione e riproduzione.
La locomozione che consente di spostarsi rapidamente sia in acqua che su terra, appoggiano solo la punta delle
zampe.
Ci sono anche granchi di grandi dimensione, cefalotorace pieno di spine, quando solo al di fuori dall’acqua
scavano tane nella zona di battigia, e resp anche al di fuori
dell’acqua. In acqua dolce eso è meno calcarizzato, composto
da più prot, antenne corte.
I paguri hanno mura, corpo asimmetrico, di solito cerca un
mollusco gasteropode per avvolgere l’addome, ha struttura
simile al gambero, ha massilipari, recettori, 2 paia di zampe
motorie, le altre sono ridotte perché addome è atrofico e non è
sclerificato, per questo l’animale aumentando dimensioni cerca
una coniglia vuota di gasteropodi in cui l’addome a spirale possa
inserirsi.
Spesso associazione con attinie che danno armi di difesa in più
perché hanno cnidocisti, simbiosi anche con spugne che
insediano sulla conchiglia e la coprono.
Al capo segue il torace, costituito da tre segmenti, con un paio di zampe appartenenti a ciascun segmento.
L’estremità degli arti è provvista di una o due unghie e modifiche delle zampe sono in rapporto al nuoto, alla
cattura della preda e all’attività fossoria.
Al torace segue l’addome, privo di appendici e costituito da più segmenti circa 11-12, quindi il corpo di un
insetto è corto. La metameria è eteronoma.
A volte la femmina può mostrare l’ovopositiore, ossia un prolungamento in corrispondenza del poro genitale che
si trova nell’addome e questo può essere motivo di dimorfismo sessuale ma normalmente l’insetto non ha
appendici addominali.
La respirazione avviene tramite trachee che si aprono ventralmente mediante orifizi chiamati spiracoli, quindi
non c’è contributo del sistema circolatorio per trasportare gas (sistema circolatorio sanguigno aperto). Il sistema
nervoso presenta due gangli che si collegano a due cordoni, mentre gli organi escretori sono i tubuli del
Malpighi, localizzati nell’emocele e sfociano dell’intestino.
Le ali sono diverse da specie a specie, sono delle pliche dell’esoscheletro che all’interno presentano dei dotti per
la respirazione, e le venature sono più visibili nelle ali primitive.
Gli Apterigoti sono insetti primariamente prime di ali, mentre gli Pterigoti hanno le ali ma ci possono essere tra
questi forme aptere che hanno perduto le ali nell’evoluzione.
La muta negli ecdisozoi è sotto controllo ormonale e l’ormone ecdisone è l’ormone che scatena il processo di
muta. Viene secreto a livello di due ghiandole a livello cerebrale, sono neurormoni.
Regina isolatamolto grande rispetto ad individui, produce molte uova, addome molto
grande, non si nutre da sola, viene aiutata dalle operaie. Le colonie di termiti sono sotterrane, ma
impastando la terra con la saliva, le colonie espandono la colonia all’esterno e i termitai espandono anche
metri al di fuori della terra.
Ordine Anoplura (Eterometaboli) Questo ordine è l’ordine dei pidocchi.
Sono ectoparassiti di mammiferi e uccelli e secondariamente atteri: per
l’acquisizione di questo stile di vita, hanno perso le ali.
Sono eterometaboli, il piccolo assomiglia all’adulto e l’adulto punge, quindi
la trasmissione avviene per contatto.
Hanno sei zampe (3 paia), mentre le zecche ne hanno otto (4 paia), inoltre
hanno il corpo molto segmentato, quindi sono diversi dai chelicerati.
Le api, invece, sono molto sociali: la regina è più grande degli altri individui ed è l’unica che produce uova. Le
prime uova si sviluppano partenogeneticamente, quindi nasceranno i maschi che hanno una vita breve perché
il loro unico scopo è quello di fecondare la regina.
Formiche sono alate al momento del volo nuziale, sia maschi che femm poi scendono a terra e costruiscono un
formicaio sotterraneo, formato da numerose gallerie deputate alla coltivazione di funghi o allevamento di afidi.
Quando costruiscono formicaio perdono le ali, le colonie sono attere, no società matriarcale, operaie femm,
soldati masch con mandibole sviluppate con possibilità di sfruttare acido formico, repellente per predatori. Solo
sotterranea.
Per quanto riguarda l’alimentazione, gli echinodermi comprendono specie erbivore (ricci di mare), sospensivore
(gigli di mare), detritivore (cetrioli di mare) e carnivore predatrici (stelle marine).
Il sistema digerente è ben sviluppato e completo, provvisto di bocca e ano, anche se comunque differisce da
classe a classe e può essere più o meno complesso. Attorno all’ano sono localizzate le gonadi maschili e
femminili.
Possiedono una grande povertà di organi e apparati: mancano infatti specifici organi dell’apparato escretore e
respiratorio.
Questo è spiegato dalla presenza di epiteli ben sviluppati, che consentono un facile ingresso per diffusione
semplice dell’ossigeno e un’agevole e pronta eliminazione dei rifiuti azotati o gassosi.
In rari casi sono riconoscibili espansioni superficiali specializzate deputate alla respirazione: queste strutture, nei
ricci di mare prendono il nome di branchie dermali, mentre nelle stelle marine sono chiamate papule.
Non hanno sistema escretore e circolatorio.
Il sistema nervoso manca di cefalizzazione, ma presenta una complessa organizzazione tripartita.
Sono caratterizzati da dimorfismo sessuale, fecondazione esterna, quindi i gameti verranno espulsi
nell’ambiente circostante, e da sviluppo indiretto.
La larva possiede la capacità di nuotare e presenta ciglia che consentono il movimento: ogni classe ha una sua
specifica larva, che poi si posizionerà sul fondo marino e andrà incontro a metamorfosi per dare origine
all’animale adulto.
Nelle stelle di mare c’è anche capacita di rigenerazione, che permette la formazione asessuale (non è una
riproduzione ma rigenerazione) di individui, viene usata se sono sottoposti a un trauma e perdono un
braccio, lo rigenerano, ma non usano la rigenerazione per dividersi in 2. Sono tutti marini.
Di solito la simmetria radiale è pentamera, ma è tipica degli adulti, perché la larva ha simmetria bilaterale.
L’animale adulto ha un endoscheletro, che cambia struttura e acquisisce una simmetria di solito 5 oppure
dispari, è il motivo si basa su spiegazioni meccaniche.
In caso di simmetria dispari: una linea di frattura che interessa l’animale fra un braccio e l’altro avrebbe meno
possibilità di spezzare in due l’animale rispetto a una situa a 6 braccia in cui potrebbe spezzare piu facilmente
l’animale in due.
I pedicelli dei ricci devono essere piu lunghi delle spine, riccio colorato e ciò mostra che nel copro globoso si
riconosce una simmetria di ordine 5, nei ricci i pedicelli decorrono, lungo un meridiano che va dal polo superiore
al polo inferiore dell’animale che ha forma a sfera. Ci sono una serie di settori che portano i pedicelli, fra un
settore e l’altro che corrispondono alle braccia delle stelle.
Tra un settore e l’altro c’è un tratto che non ha pedicelli dove lo scheletro forma delle piastre saldate tra loro, ed
è un settore che non ha funzione locomotoria, nei ricci queste funzioni sono deputate a 5 settori radiali che di
solito sono sottili e in cui i pedicelli sono tutti organizzati secondo l’andamento di un meridiano, non ci sono
pedicelli tra i 2 settori.
Di fianco all’ano c’è una piastra che è il madreporite, piastra che mette in comunicazione sistema interno e
son ambiente esterno e cosi l’acqua può entrare nel sistema acquifero.
10 nel riccio c’è un amplissimo celoma, occupa quasi tutto lo spazio della teca scheletrica, c’è intestino lungo
che parte dal polo inferiore dell’animale, i ricci sono detritivori e hanno un apparato che serve a pinzettare il
materiale dall’esterno, li raccolgono attraverso 5 denti e sono una struttura interna formata da scheletro
chiamata lanterna di aristotele, caratteristica solo dei ricci.
Intetsino lungo, sono erbivori, l’ano sbocca al polo sup, intorno ci sono le aperture dei poli genitali dove ci sono
le gonadi, che sono masch o femm, animali sessi separati, si affacciano sul celoma, di solito quelle femm sono
piu grandi e colorati e fanno uscire i gameti dal poro vicino all’ano, vi sono 5 pori genitali vicino all’ano. Non ci
sono organi resp, escretori e nè circ.
Alcune specie di ricci di mare sono Echinodei irregolari: sono caratterizzate da uno scheletro compresso e da un
corpo appiattito; in questo caso, viene persa la simmetria raggiata e l’animale assume una simmetria bilaterale.
Lo scheletro piu delicato fragile, e sono animali che vivono sotto la sabbia si creano delle gallerie e comunicano
con canali. I pedicelli hanno altre funzioni, alcuni diventano piu lunghi, servono a lasciare libera lì apertura della
tana, sono detritivori, spatangus, non hanno spine difensiove, molto sottili e corte, come delle setole.
La bocca non si trova piu al centro del corpo, si è portata all estremità ant. Ano rimane al centro della parte
sup, piu spesso migra verso l’estremità post, si ha cambiamnto della simmetria In
figura ci sono i dollari della sabbia: hanno i 5 pori genitali, la bocca e l’ano
posteriore. Ci sono i petaloidi sulla superficie superiore di tali ricci: settori radiali
che vanno da un polo all’altro polo, quando l’animale si appiattisce, ogni settore
radiale si divide in due e una parte rimane sulla faccia superiore e un’altra su
quella inferiore. I pedicelli che rimangono sulla faccia inferiore funzionano ancora
perché toccano il substrato, quelli sulla faccia superiore invece hanno funzioni
spesso sensori. Ogni settore radiale si divide in due parti e vediamo le parti superiori dei cinque settori
radiali.
La bocca possiede dei tentacoli ramificati adibiti alla filtrazione, quindi con funzione alimentare.
L’endoscheletro è ridotto a spicole calcaree immerse nel derma, e infatti il corpo ha consistenza elastica.
Possiedono anche essi grandi capacità rigenerative e una sviluppatissima muscolatura.
Hanno un celoma, ampio con forte parete musc che può essere usato come scheletro idrostatico, se l’animale contrae la
musc della parete il celoma è pieno di liquido isolato dall’esterno, diventa durissimo e sfrutta il sostegno.
Possiedono solamente una gonade ramificata che sbocca vicino alla bocca e sono quindi organismi ermafroditi.
Caratteristica degli Oloturi: le spicole del corpo hanno capacità di rigenerazione per svolgere
eviscerazione: minacciate da un predatore emettono attraverso la cloaca una parte di
intestino e i polmoni acquiferi, poi gli organi vanno rigenerati.
Echinodermi: segmentazione radiale, formazione di blastula. Le larve hanno ciglia, con forme particolari per
specie.
Echinoidei hanno larve con forma piramidale, con intestino completo, hanno bande cigliate che servono per
aumentare la superficie per muoversi meglio.
Dal punto di vista della classificazione, abbiamo una distinzione in tre subphylum, data dalla differente
strutturazione corporea:
Ulteriore classe è formata dalla classe Thaliacea: questi animali sono trasparenti e spesso si trovano associati a
specie di anfipodi che vivono all’esterno o all’interno del loro corpo.
L’organizzazione corporea è simile a quella delle ascidie, con la differenza associata alla posizione del sifone
orale e del sifone atriale, disposti all’estremità del corpo.
Sono caratterizzati da anelli muscolari che favoriscono il flusso dell’acqua nell’animale.
Si tratta di animali planktonici che raccolgono i loto visceri compattandoli in un punto del corpo(pallina che si
vede nelle immagini) e si chiama nucleo.
Ha un enorme faringe branchiale quindi l’acqua entra dalla bocca ed esce dal sifone. In grado di gemmare:
gemmano in punto preciso del corpo specializzato e qui ci sono anche dei cicli metagenetici(visto negli cnidari).
Ci sono specie che alternano generazioni asessuata e generazioni che si riproducono sessualmente spesso
ermafrodite
Per quanto riguarda la sistematica, i vertebrati vengono, a loro volta, suddivisi in due superclassi:
La superclasse degli Agnatha comprende sia gruppi di animali ormai estinti ma anche animali ancora esistenti,
come gli animali della classe Mixinoidea e Petromyzonta. Questi non avevano sviluppato ancora la amndibola e
la mascella.
Tutti gli animali di questa superclasse sono accumunati dall’assenza di mascella, per cui possiedono una bocca
non mobile che rimane sempre aperta. Sono animali marini, molto mobili, che quindi hanno una muscolatura
molto sviluppata.
Le specie della superclasse Gnathostomata sono circa 40.000 e sono caratterizzate dalla presenza di mandibole
e mascelle. Anche in questo caso, possiamo riscontrare la presenza di animali sia acquatici che terrestri.
A loro volta, vengono divisi in varie classi.
La riproduzione è sessuata con fecondazione interna, che avviene grazie alla presenza nei maschi di
pterigopodi, due appendici con funzione copulatoria che si estendono dalle pinne pelviche. Fanno
parte di questa classe gli squali, le razze e il pesce martello.
La classe degli Osteichthyes (osteitti), o pesci ossei, rappresenta la maggior parte dei pesci viventi conosciuti:
conta infatti circa 33.000 specie, caratterizzate da un corpo appiattito ai fianchi.
Derivano da uno dei gruppi di pesci antichi.
La classe degli Amphibia è costituita da vertebrati tetrapodi: nello specifico, le due paia di zampe con 5 dita
ciascuna sono andate a sostituire le pinne dei pesci. Sono di acqua dolce.
Gli anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare l’ambiente terrestre: rimangono però ancora estremamente
legati all’acqua.
Presentano infatti uno sviluppo indiretto, dove lo stadio larvale è prevalentemente acquatico, mentre
l’individuo adulto è prevalentemente terrestre. Da qua il significato del nome che vuol dire ‘doppia vita’.
Presentano un endoscheletro osseo e una lingua estensibile per catturare al meglio le prede, solitamente
rappresentate da piccoli insetti.
In questi animali un organo che si è molto evoluto è l’orecchio: in questo modo gli anfibi sono in grado di
percepire molto bene i suoni che viaggiano nell’aria.
Questi animali vanno ciclicamente incontro al fenomeno della muta: durante questa fase, l’animale cambia pelle
e quindi essa periodicamente si stacca e viene ingerita dall’animale stesso. La pelle degli anfibi è ben
vascolarizzata ed ha una funzione protettiva nei confronti dell’animale, oltre a partecipare, insieme ai polmoni,
alla respirazione.
Gli anfibi, infatti, attuano prevalentemente una respirazione cutanea, motivo per cui la pelle deve sempre essere
umidificata da ghiandole specializzate.
Il sistema circolatorio in questi animali è costituito da un cuore che consta di 2 atrii e un ventricolo, dove il
sangue ossigenato si mescola al sangue deossigenato.
Gli arti degli anfibi sono quattro, due anteriori e due posteriori, poco sviluppati ma ben adattati al salto,
soprattutto nelle rane. Il tronco corto, la parte posteriore allungata e la mancanza della coda nell'adulto, infatti,
fanno sì che essi siano in grado di compiere balzi anche di un certo rilievo.
L'apparato digerente finisce con un canale chiamato cloaca, attraverso cui vengono espulsi anche gli scarti
dell'apparato escretore e i gameti. Per cui, possiamo intuire che la fecondazione è esterna e che sono animali
ovipari.
La fecondazione è esterna, la femmina depone uova in forma di cordoni e il maschio (più piccolo) e cosparge di
sperma.
La classe Aves, a cui appartengono gli uccelli, è composta da un gruppo di circa 14.000 vertebrati che hanno
avuto un buon successo evolutivo che gli ha fatto acquisire la capacità di volare. Il volo è consentito grazie alla
presenza di penne, di un endoscheletro leggero e la modifica degli arti anteriori in ali. Sono quindi animali
bipedi.
Le ali vengono mosse in seguito ad un’azione muscolare, mentre le zampe posteriori mantiene la struttura a 4
dita e sono utilizzate per la locomozione.
Altre caratteristiche degli uccelli sono la presenza di un becco corneo e l’assenza di denti.
L’uccello più antico conosciuto è l’Archaeopteryx, che presentava un lungo corpo, un becco dotato di denti,
artigli all’estremità degli arti anteriori ed era bipede.
Gli uccelli hanno sviluppato molte tipologie di alimentazione, al punto che il becco cambia forma in funzione
dell’uso; allo stesso modo, si modificano anche le ali, gli organi sensoriali ed altre parti del corpo.
Presentano, inoltre, 3 paia di sacchi aerei, strutture sacciformi annesse al sistema polmonare: grazie a queste
strutture, l’aria passa sulle superfici respiratorie in maniera unidirezionale e ciò consente una maggiore
efficienza negli scambi gassosi. Inoltre, i sacchi aerei si insinuano nelle cavità ossee aumentano così la superficie
delle cavità respiratorie.
Presentano anche una lingua molto ridotta e una pelle molto sottile, che consente loro di attuare anche un
minimo di respirazione cutanea.
Sono animali omeotermi, quindi animali capaci di regolare la temperatura corporea interna.
Sono caratterizzati da una doppia circolazione e da un cuore a 4 camere, in particolare 2 atrii e 2 ventricoli.
L’apparato escretore consta di 2 reni, da ognuno di cui si diparte un uretere che sbocca nella parte dorsale della
cloaca, parte terminale dell’intestino in cui sboccano anche i condotti delle gonadi.
Inoltre, sono animali privi di vescica urinaria e uricotelici, quindi il prodotto di rifiuto del loro metabolismo è
l’acido urico.
Sono animali a sessi separati, caratterizzati da fecondazione interna, sviluppo diretto e oviparità.
A questa classe appartengono vari ordini.
Abbiamo, innanzitutto, l’ordine dei Rapaces, comprendente uccelli predatori come l’aquila reale e il gufo reale.
cicogne.
Abbiamo poi l’ordine dei Passeriformes, rappresentato da animali di piccola taglia e con becco corto, l’ordine dei
Culumbiformes, di cui fanno parte piccioni e colombe, l’ordine degli Struthioniformes, di cui fanno parte gli
struzzi, e l’ordine degli Sphenisciformes, di cui fanno parte i pinguini.
La classe dei Mammalia comprende circa 5.500 specie differenti per forma e dimensioni, che possono misurare
da pochi centimetri a parecchie tonnellate come la balenottera, il più grande mammifero esistente. Essi
colonizzano praticamente ogni ambiente, dalle calotte glaciali ai deserti più aridi: alcune specie sono riuscite
anche a colonizzare gli ambienti acquatici, mentre altre hanno sviluppato le ali e sono quindi in grado di volare,
come i pipistrelli. I mammiferi sono caratterizzati da due paia di arti più lunghe rispetto a quelli di rettili e anfibi,
ogni arto dotato di 5 dita. Possiedono uno scheletro osseo e polmoni di ventilazione.
L’apparato respiratorio è costituito, oltre che dai polmoni, anche da la laringe, la trachea e i bronchi, che si
ramificano in un gran numero di bronchioli, terminanti in tante piccole ampolle a parete sottile, gli alveoli, sede
degli scambi gassosi.
Lungo il tratto respiratorio vi sono le corde vocali che, vibrando al passaggio di aria, consentono ai mammiferi di
produrre suoni differenti.
Possiedono un cuore a 4 camere e quindi le due circolazioni sono totalmente separate tra loro.
L’apparato escretore è rappresentato dai reni metanefrici, localizzati nella parte dorsale del corpo.
Sono animali ureotelici, ovvero il prodotto di rifiuto è l’urina: una volta prodotta, essa viene convogliata,
mediante gli ureteri, alla vescica urinaria e da qui all’esterno attraverso l’uretra.
Questi animali sono omeotermi e presentano viviparità, ad eccezione di alcune specie ovipare.
In questi animali la forma ed il numero di denti variano a seconda della funzione che devono svolgere: ad esempio,
vi sono specie di mammiferi che sono caratterizzati da denti tutti uguali (dentatura omodonte) che non vengono
mai ricambiati durante tutto il corso della vita, mentre altri mammiferi, come l’uomo, sappiamo possedere denti
differenti (dentatura eterodonte) che vengono sostituiti da una seconda dentizione definitiva.
Altri mammiferi, invece, possiedono le cosiddette zanne, lunghi denti canini utilizzati per la difesa o per la lotta
per il partner sessuale.
I mammiferi possono essere sia carnivori, erbivori, insettivori e onnivori.
La loro lingua è dotata di sensori gustativi chiamati papille gustative, che consentono di percepire il gusto di un
cibo.
Sono caratterizzati da fecondazione interna e da sviluppo diretto e, inoltre, possiedono ghiandole mammarie per
allattare la prole.
Questa classe può essere distinta in due sottoclassi.
Un’altra sottoclasse è la sottoclasse Theria, che comprendono i marsupiali e gli animali euplacentati.
Sono animali vivipari, dotati di una placenta che nutre l’embrione, almeno nei primi stadi dello sviluppo. Inoltre,
possiedono capezzoli adibiti all’allattamento della prole e sono caratterizzati dall’assenza di cloaca, in quanto le
vie uro- genitali e le vie digerenti sboccano in due distinte aperture.
I marsupiali possiedono una tasca addominale ventrale chiamata, appunto, marsupio, in cui avviene lo sviluppo
dell’embrione. Infatti, a differenza degli altri mammiferi, nei marsupiali lo sviluppo embrionale non avviene
all’interno dell’utero.
Esempi di animali marsupiali sono il canguro, il koala e il diavolo della tasmania.
Gli euteri sono i mammiferi che hanno realizzato la placenta che permette al feto di essere nutrito e protetto
fino a un certo livello di autonomia. Sono vivipari e normalmente hanno una fase post nascita di cure parentali
come l’allattamento durante il quale la madre dà protezione al piccolo, il numero di piccoli. Gli euplacentati sono
chiamati in questo modo perché durante l’evoluzione hanno sviluppato la placenta, che permette al feto di
essere nutrito e protetto fino ad un certo periodo dello sviluppo.
Tra questi animali vi è l’ordine degli Artiodactyla, comprendenti l’ippopotamo e i suini: questi animali hanno un
numero pari di dita nelle zampe.
Altro ordine è l’ordine dei Carnivora, che comprende orsi, faine, felini, canidi e altri animali: questi animali sono
tutti predatori, presentano artigli e hanno spesso abitudini sociali.
Tuttavia, le specie più vicine all’uomo sono caratterizzate dal bipedismo, soprattutto per ridurre l’attrito e per
permettere alle zampe anteriori di fare altro. Lo scimpanzé è la specie più vicina all’uomo.
L’uomo ha avuto un’evoluzione recente, la sua storia nasce in Africa e si sono sviluppate poi diverse specie del
genere Homo: l’unica specie rimasta ora è l’Homo Sapiens, che è uscita dall’Africa e ha colonizzato varie aree.