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OB B E D I E N Z A
OBBEDIENZA
RANIERO CANTALAMESSA
OBBEDIENZA
ANCORA
Prima edizione: 1,986.
Sesta edizione rinnovata:. 1997
, Ristampa: 2001.
1997 A N C O R A S.r.1.
NCORA EDITRICI'
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ISBN 88-7610-639*1
Un rinnovamento aellobbeaien:a
nello Spirito
I
Il capitolo 13 dell`epistola ai Romani si apre con
un celebre testo sull`obbedieriza: Ciascuno di-
ce stia sottomesso alle autorita costituite, poi-
ch non c`e autorita se non da Dio e quelle che esi-
stono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppo-
ne all`autorita, si oppone all`ordinamento voluto
da Dio (Rm 13, 1 s). Il seguito del brano, in cui si
parla della spada e dei tributi, come pure il con-
Ironto con altri testi del Nuovo Testamento (cI Tt
3, 1; 1 Pt 2, 13-15), indicano con tutta chiarezza
che l `Apostolo non parla qui dell`autorita in gene-
re, o di ogni autorita, ma esclusivamente dell`auto-
rita civile e statale. Intende dare ai cristiani delle
direttive circa il loro corretto inserimento nel mon-
do esterno, in cui sono chiamati a vivere la loro vo-
cazione. Ci sono traduzioni moderne molto autore-
voli della Bibbia (come quella recente tedesca, Iatta
congiuntamente dalle Chiese cattolica e luterana),
che precisano opportunamente questo senso del te-
sto, traducendo: Ognuno presti la debita obbe-
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dienza ai rappresentanti dell`autorita statale, poi-
ch non c`e autorita statale che non venga da Dio.
Del resto, cosi era inteso, questo testo, all`inizio,
dai Padri della Chiesa, quando era ancora in atto
l `autorita politica alla quale san Paolo si riIeriva1,
anche se poi lo si e volentieri esteso, di Iatto e in
pratica, a ogni autorita, Iino a Iarne, in molti ma-
nuali, il Iondamento stesso e, per cosi dire, la ]K@#
FL@ BG@PR@^ dell`obbedienza cristiana.
Anche, pero, limitato all`autorita statale, il testo
paolino non ha mai cessato di inquietare proIonda-
mente tutti quelli che hanno cercato di prenderlo
sul serio e di trarne le debite conseguenze, soprat-
tutto dopo che Lutero Iondo su di esso la teoria
dei due regni che mette, in pratica, il potere civi-
le sullo stesso piano della Chiesa, come uno dei
due modi diversi, ma di pari dignita con cui
Dio governa e regge direttamente le cose del mon-
do. Cosi inteso, inIatti, il testo di Romani 13 crea
quello che e stato chiamato il Iatale punto di
compromesso della Iede con questo mondo2 e a-
pre la strada a quella sorta di metaIisica dello stato
che ha portato, spesso, in epoca moderna, a idea-
lizzare e assolutizzare, con conseguenze neIaste,
l`autorita statale. Come si puo aIIermare che ogni
1 Gf IRENEO, Contro. le eresie, V,.24, 1-4; ORIGENE, Commento alla
Lettera ai Romani (PG 14,1226).
2 M. DlBELIUS, Obrigkeit? Bine Frage Autorit? Una domanda],
Berlino, 1959.
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autorita statale e istituita da Dio, che opporsi ad
essa e opporsi a Dio, senza, con cio, arrestare di
colpo, o rendere incomprensibile, tutto il corso
della storia e l`agire stesso dei cristiani Iino ai no-
stri giorni? E poi come conciliare questa visione
con quella, altrettanto autorevole, di Apocalisse
13, dove, della stessa realta statale di Iatto esisten-
te (che e l `impero di Roma), si dice, con chiarez-
za, che deriva il suo potere da Satana? Non si con-
Ierisce, in tal modo, all`autorita secolare anche
quando si concepisce, essa stessa, senza Dio, o
contro Dio una pericolosa base religiosa, che
vincola le coscienze e di cui essa puo Iare un uso
assai pericoloso? E divenuta ormai notizia di ogni
giorno quella di Iunzionari di regimi politici che,
una volta condotti in giudizio, giustiIicano omicidi`
torture e vessazioni di ogni genere con il Iatto di
avere obbedito alle autorita superiori. :
In realta, sono convinto che non si viene assolu-
tamente a capo di questa diIIicolta, se non si consi-
dera il brano di Paolo alla luce di cio che egli ha
detto, dell`obbedienza, in precedenza e se si Ia di es-
so il Iondamento dell`obbedienza, anzich- come
e in realta un caso particolare nell`ambito di
un`altra obbedienza ben piu essenziale che e l`ob-
bedienza al Vangelo. Dobbiamo percio compren-
dere l `obbedienza cristiana a partire da altre pre-
messe che sono quelle che vedremo permetto-
no poi di comprendere anche questo Iamoso testo.
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C`e inIatti un`obbedienza che riguarda tutti
superiori e sudditi, religiosi e laici che e la piu
importante di tutte, che regge e viviIica tutte le al-
tre, e questa obbedienza non e l `obbedienza del-
l`uomo all`uomo, ma l `obbedienza dell`uomo a
Dio. Ed e questa obbedienza che vogliamo scopri-
re, o riscoprire, alla scuola di san Paolo e di tutta la
Bibbia. L`obbedienza a Dio e come il Iilo dall`al-
to che regge la splendida tela del ragno appesa a
una siepe. Scendendo giu per quel Iilo, che egli
stesso produce, la bestiola ha costruito tutta la sua
tela, che ora e perIetta e tesa a ogni angolo. Tutta-
via quel Iilo dall`alto che e servito a, costruire la te-
la non viene troncato una volta terminata l `opera,
ma resta. Anzi, e esso che* dal centro, sorregge t u t -
to l`intreccio; senza di esso tutto si aIIloscia. Il ra-
gno si da da Iare per riparare velocemente la sua
tela, se toccata in uno qualsiasi dei suoi punti late-
rali, ma appena viene tagliato quel Iilo dall`alto si
allontana, come se non ci Iosse ormai piu nulla da
Iare. Avviene qualcosa di simile a proposito della
trama delle autorita e delle obbedienze in una so-
cieta, in un ordine religioso, nella Chiesa. L`obbe-
dienza a Dio e il Iilo dall`alto: tutto, si e costruito a
partire da essa; ma essa non puo essere dimentica-
ta neppure dopo che e Iinita la costruzione. In ca-
so contrario, tutto si ripiega su se stesso e si slega.
Occorre Iare, a proposito dell`obbedienza, una
ricapitolazione, cioe secondo il senso classico
dato a questa parola da sant`Ireneo riprendere
le cose alla loro MPHFHLD e ricondurle @Z>SLHRW^$ San-
t `Ireneo ci e di grande aiuto in questo tentativo.
Egli dimostra una particolare sensibilita per il tema
dell`obbedienza e ha, hello stesso tempo, il vantag-
gio di collocarsi di Ironte alla Scrittura con occhi,
per cosi dire, vergini, senza il Iiltro di quelle inter-
pretazioni e deduzioni particolari sull`obbedienza
che verranno in seguito. Egli rappresenta lo stadio
piu antico della Tradizione sull`obbedienza, quello
piu vicino alla sorgente. Sono inIinite, inIatti, le
Iorme e le caratterizzazioni che l`obbedienza ha as-
sunto, in seguito, nella vita della Chiesa. C`e stata
un`obbedienza ecclesiastica e un`obbedienza mona-
stica; all`interno di quest`ultima, c`e stata u n `obbe-
dienza di stampo basiliano, una di stampo paco-
miano, benedettino..; Nel medioevo, si distinguono
un`obbedienza Irancescana, connessa con la pover-
ta, che insiste sull`aspetto di rinnegamento della
propria volonta, e un`obbedienza domenicana, piu
aperta all`apostolato, che Ia leva maggiormente sul
bene comune che si raggiunge con l`unione delle
volonta. Con sant`Ignazio di Loyola, si e accentua-
to, in epoca moderna, il radicalismo dell`obbedien-
za (cieca, come cadavere). Attualmente, dopo il
Concilio, si parla volentieri di obbedienza respon-
sabile, dialogata, o caritativa. Sono state, nel loro
ambiente e nel loro tempo, tutte espressioni auten-
tiche della vitalita della Chiesa e hanno prodotto
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una Iioritura meravigliosa di opere e di santita. Ma
come in Iebbraio-marzo l `albero da Irutto viene
potato dei rami della precedente stagione, anche se
buona, e ridotto al solo tronco o poco piu, perch
la linIa si raccolga e l `albero sia pronto a una nuo-
va Iioritura in primavera, cosi, a ogni svolta nella
vita della Chiesa, bisogna rimettere a nudo la paro-
la di Dio, per rendere possibile una nuova prima-
vera e una nuova stagione di Irutti.
Le immagini della potatura e della nuova pri-
mavera ]LMTSK TDP^! non sono mie; le ha usate,
per primo, papa Paolo VI, nel discorso di apertura
del secondo periodo conciliare3. Ma una primave-
ra spirituale non puo avvenire che per opera dello
Spirito Santo e inIatti l `immagine della nuova pri-
mavera non Ia che riprendere l `idea cara a papa
Giovanni XXIII di una novella Pentecoste per
la Chiesa. E lo Spirito Santo che rinnova la Iaccia
della terra. Come per il soIIiare del tiepido ven-
to Favonio diceva un Padre della Chiesa , a
primavera, i prati germogliano ovunque, olezzando
di Iiori..., cosi per l `operazione miracolosa dello
Spirito Santo, nascono i bellissimi Iiori della Chie-
sa4. Nella ricorrenza del XVI centenario del con-
cilio ecumenico Costantinopolitano I il concilio
che deIini la divinita dello Spirito Santo , il papa
5AAS 55 (1963) 850 ss.
4 Cf Zeno di Verona, Trattati, 1,33 (CCL 22, p. 84).