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THE ENGINEERS OF
TIME

XTREMESTUFF MAGAZINE
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NOVEMBRE / DICEMBRE

Numero 04
ANNO 2005 - €4,50

il magazine dedicato al non convenzionale


Anno I
Giorgio Zatton

numero 04
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Novembre / Dicembre 20 05
Il secondo
Per informazioni: Corvo&C.spa - Tel. 02 85979860 - info@corvospa.it

Skater al
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il “900”

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NOVEMBRE / DICEMBRE ANNO 2005


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Xtreme stuff

NOVEMBRE / DICEMBRE
Sommario
Numero 04
ANNO 2005

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Un po’ di storia

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35 Aquabike
42 Transahara, l’incontro tra un dopo l’uragano
10 Sognava di volare playboy e un campione di Kite Katrina
Il veicolo più agile
come Peter Pan Il Principe Sergio Ferrero di Muresanu e l’eclettico ed utile per il pronto
Stefania Martinengo, campionessa del mondo di campione del mondo di Kitesurf Christopher Tasti intervento in situa-
Freestyle femminile, si racconta a Xtremestuff. hanno attraversato il deserto in mountainboard. zioni di salvataggio
estreme come il
20 Il vento tra le mani 46 Rollerblades, i pattini acrobatici recupero delle vitti-
me di un uragano
Il Windsurf… connubio tra Surf e Vela dove le Sempre più facile vedere le nostre strade trasfor-
due tecniche si incontrano dando vita a uno sport mate in enormi piste di pattinaggio. Oltre ad esse- 41 Lombardia
unico. re estremamente divertente, fa bene al fisico.
un grande lago

24 Kevin Pritchard 52 Il 900° in Italia, Giorgio Zattoni


Il Lago di Como,
con un’area di 146
A tu per tu col sei volte Campione del Mondo di Il secondo skater al mondo, dopo Tony Hawk, a kmq, è il terzo lago
Windsurf. Il primo e l’unico capace di interrompere il chiudere una rotazione di 900 gradi. italiano per esten-
predominio di un altro grande, Bjorn Dunkerbeck. sione dopo quello di

58 Angoli di America
Garda e il Verbano.

30 Campionato del Mondo di Un fenomeno in crescita, l’ungherese Laslo “Ubi” 55 Storia dello
Aquabike e Gp d’Europa Szilvasi. Giovanissimo atleta dell’Est che, per skateboarding
seguire la sua passione, gira il mondo. Dagli anni '60 ad
“Città di Alghero” oggi un riassun-

64 Freebord, snowboard d’asfalto


Alberto Monti è il nuovo Campione del Mondo di to dell'evoluzione
Aquabike, nella categoria Ski Division, battendo il di uno sport che
francese Kevin Laigle campione uscente. Il nuovo e rivoluzionario sport che permette di diventa stile di vita,
partendo dalla Cali-
sciare anche senza neve. Spettacolare!
37 KPWT
fornia per fare il
giro del mondo.

Kiteboard Pro World Tour 70 Freestyle.ch 2005


Approda in Italia per la prima volta, con una tappa sul La più grande manifestazione di sport freestyle d’Eu-
Lago di Como, il circuito KPWT che porta in giro per il ropa, che ha visto protagonisti riders, snowboarders,
mondo i kiters più apprezzati a livello internazionale. skaters e bikers di livello internazionale.

Novembre - Dicembre 3 X3M04

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NOVEMBRE / DICEMBRE

Sommario
Numero 04
ANNO 2005

90
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Aspettando
Torino 2006

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99 Corsica, un
114 Un week end con i giganti monte sul mare
76 Su e giù per il Mustagh Ata in della strada
La quarta isola del
Mediterraneo non
meno di 11h L’Autodromo internazionale di Misano Adriatico presenta lunghi
Due giovani atleti tedeschi sono saliti in vetta al ha ospitato il Week-end del Camionista, l’edizione fiumi, ma torrenti
Mustagh Ata (7.500m) e rientrati al campo base italiana del Truck Race. ampi, impetuosi e
in appena 10 ore e 41 minuti. ricchi d’acqua d’in-

120 Sportività, versatilità e


verno.

90 Aspettando Torino 2006 lusso…La nuova Audi Q7 113 Ma quanto


A tre mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici Invernali, Un auto che unisce in modo superbo sportività e fa bene, all’or-
l’Italia è già in fermento. versatilità, tecnologia all’avanguardia e lusso di un ganismo, anda-

96 Avventura al Corsica Raid


veicolo di classe superiore. re in bici?
Miglior efficienza

122 154 chili di potenza!


Da Bastia ad Ajaccio, atleti di tutte le Nazioni dell'apparato cardio-
si sono affrontati percorrendo 250 km di corsa, vascolare, elevato
mountain bike, canyoning e passaggi in corda. Vyrus 984 C3 2V, un telaio ad omega e un motore consumo di calorie
Ducati 1000DS per una realtà di impostazione e recupero delle

102 100 miglia artigianale che opera in Romagna. attività motorie.

sul deserto del Namib


124 La Salute della pelle
119 Il Truckfest
Una gara al limite dell’estremo sul deserto più di Peterborough
bello e antico del mondo. La vittoria, al tedesco Proteggere la nostra pelle dalle intemperie del Il più importante
Jorg Balle. tempo e dalle espressioni del viso: vi presentiamo festival europeo
alcuni prodotti per prevenire le rughe. dedicato agli autoar-

108 Red Bull


ticolati e ai giganti

126 Il Giro d’Italia a piedi


della strada.
Conquering Fortezza
La Franzenfeste di Bolzano, maestosa roccafor- Da Ventimiglia a Trieste, da confine a confine, a
te asburgica ottocentesca, ha ospitato il primo piedi: 300 km in 60 giorni. L'avventura estrema di
Contest di Downhill e Bike Trial. Christian Lorenzati.

X3M04 4 Novembre - Dicembre

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NOVEMBRE / DICEMBRE
Numero 04
IN COVER
ANNO 2005

Giorgio Zattoni un'icona dello skateborard in Italia si racconta


per noi di Xtremestuff Magazine. Curiosità di uno skater con la
passione per il "Wellness", il mare... e le motocross
Foto di: Riccardo Monti

Anno I - Numero 4 - Bimestrale


Novembre - Dicembre 2005

Editoriale
www.xtremestuff.it

Direttore editoriale
e responsabile
Gian Luca Corona Siamo arrivati all’ultimo numero del 2005 e vi confesso che è
gianluca@xtremestuff.it stato un crescendo di emozioni.
Art Director Vedere tutto il materiale che ci inviate in redazione, tutte le
Alessandro Cirina e-mail che ci scrivete, segnalandoci i vari eventi che si svol-
alessandro@xtremestuff.it
gono in giro per l’Europa, consigliandoci i temi da trattare,
Responsabile di Redazione informandoci su tutte le vostre imprese e avventure personali,
Marianna Macis
marianna@xtremestuff.it insomma, sono e siamo veramente felici e lusingati del risultato
che abbiamo raggiunto grazie a voi.
Redazione
Patrizia Salaris Vi anticipo che il numero di gennaio 2006 sarà esplosivo, dedi-
Emanuele Concas cato a tutti gli sport invernali, la moda, la cura e la preparazio-
Paolo Gianfanti
ne del corpo, i viaggi e tanto altro.
Marketing Un numero sempre più non convenzionale e sempre più inte-
Massimo Pieranunzi
ressante, una particolare attenzione la dedicheremo a tutte
Hanno collaborato le atlete “xtreme”, detentrici di titoli nelle diverse discipline
Silvana Casetti, Roberto Locatelli, Christian
Lorenzati, Riccardo Monti, Damiano Ticconi, sportive. Continuate a mandarci i vostri materiali, le vostre
Francesca Urbano segnalazioni e le vostre critiche.
Fotografie Vi aspetto in edicola e on line su www.xtremestuff.it.
Archivio www. redbull.com
Archivio www.terramia.com
Silvana Casetti, Michele Fontana, Roberto Gian Luca Corona
Locatelli, Fabrizio Messineo, Riccardo Monti,
Mario Negro, Francesca Urbano, Olav Zipser

Ringraziamo
Liana Aschini (Connexia),
Manuela Caminada, Gian Giacomo Nieddu,
Michela Stancheris (Ldl Comunicazione)

Concessionaria Pubblicità
Il Sole 24 Ore System
Via Monte Rosa 91
20149 Milano
tel. 02302231

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Società Europea di Edizioni SpA
Via G. Negri, 4 - Milano OnLine
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Arti Grafiche Amilcare Pizzi
Xtremestuff.it
Milano Il Magazine dedicato a tutti
gli sport NON convenzionali
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Publiteam s.r.l.
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autorizzazione scritta dell’Editore. L’elaborazione dei testi,
anche se curata con scrupolosa attenzione, non può compor- Nelle sezioni dedicate a Voi lettori, potrete pubblicare le vostre espe-
tare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o
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rienze, interagire con il nostro Forum di discussione, lasciare i vostri
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singoli autori non comporta responsabilità alcuna per l’Edito- quotidianamente e tanto altro... Sarete Voi, con le vostre avventure, il
re. Xtremestuff Magazine è registrato presso il Tribunale di
Cagliari al n° 14/05 Codice ISSN 1825-8158 cuore del sito. Venite a trovarci su www.xtremestuff.it

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Le informazioni sono suscettibili di variazione. Eventuali modifiche sono di esclusiva responsabilità delle fonti organizzative dell'evento o manifestazione

News Abbiamo scelto per voi i prossimi


eventi del panorama sportivo

Boa Vista Ultramarathon


150 chilometri di corsa non-stop nell’affascinante Isola di Boa Vista nell’ar-
cipelago di Capo Verde, tra il deserto e l’oceano, nel tempo massimo di 60
ore. E’ la nuova sfida lanciata dal Friesian Team, che dallo scorso anno orga-
nizza la Boa Vista Ultramarathon, massacrante competizione internazionale,
giunta quest’anno alla quinta edizione. Dal 6 all’8 dicembre, l’Isola di Capo
Verde, paradiso incontaminato dell’Africa del Sud, sarà lo scenario di questa
gara originale quanto dura. Con una temperatura media di 27° e un’escur-
sione termica tra il giorno e la notte del 10%, gli atleti dovranno percorrere
150 chilometri a piedi in due giorni e mezzo. Unici strumenti consentiti, una
cartina e un road-book, col quale i partecipanti potranno scegliere le vie più
brevi o più adatte, un sacco a pelo e una scorta di cibo e acqua. Un’avventura
al limite dell’estremo con un montepremi interessante: 6000 euro. Info su Foto di Mariapaola Gabusi
www.friesianteam.com.

Marabana Marathon
Ancora oggi, dopo cinquecento anni dallo sbarco dei primi europei, Cuba
continua ad incantare i visitatori con i suoi colori e giochi di luci, con i ritmi
sensuali e coinvolgenti delle danze, con lo splendido patrimonio culturale
delle sue città. Ma Cuba non è solo sole, mare, cultura, musica e allegria, è
anche sport. Il 20 novembre si corre, infatti, la Marabana Marathon, gara
bellissima e divertente con partenza dal lungomare Malecon e un percorso
ondulato che attraversa quattro quartieri dell’Havana: Havana Vieja, Havana
Centro, Vedano e Miramar, toccando i principali monumenti della capitale
cubana, il cui centro storico è stato dichiarato, dall’Unesco, Patrimonio
Culturale dell’Umanità. La maratona prevede due giri sullo stesso percorso e
una temperatura media di 24°. Un’esperienza memorabile in una città estre-
mamente bella e affascinante, ospitale e allegra.

Oman Adventure
Dopo i grandi successi del Raid Gauloises, Elf Authentic Adventure e
Reunion D’Aventures, il Gerard Fusil Consultants ci riprova. E lo fa con
l’Oman Adventure. Dal 2 al 10 dicembre il Sultanato dell’Oman sarà, infatti,
il palcoscenico di una delle più importanti gare di Bike & Run, i due sport
outdoor più diffusi al mondo. Circondati dalla sontuosa natura dell’Oman, le
squadre composte da due atleti, uno dei quali su una mtb, dovranno gareg-
giare attraverso 5 lunghe tappe tra montagna, deserto e costa. I partecipanti
verranno divisi in tre categorie: uomini, donne e squadra mista.
Oltre a richiedere una grande forza fisica, la gara è basata su un’ottima strate-
gia tattica, senso pratico e, soprattutto, su uno spiccato spirito di squadra.

X3M04 8 Novembre - Dicembre

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LA PIOGGIA
È COMPLETAMENTE
SEDOTTA DALLA PELLE,
MA LA PELLE
LA RIFIUTA
TOTALMENTE.

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foto: Olav Zipser

X3M04 10 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Sognava di volare
come Peter Pan
Stefania Martinengo,
campionessa del mondo di
Freestyle femminile,
si racconta a Xtremestuff Magazine

Novembre - Dicembre 11 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 11 26/10/2005 18.50.05


E’ una delle più acclamate campionesse di paracadutismo
acrobatico. Il cielo è per lei un luogo dove dar libero
sfogo a coreografie, giochi e gare, ma è anche una vera e aerobatica da soli o in gruppo, muoversi in tutte le dire-
propria filosofia di vita. zioni ed orientazioni, creare giochi con i compagni di
volo, persino ballare in aria….il Freefly ed il Freestyle sono
Descrivici questa fantastica disciplina sportiva. delle discipline infinite.
Il Freefly ed il Freestyle sono per me l’ arte del volo A chi la consiglieresti e quale consiglio daresti a chi
umano...Si impara a volare e a muoversi nell’aria a corpo si vuole avvicinare al Freefly?
libero, cioè senza il supporto di un’ala rigida. Da piccoli Non occorrono requisiti particolari per poter praticare il
impariamo a camminare sull’elemento Terra, poi impa- Freefly. Lo consiglierei a tutti!! Il Freefly è una disciplina
riamo a nuotare nell’elemento acqua ed infine a volare molto vasta, c’e n’è per tutti i gusti!
nell’elemento aria… Lanciandosi da 4500 metri, a secon- Credo che ciascuno potrà trovare una caratteristica del
da del tipo di volo e di velocità, si hanno a disposizione Freefly in cui identificarsi o sentirsi più a proprio agio.
da 1 a 2 minuti circa di volo a corpo libero prima di aprire Consigli? E’ importantissimo imparare il Freefly con i giusti
il paracadute. In quel lasso di tempo si può sfogare la passi e, soprattutto all’inizio, farsi seguire da un istruttore
fantasia per creare una coreografia acrobatica o meglio qualificato.

X3M04 12 Novembre - Dicembre

impaginato_N04_pubb.indd 12 26/10/2005 18.50.16


Per i veri cereali
sei sulla “strada buona”.

La bontà unica dei cereali integri, così grandi e gustosi


da mangiarli con gli occhi. Da oggi ancora più buoni,
con il 40% di fibre in più.
LA VERA NATURA DEI CEREALI.

impaginato_N04_pubb.indd 13 26/10/2005 18.50.28


tutt’uno con l’Energia della Terra!!! Spesso nella quotidianità
di tutti i giorni perdiamo l’obiettività e la giusta prospettiva
delle cose… quando mi capita, mi basta fare un lancio, così
anche da sola, esco dall’aereo senza fare nulla di preciso ma
Ho sentito che quando eri piccola tua madre ti leggeva
solo per il gusto di volare… sotto vela respiro a fondo e sento
sempre la favola di Peter Pan. Pensi che, anche inconscia-
una pace dentro.
mente, ti abbia in qualche modo influenzato?
Come riesce un freeflyer a volare spostandosi in avanti,
Oh, certo che sì!!! Un mio sogno ricorrente da piccolina era volare,
indietro, cambiando direzione e orientamento? In prati-
proprio come Peter Pan!! Ora in qualche modo volo per davvero,
ca, ad essere più forte della gravità?
è fantastico! Credo che senza volere tutti siamo toccati dalle
Beh, diciamo che in realtà si tratta di una vera e propria allean-
fiabe che leggiamo da piccoli. Le fiabe ci insegnano a sognare. E’
za con la forza di gravità e con il flusso d’aria. Grazie alla forza

mo
importante non perdere questa capacità perché i sogni sono desi-

tis
di gravità, che inevitabilmente ci attrae verso la Terra, quando

paracadu
deri e noi abbiamo tutte le possibilità di realizzarli, dobbiamo solo
saliamo con l’aereo alla quota di lancio, accumuliamo energia
crederci!!!! Spesso quando diventiamo ‘Grandi’ ci inaridiamo, non
potenziale che poi, uscendo dall’aereo, trasformiamo in ener-
crediamo più nelle favole e nei sogni e così perdiamo la capacità di
gia cinetica. Il corpo accelerato incontra la resistenza dell’aria,

tism
realizzare i nostri desideri.

adu
si formano attorno al corpo zone di alta e bassa pressione.

rac
Cosa provi quando voli a corpo libero?

pa
Manipolando l’aria e modificando volontariamente la nostra
E’ una sensazione indescrivibile! Quando volo, tutti i miei pensieri,

d
forma corporea ed il nostro assetto riusciamo a spostarci a

ca
preoccupazioni di vita quotidiana si dissipano immediatamente.

ra
diverse velocità sia verticali che orizzontali. Per spiegarvi in

pa
La sensazione dell’aria sulla pelle, le luci, i colori del sole e delle
modo più semplice, immaginate di essere in macchina e di
nuvole, il panorama, il sorriso inevitabile che ricevi da chi si lancia
mettere la mano fuori da finestrino, ora muovete la mano,
con te e che inevitabilmente restituisci, la libertà di movimento,
sentirete la mano spostarsi a seconda di come deflettete il
la pace che si prova a vela aperta…tutto questo ti fa sentire un
flusso d’aria, è lo stesso principio...

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Xtreme stuff

Palmares
1995: prima donna al mondo a superare l’Atmosphere
Dolphin Test livello A con la spaceball e medaglia d’oro ai
primi campionati italiani di Freestyle (Protoni del Vivaro)
1996: Medaglia d’argento al Coppa del Mondo di Freestyle in
squadra con Olav Zipser (Efes, Turchia) 1998: prima donna al
mondo a superare l’ Atmosphere Dolphin test livello B e C
1999: Medaglia d’oro per il Freefly agli Space Games in squa-
dra con Olav Zipser e Rook Nelson (Chicago, Illinois)
2000: Medaglia d’oro ai Nazionali Italiani sia per il Freestyle
in squadra con Filippo Fabbi come video operatore che per
Fino al ’95 lavoravi all’Alitalia.
il Freefly con la squadra Freefly Circus con Filippo Fabbi e
E’ evidente che hai il volo nelle vene.
Mauro Tannino (Udine, Italia); Medaglia d’oro agli Space
Sì, sono sempre stata attirata dal volo e dai viaggi. Sin da picco-
lina, grazie al lavoro di mio padre, la mia famiglia ha viaggiato Games per il Freestyle in squadra con Olav Zipser e medaglia

tanto…ho sempre amato la parte del volo sull’aereo!! d’argento per il Freefly in squadra con Mike Swanson e Steve
Nel 92’ studiavo ancora Biologia all’Università di Milano, ma Utter (Pahokee, Florida); Partecipante alla prima formazione
stavo passando un periodo un po’ di crisi, non sapevo veramente a 10 head-down 3 punti.
cosa volevo dalla mia vita. Nei momenti in cui mi sentivo triste, 2001: Medaglia d’oro ai nazionali italiani sia per il Freestyle,
prendevo la macchina e andavo all’aeroporto di Linate. Vedere in squadra con Filippo Fabbi, che per il Freefly con la squadra
gente che partiva, che arrivava, aerei che staccavano dalla pista Freefly Circus con Filippo Fabbi e Gabriele Dassori (Verona);
in continuazione chissà per quale destinazione… mi aiutava a Medaglia d’oro al campionato del Mondo di Freestyle con la
ricaricarmi… Poi mi sono detta: sì questo è il messaggio, devo squadra Freestyle Circus con Filippo Fabbi (Spagna); Medaglia
fare una vita di aeroporto o di viaggi!!! Ho un cuore da nomade d’oro ai World Air Games per il Freestyle (Spagna); Medaglia
credo ed il mondo del Paracadutismo come quello degli Aero- d’oro agli Olympic World Games per il Freestyle con la squa-
porti è un mondo di nomadi….

mo
dra Freestyle Circus con Filippo Fabbi (Akita, Giappone)
E non solo tu in famiglia. Anche tua sorella Gaudenzia è 2003: Medaglia d’oro al Gran Galà di Freestyle (Ravenna)

o
una paracadutista acrobatica.

ism
2004: Medaglia d’oro ai nazionali italiani per il Freestyle in

adut
Sì, mia sorella ha fatto molto per il paracadutismo in Italia. Insie- squadra con Olav Zipser (Ravenna); Medaglia d’argento al
me a Marietto, un caro amico, sono stati tra i primi a praticare
campionato del Mondo per il Freestyle in squadra con Olav
la chute assis (volo seduti) e lo Skysurf in Italia. Nel ‘94 Gau ha
Zipser (Boituva, Brasile)
vinto l’oro al primo campionato del Mondo di Skysurf Femminile
2005: Partecipante al Record Italiano di Freefly formazione a
ed ha ottenuto, in squadra con Olav come video-operatore, il
16 Freeflyers (Arezzo)
migliore piazzamento come donna agli Extreme Games. Non

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saltavo ancora quando Gau mi ha invitato a fare un Tandem nell’89, Il tuo sogno è sempre stato quello di
tanto per provare….io volevo in realtà prendere il brevetto di Pilota costituire il primo Freefly Circus, un vero
aereo, ma dopo quel lancio non ebbi più dubbi e chiesi di iniziare subito e proprio circo dell’aria da presentare al
il corso!!! Per il brevetto di Pilota sono ancora in tempo più avanti!!! galà di Montecarlo. A che punto è questo
Cosa consiglieresti a chi volesse intraprendere una sfida con te? ambizioso progetto?
Non credo nella competizione per battere un avversario, ma solo nella Credo ancora molto in questa idea, magari in
competizione con se stessi. Un atleta deve cercare di dare il meglio di se, cooperazione con un altro Circo già esistente.
mostrare cosa ha creato durante gli allenamenti, esprimersi…il risultato è Vedo anche una classica Fiera, dove a terra vi
relativo. Se in competizione hai fatto esattamente quello che hai prepara- sono giocolieri, mimi, clowns, acrobati, skate-
to in allenamento e sei soddisfatto della tua prestazione, questo è quello boards, biciclette, giochi. Su un mega scher-
che conta. Durante una gara ci deve essere complicità tra i diversi atleti, mo vengono presentati invece i Freeflyers
non rivalità, per me è fondamentale per vivere l’esperienza in modo posi- che creano sketches, coreografie e scenette
tivo! Cadere nella trappola della comparazione con l’avversario spesso è comiche e con fumogeni attaccati ai piedi
fuorviante perché ci porta a concentrarci troppo sugli errori degli altri e creano disegni in aria tipo frecce tricolori...poi
a non vedere i nostri. ci sono anche aerei acrobatici etc..
Purtroppo non è facile trovare sponsor per far
partire un progetto simile. Chissà un giorno
magari incontrerò qualcuno che ci crederà
quanto ci credo io.

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X3M04 16 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Quali sono i tuoi impegni futuri? Parteciperai anche E ai prossimi campionati europei e mondiali presente-
tu agli Space Games e al Freefly Girls Meeting? rai delle novità, se si quali?
Quest’anno ho un calendario molto impegnativo: proprio Sto sperimentando delle figure e dei passaggi nuovi, ma li
ieri qui a Skydive Tortuga Arezzo abbiamo stabilito il nuovo presenterò solo se riuscirò a migliorarne la prestazione e a
Record Italiano di Freefly head-down con una formazione rendere più pulito e fluido il movimento…
a 16 Freeflyers. Bellissimo. A metà giugno ci spostiamo per Quali sono al momento i tuoi più temibili avversari?
il Record Europeo di Freefly adc Empuria Brava in Spagna Tra le Freestylers che sono in allenamento per le prossime
e subito dopo parteciperò al Record del Mondo di Freefly gare, mi piacciono molto lo stile e le coreografie della
Femminile a Chicago negli USA. A luglio iniziano le gare freestyler giapponese Yoko Okazaki. Ci sono anche molte
di Freestyle, quest’anno in squadra con Olav rappresen- nuove atlete che stanno crescendo, per esempio in Italia
tiamo l’Italia alla Coppa Europa in Russia, agli Olympic segnalerei Marianne Cotrin-Mooney, Donata Fialdini e
World Games in Germania ed alla Coppa del Mondo in Tiziana Rossetti.
Arizona!!! Il posto più bello dal quale ti sei lanciata.
I primi di agosto organizzo un incontro di Freeflyers I posti di mare sono i miei preferiti, adoro atterrare in
– donne, in preparazione al Record Europeo Femmini- spiaggia appena prima del tramonto quando il sole riflette
le dell’anno prossimo e subito dopo iniziano gli Space la luce nel mare! Per citarne uno, un mese fa mi sono
Games… Si non vedo l’ora, gli Space Games sono il mio lanciata in Australia a Coolum Beach vicino a Noosa, bellis-
appuntamento preferito! simo!!! Ho in programma di andare presto in Venezuela,
dove un amico ha aperto un centro di paracadutismo, mi
ha promesso che ci porterà a lanciare vicino alla foresta
amazzonica e anche su un’isola corallina, ho visto le foto in
volo e sono rimasta col fiato sospeso….
Una domanda indiscreta! In volo hai trovato anche
l’amore, o sbaglio?
Si, sono 10 anni che condivido la mia vita con Olav Zipser.
Ci siamo dapprima conosciuti durante una gara, poi l’anno
successivo ci siamo rincontrati negli USA dove mi ero recata
per degli allenamenti. Lì è nato l’amore.

Marianna Macis
paracadudutismo
paracadutismo
tismo

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Chi e'...
Nome:
Stefania Samina Maria Martinengo
Nata:
Mandibahauddin (Rawalpindi),
Pakistan, il 12 settembre 1967
Specialità:
Freestyle e Freefly. E’ istruttrice della “1st
School of Modern Skyflying” del Centro
di Paracadutismo Skydive Sport Tortuga
di Arezzo, insieme a Olav Zipser e Manuel
Basso. E’ Giudice Internazionale FAI per le
discipline AE.
Hobbies:
Yoga, danza, sport d’acqua (scuba, snoe-
rkling, watersking, wakebaording), sport
di montagna, outdoor sports, dipingere
e leggere.
Salti: 7300

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Foto di: Budweiser e Michele Fontana

Il Vento tra le mani


Il Windsurf ...il connubio tra il Surf e la Vela
dove le due tecniche si incontrano
dando vita ad uno sport unico

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URFWINDSURF
Xtreme stuff

Un po’ di storia…

F
Il windsurf nasce negli Stati Uniti alla fine

R
degli anni ’50, ma il successo arriva una
decina di anni dopo e, da allora, la sua

U
popolarità è sempre aumentata fino a
diventare disciplina olimpica nel 1984.

S
Praticato in tutto il mondo, il windsurf
consente di solcare il mare in piedi, su

FD
una tavola da surf a vela, spostandosi
sull’acqua grazie alla forza del vento. Lo
scafo leggero, piccolo e con una grande

IN
superficie velica, permette all’windsurf di

WINDSUR
raggiungere velocità molto alte ed evolu-
zioni acrobatiche incredibili. Per questo
motivo, tutti i grandi laghi e quasi tutto

W
il litorale marino italiano si sono forniti di
club per questo sport. Sul Lago Maggiore
come sul lago di Garda, sui laghi della
Francia o dell’alta Engadina, è possibile
vedere centinaia di windsurf con le loro
coloratissime vele che si incrociano e
S compiono evoluzioni sull’acqua. Senza
dimenticare che tour operators e agenzie
di viaggi offrono moltissime opportunità
D
per “surfare” intorno al mondo: dagli
Stati Uniti ai Caraibi, dal Marocco al Sud
Africa, dall’Australia al Canada e tutto il
N
bacino del Mediterraneo.
W WINDSURF

Attrezzatura
W I

Il windsurf si compone di: tavola, vela,


albero e boma.
La tavola può essere costruita in vari
materiali: legno, vetroresina e fibra di
F

carbonio, mentre le misure variano dai


2,4m ai 4m ca. L’albero è fissato alla
R

tavola con un raccordo snodato che può


WINDSURF

essere in fibra di vetro o in carbonio. Il


U

boma ha la forma di un ovale schiaccia-


to, è fissato all’albero ed è lo strumento
S

base per pilotare il windsurf e compiere


tutte le manovre. La pinna serve, invece,
RF

per dare direzionalità alla tavola, mentre


la deriva, che è a scomparsa, può essere
cioè eliminata tirandola su, rappresenta
U

N
URF

una vera e propria “resistenza all’avanza-


S

mento”, indispensabile per i principianti


D

o comunque adatte a venti deboli, per


I
F

riuscire a mantenere una certa direziona-


WINDSUR

WIN

lità, soprattutto quando si vuole andare


WINDS

di bolina senza scarrocciare.

Novembre - Dicembre 21 X3M04

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Orzare e Poggiare
Per dirigere la tavola nella direzione volu-
ta è necessario imparare ad orzare e
poggiare. Se orziamo, la tavola girerà
verso la direzione di provenienza del
vento, finchè non si posizionerà prua al
vento. Per orzare è necessario portare
l’albero verso poppa, in modo da sposta-
re il centro velico verso di essa. Il centro
velico non è altro che il punto, immagina-
rio, della vela in cui si concentra la forza
di spinta esercitata dal vento.
Se invece poggiamo, la tavola girerà in
modo da allontanarsi dalla direzione di
provenienza del vento ed andrà sempre
più “con il vento”, fino a raggiunge-
re l’andatura di poppa. Per poggiare è
necessario portare l’albero verso prua,
spostando il centro velico verso di essa. La
tavola ruota in una direzione o nell’altra
a seconda dello spostamento verso prua,
se poggio, o verso poppa, se orzo, del
centro velico. Ciò fa sì che la spinta della
vela si concentri maggiormente verso
l’una o l’altra estremità della tavola e che
facendo “perno” sulla deriva, la tavola
cambi direzione.

X3M04 22 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

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La teoria dei venti

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Le specialita'

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Una delle condizioni indispensabili per

W
imparare la pratica del Windsurf è avere
qualche nozione di base sulle andature Chi lo può praticare Freestyle:
della tavola rispetto al vento. si usa una tavola molto corta e quindi molto

I
Le andature fondamentali sono: Bolina Il windsurf è uno sport alla portata di maneggevole. Questa specialità permette F
(45° rispetto alla direzione di provenienza
del vento), Traverso (90° rispetto alla
direzione di provenienza del vento), Lasco
tutti. Prima di iniziare è comunque neces-
sario apprendere le nozioni base in una
buona scuola. Questo vi porterà ad avere
di compiere strabilianti evoluzioni dai nomi
esotici come vulcan, table top, spock.
Slalom:
W
R
(135° rispetto alla direzione di provenien- un minimo di perfezionamento tecnico e, è la specialità più praticata. Consiste
za del vento), Poppa (180° rispetto alla dopo questo periodo di pratica, saranno nell’andare avanti e indietro sullo spec-
U
direzione di provenienza del vento). solo la costanza, la preparazione atle- chio d’acqua, compiendo delle velocis-
L’andatura più veloce, generalmente, è tica e l’impegno a farvi raggiungere i sime manovre di virata e rifacendo il
FS

il Lasco, mentre quelle più lente sono risultati sperati. Rivolgetevi alle scuole di percorso in senso inverso. Si raggiungono
Poppa e Bolina. windsurf: in Italia, sono prevalentemente anche velocità di 70-80 km/h.
Sulle moderne tavole Funboard, quasi sezioni di circoli di vela, della federazione Bump Jump:
DR

mai si effettua l’andatura di poppa, sia della vela o della Lega Navale. richiede grandi doti tecniche e fisiche. Lo
perché è troppo lenta, sia perchè richiede Ad esse si può fare riferimento perchè si pratica quando il vento soffia ad almeno
U

un buon equilibrio, difficile da mantenere organizzano corsi specifici per chi vuole 40 km/h. Con il mare agitato e in queste
N
NDSURF

su tavole dotate di poco volume. Per avvicinarsi a questo sport. Informazioni condizioni, i surfisti possono compiere
iniziare la planata, è consigliabile prende- più dettagliate si possono avere dalla salti, raggiungere velocità molto alte ed
re velocità al Lasco e poi iniziare a “strin- Federvela e da tutte le sedi periferiche effettuare il giro della morte.
gere” il vento, portandosi al traverso e regionali, sparse su tutto il territorio
D
W

quindi di bolina. nazionale. Marianna Macis


N

Novembre - Dicembre 23 X3M04

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Foto di: Courtesy of Maui Sails

W
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Kevin Pritchard
A tu per tu col sei volte
Campione del Mondo di Windsurf

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Xtreme stuff

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Se lo incontri per strada o in spiaggia


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e ti fermi a parlare con lui, è la perso-


D

na più tranquilla del mondo. Gentile e


WINDS
S

sempre disponibile, risponde con calma


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e a bassa voce a tutto quello che gli


chiedi… lo conosco da anni e non credo
IIN

di averlo mai visto correre per la fretta…


S

ma quando esce in acqua con il suo


UURRF W
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windsurf si trasforma, vederlo in azione è


uno spettacolo, le emozioni che riesce a
D

trasmettere a chi lo segue dalla spiaggia


D

ti lasciano senza fiato ed è a quel punto


che ti rendi pienamente conto con chi
U
S

stavi tranquillamente parlando magari


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solo pochi minuti prima... Kevin Pritchard


R

è uno dei campioni più completi e rappre-


sentativi del Windsurf mondiale: più volte
F

Campione del Mondo, Campione d’Eu-


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ropa, d’America etc. In più discipline, è


R
IN

stato il primo e l’unico capace di inter-


N
F

rompere il predominio di un altro grande:


D
F

Bjorn Dunkerbeck… Il Windsurf conta


DSURF

solamente 3 Campioni del Mondo Overall


S

e uno di loro è Kevin Pritchard.


UR

Novembre - Dicembre 25 X3M04


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impaginato_N04_pubb.indd 25 26/10/2005 16.08.45


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Bene Kevin, gli amici di Xtremestuff

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Magazine vorrebbero conoscerti.
Dalla California, dove sei nato e
C’è una nuova disciplina, da un
paio d’anni, nel Windsurf, il Supe-

F
Puoi parlarci della grande passione
cresciuto, a Maui, paradiso delle rX, che ne pensi? ti piace?
per il tuo sport?… hai imparato
Hawaii, dove ora vivi… la tua fami- Adoro il SuperX. E’ una combinazione
prima a camminare o ad andare in
glia ti ha sempre sostenuto? di race e freestyle con alcuni ostacoli
Windsurf?

NS
INID
WW
Si certamente, la mia famiglia mi ha da saltare e non puoi assolutamente
Direi che ho cominciato prima a cammi-
sempre sostenuto e continua a soste- distrarti finché non tagli il traguardo.
nare ma ho sempre amato il Windsurf
nermi in ogni cosa io faccia o decida.
IN
Nello slalom, invece, una volta ottenu-
W
sin da quando avevo 8 anni. E’ sempre
Viviamo tutti a Maui ora, a 5 minuti ta la prima posizione, non penso ci sia
stato il mio sogno poter vivere di quello
di strada l’uno dall’altro, ed è una molto più da fare.
e ogni giorno continuo a vivere quel
cosa molto bella e che funziona anche Cosa ti spinge là fuori a sfidare i
sogno…
molto bene. tuoi limiti e il mare, magari con
Quando sei passato alla parte agoni-
Come si svolge una tua giornata onde di oltre 10-12 metri?
stica del tuo sport e hai cominciato a
tipo quando sei a casa? Segui una Amo le grandi onde. Il wave è in asso-
fare gare?
particolare tabella di allenamento? luto la cosa che preferisco. L’adrenalina
Ho cominciato a fare gare nel 1988 a
Solitamente una mia giornata tipo, che mi scorre nelle vene mentre sono
Hood River, in Oregon, e non mi sono
quando non sono in giro a fare gare, là fuori e quello che riesco a fare è
più fermato.
è piuttosto piena: mi alzo abbastanza veramente incredibile. E’ quasi come
Quanta importanza ha avuto avere
presto la mattina, controllo l’e-mail, una droga, tanto da esserne così assue-
un fratello, Matt Pritchard, anche lui
faccio colazione, torno al computer per fatto da voler affrontare onde sempre
Campione di Windsurf, che fa il tuo
rispondere alle mail, una controllatina più grandi… L’emozione che provo è
stesso sport?
al vento, una sistemata all’attrezzatura, sempre diversa e indescrivibile…
Matt è un fratello fantastico ed un
un paio d’ore in acqua ad allenarmi poi Ovviamente viaggi molto per gare,
grande aiuto per me. E’ più grande di
torno a casa per cena, ancora un po’ promozioni e foto shooting: come
me di 3 anni e mi ha sempre aiutato
di lavoro al computer e finalmente a riesci a conciliare il tuo lavoro con
lungo tutto il mio percorso, avere lui che
dormire… e il giorno seguente vengo la tua vita privata, le amicizie, gli
mi incoraggia e a volte mi sfida, è una
risucchiato dallo stesso vortice… amori, la tua famiglia?
grande cosa.

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Xtreme stuff

WINDW
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Planata S
U RF
La planata è un comportamento idrodinamico della
tavola, che, acquistata la velocità sufficiente, non navi-
ga più ma scivola quasi rimbalzando sulla superficie
SU

dell’acqua. Tutto dipende dalla “portanza”, una forza


perpendicolare alla tavola ed orientata verso l’alto. La
INDSU

portanza contrasta con la forza-peso dell’attrezzatura,


sommata a quella del surfista stesso. Maggiore è la
velocità della tavola, più intensa sarà la portanza;
RF RF

superata la soglia “critica”, la tavola inizierà a planare.


La velocità, a questo punto, aumenta ulteriormente,
vista la radicale diminuzione degli attriti.

WINDSURF
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linea completa 2006, proprio in questi

WINDSU RF Vai in acqua e ti assicuro che una volta


messi i piedi nelle straps e le mani sul
giorni in tutto il mondo e quindi credo
sia veramente un buon inizio.
boma non tornerai più indietro. Adore- Ed ora Kevin, per concludere, espri-
Eh! si, è proprio quello che sto facen- rai le emozioni che ti dà il Windsurf. Il mi un desiderio…
do in quest'ultimo periodo: viaggiare mio consiglio è di andare in acqua il E’ facile: continuare a fare quello che
e lavorare veramente tanto… voglio più possibile, conoscere bene e avere amo così tanto per il resto della mia
vincere e voglio che i miei sponsor cura della tua attrezzatura… aver cura vita… Mi piace molto la mia vita e
siano molto felici alla fine della gior- del tuo corpo, della tua mente e il resto ritengo di essere molto fortunato a
nata, quindi tutto ciò mi impegna verrà da solo. poter fare quello che amo e spero
moltissimo. Ho comunque sempre l’ap- All’inizio del 2005, insieme ad altri possa continuare per sempre.
poggio della mia famiglia e la maggior due grossi nomi del windsurf, Barry
parte dei miei amici sono windsurfers Spanier e Phil McGain, hai dato vita Grazie Kevin per la tua disponibilità…
come me, quindi è abbastanza facile alla MauiSails … una sfida che state E’ sempre molto piacevole parlare con
mantenere i rapporti con tutti loro, vincendo? te… In bocca al lupo per tutto…
malgrado le lunghe trasferte e tutto ciò Proprio ora, mentre stiamo parlando, E voi, amici di Xtremestuff Magazine,
che il mio lavoro comporta. la Maui Sails sta veramente comincian- che ne dite, vi è venuta la voglia di
Cosa diresti a qualcuno che ti chie- do ad affermarsi. Sembra che le nostre provare ad andare in Windsurf?
de un consiglio per iniziare a fare vele piacciano a moltissime persone Ciao a tutti alla prossima
windsurf e magari successivamente e questo è decisamente fantastico.
a fare gare? Stiamo uscendo sul mercato, con la Silvana Casetti

Novembre - Dicembre 27 X3M04

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Chi e'...
Nome:
Kevin Pritchard
Nato:
Il 30 gennaio 1976
in California, Stati Uniti
Sport:
Windsurf (Wave – Racing – SuperX)
Disciplina preferita:
Wave
Palmares:
Campione Del Mondo Overall 2000
Campione del Mondo Race 2000
Campione del Mondo Formula Windsur-
fing 2001 – 2002
Campione del Mondo Wave 2002
Campione del Mondo Slalom IFCA 2003
Curiosità:
E’ stato il primo King of the Lake al Lago
di Garda nel 1996.
Altri sport preferiti:
Motocross – Tow in Surfing

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Foto di: Mario Negro

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Xtreme stuff

Gran Premio
d’Europa
“Città di Alghero”
Si e' conclusa con tante sorprese
l’ultima tappa del
Campionato del Mondo di Aquabike

Novembre - Dicembre 31 X3M04

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Kevin Laigle

Settantuno piloti suddivisi nelle diverse


categorie e un pubblico degno delle
grandi occasioni. Questi gli ingredienti scorso anno, infatti, nonostante avesse
della giornata conclusiva del Mondiale dominato quasi tutte le gare del Mondia-
di Aquabike, che si è svolto il 10 e l’11 le, Alberto si era dovuto accontentare
settembre ad Alghero, durante il Gp soltanto di un secondo posto a causa di strappandolo all’ungherese Lazlo Sumegi
d’Europa. guai al motore, regalando così la vittoria che guidava la classifica e che è finito
E dopo tre lunghi anni, Alberto Monti è proprio al francese. terzo. Vicecampione mondiale Runabout,
riuscito a riacchiappare lo scettro mondia- A completare l’ottima performance italia- l’italiano Christian Speciale.
le. Il pilota romagnolo è infatti il nuovo na, Gianfranco Olivieri che, con il quarto Nessuna sorpresa, invece, per il brasilia-
campione del mondo nella specialità della posto, ha conquistato la terza posizione no Alexander Lenzi che si è ancora una
Ski Division, dopo aver dominato una nel mondiale dietro Monti e Laigle. volta confermato campione mondiale di
finale al cardiopalma, superando il fran- Nella classe Runabout, invece, titolo Freestyle.
cese Kevin Laigle, con il quale divideva a mondiale per il lussemburghese Steve Contorno “di lusso” della gara mondiale,
pari punti la classifica mondiale. Una gara Stievenart che, partito in pole position, ha il Rally Jet Sardinia Cup.
spettacolare e combattuta fino all’ultimo ottenuto soltanto il secondo posto dietro Vinta dal grande Cesare Vismara, questa
minuto, anche perché l’italiano aveva l’ungherese Andras Vagott, ma tanto gara sperimentale ha tutta l’intenzio-
un conto in sospeso con Kevin Laigle: lo gli è bastato per conquistare il titolo, ne di diventare presto un’occasione per

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Xtreme stuff

Alberto Monti

scoprire i vari porti turistici della Sardegna


e promuoverli in ambito internazionale
proprio attraverso l’aquabike: un vero e
proprio Rally internazionale di endurance
a tappe da Alghero fino a Cagliari. Un
Alexander Le
progetto ambizioso che sta già conqui- nzi

stando l’interesse di molte località turi-


stiche.
Dietro Vismara, per la cronaca, si sono
classificati Fabio Scandiani e Paolo Fior.

Marianna Macis

Novembre - Dicembre 33 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 33 26/10/2005 16.11.02


ar
J. Bravo Aguil

iale
Christian Spec

J.M.Doukhi

tt
Andras Vago

nzi
Alexander Le

X3M04 34 Novembre - Dicembre

impaginato_N04_pubb.indd 34 26/10/2005 16.11.16


Xtreme stuff

Aquabike dopo
l'uragano Katrina

Le moto d’acqua si sono rivelate il


Alberto Monti
mezzo migliore per salvare la vita alle
persone colpite dall’uragano Katrina,
che i primi di settembre ha devastato
il sud-est degli Stati Uniti e, in parti-
colar modo, New Orleans. Episodio
Classifiche significativo, quello che ha visto prota-
Uim-Spes Aquabike Classpro gonista il Capitano della Polizia di New
World Championship - G.P. Europe Alghero Orleans, Donald Curole, che, proprio
grazie ad un’aquabike, ha salvato una
SKI DIVISION
famiglia composta da sei persone, che
MONTI A. ITA da 10 ore si trovava sul tetto della
LAIGLE K. FRA propria casa invasa dall’acqua. Katrina,
OLIVERI G. ITA che ha causato più di mille vittime, si
GADDONI M. FRA è rivelato il terzo uragano più potente
che abbia mai colpito la costa degli Stati
MAZZA M. ITA
Uniti, con venti fino a 360 km/h e una
GIORDANO R. FRA
pressione di oltre 918 mbar. A causa
dell’uragano, l’intera costa fra Luisiana,
RUNABOUT CLASS Mississipi e Alabama, fino alla Florida,
STIEVENART S. LUX è stata flagellata con un innalzamento
SPECIALE C. ITA del livello del mare tra i 4,5 e i 9 metri.
E New Orleans, considerata a rischio
SUMEGI L. HUN
in quanto si trova per buona parte al
VAGOTT A. HUN di sotto del livello del mare, è stata
OSOKIN V. FRA proprio inondata a causa della rottura
DOUKHI J.M. FRA degli argini.

FREESTYLE
LENZI A. BRA
STAMPERS R. FRA
CARUSO R. ITA
STONE L. GBR
CHARLET H. FRA
MARIANI R. ITA

Novembre - Dicembre 35 X3M04

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impaginato_N04_pubb.indd 36 26/10/2005 16.11.50
Xtreme stuff

Foto di: Francesca Urbano

KPWT
Kiteboard
Pro World Tour
Como Lake Kiteboard World Cup

Novembre - Dicembre 37 X3M04

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Il Kiteboard Pro World Tour è approdato in Italia per la prima
volta con una tappa in Lombardia, sul Lago di Como. La Como
Lake Kiteboard World Cup è il secondo evento della stagione potute svolgere le heat delle classificazioni, gli iscritti sono stati
2005 del circuito KPWT, tour che porta in giro per il mondo quarantacinque, “tra cui quattordici italiani” nelle categoria
i kiters più apprezzati a livello internazionale per promuovere uomini più del previsto tabellone di trentadue raiders, le donne
questo sport. Gli eventi della stagione saranno sette e vedranno erano solo tre. Le classificazioni, iniziate già tardi per problemi
partecipare la categorie degli uomini e donne world champions, organizzativi, sono state interrotte alla seconda heat perché il
dei Senior e Junior. Il programma del Como Lake, che si è svolto vento è calato e non era possibile continuare il tabellone. La
nello splendido scenario della cittadina di Gera Lario, è stato giornata è stata conclusa con un raider meeting in cui è stato
ricco di eventi, anche se i primi giorni, a causa di violenti tempo- deciso che la gara sarebbe stata ripetuta il giorno seguente. L’ap-
rali, è stato ridimensionato. Il 28 giugno non erano previste gare, puntamento è stato fissato per le ore 6 a Cremia, poiché il vento
ma solo le iscrizioni degli atleti e la serata inaugurale a Lido di era previsto da Nord nelle primissime ore della giornata. Dopo
Lenno, il secondo giorno invece erano previste le prime gare, un aperitivo a “La Punta” di Sorico gli atleti, gli organizzatori e
ma non si sono potute disputare per assenza di vento e per un noi fotografi abbiamo tutti preferito una ritirata ”precoce” nelle
forte temporale che nel pomeriggio si è scatenato sopra di noi. nostre stanze, perché la sveglia era stata programmata per le ore
Per fortuna il temporale non ha potuto rovinare la serata che ci 5. Così l’indomani, primo luglio, ci siamo ritrovati puntualissimi
ha visto ospiti a Cremia, altra cittadina che si affaccia sulle rive all’appuntamento per il raider meeting alle sei a Gera Lario ed il
del Lago di Como. Il 30 invece, nel primo pomeriggio, si sono successivo spostamento a Cremia.

X3M04 38 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Il KPWT ar-
int er na zi on a le pr of essionale del kitebo
e' un circuito to da Frederic Gravoi
lle
ne l 19 99 or ga niz za
ding, nato 12 paesi
o te a m . Co nt a a d oggi ben 36 eventi, in
ed il su izzato
ve rs o i 5 co nt ine nt i. Il circuito e' pubblic
attra
tu tt i i pa es i d a st ampa, Tv e canali
e distribuito in oa rd Pro World Tour” ed il
KP W T “K it eb
satellitari. Il Riders Association”
sono
ss ion a l Ki te bo a rd
PKRA “Profe pr estigiosi di questo sp
ort,
ui ti m on d ia li piu '
i due circ plina
r sv ilu pp a re e pr om uovere questa disci
nati pe prima
es tr em a . Do po tu tti questi anni, per la
sporti va
It a lia e pr ec is a m ente “su quel ramo
volta, approda in ro a l Manzoni che diventa
m o” ta nt o ca
del Lago di Co o, ma bensì, per la prim
a
no , pe r un ro m a nz
lo scenario, nta cosi un evento un
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d ia le d i ki te . Di ve
tappa mon to sport da non perd
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a ss ion a ti d i qu es
per gli a pp
o l’I ta lia , to cc he ra ' Turchia, Brasile,
Questo circuito dop a nc ia a novembre, la New
to br e, la Fr
l’Australia ad ot e co m e ultimo appuntamen
to
e no ve m br e,
Caledonia a fin
embre
il Sud Africa a dic o.com
zioni: www.kiteboardpr
Per ulteriori informa

Le finali, combattutissime, hanno visto gareggiare i francesi


Mikael Fernandez, campione del mondo 2004, Charles Deleau,
Il vento invece, meno puntuale di noi, è arrivato solo alle ore Antoine Auriol e, a gran sorpresa, l’italiano Stefano Maselli, che
otto. Il cielo grigio e la temperatura fredda non facevano per la prima volta partecipava ad una competizione ufficiale sia
pensare ad una mattina estiva ed il lago, con l’aumentare del a livello internazionale sia nazionale. La classifica finale ha visto
vento, diventava sempre più agitato. Tutti questi fattori climatici Fernandez al primo posto seguito da Deleau, Auriol e Maselli al
hanno reso difficoltose, quasi impossibili, le riprese dall’acqua, quarto. L’ottima ed inaspettata classificazione del nostro giovane
che invece sarebbero state ideali visto che il campo di gara Stefano ha scatenato negli atleti italiani una partecipata allegria,
era al centro del lago. Per l’organizzazione è stata una buona seguita da festeggiamenti la sera durante la cena. L’indomani,
giornata, il vento che soffiava sui 20-30 nodi, ha reso possibile il raider meeting era stato fissato alle ore 10 per dare la possi-
il completamento del tabellone del Freestyle, partendo dalle bilità a tutti di recuperare un po’ le forze. Il sabato, il villaggio
classificazioni, proseguendo con le heat delle donne e infine allestito sulla riva di Gela Lario prendeva sempre più vita, il
degli uomini. Il vento, a raffiche violente, ha creato non poche folto pubblico affollava gli stand già dal mattino, divertito dalle
difficoltà agli atleti che non si sono potuti esprimere al massimo numerose esibizioni: come la nazionale di Frisbee acrobatico, il
delle loro capacità. Le gare sono proseguite fino alle ore venti. Kite simulator, parapendio exhibition e tanti altri intrattenimenti

Novembre - Dicembre 39 X3M04

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dallo skate park offerto dalla Nokia a una grande
vasca da idromassaggio offerta dalla Jacuzzi. La
giornata è proseguita all’insegna del divertimento
con continui raider meeting di aggiornamento in animava le rive di amanti della vela, grazie anche
attesa che entrasse il vento. Alle ore 13 voci di al vento che non si è fatto attendere. Lo scenario
corridoio davano vento a Cremia, ma solo alle ore era spettacolare, quarantacinque kite coloravano
16 l’organizzazione ha deciso di spostarsi all’altro il centro del lago dove era prevista la partenza. Si
spot. Al nostro arrivo purtroppo il vento era gia è dato così il via alla gara di Speed Crossing. Gli
calato rispetto alle prime ore del pomeriggio, ma atleti, dopo i dieci minuti di transizione, fremeva-
è stato deciso di svolgere in ogni modo la gara di no per la partenza ed ognuno era in cerca della
Hang Time uomini. Si ha giusto il tempo di vedere raffica e della traiettoria migliore che lo portasse
in acqua le prime due heat ed il vento cessa del alla meta prima degli altri, l’arrivo era previsto
tutto, rendendo impossibile il completamento davanti al pontile di Gera Lario. Il primo a tagliare
del tabellone. La giornata conclusiva dell’evento, il traguardo è stato il francese Pierre Romain,
domenica 3 luglio, ci ha nuovamente portati sulle seguito dall’immancabile Charles Deleau, al terzo
rive della cittadina di Cremia nelle prime ore del posto Sebastian Cattelan, reduce dalla vittoria
pomeriggio, non facendoci cogliere di sorpresa dello speed ai Mondial du Vent 2005. Tra le donne
dal vento come il giorno precedente. Il sole dava invece al primo posto è arrivata l’agguerritissima
vita ai colori del lago e delle montagne che lo undicenne Gisela Pulido, al secondo Anne Sparre
circondano e la coincidenza con il giorno festivo ed infine la spagnola Noelia Nunez.

X3M04 40 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

In Lombardia
un grande lago

La sua caratteristica forma a Y


rovesciata è data dai tre rami di
Colico a nord, Lecco a sud-est
e Como a sud-ovest, con uno
sviluppo perimetrale complessivo
di 170Km. Il lago è interamente
circondato da montagne, la più
alta è il Monte Legnone (2609
m.), sopra Colico. I corsi d’acqua
affluenti sono 37: il più importante
è l’Adda, seguito dal Mera, che è
anche l’unico emissario; l’Adda
esce dal lago a Lecco e, dopo aver
formato i laghetti di Garlate e di
Olginate, prosegue in direzione del
Po. L’unica isola del lago è l’Iso-
la Comacina, situata nel ramo di
Como di fronte al comune di Sala
Comacina. Meta di appassionati
degli sport più estremi quali wind-
surf e kitesurf, il Lago di Como
è sede di prestigiosi circoli velici,
che prevedono, da aprile a ottobre,

La prima tappa italiana del KPWT si è conclusa


con le premiazioni di rito. Il Como Lake ha portato
corsi per principianti e non.
sulle rive di questo lago numerosi campioni del kite
Durante i mesi estivi è, infatti,
mondiale. Nonostante il mal tempo dei primi gior-
facile incrociare, soprattutto in alto
ni, la manifestazione si è svolta al meglio, i raiders
Lario, campioni del calibro di Paul
hanno dato ancora una volta prova della loro
Cayard o Torben Grael, che spes-
preparazione atletica ed anche l’organizzazione ha
so regatano nei vari Campionati
saputo preparare un bell’evento che ha coinvolto
Internazionali organizzati sul lago.
gli abitanti delle cittadine che lo hanno ospitato,
Numerose, inoltre, sono le scuole
grazie anche alla partecipazione di numerosi ed
che offrono corsi per bambini/
importanti sponsor come: Fiat, Budweiser, Hotel
principianti e corsi di perfeziona-
la Barcaccia, Soleluna Club, Vaca Loca, Misultin mento, dove è possibile affittare
Zone. Un personale ringraziamento va all’orga- tutto il materiale necessario.
nizzazione del KPWT e alla locale Como Lakers
capitanata da Paolo Goni.

Francesca Urbano

Novembre - Dicembre 41 X3M04

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Transahara
il playboy
e il campione
Il principe Sergio Ferrero di Muresanu
e il campione del mondo di kite Christopher Tasti
hanno attraversato il deserto africano
in mountainboard

X3M04 42 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Il Kitesurf, è stato teatro di un incontro fantastico fra


due grandi personalità del mondo dell’avventura e
dell’estremo. Il Playboy milionario del Jet-Set inter-
nazionale, il Principe Sergio Ferrero di Muresanu,
accompagnatore acclamato dalla maggior parte delle
dive ‘glamour’ del cinema italiano e hollywoodiano
degli anni ‘60 e ‘70, e il suo compagno d’avventura,
lo spumeggiante ed eclettico campione del mondo di
Kitesurf Christopher Tasti, star e grande agitatore del
mondo “de la glisse”, hanno attraversato il deserto
africano in Kitesurf da sabbia (mountainboard).
Un’avventura mai tentata prima d'ora.

“Fin dall’inizio abbiamo cercato di stare lontani


dalle dune, per non insabbiarci con le nostre
minuscole mountainboard. La nostra guida ci ha
condotto per sentieri tracciati dai vari nomadi
in movimento e quindi con il fondo più duro. È
molto bello questo sport, però, a differenza del
Kitesurf, dove il nostro corpo produce calore, ma
il mare lo raffredda, con il mountainboard il calo-
re del sole aumenta il calore corporale e siamo,
quindi, costretti a fermarci spesso per bere intere
bottiglie d’acqua e rinfrescarci. Inoltre, il casco
e le varie protezioni ci scaldano ancora di più,
ma non abbiamo intenzione di toglierle, perchè
spesso cadiamo e fa male. Durante le ore più
calde siamo costretti a fermarci e riposarci nella
nostra tenda. Saliamo sul 4x4 di assistenza e
ci incamminiamo al di là di dune impratica-
bili per raggiungere una spianata dura, che
si estende quasi all’infinito. Immediatamente
Christo ed io gonfiamo le nostre ali e, con il
sistema della 5a linea, decollo facilmente la
mia Matrix Wipika di 13,5m². Scivolare qui
è veramente fantastico, con velocità troppo
spesso pericolose. Frenare è praticamente
impossibile. Ma è esattamente questo che
entrambi avevamo sempre sognato."

Sergio Ferrero e Christopher Tasti

Mountain board
,
re ta vol a d er iva ta dallo skateboard
Una particola si st ema speciale monta
to
te , gr a zi e a un
che permet r scivolare senza pr
oblemi
e d i go m m a , d i po te
sulle ruot dalla
i i ti pi d i sa bb ia , un icamente trascinati
su tutt no di
d i un a qu ilo ne . Le ruote “fuoripista” so
potenz a
on i, a m m or ti zz a te , che sterzano in base
grandi dimensi n la “tavola da montagna

to d el pe so . Co
allo spostamen ati, strade sterra
te o
sc en d er e d a pr
e' possibile inare da un kitewing
o da
, op pu re fa rs i tr a
asfaltate amente. .
ez zi . . la fa nt a si a puo' scatenarsi liber
altri m
.
e' puro divertimento

Novembre - Dicembre 43 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 43 26/10/2005 16.17.13


Sergio Ferrero Christopher Tasti
Guiness Book of Records per la traversata dell’Oceano Atlan- Comunemente chiamato “Christo”, ha al suo attivo una serie
tico in Windsurf, nel 1982 in 24 giorni; 8 volte campione del grandissima di titoli nello sport professionale di alto livello:
mondo di Quadriathlon (nuoto/canoa/bici/corsa); Campione Campione di Francia e terzo della Coppa del Mondo di Wind-
del Mondo di Triathlon Ultradistanza (57 km nuoto + 2700km surf (a Brighton nel 1994), Campione del Mondo di Kitesurf
bici + 633km corsa) nel 1995; Recordman del mondo di (Rio de Janeiro, dicembre 2000). Ha anche realizzato 2 exploit
Quadriathlon Ultradistanza, nel 2003; nello stesso anno ha di grande portata: nel 1990, la traversata del Mediterraneo
raggiunto il record con la traversata in surfski (canoa) Baleari (Barcellona – Genova) in Windsurf e, nell’agosto 2003, la
– Spagna in 10 ore e 13 minuti; nell’ottobre 2004, traversata traversata della Manica (Ouessant – Cap Lizard) in team con
del Sahara in Kite e ora, a 63 anni, ha ripetuto la traversata Manu Bertin, l’inventore del Kitesurf, e scortato dall’equipe
dell’Oceano Atlantico, dalle Canarie ai Caraibi, ma questa e dal veliero dell’illustre Olivier de Kersauson. Con alle spalle
volta in Kitesurf. Prossima avventura: traversata dell’Oceano questa grande notorietà negli sport estremi, Christo, recen-
Atlantico in Canoa-Kite ed una profonda meditazione nel temente, è stato il creatore di un movimento culturale: Free-
deserto, seguendo l’esempio di Gesù. riders, una forma di filosofia di vita che prende l’ispirazione
dalla cultura dell’estremo, e che conta con sempre più seguaci
fra le discipline sportive “de la glisse”.

Curiosità…
Una barca a vela molto veloce ha seguito i due
atleti durante la traversata; a bordo, un fotogra-
fo, un team t.v., un dottore e 1’equipaggio. La
grande diffusione a livello mondiale, di stampa,
radio, televisione e internet, ha fatto si che Red
Bull, sponsor di Ferrero da 7 anni, decidesse
di appoggiare finanziariamente il progetto,
apportando 100.000€. I restanti 200.000€, che
servivano a coprire it budget dell’avvventura,
sono stati divisi fra diversi sponsor.

X3M04 44 Novembre - Dicembre

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Foto di: Michele Fontana

Rollerblades,
i pattini acrobatici
Se fino a pochi anni fa era un’assoluta novita'
importata dagli Stati Uniti,
oggi e' sempre piu' facile vedere le nostre strade
trasformate in enormi piste di pattinaggio

X3M04 46 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

rollerob
rolle
r
roo lrer
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r
orb
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lballa
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lle
b
l
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Il Rollerblade t-
ne skating, e' un’a
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e s, o in -li
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ro lle rb la d
Il pattinaggio sui re tu tt i; e' stato provato
,
e

o pr a ti ca
tivita' che posson
blade

cardio-
un e ff et to be ne fico sull’apparato
infatti, che ha cosid-
olt re , il m ov im e nt o caratteristico, ',
circolatorio. In nd o m olt o si m ile, come attivita
L’attrezzatura detto scivolata, pu
re ss
l
e
jo gg ing, non produce gli
stessi
od ot ta d a
Ci sono vari tipi di pattini a seconda
a quella pr
ci oe ' m ic ro tr a um i dovuti al passo,
li,
dell’attività che si vuole fare. I pattini effetti collatera un m ov im e nto fluido e tranq
uillo.
ss e re
per passeggiata, o per fitness, hanno perché risulta e l pa tt inaggio su rollerbla
des
solitamente il telaio in plastica o metal- ss a ti d a
lo, sono comodi e possono avere una I muscoli intere lli d e l dorso e delle br
accia,
e nt e qu e
scarpa morbida o rigida. La chiusura di sono essenzia lm
sl a nc io d ur a nt e la scivolata, e poi
i lo
questi pattini può essere a lacci o a leva.
utilizzati per dars feriori: cosce, gambe, glutei, ma
Ricordate che lo scarponcino, anche se rti in
morbido, deve permettere una buona tutti quelli degli a um o e ne rg etico e' pari a circ
a
Il co ns
immobilità della caviglia. A corredo dei anche addominali. d i pa tt inaggio, che possono
esse-
og ni or a
500 calorie per
pattini, acquistate, per la vostra sicurezza, ione
anche un casco che vi protegge in caso
a um e nt a nd o la velocita' o la fless
di cadute, delle ginocchiere, per evitare re aumentate
brutte escoriazioni, delle gomitiere, per
proteggere i gomiti, e dei parapolsi, per
delle gambe.
evitare slogature.

Novembre - Dicembre 47 X3M04

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Qualche consiglio
Freno Se siete principianti assoluti, meglio fare qualche “prova”
su un prato e passare all’asfalto soltanto quando vi sentirete
Il freno può essere legato direttamente davvero sicuri. Provate, ad esempio, a restare in equilibrio
al telaio, in modo che per frenare si su un solo piede e quando passate all’asfalto, assicuratevi
debba alzare un piede sul tallone, oppure che le ruote siano ben pulite da tracce di erba e sassolini.
con tecnologia ABT che fissa il freno al Non dimenticate mai di indossare gli accessori (parapolsi,
gambaletto in modo che, spostando il ginocchiere, gomitiere e soprattutto il casco) di modo che,
piede avanti, il freno tocchi automatica- se doveste cadere, i danni siano molto limitati.
mente terra. La parte che frena è fatta Per i primi tempi, cercate di evitare manovre spericolate o
di plastica morbida e il supporto che la pendii ripidi e preferite strade dritte o piazze, in modo che
roller
rorlollelrerobrb
regge dello stesso materiale del telaio: sia più facile fermarsi, e luoghi con pavimentazione liscia,
in genere non sono intercambiabili tra
diversi tipi di pattini.
come i campi da basket. Rispettate il codice della strada,
tenendo sempre la destra, e pattinate soltanto in spazi riser-
vati, marciapiedi o, meglio ancora, piste ciclabili.
l
lba
l
Da fitness:
hanno 4 ruote grandi, di 72
mm di diametro, il freno e un
pieno supporto della caviglia.
All’inizio erano completamen-
te di plastica dura, mentre A 5 ruote:
ora la parte frontale della scarpetta sono pattini, come dice il nome, che
è diventata morbida e questo permette una migliore hanno 5 ruote grandi da 80 mm circa,
traspirazione del piede. Ci sono pattini di maggiore qualità telaio lungo e non hanno il freno.
che hanno ruote più grandi, 80 mm di diametro, il telaio Funzionano solo per le discese e la
in alluminio o altre leghe speciali ed altre caratteristiche corsa, ma non vanno bene per fare lo
di comfort che rendono il pattinaggio un vero piacere. I slalom. La scarpetta varia in base alla Da half-pipe:
pattini da fitness sono i più versatili. Permettono di fare lo funzione: per i discesisti deve esse- sono leggeri, ma
slalom o anche le scale e di imparare i principi della rampa re rigida, per chi corre deve essere vanno bene solo per
e dell’Half Pipe. Con alcuni modelli si può addirittura grin- invece morbida per sfruttare anche fare l’half e pattinare
dare e slidare, ma non ai livelli di un pattino da street. l’ultimo muscolo del piede. normalmente.

X3M04 48 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

b l a
rolleblade
dee r b l a d e
rorb
lb lla
le d
r o
d
b
e
rde
a rlol
a
e l l e r blade
Pattini “ibridi”:
Da street: vanno bene per chi vuole
hanno ruote molto fare un pò di tutto.
piccole, 56 mm di High jump, scale,
diametro, e non vanno benissimo per
hanno il freno. Sono, l’half-pipe e lo slalom, ma hanno
quindi, sconsigliati per qualche problema, per via delle ruote, per
chi si avvicina al patti- ciò che riguarda lo slide. Hanno la scarpetta,
Da hockey:
naggio per la prima quindi un’architettura da street, ma possono
hanno ruote larghe e morbide per aderire
volta. Pesanti e corazzati, vanno montare anche le ruote grandi. I più cono-
perfettamente al suolo e un telaio molto
bene per lo street in generale, sciuti di questo genere sono gli Street vecchio
corto. Devono infatti essere molto maneg-
half e rampe compresi. I pattini modello con ruote fino a 72 mm e i LowRider,
gevoli. Sono un ottimo sostitutivo ai pattini
da street hanno un’intaccatura indirizzati alla rampa, con lo chassis di metal-
da fitness e sono molto più robusti perchè
in mezzo alle ruote centrali per lo. Entrambi i modelli sono al momento fuori
la maggior parte ha lo chassis in alluminio.
grindare meglio, “grind plates”, produzione. Molto conosciuti anche i Majestic
Le scarpette sono, invece, di pelle e hanno
per scivolare su quelle e non che, su piedoni numero 44, possono montare
l’allacciatura molto marcata.
sulla scarpetta. anche ruote fino a 68 mm di diametro.

Novembre - Dicembre 49 X3M04

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Regola pali snodati
Regole Passaggio obbligatorio. L’organizzazione dovrà essere molto scrupolosa sul
posizionamento dei paletti. Si dovranno collocare da un minimo di 5 ad
Regola Jump un massimo di 10 pali per concorrente. Il percorso di gara sarà tracciato
La pedana ufficiale per il roller cross è il modello standard utilizzato anche da paletti segnalanti la parte interna della curva, perciò il concorrente
per il salto in alto. In questo caso l’atleta non può riposizionare in alcun dovrà transitare con tutti e due i pattini verso il lato esterno della base. La
modo l’ostacolo. La penalità inflitta all’atleta per mancato salto e/o aggi- penalità per ogni errore è di un secondo, mentre saltare l’intero tracciato
ramento dell’ostacolo comporta 5 secondi di tempo. Saltare la pedana comporta la squalifica.
non toccando la stessa ma saltandoci direttamente sopra comporta I paletti devono essere del tipo non scheggiabili e fissati in modo stabile.
ugualmente penalità. Devono essere posizionati in modo verticale rispetto il piano di scorrimen-
to e non ortogonali. Devono essere di due colori distinguibili e risaltanti
Regola Sottopasso rispetto al piano stradale (rosso e giallo o blu). L’altezza dovrà essere
Il sottopasso è costituito da due ritti e un’asticella posta ad una altezza di compresa tra i 150 e i 180 cm. dal piano di scorrimento. Il posizionamento
1 metro da terra, sotto la quale deve passare l’atleta. Il sottopasso è un dei paletti dovrà rispettare una distanza tra i paletti, riferita alla linea di
passaggio obbligatorio, quindi l’atleta che aggira l’ostacolo è squalificato. percorrenza del tracciato, minimo di 3 metri, con un disallineamento tra

e
Un cattivo ingresso all’interno del sottopasso, che ne comporta il suo loro (distanza normale alla linea di percorrenza) massimo di 0,8 metri.
abbattimento, comporterà una penalità di 2 secondi.
Regola pali non snodati

rde rblade
Passaggio obbligatorio. Sono pali in materiale plastico rigido montati su

d
Regola Tunnel
Il tunnel è un passaggio obbligatorio e chi lo aggira viene squalificato. Non supporti in modo tale che se vengono toccati possano cadere a terra. Il
si prevede l’abbattimento di questo ostacolo, perché è di solida struttura. loro abbattimento comporta 1 secondo di penalità.
Le normative per regolamentare le misure del tunnel, sono: un arco di

a
180 gradi con altezza max di 120 cm ed una lunghezza non inferiore al Regola Slalom
metro e mezzo. E’ costituita da 7 birilli messi in linea alla distanza di 1 metro e mezzo tra
loro, da affrontare in slalom. L’abbattimento o l’aggiramento di un birillo

l
Regola Salto a Secco comporta una penalità di 0,5 secondi.
Passaggio obbligatorio. Si sistemano gli ostacoli da saltare, che dovranno

b
essere strutturati in modo da cadere facilmente se toccati dall’atleta. L’ab-
battimento comporterà una penalità di 2 secondi, mentre l’aggiramento
la squalifica.

r
rolleblade
o
d
b
erloe
l
a d
lee
l e
Discipline

lla
r
a
d
Speed Slalom

le
a
E’ una prova cronometrata. Viene percorsa una fila di birilli,

lb
rorlollelrerorb
disposti in linea secondo una direzione predefinita. La condi-

l
zione fondamentale da rispettare è quella di passare tra tutti i
birilli con uno o entrambi i pattini.
b
roller
Roller Cross
Prova cronometrata in un circuito, dove si trovano degli osta-
coli definiti dal regolamento nella forma e difficoltà. Vince il
concorrente che, per categoria, si aggiudica il miglior tempo.

High Jump – Salto in alto


Disciplina di spiccata tendenza acrobatica. Consiste nel supe-
rare un’asta posta ad un’altezza variabile fra due trespoli (ritti),
prendendo un’opportuna rincorsa ed aiutandosi nello slancio
con una pedana triangolare omologata e atterrando in manie-
ra corretta. In questa disciplina vince il saltatore che compie il
salto più alto con meno salti nulli eseguiti.

Style Slalom
I concorrenti si esibiscono con delle figure artistiche personali
o standard, di fronte ad una giuria di tecnici, in un percorso di
slalom tra birilli disposti per due file a distanza prestabilita. La
gara dura 1’30” ed è giudicata con voti a punti. Il concorrente
che ottiene il più alto punteggio, vince.

X3M04 50 Novembre - Dicembre

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lb
rorlollelrerorb
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Il 900° in Italia,
Giorgio Zattoni
Il secondo skater al mondo, dopo Tony Hawk,
a chiudere una rotazione di 900 gradi
Foto di: Riccardo Monti

X3M04 52 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

N I
Ciao Giorgio, è troppo scontato chiederti
chi sei, dove vivi ecc.. ormai ti conoscono
O
tutti, ma forse non sanno come hai inizia-
I
to e perchè.
Ho visto uno skateboard la prima volta nel
N
1988 a casa di uno zio e me lo portai a casa.
T
Era uno di quelli giocattolo, il giorno stesso
O
l’ho rotto saltando giù da una panchina e
lo stesso giorno ho incontrato un amico che
aveva anche lui lo skateboard ma di quelli
T T

professionali americani, l’ho provato e il gior-


no dopo mio padre me ne ha preso uno come
il suo. E così ho iniziato a skateare assieme a
TNIA

mio fratello Gianni.


Ho iniziato perché lo skateboard mi dava una
ZA

sensazione nuova, diversa dagli altri sport che


ZI ATTONI
ATTOZ

avevo già provato, calcio, nuoto, ecc…


C’era un feeling strano fra me e lo skate-
board, anche quando ero a casa e non si
poteva skateare lo guardavo sempre, lo puli-
vo e mi faceva stare bene. Quando tornavo
da scuola ci salivo sopra e scendevo solo
quando era ora di cena.
ZATTON
Z A T TZO N I

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Marianna Skatepark
è lo skatepark dei fratelli Zattoni. E’ uno
dei vert più grandi al mondo, alto 5 metri e
largo 24, nel quale si organizzano contest
su invito di grande importanza. Ha un half
pipe immenso, largo 12 metri e alto 4, un
roll in alto più di 5 metri e un’area da street,
con una mini, con alle spalle un bank.
Possiede un funbox con due handrails, un
quarter con altezze differenti e altri due
quarter distanti circa 2 metri ma collegati
dallo stesso coping. Lo skatepark è aperto
tutti i pomeriggi ed è a pagamento, più
una tessera UISP annua.

Domanda classica...quali sono gli skaters a cui inizialmente


ti sei ispirato?
Gli skaters che per me erano idoli e ancora lo sono :
Vallely, Caballero, Hawk, Blender, Hosoi, Mountain, Hensley, e
tanti altri soprattutto quelli della Bones Brigade degli anni '80 e Tony Hawk....
quelli dei vecchi video H-Street tipo Hocus Pokus . L’ha chiuso per primo ed è la leggenda dello skate più di ogni
Ora sei nel team FIAT Freestyle Team, come ti trovi in altro skateboarder.
mezzo a degli snowboarder come Giacomo Kratter? Tu che sei uno skater che ha viaggiato molto, che ha visto
Bene, anche se io in snowboard non ci sono mai andato, ho nuove realtà, come vedi l’Italia rispetto ad altri Paesi per
spesso sentito parlare di lui e di suo fratello, sicuramente un quanto riguarda gli skatepark?
freestyle team con più discipline freestyle è più completo. Penso che adesso siamo messi abbastanza bene, park ce ne
Il 900, cosa mi puoi dire? sono, alcuni piccolini, alcuni belli grossi tipo Bologna, spero che
Che mi sono fatto un “culo tanto”, ci ho messo 7 anni per chiu- la crescita di strutture continui.
derlo, era diventato un’ossessione per me , tanto da prendermi Cosa fai prima di un contest importante? Hai riti scara-
periodi di mesi interi solo per provare a chiuderlo, andavo a mantici, ti isoli...?
skateare e provavo solo quello, divertimento quasi zero, adre- Nessun rito scaramantico, cerco di evitare i contest, non mi
nalina mille. piacciono un gran che.

X3M04 54 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Che tipo di musica ascolti?


Non sono un appassionato di musica , non ascolto
musica durante il giorno o in macchina, ascolto solo
musica metal e la ascolto quando ne ho voglia. Skateboarding
Cosa fai quando non vai in skate? Hai altri Un po’ di storia
interessi?
Mi piacciono le barche (non a vela), ne ho una, appe-
na sistemata, che va a razzo .
Faccio motocross e da un anno e mezzo ho iniziato
anche a saltare con le rampe da fmx da Ossoland Lo skateboard nasce in California
assieme a i ragazzi Daboot , Alve , Jader , Osso , negli anni ’60, quando i “surfers da
Bianco , Zironi , ecc….
Gestisco un centro di benessere assieme a due soci,
onda” iniziarono a fare le prime
l’Energy Wellness Center e ho la passione per il evoluzioni, ad “impennare”
fitness, mi piace allenarmi in palestra. sulle ruote anteriori o posteriori
Spot e skatepark preferito, senza contare il tuo!
e a girare su se stessi, dopo avere
Marina di Ravenna oasi park e Bologna elbow.
notato un’analogia tra i due
sport. I più temerari facevano
avanti e indietro sulle pare-
ti verticali delle piscine
vuote, che in California
hanno un fondo tondo
e raccordato con tran-
sizioni. Ma le tavole erano
ancora troppo rudimentali: di
legno, strette e piatte, con le ruote
di vecchi pattini a rotelle in ferro o
legno e truck senza molleggi.
Troppo distanti, quasi irraggiun-
gibili, le sensazioni che inve-
ce dava il surf. Per questo
motivo, lo skateboard venne
lentamente accantonato.
Fino al 1975, quando una
rivoluzione tecnica riportò
lo skateboard al successo
in tutto il mondo: un
giovane ingegnere, il
suo nome era Naswor-
thy, ebbe l’idea di
montare sugli skateboard
le ruote in uretano che essendo
piu’ morbide permettevano mano-
vre simili a quelle del surf.
Si iniziarono così a delineare le varie
specialità: il freestyle, lo slalom, la
discesa libera (downhill) e soprat-
tutto lo skateboarding vert, che
consisteva nel fare manovre sulle
pareti delle piscine.

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Chi e'...
Nome:
Giorgio Zattoni
Nato:
Savarna (RA) il 20 marzo 1976
Specialità:
Skateboard, dall’età di 12 anni.
Curiosità:
Nel 1990 vince quasi tutte le competi-
zioni del Campionato Italiano miniramp,
street e vert. Nel 1992 è il primo ed unico
skaters italiano ad essere professionista
per una società statunitense. Fra il ’92 e
il ‘95 vince il Contest Open a Basilea in
tutte e tre le discipline. Nel 1996 si trasfe-
risce negli Stati Uniti e partecipa a tutte
le gare Hard Rock Cafè, X-games. Nel
1997 vince il Campionato Europeo Vert
ad Amsterdam per la seconda volta. Nel
1999 si ritira dallo skateboarding made in
USA. Vince l’Ispo Munich Vert Contest e
Best Trick, il Best Trick a Malmo e lo Slam
Trick Street di Marina di Ravenna.
Il 2003 lo vede vincitore dello Slam Trick
Vert in tutte e due le discipline. Nel 2004
è la seconda persona al mondo a chiude-
re il 900° (due giri e mezzo sulla tavola)
e la prima ad averlo chiuso non durante
una gara.
Progetti Futuri:
Da alcuni mesi sta “lavorando” alla
costruzione di uno skatepark al coperto
che possa ospitare contest di livello euro-
peo e mondiale.

X3M04 56 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Quali sono i tuoi trick preferiti? Quello che fai


più spesso? Quello che non sei mai riuscito a ▼
chiudere?
Non ho trick preferiti in particolare, quando vado La continua evoluzione tecnica
a skateare spesso provo cose nuove anche se è
imponeva però anche un’evoluzio-
difficilissimo impararne. Un trick che non sono mai
riuscito a chiudere è il kickflip mctwist. ne dell’attrezzo: tavole più larghe
Cosa ti piace, e non, dello skateboard? in acero canadese, ruote con
Dello skateboard mi piace tutto. cuscinetti più veloci e truck che
Con quale skater ti piace di più skateare quan-
rispondevano meglio alle solle-
do sei a casa? Con chi invece ti piacerebbe
fare un doppio? citazioni imposte. Con
Quando skateo al Marianna park mi piace skateare milioni di praticanti
con mio fratello Gianni, il Domenicale, il Baccini in tutto il mondo si
che dà motivazione di brutto .
Di solito i double li facevo in half pipe con Mathias,
svilupparono grandi
adesso abitiamo a 10 000 km di distanza ed è una interessi attorno al
fatica trovare uno skater da double in half, ah, mondo dello skate-
vero, con Orto abbiamo provato a fare un double
board. Negli anni
in half, Bs crail air over orto’s backside fifty fifty.
Ultima domanda, se non avessi conosciuto il ‘80, quando lo skate-
mondo dello skateboard cosa avresti fatto? board fu rimpiazza-
Quello che sto attualmente facendo al di fuori to da altri sport di
dello skateboard: palestra, motocross e gas nella
tendenza (BMX, pattini
barca.
a rotelle, windsurf), molti proprie-
Riccardo Monti tari di rampe e skatepark chiuse-
ro i battenti, dato che il numero
degli skaters disposti a pagare per
usare le strutture non era suffi-
ciente a coprire le spese necessarie
per mantenere questi spazi. Nacque
così, intorno al 1982, la disciplina
dello street-style, che consiste
nell’usare le strutture urbane
(scalinate, panchine, etc.) per
eseguire le manovre, evitan-
do cosi’ di pagare il park.
La disciplina dello street è
indubbiamente quella più
praticata dai ragazzi in
tutto il mondo. Tra l’89 e
il ‘90, il fenomeno skate
riesplode. Lo street domi-
na sempre, ma la tecnica ibrida
inventata dai ragazzi comprende
manovre riprese dallo skateboard
vert, che, anche se un po’ trascura-
to, vive una seconda giovinezza. In
questo periodo si costruiscono le
prime vere e proprie minirampe, di
altezza intermedia che favoriscono
sia l’apprendimento che l’ibridazio-
ne tra la tecnica dello street e quella
dello skateboarding vert.

Novembre - Dicembre 57 X3M04

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Foto di: Fabrizio Messineo

Angoli di America
Un fenomeno in crescita,
l'ungherese Laszlo "Ubi" Szilvasi

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Xtreme stuff

Messineo
foto di: Fabrizio Qualcosa si muove…è già da qualche anno, ma in
quest’ultimo in maniera più intensa, che l’interesse
verso lo skateboard è finalmente concreto. Sintomi
acclarati sono le decine di ragazzi che vediamo
sempre più di frequente in ogni angolo della peni-
sola, muoversi con la tavola ai piedi. Usano lo skate
per andare a scuola, per incontrarsi nelle piazze, un
fenomeno sportivo, importato dall’America nemme-
no a dirlo, che sta cominciando a penetrare anche
nel tessuto sociale del nostro Paese.
Altro sintomo è la distribuzione sempre maggiore
di video di skateboard, di documentari sullo skate
che giornalmente possiamo vedere in tv o trovare
su scaffali ben riforniti dei principali negozi specializ-
zati. Un fenomeno che in questa stagione ha anche
trovato sfogo sul grande schermo, grazie al regista-
rider Stacy Peralta, autore di un docufilm, distribuito
in Italia dalla Fandango, sulla storia dello skate che
ha fatto ancora di più, nell’ultimo anno, crescere
la passione per questo sport. Abbiamo sempre, e a
ragione, argomentato che il vero ostacolo alla defi-
nitiva consacrazione dello skate nelle città italiane
fosse la mancanza di strutture e l’ostracismo delle
Istituzioni che vedevano decine di ragazzi combattere
per le strade e per le piazze per un angolo di città da
“usare” come uno skatepark…. Panchine, scalinate,
mancorrenti, ringhiere e altro erano il regno per una
tribu’ di skaters che fin troppo facilmente venivano
etichettati come vandali usurpatori del territorio
cittadino. Ma era solo uno sfogo…era solo il desi-
derio di praticare lo skate che portava quei ragazzi
ad usare la fantasia ed intravedere in quell’angolo di
metropoli uno “spot” adatto allo skate. Oltretutto,
nella maggior parte dei casi, le “vittime” delle giova-
ni tavole erano luoghi in cui il cemento la faceva da
padrone…e forse era proprio il cemento ad essere il
vero usurpatore di un territorio bravissimo ad “ucci-
dersi” da solo.
Le voci dei tanti appassionati hanno raggiunto
finalmente orecchie tese ad ascoltarle. E dobbiamo
dire che negli ultimi anni molte strutture, sia grazie
all’iniziativa privata che a quella pubblica, sono state
create ed oggi vedono l’assalto di migliaia di ragazzi
che finalmente hanno luoghi da frequentare senza
sfregiare le nostre tanto amate città.

Novembre - Dicembre 59 X3M04

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Tantissimi stanno diventando i frequentatori di
questi luoghi e gli appassionati di skate stanno
crescendo in maniera considerevole. Non abbia-
mo certo la pretesa di analizzare e capire così
facilmente un mondo tanto variegato, il nostro
vuole essere solo un piccolo volo su una realtà
apparentemente così lontana dalle tradizioni
italiane che però riesce a catturare migliaia di
giovani pronti a sbucciarsi gomiti e ginocchia pur
di vedere chiusa una manovra su di una tavola
con quattro ruote. Per raccontare un po’ di skate
vogliamo affidarci alle parole, ma soprattutto alle
foto di uno skaters atipico.
Stiamo parlando di Ubi, giovanissimo atleta
ungherese, che per seguire la sua passione gira
il mondo, spesso da solo, cercando nuovi luoghi
dove praticare il suo sport e nuovi amici con i
quali condividere la sua passione, anche a moltis-
simi chilometri da casa.
Sono veramente una rarità gli atleti che in Italia
possono dedicarsi a tempo pieno allo skate, non
esiste ancora un movimento tale da permettere
un guadagno interessante e costante, quindi
ogni partecipazione a gare e manifestazioni è
uno sforzo notevole sia in termini economici che
di tempo, seppur contenuto dal supporto delle
molte aziende del settore. Ubi ha da poco finito
gli studi superiori nella sua Ungheria, in questo
ultimo anno ha fatto spesso visita nel nostro
paese, ha gareggiato con molti atleti italiani,
presentandosi come una novità interessante del
panorama europeo.
Ha affrontato viaggi molto lunghi, in Germania
e in Italia, con il solo obiettivo che in questo
momento ha chiaro nella sua testa….diventare
un professionista. Ubi ha la fortuna di avere due
genitori che credono in lui e che gli concedono
la possibilità di viaggiare per l’Europa, spesso da
solo, per raggiungere il suo sogno. Ha ottenuto
la possibilità di investire quest’anno nello skate,
con i genitori ha fatto un patto, investire 12 mesi
nella sua passione, poi, qualora lo skate non
dovesse riuscire ad assicurargli un buon futuro,
inizierà l’Università….tanto per 1 anno gli studi
possono anche aspettare. Ubi ha molto talento
e una serietà che va ben oltre i suoi 18 anni di
età…ed è tantissima la voglia di sfondare grazie
ad una tavola e ad una grande passione!

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Xtreme stuff

Nome: Laszlo “Ubi“ Szilvasi


Eta': 17 anni
Quando hai iniziato a skateare? Quali sono i tuoi progetti per i prossimi mesi?
a 4 anni ....eeeeeeeeeer....skateare tutti i giorni. Parlando seria-
In che modo? mente, stiamo girando dei video e facendo molte foto
Quando siamo arrivati in Italia da Budapest, dove sono nato, ho durante le varie competizioni, ma spero di tornare in Italia,
visto molti skater e così ho chiesto ai miei genitori di comprarmi a Roma, per un mese di lavoro e skate.
uno skateboard. Dopo un bel po’, finalmente, me lo hanno L’ evento più bello di Skate in Europa?
comprato e da allora non ho più smesso. Praga!
Lo spot più pazzo dove hai fatto skate? In quale Paese preferisci skateare?
Ne ho molti, ma due di questi sono veramente fantastici: una ....ovunque, non dipende dal Paese. Penso ci siano bei
bella piazza della mia città, sempre piena di guardie armate, spot dappertutto.
dove è veramente rischioso giocare, mentre l’altro è uno spiaz- Quale spot naturale ti viene in mente per skateare?
zo sopra la stazione degli autobus alto 2 metri e mezzo...è da Una cascata o una grande roccia, al top di una montagna,
pazzi. vicino all’oceano...immaginalo....
Cosa provi quando pattini? Due parole che vorresti dire sullo skate?
Lo faccio soltanto per divertirmi…Faccio skate per stare con Lo skateboard è uno sport da praticare per passare bene
gli amici, incontrare nuove persone e ancora…divertirmi. E poi il tempo e divertirsi.
pattinare mi fa sentire libero.
Cosa pensi dello Skate italiano? testi:
E’ molto buono. In Italia ci sono molti bei spot, bel tempo e Damiano Ticconi
soprattutto skaters in gamba. Molti di loro sono bravissimi
ragazzi che conosco bene, come Raffaelle Schirinzi, Marco
Lambertucci, Fabio Montagner e naturalmente i fratelli Zattoni.
Ti piacciono altri sport?
Si, il calcio e l’hockey sul ghiaccio, ma solo da guardare in tv.

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Freebord
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Il nuovo e rivoluzionario sport
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come sulle piste innevate

Novembre - Dicembre 65 X3M04

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FREEBORDFREEBORDFREEBORD
Glossario:
Ride & Tricks
Air:
Qualsiasi azione che porta a staccare la
tavola dal terreno; e’ detta anche jump.

Boardslide:
Sia frontside che backside, e’ il passaggio
di traverso sul rail.

Bombino:
Fare cruising giù per una gran colli-
na, generalmente fatto proprio da rider
provenienti dal downhill.

Catching An Edge:
Cambiamento improvviso di carico sulla
tavola che si blocca repentinamente, con
la pratica e’ meno frequente.

Derapata:
Fare pressione sull’angolo di bordo per
controllare la velocità, mentre la tavola
resta perpendicolare alla linea di massima
pendenza.

Grab:
Manovra freestyle che prevede di affer-
rare parte della propria tavola con la
mano.

Indy:
Il grab più comune, prendendo la tavola
al centro dalla parte delle punte dei
piedi.

Nollie:
Simile all’ollie, in questo caso si salta
prima con la coda e si atterra sulla
punta.

Ollie:
Salto, si usano le gambe per sollevare la
punta della tavola, seguita poi dal centro
e dalla coda in un movimento fluido.

Sets:
Scalini, esempio 360 off 4 sets.

Shovit:
E’ una manovra più indicata sui
longboard, significa chiudere repentina- XPONENT 85
mente (a meta’) un curvone sui guanti Lunghezza 33.5” / 85cm
Larghezza 14.3” / 36.25mm
per poi riaprirlo. Peso 4,4 kg
Larghezza deck 8.7” / 22cm
Toeside: Lunghezza deck 33.5” / 85cm
Altezza deck da terra 3.75” / 9.4cm
Ogni curva o manovra che prevede l’ap-
poggio dalla parte delle punte dei piedi. Caratteristiche La eighty5 e’ il deck più grande nella
nuova linea Xponent di Freebord. E’ 85cm dal tip al
tail. Il deck è più grande e largo in modo da permet-
Turn: tere anche ai rider più alti di girare con lo stesso feel,
Rotazione intorno al proprio asse in movi- comfort e agilita’ dei deck piu’ piccoli.
mento, anche per un 540°. Può essere La linea Xponent ha fori pre-drilled per una semplice
applicazione dei bindings.
back-side e front-side.

X3M04 66 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Un po’ di storia...…
L’idea di realizzare il sogno di fare snowboard tutto
l’anno fu la vera ossessione di Steen Strand, inge-
gnere californiano, fondatore di Freebord insieme
a un gruppo di snowboarder della Bay Area di
San Francisco. Dal suo brevetto, datato 1995,
per simulare lo snowboard, ad oggi, il freebord e’
diventato uno sport in ogni continente.
Le tavole hanno il particolare truck Alpha, un
carrello piu’ largo e robusto di quelli dei longboard,
con una ruota centrale supplementare, che, in
movimento, esclude dall’appoggio le ruote ester-
ne, dando al rider la stessa presa di spigolo che si
ha sulla neve.

Il freebord è snowboard tutto l’anno senza


dover disporre di piste innevate. L’andatura
è identica. La meccanica di base del freebord
consiste nella possibilità di fare un duplice
movimento, lo slide e il carve, in particolari
condizioni, in modo identico allo snowboard.

XPONENT 75
XPONENT 80
Lunghezza 29.5” / 75cm
Lunghezza 32” / 80cm
Larghezza 14.3” / 36.25mm
Larghezza 14.3” / 36.25mm
Peso 4,0 kg
Peso 4,3 kg
Larghezza deck 7.9” / 20cm
Larghezza deck 8” / 20cm
Lunghezza deck 29.5” / 75cm
Lunghezza deck 32” / 80cm
Altezza deck da terra 3.75” / 9.4cm
Altezza deck da terra 3.75” / 9.4cm
Caratteristiche Il seventy5 è il deck piu’ piccolo,
Caratteristiche La eightyX e’ 80cm dal tip al tail.
leggero e manovrabile della nuova linea Freebord
Risponde molto bene anche se leggermente più
Xponent. E’ 75cm dal tip al tail, rendendolo estre-
pesante della seventy5. La eightX si addice a riders
mamente rapido da bordo a bordo. Per la lunghezza
che vogliono un ride agile mixato a un po’ di crui-
ridotta, è reattivo e leggero. La linea Xponent ha fori
sing. La linea Xponent ha fori pre-drilled per una
pre-drilled per una semplice applicazione dei bindin-
semplice applicazione dei bindings.
gs. Bindings consigliati: S2.

Novembre - Dicembre 67 X3M04

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FREEBORDFREEBORDFREEBORDFREEBORD
Glossario:
Termini di base
Andatura:
Modo di avanzare. Puo’ essere forward
oppure fakie, ovvero al contrario, detto
anche impropriamente switch ma che
andrebbe usato solo in caso di manovra
aerea.

Appoggio:
Da non confondere con carico, è l’azione
che permette di aumentare la pressione
all’estremità del piede (avanti in front-
side e dietro sul back-side). L’appoggio è
l’elemento fondamentale per una corret-
ta presa di spigolo.

Backside:
Riferito a tutto ciò che si trova alle spalle,
quindi curvando in backside si fa appog-
gio sui talloni.

Carve:
Andare inclinati senza alcuna sbandata
(slide) ma solo sulle ruote appoggiate.

Duck-stance:
Quando si montano gli attacchi in modo
che le punte dei piedi siano aperte o
divergenti (pratica sempre più diffusa).

Fakie:
Surfare andando alla rovescia (si usa il
sinonimo switch quando ci si riferisce
a qualsiasi manovra aerea compiuta in
andatura fakie).

Flat Spots:
Punti delle ruote esterne più consuma-
ti rispetto al resto della ruota, causati
dallo sliding senza rotazione della stessa.
Causa un'andatura ruvida, rumorosa e
difficoltosa.

Freeride:
Surfare in strada con l’unico obbiettivo di
fare curve interpretando, a proprio modo,
le discese a disposizione.

Freestyle:
Surfare con l’obbiettivo marcato del salto,
dell’acrobazia a tutti i costi, sfruttando
dove possibile strutture costruite apposi-
tamente dai freestyler.

Goofy:
E’ colui che surfa col piede destro avanti.

Regular:
Surfare con il piede sinistro avanti.

Slide:
Azione dei muscoli rotatori degli arti
inferiori, che, utilizzando il bacino come
fulcro, consentono di guidare la tavola
nell’arco di curva semicondotta.

X3M04 68 Novembre - Dicembre

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Foto di: Riccardo Monti

Freestyle.ch 2005
La piu grande manifestazione
di sport freestyle d’Europa

X3M04 70 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Olsson & Spea


ker

Zurigo,
24/25 settembre
La prima edizione è stata nel 1994 e ora
siamo all’undicesima, ciò significa che il
contest piace e attira riders, snowboar-
ders, skaters e bikers di livello interna-
zionale. La maggior parte di loro, infatti,
partecipa o ha partecipato agli X-Games.
La location era fantastica perché era santi: come il surf simulation nello stand
tutto organizzato come un parco giochi della Nokia: grazie a un tappeto azzurro,
sulla riva del lago di Zurigo: c’era la zona che girava attraverso due rulli a velocità a piegare di più in aria, portando la moto
Fmx con tre rampe a diversa distanza e variabile, i ragazzi con delle tavole di più parallela possibile al terreno) e per
un solo landing (atterraggio), la zona Big gomma provavano a restare in piedi, lo skate l’Highest Air Contest, sempre in
Air con una struttura tubolare fantastica mentre nello stand della Rivella tutti pote- half pipe ma con l’unico scopo di saltare
dedicata a snowboarder e freesky, che vano provare l’emozione di fare backflip più in alto possibile.
per salire usavano un ascensore esterno, con una bmx senza pericolo, bastava solo Il sabato invece passavano solo in 8, per
la zona dell’Half Pipe (coperto) per bmx pedalare…c’era una meccanismo a pale ogni disciplina, che si sarebbero dovuti
e skate e una zona organizzata come un con agli estremi la bici e più si pedalava, affrontare nella finale di domenica.
vero villaggio, Label World, dove diverse più si girava su se stessi. Alla fine dello show di sabato sera è stato
marche esponevano le loro novità sfrut- L’evento era diviso in tre giornate. Il organizzato un mega party in un locale in
tando lo spazio dei gazebo. venerdì c’erano le qualifiche: per lo Zurigo centro, X-tra, con musica metal e
Quasi subito ho incontrato la crew italia- snowboard passavano in 16, per il free- video di freestyle a rotazione negli scher-
na di videomaker, Filmer Force, eravamo sky in 8, mentre per fmx e skateboard le mi giganti all’interno.
quasi gli unici italiani presenti all’evento. cose erano un po’ diverse; per la prima
C’erano delle iniziative molto interes- valeva il Whip Contest (gara di chi riesce Riccardo Monti

Novembre - Dicembre 71 X3M04

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Jon Olsson

nt
Simon Dumo
Lauret Favre

Snowboard Freesky
C’era buona parte degli snowboarders migliori al mondo come Quando ho letto la athlets’s list non ci credevo; incredibile, c’era
il canadese Marc-Andrè Tarte, campione dell’evento nel 2002- il vincitore degli X-Games 2004 e 2005, l’americano dicianno-
2003 e ora anche 2005, e il finlandese Mattila Risto, FIS World venne Simon Dumont, il quale a causa di atterraggi sfortunati
Champion Halfpipe 2004 e medaglia d’argento all’evento; il non è potuto salire sul podio.
francese Matthieu Crepel, il quale si è guadagnato la medaglia Era presente anche il detentore di 8 medaglie agli X-Games e
di bronzo e poi altri “big” come Markus Keller, Antti Autti, Chris secondo all’evento del 2003, lo svedese Jon Olsson, che si è
Soman. guadagnato la medaglia d’argento, mentre il suo connazionale
I tricks spaziavano da un “semplice” backflip, 720 grab, 900, Niklas Karlstrom, campione dell’edizione 2003, è arrivato terzo.
1080 grab fino arrivare all’esagerato backflip one foot. Il vincitore del contest è stato il francese Laurent Favre.
In verità c’è stato anche un tentativo di double backflip ma sfor-
tunatamente l’atterraggio non è stato il massimo, anzi…

rte Mattila Risto


Marc-Andre Ta

X3M04 72 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

n
Simon Tabro

r Koji Kraft
Jimmy Walke

Fmx Bmx
Erano presenti tutti i riders migliori d'Europa, come Mat Dagli USA sono arrivati Mike Mancuso, Jason Branham, Jimmy
Rebeaud, terzo agli X-Fighters 2005 e vincitore di questa edizio- Walker, che si guadagna la medaglia di bronzo con i suoi
ne grazie a un backflip saranwrap, Busty Wolter e Manu Troux, tailwhip e flair, e Kojy Kraft, che invece ha chiuso in seconda
con la moto sempre molto curata esteticamente, questa volta posizione grazie a un double tailwhip perfetto.
era tutta nera e ricoperta da piccoli teschi. Dall’Australia invece c’era Matt Fairban e dei big europei c’erano
Troux si è meritato la medaglia di bronzo. Tra i “big” del nuovo lo spagnolo Eduardo Terreros, con i suoi flair e 540, e l’inglese
continente erano presenti, invece, Ronnie Renner , terzo agli X- Simon Tabron, quattro volte campione del mondo e secondo agli
Fighters 2004 e vincitore assoluto di tutti i Whip Contest, e Nate X-Games 2004, che si è portato a casa la medaglia d’oro.
Adams, vincitore degli X-Games 2004, vincitore Gravity Games
2004, vincitore degli X-Fighters 2005: a questo evento è arrivato
“solo” secondo.
Il più giovane era il francese Rémi Bizouard, finito quarto dietro
al connazionale Manu Troux, che è riuscito però a scavalcare
Ronnie Renner.
Remi Bizouard

Nate Adams
Mat Rebeaud

Novembre - Dicembre 73 X3M04

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r
Sascha Mulle

Danny Mayer
Sandro Dias

Skateboard Italia
tleti sono
Lo skate era di livello veramente alto
ch e qu a nd o ho le tto la lista degli a te sono
con gente come Buster Hulterman, dagli E’ vero ma contemporane
amen
Usa, e il campione dell’evento nel 2001- rimasto di stucco hé non c’era nemmeno un atle-
2003, il finlandese Jussi Korhonen, che è
rimasto male perc Dal Farra, rider di fmx , era
ta italiano. Alvaro mo al mondo ad aver chiuso il
riuscito a battere il brasiliano Sandro Dias,
portandosi a casa la medaglia d’oro. uo
Il brasiliano, con sempre il sorriso stam- malato, il secondo non e' potuto venire e il nostro
on i,
pato in faccia, tre volte campione del 900, Giorgio Zatt o Kratter era ad allenarsi
m
mondo (2003-04-05) si accontenta del
snowboarder Giaco n la Nazionale Italiana. Sicu-
nd a co
a iera italiana si
secondo posto e riesce a scavalcare il
in Nuova Zel po d io la ba nd
tedesco Sascha Muller.
ramente in qualc he
Erano presenti anche il francese campio-
ne europeo 2005 Terence Bougdour e sarebbe vista.
l’americano Danny Maier.

a Tabron & Kraft


riders in paus

X3M04 74 Novembre - Dicembre

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Kia Motors consiglia Agip

CULT MOVING.
*Versione Active. I.P.T. esclusa. Consumo combinato (litri x 100 Km) da 7,7 a 8,4. Emissioni CO2 (g/ KM) da 205 a 223.

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La foto è inserita a titolo di riferimento.

K IA S ORENTO .
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lega. E in più nella versione Active Class, selleria in pelle, climatizzatore automatico, sedile guida regolabile
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Su e giù per il
Mustagh Ata
in meno di 11h
Il nuovo record di velocita'
dello sci alpinismo estremo
©
Foto di: Dynafit

X3M04 76 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Novembre - Dicembre 77 X3M04

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Ci sono volute “solo” 10 ore e 41 minuti per salire in vetta al
Muztagh Ata e rientrare poi al campo base.
“Solo” va inteso, ovviamente, in senso ironico, se si considera Per riuscire nell’impresa, Benedikt e Sebastian si sono sottoposti
che la famosa cima cinese si trova ad una quota di ben 7.546 ad un allenamento molto duro: durante la preparazione hanno
metri con 3.100 metri di dislivello. L’incredibile impresa ha visto addirittura effettuato la concatenazione delle vette del Groß-
protagonisti Benedikt Bohm e Sebastian Haag, componenti glockner e del Großvenediger in un solo giorno.
dell’International Dynafit Team, sotto la guida di Matthias Robl, Fondamentale l’equipaggiamento. Ogni grammo superfluo
esperto scalatore. andava eliminato per garantire la massima velocità di ascensione
Grazie a un duro allenamento e all’utilizzo di una moderna e, infatti, ogni singolo attrezzo è stato scelto, con attenzione
strumentazione, i due alpinisti tedeschi sono riusciti a realizzare quasi maniacale, per ridurre il peso al minimo indispensabile. Il
il nuovo record di velocità, completando un‘opera per cui le risultato è stato l’utilizzo di attrezzatura e abbigliamento realiz-
normali spedizioni impiegano almeno quattro giorni. Una pagi- zati con materiali ultra leggeri.
na importante che rimarrà nella storia dello sci alpinismo d’alta Il viaggio degli alpinisti dell’International Dynafit Team è iniziato
quota e, soprattutto, nella storia del nuovo alpinismo estremo, all’inizio di agosto da Monaco, via Bischkek in Kirgistan e poi
quello cioè che si ispira alla sfida del cronometro: compiere la Naryn in Uzbekistan fino al confine con la Cina e poi sul lago
spedizione e tornare alla base nel più breve tempo possibile. Karkul, ultima tappa prima del campo base a 4.400 metri.

X3M04 78 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Il 23 agosto gli atleti sono partiti per la cima


alle 4 del mattino, quando il termometro
segnava temperature glaciali (-35°). Dopo
9 ore e 25 minuti la vetta era conquistata.
Un’ora e 16 minuti più tardi, il gruppo era di
nuovo al campo base per fermare le lancette
del cronometro a 10.41’. Un nuovo record di
velocità che ha attirato anche l’attenzione dei
mass media: la televisione nazionale cinese
ha onorato l’impresa sci-alpinistica con una
ripresa “live” degli atleti.

Marianna Macis

Novembre - Dicembre 79 X3M04

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Paclite Jacket Men/Lady Racing Vest Men/Lady First Layer Shirt First Layer Shirt
Colori: Nero/Rosso Colori: Nero/Rosso Colori: Nero/rosso, Bianco/argento Colori: Nero/rosso, Bianco/argento
Materiale: GORE-TEX®, Paclite®, Materiale: Powertex Ultra rip 3l, Materiale: Coolmax®, Materiale: Coolmax®,
Paclite® Stretch Softshell Lite/pa mesh Meryl® Skinlife Meryl® Skinlife
Prezzo consigliato 359 EURO Prezzo consigliato 129 EURO Prezzo consigliato 59 EURO Prezzo consigliato 59 EURO

X3M04 80 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

The Dynafit Mustagh Ata Equipment


I prodotti ultra leggeri e i materiali high-tech utilizzati nell’im-
presa hanno aiutato gli atleti dell’International Dynafit Team nel
raggiungimento del nuovo record di velocità. Tutta l’attrezzatura
che gli atleti hanno testato e messo a punto (sci, scarponi, attac-
chi e zaini) sarà disponibile nei negozi per l’inverno 2006/2007
sotto la linea “Mustangh Ata Edition”. Da dicembre 2005, inve-
ce, saranno disponibili, ma in forma limitata, gli sci Mustagh Ata
dalla forma identica a quella utilizzata per gli sci della spedizio-
ne. Il resto dell’equipaggiamento del team, compreso l’attacco
da gara TLT Race Titanium e gli scarponi TLT 4 Lite Thermoflex,
saranno disponibili per l’inverno 2005/2006.

Sci
FR Mustagh Ata
Lunghezza: 169/cm, 178cm
Side cut: 118/88/110
Raggio: 20,9 (169cm), 24,0 (178cm)
Costruzione: Interno in abachi (anima
in legno leggero) e laminato in
carbonio
Soletta: trattamento con “nano tecno-
logia” per alte prestazioni

Scarponi
TLT 4 Lite Thermoflex (foto TLT 4
TF.eps)
Peso: 1.220 grammi (taglia 27.0)
Colori: nero/titanium grigio/rosso
Misure: 25.0 – 29.0

Attacchi
TLT Race Titanium
Peso: 235 grammi
Colore: grigio titanium
Materiale: titanium e acciaio
DIN count 5-10

Ymarashi lady jacket Skiland Snow jacket Downhill Snow jacket Mingora lady jacket
Colori: bianco, argento, Colori: bianco, argento, Colori: bianco, grigio, Colori: bianco, argento,
rosso fiamma rosso, maldive rosso, maldive rosso fiamma
Materiale: Powertex snow Materiale: Powertex snow Materiale: Powertex snow Materiale: Powertex snow
Prezzo consigliato 219 EURO Prezzo consigliato 219 EURO Prezzo consigliato 199 EURO Prezzo consigliato 199 EURO

Novembre - Dicembre 81 X3M04

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Sci da freeride FR 10.0 Carbon Sci da freeride FR 8.0 Carbon Scarpone AERO FR Scarpone X-Mountain

Misure 178 cm, 187 cm Misure 155cm, 165cm, 175cm Colori: grigio titanio metallizzato Colori: bianco, argento,

Peso 1390 gr. (178 cm) Peso 1320 gr. (165 cm) Materiale: Vestamid/Pebax Misure: 25.0 - 30.0 mondo

Materiale: Carbonio Materiale: Carbonio Peso: 1.950 gr. (27.5) Peso: 1600 grammi (Taglia 27.0)

Prezzo consigliato 499 EURO Prezzo consigliato 399 EURO Prezzo consigliato 439 EURO Prezzo consigliato 279 EURO

X3M04 82 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

La prima volta
La prima salita del Muztagh Ata fu tentata
dall’esploratore svedese Sven Hedin nel
1891, seguito poi nel 1947 da Eric Shipton
e H.W.Tilman. La cima, invece, fu raggiunta
per la prima volta da una spedizione cino-
sovietica nel 1956.
Il Muztagh Ata si trova nella provincia dello
Xinjiang, nella Cina sud-occidentale, e insie-
me al Kongur Shan, 7.719 metri, domina
maestosamente il deserto del Taklimakan.
La via d’accesso più bella passa attraverso
il Pakistan e segue la Karakorum Highway,
strada che riproduce una parte dell’antica Via
della Seta o meglio Via del Buddismo, visto
che da questa valle il buddismo, dall’India,
raggiunse la Cina. Le condizioni climatiche
sono particolarmente dure, con temperature
estremamente rigide (fino a -40°), vento e, in
caso di scarsa visibilità, problemi di orienta-
mento. I campi, solitamente, vengono posti a
5.400, 6.500 e 7.000 metri.

I numeri del record

23 agosto 2005
Ore 04:00
base (4.450 metri)
partenza dal campo
Ore 13:25
etri)
arrivo in vetta (7.546 m
Ore 14:41
(4.450 metri)
ritorno al campo base

Casco da corsa SR Race Pro Modello Escape 35 Modello Radical 18 Modello Radical 32
Colori: Grigio/titanio Colori: Nero, Rosso/nero Colori: Giallo/nero, Nero, Acciaio Colori: Nero, Rosso/nero
Materiale: EPS Materiale: Micro Dry Polyester Materiale: Micro Dry Polyester Materiale: Micro Dry Polyester
Peso: 310 gr. con paraorecchie Peso: 1040 gr min., 1350 gr max Peso: 720 gr min., 1300 gr max Peso: 900 gr min., 1500 gr max
Prezzo consigliato 129 EURO Prezzo consigliato 110 EURO Prezzo consigliato 59 EURO Prezzo consigliato 59 EURO

Novembre - Dicembre 83 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 83 26/10/2005 16.30.51


M
Una nuova tecnologia Head:
Liquidmetal
HEAD utilizza tutta l’energia prodotta durante la sciata
senza dispersioni, grazie alla sua struttura molecolare
“disordinata” che rimane invariata durante la curva e
ritrasmette la stessa quantità di energia agli sci. Lo sci,
così, reagisce più rapidamente ad ogni curva grazie
ad un trasferimento di energia più veloce e potente.
Tutte le donne, invece, desiderano ottenere i massimi
risultati con il minimo sforzo. HEAD ha ridotto il peso
al centro dello sci lasciandolo uguale sulle punte e
sulle code, in modo che lo sci possa girare facilmente.
Il risultato è uno sci più vivace, poco faticoso e che dà
grandi emozioni.

X3M04 84 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Sunny:
Un inverno al sole!
In inverno, il desiderio di sole e di colori
si fa sentire più che mail. Bomb Boogie
ha trovato la cura adatta a questa
voglia repentina: Sunny, il piumino dai
colori caldi e allegri. Giallo sole, verde
intenso e arancio brillante saranno le
tonalità che rallegreranno anche la più
fredda giornata invernale. Un tocco di
primavera irrinunciabile che scalda e
ritempra grazie all’utilizzo della vera
piuma d’oca.

Bomb Boogie
per tutti i gusti: JJ!

Un unico capo per molte esigenze: per un viaggio in


moto, per ripararsi dalla pioggia, per andare al lavoro
e per una vacanza avventurosa. Tutto questo è JJ, il

MODA&FASHON
giubbino imbottito realizzato in cordura con inserti
in pelle invecchiata proposto da Bomb Boogie per
la stagione Autunno Inverno 2005-2006. Curato nei

MODA&FASHON
minimi dettagli, JJ è l’ideale per affrontare la stagione
fredda senza rinunciare a stile e design. Ideale per chi

MODA&FASHON
ama lo stile casual, JJ non delude nemmeno chi vuole
sdrammatizzare un look estremamente chic.

MODA&FASHON
MODA&FASHON Lindsay & Napa:
Glamorous Pink!
Levi's confluisce nel morbido rosa della sciarpa Lindsay e degli origi-
nali manicotti Napa: accessori indispensabili per scaldarsi al primo
freddo dell'inverno. Levi’s ha pensato a una giovane donna dinamica
che rende un accessorio versatile per il proprio guardaroba: per chi
non rinuncia ad avere le mani libere ma chiede di arricchire un twin-
set da ufficio o di caratterizzare un abito per la sera in discoteca,
Lindsay e Napa rappresenteranno un vero pass par-tout!

Scheda Tecnica:
Materiale: 42% acrylic, 30% wool, 28% polyamide
Taglia: UNI
Colore: Rose

Novembre - Dicembre 85 X3M04

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Inverno alle porte…
si torna alla sobrietà
dei ritmi e dello stile!
È il momento di Jacks di Levi’s, la
cintura da uomo chic ed elegante
adatta ad ogni circostanza. Osando
sul pantalone gessato più classico o
sul jeans più anticonformista, Jacks è
versatile per ogni pants del guarda-
roba maschile. E per la donna?
Jacks… man in black is back!
Per distinguersi nei piccoli dettagli
Scheda Tecnica: e superare le mode convenzionali,
Materiale: 100% leather Levi’s ha creato Zamora, una cintura
Taglia: 70/120 in pelle dalla linea decisa e pulita.
Colore: Regular Black Sul pellame dalla colorazione scura
risalta un forte dettaglio che confe-
risce unicità all’accessorio: la fibbia
in metallo dipinta (bianco o rosso)
che riproduce il marchio e incontra
una grande asola per una chiusura

MODA&FASHON
particolare allacciata ad incastro.

Scheda Tecnica:

MODA&FASHON
Materiale: 100% leather
Taglia: 70/110

MODA&FASHON
Colore: Dark brown, Regular black

MODA&FASHON
MODA&FASHON Per l’uomo che vive
la citta’...
in tutte le dimensioni, che si sposta in
sella al proprio scooter o a piedi per le
strade del centro, Levi’s ha pensato a
una triade di accessori fondamentali: la
sciarpa Cassel, il cappellino Cameron e
le muffole Carson non permetteranno al
freddo di modificare consuetudini di vita
e di rovinare nuove esperienze. Avvolti
nel caldo riparo offerto dal tessuto di
lana a coste inglesi, con Cassel, Came-
ron e Carson la sfida contro il freddo è
raccolta e… vinta!

Scheda Tecnica:
Materiale: 80% wool, 20% polyamide
Colore: Light blue, Regular khaki
Cassel, Cameron
Taglia: UNI
Carson
Taglia: S, M, L

X3M04 86 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Un oggetto di piacere…
La nuova collezione 2005/06 di HEAD offre una
gamma completa di prodotti totalmente dedicata alle
esigenze e ai desideri delle donne. Generalmente le
donne ricercano “oggetti” che ben si adattino al loro
corpo, che si possano ben indossare, come un capo di
abbigliamento. Questi accorgimenti sono stati appli-
cati non solo agli sci, ma a tutto l’equipaggiamento,
scarponi e attacchi.

Novembre - Dicembre 87 X3M04

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Un chip da record
La tecnologia più all’avanguardia nel mondo dello sci
rimane sempre e comunque la HEAD Intelligence Chip
System: l’energia elettrica generata dalle intellifibers
passa attraverso un chip posizionato sotto gli attac-
chi dove la sua forza viene amplificata di ben sette
volte prima di essere rimandata alle intellifibers, tutto
questo in 5 millesimi di secondo. Le Intellifibers dotate
di questa maggior forza sono in grado di correggere i
movimenti torsionali in modo più efficace.

X3M04 88 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Anche in fuori pista…


HEAD continua a credere nel freestyle e freeride,
migliorando sempre più i suoi prodotti per il piacere di
sentire la neve fresca scivolare sotto gli sci. La larghez-
za maggiorata permette allo sci di galleggiare in neve
profonda e di subire meno le asperità del terreno,
allo stesso tempo però rallenta il cambio degli spigoli
rendendolo più adatto ad archi di curva medi e ampi
durante l’uso in campo libero.

Novembre - Dicembre 89 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 89 26/10/2005 16.33.35


©
Foto di: LaPresse

X3M04 90 Novembre - Dicembre

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Aspettando
Torino 2006
A tre mesi dall’inizio dei
Giochi Olimpici Invernali,
l’Italia e' gia' in fermento

Novembre - Dicembre 91 X3M04

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dello snowboard
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freddo sulle piste? Sicuramente non i tecnici Quechua che
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avvolgente per evitare le correnti d’aria: manicotti interni in lycra e
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schmerber) e ghetta paraneve.

Per il comfort: il fianco del piumino è completato da prese d’aria sotto


le braccia e da un tessuto traspirante per limitare il fastidio dovuto alla
sudorazione. Maschera o berretto troveranno posto nella grande tasca
interna, telefono e altri oggetti fragili saranno anch’essi protetti in
una tasca interna in neoprene.

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ma Olimpica
Il Viaggio della Fiam
bre
a' da Roma l’8 dicem
Mancano poco meno di 100 giorni alla
Cerimonia d’Apertura dei XX° Giochi m a Ol im pic a pa rt ir
La Fiam iasmo per i Giochi Ol
impici
Olimpici Invernali e la trepidazione
cc en d er a ' l’e nt us
aumenta di giorno in giorno. Il prossimo 2005 e a
tt o il te rr it or io na zionale, illuminando
10 febbraio, dopo ben 50 anni d’assen- di Torino 2006 su tu it a lia no in uno straordinario
za, infatti, le Olimpiadi Invernali sbar- pa tr im on io
cheranno nuovamente nella penisola, e l’eccellenza del , sp or t e tecnologia. Sara
' il
a rt e, cu lt ur a
precisamente a Torino. Ad accoglierle, percorso tra a Carlo Azeglio Ciampi
ad
d el la Re pu bb lic
35.000 persone radunate nello Stadio
Presidente im o tedoforo, il marato
neta
Olimpico, l’ex Stadio Comunale, mentre
e la To rc ia a l pr
accender 04.
oltre 2 miliardi saranno gli spettatori
B a ld ini , vin ci to re dell’oro ad Atene 20
collegati in diretta televisiva da tutto il Stefa no
lo il pr im o d ei 10 . 0 01 tedofori che, con una
L’atleta sara' so
mondo. Sette gli sport in programma,
r
invernali ovviamente, 15 le discipline e
er a ' la Fi a m m a Ol impica verso Torino pe
ben 84 le specialità, maschili e femmi- staffetta, port el 10 febbraio, traccia
ndo un
d i Ap er tu ra d
nili, che per 17 giorni animeranno il
la Cerimonia e visitera' tutte le re
gioni e
“Comprensorio Stadio Olimpico – Pala-
i olt re 11. 0 00 km ch
sport Olimpico”. Il tutto nel pieno rispet- percorso d
to dei valori olimpici: partecipazione, le province d’Italia.
amicizia e lealtà.

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La storia dei
Giochi Olimpici Invernali
I primi Giochi Olimpici si svolsero nel Le prime Olimpiadi Invernali si svolse-
776 a.C. a Olimpia, nell’antica Grecia. ro a Chamonix, in Francia, nel 1924,
La tradizione, rispettata per mille anni, con la partecipazione di 294 atleti
fu ripetuta ogni quadriennio. Nel 1894 provenienti da 16 nazioni. Nel ‘56
fu creato il Movimento Olimpico moder- arriva il momento dell’Italia. Cortina
no, grazie all’educatore francese Pierre d’Ampezzo ospita la settima edizione
de Coubertin che riuniÌ un gruppo di delle Olimpiadi Invernali (purtroppo
importanti filosofi e personaggi spor- quell’anno cadde pochissima neve)
tivi da tutto il mondo per il Congresso e, per la prima volta nella storia
Internazionale di Atletica. Il gruppo, che delle Olimpiadi, le gare vengono
in seguito divenne il Comitato Olimpico riprese dalla televisione. Nel 1994,
Internazionale (CIO), decise all’unanimità a Lillehammer, ha avuto inizio un
di ridare vita agli antichi Giochi. Le prime nuovo ciclo dei Giochi. Attualmente
Olimpiadi moderne si svolsero, nel 1896, le Olimpiadi Invernali si svolgono
ad Atene, gloriosa terra di origine. sempre ogni quattro anni, ma in un
Nel 1908 fu incluso il primo sport inver- anno differente rispetto a quello dei
nale, il pattinaggio su ghiaccio figurato, Giochi Estivi.
e nel ‘20 fu annesso anche l’hockey su
ghiaccio.

IX Giochi
Paralimpici Invernali
Quasi in contemporanea con le Olimpiadi Invernali, dal
10 al 19 marzo si terrà la IX° edizione dei Giochi Para-
limpici Invernali. Il Sistema Paralimpico di Torino 2006
ruota intorno a due poli principali: la città di Torino e le
montagne dell’Alta Valle di Susa. Le gare di sci alpino,
sci di fondo e biathlon si svolgeranno sulle piste di
Sestriere Borgata e di Pragelato Plan, gli sport del ghiac-
cio (hockey su ghiaccio e curling) verranno disputati a
Torino e Pinerolo. Tutte le strutture che verranno edifi-
cate saranno prive di barriere architettoniche, sia per gli
atleti sia per il pubblico, mentre quelle esistenti verranno
adattate alle norme più avanzate in materia. In questo
modo, al termine dei Giochi, il Sistema Paralimpico di
Torino 2006 rimarrà un polo d’eccellenza per gli sport
riservati ai diversamente abili.

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Foto di: Roberto Locatelli

Avventura al
Corsica Raid
Da Bastia ad Ajaccio,
ottanta atleti di tutte le Nazioni
si sono affrontati percorrendo 250 km di corsa,
mountain bike, canyoning e passaggi in corda

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Xtreme stuff

San Nicolao di Moriani.


Arriviamo eccitati sulla spiaggia alle 08:40.
Come al solito immaginiamo di aver sbaglia- Il Corsica Raid Aven
ture
to posto: non c’è nessuno e cominciamo
ad essere ansiosi. Cominciamo a guardarci
Storica gara interna
intorno e, subito, notiamo un grande arco zionale che ogni anno
gonfiabile sulla spiaggia. Tiriamo un sospiro via in Corsica e perm prende il
ette agli atleti part
di sollievo, non abbiamo sbagliato, ma per attraversarne una ecipanti di
una volta siamo in anticipo. Cominciamo a parte, scoprendo gli
sti di quest’isola se angoli piu' nasco-
riscaldarci in attesa della partenza dell’11° lvaggia. Dal 29 magg
edizione del Corsica Raid Aventure. circa ottanta atlet io all’1 giugno 2005,
La nostra avventura è iniziata due giorni fa i si sono sfidati nell’u
edizione di questa co nd icesima
quando, sbarcando dal traghetto, ci siamo mpetizione. Quest’ann
buttati alle spalle tutti i problemi, il lavoro e composte da tre atl o le squadre,
eti piu' uno o due ass
le preoccupazioni che ci assillano nella nostra tuti, hanno attrave istenti/sosti-
vita normale. L’accampamento piuttosto spar- rsato la Corsica da
Ajaccio affrontandos Bastia ad
tano, messo a disposizione dagli organizzatori i nelle seguenti disci
a Moriani, a circa 50 km da Bastia, è il nostro in montagna, orienta pline: corsa
mento, mountain bike
campo base fino all’inizio della competizione.
passaggi in corda. M , canyoning e
Mentre il campo comincia a riempirsi con ancava la tradizion
le tende delle altre squadre, cominciamo a assente per la prim a le canoa,
a volta.
studiare i nostri avversari cercando di trovare Quattro ritiri e molt
qualche vecchia conoscenza e di capire quan- i infortuni non gravi ha
rizzato questa ediz nno caratte-
to sono forti. Il tempo scorre lento e lo studio ione particolarmente
delle mappe, l’allestimento di una strategia di www.corsicaraid.com dura. Info su
gara e la preparazione del materiale tecnico
assorbono tutto il nostro tempo.

Novembre - Dicembre 97 X3M04

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Nel frattempo gli atleti si sparpagliano lungo
la spiaggia e cominciano le rituali operazioni di
riscaldamento. Con una lentezza esasperante i
vari partecipanti si ammassano dietro all’arco di
partenza. Gomito a gomito, scrutiamo gli altri per
qualche minuto, cercando di sfoderare il nostro
Sappiamo che sarà una gara dura: in 4 giorni e 3 miglior sorriso, come a dire: “Siamo pronti, nulla ci
notti dovremo percorrere circa 250 chilometri con spaventa!”. Improvvisamente una voce metallica in
8.500 metri di dislivello, di corsa, in mountain bike, francese esce da un megafono e comincia a dare
superando passaggi alpinistici, cavalcando le cime indicazioni per noi incomprensibili. Capiamo solo il
più alte dell’isola, il tutto cercando di non perdere classico trois, deux, un, GO! seguito da un colpo
la strada, cosa praticamente impossibile in un terri- di pistola. Un urlo liberatorio si leva dall’assembra-
torio del genere. In ogni caso siamo contenti e non mento e cominciamo a correre lungo la battigia
vediamo l’ora di buttarci nella mischia. insieme a un esercito di altri esauriti come noi.
Ma torniamo a noi! L’arrivo alla spicciolata di Dopo le prime falcate sulla sabbia morbida, il cuore
altri atleti ci distoglie dalle nostre elucubrazioni. va a tutta birra. Conosciamo questa sensazione e
Vengono un po’ da tutto il mondo, anche se sono sappiamo che presto l’intensità comincerà a calare
principalmente europei. Salutiamo con calore le ed ogni team prenderà la sua velocità, ma la gioia
altre due squadre italiane presenti quest’anno di riconfrontarci, in primis con noi stessi, in una
alla competizione. La gente del posto osserva con competizione al limite della resistenza non solo
curiosità l’arrivo di tutte queste persone abbigliate fisica ma soprattutto psicologica, ci sostiene e alle-
in maniera così atipica: pantaloncini, occhiali iper- via la fatica. La possibilità, poi, di scoprire dei veri
tecnici, lunghe maglie traforate bianche e pesanti angoli di paradiso che diversamente non avremmo
zaini sulle spalle. Alcuni sono informati e mettono mai visto è un notevole incentivo, almeno per chi,
al corrente, con orgoglio, gli altri paesani accorsi anche nella vita di tutti i giorni, affronta le situazio-
a guardare. ni con desiderio di conoscere e con stupore.

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Corsica
Un monte che
emerge dal mare
Con 8.722 km² di estensione, la
Corsica è la quarta isola del Medi-
terraneo e dista 12 km dalla Sarde-
gna, 120 dalla Liguria, 170 dalla
Francia e 450 dalla Spagna. Possiede
1.200 km di coste, frastagliate e
accidentate ad ovest, mentre ad est
sono basse e uniformi, circondate
da stagni e lagune.

Chi giunge in Corsica via nave, vede


l’isola come un unico monte emer-
gente dal mare mentre, avvicinando-
si, ci si accorge che si tratta di più
massicci, tutti abbastanza elevati. Il
più alto è il Cinto con 2.707 metri,
poi c’è il Rotondo con i suoi 2.625
m. e il Padro (m. 2.393). Tutte cime
che rimangono innevate fino agli
inizi dell’estate.

Data la sua orografia, la Corsica


non presenta lunghi fiumi, ma
torrenti ampi, impetuosi e ricchi
d’acqua d’inverno, come il Golo ed
il Tavignano. L’isola ospita il “Parco
Naturale Regionale”, che interessa
la vasta zona montuosa interna e si
affaccia sul mare, tra Calvi e Porto,
con una costa alta e rocciosa.

Con un clima mediterraneo miti-


gato dall’altitudine, della latitudine,
dall’ambiente marittimo e dai venti,
contrariamente a quanto avviene nel
resto dell’Europa, l’incremento della
sua temperatura media avviene da
Sud a Nord; Bastia e Capo Corso
hanno infatti un clima più caldo
rispetto ad Ajaccio e Bonifacio.

ca
monto in Corsi
Panorama: tra

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Il Raid Italia
Il Raid Italia, una delle poche squadre
italiane che prende parte a competi-
zioni multisport, è prima di tutto un
gruppo di persone affiatate che condi-
vidono la stessa passione per lo sport
all’aria aperta. Il team che ha parteci-
pato al Corsica Raid 2005 è formato
da: Roberto Locatelli, Raffaella Guido-
ne, Alessandro Costa, Stefano Ferrari,
Stefano Zavka. Gli sponsor che ci
hanno supportato e che hanno reso
possibile questa avventura sono: Ferri-
no, Eurobici, Revo, Seac Sub, Polase
Sport , Orisport, My Time2.
Info su www.raiditalia.it

Non ho ancora capito cosa esattamente ci spinge a sobbarcarci


tutti questi sacrifici, cercando di incastrare gli allenamenti tra le
pause di lavoro (o viceversa?), trovando il modo di far comba- I roveti intorno alla cittadina di Castellana, le magiche valli del
ciare le ferie di 5 persone, cercando di raggiungere un utopico Tavignano e della Restonica, l’infinito avvicinamento e la spos-
pareggio di bilancio; posso solo dire che le sensazioni, la vitalità sante salita del Monte Rotondo, i chilometri con la bici in spalla e
e la soddisfazione che si provano ci ripagano di tutto, almeno le spettacolari cadute sulle discese mozzafiato sul mare, le notti
fino a quando un nuovo mezzo di conoscenza di noi stessi non perse a inveire contro la fitta vegetazione che fagocita senza
riesca a sostituire tali esperienze. pietà non solo probabili sentieri ma anche noi stessi e, infine,
Una volta dato il segnale di partenza, si entra in un’altra gli spettacolari tuffi nelle acque cristalline dei canyon percorsi;
dimensione, dove il tempo scorre contemporaneamente lento queste sono solo alcune delle immagini che la nostra memoria
e veloce. Lento, durante le faticose salite in montagna o nelle ha fotografato e che porteremo sempre con noi, magari lavan-
lunghe corse sugli altopiani, dove non si fa altro che arrancare o do via quella sensazione di fatica e abbellendone negli anni i
pedalare per ore, con la sensazione di non arrivare mai, il cuore contorni, e che si sono fissate nella nostra mente in maniera così
che borbotta, il respiro affannoso e le vesciche che reclamano; indelebile grazie all’intensità dell’esperienza.
veloce, nella fretta e nella concitazione dei cambi disciplina, nelle Dopo oltre 72 ore al limite, attraversiamo l’arco di arrivo tra
attese che precedono le cordate, nella paura di non fare mai in applausi, sorrisi e abbracci con quelli che poco prima erano gli
tempo a raggiungere l’obiettivo. avversari. Le interminabili ore di salite in montagna, la faticosa
In ogni caso, dopo 4 giorni di gara, tutti quanti abbiamo la percorrenza di profonde forre, i chilometri di battaglia con i
strana sensazione di aver vissuto questa esperienza in un tempo quadricipiti che non ne vogliono sapere di spingere sui pedali, i
indefinito, come se fossimo stati un mese in giro per la Corsica; segni lasciati sulle gambe dai rovi, diventano di colpo un motivo
ed è una sensazione molto bella. Ci sembra di conoscere i nostri d’orgoglio con la testa che già è concentrata sulla prossima
compagni molto più a fondo di prima, vuoi per l’intensità delle avventura.
prove superate insieme, vuoi perché tutti abbiamo imparato
qualcosa di più di noi stessi e degli altri. Roberto Locatelli

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Foto di: Terramia Club

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100 miglia
sul deserto del
Namib
Una gara al limite dell’estremo
sul deserto piu' bello
e antico del mondo

Novembre - Dicembre 103 X3M04

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DSEE
DESERTO
DESERTO
T O D E L N
A A
M M
I BIBDELNAMIB
DEL NAMIB
D E
DE DSEESRETRO DEL N
tamente differente dalla precedente. La tappa più breve, di 15
km, è stata quella al tramonto del 2° giorno, mentre la più lunga
Si è conclusa con la vittoria del tedesco Jorg Balle, la corsa più quella del 3° giorno con la distanza classica della maratona, e
suggestiva del mondo nel più antico dei deserti. cioè i 42,195 km.
Nel cuore dell’Africa australe, e più precisamente in Namibia, si Tra struzzi, gazzelle, antilopi e sciacalli, si è potuto correre sul
è, infatti, svolta, la prima settimana di luglio, la seconda edizione deserto col fondo sassoso, su quello sabbioso fino a quello di
della 100 Miles of Namib Desert, gara podistica a tappe sulle roccia nera, incontrando il fiume Tsauchab e le grandi dune,
dune di un deserto unico per la sua immensità, sulla costa occi- protagoniste della quinta e ultima tappa. Come la Duna 45, la
dentale dell’Africa meridionale. più famosa e fotografata al mondo, e la Crazy Dune, la più alta
Con l’ottimo tempo di 2.11.18, Jorg Balle, già vincitore lo scorso della Namibia, ben 250 metri di sabbia ripida. Partiti dalla Duna
anno della 100km del Sahara, ha così concluso vittoriosamente 45, gli atleti hanno affrontato un lungo tratto pianeggiante di
la IIª edizione di una gara davvero spettacolare. 15 chilometri ai piedi delle grandi dune rosse, per poi entrare
Cinque tappe in quattro giorni, per un totale di 100 miglia, circa nell’area di Sossusvlei, dove, attraversando dapprima l’Hidden
150 km, nell’esclusivo Sossusvlei Lodge nel Namib Naukluft Vlei (i vlei sono laghi asciutti di un biancore unico circondati dalle
Park, un’area protetta e solitamente vietata ai visitatori, ma che dune), i runners sono giunti ai piedi della Crazy Dune. Questa
per questa occasione è stata eccezionalmente aperta ai turisti. è stata senz’altro la parte più sofferta per tutti, ma anche la

DESERTO DEL NA
Temperature diurne tra i 20/28 gradi, notturne tra i 3 e gli 8° e più emozionante. Dalla cima della Crazy Dune, una vertiginosa
un’umidità tra il 10 e il 20% hanno messo a dura prova gli atleti, discesa li ha portati nel grande bacino di un altro magnifico vlei,
B
DESEDESERTO
DENAMIBDEL NA
che, ad ogni prova, hanno trovato un’ambientazione comple-
L N A M I il Dead Vlei. Da qui, due chilometri e qualche piccola duna per

RTO
X3M04 104 Novembre - Dicembre
DESER TO D L
E
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Xtreme stuff

ib
Il Deserto del Nam
rati,
e co n un ’e st en si on e di 50.000 km quad
Lungo 1300 km
DESERTO IBDELNAMIB
NAMIB
della
il piu' estremo deserto
DESERTO DEL
' a nt ic o e

TO D E L NMA M
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il Namib e' il piu
ceano Atlantico ad
ovest
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DSEESRETRO
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IB giungere infine al sospirato traguardo
finale.
e si es te nd
nord al fiume Or
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ilometri dal fiume Ku
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ir
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La
ion
fr edda corrente del
e nord lungo la costa
Benguela, ch e sc acque
La classifica generale ha visto dunque
ta le d el l’A fr ic a , tr asporta le fredde
netto vincitore il tedesco Jorg Balle, che sudocciden e regioni subtropicali.
Questa
con 10 ore, 11minuti e 5 secondi, stabili- rt ic o ve rs o le ca ld
dell’Anta un ampio
sce un tempo davvero eccezionale, diffi-
ri cc a d i so st a nz e nutritive, sostiene
cile da battere. Al secondo posto con corrente ,
a cq ua ti ch e e ge ne ra una permanente
11.42.12 Alessandro Lambruschini, nono-
numero di specie a ll’e quilibrio biologico, assi-
stante qualche problema fisico. Eccellen- ne ce ss a ri a
te terzo posto per Giordano Castelli, nebbia costiera i un a sorprendente variet
a'
pr a vvi ve nz a d
con 12.05.13, mentre quarto è giunto curando la so a ti al deserto. A Sos
su-
l’altro modenese Davide Degli Esposti, e pia nt e a d a tt
di animali d une del mondo, che
possono
con 12.24.36. Dopo Andrea Bernabucci,
ova no le piu ' a lt e
sveli si tr parte
12.33.06 ed Achim Heukemes, 13.58.38,
er e a nc he i 30 0 m etri di altezza. La
bellissimo risultato per Giulio Macchia,
raggiung causa
settimo assoluto con 15.13.59.
ion a le e' ch ia m a ta Skeleton Coast, a
Appuntamento dunque al 2006 per la setten tr
lit ti d i na ve sp ia gg iati, mentre i centri

DESERTO DEL NAMIB dei numerosi re


prossima edizione della corsa più bella
ko pmund e Luderitz.

ESEESDESERTO DEL NAMIB


e affascinante del mondo ai confini li so no S wa
A M
ELELNNAM I B pr inc ipa

NAMIB
dell’estremo.

DD RT OODD IB
NAMIB ERT Marianna Macis

Novembre - Dicembre 105 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 105 26/10/2005 16.39.23


Nel cuore
Nazionale, il Namib Naukluft Park, che per estensione è la
più vasta area protetta dell’Africa e la quarta del mondo.

dell’Africa australe Qui si ergono in maestosa bellezza le magnifiche dune di


Sossusvlei, alte piu’ di 300 metri, dove non è raro incontrare
elefanti, leoni, giraffe, rinoceronti, struzzi, antilopi, gazzelle
Posta sotto l’Equatore e con una superficie di oltre 820.000
e orici, animale simbolo della Namibia. I luoghi da vedere
km², la Namibia è quasi tre volte più grande dell’Italia, con
sono molti e bellissimi: l’Etosha National Park e la cittadina di
una popolazione di appena due milioni di abitanti concen-
Windhoek, ma è anche possibile effettuare gite in mongol-
trati quasi tutti tra la capitale Windhoek e i maggiori centri
fiera e voli panoramici.
abitati. Dopo aver subito la dominazione del Sud Africa
La viabilità interna del Paese è formata da strade che per la
ed esser stata a lungo una colonia tedesca, la Namibia è
maggior parte sono piste sterrate. Solo le principali dorsali
una Repubblica Indipendente dal 1990 ed è oggi un Paese
del paese sono asfaltate, a giustificazione di un traffico prati-
stabile, sicuro e ben organizzato, che ha saputo mettere a
DESER
camente inesistente al di fuori dei centri urbani.
frutto tutte le proprie risorse, compresa quella del turismo.
TO DE
La Namibia è abitata da almeno undici gruppi etnici diversi:
Le straordinarie bellezze del territorio, una politica attenta, L NAM
DESER l’ottima capacità organizzativa degli operatori locali hanno
Ovambo, Kavango, Herero, Himba, Damara, Nama, Capri-
IB
TO DE DESERTO
dato alla Namibia un’immagine che quasi è in contrasto con
vians, San, Rehoboth Basters, Tswana ed Europei.

SERTO DEL N L NAM quella dei suoi confinanti.


La densità di popolazione è una delle più basse dell’Africa,

A B IB
IM mentre il tasso di crescita demografica, del 3% annuo, è uno

ESRETROTO LAN
DEDELMN IBAMIB
Tutti i siti di maggior interesse di questo paese sono protetti

DESE
dei più alti del mondo.

DEDSE
ed attrezzati per il turismo non di massa. La stessa area del
Le principali lingue parlate sono il Bantu e il Khoisan, che

D E L
Namib Desert, scenario della manifestazione, è un Parco

T
DESERTOO
comprendono alcuni dialetti.

DESERTO DEL D E
NAMIB
DD S E RRT O D E
ESEESERTO DEL NL N AM
A
DESERTO DEL NAMIB
106 X3M04 Novembre - Dicembre

impaginato_N04_pubb.indd 106 26/10/2005 16.42.09


Xtreme stuff

Il clima

Nel mese di luglio,


in Namibia, e'
La “madre“ inverno e questo perc
hé sotto l’equa-
delle maratone tore si invertono le st
agioni. Un inverno
con temperature d
La corsa più dura del mondo “su sabbia” iurne tra i 20 e i
è senza dubbio l’affascinante Marathon des Dri35E° coSnEumRidita' tra il 10 e il 20%, valo-
ideali perTlaO corsD
l’escursione termica ELlaN
Sables, che si disputa ogni anno nel deserto del

D E L N A M IB IB
Marocco.
a. Solo notte
e' molto alta A MIB
AMIB ESRETRTO DEL NAM
DEDSE O Una gara a tappe, in completa autosufficienza,
DESERTO D
che, ogni anno, edizione dopo edizione, vede porta ad un abbass
amento repentino
e

RTO DEL NA E
ai nastri di partenza un numero sempre maggio- delle temperature

D E M
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B M I B re di concorrenti.
D E S E R T O rimane sempre la
a 3/8°. Il vento

DESERTO I B
grande incognita
B
Più di 220 chilometri sotto il sole cocente e venti

N A M I E L N A M
tempestosi, come il famoso e famigerato Ghibli, del deserto, non e'

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prevedibile, e

E R T
DESERTOO DEL
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che incessantemente tira a 60 chilometri all’ora quando arriva . .
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DDESERTO D T D E L N AAMMI IB
alzando un vero e proprio muro di sabbia.

O E L N
107 Novembre - Dicembre X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 107 26/10/2005 16.42.25


Red Bull
Conquering Fortezza
La roccaforte espugnata su due ruote
Foto di: Michele Fontana - Red Bull Photofiles

X3M04 108 Novembre - Dicembre

impaginato_N04_pubb.indd 108 26/10/2005 16.42.56


Xtreme stuff

La Fortezza
è stata conquistata
La Franzenfeste di Bolzano, maesto-
sa roccaforte asburgica ottocentesca,
incastonata nello splendido paesaggio
del Sud Tirolo, sino ad ora chiusa al
pubblico, ha ospitato, il 1 ottobre 2005,
il “Red Bull Conquering Fortezza”, il
primo Contest di Downhill e Bike Trial,
mai disputato dentro una fortificazio-
ne militare. Per la prima volta, infatti,
la roccaforte voluta 170 anni fa da
Francesco I d’Asburgo per chiudere la
principale via di collegamento fra Italia
e Austria, è stata aperta al suo primo
grande evento civile.

Una gara unica nel suo genere, che ha


visto 8 coppie, formate da un Downhiller
e un Trial Biker, sfidarsi all’ultimo respiro
lungo un percorso mozzafiato che si
snoda per i tre piani della fortificazione,
dal forte alto al medio, al basso, collega-
ti fra loro da un tunnel con una scala di
450 gradini. Un dislivello di quasi cento
metri affrontato a tutta velocità dagli
atleti, che alla fine sono sbucati nel piaz-
zale davanti al folto pubblico.

Sul gradino più alto del podio sono saliti


Benito Ros (Trial) e Pasqual Canals (DH),
componenti del team Spagna 1, che fin
dalle qualificazioni hanno mostrato di
avere una marcia in più rispetto alle altre
sette squadre.

Novembre - Dicembre 109 X3M04

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Al secondo posto, i connazionali Cesar
Canas (Trial) e Oscar Saiz (DH), mentre
al terzo, i francesi Vincent Hermance
(Trial) e Julien Camellini (DH). Il quarto
posto è andato al team austriaco sulla
carta, ma nella realtà per metà altoa-
tesino, dopo che il downhiller Andreas
Zehenter, infortunatosi durante le prove,
è stato costretto a dare forfait lasciando
il posto al giovanissimo Elias Somvi di
Lana, che ha affiancato il trial-biker
Thomas Oehler.

Solo settima l’Italia


con Walter Belli (Trial) e Alan Beggin
(DH), entrambi campioni italiani nelle
rispettive specialità. Fuori anche i due
team svizzeri, composti uno da Roger
Keller (Trial) e Claudio Caluori (DH) e
l’altro da Christian Schneider (Trial) e
Samuel Zbinden (DH), e quello ingle-
se con Daniel Butler (Trial) e Brendan
Fairclough (DH). Decisive, ai fini della
classifica finale, si sono rivelate le prove
di Trial, soprattutto a causa della pioggia
cominciata a cadere poco prima delle
semifinali, che ha reso scivolosi ed insi-
diosi gli ostacoli artificiali. Ne ha fatto le
spese, in particolare, il francese Vincent
Hermance che, cadendo dalla scala a
pioli che portava alla parte più alta del
forte, ha regalato a Spagna 1 un vantag-
gio incolmabile.
Ed anche la finale fra i due team spagno-
li, fino a quel momento quasi appaiati,
è stata decisa dalla caduta da una trave
sospesa del trial-biker di Spagna 2, Cesar
Canas, che ha lasciato così a Benito Ros
via libera per salire sul podio.

X3M04 110 Novembre - Dicembre

impaginato_N04_pubb.indd 110 26/10/2005 16.43.09


Xtreme stuff

Le specialita'
Trial Bike:
consiste nel compiere un impe-
gnativo percorso a ostacoli naturali
e artificiali, compiendo ogni gene-
re di evoluzione senza mai appog-
giare i piedi per terra, tanto meno
cadere.

Downhill:
gara di discesa cronometrata su un
percorso accidentato.

Franzenfeste
de
m is te ro e d a se m pre oggetto di leggen
Luogo pieno di ano e' un capolavoro
di arte
Fo rt ez za d i B olz
popolari, la a France-
in pietr a gr a nit ic a, fatto costruire d
militare
1839.
sco I fra il 1833 e il d a ll’e se rcito austro-unga-
a su bi te
Le sconfitte appen za le lacune del sistema
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sopra il dos i 452 gradini, scavato
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galleria sotterrane o.
se d e d i un im po rt ante nodo ferroviari
Oggi e'

Novembre - Dicembre 111 X3M04

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X3M04 112 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Quanto fa bene
all’organismo
andare in bici?
Consumo Calorico
Attività fisica Kcal/min
Riposo 1.9
Ciclismo 5.9
Nuoto/Tennis 9.1
Calcio 11.7
Pallavolo 14.3

Le ricadute positive prodotte da


questa attività fisica sono molte-
plici. Si va dal miglioramento
dell’efficienza dell’apparato
cardiovascolare, al consumo di
grassi e zuccheri, al recupero di
problemi articolari.
A fronte di questi vantaggi, esiste
però una quantità di pregiudizi sui
malesseri causati dalla bicicletta.
Il timore più tipico è quello del
dolore al sedere, causato inevita-
bilmente sia dalla poca abitudine
al sellino, sia dalla mancanza di
allenamento. Un inconveniente
che tende, comunque, a ridursi
drasticamente solo dopo poche
uscite, a patto che non si lasci
intercorrere troppo tempo tra
Classifica una pedalata e l’altra.
1° SPAIN 1 I problemi più gravi vengono
Pasqual Canals tuttavia prodotti da un uso scor-
Benito Ros*
retto del mezzo, da una postura
2° SPAIN 2 sbagliata in sella e dall’impiego
Oscar Saiz di biciclette scadenti e/o inadat-
Cesar Canas*
te. La conoscenza delle minime
3° FRANCE informazioni utili consentireb-
Julien Camellini be di evitare la gran parte dei
Vincent Hernance
disturbi tipici del ciclista inesper-
4° AUSTRIA to, riducendo così la disaffezione
Elias Somvi** nei confronti di questo mezzo,
Thomas Oheler
troppo spesso usato male.
5° SUISSE 1
Claudio Caluori Contributo Calorico
Roger Keller
• almeno il 50% deve essere coper-
6° GREAT BRITAIN to da carboidrati provenienti in
Brendan Fairclough ugual misura da cereali e frutta
Daniel Butler • un consistente apporto di fibre
vegetali ricche di vitamine
7° ITALY
Alan Beggin • un apporto calorico del 20% da
Walter Belli parte di latticini e carne

8° SUISSE 2 • il restante 30% da grassi


Samuel Zbinden
Christian Schynider

Novembre - Dicembre 113 X3M04

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Foto di: Michele Fontana

X3M04 114 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Un weekend
con i giganti della strada
L’Autodromo internazionale di Misano Adriatico
ha ospitato il Week-end del Camionista,
l'edizione italiana del Truck Race

Novembre - Dicembre 115 X3M04

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L’Autodromo Santa Monica, che ormai da anni ospita l’edizione italiana del
Truck Race, ha registrato quest’anno un affluenza record, con oltre 12mila
spettatori. Un’affluenza altissima, merito della spettacolarità dell’evento che L’Autodromo Santa Monica di Misano Adriatico ha
ogni anno si arricchisce di nuove iniziative e che ha visto la presenza di tutte poi ospitato la Finale Nazionale dello YETD 2005,
le case produttrici di mezzi pesanti. La tappa di Misano è stata la prima gara che ha permesso al campione italiano Christian
da 20 anni con una sola categoria di veicoli. Basset di partecipare, in Svezia, alla finale europea
Man, Mercedes, Renault, Iveco, Volvo e Daf hanno mostrato un nuovo interes- insieme al Campione Europeo in carica, il trentino
se nel Truck Race. Sul fronte espositivo, il ‘Week end del camionista’ di Misano Michele Sandri, sfidando 27 Campioni di altrettan-
ha visto la presenza di tutte le sei aziende produttrici che operano in Italia. ti Paesi europei per contendersi il titolo assoluto di
La Renault presentava il ‘Magnum’, dotato di una cabina di guida che somi- miglior giovane camionista d’Europa.
glia al salotto di casa, con tutti i comfort; il tecnologico Daf XF; il nuovissimo Il vincitore della Finale Europea, tenutasi a Söder-
e ‘multitalento’ Man Tgl; il nuovo Eurocargo della Iveco e poi i robustissimi tälje, in Svezia, il 17 e il 18 settembre, è stato
mezzi della casa olandese Volvo. il ventottenne belga Laurens D’Huyvetter, della
Nella pista appositamente allestita a Santa Monica, i camionisti hanno potuto compagnia N.V. Vervoer Ter Vichten, che si è
provare i mezzi in esposizione ed esercitarsi in curiose gimkane. I camionisti aggiudicato, oltre al titolo, un nuovo Scania Serie
che hanno partecipato al ‘Week end del camionista’ di Misano hanno, poi, R. Anche l’Italia è salita nuovamente sul podio con
potuto trascorrere anche momenti di puro relax col basket, calcio, kart e Michele Sandri, che si è classificato al terzo posto
mountain bike. di questa finale europea.

X3M04 116 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Cos’e' lo…
YETD 2005
Lo Young European Truck Driver 2005 è la più
grande competizione mai svolta tra conducenti
di autocarri. Si tratta di una campagna, arrivata
alla seconda edizione, strettamente connessa alle
Direttive Europee in materia di formazione profes-
sionale degli autisti ed è finalizzata al migliora-
mento delle abilità di guida ed alla conoscenza
delle norme di sicurezza. La campagna prevede il
dimezzamento del numero dei decessi provocati
da incidenti stradali entro l’anno 2010. L’obiettivo
è di eleggere il miglior giovane autista in Europa in
base alle competenze in materia di guida sicura.
I rappresentanti di 28 paesi europei si misurano
in materia di guida sicura, guida difensiva ed
economica nell’ambito dei veicoli pesanti. Alla
competizione possono partecipare conducenti di
autocarri pesanti nati dal 1970 in poi. Sono
previste sia prove pratiche, come manovre di
precisione e guida economica, sia prove teoriche,
sulle normative e sui temi della sicurezza. Dopo le
finali nazionali, ogni anno, si tiene presso la sede
principale di Scania a Södertälje, la finale europea
tra i vincitori di tutti i paesi.

Novembre - Dicembre 117 X3M04

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X3M04 118 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

Il Truckfest di
Peterborough

Il più importante festival europeo dedi-


cato agli autoarticolati è sicuramente il
“Truckfest”, che si svolge ogni anno
nella cittadina inglese di Peterborough.
L’evento non attira solo coloro che
guidano i giganti della strada, ma un
pubblico ben più vasto di ammiratori e
curiosi, che possono assistere a sfilate,
competizioni e giochi.
E’ possibile assistere alla “Exhibitor’s
parade”, nella quale gli autocarri in
Sei giganti parata mostrano le loro decorazioni
della strada ad aerografo.
Su cofani e fiancate, gli orgogliosi
per “TIRispetto” autisti sfoderano soggetti come la vita
di Lady Diana, ritratti dei propri cani,
Tre Iveco e tre Mercedes stanno circo-
scene di vita vichinga o l’intero cast
lando dal mese scorso, e fino ad aprile
della telenovela “East Enders”.
'06, lungo strade e autostrade italiane
fermandosi in otto città per portare un
E’ possibile anche vedere il camion
messaggio a tutti gli utenti della strada:
gigante per eccellenza, il celeberrimo
la sicurezza nasce dal rispetto reciproco. “Big Foot”. Se invece vi trovate negli
Lungo le fiancate dei camion si legge- Stati Uniti non perdetevi i concorsi di
rà, infatti, lo slogan: «Siamo tutti sulla bellezza riservati agli auto-
stessa strada – TIRispetto». E’ questa la treni: ce ne sono diversi, ma
frase “simbolo” della 2° campagna per i principali sono il “Rotella
la sicurezza stradale dell’autotrasporto, Super Rigs”, che si svolge
lanciata dal Ministero delle Infrastrutture a maggio a Sant’Antonio,
e dei Trasporti attraverso il Comitato nel Texas, e il “Truc-
Centrale dell’Albo degli Autotrasporta- kers Jamborre”, tenuto a
tori e la Consulta dell’Autotrasporto in luglio presso la città di
collaborazione con Aiscat, Anas, Iveco e Walcott nello Iowa. Qui,
DaimlerChrysler. quest’anno, è stato inau-
La campagna, partita il 1° ottobre, gurato il “Trucking hall
toccherà Roma, Torino, Milano, Verona, of fame”, un museo permanente
Bologna, Napoli, Bari e Catania, dove dedicato agli autocarri più celebri.
saranno organizzati incontri e dibattiti
sulla sicurezza stradale.

Novembre - Dicembre 119 X3M04

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Audi Q7
Sportivita', versatilita' e lusso

Un veicolo che unisce in modo superbo sportività


e versatilità, tecnologia all’avanguardia e lusso di
un veicolo di classe superiore. Su strada dimostra e un passo che misura esattamente 3 metri
l’eccellenza nelle prestazioni e nelle dinamiche di e 2 millimetri (larghezza: 1.983 mm / altezza
guida di un’auto sportiva, in fuoristrada ridefinisce 1.737 mm), la Q7 svetta nel panorama dei
gli standard della sua categoria. Il tipico dinami- SUV. I passeggeri godono della sensazione
smo Audi si riflette nell’ampia curva del tetto, oltre di grande comfort regalata dall’incompara-
che nel particolare rapporto tra l’ampia superficie bile spaziosità, sperimentando nuovi confini
della carrozzeria e quella più snella dei cristalli. La della versatilità. Nelle tre file di sedili posso-
curva dinamica della sezione anteriore e il possen- no essere ospitati fino a sette occupanti.
te posteriore con i suoi montanti elegantemente I sedili della seconda fila sono regolabili
inclinati, modellano la sagoma di una coupé. singolarmente in senso longitudinale. I sedili
Altrettanto caratteristiche dello stile formale Audi di entrambe le file posteriori sono ripiegabili
sono la linea di cintura alta e la linea dinamica, che così da espandere il volume di carico fino a
definiscono la fiancata. La verniciatura bicolore, a 2.035 litri. Al momento del lancio, i clienti
richiesta, crea un contrasto che garantisce un’im- della Audi Q7 potranno scegliere tra due
magine di sicuro impatto. Sono disponibili undici motori. Il più potente è il nuovo V8 4.2 FSI
colori di base, tre dei quali destinati in esclusiva alla benzina a iniezione diretta che eroga 350
Q7. Con una lunghezza di 5 metri e 86 millimetri, CV e sviluppa una coppia di 440 Nm.

X3M04 120 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

C’è poi il Turbodiesel 3.0 TDI a sei cilindri a iniezio-


ne common rail di ultima generazione con iniettori
piezoelettrici in linea, in grado di combinare eleva-
te prestazioni, 233 CV di potenza e ben 500 Nm di
coppia, con una raffinatezza superiore. Entrambe Test massacranti
le motorizzazioni sono abbinate al cambio tiptro-
nic a sei rapporti. Naturalmente la Q7 è dotata di I tecnici Audi hanno ormai concluso la messa a
serie della trazione integrale permanente quattro. punto della Q7 attraverso un’intensa serie di test
Il suo differenziale centrale Torsen distribuisce la in condizioni particolarmente severe, dai deserti
potenza sulle quattro ruote, su strada e in fuori- assolati alle zone più fredde.
strada, permettendo di avere massima trazione e Per quanto riguarda la denominazione scelta,
stabilità laterale. infine, la lettera Q identifica una nuova famiglia
I prezzi per il mercato italiano non sono ancora di modelli (che si aggiunge ad A, S ed RS) mentre
stati comunicati, ma la versione entry level Q7 il numero 7 sottolinea il posizionamento tra la A6
3.0 TDI potrà essere ordinata in Germania dal 12 e la A8. Per gli amanti delle SUV, anticipiamo che
settembre al prezzo di 48.900 euro. Audi ha già in programma altre due Q: la 5 e 3…

Novembre - Dicembre 121 X3M04

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VYRUS984

VVY RUUS
YRYRUS9S
9 V
8
894
4 4
Y8RU
984
S9 84
U S
VYR V 984

VY
R US
154 kg di potenza!
Vyrus 984 C3 2V,
quando niente e' dato per scontato
Una realtà d’impostazione artigianale, che opera tori ed i dischi condotti che, ora, sono interamente realizzati in una lega
in Romagna, sfruttando tecnologie e risorse di alto speciale di alluminio. I valori di potenza e coppia sono interessanti, visti gli
livello, in collaborazione con aziende affermate da 85CV a 8000 giri e gli 8,95 Nm di coppia a soli 5000 giri: poca potenza ma il
tempo in campo motociclistico. Questa realtà è peso piuma e la regolarità di erogazione del propulsore permettono a Vyrus di
Vyrus e il suo gioiello è la 984 C3 2V. mettersi dietro moto ben più dotate.
Il telaio ad omega è realizzato in ergal mentre il Ma le novità non riguardano solo telaio e motore. Il forcellone posteriore,
motore è un Ducati 1000 DS, l’ultimo nato tra i infatti, come quello superiore, è un vero e proprio capolavoro tecnico: è realiz-
propulsori raffreddati ad aria. Semplice e leggero, zato in alluminio scatolato, non viene “continuamente” interrotto da pieghe
questo bicilindro ha un sistema di accensione a e nervature, rendendolo molto gradevole alla vista oltre che molto rigido e
doppia candela per cilindro e gli alberi a camme leggero: appena 3.1 kg. Il suo movimento è regolato da un inusuale ammor-
che ruotano su cuscinetti idrodinamici, riducendo tizzatore pneumatico Double System, che rinuncia alla molla di contrasto ma
le parti in movimento e favorendo la dispersione non alla leggerezza. Anche l’avantreno è qualcosa di assolutamente unico e
del calore. Anche la forma dell’albero motore è speciale. Della classica forcella la Vyrus non sa che farsene, al suo posto fa
cambiata, con masse più centralizzate e diversa bella mostra un tecnologico forcellone, ovviamente in alluminio, che separa
disposizione dei fori di mandata dell’olio, otte- la funzione sterzante da quella ammortizzante, per offrire una guida perfetta
nendo un albero motore più rigido, con minori in ogni situazione.
vibrazioni e maggiore affidabilità. Il prezzo? 30.480 euro chiavi in mano. Per il 2006 la produzione sarà limitata
Altre modifiche minori riguardano il sistema di a 100 esemplari numerati. Info su www.vyrus.it
lubrificazione, la campana frizione, i dischi condut-

X3M04 122 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

VY
VYRUSRUS984
VYR 984
VVYYRRUUSUS9S98
984
844
Novembre - Dicembre 123 X3M04

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La salute
della pelle
Proteggere la pelle
dalle aggressioni del tempo, Shiseido ha unito in Future Solution Eye and
dalle nostre emozioni, Lip Contour Cream i principi attivi più efficaci,
dagli agenti atmosferici. al fine di migliorare la superficie cutanea, mini-
mizzare rughe, linee sottili, segni d’espressione e
occhiaie. Grazie a due principi attivi esclusivi, come
Lasting Support Hydro-Veil, che forma sulla super-
Le zone piu' vulnerabili del viso ficie cutanea un velo di protezione e supporto,
e l’estratto di foglie di Yang Tao, che protegge il
La pelle del contorno occhi è sottile e delicata. Sulla palpebra collagene mantenendo l’elasticità della pelle, oltre
ha uno spessore di 0,8 mm, pari a 1/3 di quello della pelle delle ad una speciale Emulsione a Cristalli Liquidi, Future
guance, mentre quella del contorno occhi presenta uno strato Solution attenua la visibilità di rughe e ridefinisce il
corneo molto sottile e un numero limitato di ghiandole sebacee e contorno delle labbra.
sudoripare. Per questo, non è in grado di mantenere un adeguato
livello d’idratazione. Inoltre, la fitta rete di capillari rende evidenti Super Restoring Cream è, invece, una crema
occhiaie e aspetto spento. Oltre ad essere molto fragile, la pelle anti-rughe rassodante, capace di mantenere la
del contorno occhi è anche particolarmente soggetta ai movi- pelle uniforme, elastica e dall’aspetto giovane
menti facciali (circa 20.000 movimenti quotidiani delle palpebre). fin dopo la prima applicazione. La sua formula
Tutto ciò rende questa zona predisposta alla comparsa precoce di innovativa contiene Bio-Restoring Complex, un
linee sottili e rughe d’espressione che si formano soprattutto agli complesso esclusivo in grado di compensare tutte
angoli esterni degli occhi e tra le sopracciglia. Anche nella zona le carenze cutanee causate dall’invecchiamento.
del contorno labbra il livello di sebo è basso e la pelle non esplica E’ una valida alternativa a trattamenti più invasivi,
correttamente la sua funzione di barriera protettiva. Le espressioni quali quelli proposti dalla chirurgia estetica.
facciali sottopongono questa zona ad uno stress continuo.

X3M04 124 Novembre - Dicembre

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Xtreme stuff

La cosmetica, oggi, non è più soltanto al


femminile. Anche gli uomini cominciano
Lo sport...
ad avvertire l’esigenza di curare la propria a contatto con la pelle
pelle, per proteggerla dalle rughe e dai segni
del tempo.
La pelle maschile è predisposta alla ruvidità a
causa sia del tasso naturalmente alto di evapora- Gli sport estremi invernali sottopongono
zione dell’umidità, sia delle aggressioni esterne, in la cute, se non adeguatamente protetta,
particolare della rasatura. a 3 possibili meccanismi patogenetici:
E proprio all’uomo è dedicata una nuova, traumatico, fototossico, fotoallergico e ad
prestigiosa linea di trattamento anti-età: abbassamento più o meno brusco della
Shiseido Men, in linea con le abitudini e le temperatura. I traumi si manifestano in
preferenze maschili. zone maggiormente sottoposte a sfre-
Detergente, lozione, emulsione e crema rivi- gamento, con cinghie lacci o quant’altro
talizzante eliminano l’aspetto spento e i segni con eritemi, ematomi, vescicole, bolle,
di stanchezza, mantenendo il livello d’idrata- erosioni sino a lesioni di continuo e feri-
zione ottimale per 24 ore. te infette. Una buona protezione fisica,
L’estratto di tè verde, altamente efficace nel una detersione accurata ed una eventuale
prevenire i segni d’invecchiamento causato terapia topica antibiotica saranno pronta-
dall’ossidazione, e quello di Ononis, che promuo- mente risolutive.
ve la produzione di una proteina fondamentale nel Il meccanismo fototossico si manifesta,
mantenere integra la membrana basale, il punto di invece, in seguito ad esposizione prolun-
connessione epidermide-derma, sono gli ingredienti fonda- gata al sole, con eritema più o meno
mentali di questa particolare formula. intenso, che dopo alcuni giorni esiterà in
desquamazione e pigmentazione scura.
Il danno può anche risultare più accen-
tuato, con dermatite vescico-bollosa ed
eventuali sintomi generali con brividi e
febbre. Il meccanismo fotoallergico si
verifica quando sostanze applicate sulla
cute (creme da barba, cosmetici), medica-
menti come antibiotici e antinfiammatori
o alimenti (fragole, pesche, crostacei etc.)
rendono il tessuto cutaneo sensibile alle
radiazioni luminose, anche durante la
stagione invernale.
Nel caso in cui si sospetti una fototossi-
cità è necessario individuare la sostanza
responsabile per evitare le recidive, atte-
Dercos nuare la fotosensibilita con alte dosi di
vitamina PP e integratori a base di vitami-
L’indurimento del collagene può causare anche un altro tipo di na A e vitamina E, ma, ancora più impor-
problema: la caduta dei capelli. Oltre che dalle stagioni, dalla tante, proteggere la cute dai raggi UVA
dieta, dalla genetica e dallo stile di vita, infatti, il ciclo del capello e UVB con filtri solari che garantiscano
può essere influenzato da un altro fenomeno. una protezione a lunga durata, preferi-
La sclerosi del collagene follicolare, che non consente alla radice bilmente sotto forma di creme idratanti
di ancorarsi al derma e, di conseguenza, produce una fibra più che aiutino a prevenire le scottature e
fine e più debole, che nel corso del tempo diventa una sottile i segni dell’invecchiamento prematuro
peluria incolore. Per contrastare efficacemente la della pelle.
caduta dei capelli, è quindi necessario contrastare Nel caso in cui lo sport si pratichi con
l’indurimento del collagene perifollicolare e favorire temperature molto basse, si può arriva-
la corretta attività di sintesi della fibra. re, se non opportunamente protetti, alla
I laboratori di ricerca L’Oreal hanno messo a punto formazione di geloni sulle dita dei piedi,
un rivoluzionario trattamento anti-caduta: il nuovo delle mani, punta del naso e
Aminexil SP94, attivo sui due fattori chiave che orecchie, sino ad arrivare al
intervengono nel processo della caduta. Aminexil congelamento degli arti.
è, infatti, una molecola che tiene “ancorate” le
radici nel cuoio capelluto, mentre SP94 per una Dott.ssa Maria Angela Brundu
fibra densa, spessa e forte. Dopo 6 settimane, Medico dirigente di I° livello
+10% di capelli preservati dalla caduta. Clinica Dermatologica
Universita di Cagliari

Novembre - Dicembre 125 X3M04

impaginato_N04_pubb.indd 125 26/10/2005 16.47.26


Il Giro d’Italia a piedi
Da Ventimiglia a Trieste,
da confine a confine, a piedi,
percorrendo tutto il perimetro dell’
Italia (il mar Tirreno fino a
Reggio Calabria, il mar Ionio fino a
Santa Maria di Leuca e
tutto il mar Adriatico fino a Trieste):
3300 km circa, in 60 giorni. Zaino in spalla,
gambe buone e un po' di coraggio...

Sono già passati 21 giorni e io continuo a


essere qui combattivo e convinto di quello
che faccio. Alla faccia di chi pensava che
non sarei arrivato alla prima settimana, in
beffa a tutto il dolore che ho sofferto. Io
sono qui, non so se riuscirò a portare a
termine la mia impresa, ma so che da ora
in avanti, comunque vada è un successo.
In fondo questo è il mio reality e io
sono l’indiscusso protagonista di questa
folle avventura, poi ci sono gli spettatori,
amici, parenti, conoscenti e tutta la gente
che sto conoscendo in giro per l’Italia.
Solo ora comincio a rendermi conto che
sto facendo qualcosa di unico, se non per
gli altri, almeno per me. Devo dire che ho
riscontrato nella gente una certa passione
nell’ascoltare le mie parole, è piacevole
sentirsi apprezzati. La domanda che mi
fanno più frequentemente è: “Ma perché
lo fai?”. Non è facile spiegarlo, sono
cose queste che vengono da dentro, è
la necessità di mettersi alla prova, sfidare
se stessi, oltrepassare i propri limiti, cose
che se non ne senti la necessità non si
possono capire.
Pensando a due mesi fa, quando mi
preparavo per partire, mi rendo conto di
quanto ero ingenuo nell’immaginare il
viaggio. Mi sento come un anziano che
ripensa alla sua vita e può dispensare
consigli ai più giovani. Sicuramente un
consiglio che mi sentirei di dare è: “docu-
menta tutto il possibile, ma non perderci
la testa, ricordati che quello che fai lo fai
per te stesso e non per gli altri”, ho impa-
rato a chiedere informazioni, anche solo
per conferma o semplicemente per sapere
come si comporta la gente davanti ad una
richiesta di aiuto. Ma anche per attaccare

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bottone con le donne. A pochi chilometri da


Trieste, camminando distrattamente, ho dato un
calcio ad uno spuntone e mi sono fatto un male
terribile, credevo di essermi rotto il mignolo. Mi
sono fermato al bordo della strada a soffrire in
silenzio per una decina di minuti. Comunque,
un dito rotto non mi avrebbe di certo fermato.
Alle porte di Trieste mi fermo per pranzo, poi
mi incammino per fare l’ultima foto al cartello
della città e compro un altro paio di scarpe
perché anche il terzo paio è alla frutta.
Ce l’ho fatta!! Sono arrivato a fare quello che
nessuno aveva mai provato.
“Il giro d’Italia a piedi in 60 giorni” (8
maggio / 8 luglio). Ho sofferto e faticato, ma
ho goduto delle bellezze naturali di questa
Italia tanto discussa e tanto trascurata, ma
assolutamente stupenda. Sul pulmino con
gli amici, tornando al mio paese, dovrei
essere felicissimo e invece sono un po’
malinconico, mi sento chiuso, prigioniero
del veicolo. Come se avessi perso quella
libertà guadagnata con fatica e sudore.
Forse sono cambiato, adesso conosco
una felicità interiore, sconosciuta alla vita
che ci siamo creati cercando la comodità
a tutti i costi. Dovremmo apprezzare di
più quello che ci offre la natura, ringra-
ziandola più spesso per essere impre-
vedibile e non controllabile. È bello, a
volte, non poter decidere, ma adeguar-
si alle scelte del destino e affrontarle
con armonia.

Christian Lorenzati

avventura:
I numeri della mia

2 mesi
3.300 chilometri
o di media
55 chilometri al giorn
6 chilometri all’ora
4.125.000 passi
3 paia di scarpe
uciate
330.000 Kilocalorie br
iate al giorno
5.500 Kilocalorie bruc
totali
550 ore di cammino

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