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INTRODUZIONE
La logistica è diventato un settore vitale → Può essere Per far funzionare un sistema ho bisogno di un’in-
un prodotto molto sostenibile, ma se entra in un si- frastruttura (entra nella sfera pubblica, in quanto
stema inefficiente (fa riferimento al consumo di ri- tendono ad essere dei monopoli naturali che de-
sorse, ovvero controllare i costi riguardanti il sistema vono essere regolamentati da una rete pubblica -
logistico) ed inefficace (soddisfare l’obiettivo)... es. treni con RFI, autostrade con ANAS…)
Dietro ogni (grande) prodotto, c’è una (grande) Supply 3. Sostenibilità → Paradosso: se fai bene le cose (ot-
Chain-SC/logistica. timizzazione delle risorse) forward sei efficiente sia
operativamente che ambientalmente e social-
Oltre al prodotto bisogna ottimizzare i processi. La
mente, se ti preoccupi anche delle reverse ancora
logistica guarda ai processi, è fondamentale l’innova-
meglio…
zione di processo.
4. Perché? Perché altrimenti si blocca il mondo! → Se
La SC/logistica è quella che racconta la storia e la
l’IPhone non mi arriva a casa, il latte non è a scaf-
geografia del prodotto, in un periodo di crescente
fale, il panettone arriva a Pasqua… → E siamo in un
complessità:
periodo di “disruption” → Oggi far arrivare i prodotti
• Quando un sistema logistico diventa complesso sugli scaffali, nei negozi o a casa è diventato sem-
nella storia? In particolare, dal secondo dopo pre più complesso. Fonte di forti mal di testa per
guerra, nel momento di entrata nell’era di sofisti- le imprese – ed il SC manager un eroe con un ruolo
cazione dei gusti del consumatore (gestire sistemi sempre più cruciale, di tipo strategico…
che vedono aumentare esponenzialmente quello
5. Obiettivo → vogliamo capire (analisi) e progettare le
che è il numero di codici e referenze).
reti/il sistema che sono quelle che permettono al
• L’aspetto temporale dimostra la complessità del prodotto di arrivare a casa nostra – studio e pro-
sistema (moda e tessile → circa un anno dal design getto di rete/sistema.
allo scaffale), come anche l’aspetto geografico
6. Approccio → c’è una logistica “visibile”/fisica (ma-
(moda e tessile → produzione nei paesi quali Ban-
gazzini, camion…), ma l’elemento più importante e
gladesh, India…).
più interessante è progettare/disegnare le logiche,
- Questa complessità va gestita tramite un’in- i processi in base al tipo di prodotto.
novazione dei processi.
Secondo quali logiche posso pensare di progettare
• Prodotto stagionale → finestra temporale per ven- un sistema complesso?
dere un prodotto.
“La logistica è una scienza astratta”, non una cosa
- Full Filmed Center → Per esempio Amazon che “fisica” – focus sul “come”, nel modo più efficiente
vuole vendere tutto. ed efficace.
Parliamo di un sistema logistico parlando di un qual- La logistica è quel sistema complesso che “scarica
cosa con natura intrinsecamente geografica: di reti e a terra” quando acquisti un prodotto (anche on-
sistemi → Luoghi dove si fanno delle “cose” legati tra line!) – è la macchina organizzativa (da un ordine
loro da relazioni complesse, con risultato di sistemi fatto ieri, il prodotto arriva oggi).
complessi (spatial order → lo spazio è intrinseco nelle
→ Puoi avere la costumer experience, global brand,
SP) → oggi la SC è la (moderna) FABBRICA.
costumer-centric… Poi devi avere una “macchina”
È l’evoluzione storica del trasporto: non solo ciò che che scarica a terra (es. Moscot: ha solo un negozio
si muove, ma anche ciò che sta fermo. Lo fa pretta- virtuale, tutto il resto è fisico).
mente in termini integrati:
7. Execution → significa saper fare le cose (esempio
1. Come? Approccio multidisciplinare, ma centrato la logistica di Amazon ha una posizione di execu-
su aspetti tecnico-economici. tion che è strategic).
2. Per chi? Destinatari: attori privati ed anche pubblici Studiare logistica/SC non è “fare” (Execution - n°
(come elemento di competitività e sostenibilità). operazioni una in seguito all’altra - come funziona
un magazzino Amazon!), ma “ragionare su” → valu-
tare (diversi scenari), analizzare (dati e processi),
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progettare, per trovare “soluzioni” per il governo dei avere visibilità nella supply chain per vendere il pro-
flussi e degli stock (progettare/pianificare network prio prodotto. Questo vuol dire possedere dei dati.
complessi) - approccio problem-solving (prendere
Esempio: se il io flusso viene interrotto, devo avere
decisioni).
visibilità su quali sono i miei livelli di scorta.
È brain!
→ Le caratteristiche del prodotto influenzano la per-
Oggi tutto questo: “it’s not all about goods, it’s about formance logistica (diga vs latte vs lavatrice).
talent”.
→ Le informazioni giocano un ruolo fondamentale,
Esempio Luxottica: sempre più evoluzione verso il digital.
• Prima della UE, ogni paese aveva un proprio ma- Il valore di un prodotto è un altro valore fondamen-
gazzino (per via delle dogane), oggi si ragiona in ter- tale. “Il punto prezzo” è quanto pago per il prodotto
mini di ottimizzazione territoriale. che viene preso in considerazione
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Possono mancare gli spazi di magazzino. Manca ca- dell’evoluzione della disciplina; al di là della distanza
pacity, la capacità di un sistema non la vari overnight. fisica: quanto mi costa superare tale distanza? Es.
Warehouse as a service (famose quelle in Utah e nel tempo si è concettualizzato il termine di costo
South Carolina), ci sono aziende che affittano spazi di generalizzato del trasporto: quando bisogna andare
magazzino anche per periodi brevi. da A e B bisogna tenere in conto anche dei costi? È
necessario prendere decisioni geograficamente. Es.
Un porto può avere funzione di:
grazie all’evoluzione tecnica, tecnologica, gestionale
• Gateway → per far avanzare il flusso di merci verso oggi, andare in Cina, utilizzando il trasporto marittimo,
il retroterra (servizio marittimo diretto). costa pochissimo. “Geografia economica” → è una
mappa molto differente, in quanto la Cina è parados-
• Hub Transhipment → interazione mare-mare da salmente più vicina della Germania.
una nave più grande a una più piccola che usa il
modello hub and spoke (H&S) (feeder). Tra i nodi, i luoghi, si generano relazioni complesse
(qui più dal punto di vista economico, Flussi di tipo
Geographical shift → cercare porti alternativi quando economico). La localizzazione di un’attività è un attri-
ci sono dei problemi di collo di bottiglia in un porto. buto geografico. Quali sono dunque gli obiettivi guar-
dando questi sistemi, costituiti da nodi e flussi che
Esempio: Un Boeing 747 può trasportare all’incirca
legano le attività? Di 2 tipologie:
€450.000, un aereo cargo costa €220.000 per spo-
stare ogni iPhone mi costa €2. • Positivo: Analitico: voglio capire com’è fatto, ana-
lizzare un sistema, rete. Dimensione di analisi
Se il mio prodotto ha un valore diverso non lo traspo-
sto per via aerea perché è costosa se le marginalità • Normativo: legato all’intervento; quando voglio in-
sono basse. tervenire sul sistema in base a indicatori; l’inter-
vento/i sono mirati a migliorare la situazione esi-
Il futuro del campo della logistica sarà quello di au-
stente (es. performance finanziaria, dimensione
mentare i servizi e gli strumenti digitali.
sociale…). Intervenire sulla configurazione della
I beni sono dispersi nello spazio (dove) e nel tempo rete, del sistema.
(quando), non sono sempre disponibili «dove» si ri-
Policy maker: quali politiche possiamo progettare
chiedono, né «quando».
per migliorare la situazione? Altro obiettivo norma-
→ Bisogna disporre un sistema - la logistica - in modo tivo, più sfera privatistica (progettazione di servizi,
che grazie a questo sistema i beni risultino disponibili nuove soluzioni): nuovo servizio di trasporto →
in the right place, in the right moment. nuovo modello di business.
Sistemi limitati di movimento-stoccaggio → accen- La digitalizzazione dei PROCESSI (la logistica, fon-
tuano la «dispersione» → necessario vivere vicino alle damentalmente rientra nella sfera dei processi, at-
fonti produttive (vincolo spaziale) e consumare un ri- tività consecutive, in sequenza). Digitalizzazione
stretto insieme di beni (autosufficienza). non significa applica semplicemente uno stru-
mento a vecchi processi; sono le opportunità che
Man mano che i sistemi logistici migliorano il con-
determinati strumenti OFFRONO oggi sul mercato,
sumo e la produzione cominciano a separarsi geogra-
grazie ad essi si possono riprogettare i processi.
ficamente e temporalmente.
La liberalizzazione e le conseguenze:
→ La logistica permette di colmare il gap tra produ-
zione e mercato di consumo che sono separati spa- Un’altra dimensione caratterizzante è il fatto che i si-
zialmente e temporalmente. stemi senza infrastrutture non funzionano.
----------------------------------------------------- Non si può ad esempio far partire una nave se non c’è
un porto. Le politiche comunitarie, intorno al ’91,
La disciplina ha per definizione una connotazione spa-
hanno chiarito la differenza tra infrastruttura e servi-
ziale, fa parte dell’essenza delle supply chain. Studiare
zio: inizialmente nel settore ferroviario le due cose
queste reti è di per sé intrinsecamente geografico.
non erano distinte → non solo il grande monopolista,
Piattaforme produttive, porti, aeroporti… attività loca-
ma in più un monopolista pubblico (organizzazione di
lizzate e separate nello spazio.
tipo bellico).
Distanza economica:
La prima va gestita e regolamentata in un modo, la
Cos’è la distanza da superare? È fisica, in primo luogo; fornitura di servizi deve essere aperta alla concor-
tuttavia, trattando aspetti economici, è necessario in- renza → rivoluzione. Ogni politica di apertura incide su
tenderla anche in tali termini → fa parte
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interessi già consolidati; apertura alla concorrenza, si in questo modo si ridurrebbero il numero e bene-
scontra con un’altra categoria incumbent. ficiando l’ambiente.
La direttiva comunitaria ha detto: guarda che tu stai 2018, Unilever → ha individuato come strategia
facendo tante attività che sono in realtà diverse: oc- quello del miglioramento del coefficiente di riem-
cuparsi dell’infrastruttura (binari, stazioni...); per pimento dei camion
quanto riguarda i servizi ferroviari offerti sono a lunga
distanza, regionale, cargo merci. Sono chiaramente INCIDENTE CANALE DI SUEZ
cose differenti. La Comunità Europea voleva far sì che
nascessero soggetti imprenditoriali distinti (tra regio- Nel mercato del trasporto marittimo ci sono pochi
nale, merci, lunga distanza); di fatto più società, vole- grandi player.
vano una forma societaria. Andare via mare comporta dei rischi. Quali sono i
Cosa è successo? Si è creata la holding: controlla più danni emersi dall’incidente del Canale di Suez?
divisioni (attività). Nel canale di Suez la nave è stata coinvolta (nave,
L’infrastruttura è un monopolio naturale; sfera pub- merci e carico erano assicurati). Non c’è stato un
blica (1). Nascono problemi di accesso all’infrastrut- danno totale al carico.
tura, per esempio, ferroviaria; oggi per utilizzare i bi- 1. Danni diretti provocati all’authority (Suez Canal Au-
nari bisogna pagare un pedaggio. thority) che gestisce il canale di Suez: mancati introiti,
Ciò di cui si occupa il soggetto pubblico: detta politi- e danno reputazionale (d’immagine).
che sul funzionamento dei mercati (2). Vi è un’azione Un danno grosso è considerato quando prevede circa
pubblica che si occupa di come far funzionare al me- $ 100 billion (quella di Suez non rientra in questa fa-
glio i mercati. scia di perdita, era molto minore).
Il mercato del trasporto marittimo è di per sé globale. 2. Danni indiretti riguardanti le circa 400 navi rimaste
Come funziona? Tende sempre più alla concentra- bloccate, riguardanti i delay (ritardi). Per questi danni
zione di mercato: ci sono pochi e grandi operatori. Vi- esistono delle policy che riguardano i delay delivery,
viamo in un periodo di crescita esponenziale di Noli. che è a decisione dell’azienda se essere coperti o
Nolo: è la tariffa del trasporto. Ora è in forte aumento meno da questi rischi.
quello marittimo. Poco prima della pandemia Altre osservazioni e corollari:
3.000/3.500 costava il trasporto di un container da
Asia a Europa; ora fino a 20.000. • Nave giapponese, ma con carico-merci di differenti
nazionalità → problema di decisione a chi attribuire
Caricatore: categoria della supply chain, colui che ha il carico dei danni all’authority del canale.
il carico o Shipper (quelli che devono pagare 15.000
per container). • Negli ultimi dieci anni ci sono stati 25 incidenti del
genere → il canale di Suez è appunto un canale →
Vettori: compagnie marittime. Le varie scale di ana- il fatto che le navi si possano incagliare non è una
lisi: regionale, urbana (es. logistica dell’ultimo miglio). cosa rara, ma quest’ultima nave era particolar-
Quello marittimo è di scala globale. mente grande.
Authority: vigilano sul funzionamento di un settore. È • Probabilmente è stato un errore umano.
un soggetto pubblico, ha funzione di regolamenta-
zione. La portata massima di un container è di 30 tonnel-
late. Riempire un container è una questione di soste-
Oggi, governare questi processi dunque occuparsi di nibilità, è meglio saturare un container per rispar-
logistica è sempre più complesso. Progettare reti lo- miare. Un container è uno standard, ovvero una co-
gistiche ha come obiettivo farlo nel modo più efficace munità è d’accordo che quella è un’unità di carico.
ed efficiente possibile. Se esso viene raggiunto, il ri-
scontro positivo è sia dell’azienda che dell’ambiente. TEU (Twenty Feet Equivalent Unit) → unità di misura
del container → unità equivalente a 20’ (piedi), decisa
• L’autotrasporto è il settore dominante dall’organizzazione ISO. Un container da 40’ corri-
• È un settore altamente inefficiente: c’è un grande sponde a 2 TEU.
margine di recupero di efficienza. Ma da cosa de- Un altro standard a livello internazionale è stato il co-
riva? Tanti camion sono o vuoti, o mezzi vuoti. Ne dice a barre.
deriva che è sensato produrre sforzi per riempirli;
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Suez fa parte di un choke-point, ovvero un punto di Da questo coordinamento (ottimizzato) derivano i di-
strozzatura, ovvero un punto di una determinata rotta versi modelli logistici/configurazioni di rete adottate.
navale. Non sono solo rotte fisiche, ma anche econo-
La criticità è che tali processi tradizionalmente sono
miche, che collegano continenti (Suez è la più impor-
frammentati (tra attori lungo la catena, funzioni azien-
tante economicamente, in quanto collega Asia-Eu-
dali), gestiti in modo indipendente, sono dei silo.
ropa).
Tale «coordinamento» può essere formale/organizza-
tivo o in capo (mindset) alla responsabilità del logi-
stics/SC manager. Infatti, il ruolo e responsabilità è
quello di «legare»/coordinare le diverse attività, attori
della catena, funzioni aziendali per realizzare un
«coordinamento» ottimizzando i processi.
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Dunque, la logistica contribuisce a creare 2 tipi di va- • Beni disponibili a prezzi contenuti (accessibilità di
lore su 4. prodotti a prezzi contenuti alla popolazione).
La logistica è diventata una funzione strategica, di li- In passato si stava peggio (aumento di ricchezza).
vello strategico, nel momento in cui senza quella fun-
Combattere la globalizzazione è cacciarsi nei pasticci,
zione tu non sei sul mercato. Se non ha qualcuno che
soprattutto per chi come l’Italia non ha grande potere
non si occupa di quel valore, tu non sei sul mercato.
contrattuale ed è facilmente esposto a retaliation.
È questa presa di coscienza che permette a chi se ne
occupa di stare sul mercato. Tuttavia, è vero che l’economia globale ha sempre
teso alla “regionalizzazione”, piuttosto che una vera e
Ragioni per cui oggi la logistica sta diventando sempre
propria globalizzazione. Sono flussi che di solito
più un processo creatore di valore aggiunto.
hanno una origine e una destinazione all’interno di una
1. I costi rilevanti. stessa macroarea.
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Leva strategica significa connesso alla competitività, A nessuno interessava il customer service: i clienti
sono o non sono sul mercato. Ciò che ti fa rimanere aspettavano, ricevevano prodotti diversi, diverse
sul mercato è sempre più connesso a fatti logistici, quantità, in ritardo.
l’80% delle variabili di ciò che fa rimanere sul mercato
Nessuno si occupava del livello di scorte: le scorte
è un fatto logistico.
erano alte (ed i magazzini pieni) perché ciò era visto
In che modo la logistica rende competitiva un’im- come un fatto “rassicurante”.
presa? Essere più efficiente (minori risorse per fare le
I trasporti → hai bisogno di trasportare i tuoi prodotti?
stesse cose) se riduco i costi riesco a trasferire il re-
Fai una chiamata e troverai tutti i trasportatori che
cupero di efficienza sul prezzo abbassando il prezzo
vuoi! L’offerta eccedeva la domanda, le tariffe erano
o il ricavo.
le stesse, la qualità standard, ecc. (i trasporti erano
Walmart ha vinto così: invece che puntare su marke- come le viti per i mobilieri: ne hai bisogno ma sono
ting (es. testimonials), ha investito in centri distributivi, tutte uguali) → i trasporti erano il parente povero.
flotta di veicoli, IT system, realizzando grosse effi-
I trasporti erano una routine che si risolveva in conflitti
cienze nei costi e trasferendole nei prezzi, in un set-
nel momento della negoziazione delle tariffe (il nostro
tore in cui si ritiene che i consumatori siano sensibili
trasportatore guadagna troppo?).
al «prezzo» (bassa marginalità).
→ Problemi quindi ce n’erano ma nessuno ci faceva
• Penetrazione di nuovi mercati (c.s = ricavi) → deci-
caso → importante era produrre e vendere.
dendo di dare un servizio migliore dei concorrenti
- tempi di consegna sempre più stretti (quick re- Lo scenario generale: margini soddisfacenti, limitata
sponse philposophy) e logistica non solo per ri- varietà di prodotto (gamma), clienti che aspettano pa-
durre i costi, ma generare anche ricavi. zienti.
(Es. di uso strategico: Benetton/Zara). Quando la logistica entra in gioco (USA: dal 1975) pro-
duce due brillanti risultati (paradosso):
Cosa significa avere il governo dei flussi? Oggi il set-
tore punta sempre più sulle piattaforme che danno 1. Riduzioni di costo: abbatte i costi:
visibility - modello dashboard grazie alle quali riesco a
governare meglio rispetto al passato i flussi (click eco- • Meno scorte → attraverso l’ottimizzazione dei li-
nomy). velli, la centralizzazione (prima: scorte = fatto ras-
sicurante, poi sono venuti i giapponesi…)
la logica è quella di avere dati (data driven) e trovare
dei pattern per decodificarli, sviluppare algoritmi an- • Maggiore efficienza dei magazzini – gestiti come un
che tramite AI o machine learning, algoritmi che auto- fatto produttivo: metodi di lavoro, automazione, IT
apprendono. Con l’obiettivo di fornire soluzioni che e tecnologie – in definitiva, maggiore produttività
permettono di governare i flussi meglio di quanto si (e, poi, minor numero) (come uno stabilimento
riusciva in passato. produttivo!)
Il problema è che non si riesce a fare bene, il nuovo • Concetto di costo totale logistico e trade-off con
oro nero è il dato. servizio: capire che se prendo una decisione su un
tavolo, può essere in conflitto con quella presa su
Questi sviluppi tecnologici portano a una forte-fortis- un altro tavolo
sima concentrazione di mercato.
2. Risultato: magazzini più efficienti, minori scorte,
LOGISTICS: «EVERYTHING ELSE MATTERS» trasporti meno cari.
• Mette in evidenza i trade-off (mezzo saturo ma …supply chain: «uscire» dall’impresa, «andare oltre»
cliente e responsabile commerciale scontento) (In- per recuperare efficienza e competitività:
ciso: è possibile saturare i mezzi e migliorare il ser-
vizio? Si! Esempio di strategie: terzismo (soluzione • Ci sono diversi soggetti/operatori lungo la catena
organizzativa) e tool tecnologici di ottimizzazione (produttori, fornitori, clienti, distributori, ecc.)
(soluzioni tech). • Ognuno nel tempo ha cercato di ottimizzare i pro-
Ragiona per «processi» e mette in evidenza i c.d. «costi pri processi.
per singola attività» lungo il canale/processi, «fa luce» • Cosa manca? Migliorare le attività di interfaccia! –
lungo la catena/SC– esempi: pianificare, disegnare, gestire l’intera catena come
• Costo di immagazzinamento con pallet di un collo se fosse un unico soggetto (cosa già fatta dalla lo-
(es. 1,5 €). gistica all’interno dell’impresa).
• Costo del picking. • Problemi: ci sono attività inutili? Doppie? Che non
creano valore? – è il futuro!
• Costo del trasporto (es. 20-30 €).
• Domanda: un’attività che si occupa di flussi interni
• Costo dello scarico, fino alla messa a scaffale e di «relazioni tra imprese» à ancora «logistica»?
(merchandising). Quando la logistica che «mette la testa fuori»? No,
nasce il SCM.
• = costo totale.
L’idea della supply chain è portare il dialogo fuori
• Così possibile identificare: sprechi, attività doppie,
dall’azienda, andare oltre e collegare i fornitori e gli
inutili, gli operatori coinvolti.
attori in campo con gli strumenti della collaborazione,
• Presupposto: contabilità industriale. ottimizzazione, coordinamento…
Chi lavora in logistica lavora per processi, è molto im- Vado a modificare l’interfaccia tra i diversi attori e
portante per far emergere i costi relativi ai processi cerco di capire come fare per coordinarli meglio.
delle singole attività. Per le aziende già un lavoro di
analisi e mappatura dei processi permette di capire IL CONCETTO DI SUPPLY CHAIN
se e dove ci sono sprechi o attività doppie. Sistema di
La logistica ha lo scopo di gestire l’intero flusso dalla
contabilità industriale che ripartisce i costi in base alle
materia prima al prodotto finito. Spesso una singola
impresa non può farlo da sola.
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“SC is about the coordination of flows across func- L’ACTIVITY MIX
tions and across companies to achieve competitive
advantage for the individual companies in the supply Le attività che devono essere gestite in un sistema
chain and the supply chain members collectively”. logistico/SC. Quali sono le «componenti» di un si-
stema logistico/SC? Sono tante:
Lo scopo è sempre quello di gestire i flussi nel modo
più efficiente ed efficace possibile. • Customer service
In ciò entra (SC) l’integrazione ed il coordinamento • Demand planning: previsioni del futuro
con altri membri dei canali, fornitori di servizi, ecc. dell’azienda, di come andranno i prodotti o servizi
Focus per far capire la strategicità della logistica • Inventory control and material handling
(competitività vs solo produrre, anche a livello macro-
• Order processing
nazionale): EX WORKS.
• Warehouse management
Con ex works («fuori dalla fabbrica»), perdo il controllo
del servizio (lead time, puntualità al cliente), con «resa • Location analysis (plant, warehouse, ecc.)
prepagato» no (es. De’Longhi).
• Transportation
Concetto: più roba «controllo» più punto sul servizio
(come elemento di competitività), meno controllo più • Purchasing
punto sul «prodotto» (e non mi interessa il servizio – • Packaging
è antistorico).
• Reverse logistics
Esempio: se devo rispettare un certo LT/tempo di
consegna imposto dal cliente. Il WMS software gestisce il magazzino.
Quali «elementi» posso/voglio controllare – esiste una Routing percorsi ottimizzati che faccio fare ai miei vei-
«ripartizione» tra venditore e compratore che è stata coli, devono tenere conto degli orari di consegna, bi-
codificata (INCOTERMS) (si tratta di diverse combina- sogna rispettare le time windows. Per l’area macro
zioni chi/cosa) – elementi di costo: trasporti il programma che gestisce i flussi e li utilizza
si chiama TMS (transport management system).
• costo del trasporto (nolo)
I RFID sono sensori di riconoscimento merci.
• assicurazione
Le «key activities» sono:
• sdoganamento
• Customer service
• scarico (a destino)
• Transportation
Alcuni esempi:
• Inventory mgt
• FOB → venditore si accolla fino all’imbarco sulla
nave (eventualmente anche sdoganamento), non • Warehouse
l’assicurazione.
• Sistemi informativi
• DAP (Delivery At Place) → Reso a destinazione: ven-
• Support activities: demand planning, etc.
ditore mette a disposizione la merce sul mezzo di
trasporto (non scarica) in un luogo concordato Le «activities» sono le aree che derivano dal corpo-
(terminal, magazzino, ecc.), pagando anche lo sdo- rate plan nell’ambito delle quali il logistics/SC ma-
ganamento. nagers deve prendere «decisioni».
• DAT (Delivery At Terminal) → come DAP, ma vendi-
tore provvede anche allo scarico al terminal con-
cordato.
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Il fenomeno della containerizzazione ha cambiato il - Lavoro di P&G per saturare un mezzo di tra-
mondo, ridisegnando le reti globali (agendo sulla leva sporto combinando volume e peso, collabora-
del costo del trasporto). Il costo minore di trasporto zione con Tupperware che ha tanto volume e
ha aiutato la globalizzazione. poco peso per trasporto di acqua minerale
(P&G) che ha un peso elevato; ovviamente più
• Shangai 47 milioni teu,
sono grande e ho relazioni con altre aziende e
• Venezia 500 mila teu. più mi viene facile diversificare i prodotti.
3. Nei Trade-offs:
1. Temporali:
• La frequenza di spedizione.
2. Informative:
• la facilità di comunicazione.
• localizzazione dei clienti, degli stocking points e 5. Giudizi → dirigenti, consulenti, staff di vendita, per-
delle fonti di rifornimento sonale operativo, fornitori.
• capital cost I dati sono fatti senza un particolare scopo. Una volta
raccolti, essi devono essere organizzati, riassunti, rag-
• obiettivi di customer service gruppati, aggregati, ecc., in modo che siano utili per il
processo di pianificazione. Quando ciò è fatto, i dati
• disponibilità di attrezzature e facilities e loro capa-
diventano informazioni per il processo decisionale
cità (vincoli)
Elementi chiave delle informazioni e come possono
Le fonti dei dati:
essere generati:
1. Documenti operativi → Ordini di vendita:
1. Unità di analisi → Per il processo di pianificazione
• localizzazioni clienti bisogna decidere quali grandezze utilizzare, quindi,
quale unità di misura verrà utilizzata per esprimere
• andamento temporale vendite
i dati (es. peso, valore, unità fisiche, volume). Una
• aree di mercato volta che l’unità di analisi (o le unità) sono decise,
tutte le voci rilevanti per l’analisi (costi) devono es-
• termini di vendita sere espresse in riferimento ad esse.
• dimensione di spedizione 2. Raggruppamento dei prodotti → Le imprese pos-
sono gestire anche migliaia di prodotti (items). Ri-
• obiettivo di customer service
ferire il processo pianificatorio a tutti questi codici
Altri: polizza di carico, bolla di accompagnamento, è di fatto impossibile, bisogna aggregarli in un nu-
ecc.: distribuzione di frequenza delle dimensioni di mero ragionevole di gruppi di prodotti.
spedizione.
Si tratta di sfruttare le similitudini (es. distributive:
In generale: documenti operativi sono infiniti (non è codici spediti in LTC ed in FCL) per raggruppare i
possibile elencarli tutti) ma costituiscono una fonte prodotti ed escludere quelli che non hanno tali
ricchissima di dati e informazioni per la pianificazione.
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similitudini. Di solito è utile avere non più di 20 incentivo a tenere scorte in magazzino, se non per
gruppi di prodotto per una network analysis. motivi di sicurezza. Al contrario: se i clienti richie-
dono ordini di ridotta dimensione vi è la necessità
3. Stima del costo del trasporto → Problema com-
di avere magazzini di scorte (consolidamento).
plesso per l’alto numero di costi del trasporto che
si devono stimare in una rete logistica. Less than track load: combinare ordini di piccola
e media dimensione per riempire il camion ha un
Esempio: 2 gruppi di prodotto, 5 tipi di spedizioni
costo maggiore perché ha più incognite e bisogna
(per peso), 200 clienti, 5 magazzini e 2 stabilimenti
organizzarla, inoltre ha più operazioni di picking
produttivi. In totale sono: 2x5x200x5x2=20.000 co-
quindi più strada.
sti del trasporto per rappresentare tutte le combi-
nazioni di flussi di prodotto. Conoscere le caratteristiche degli ordini/spedizioni
è importante anche per il costo del trasporto: data
Esistono due casi:
una distanza (coppia O-D) vi possono essere diffe-
• Trasporto in c/proprio (dati richiesti): costi opera- renti costi del trasporto a seconda del peso/di-
tivi e percorsi. Tipiche voci di costo: salario dell’au- mensione della spedizione. Quindi esiste una curva
tista (euro/ora), costo del carburante (euro/litro), distanza-costo del trasporto per ogni dimensione
ammortamento del veicolo (euro/settimana), co- di spedizione. Si può allora pensare di ottenere una
sto di manutenzione (euro/settimana), assicura- sola curva distanza-costo del trasporto in cui il co-
zioni (euro/settimana), pedaggi, vitto e alloggio sto del trasporto è una media pesata dove i pesi
(euro/viaggio) e imprevisti (euro/viaggio). sono le percentuali di spedizioni di una certa di-
mensione.
Conoscendo le ore settimanali di lavoro, il tasso di
consumo di carburante (litri/km), la percorrenza 5. Aggregazione delle vendite → Per la pianificazione
settimanale (km), il n. di viaggi a settimana si può non è necessario trattare ogni cliente separata-
stimare il costo totale settimanale. mente. Le vendite che migliaia di clienti generano
possono essere spesso raggruppate geografica-
Dividendolo per la percorrenza totale settimanale mente in un limitato di cluster geografici senza
si trova il costo medio/km che serve per stimare i perdita di accuratezza. Il clustering delle vendite
diversi costi O-D (il cui costo effettivo è difficile da può influenzare l’accuratezza della stima dei costi
stimare). di trasporto verso i clienti.
• Trasporto terziarizzato: in generale le tariffe dei Esistono delle tabelle che indicano il numero otti-
terzisti sono quasi proporzionali alla distanza, ciò male di cluster utilizzabile in base a: percentuale
ci permette di stimare una curva (lineare) costo- di errore nella stima dei costi del trasporto, nu-
distanza (interpolazione) del tipo: Costo = a + b Di- mero di nodi della rete logistica e dimensione mas-
stanza. sima dei cluster (in rapporto alla domanda totale
di mercato).
Ciò significa fare un campionamento cross-section
delle tariffe (rispetto a diverse distanze da un Una volta che si è calcolato il numero di cluster
punto di origine). utilizzabili si tratta di aggregare i dati dei clienti in
questi cluster. Dato che i clienti sono classificati in
Operativamente: prendo un numero casuale di 30-
base al CAP, è naturale aggregare i clienti (vendite)
50 punti (dall’origine) a distanze variabili, trovo la
per CAP. Si può costruire una tabella del tipo: nu-
tariffa pubblicata dall’origine a quel punto e stimo
mero (progressivo) del cluster, longitudine, latitu-
(regressione) la retta dalle coppie di punti (distanza
dine, centro del cluster (es. nome della città – es.
dall’origine – tariffa). In questo modo per ogni di-
Trieste), CAP del centro del cluster (es. 34100) e
stanza che mi interessa (es. TSP) posso calcolarmi
tutti i CAP assegnati al cluster (es. da 34010 a
il costo del trasporto.
34121).
Talvolta la stima del costo non è accurata perché
6. Stima delle distanze → La natura geografica di
ad esempio il costo del trasporto è quotato.
gran parte dei compiti di pianificazione della rete
4. Caratteristiche degli ordini e delle spedizioni → logistica richiede l’ottenimento di distanze. Le di-
Il network design può essere molto sensibile alle stanze sono necessarie per ottenere i costi del tra-
dimensioni degli ordini e dunque delle relative spe- sporto tra due punti e sono spesso prese come
dizioni. sostitute dei tempi.
Caso estremo: se tutti i clienti richiedessero degli Ad esempio, si può richiedere che tutti i clienti si
ordini da spedire in quantità FTL non vi sarebbe trovino entro 300 km da un magazzino, il che
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significa che un livello di servizio di un giorno per • Utilizzare le curve transport-rate anche per le
la consegna è quello che possiamo garantire con nuove facilities o possono essere fatti dei nuovi
quella distanza. campionamenti in riferimento a questi nuovi punti
di origine.
7. I costi delle facilities → I costi relativi agli impianti
possono essere rappresentati in termini di: costi • Utilizzare le curve stimate inventory-throughput.
fissi (tasse sull’immobile, affitto, supervisione, am-
mortamento, ecc.), costi di stoccaggio (servizi, ca- • Reperire dati fuori dall’impresa (es. costi del lavoro,
pitale immobilizzato nelle scorte, assicurazioni sul tariffe di leasing, costi di costruzione, ecc.), ad es.
valore delle merci, ecc.) e costi di handling (lavoro, presso documenti pubblici ufficiali (documenti re-
attrezzature, ecc.). gionali, CCIAA, ecc.).
8. Le capacità → Limitazioni nella capacità di stabili- • Reperire i costi del trasporto dai siti di diverse
menti, magazzini, ecc. possono avere un forte im- compagnie di trasporto che pubblicano le loro ta-
patto sulla configurazione di rete. riffe tra numerosi punti di O-D.
9. Relazioni inventory-throughput → Quando nella • Reperire dati dai magazzini pubblici che visualiz-
pianificazione si devono localizzare i magazzini è zano i loro costi.
necessario calcolare come i livelli di scorte nella
rete variano al variare delle dimensioni dei magaz-
zini. Dato che il problema di location consiste
nell’assegnare la domanda ai diversi magazzini, noi
dovremmo essere in grado di determinare il livello
di scorte in un magazzino partendo dalla domanda
assegnata ad esso (inventory-throughput relation-
ship).
INFORMAZIONI MANCANTI
Spesso non tutte le informazioni necessarie al pro-
cesso di pianificazione risultano disponibili.
Allora si possono:
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THE NETWORK PLANNING PROCESS
THE PROBLEM
Any process that the logistician manager uses to con- • From-to matrix (flows mapping): mapping markets
figure the network of facilities and define the product (customers/suppliers), mapping logistics nodes
flow through it requires a process of analysis that (warehouses, log. platforms, DCs, etc.) - type and
leads to a good network design, data and tools. annual flows through each node, mapping arcs
(O/Ds – flows among nodes.
One needs to have data availability and analysis ca-
pability (tools and processes). • Logistics costs/service level assessment
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Total logistics costs (efficiency): • output (tons)
• total inventory costs • Result: total production cost (unit cost * quanti-
ties)
• total warehouse costs
5. ORDER PROCESSING:
• total production costs
• unit cost of order-processing (euro/order)
• total order processing costs
• satisfied demand from warehouse (throughput /
Customer service (effectiveness):
totals tons)
• current profile
• average order size (replenishment + final market)
→ In summary: (tons)
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(e.g., flows to specific markets) and not necessarily by 6. Allocazione e gestione della scorta presso l’hub
considering the whole networks (“decomposition” ap- (con eventuali riallocazioni dinamiche):
proach)
• di solito si prioritizza l’online in termini di stock (se
We first build a benchmarking – in order to create a manca stock per l’e-commerce, si «ruba» stock al
reference point – and then one or more scenarios co- negozio) – quando canale e-commerce e store
herently expressed in terms of: total logistics sono separati
costs/costumer service profile, to be “matched”
• passo successivo: integrare tutto lo stock (omni-
against benchmarking.
channel) – avere un «magazzino unico» che com-
Il numero e la tipologia dei «processi» dà l’idea della prende sia e-commerce che negozio, sia fisico o
«complessità» (tempi, geografia, ecc.) – sono processi virtuale
«complessi».
• il prodotto rimane a scorta lo stretto necessario
Il tipo di prodotto è fondamentale: alto/basso valore, (ricorda: componenti specialistiche = JIT)
piccolo o grande, peso/volume, danni.
7. Trasporto di distribuzione ai mercati finali (ne-
gozi, consumatori finali, ecc.):
I PROCESSI OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE
• ottimizzazione del network (visione integrata di
1. R&D/design e sviluppo prodotti (prototipi)
network) – flussi O-D, nodi e tariffe
2. (data-driven) demand planning (si parte dal cliente)
– quanto/cosa venderò (tutti i canali, compreso on- VALUTAZIONE DEL PROGETTO ED IL MIGLIORE
line) – previsioni (come organizzare una cena a casa):
Valuto scenari alternativi di configurazione di rete
• decentrato (l’online è visto come un «negozio») («struttura» dei nodi ed i flussi che la attraversano),
ogni scenario implica:
• HQ (business intelligence)
1) stima/valutazione dei tempi (che vuole dire spazio)
3. Piano Commerciale: trasformo le previsioni in bud-
get commerciale (potenziale di vendita): 2) stima/valutazione dei costi
• quantità, tipologia prodotto, valore, data commer- Criterio fondamentale di progettazione: indice di pro-
ciale (quando il prodotto arriverà al cliente finale) grammazione:
5. Trasporto:
Un modo matematico di esprimere il processo di pro- Su commessa (dighe, centrali, ecc.) (NO
gettazione (costruzione di scenari alternativi rispetto previsioni, scorte).
al SOTA):
Es. struttura di prodotto «a cono» (motori
min CT log aerei, motori navali, ecc.) – «LEGO».
Scenari alternativi (what-if analysis): in base al nume- Macchinari (presse) – scorte di tons di ac-
ratore, costruisco/ipotizzo diverse opzioni (scenari) di ciaio, bulloneria (o pneumatici per auto
processi logistico-produttivi al denominatore (confi- sportive).
gurazione di rete – tra le «categorie» possibili), che va-
FF – scorte di tessuti (a terra).
luto in base a tempi e costi complessivi.
Es. struttura del prodotto a «cono rove-
A partire dal numeratore (cosa il cliente vuole) agi-
sciato» (raffinerie, cartiere, acciaierie).
sco/ragiono sul denominatore per determinare la mia
configurazione ottimale di rete logistico-produttiva (1- Assembly to Order (ATO)
tempi, 2-costi), disaccoppiando (salvo il caso estremo
PTO) i processi (push/pull – luce/buio) da qualche Prodotto complesso, standardizzazione
parte: componenti (scompongo il PF in «cubetti»).
• Più veloce sono, più sposto a monte il punto di di- Scelte make or buy: all’estremo
saccoppiamento (es. da MTS a ATO) – i tempi de- posso anche non produrre nulla
terminano DOVE posiziono il decoupling point così (es. freni), ma solo assemblo –
riduco i rischi (scorta a monte). faccio ordini (tesi!) ai fornitori (ri-
cevo e combino), che a loro
• Poi: valuto l’impatto in termini di costo totale e raf-
volta…
fronto con il prezzo
In questo modo, passo da una
struttura a clessidra ad una «a
fungo».
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Caveat: nei «tempi» al denominatore entra tutto • Più accorcio la catena/SC, più riesco a fare «alla
quanto mi può servire per essere più veloce: trasporti luce» (pull), non ho problemi di previsioni, di solito
rapidi, automazione di magazzino, digitalizzazione costa di più (costo totale).
della produzione, ecc.
• Per fare pull: ampia capacità deployed, trasporti
Obiettivo: dato un lds (rispetto dei tempi), minimiz- veloci, logistica (magazzini) veloci.
zare il costo logistico totale, il tutto in funzione/te-
nendo conto del prezzo. • Più allungo, maggiore è l’efficienza («China price»).
Rischio di scorte nel push consiste nel rischio di • Se ho prodotti stagionali, la time-window è così
sbagliare, ma se la domanda è prevedibile…mi ba- stretta (più «cicli di vita») che di fatto non posso
stano le serie storiche, vado in push alla grande fare pull (non ho tempo di leggere i dati di ven-
(massima efficienza – lotti lunghi e pedalare, com- dita…): a meno che non abbia prodotto di moda
prando in Cina ovviamente) e magari allungo (bac- (margine) che mi permette quella reattività/velo-
kward) i tempi. cità (es. lanci ripetuti Zara/flash collection) stando
vicino ai mercati finali – configurazione di rete «ve-
Se la domanda è «regolare», progettare un sistema
locissima» (dato che l’intervallo di tempo è stretto);
di SC è un esercizio molto più agevole.
per i continuativi posso pensare di fare una parte
• Valore del prodotto (il margine): pull (lettura dei dati di vendita).
Se di valore, può sopportare alti costi di trasporto • Focus: come posso allora «azzeccare» le previsioni
(catena corta/veloce) e non è il caso di tenere PF a nella moda? Non le faccio proprio, «faccio» la
scorta… moda (trend-setter), creo aspettativa/scarsità
Se povero, devo stare/guardare molto all’efficienza Questo fa capire come per ogni tipologia di prodotto
nei trasporti. vi è una specifica SC (segmentazione della SC).
• Ciclo di vita e deperibilità: Comparison outputs: benefits, e.g., cost reduction (ef-
ficiency) and/or better customer service (effective-
Breve, lungo: se è breve (es. stagionali), non ho pro-
ness/revenues)
prio tempo («tutto in un week-end»)… Devo fare
MTS. Approach is hierarchical and recursive (feedbacks and
loops).
Se deperibile: per definizione non posso avere
tempi lunghi di attraversamento della catena (e Ma: cosa sta succedendo oggi?
questo incide sul «dove»).
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Materia prima aumenta, costi del trasporto aumen-
tano – quanto conviene rimanere in Cina? Anche
quindi per prodotti non di valore!
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INTERVENTO MOSCOT: THE RESHORING CHALLENGE
Ma ciò che nel complesso si tende a tralasciare nelle Gli avvenimenti degli ultimi due anni hanno ulterior-
decisioni di offshoring, accecati da tutti gli altri tipi di mente stressato e messo in allarme il coordinamento
riduzione di costi, è l’incredibile aumento dei costi lo- della supply chain.
gistici, spesso compensabili solo per altissimi livelli di
• Covid: per la politica degli «zero casi» cinese, av-
produzione.
vengono blocchi repentini e senza avviso di intere
Deloitte: “Global Manufacturing Benchmarking Sur- regioni della Cina. Questo significa blocchi di pro-
vey”: viene messo in relazione il grado di complessità duzione e anche dei trasporti.
generale della tendenza alla globalizzazione con il li-
• Power shortage: con l’incremento di domanda e
vello di capacità di gestione della stessa, si scopre che
quindi di produzione in Cina, sono iniziati i problemi
soltanto il 7% delle aziende americane ed europee
di mancanza di energia. La richiesta è superiore
dell'abbigliamento e del lusso, che hanno raccolto
alla disponibilità: chiusura di stabilimenti a mac-
questa sfida, hanno ottenuto risultati soddisfacenti.
chia di leopardo, senza preavviso.
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• Gli effetti possono colpire l’azienda interessata Un sondaggio della Boston Consulting Group sui
ma anche tutta la sua catena di approvvigiona- grandi produttori americani ha messo in luce che ben
mento due quinti di questi stavano valutando di “riportare la
produzione a casa” dalla Cina.
Il porto di Shanghai
ADESSO: 800 navi in attesa Si torna in Italia, come in altri Paesi, per controllare
di essere processate. meglio il processo produttivo che, quando le fabbri-
che si trovano a migliaia di chilometri, rischia di diven-
Circa 3 milioni di container in
tare sfilacciato, slabbrato e poco gestibile. Portare
attesa di carico e scarico.
lontano la produzione significa creare una supply
Circa 300 miliardi di Pil mon-
chain o «catena di fornitura» difficile da controllare:
diale di fila. Circa il 5/7%
fornitori di materia prima, produttori, fornitori di ser-
delle esportazioni cinesi si è
vizi, vettori trasportatori dei prodotti creati e consu-
concentrato nello stesso
matori finali possono trovarsi a migliaia di chilometri
luogo alla stessa ora di seguito. Quello che il russo
di distanza, interconnessi in una catena dalle maglie
non ha potuto fare, l'ha fatto un piccolo virus cinese.
troppo allentate. Basta un piccolo intoppo perché
Prepariamoci a una massiccia turbolenza dei prezzi ea
tutto salti.
un'interruzione ancora maggiore nella disponibilità
delle merci. Come reinventare il fare impresa con Ci sono due motivi principali per la rilocalizzazione:
queste dinamiche? Nel primo caso si tratta di decisioni manageriali sba-
gliate e quindi il back-shoring può essere inquadrato
1. Coordinamento della Supply Chain
come un semplice meccanismo di correzione; nel se-
• Lead time di produzione mediamente più lungo condo caso, invece, il reshoring si concretizza a partire
che in patria, senza flessibilità dai graduali cambiamenti nel contesto politico, eco-
nomico e sociale delle destinazioni di offshore (e non
• Forecasting e Demand Planning molto più critiche solo), i quali possono erodere i vantaggi comparati ini-
ziali.
• Difficoltà di comunicazione, sia per le distanze che
per barriere culturali Si tratta di uno scenario eterogeneo ed intricato in cui
moltissimi elementi si incrociano e si fondono tra loro.
• MOQ critico per aziende medio piccole
• incremento polizze per assicurazione spedizioni • Questi ultimi non riguardano solo il trasporto fisico
delle merci ma anche quelli dello stoccaggio e
3. Logistica dell’anticipazione dei tempi di invio dell’ordine.
Molti fornitori, in Cina, si fanno pagare in anticipo e
• Stoccaggio crescente di materiali a destino
per quanto riguarda le dimensioni dell’ordine
• Gestione sempre più critica del back order e del (MOQ) si pongono problemi soprattutto per le me-
rapporto col cliente die e piccole imprese:
Al cinese ricco e raffinato che acquista un bene di Certo, la pandemia e le politiche America First stanno
lusso non fa piacere scoprire che è stato prodotto vi- portando a qualche mutamento che ha però limiti im-
cino a casa sua. In quel prodotto lui vuole sentire il portanti. Le imprese di tutto il mondo cercano di es-
profumo dell’artigianato italiano. sere sempre più presenti in Cina, che è ormai la piazza
economica più importante al mondo e anche sempre
L’aumento del potere d’acquisto delle upper class
più una fonte preziosa di innovazione. Anche da noi le
asiatiche premia il Made in Italy come garanzia di qua-
cronache economiche sono piene ogni giorno di noti-
lità.
zie di imprese piccole e grandi che affidano una parte
Gli investimenti esteri in Cina: molto importante delle loro speranze di crescita al
paese asiatico.
• Nel 2020 la Cina è diventato il primo paese del
mondo per quanto riguarda l’ammontare degli in- La stessa Cina, di fronte alla crescente ostilità occi-
vestimenti diretti nell’anno essendo aumentati di dentale, sembra tentata dall’obiettivo di raggiungere
circa il 5% fino alla cifra di 144,3 miliardi di dollari, una crescente autonomia strategica rispetto almeno
mentre quelli complessivi a livello mondiale crol- ai paesi occidentali.
lavano nello stesso anno del 38% (Xinhua, 2021). Così si stanno creando delle fessure con l’Occidente
• Nel primo trimestre del 2021 essi si sono ancora in alcuni settori (internet, Swift, tecnologie avanzate,
incrementati del 40% rispetto allo stesso periodo in particolare semiconduttori, moneta elettronica).
dell’anno precedente. Su tutta la questione aleggia uno stato di grande in-
certezza e di grande confusione. Può reggere, e sino a
Q2 2022 BAROMETER: GLOBAL SOURCING IN 2022: quale punto, la contraddizione tra crescente integra-
UNCERTAINTY THE NEW NORM zione sul piano economico e ostilità altrettanto cre-
scente a livello politico con i paesi occidentali?
China wrapped up the first quarter with virtually no
YoY growth for inspections and audits demand from
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