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3 MARZO 2024

Specchio
n. 156 A CURA DI
FRANCESCA SFORZA
CONTATTO
www.lastampa.it/specchio

IV
“Diventeremo
meccaniche
in Formula Uno”
FRANCO GIUBILEI

VI

“L’ha uccisa lui”


La scintilla omicida
della separazione
GIANLUGI NUZZI

VII

GETTY IMAGES

Nell’era digitale ciò che gli altri pensano di noi è diventato una valuta sociale Micaela Ramazzotti
Ogni piccolo errore può tuttavia trasformarsi in un’accusa che non lascia scampo “Quell’amore
mai esploso”

La reputazione
CLAUDIA CATALLI

IX
è come il vento ILARIA GASPARI
Studenti killer
L’America
si interroga
SIMONA SIRI

I
n un liceo scientifico di Ciampino, sotto la guardare il blu del cielo e il verde dei cipressi, rienza: la paura del giudizio degli altri.
guida del professore di informatica, ragaz-
ze e ragazzi stanno sviluppando un’appli-
cazione pensata per guidare l’utente attra-
come forse li vedevano gli scolari epicurei, in
quel giardino alla periferia di Atene. Ora, in
un’altra scuola alla periferia di Roma, circon-
Credo che chiunque, al mio posto, avrebbe
provato la stessa meraviglia. Per Epicuro, la
paura delle capricciose punizioni divine si vin-
XI
verso una serie di “esercizi filosofici” ripresi data da una cintura di pini marittimi con un ce prendendo in considerazione il fatto che l’e-
dalle scuole ellenistiche. Sono stata invitata a gran campo per giocare a pallavolo, una ragaz- sistenza degli dèi si svolge in una beatitudine
una presentazione del prototipo dell’app. Mi za e un ragazzo alla lavagna mi spiegavano di ben lontana dalle tribolazioni terrestri. Che
sono seduta per la prima volta in vita mia in aver progettato una serie di esercizi per abitua- succede, però, se il giudizio temuto non ha nul-
uno dei celebri banchi a rotelle e ho ascoltato re l’utente a decostruire le proprie paure con il la di trascendente? Se è quello di chi condivide
gli studenti raccontare come avessero tradot- ragionamento logico. Esattamente come fa la con te lo spazio della vita quotidiana, del pull-
to insegnamenti arrivati da un mondo lonta- medicina quadrivalente di Epicuro; che smon- man, della scuola, dei pomeriggi di studio, del-
nissimo in un linguaggio nuovo. ta, passaggio per passaggio, la paura degli dèi, lo sport? E se questo spazio si dilata ancora ol-
Mi sono stupita quando sono arrivati ad af- quella della morte, del dolore e dell’impossibili- tre, superando i momenti di convivenza, lam-
frontare il tetrafarmaco di Epicuro – la medici- tà del piacere. Solo che, nella versione informa- bendo le ore segrete agli occhi di amici e com-
na logica somministrata ai discepoli perché le tizzata del rimedio antico, i giovani aspiranti pagni – se occupa potenzialmente ogni mo-
paure perdessero il potere ricattatorio; perché epicurei hanno sostituito la paura degli dèi (da- mento, occhieggiando dalle notifiche di uno Tim Marlow
il miasma di passioni tristi che esala da un ter-
rore tanto forte da paralizzare l’azione in una
ta la scarsa diffusione, nella nostra società, di
una religione politeista sovrapponibile a quella
smartphone, contaminando la vita che siamo
abituati a chiamare reale, ma che dovremmo “Il designer
remissiva passività, si dissipasse, come quan-
do si apre una finestra e l’aria fresca spazza via
olimpica), non con un altro timore di natura re-
ligiosa, ma con un’angoscia molto precisa e, mi
più correttamente chiamare offline, con le con-
seguenze di quella online?
non è un artista”
un odore pesante, e si torna a respirare e a hanno poi confermato, radicata nella loro espe- CONTINUA A PAGINA II ALAIN ELKANN
.
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II DOMENICA
3MARZO2024 Specchio

L’indignato speciale

Questa
settimana
Nessuno mi può giudicare
FRANCESCA SFORZA
soprattutto
E
ra una parola
antica, e pure un po’
démodé,
“reputazione”.
Anche il suono rimandava a
passeggiate domenicali
se non sa di cosa parla
nelle piazze dei paesi, a ALBERTO MATTIOLI
sguardi in tralice che

«I
seguivano signore sentimenti ci nobi- Bella forza, obietterete: fin mo dell’attività umana sotto-
chiacchierate o borghesi in litano, non l’opi- dai tempi della polis, la repu- posto al giudizio altrui, in pra-
odor di bancarotta. Ma nione del mon- tazione di ognuno è sempre tica tutti: il concerto era rac-
comunque le reputazioni - do», scrive Schil- dipesa da quel che gli altri contato dal critico musicale,
belle o brutte - sembravano ler nella Morte di Wallenstein. pensavano di lui. Ad Atene la commedia da quello teatra-
cose lente e durature (non Povero Friedrich. Nella no- vengono mutilate le erme de- le, il libro da quello letterario,
per questo meno tragiche, stra epoca che ha globalizza- gli dei? Sarà sicuramente sta- la partita dal giornalista spor-
volendo). Poi è arrivata la to tutto, e soprattutto il cini- to quel pessimo soggetto di Al- tivo, la nuova automobile da
“reputescion”, quella che smo, i nobili sentimenti di cui cibiade, come racconta Tuci- quello specializzato in moto-
vediamo oggi nelle pagine grondano le sue tragedie pos- dide nel primo caso di vox po- ri, e così via. Questo non ga-
dei primi risultati di Google sono sembrare disperatamen- puli che fa tutto da sola, dall’i- rantiva la competenza ma,
associata ai nomi delle te demodé o forse ingenui, re- struttoria alla condanna. E presupponendola, in qualche
celebrità dell’ultimo liquie di altre e più civili epo- non bisognerà mai dimentica- modo la sollecitava. Insom-
momento: una cosa veloce, che, tipo l’uso della cravatta o re la forza micidiale delle dice- ma, c’era l’idea che per recen-
capace di proiettare del congiuntivo. L’opinione rie, delle voci, perfino del pet- sire qualcosa, dai tortellini a
ciascuno negli olimpi del del mondo, ecco l’unico vero tegolezzo, cui storicamente Shakespeare, si dovesse più o
successo e poi di rivoltaglisi signore e padrone nell’anar- cedono anche autorità teori- meno “intendersene”.
contro all’improvviso. Negli chia generalizzata. Perché camente illuminate, ed è subi- Oggi, no. La nostra reputa-
esiti non è tanto difforme mai come oggi i destini, indivi- to colonna infame. Ma la no- zione è affidata a gente cui
dalla sua versione più duali e collettivi, appaiono ap- stra disgraziata contempora- non affideremmo le chiavi di
paludata, ma lascia meno punto decisi dai pareri collet- neità sta sperimentando una casa. «I social media danno di-
scampo, non prevede tivi, da un mondo pre-alfabe- novità, e non positiva: la fine ritto di parola a legioni di im-
redenzione. Una cosa è tizzato che si esprime con cuo- della competenza. becilli che prima parlavano
venire travolti ricini, pollici alzati o abbassa- Un tempo, anche non lonta- solo al bar dopo un bicchiere
da qualche ti, faccine nell’unica Corte di no, la cosiddetta opinione di vino, senza danneggiare la
migliaio Cassazione autenticamente pubblica era informata, e for- collettività. Venivano subito
di inappellabile: i social (già, mata, da persone che aveva- messi a tacere, mentre ora
odiatori non c’è condannato in terzo no le risorse tecniche per far- hanno lo stesso diritto di paro-
invisibili, grado – appunto in Cassazio- lo. Nell’evo ante social, se vo- la di un Premio Nobel», am-
un’altra ne – che non annunci il ricor- levi sapere com’era un risto- moniva Umberto Eco, severo
sentire che so alla Corte europea per i di- rante dovevi leggerti la gui- ma giusto. Per rendersene
si sussurrano ritti dell’uomo, fosse anche so- da, dove si suppone assaggias- conto non occorre essere stati
cattiverie alle proprie spalle lo per la multa per divieto di sero e scrivessero persone pre- sottoposti a uno shit storm,
da colleghi visibilissimi. Il sosta). Tutto, dalla scelta del- parate. Idem per qualsiasi ra- un’esperienza che toglie qual-
venticello insidioso può la pizzeria all’elezione del Pre- siasi illusione sul genere uma-
sempre cambiare direzione, sidente degli Stati Uniti, or- no; basta la recensione al tuo
un’auto lanciata a tutta mai si decide lì, nell’aula di libro di qualcuno che plateal-
velocità contro un muro Tripadvisor o di Instagram, In pillole mente non l’ha letto, o la
molto meno. Gli esperti mentre è ormai roba da diver- stroncatura del ristorante da
reputazionali non hanno samente giovani come il so- parte di qualcun altro che par-
dubbi su quale sia la prascritto il vecchio Face- 1 3 la male di piatti che non sono
soluzione: “comportati book, dove c’è perfino gente in lista. È la versione moder-
come se tutto ciò che dici e fai che osa scrivere parole di più Il libro Il caso Ferragni na del “dagli all’untore!”, e
fosse di dominio pubblico”. di due sillabe e attenersi alla “Crisi reputazionali ai tempi Chiara Ferragni, la regina delle produce le stesse catastrofi.
Ma se fosse proprio questo, consecutio temporum. È un dell’infosfera” di Daniele Chieffi influencer italiane, è stata tra- Ma io non voglio che a giudi-
invece, parte del problema? tribunale, però, dove ognuno (Franco Angeli) affronta il tema volta dall’inchiesta sulla “falsa” carmi sia qualcuno come me;
La coerenza non può è al tempo stesso giudice e giu- delle tecniche e strategie di rispo- beneficenza per i bimbi malati voglio che sia qualcuno mi-
diventare un algoritmo, e dicato, pubblico ministero e sta nel caso di una “shit storm” promossa su un pandoro gliore di me, e soprattutto
l’incoerenza, d’altra parte, è imputato, boia e suppliziato. che abbia gli strumenti, logi-
ciò che ci rende umani, Altro che divisione delle car- ci, culturali, esperienziali,
immaginifici, interessanti. riere: Tizio stronca la fotogra- 2 4 perfino sintattici per farlo. E
“Più luce”, dicono avesse fia di Caio che esalta il risto- invece no: gli imbecilli di cui
detto Goethe prima di rante di Sempronio che demo- Open to meraviglia La ristoratrice parlava l’Umberto di venera-
morire. I suoi epigoni hanno lisce l’articolo di Tizio, e così La campagna per promuovere il A gennaio sulla ristoratrice di Lo- ta memoria sono sempre lì,
poi precisato che era un via, ad libitum, in modo tanto turismo in Italia voluta dalla mi- di Giovanna Pedretti si scatena con il dito alzato, a giudicare
invito ad aprire le imposte. più apodittico quanto meno nistra Daniela Santanchè è sta- una campagna di odio: colpa di dal basso della loro crassa
Magari anche per far entrare si conosce l’oggetto del con- ta stroncata sul nascere da una un post. Giorni dopo la donna vie- ignoranza. —
un po’ di vento. tendere. valanga di critiche social ne trovata morta. Ipotesi suicidio © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il farmaco contro i giudizi altrui


ILARIA GASPARI

CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA Diotimo, stoico senza scru- La dilatazione dello spa- bile, fotografie, filmati, paro- to gli occhi del loro bersa-
poli, pronto a confezionare zio concesso allo sguardo è le, ritratti e autoritratti, glio. O dell’esclusione da

P
erché è vero che il ti- false lettere oscene per diffa- però – l’ho compreso ascol- istantanee in grado di atter- una chat di qualcuno che il
more del giudizio al- marlo, ecco un fiorire di pet- tando i ragazzi che mi rac- rare oltre i confini della cer- gruppo decide di emargina-
trui esiste da sempre tegolezzi che lo descrivono contavano il loro tetrafarma- chia di persone con cui si en- re, con conseguenze delete-
e per sempre – e lo sa- preda dei vizi più perversi. co – la vera, incontrovertibi- tra in contatto; dall’altra, di rie – piccole cose, magari,
peva bene lo stesso Epicuro, Del resto, che la reputazione le differenza fra la loro espe- diffondere all’infinito, nel ma che come sassi lanciati in
che secondo le testimonian- sia importante, e dunque sia- rienza del giudizio altrui, e gioco rapidissimo delle con- uno stagno allargano a di-
ze riportate da Diogene Laer- no fondamentali lo sguardo quella di chi ha vissuto l’ado- divisioni, con una potenza smisura la superficie del tur-
zio in vita sua fu bersaglio di e la voce degli altri, che ci as- lescenza in un tempo in cui impensabile per il puro pas- bamento, increspano acque
una gragnola di calunnie, sicurano – ma per quanto? – non aveva ancora trovato saparola, voci, dicerie, even- remote. Una fotografia, un
diffuse con il preciso intento questo volubile capitale di ri- spazio nella vita sociale la tualmente calunnie. I casi di video può rimbalzare ovun-
iz

di fargli a pezzi la reputazio- spettabilità sociale, è cosa possibilità offerta dai social cyberbullismo, dicono le sta- que, all’insaputa di chi ne è
ne. La sua scuola, aperta alle nota dalla notte dei tempi. e dalla messaggistica istanta- tistiche, sono in continuo au- protagonista. Si filmano le
.b

donne e agli schiavi, creava Un buon nome è meglio che nea, da un lato di mostrare a mento. Leggiamo di insulti aggressioni. La potenza dei
st

scandalo: ed ecco un tale un buon olio, dice Qoelet. una platea illimitata, e invisi- diffusi in chat, comparsi sot- mezzi che costruiscono e di-
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ov
Specchio DOMENICA
3MARZO2024 III
A colloquio con Giuliana Paoletti

“Vivere pensando
che tutto ciò che si fa e si dice
diventerà pubblico”
FRANCESCO RIGATELLI

«P
ierre dillo a tua Giuliana Paoletti, perugina, fatti. Oggi non si può più na- pensanti speravamo che in-
sorella, ma ci tre lauree, nel 1987 ha fondato scondere nulla, dunque cam- ternetunisse eaprisse ilmon-
ho fatto il callo Image building, la società biano approccio e parametri. do, poi ci sono arrivati i Cin-
ad essere chia- di comunicazione che cura la Anche il caso della famiglia El- que stellee Trump».
mata così, anche se poi sem- reputazione dei big di Milano kann trent’anni fa non avreb- Nell’Italia un po’ corrotta
bro quella della discoteca». be avuto la pubblicità di oggi. conta davvero la reputazio-
Giuliana Paoletti, perugina, Ai miei clienti suggerisco di ne?
tre lauree, fondatrice di “Ima- pensare che tutto quello che «Per me molto, ma vengo da
ge building”, società di comu- facciamo o diciamo diventi un’epoca in cui se si andava
nicazione che cura la reputa- pubblico. Bisogna adattare la in carcere era un’onta incre-
zione di mezza Piazza Affari a propria personalità a un mon- dibile. Ora fa parte del gioco.
Milano, non le manda a dire. do aperto. E qui si entra nel di- Lo accetto poco, ma è così.
Lo sanno bene i giornalisti che scorso del politically correct. Tangentopoli ci ha lasciato
ricevono le sue telefonate mat- Vogliamo parlare del generale anche questa idea, perché
tiniere quando i suoi clienti Vannacci?». poi è venuto fuori che era un
non vengono trattati con ri- Ha letto il suo libro? sistema e gli imprenditori ne
guardo. «Mi piace parlare di quel che erano in qualche modo vitti-
Cos’è oggi la reputazione? conosco: l’ho trovato relativa- me.Certola politicanonèmi-


«È una delle leve principali per mente interessante, anche se gliorata, e non sono mai sta-
lavorare e fare impresa. Certo poco condivisibile. Però gli si tad’accordoconchidice “me-
dipende di cosa parliamo: se sta ritorcendo contro. Quando glioladro che stupido”».
un’aziendavendearmilarepu- uno comunica fuori dalla nor- I clienti si scelgono?
tazionenonèunindicatoreuti- malità dobbiamo domandarci «I clienti sono tutti buoni
le.Molto dipendedalla catego- il perché. Dubito che un gene- quandosilavora allacomuni-
ria, dall’area geografica e dal- rale della sua esperienza non cazioneistituzionale o azien-
la cultura. In America vendere abbia pensato alle conseguen- dale. Nei casi di crisi reputa-
armi è normale, in Italia me- L’errore ze del suo libro. Immagino che zionale invece bisogna capi-
no. Se parliamo della costru- progettasse di candidarsi, ma re se si può difendere una
zione di una reputazione per reputazionale nel frattempo è stato condan- causa. Non siamo avvocati».
venderequalcosa,comenelca- più frequente nato a 11 mesi di sospensione Qual è l’errore reputaziona-
sodi Chiara Ferragni, èeviden- a metà stipendio. E il ministro le più frequente?
te che si tratta di un aspetto è farsi prendere Crosetto ha considerato le sue «Farsi prendere dall’emotivi-
centrale. In questo caso le per- dall’emotività esternazioni lesive per la repu- tà. Bisogna esaminare i pro-
sone si devono fidare e pure le tazionedelle forze armate». blemi e non dimenticare che
aziendecherispondonoarego- Più si sale, più si cade? la comunicazione discende
leinterne precise». Occorre «Certo, bisogna esporsi con dai fatti. Di conseguenza oc-
Visto che l’ha nominata, cosa una strategia. Può succedere corre capire come affrontare
pensa del suo caso? la consapevolezza di tutto, soprattutto se si entra le questioni nell’interesse del
«Potrà venire giudicata inno- che può succedere in politica. Io non sono berlu- cliente».
cente o colpevole, ma ha perso sconiana, però qualche perse- Facciamo autocritica, i gior-
dei contratti perché le aziende di tutto, soprattutto cuzione il Cavaliere l’ha subi- nalisti in cosa sbagliano?
richiedonouncerto comporta- se si entra in politica ta. O Giorgia Meloni, che ha «Non direi che sbagliano, ri-
mento. Il punto ora è come ri- una resistenza straordinaria, e portano i fatti o li commenta-
costruire la reputazione: ha ha detto chiaramente: non so- no. A volte si lasciano trasci-
fatto bene a parlare a cuore andatain un hotel pure pagan- no ricattabile. Lei ha una repu- nare, ma se sono in buona fe-
aperto, deve dimostrare la sua do c’è stata una reazione spro- tazionecredibile». de il mio ruolo è proprio dia-
buonafede e attrezzarsi per la- positata degli hater e ora lei, E Schlein? logarecono loro per riportar-
vorare come un’imprenditrice che conosce quei meccanismi, «È cromatica, dovrebbe appa- lial cuore degli eventi».
enon come un’influencer». ne ha timore». rire più concreta. Soprattutto Il suo consiglio per costrui-
È stato giusto interrompere Com’è cambiata la reputazio- davanti a una Meloni pragma- re una buona reputazione?
la sua tradizionale comunica- ne nell’era dei social? ticamenteal governo». «Partire da buone idee, capi-
zione sui social? «Ricordo che un tempo per Secondo Antonio Ricci chi va re se bucano, poi raccontarle
«Sì, perché apparire umani fa pubblicare i dati di una società in tv ha qualcosa da vendere, ed esserese stessi».
bene. E poi è una persona vera di borsa bastava darli a due se no meglio lasciar perdere. E per non perderla?
anche lei, ha subito un colpo agenzie. Era facile passare sot- «Sposo al cento per cento la «Rimanere coerenti e avere il
che va oltre il lavoro e la trovo to silenzio i risultati negativi. sua teoria. Però è l’epoca del coraggio di smettere di lavo-
In alto la Venere della campagna “Open to meraviglia” e l’attore se non giustificabile almeno L’avventodi internet ha demo- narcisismo di massa e i social rareal momento giusto». —
Johnny Depp. Sotto Kevin Spacey e l’influencer Chiara Ferragni comprensibile. Quando poi è cratizzato la conoscenza dei ci lucrano sopra. Noi tutti ben- © RIPRODUZIONE RISERVATA

sfano reputazioni in un bat- nostre esistenze mortali; ma Charlus, il quale per inciso vi- ne del fenomeno, che la lette-
ter d’occhio moltiplica la L’autrice gli altri, i nostri pari, compa- ve prigioniero di un segreto ratura permette di veder di-
brutalità della vergogna, gni di scuola o magari i colle- – la propria omosessualità – spiegarsi coltivando com-
emozione di per sé feroce ghi di lavoro, saranno sem- che è disposto alle più tortu- passione vera per chi lo vive,
nell’età delicata della cresci- pre disposti al giudizio – è ranti simulazioni pur di pro- e ricordandoci che poi, nella
ta e dei cambiamenti, in cui una pulsione umana, come teggere, contraddice il suo realtà, quella stessa compas-
una personalità prende for- quella a credere sistematica- interlocutore: «Citatemi sione possiamo volgerla a
ma e nel farlo introietta lo mente che alla radice di ogni una sola reputazione imme- noi stessi, e magari a chi, ve-
sguardo altrui, ne fa limite e calunnia ci sia qualcosa di ve- ritata». Proprio lui, insom- dendo di noi solo un pezzet-
orizzonte, lo desidera e lo ro, che ogni diffidenza possa ma, vittima dell’enorme do- to, pretende di appiccicarci
sfugge. A ben pensarci, non trovare una ragione. Proust, lore del nascondersi, che in un’etichetta. L’arte è una pri-
è così stupefacente che la erede geniale della tradizio- vecchiaia troverà sfogo in missima via per cui appren-
paura degli dèi sia scesa ne moralistica francese, che una spudoratezza quasi of- dere a perdonare le debolez-
dall’Olimpo e abiti per gli ha saputo creare una feno- fensiva, lui che conosce il pe- ze della nostra ambivalen-
adolescenti di oggi le classi e Ilaria Gaspari, scrittrice menologia iperrealistica dei so del giudizio perché si è za. E poi, naturalmente, la
le chat. Il vero problema è e autrice, è dal 5 marzo comportamenti sociali, sa sempre ingegnato di evitar- paziente costruzione – qui
che, in un contesto simile, il in libreria con il suo ultimo bene, come scrive nella Pri- lo, si inchina al potere ini- Epicuro aiuta, eccome – di
rimedio epicureo non basta: saggio, “La reputazione”, gioniera, che «una reputazio- quo della reputazione. Dove una versione di sé che si mo-
gli dèi greci, presi da ban- edito da Guanda. ne può essere a un tempo possiamo trovare, quindi, delli non intorno ad autocen-
chetti di nettare e ambrosia Laureata in Filosofia, pessima e immeritata»: ma un antidoto, un farmaco che sure dettate dalla paura, ma
e dalle loro diatribe passio- collabora con diverse testate nel brano in cui compare funzioni? Forse una cura sta nel riscatto della propria au-
nali, si disinteresseranno pu- e tiene corsi di scrittura questa massima degna di La proprio nella direzione che tonomia. —
re, con ottime ragioni, delle alla Scuola Holden Rochefoucauld, il barone di indica Proust: l’osservazio- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IV DOMENICA
3MARZO2024 Specchio

il reportage
STRADA
FACENDO Modena

Ad esempio,
Sangiovanni “Diventerò meccanica
DON MARCO POZZA

il mio sogno un posto


A
rriva penultimo a
Sanremo 2024 con
la canzone Finisci-
mi e Sangiovanni
(nome d’arte di un ventenne
di provincia, Giovanni Pietro
nella squadra corse
della Ferrari”
Damian) all’indomani della
chiusura della kermesse ca-
nora, decide di scendere dal-
la macchina e di parcheggia-
re: «Non riesco più a fingere
che vada tutto bene e che sia FRANCO GIUBILEI
felice di quello che sto facen-

I
do». Si può arrivare penulti- l mondo dei motori è sempre sta-
mi in classifica e, comunque, to a trazione maschile, non fosse
esibire un motivo per il quale per le presenze di contorno ai
il mondo potrebbe portarti in paddock di Formula Uno o per le
cuore? La “fragilità” ammes- belle ragazze che tenevano l’om-
sa da Sangiovanni è attraente brello aperto sulle monoposto per ri-
tanto quanto la “noia” canta- parare i piloti dalla pioggia, prima del-
ta da Angelina Mango. Tutti la partenza dei Gran Premi. Un predo-
noi, a guardarci allo specchio, minio di genere nutrito di preconcetti
siamo materia fragile. Siamo che ha coniato e tramandato ai poste-
fragili, anche fortissimi però: ri la “donna al volante pericolo costan-
così forti che, pur con il cuore te”, finendo poi per tracciare l’irriduci-
a pezzi, siamo capaci di ridere bile estraneità di un intero sesso alla
alla follia. Dipende sempre meccanica.
da cosa vogliamo vedere di A dispetto di queste convinzioni du-


noi: l’insieme è impegnativo. re a morire, dal cuore italiano della
Ammettere la propria fragili- Motor Valley arrivano segnali di gran-
tà, soprattutto quando tutto il de vitalità dalle studentesse dei corsi
mondo attorno ha di te l’im- di Ingegneria del veicolo dell’Univer-
magine del predestinato è di I maschi sità di Modena e Reggio Emilia, dove
un’imprevista sta bellezza: fanno le donne restano una minoranza anco-
quante energie spendiamo ra abbastanza esigua, ma comunque
per mostrarci più forti di quel battute esposta ai pregiudizi dei colleghi
che in realtà sia- Ma io ho iscritti, convinti che le ragazze del lo-
mo. Quando già vinto ro corso siano lì per una sorta di quota
qualcuno, un rosa che assegna loro una riserva pro-
invece, po- tetta. «Niente di più lontano dalla real-
trebbe an- tirocinio tà, le studentesse sono qui per ragioni
che decide- in una esclusive di merito, per cui in media In pista a Modena le meccaniche del terzo millenio: sconfiggere la mentalità degli studenti maschi è ancora dura
re di amarci grande sono anche meglio dei maschi», assi-
per la nostra azienda cura il professor Francesco Leali.
friabilità. Basterebbe trovare Parole sante ma cliché e battute al-
il coraggio di raccontarla al lusive restano, tanto che la facoltà si è
mondo, con pudore e senza dotata di un comitato ad hoc presiedu-
vergogna: «Non ho più le to dalla professoressa Bassoli, per con-
energie fisiche e mentali» ha trastare il fenomeno fra gli allievi e dif-
scritto sul suo profilo social fondere strumenti di approccio ade-
il cantante. Non è vero che guati anche nel corpo docente. Già,
per essere amati dobbiamo perché quel 10% di donne sul totale
sempre nascondere la no- degli iscritti, oltre che numericamen-
stra parte fragile: è anche te esiguo, è pure guardato con un mi-
vero che, nelle nostre vici- sto di sospetto e sufficienza, dai colle-
nanze, ci sarà sempre un pri- ghi, coetanei che in certi casi manten-
matista mondiale nel localiz- gono in vita pregiudizi in voga negli
zare le crepe altrui per poi anni Cinquanta: «Il problema qual-
spiattellarle al mondo come che volta c’è e i pregiudizi resistono in
punti deboli attraverso i qua- qualche studente maschio», confer-
li provare a sgretolarci. È la ma Lisa Lipari, 23 anni, originaria di
vita che è così. Nella kermes- Catenanuova, Enna, e iscritta alla ma-
se dove le canzoni sono or- gistrale di Advanced automotive engi-
mai la parte secondaria del- neering a Modena.
la manifestazione, a brillare Spesso sono solo scherzi, ma la ma-
è l’umano di chi viene invita- trice sta sempre lì, in un’Italia restia a
to a calcare il palco per met- contaminare con influenze femmini-
tere in scena la sua libera li territori dominati dai maschi. Nien-
interpretazione della vita: te che possa scoraggiare ragazze co-
cos’altro è, l’arte, se non il me Lisa, che sta per affrontare il tiro-
tentativo personale di mette- cinio in una delle grandi aziende di
re un po’ di ordine dentro il auto della zona, Maserati o Lambor- Meccanici della squadra corse Ferrari al pit stop: un mondo ancora prettamente maschile
caos della vita? Anche la fra- ghini, con cui ha già avuto dei collo-
gilità, alla fine, ha a che fare qui. Appassionata di Formula Uno
con l’amore che, spesso, si fin da bambina per effetto dello stes- super-tecnici in grado di leggere e re in un corso di laurea che alla trien-
canta: «Abbi cura della mia so meccanismo che tramanda di pa- realizzare la meccanica delle macchi- nale, quando l’ho frequentata io, vede-
fragilità: è la parte più bella dre in figlio il tifo per la squadra di ne, da corsa e non solo. Non è tanto la va quindici ragazze su 250 iscritti».
che ho». Non conosco perso- calcio, Lisa è venuta su a pane e Gran febbre della velocità a sospingerla, Meno del 10%, quota salita al 10% at-
na che abbia più fiducia del Premi, come racconta lei stessa: «La quanto la fascinazione esercitata dal tuale, a conferma di un gap che è sicu-
pubblico di colui che, al pub- mia è una passione trasmessa da mio concetto stesso di veicolo in quanto ramente culturale - lo scarto fra ma-
blico che l’ascolta, affida la padre e mio zio da piccolina, quando «espressione dell’ingegneria», oltre schi e femmine negli studi scientifici
propria fragilità. — seguivamo le gare in tv la domeni- alla spinta «ad andare oltre per mi- in Italia resta notevole -, ma di certo
© RIPRODUZIONE RISERVATA ca». Al liceo, il trasporto per i motori gliorare le prestazioni del mezzo». non origina dalla scarsa predisposizio-
iz

si è saldato «con il mio amore per la fi- Col pragmatismo e l’attenzione ai ri- ne a queste materie.
sica e la matematica», così la scelta sultati che le vengono dalla sua impo- I docenti di Ingegneria del veicolo
.b

degli studi universitari cadde fatal- stazione scientifica, non si è mai posta verificano quotidianamente il rendi-
st

mente sulla facoltà dove si forgiano «il problema delle differenze di gene- mento di allieve e allievi e lo sanno be-
po

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Specchio DOMENICA
3MARZO2024 V

FUORI
STRADA

Il codice Qr
per una lapide
GIANLUCA NICOLETTI

Q
uest’anno compirò
70 anni. Preferirei
non pensarci ma
purtroppo ogni gior-
no c’è chi mi ricorda che la
porzione presunta di tempo
a mia disposizione si assotti-
glia. Via smartphone mi arri-
vano con martellante insi-
stenza annunci del tipo:
«Non puoi nemmeno imma-
ginare quanto costi poco far-
si cremare!» oppure: «Non è
detto che un funerale debba
costarti una fortuna!». Non
mancano offerte per fare te-
stamento a fa-
vore di asso-
ciazioni
che si occu-
pano di
bambini,
cuccioli, pro-
fughi ecc.
FOTOGRAFIE DI ROBERTO BRANCOLINI È sin troppo evidente che
I professori del corso di laurea sanno bene quanto le ragazze non siano da meno dei colleghi maschi: e i risultati lo dimostrano gli algoritmi che scandaglia-
no ogni mio respiro per ven-
dermi quello che è possibile e


ha invece stimolato il fatto che ci fosse- anche più, hanno program-
Il corso di laurea in Ingegneria del veicolo ro poche donne iscritte a questo corso mato per me un countdown
e ho pensato che fosse importante con- generazionale, anche se mi
tribuire a far sì che la presenza femmi- sento ancora gagliardo e so-
1 2 3 nile aumenti». Sinora le cialmente gratificato. Quello
Si definisce «persona abbastanza ragazze che ancora non mi è chiaro è
Inversione di marcia Vecchie idee dure a morire Il giudizio dei docenti competitiva: mi piace mettermi alla il razionale di queste costanti
La presenza di studentesse ai cor- «Noi ragazze dobbiamo sempre «Le studentesse sono qui per ra- prova con cose che sembrano fuori stavano avvisaglie che costringono a
si di laurea in Ingegneria del veico- dimostrare di essere all’altezza - gioni esclusive di merito, per cui in dalla mia portata, non mi arrendo, il in F1 logoranti, quanto deprecabi-
lo dell’Università di Modena e Reg- racconta Lisa, studentessa di 23 media sono anche meglio dei ma- corso che sto facendo è una di queste solo per li e arcaici, gesti apotropaici.
gio Emilia cresce lentamente, an- anni -, ma ci vorrebbe una riflessio- schi», assicura il professor France- cose». Ammette di aver incontrato riparare Forse chi mi ha profilato im-
che se le ragazze restano una mi- ne fra i ragazzi, sul fatto che trovi- sco Leali, docente all’Università di qualche difficoltà nel mettersi alla pa- magina che in me, o nella ge-
noranza esigua (pari al 10%). Esi- no strana la nostra presenza. Pur- Modena e Reggio Emilia nel corso ri con i compagni, «sia per lo studio sia i piloti nerazione a me coeva, ci pos-
gua ma molto determinata troppo i pregiudizi resistono» di laurea in Ingegneria del veicolo per il fatto che non avevo una passio- dalla sa essere volontà di investire
ne pregressa per i motori». Quanto ai pioggia sulle proprie esequie? Pro-
possibili rimedi per combattere diffi- prio come le nostre vecchie
denze e superiority complex, il suo in-
e dal sole zie che risparmiavano tutta
vito è a «fare meno differenze fra cos’è la vita per comprarsi un locu-
da bambino e cosa da bambina, serve lo con vista cipresso? Non mi
un mutamento culturale profondo». sono ancora risposto, però
Nella sua esperienza personale fra le non posso che ammirare la
aule e i corridoi di Ingegneria del vei- capillare ostinazione di se-
colo, alle resistenze dei colleghi ma- durmi. In questi giorni sto
schi ha risposto «dimostrando di esse- lavorando on line assieme a
re al loro livello, quindi mi hanno ac- degli sviluppatori per la co-
cettato, ma continuano a esserci bat- struzione di un sito destinato
tute di spirito che però qualche fondo ad attività sociali. Questo per
di serietà ce l’hanno e il cui significato l’algoritmo ha comportato la
è: questa non è una cosa da donna». mia riclassificazione a “matu-
Se poi una studentessa incorre in uno ro smanettone”. Su di me
sbaglio, ecco uscirne confermato il quindi ora spara solo le se-
pregiudizio: «Lo stesso errore è valuta- gnalazioni dei servizi di ne-
to con maggiore severità se viene da crofori digitali. Con lo slogan
una donna». “la tecnologia al servizio del
In attesa di laurearsi e confrontarsi ricordo” mi è stata offerta
col mondo del lavoro, Beatrice lavora una lapide implementata
alla realizzazione di una macchina: con un QR code: «trasforma
«In un anno diamo vita a un prototipo una visita in un’esperienza
simile a una macchina di F1 che parte- più personale e coinvolgen-
ciperà alla Formula student: alla fine te». Quando si scansiona il
dell’anno la portiamo in gara. Ci sono codice, si apre una pagina
tappe in diversi Paesi europei». Dopo che può contenere foto, vi-
le arbitre in serie A, i tempi dovrebbe- deo, una biografia, o messag-
Emmie Jones, la prima donna ingegnere nella squadra della Red bull: la strada è aperta ro essere maturi perché ai pit stop, fra gi lasciati da amici e familia-
i tecnici affaccendati nei cambi gom- ri. Non oso pensare cosa po-
ma, si comincino a vedere anche le trà essermi ancora proposto
ne. Il problema semmai sono certi col- una riflessione fra i ragazzi, sul fatto donne. A Modena ci stanno lavoran- dall’algoritmo piazzista,
leghi, ben più giovani dei loro profes- che trovino strana la nostra presenza. do, oltre che per un motivo di giusti- quando questo pezzo sarà
sori ma decisamente meno aperti di Purtroppo i pregiudizi resistono». Il zia, per motivi di mercato: «C’è caren- pubblicato on line. Temo l’of-
mentalità, ma soprattutto le famiglie suo sogno? «La squadra corse della za di profili tecnici come quelli che ferta di un ologramma postu-
di provenienza, come osserva Leali: Ferrari, per me sarebbe stupendo. Ci prepariamo noi - dice Leali -. Se voglia- mo “da visualizzare in am-
«Il condizionamento culturale è mol- sto mettendo tutto l’impegno che pos- mo crescere, sicuramente in ambito biente domestico”, associata
to forte, l’idea che la figlia faccia inge- so». Beatrice Terzo, iscritta all’ultimo femminile c’è un ampio margine». Il al termine “specchio” scritto
gneria continua a provocare qualche anno della magistrale di Ingegneria rendimento delle donne negli studi, in alto su questa pagina. — ©
scompenso fra genitori e parenti». La del veicolo, spiega che nel suo caso il mediamente, è più alto di quello dei RIPRODUZIONE RISERVATA

conseguenza è che «noi ragazze dob- motivo della scelta dell’università maschi anche in questo mondo che le
biamo sempre dimostrare di essere non nasconda alcun «background epi- ha spesso relegate nei calendari sexy
all’altezza - dice Lisa, che poi butta la co, non mi ha stimolato il tifo per la delle officine. —
palla nell’altro campo-: ci vorrebbe Formula Uno, per fare un esempio. Mi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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g VI DOMENICA
3MARZO2024 Specchio
d
f i grandi gialli
d “Lui ha ucciso mamma”
d
d La scintilla omicida
f del post-separazione
Valentina, Concetta, Giulia: la strage di donne e gli allarmi ignorati
GIANLUIGI NUZZI

I
n audizione protetta, la bimba di il gruppo più numeroso di assassini in zava già vent’anni fa Fabio Piacenti, dell’autostima nel confronto con l’a-
sei anni alza il piccolo indice e lo Tre casi ambito familiare. Uccidono le loro ex presidente dell’istituto Eures ricerche more perduto hanno fatto deflagrare
punta contro papà, «Giovanni ha mogli ritenendo inaccettabile la sepa- economiche e sociali – quindi a eviden- la violenza. Turetta sbatte con la lau-
ucciso mamma» sussurra, e riporta razione. «O mia o di nessun altro» è ziare una assai maggiore fragilità nei rea di Giulia mentre in Napoli e Rezza-
lo sguardo sul pavimento. Poi, raccon- 1 una delle motivazioni più ricorrenti confronti della gestione della separa- dore c’è la consapevolezza del naufra-
ta come prima abbia assistito all’omici- ma anche gelosia, rivalsa, pareggio dei zione coniugale e affettiva, della quale gio di una famiglia. Tutti e tre, però,
dio della madre Valentina e poi abbia A Noventa conti, incapacità di vivere un trauma af- subiscono le conseguenze sia sul piano non compiono un gesto estremo che
vegliato, fino all’arrivo dei carabinieri, Il 20 agosto 2000 Giovanni Rez- fettivo profondo possono portare a uc- psicologico sia su quello del riconosci- segna gli annali ovvero quello del sui-
sul cadavere di chi l’aveva messa al zadore, 44 anni, già denunciato cidere. C’è chi lo fa dopo due anni come mento sociale, trovandosi privi di qual- cidio. Ci sono ex che riservano la vio-
mondo, ponendo anche un cuscino sot- per violenze, spara in testa alla Rezzadore, chi anche molto tempo me- siasi punto di riferimento, individuan- lenza contro loro stessi, altri che si tol-
to la testa della madre, forse inconsape- moglie Valentina Rasia sotto gli no come Santo Napoli, 32 anni. A nove do pertanto l’unica soluzione possibile gono la vita dopo aver eliminato l’ex
vole della gravità di quanto accadeva. occhi della figlia di 6 anni. La mesi dalla separazione è tornato a bus- nell’eliminazione definitiva e comple- moglie o l’ex fidanzata. Turetta ha
La normalità nella vita della figliola donna aveva chiesto il divorzio sare alla porta dell’ex moglie, Concetta ta delle cause e degli affetti implicati». confessato di averci pensato ma di
Paola, nome di fantasia, è sradicata, Mazziotti, 30 anni, chiedendole di ri- Ci siamo risvegliati tutti a novembre non esserci riuscito. Minacciava però
per sempre. Un colpo di pistola alla provarci. Avevano avuto anche due fi- indignati per la storia lacerante della le persone a lui vicine dicendo che se
tempia dopo sette anni di matrimonio, 2 gli, ormai di 13 e 7 anni, ma non è basta- studentessa universitaria veneta Giu- non fosse tornato insieme a Giulia, l’a-
iniziato con le bomboniere e trasforma- to a fermare la furia omicida. Concetta lia Cecchettin, ammazzata dall’ex Filip- vrebbe fatta finita. Il senso di colpa è
to in calvario. Non da subito, certo, per- Ad Asti stava preparando il pranzo con due col- po Turetta. Da tempo un caso simile un’arma tagliente. Serve per manipo-
ché per Valentina diventare mamma Il 22 febbraio 2001 Santo Na- leghe di lavoro quando Napoli ha suo- non riceveva tanta attenzione. Turet- lare, tenere a sé, fiaccare l’altro anche
poco dopo le nozze, era stata la realiz- poli sgozza l’ex moglie Concet- nato al campanello dell’appartamento ta, dopo averla uccisa, ha caricato il cor- perché questi assassini, spesso narci-
zazione di un sogno prezioso, capace ta Mazziotti, madre di due figli, in viale Partigiani ad Asti. Era sfinita, po in auto per darsi alla fuga e finire ac- si, posseggono rare capacità predato-
di mitigare ogni dissidio. Ma la gioia di e ferisce due amiche della don- esausta e ha respinto l’ennesimo invito ciuffato in Germania ma queste trage- rie. Le minacce, i gesti persecutori, le
essere madre era ormai solo un poten- na a pranzo con lei. A scatena- a riprovarci. L’ex marito ha estratto un die si ripetono ogni giorno e non c’è ina- azioni di stalking non vanno sottova-
te anestetico; negli ultimi tempi la sto- re la furia omicida la gelosia coltello e l’ha sgozzata, ferendo poi sprimento della legge, campagna socia- lutate. Il codice rosso per le denunce
ria con Giovanni scricchiolava, Paola una delle due altre commensali che cer- le, misure di prevenzione che azzerino va irrobustito concedendo più mezzi
assisteva ai litigi ormai quotidiani e cavano di difendere l’amica. Napoli è la questione. Certo, non esiste il dato di e strumenti all’autorità giudiziaria.
s’impauriva. Così nel 1998 Valentina stato condannato all’ergastolo in en- quanto sarebbe dilagante il fenomeno Il braccialetto elettronico, ad esem-
Rasia, dopo dubbi e ripensamenti, ave- trambi i gradi di giudizio. senza tutto ciò che si fa per evitare que- pio, è strumento utile ma ancora po-
va capito che doveva imboccare un’uni- Provincia di Vicenza la prima storia, ste tragedie ma la strada è ancora lun- co diffuso nei confronti di uomini vio-
ca e dolorosa via pur di proteggere sé Asti quest’ultima: l’incapacità di gesti- ga. Il tepore di ogni nostra casa non è in- lenti con le proprie ex. Invece, accop-
stessa e la piccola. Aveva chiesto e otte- re l’abbandono è vissuto peggio della violabile. La storia di Giulia con quelle piato al divieto di avvicinamento può
nuto la separazione con il desiderio di chiusura affettiva della storia in ogni di Valentina e Concetta presentano dif- essere un deterrente anche se andreb-
superare questa storia, guardare oltre angolo d’Italia, superando preconcetti ferenze profonde, a iniziare da quelle bero aggravate sia le misure patrimo-
e costruirsi una vita nuova. Voleva al- e pregiudizi. Il problema è che ormai si anagrafiche che pongono gli assassini niali sia quelle per chi viola i provvedi-
largare le amicizie, impegnarsi nella conosce la questione ma non si riesce a in momenti diversi di vita. In Turetta, menti di allontanamento. —
cucina del fast food vicino a Vicenza do- Giulia Cecchettin superarla: «Sono gli uomini – sintetiz- la gelosia come possesso e il crollo © RIPRODUZIONE RISERVATA

ve lavorava come cuoca. Insomma,


una normalità dopo la tempesta.
Ma, come troppo spesso accade in
queste storie, il marito non era d’accor- 3
do. Non voleva uscire di scena, non vo-
leva divorziare. Insomma, Giovanni A Padova
Rezzadore, 44 anni, proprio non accet- La sera dell’11 novembre 2023,
tava la scelta. Anche mesi, anni dopo poche ore prima di dare la tesi di
quando ormai si era trasferito a casa laurea, Giulia Cecchettin, 22
dei genitori a Campiglia dei Berici, in anni, viene accoltellata a morte
provincia di Vicenza. Sabato 20 agosto dall’ex fidanzato Filippo Turetta
del 2000, verso mezzanotte, ha rag- che si da alla fuga per giorni
giunto l’ex moglie nella casa a Noven-
ta, entrando in casa grazie a una portici-
na sul retro che sapeva di trovare sem-
pre aperta. In cucina, Rezzadore ha
puntato alla tempia di Valentina la sua
38 special, regolarmente detenuta, e
ha sparato un unico colpo mortale.
Non ha esitato a uccidere, non ha avu-
to remore nemmeno che la piccola Pao-
la, sei anni, fosse lì, almeno stando al
racconto della bambina. Dalle ricostru-
zioni sembrerebbe che dopo l’omicidio Filippo Turetta
l’uomo abbia mandato la piccola in
giardino affermando che la mamma
era ferita e aveva bisogno d’aiuto. Per
l’accusa aveva architettato ogni cosa vi-
sto che giovedì aveva indirizzato una
lettera al suocero sfogando ogni rabbia
figlia della gelosia e del rancore per
non poter più entrare nella casa di fami-
glia. Ma i difensori hanno sempre ricor-
dato come fosse stato proprio l’assassi-
no a chiamare i carabinieri e a conse-
gnare la lettera per dimostrare l’assen-
za di premeditazione.
E anche questo è un caso che si pote-
va evitare se si fossero lette in controlu-
iz

ce le denunce che nel passato Valenti-


na aveva presentato contro il marito
.b

per minacce, ingiurie, maltrattamenti


st

e offese. I mariti separati costituiscono


po

https://overpost.org
er
ov
Specchio DOMENICA
3MARZO2024 VII

a tu per tu
Micaela Ramazzotti
Quando ho vinto il Leone Considero la libertà, come
d’oro a Venezia mia madre l’emancipazione e
piangeva e io non ci potevo la felicità, una cosa da
credere. Che emozione conquistare ogni giorno

«D“ opo tante donne stor-


te avevo voglia di
qualcosa di nuovo ed
è arrivata Anna, una
donna centrata, misurata, ma implo-
sa: si tiene tutto dentro». A parlare è
Micaela Ramazzotti, che dopo il debut-
to alla regia con Felicità, Leone del pub-
blico alla scorsa Mostra del Cinema di
Venezia, torna “solo attrice” nella nuo-
va serie Un amore di Francesco Lagi, di-
sponibile su Sky e Now. Interpreta un
personaggio diverso dalla galleria di
donne in cerca di un posto nel mondo a
cui ha dato corpo e voce negli anni. La
sua Anna un posto ce l’ha, così come

quistare. Non c’è stato un momento
preciso in cui mi sono sentita libera, ho
costruito la mia libertà giorno per gior-
no. Avent’anni ero piena di fragilità».
Oggi?
«Sonolibera, forte di tutte le mie batta-
glie interiori. C’è voluta molta fatica,
ma oggi mi sento libera anche di poter
dire come la penso, nel limite di questo
nostro momento storico. Ho meno ne-
vrosi e ansie, sono più calma».
Non è più come le donne sull’orlo di
una crisi di nervi che ha interpretato
più volte?
«Non lo sono mai stata, forse ne sono
stata vittima. Sapevo che al pubblico
una casa e una famiglia, tutto viene a piacevano, e anche a me, trovavo im-
crollare quando rincontra un amore di portante dar loro voce. Fuori dal set mi
gioventù con cui negli anni ha mante- era difficile dire lamia, lasciarmi anda-
nuto un rapporto epistolare (lo inter- re. Volevo essere più comunicativa,
preta Stefano Accorsi). ma avevo paura: quando mi passava-
Nostalgia delle lettere? no il microfono al momento dei saluti
«Un po’ sì, alle medie avevo un amico con il pubblico tremavo. Oggi è diver-
dipennae midivertivoascambiarcilet- so».
tere e bigliettini. La lettera richiede un Il Leone vinto per il suo primo film da
impegno fisico e uno sforzo romantico regista le ha dato sicurezza?
discrittura, mipiace più di una mail». «La vittoria era già averportato aVene-
Chi è la sua Anna nella serie? zia ilmio primofilm. Quando poiho sa-
«Una grande bugiarda, fulcro di due puto di aver vinto non facevo che cam-
amori diversi. Da una parte il compa- minare per la stanza ripetendo: “Od-
gno e la stabilità di famiglia e progetti dio, ho vinto”, mia madre piangeva».
condivisi, dall’altra un amore segreto, Il desiderio di passare alla regia co-
passionale. È una grande traditrice, me le è venuto?
stacon un uomo e pensa all’altro». «Avevo voglia di dire qualcosa di mio.
Che cosa c’è dietro un tradimento? Non uso molto i social, sono riservata,
«L’incapacità di rivelare il piacere, la solo al cinema non provo vergogna nel
frenesia, la follia febbrile di un amore dire le cose. Desideravo raccontare

“Siamo stati bravi


segreto. Almeno nel caso di Anna, che una donna che a quarant’anni ancora
ha due uomini che la corteggiano, no- ascolta il padre e il compagno, e non
nostantelei sia moltoincertasu cosafa- riesce a tirare fuori il suo carattere. È
re. Non sa prendere una decisione». venuta fuori una storia familiare piena

e non siamo andati oltre


Dalla finzione alla realtà, le è capita- di complessati, con due fratelli uniti
to un amore, anche platonico, che malgrado i genitori disfunzionali fac-
non si è tolta dalla testa? ciano di tutto per dividerli».
«C’è stato un amore mai consumato. Si può nascere nella famiglia sbagliata?
Un amore nondetto, maprovatoda en-
trambi. Non ci siamo mai sfiorati, non
poteva nascere nulla per tante compli-
canze che avevamo, ma c’era, l’affinità
Quell’amore mai esploso «La mia non lo è stata, era una famiglia
semplice ma vera. Se si nasce nella fa-
miglia sbagliata bisogna aprire gli oc-
chi e cercarsene un’altra, non è il lega-
era forte e si sentiva. Non siamo andati
oltre, siamo stati bravi e abbiamo avu-
to grande rispetto: è rimasto lì, quell’a-
more. Tra lecose mai esplose».
è rimasto lì” me di sangue che conta. Ne ho parlato
anche con la mia rete di amiche – la
mia vera famiglia – con cui ci siamo ri-
promesseche da vecchie andremo a vi-
Cos’è oggi l’amore per Micaela? vere tutte insieme, crescendo i figli di
«Un sentimento disinteressato, fatto ognunacomefossero nostri.Una picco-
di supporto, tifo, armonia, desiderio di CLAUDIA CATALLI la comunità felice».
costruire un futuro insieme. L’amore è Anche le attrici che passano alla regia
una parola che pesa, all’inizio è tor- «Me ne frego. In senso buono, ovvia- sapevodi non potermi ibernare per ap- sembrano una comunità felice.
mentoe passione, poi devetrasformar- mente. Il chiacchiericcio alla fine della parire fresca e bella, andavo sul set con «È diventato quasi un movimento!
si in qualcosa di libero, con progetti di mia relazione con Paolo ci sarebbe sta- le occhiaie, prendevo tanti caffè. Tutto Non ci siamo messe d’accordo, eppure
vita condivisi. È soprattutto scelta, la to anche se fossi stata la parrucchiera sifa». abbiamoavuto tutte nello stesso perio-
scelta di stare con qualcuno con cui si di un salone con il fidanzato parruc- Perché li desiderava “tantissimo”? do la stessa idea. Paola Cortellesi, Ja-
stabenee si instauraun clima di sereni- chiere. Ognuno nel suo ambiente subi- «Volevo diventare mamma a vent’an- smine Trinca, Claudia Gerini. Abbia-
tà e fiducia reciproca. E tanto diverti- sce le chiacchiere da bar, siamo un po- ni, pensieri da ragazza, oggi so cosa si- mo interpretatotanti personaggie sen-
mento, o la coppia rischia di appiattir- polo di chiacchieroni. L’unica cosa che gnifica essere madre e anche che esi- tito la voglia di raccontare una storia
si». mi fa pensare è che chiedano più a me stono tante forme di maternità. Non tutta nostra. Un fenomeno che in Fran-
Quand’è che finisce un amore? che a Paolo di questioni sentimentali, c’è un solo modo, così come la famiglia cia c’è sempre stato, in Italia è partito
«Quando viene a mancare la comuni- ma questo da sempre. Si tende a fare non è per forza quella in cui nasci, l’ho dopo la pandemia».
cazione, non c’è più nulla da dire e ci si certe domande più alle donne che agli raccontatonel mio Felicità ». Trova che le registe sappiano raccon-
rifugia in se stessi». uomini». I suoi figli Jacopo e Anna stanno cre- tare meglio le donne?
Le pesano le domande su Paolo Virzì, Altra domanda che si fa alle donne è scendo… «Conoscendoledinamichemaschiliso-
con cui è stata insieme per oltre un de- come si riesca a tenere insieme carrie- «Sono molto fiera di entrambi, hanno lo dal mio punto di vista, da regista so
cennio? ra, figli e vita privata. una grande gentilezza e un’educazio- raccontare meglio le donne. Poi però
«Faccio l’attrice, so che tutto quello «Sono figlia di una donna lavoratrice, ne per cui mi faccio tanti complimen- poi penso a Antonio Pietrangeli, Etto-
che faccio diventa pubblico. Una sto- maestra in fatto di organizzazione. ti». re Scola, Ken Loach, Lars Von Trier,
ria come la nostra, regista-attrice, con Noidonne che lavoriamosappiamo be- «A vent’anni bisogna essere liberi», di- Noah Baumbach,sono uomini che san-
dei film importanti fatti insieme, è nor- ne che tenere insieme tutto è faticoso, ce nella serie. A vent’anni lei lo era? no raccontare noi donne. È questione
male susciti l’interesse della gente». ma dal momento che vuoi figli – e io li «Considero la libertà, come l’emanci- disensibilità». —
Le dà fastidio? ho voluti tantissimo – lo fai. Da attrice pazione e la felicità, una cosa da con- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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VIII DOMENICA
3MARZO2024 Specchio

relazioni
L’amore moderno
MARIA CORBI

B
uongiorno dottoressa l’ho denza divorzile. Altro che patriarca- re all’ assolvere le donne senza se e
appena letta su Lo Specchio. to! Siamo in pieno matriarcato gra- senza ma. Da ultimo, per non farle
Peccato non sapere i nomi zie ai giudici, monocratici!, ormai perdere altro tempo, si è mai chiesta
dei due ex mariti che le han- molto spesso donne. Come padre di come mai a commettere gli incom-
no scritto tante verità e ai quali vor- tre figli ho lottato inutilmente per prensibili ed ingiustificabili femmini-
rei rivolgermi per dare loro tutta la averli per lo stesso tempo della loro cidi siano quasi sempre degli incen-
mia solidarietà da ex marito e soprat- madre e non ogni quindici giorni… surati che letteralmente impazzisco-
tutto da ex avvocato. hanno dovuto aspettare di diventa- no per la donna che aveva loro giura-
Peccato anche che non vedrò pro- re grandi per decidere quanto tem- to amore eterno? Grazie comunque
babilmente pubblicata questa mia e po passare con me! Per non parlare per la sua attenzione.
che i suoi due lettori sopra detti non della casa coniugale comprata e pa- Cordiali saluti
mi potranno leggere. Hanno ragione gata da me ma assegnata a vita alla Federico
loro. La leggo da anni e le ho già scrit- mia ex.
to qualche volta. Altro che culla del diritto… siamo
I suoi articoli sono quasi sempre a il Paese del diritto calpestato e siamo
senso unico e denotano anche una passati, per un eccesso culturale, dal scrivete a
poca conoscenza della giurispru- reato di adulterio, dal delitto d’ono- maria.corbi@lastampa.it
Help!!

1
3

C
aro Federico, visto che lei mi accusa di censura, allo-
Credo che io non ho paura di confron- ra eccoci qua.
mio marito tarmi con le opinioni diverse Gli uomini uccidono le donne per- Mia figlia si
mi tradisca dalle mie, anche se nelle let- ché non accettano la loro indipenden- inventa le
con la baby tere in cui sono appuntate ci sono, e za e rifiutano la responsabilità. Sono cose, fa la
sitter. Li ho nemmeno tanto sottintesi, degli insul- armati da sentimenti malvagi come vittima, e ho
trovati sul ti. Ma l’educazione, che riguarda an- la vendetta. Inadeguati ad accettare scoperto
divano che che i toni e le parole che si usano, si im- un mondo “pari” dove non dovrebbe che dice mol-
ridevano, parano da piccoli. esistere alcuna differenza di genere. tissime bu-
in un atteg- Detto questo, veniamo al punto. E Sono uomini abituati al controllo, al gie, convin-
giamento partiamo dalla fine, perché quello che comando, che non accettano accan- cendosi che
molto inti- lei scrive è irricevibile nei modi e nella to donne indipendenti, di essere la- siano realtà.
mo. Non sostanza: «Si è mai chiesta come mai a sciati, che spesso uccidono anche i fi- Per una sua
vorrei esse- commettere gli incomprensibili ed in- gli per fare un dispetto, per odio ver- bugia ho liti-
re paranoi- giustificabili femminicidi siano quasi so la loro madre. Stiamo parlando di gato con un
ca. sempre degli incensurati che letteral- una donna morta ogni tre giorni. mio amico.
Paranoica mente impazziscono per la donna che Unastrage. E lei mi viene a dire che io Ha bisogno di
no, ma nem- aveva loro giurato amore eterno? » sono di parte? un aiuto
meno fessa Caro Federico sì, me lo sono chie- Mi faccia la cortesia, non colleghi
sta, e mi sono data anche una rispo- mai più il fenomeno del femminici-
sta, ma vorrei comunque ricordarle dio, frutto di una società patriarcale
una regola fondante la convivenza ci- che resiste, alle separazioni difficili.
vile e l’umanità: non esiste giustifica- In un divorzio spesso i torti sono equa-
2 zione alla violenza. E quando lei usa mente divisi, altre volte no. A volte le
due avverbi come “incomprensibili” e donne si comportano male tanto 4
Mio figlio “ingiustificabili”, ma poi fa quella do- quanto gli uomini. Dipende dalle sto-
non legge manda al cui centro c’è il verbo “im- rie. E io rispondo a quello che mi scri- Mi ama o
mai un li- pazziscono”, quei due avverbi resta- vete. Lei dice che io non conosco la leg- non mi ama,
bro, nem- no parole vuote. O forse colme di una ge e quindi la giurisprudenza divorzi- questo è il
meno un rabbia che non la fa essere lucido. Co- le. Bene, le dico che la conosco abba- problema.
fumetto, sì sembra che, spero in maniera incon- stanza da sapere che quello che mi Si fa sentire
sempre col- sapevole, lei leghi i femminicidi ai scrive, ossia che la casa è stata asse- solo quando
legato al pc “comportamenti” della donna. Come gnata a sua moglie a vita, è una scioc- decide lui,
o in cuffia. dire: se la sono cercata. Ma si rende chezza. Non conosco la vostra situa- scompare,
Io mi arrab- conto di cosa mi ha scritto? E io per ge- zione ma so che se la casa è interamen- poi dice di
bio, lui pu- nerosità nei suoi confronti non avrei te sua, assegnata a sua moglie in quan- amarmi e
re. Tra noi pubblicato la sua lettera, risponden- to madre dei suoi figli, quando questi che non può
un muro. dole in privato, come spesso faccio, saranno autonomi ne ritornerà in pos- vivere sena
Uno dei pro- quando ritengo che quello che scrive- sesso. Le auguro tutto il meglio e ripe- di me. Non
blemi della te sia frutto di un impeto irrazionale, to la frase “mantra”: chi ha più testa e lascia la mo-
generazione di una rabbia cieca e del non conside- cuore ce li metta. — glie.
Z, purtroppo rare le conseguenze delle parole. Ma © RIPRODUZIONE RISERVATA Non la ama
ILLUSTRAZIONE DI ILARIA URBINATI

FORTE E CHIARA

Q Quasi
Quasi è così una bella parola. Così Siate impavide rumorose, impavide, scomposte,
spettinate, sudate, scalze. Siate
intuitiva così femmina. Non ha a
che fare con la mancanza, ma con e rumorose musica.

l’intelligenza. Un “Quasi” S “Sole”


potrebbe sembrare come dei CHIARA FRANCINI Sole. Che significhi luce o
tortelli ripieni di patate e non di solitudine. La luce mi fa pensare
carne. Buoni, davvero quasi come desiderarla più. Significa avere rumore è il pianto di un bimbo, al coraggio. Un bagno di luce
fossero al ragù... Ma voi li avete una farfalla in mano. una tosse burrosa, il rumore mette in mostra le zone d’ombra.
mai assaggiati i tortelli di patate? In quel “quasi” c’è tutta la significa che non è ancora finita, Non è mai facile ma
Il ragù c’è ma va sopra… e non per bellezza, lo che hai ancora tempo. È assolutamente necessario per
risparmiare, ma perché è così che sconquassamento. movimento, umori, è una dirsi la verità e riconoscersi.
deve essere per farti esplodere le Godetevi quel quasi, strada. Il rumore è vita. Anche la solitudine mi fa pensare
guance di goduria. Quasi è il fatelo diventare eterno. Sempre. Il silenzio è un al coraggio: bisogna essere prima
desiderio che non è arrivato in Sta là la farfalla che vola. volto orbo e senza intere per essere la metà di
fondo, non è arrivato al labbra. È uno schiaffo qualcosa. Compiute e intere.
compimento perché se lo facesse R Rumore dato sulla bocca con un Soprattutto di fronte a mezze
significherebbe morire. Quasi non Il rumore è bello. È un atto anello. Perché faccia più gioie, a baci mal riposti, a
significa perdere, arrivare di dolore, una bestemmia, una male. Il silenzio incute timore passioni sbeccate, a dolori pieni
iz

secondi, avere un vestito bello ma ninna nanna o un urlo sguaiato e come un professore che ci guarda di devozione. Una donna intera e
stropicciato, quasi significa capire sofferente, il rumore è una risata enorme dalla sua cattedra. C’è piena di luce è pienamente il sole.
.b

come l’agguantare una cosa che come una manciata di una pericolosa reverenza nel Una stella. —
st

significhi averla ma non maracas rotola per le scale, il rompere il silenzio. Ma voi siate © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Specchio DOMENICA
3MARZO2024 IX
RAGIONE E SENTIMENTO

D Gli adoloscenti
icono: ormai i giovani dio, la pace e la libertà di opinione
sono apatici, svogliati, sono segni di vita e di salute che,
sdraiati, choosy. Dicono:
quando noi avevamo la non sono figurine forse, bisognerebbe incoraggiare
– invece di voler mettere a tacere
loro età, ci rimboccavamo le mani- ogni forma di dissenso e poi lamen-
che e facevamo la gavetta. Dico- MICHELA MARZANO tarsi delle nuove patologie adole-
no: avevamo un orizzonte di idea- scenziali. Non si può volere tutto e
li ed eravamo pronti al sacrificio. occasione dei presìdi sotto le sedi re le politiche del Governo? È que- il contrario di tutto, desiderando il
Si dicono tante cose, oggi, delle Rai di Roma, Torino e Bologna al- sta l’unica attività lecita, per non benessere dei giovani e poi negan-
ragazze e dei ragazzi. Ma quand’è cuni giorni prima. E prima ancora dire necessaria, cui dovrebbe dedi- do loro il diritto di parola, metten-
che si dirà che il mondo che gli stia- era accaduto per le strade torinesi carsi la gioventù? Oppure ci sta doli a tacere quando provano a dir
mo consegnando è triste e oppri- e romane, quando gli studenti con- davvero bene che restino a casa la loro. Gli adolescenti non sono
mente e volgare, e che siamo noi testavano il Governo perché indif- dietro lo schermo di un computer oggetti da manipolare a piacimen-
adulti che, piegandoci al conformi- ferente alle questioni del dirit- o di un tablet? È inutile preoccu- to e sistemare lì dove si è deciso
smo del “si dice” e del “si pensa”, to allo studio e della libertà parsi dei giovani che stanno che debbano stare; non sono figu-
non siamo capaci di costruire per di pensiero. E via di segui- male, e che sono sempre rine da appiccicare in un album né
loro un futuro aperto e un mondo to, la lista è lunga; come più numerosi a manifesta- pupazze da prendere tra le braccia
migliore? Ci ho riflettuto a lungo se, nonostante le critiche re attraverso il proprio cor- quando abbiamo bisogno di calo-
dopo i brutti fatti della settima a all’immobilismo e alla po sintomi devastanti (di- re prima di essere abbandonati
scorsa, quando tanti adolescenti passività, fossero di fatto sturbi del comportamento quando c’è altro che ci passa per la
sono scesi in piazza a Pisa e a Firen- proprio la passività e l’immo- alimentare e automutilazio- testa. Sono loro gli adulti di doma-
ze per chiedere il cessate il fuoco bilismo a essere plebiscitati. ni, ansia sociale e dipendenze), ni, e il futuro del nostro Paese di-
in Palestina e, sebbene stessero Come la fanno, la sbagliano, le se non ci si lascia sfiorare dal dub- pende da come permetteremo (o
manifestando senza caschi e sen- nostre ragazze e i nostri ragazzi: bio che le ragazze e i ragazzi sono meno) loro di diventare grandi,
za bastoni, sono stati caricati da se restano a casa sono pigri e chiu- innanzitutto il sintomo della socie- dagli strumenti critici che fornire-
polizia e carabinieri che hanno si; se provano a difendere un’idea tà in cui vivono, e che quando non mo (o meno) loro, dagli ideali che
pensato bene di risolvere il proble- o un’opinione sono facinorosi e possono esprimersi, e quindi esse- saremo (o meno) in grado di tra-
ma (quale problema?) a suon di delinquenti. Come dovrebbero re ascoltati, si ammalano. Battersi smettergli. —
manganelli. Era già successo in comportarsi? Riunirsi per osanna- per l’ambiente, il diritto allo stu- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Società e tribunali

Le colpe dei figli ricadono sui padri?


L’America si divide
sul caso dello studente killer
SIMONA SIRI

F
“ “
ino a che punto le colpe dei fi- che avesse visto delle “presenze” in ca-
gli devono ricadere sui genito- sa e che fosse convinto che l’abitazio-
ri? Quali sono i limiti della loro ne fosse sotto malocchio. Non solo, la
responsabilità? È la domanda mattina stessa della strage i genitori
Il che l’America si sta facendo in riferi- La cronaca erano stati chiamati a scuola: l’inse- Ciò che
dilemma: mento a un drammatico caso di crona- gnante di geometria aveva trovato un non si
ca avvenuto nel 2021 protagonista un Ethan Crumbley, foglio su cui Ethan aveva disegnato
quanto ragazzo di 15 anni, Ethan Crumbley, studente di 17 anni di una pistola quasi identica a quella che vuole
e cosa uno studente del secondo anno della Township, in suo padre aveva appena comprato, vedere
di mio Oxford High School, a Oxford Town- Michigan, nel 2021 una figura umana piena di buchi e una per quieto
figlio ship in Michigan. Una mattina di fine ha ucciso quattro faccia che rideva e piangeva. Aveva vivere,
novembre di quell’anno uccide quat- compagni di scuola e scritto: «I pensieri non si fermeranno.
mi sfugge tro compagni di scuola e ferisce 28 per- ferito 28 persone Aiutami». E «sangue ovunque». E «il o per non
e non sone usando la pistola semiautomati- usando la pistola mondo è morto». Preoccupato, l’inse- litigare
posso ca che il padre gli aveva regalato quat- che il padre gli aveva gnante aveva convocato i genitori per con il
sapere? tro giorni prima. Lo scorso dicembre, regalato. Viene una riunione con il direttore della partner
dopo un processo piuttosto breve in condannato scuola che però era finita con la pro-
cui si è dichiarato colpevole di tutti e all’ergastolo, ma alla messa che Ethan sarebbe stato porta-
24 i capi di imputazione, Ethan è stato sbarra finiscono to dallo psicologo. I genitori si erano ri-
condannato al carcere a vita senza pos- anche i genitori fiutati di portarlo subito a casa quella
sibilità di appello. A 17 anni – tanti ne mattina né avevano controllato cosa
ha oggi – starà in prigione fino alla fi- ci fosse nel suo zainetto. Lo avessero
ne dei suoi giorni. Quello che rende fatto avrebbero scoperto la pistola.
questo caso diverso dagli altri, dalle al- Erano le 10.30. Due ore dopo avrebbe
tre sparatorie di massa che ormai so- commesso la strage. Condannata la
no all’ordine del giorno negli Stati Uni- Allarme sociale madre, a marzo toccherà al padre.
ti - più di 600 solo nel 2023 - è che per Al processo Jennifer ha più volte so-
la prima volta oltre a essere andato a Il numero di stenuto di non essersi mai accorta dei
processo l’autore materiale della stra- sparatorie nelle problemi del figlio. Per il procuratore
ge, davanti ai giudici ci sono finiti an- scuole americane ha non è tanto quello di cui non si è accor-
che i genitori del ragazzo, Jennifer superato nel 2023 ta, quando quello di cui ha deciso di
and James Crumbley. quello del 2022, non accorgersi, troppo impegnata a
L’iniziativa di portarli alla sbarra è di secondo un prendersi cura dei propri cavalli e di-
Karen McDonald, procuratore della conteggio del “K-12 stratta anche da una relazione extra co-
contea di Oakland, che l’aveva annun- School Shooting niugale. Che è poi il punto cruciale, in
ciato subito dopo la strage, durante Database”, toccando un caso drammatico come questo, ma
una conferenza stampa. Ex insegnante quota 306. Un record anche in altri meno violenti, la doman-
e madre di cinque figli, nella sua requi- che batte quello da che ciascun genitore dentro di sé
sitoria in qualità di pubblico ministero, dell’anno precedente non può farsi: quanto e cosa di mio fi-
McDonald ha scritto che si è sentita co- per il terzo anno glio mi sfugge e non posso sapere? E
stretta: «Sono arrabbiata. Sono arrab- consecutivo quanto invece decido, consapevolmen-
biata come madre. Sono arrabbiata co- te o meno, di non vedere per quieto vi-
me pubblico ministero. Sono arrabbia- padre, che aveva regalato la pistola a genitori. Una colpa da pagare con anni vere, per stanchezza, per non litigare
ta come persona che vive in questa con- Ethan. di carcere? È appunto quello su cui si con il partner, per non affrontare i miei
tea». E così ha fatto: la settimana scorsa Quello che si contesta ai due - oltre sta discutendo negli Stati Uniti e non è fallimenti? Nella motivazione dell’ac-
Jennifer Crumbley, 45 anni, non solo è ad aver regalato al figlio una pistola - è una conversazione facile. Certo, gli cusa contro Jennifer Crumbley si legge
andata a processo, ma è stata ritenuta di aver trascurato il figlio, di non esser- esempi di negligenza in questo specifi- una cosa che deve farci riflettere: i geni-
colpevole di omicidio colposo. La lun- si accorti di un malessere psicologico co caso sono molti e molto dettagliati. tori forse non avrebbero potuto impedi-
ghezza della pena sarà decisa ad apri- crescente, di non averlo mai fatto visita- Si è scoperto, ad esempio, che in più di re la sparatoria, ma avrebbero potuto e
le, potrebbe essere anche di 15 anni. re da uno psicologo o da uno psichia- un’occasione Ethan avesse sofferto di dovuto prevederla. —
Tra un mese ci sarà invece il processo al tra. In altre parole di essere stati cattivi allucinazioni, che sentisse delle voci, © RIPRODUZIONE RISERVATA

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g X DOMENICA
3MARZO2024 Specchio
d
f i ritrovati
d Fiorella Pierobon Il volto tv
Fiorella Piero-
bon (classe

d Era più amata di Cuccarini


1960) è sta-
ta un volto
celebre della
televisione

d “Con la tv ho chiuso
italiana da-
vanti anche
alla “più ama-

f
ta dagli italia-
ni” Lorella

dipingo e sono felice” Cuccarini. In


alto a sini-
stra Fiorella
oggi e sotto
con Mike
CLARISSA DOMENICUCCI Bongiorno

T

ra gli Ottanta e i Novanta colle- quello che è». I clienti più numerosi so-
ziona oltre vent’anni di annun- no gli americani ma le sue opere sono ri-
ci giornalieri sulle reti Media- chieste perfino in Tasmania, Cina e
set, cinque ogni giorno, per un Giappone. Per sedici anni la sua vita è
Amo la totale di oltre 40 mila apparizioni televi- in atelier, poi il grande salto: oggi è rap-
famiglia sive e altrettanti cambi di abito e pettina- presentata da alcune gallerie (conta di
tura, senza contare i programmi condot- arrivare presto anche in Italia) così ha
e gli ti e quelli dove è andata ospite. Fiorella più tempo libero per dipingere, per sé e
amici Pierobon (Somma Lombardo, 1960) è per le passeggiate rigeneranti lungo il
Amo i stata una delle donne più celebri della te- fiume. Quando non è impegnata con le
miei cani levisione italiana, prima in classifica se- esposizioni torna in Italia, in Brianza,
condo un sondaggio tra i volti femminili dove vive la sua famiglia e crescono gli
il mio più popolari della tv commerciale, da- adorati nipoti: «la famiglia è importan-
orto e vanti anche alla “più amata dagli italia- te ma anche gli amici vengono spesso a
il vivere ni” Lorella Cuccarini. E poi? trovarmi, soprattutto d’estate quando
lento L’abbiamo persa di vista ed è stata l’orto che coltivo regala meravigliosi
una sua libera scelta mai rimpianta: frutti», racconta.
nel 2003 decide che è giunta l’ora di fa- Trent’anni dopo Fiorella mantiene i
re nuove esperienze e, libera dal con- suoi modi misurati e graziosi, il sorriso
tratto con Canale 5, collabora per un e l’eleganza che l’ha contraddistinta.
paio d’anni con la Rai partecipando a Le mani sono sporche di colore perché
“Quelli che il calcio” e a vari talk show fi- raramente usa i pennelli: sceglie di im-
no a quando sente che è il momento di mergersi completamente nella mate-
cambiare davvero vita. «Avevo 45 anni ria. La sua tecnica pittorica è astratta,
quando ho abbandonato definitiva- lascia a chi guarda la libertà di sceglie-
mente la tv e mi sono trasferita a vivere re e di comprendere le emozioni che ri-
a Nizza in una casa in collina con una porta sulla tela nel momento della crea-
spettacolare vista sul mare dove mi so- zione. È grata alla vita che le ha regala-
no dedicata a fare quello che amavo fa- to tante esperienze e le ha concesso,
re fin da bambina: dipingere». La nuo- d’accordo col suo coraggio, di poter
va vita di Fiorella Pierobon comincia cambiare strada: «prima di Canale 5


qui, in Costa Azzurra, in compagnia avevo già lavorato in altre quattro tele-
del marito e degli amati cani, ne ha avu- visioni, senza dimenticare una breve
ti anche sette al tempo stesso, circonda- esperienza cinematografica con Dino
ta dalla natura e immersa nelle sue Risi, uno dei grandi maestri del cine-
Vendo creazioni. Alle prese con una nuova ma». Ha inciso due dischi, dedicato
le mie quotidianità così lontana dal tran tran molto tempo alla radio e non solo come
evanescente dello spettacolo. conduttrice: nel 2015 con Alberto Pu-
opere Inaugura la sua galleria d’arte a Niz- gnetti fonda Radio Francigena per pro- suto tutte queste esperienze». lontaria in un canile di zona. «Il pubbli-
a clienti za in Rue Droite, la via degli artisti, do- muovere e alimentare la memoria de- Una parte importante della sua vita co che mi conosce lo sa - dice - Non so-
di tutto ve trascorre le giornate dipingendo e gli itinerari da percorrere a piedi, in bi- è legata alla natura e agli animali. Ve- no mai stata attratta da lustrini e pail-
il mondo accogliendo clienti da tutto il mondo. ci o a cavallo, dando voce a chi sa anco- getariana da 20 anni, ha lavorato a lettes e non ho mai frequentato salotti
Quando le domando perché in Francia ra andare lentamente in un mondo così lungo con la LAV e già nel 1986 nella e feste». Le soddisfazioni più grandi?
e oggi e non in Italia, dove sarebbe stato facile veloce. Due vite vissute? Anche qualco- trasmissione Rivediamoli presentava L’invito alla Biennale di Venezia e la
espongo cavalcare l’onda della popolarità, ri- sa in più ci confida, se a tutto ciò aggiun- ogni settimana la storia di un cane in targa d’argento ricevuta dal Presiden-
in alcune sponde: «per essere certa che il mio la- giamo gli anni dedicati alla pittura: cerca di adozione. Protagonista di nu- te della Repubblica Napolitano. —
gallerie voro fosse veramente apprezzato per «mi sento davvero fortunata di aver vis- merose campagne sociali, oggi è vo- © RIPRODUZIONE RISERVATA

FR A LA GE NTE

C’ Le verità di Alice
è stato un momento “Beh certo, per sembrare an-
in cui donne come cora avvenenti nonostante l’in-
Nicole Kidman e
Meg Ryan, ma pure che non si fa bella per me clemenza del tempo. Gli uomini
maturi hanno il loro fascino e
mia zia di Vittuone, sono diven- invece le signore... insomma lo
tate Joker. E, badate bene, io STEFANO D’ANDREA sappiamo tutti no?”
un’avance di Heath Ledger o di Alice era felice. Sai quando ti
Jack Nicholson, in certi momen- perché non c’è peggior massima- quenze, c’è un intero arsenale arriva una busta che credi sia
ti della mia vita, l’avrei pure ac- lista, bullista e arrogante, che usano per correggere imper- una multa e invece è un rimbor-
cettata. Ma perché da un certo dell’essere umano che si sen- fezioni di cui, a quell’età, a so che ti dovevano da anni? Co-
punto hanno cominciato a pen- te di appartenere a una mi- nessun uomo degno di sì. “Sei proprio dolce Ste, ma
sare che assomigliarsi fosse ne- noranza che sta dalla par- questo nome, e quindi di no – mi ha detto – mai, dopo i
cessario? te dei buoni. E quindi io, essere frequentato, inte- 25 anni, una donna si fa bella
Cioè ho fatto i miei studi di so- che portavo vestiti nor- ressa più un bel niente. per piacere a un uomo. Forse se
ciologia e so che far parte di un mali, ho deciso che per “ Cioè se sei un 50en- è innamorata pazza, ma non è
gruppo aiuta a costruire la pro- andare a frequentare le ne e sei ti piace una 50en- detto. No, noi lo facciamo per
pria identità (o, più spesso, ser- lezioni del prof Eco dove- ne, se assomiglia a se stes- le nostre amiche, per quelle
ve tenere insieme i pezzi di chi vo mettermi in giacca e cra- sa è meglio che se assomiglia stronze, perché non possano
non ce l’ha). Condividere ritua- vatta. Presi quelle di papà e mi al tizio di Anonymous”, ho det- mai dire che indossano quella
li, usare lo stesso modo di parla- beai degli sguardi schifati dei to ad Alice l’altro ieri a merenda camicia meglio di me. E per le
re e quindi anche le stesse divi- miei colleghi di corso. al bar. E lei mi ha guardato co- nostre madri, perché non pos-
se, sono attività che hanno una Comunque i vestiti poi uno se me si guarda un coniglio che sano biasimarci per le nostre
iz

funzione. Per esempio io ho fat- vuole se li cambia, e anche l’o- morde un pezzo di legno creden- scelte sbagliate”.
to il DAMS negli anni Ottanta e recchino e la pettinatura. Ma la do sia una carota, e ha riso. Alice è la mia amica speciale,
.b

so che se non avevi la cresta ver- faccia, il corpo? Filler, tossina “Tu davvero pensi che le don- perché mi dice le verità. —
st

de o un orecchino eri malvisto, botulinica, chirurgia e radiofre- ne lo facciano per voi?” © RIPRODUZIONE RISERVATA
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ov
Specchio DOMENICA
3MARZO2024 XI

domenica con
PARLARE
Tim Marlow A TAVOLA

A caccia
“Gli abiti non sono opere d’arte di ferro
Ma chi l’ha detto che i designer GIORGIO E CATERINA
CALABRESE

valgano meno degli artisti?” E


shar in lingua ittita,
ash-k in sanscrito,
ovvero: sangue.
Questi termini risal-
gono al II millennio a. C. Per
ALAIN ELKANN molti popoli antichi era la
“sede della vita” perché scor-
inquadramento molto pru- re portando la sua forza vita-
dente. C’è differenza tra le in tutto il corpo. Per i colti
una tazza fatta per bere e Sumeri il termine era kurum
un’opera d’arte dal signifi- in akkaddico-semitico, lo
cato critico o sovversivo. stesso termine indicava an-
Non si può bere dal “Calice che il vino perché veniva of-
di assenzio” di Picasso, ma ferto come sacrificio (in-
è una profonda riflessione cruento). Il “pànta réi” di Era-
su quello che sono un calice clito, tutto scorre, indicava
e un cucchiaio». l’essenza delle cose e appli-
Il design significa produzio- candolo allo scorrere del san-

T
im Marlow è il di- ne di massa? gue potremmo dire che è la
rettore esecutivo «Come storico sono affasci- nostra essenza, il nostro prin-
del Museo del De- nato dal fatto che la visione cipio eracliteo interno. Il san-
sign che dal 2016 contemporanea o moderni- gue è lo specchio della salute
occupa l’ex Commonweal- sta dell’irrefutably vada irri- e dell’identità dell’uomo, per
th Institute a Kensington, mediabilmente indietro fino la presenza di antigeni unici
London. alla rivoluzione industriale, e riconoscibili anche a livello
Lei è stato direttore delle legandolo alla manifattura e cromosomico. Quando que-
esposizioni alla galleria quindi alla produzione di sto prezioso “organo liqui-
d’arte White Cube e poi di- massa. La manifattura è sta- do” si ammala è un proble-
rettore artistico della ta un grande cambiamento, ma. La patologia più nota è
Royal Academy of Arts. ma come mostra Ai Wei Wei l’anemia da carenza di ferro
Dal gennaio 2020 è ammi- nell’esposizione che abbia- (Fe), causata da insufficien-
nistratore delegato e diret- mo, i cinesi producevano su te assunzione o cattivo assor-
tore del Design Museum. scala industriale oggetti fatti bimento di sostanze nutriti-
C’è differenza tra il lavoro a mano». ve o per perdite eccessive di
con l’arte e quello con il de- Uno stilista o il designer di sangue. Ci sono due tipi di
sign? un oggetto è un artista? ferro che troviamo negli ali-
«Artisti e designer sono di- «Potrei dire di no, ma non ca- menti, quello eme e quello
versi, come sono diversi ar- pisco perché dire che uno sti- non eme. Il Fe eme è imme-
te e design. Alla White Cube lista o un designer di mobili diatamente fruibile dal no-
dovevo aiutare i migliori ar- non siano degli artisti signifi- stro organismo, si trova nelle
tisti a fare le migliori mo- chi sminuirli. Hanno la po- carni rosse e bianche, nelle
stre. La Royal Academy è un tenzialità degli artisti? Sì. uova e nei pesci come tonno,
ente fondato da artisti e ar- Possono fare arte? Sì. Usano salmone, ostriche, gamberi,
REBEL - 30 YEARS OF LONDON FASHION EXHIBITION
chitetti, dove ho organizza- componenti del linguaggio vongole e merluzzo. Il ferro
to mostre che spaziavano dell’arte? Sì. I loro vestiti so- di questi alimenti viene assor-
dall’espressionismo astrat- re di queste comunità creati- funzione, l’estetica e l’uso. no arte? No. Si può fare di un bito facilmente e può poten-
to al nudo rinascimentale ve. Possiamo avere il pubbli- L’arte è vista come elevata vestito un arte? Sì. Cosa im- ziare anche quello non eme
all’Oceania, ma anche a An- co più vario, cosa di cui tanti perché non ha funzione». porta se vi chiamano stilista contenuto nei cereali e nelle
tony Gormley, Ai Weiwei, altri musei sentono un biso- Può il design trascendere la o artista?». verdure; quindi, l’ideale è
Marina Abramovich o Wil- gno disperato». funzione? Forse “artista” suona un po’ mangiare entrambi gli ali-
liam Kentridge. Volevo por- Chi rappresenta il vostro «Sì, ed è molto interessante più importante. Un desi- menti visto che si potenziano
tare questa esperienza di pubblico? osservare il confine tra l’arte gner è considerato più vici- l’un l’altro. Il ferro non eme
unacomunità creativa colla- «Il 50% ha meno di 35 anni, e il design diventare più sfu- no a un artigiano. Ma basta non è immediatamente bio-
borativa al Design Mu- e siamo tornati al livello di mato. Gli artisti possono fare prendere Les Lalanne e tro- disponibile ma viene assorbi-
seum, e l’anno scorso abbia- visitatori precedente al Co- oggetti di design, e artisti co- vare un’ambiguità. to più facilmente associando
mo fatto la mostra “Ai Wei- vid. Alla Royal Academy, il me Thomas Heatherwick, «Vero, ed è creativo. Joseph la vitamina C. La carenza di
wei: Making Sense” in cui il 50% del pubblico era over che non ha studiato da archi- Beuys diceva che ogni esse- vitamina B1, B2, niacina, aci-


design viene visto attraver- 60. Ma il problema è un al- tetto, progettano edifici. È re umano è un artista. Il cri- do pantotenico o colina, cau-
so l’arte,eora abbiamoi pro- tro: torneranno per tutte le difficile perché l’architettura terio è se quello che fa l’arti- sa un cattivo assorbimento
getti di Es Devlin e di Tim mostre? Ci stiamo avvici- è una professione, in questo sta possa essere interessan- del ferro. Anticamente, si
Burton.Fareil curatore èan- nando ai 700.000 visitato- Paese richiede sette anni di te. Una sedia fatta per moti- attribuiva una valenza nutri-
che un atto creativo, e vor- ri, con 250-300.000 bigliet- studio, e molti architetti non vi funzionali può iniziare a tiva e curativa al sangue e al
rei rafforzare i team dei cu- ti per le mostre. Alla fine se la sentono di chiamare Ai trascendere la funzione: co- midollo. Agli ammalati non
ratori,anche se perme l’ispi- quello che importa è la qua- Weiwei architetto perché ha minciamo a riverirla e a ve- in grado di alimentarsi veni-
razione rimane la collabora- lità, ma potete interagire in disegnato edifici. Ma anche derla in altri modi, che si va somministrata una tor-
zione con gli artisti». maniera seria soltanto se Carlo Scarpa, Le Corbusier, Una tazza in cucina muovono verso l’arte». chiatura di carne per usufrui-
Il design è ovunque, ma vengono a visitarvi, e quin- Frank Lloyd Wright non era- Cosa diventa obsoleto, la re delle sostanze bioattive:
possiede una visibilità pub- di i numeri contano. I bene- no qualificati come architetti è un oggetto, ma se tecnologia o il design? carnosina, taurina, glutatio-
blica? fattori e gli sponsor voglio- ufficialmente. Hussein Cha- la metti dentro un «La tecnologia. Succede an- ne. Una delle ricette più anti-
«Dovrebbe essere la cosa no sapere di stare sostenen- layanè unostilista chefascul- che ad alcuni design, ma que- che è il sanguinaccio che si
più popolare, invece è se- do qualcosa in crescita». ture, Armando Testa è un
museo può diventare sto riguarda più il gusto o la preparava in occasione
gregato perché troppo va- Quali sono le differenze tra brillantepubblicitarioe grafi- un’opera d’arte moda: alcuni vestiti degli an- dell’uccisione del maiale e
riabile. Ci sono circa arte e design? co che dipinge». ni ’60 di Emilio Pucci sono per le feste di carnevale, qua-
100.000 amici della Royal «Ci sono alcune distinzioni Anche le rockstar dipingo- più alla moda oggi di quando si un’ultima trasgressione
Academy pronti a venire a fondamentali irrefutabili. no? Il mio telefono sono stati fatti. I mobili, ilmo- prima delle astinenze quare-
qualsiasi mostra perché cre- L’arte parla di esseri umani, «Sì, e mi piace l’idea che una dernismo di metà ’900 oggi è simali. Oggi, per motivi igie-
dono nell’Arte con la maiu- di individui, offre un senso al persona che ha avuto una vi- diventerà obsoleto, moltoricercato. Ilgusto èplu- nico-sanitari non è più possi-
scola. Non credo che la so- posto che occupiamo nel ta nella cultura – Bob Dylan, ma il suo design ralista, e il design di per sé bile recuperare il sangue del
vrapposizione di persone grande schema delle cose. Il per esempio – abbia dipinto potrebbe tornare non è obsoleto. L’arte non di- maiale: è vietato dalla legge.
interessate al design indu- designfondamentalmente ri- per 40 anni mentre viaggia- venta obsoleta, ma esce e tor- C i si avvale di imitazioni alla
striale, grafico, all’intelli- solve dei problemi. Le consi- va. Sono molto interessato a di moda tra dieci anni nadimoda.Ilmio telefonodi- cioccolata che però non han-
genza artificiale, l’urbani- derazioni estetiche contano, unlavoro del genere, ma trat- venterà obsoleto, ma il suo no gli stessi nutrienti. —
stica, l’architettura e la mo- ma la tazza che ho davanti a tare chiunque abbia uno sta- design potrebbe tornare co- © RIPRODUZIONE RISERVATA

da sia altrettanto ampia, medeve avere uncerto aspet- tus di celebrità al pari di un me un’elaborazione retro tra
ma vorrei comunque far to per via dell’uso che se ne artista che ha trascorso una dieci anni». —
giungere il pubblico al cuo- fa, è un equilibrio tra forma e vita nello studio richiede un © RIPRODUZIONE RISERVATA

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XII DOMENICA
3MARZO2024 Specchio

a riveder le stelle
Settimana dal 3 al 9 marzo

Realizzare progetti... senza mettersi in mostra


SUSANNA SCHIMPERNA

ARIETE LEONE SAGITTARIO

21 marzo - 20 aprile 22 luglio - 23 agosto 23 novembre - 21 dicembre

«Don’t think twice, it’s all Tutti pretendono L’esperienza e le capacità


right» cantava Bob qualcosa da voi, mentre non bastano a farvi
Dylan. E quasi sempre è voi vorreste soltanto recuperare terreno, ora
così: non serve ripensare essere lasciati in pace, e sempre più accidentato a
a quello che si è fatto, non per dedicarvi causa di impicci
deciso, detto. Alimenta soltanto insicurezze e all’ozio o a qualche hobby, ma per riflettere, burocratici e pratici, ritardi, informazioni
rimpianti. Ma adesso è diverso: i mettere a punto i progetti, rifinire il lavoro già fuorvianti o incomplete. Vi infastidiscono Sole e
ripensamenti vi permetteranno di rimediare svolto, individuare cosa meriti il vostro Mercurio in Pesci, vi confonde la congiunzione,
agli errori, recuperare rapporti, vedere tutto impegno. Mantenete la calma, il distacco, la sempre in Pesci, di Mercurio e Nettuno.
sotto un’altra prospettiva (più giusta). lucidità. E muovetevi al rallentatore. Terapia: mollate il lavoro e divertitevi.

TORO VERGINE CAPRICORNO

21 aprile- 20 maggio 23 agosto - 22 settembre 22 dicembre - 20 gennaio

Tutto quello che accade, Il miglior modo per Continua il periodo


o meglio il modo in cui in sfruttarvi: chiedere il favorevole, anzi,
questo periodo vostro consiglio per favorevolissimo. Non
affrontate quello che spingervi a offrire il vostro perdetevi in eccessi o
accade, è un attentato ai aiuto, mostrandosi ineleganti ostentazioni.
preconcetti, si scontra e smentisce la sprovveduti, in adorazione della vostra Potete fare tutto quello che vi pare (e piace),
tendenza del vostro segno a muoversi su competenza. Vi adopererete, ci metterete ma senza pestare piedi, suscitare invidie, o
binari sicuri. La vostra vita si allarga, perché l’anima, risolverete. E arriverà il conto. Che rimetterci la salute. PS: Conquiste erotiche
cominciate a contemplare nuove possibilità, pagherete voi, in termini di delusione. Perché, che ieri sembravano impossibili ora sono
alternative che vi divertono e vi eccitano. dall’altra parte, solo un grazie (forse). addirittura troppo… scontate.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO


Susanna
Schimperna 21 maggio - 20 giugno 23 settembre- 22 ottobre 21 gennaio - 19 febbraio
Giornalista,
scrittrice, Chi dovrebbe alleggerirvi Scrisse Rousseau che Più assente di quanto gli
studiosa di una parte del peso di «vale di più avere la altri siano disposti ad
di astrologia, obblighi e seccature si costante attenzione degli accettare, meno tollerante
ha ideato rivela del tutto uomini che la loro di quanto vogliate
e condotto inefficiente. In più, occasionale ammettere, più
programmi sentite fortissima la pressione della ammirazione». È una lezione che avete complicato di quel che sarebbe richiesto dalle
in radio e in tv. concorrenza e l’ansia del tempo che corre imparato, e ora sapete come impegnarvi per circostanze. Che vi prende? È che, ne abbiate o no
La sua regola troppo veloce. Potrebbe essere solo una vostra dare il massimo, farvi stimare, costruire una piena coscienza, ora un progetto, un’idea,
di vita: impressione, ma di fatto l’impazienza vi rende carriera che nessuno potrà scalfire. Certo che un’intuizione vi frullano nella testa e pretendono
«L’unica più battaglieri e veloci, e non è un male. qualche exploit non vi dispiacerebbe, però… attenzione, o meglio, realizzazione.
direzione
in alto.
Altrimenti, CANCRO SCORPIONE PESCI
che
esisterebbe a 21 giugno - 22 luglio 23 ottobre - 22 novembre 20 febbraio- 20 marzo
fare il cielo?»
Forzare la vostra natura. Avere adesso a che fare Con le parole convincete,
Guardando da un’altra con voi può essere con le azioni stravincete.
Disegni parte, non contestando variamente ansiogeno, Se saprete ben
di Chiara l’operato di chi pure fa devastante, esaltante, indirizzare lo slancio che
Zarmati pasticci né deprimente. Per pochi, arriva dai pianeti, vi
rimproverando chi batte la fiacca, pensando pochissimi, confortante. Polemizzate senza dedicherete a iniziative capaci di aprirvi
solo a voi e non agli altri. Non sarà facile. Ma le riguardo né pietà, ferite con una semplice orizzonti professionali sterminati, e vi
quadrature di Venere e Marte con Urano alzata di sopracciglio, motivate con la stessa circonderete di persone interessanti oppure…
pretendono da voi un allegro e incosciente naturalezza con cui abbattete ogni speranza, potenti. Guai a cercare di relegarvi in secondo
egoismo… ci riuscirete? Almeno, provateci. fiducia. Affascinate. Ma siete pericolosi. piano. La vostra reazione sarebbe terribile.

COSE BRUTTE S
Redazione:

U Bianco Valeria
na cosa brutta della no- capelli uguali a Concia. Oramai oscu- Francesca
stra società è la Gilead tri- rate da una finta bionda, la senatri- Sforza,
cologica che imprigiona
le donne italiane. Gilead è e biondo Lavinia ce pro vita Lavinia Mennuni, nota
per voler convincere le ragazze che
Natalia
Andreani,
lo Stato autoritario del Racconto sposarsi a diciotto anni e fare tanti Maria Corbi
dell’ancella di Margaret Atwood. Da MARIA LAURA RODOTÀ figli «è cool». E pure quel biondo da I ritratti
noi è tricologica perché le italiane si Lavinia, quel biondo pure da repub- di autrici
tingono tantissimo, più delle altre tano la soggezione verso i parruc- e luminose (non più tinto, il capello blicana americana, sembra contri- e autori sono
europee occidentali che l’Est Euro- chieri, e l’ansia da sguardo maschi- risorge) e umiliare i tre peli delle ri- buire a ingabbiare in un destino de- di Stefano
pa è un’altra storia, si tingono fino le, e la paura di rappresaglie: la don- vali. Qualche italiana eccellente ora corativo e riproduttivo. E porta qual- Frassetto
alla morte. E perdono in autorevo- na non tinta tra i quaranta e i tenta la moral suasion. Come la cuna a pensare: a volte la tintura La grafica
lezza. Per dire, sere fa, a un tg, una sessanta viene umiliata di scrittrice Valeria Parrella, non fa bene. Anche se. A milioni di è di Nicolas
signora ultra ottantenne veniva in- continuo da maschi mescia- che ha pubblicamente spie- donne in età andare dal parrucchie- Lozito
tervistata per le sue attività nobilissi- ti che le danno più anni ap- gato «mi tingevo, mi sono re piace. Piace occuparsi di se stesse,
me. Era da piangere di commozio- posta. E non vogliono am- rotta il caz.», e noi bianco- fare due chiacchiere, passare il tem-
ne, e però aveva una tinta sul rosso mettere che loro, le bian- metallizzate abbiamo respi- po. Non si può sempre tagliare. Ma
assoluto su ciocche ormai rade che che o metallizzate, stanno, rato e pensato «esatto». Ri- allora, perché non optare per mani-
imbarazzava gli spettatori. Succede spesso, meglio. Anche perché: manendo minoranza. Anche cure/pedicure. Aumentano l’auto-
iz

spesso. Ma non si dovrebbe criticare le italiane di tipo mediterraneo han- nella vita pubblica, i capelli bianchi stima in modo quieto e profondo, e
chi si tinge. Lo fanno donne e uomi- no in media molti più capelli di tede- fanno vecchia, in tivù. Se ne vedono sono molto meglio che tingersi, se ti
.b

ni, è un diritto. Ma per le femmine è sche, nordeuropee, francesi. Potreb- pochi, Paola Concia che è gender e sei rotta eccetera eccetera. —
st

un diritto molto incoraggiato. Con- bero avere chiome magnifiche, folte le politiche cattoliche di prima, con © RIPRODUZIONE RISERVATA
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