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1.

Elencare le diverse aree della logistica

Le aree della logistica sono:


- Logistica industriale (Business Logistics) che ha come obiettivo la gestione fisica,
informatica e organizzativa del flusso dei prodotti dalle fonti di approvvigionamento ai
clienti finali;
- Logistica dei grandi volumi che riguarda la gestione e la movimentazione di grandi
quantità di materiali sfusi, generalmente materie prime (es. Petrolio, carbone, cereali);
- Logistica di Progetto (project logistics) riguarda la gestione e il coordinamento delle
operazioni di progettazione e realizzazione di sistemi complessi (es. Centrali elettriche,
centrali nucleari, grandi infrastrutture, stabilimenti industriali);
- Logistica di Supporto (ram logistics) riguarda la gestione di prodotti ad alta tecnologia
(elicotteri, aerei, macchine e sistemi complessi) per i quali sono essenziali l’affidabilità,
disponibilità e manutenibilità.
- Logistica di ritorno (reverse logistics) processo di pianificazione, implementazione e
controllo dell’efficienza delle materie prime, dei semilavorati, dei prodotti finiti e dei
correlati 4 flussi informativi dal punto di recupero (o consumo), al punto di origine, con
lo scopo di riguadagnare valore da prodotti che hanno esaurito il loro ciclo di vita.

2. Cosa si intende per reverse logistic?


Si intende il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficienza delle
materie prime, dei semilavorati, dei prodotti finiti e dei correlati flussi informativi dal punto
di recupero (o consumo), al punto di origine, con lo scopo di riguadagnare valore da prodotti
che hanno esaurito il loro ciclo di vita.
Le attività di gestione dei rifiuti di imballaggio (raccolta, trasporto, recupero e smaltimento)
rappresentano un esempio di reverse logistic come nel caso della gestione dei prodotti finiti
resi dai clienti e dei vuoti a rendere.
Inerentemente alle attività di gestione dei rifiuti di imballaggio, gli obiettivi del recupero
possono elencarsi nel seguente modo:
- Riutilizzo dell’imballaggio per più cicli di impiego;
- Riciclaggio dei rifiuti di imballaggio;
- Recupero di energia per incenerimento diretto dei rifiuti.
3. Come si è evoluta la logistica a partire dagli anni ‘50?
Negli anni cinquanta e sessanta l'accezione di logistica era limitata alla distribuzione del
prodotto finito (la cosiddetta logistica di distribuzione). In questi anni il ruolo della logistica
è rimasto confinato al presidio di specifiche attività di supporto, generalmente legate
all'organizzazione dei magazzini e dei trasporti.
Le prime forme di evoluzione verso la gestione di un insieme strutturato di attività si
registrano nel corso degli anni settanta, allorché le aziende incominciano a ricercare
miglioramenti nell'ambito della distribuzione fisica, dal magazzino di stabilimento al
Cliente, attraverso opportuni interventi di razionalizzazione volti all'ottimizzazione dei
diversi segmenti del ciclo distributivo. Si evolve il concetto di Logistica: importante
processo operativo che si riferisce alla gestione dei flussi di materiali e informazioni che
collegano l'impresa ai canali distributivi fino ai clienti finali.
Agli inizi degli anni ’80 viene introdotto il concetto di gestione dei materiali (material
management)
L’attenzione pertanto si sposta velocemente sulla gestione dei materiali, intendendo con
questo termine la gestione del flusso di materiali e informazioni nel network immediato,
comprendente l'impresa e i suoi clienti e fornitori diretti. Questo concetto può essere
considerato un'evoluzione del ruolo delle funzioni approvvigionamento/acquisti,
pianificazione della produzione e distribuzione fisica, con la progressiva presa di coscienza
dell’importanza di integrare il flusso dei materiali in ingresso con quello all'interno
dell'impresa e quello in uscita fino alla consegna ai clienti diretti.
L'obiettivo è integrare gli attori coinvolti nel flusso dei materiali e delle informazioni per
ridurre i costi di acquisto e gestione dei materiali e fornire un livello di servizio ai clienti
sempre migliore. Tra le nuove logiche gestionali di supporto:
- Materials Requirements Planning (MRP);
- Just in Time (JIT).
Nella Seconda metà degli anni ’80 viene invece introdotto il concetto di logistica integrata.
Nella logistica integrata il concetto di integrazione indica che la logistica industriale non è la
semplice somma di attività tradizionali (trasporto, stoccaggio, gestione degli ordini, etc.) ma un
diverso concetto di management, basato sulla gestione integrata delle attività, per l’ottimizzazione
del sistema globale logistico e non dei singoli sotto sistemi che lo compongono.
Negli anni 90 avviene l’ultimo stadio del processo evolutivo, che conduce alla nascita del concetto
di Supply chain management, è caratterizzato dalla presa di coscienza da parte delle aziende che il
miglioramento nella gestione dei flussi all'interno della catena logistica non può prescindere dal
fattivo coinvolgimento degli attori esterni: la logistica assume un ruolo sempre più centrale ed il suo
obiettivo diventa sostanzialmente quello di governare tutte le fasi del processo produttivo, anche
esterne all'azienda, secondo una visione sistemica

4. Cosa si intende per logistica integrata?

5. Definire il concetto di supply chain management


Il concetto di Supply chain management non deve essere inteso come sinonimo di logistica
integrata, ma come un nuovo approccio di management in cui la singola azienda diventa
parte di una rete di entità organizzative che integrano i propri processi di business per
fornire prodotti, servizi e informazioni che creano valore per il consumatore.

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