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Diritto

Fallimentare
(Aggiornato
28/04/2020)

1. A norma dell’art. 44 L. F., sono inefficaci rispetto ai creditori: Tutti gli atti compiuti dal fallito ed i
pagamenti da lui eseguiti dopo la dichiarazione di fallimento
2. A quale tribunale spetta la competenza per la dichiarazione di fallimento? Al tribunale del luogo ove
l'imprenditore ha la sede principale dell'impresa
3. A seguito del fallimento di una SNC il socio: Fallisce in quanto illimitatamente responsabile
4. A seguito del fallimento di una SPA il socio: Può fallire solo se è unico socio (art. 147 L.F.)
5. A seguito del fallimento di una SRL il socio: Non può mai fallire
6. A seguito del fallimento i contratti di conto corrente: Si sciolgono di diritto
7. A seguito della esdebitazione: I creditori concorsuali non hanno più alcuna azione nei confronti del
fallito, salvo quelle nei confronti di coobbligati, dei fideiussori del debitore e degli obbligati in via di regresso
8. A seguito di fallimento, il contratto di edizione: è rimesso alla volontà del curatore
9. Adempiuto il concordato: Il fallito può sottrarsi alle sanzioni penali connesse al fallimento
10. Ai pagamenti ed alle operazioni compiuti in esecuzione del concordato preventivo e degli accordi di
ristrutturazione: Non si applicano i reati di bancarotta fraudolenta
11. Al fallimento non si applica la norma che prescrive il divieto di: Concorrenza
12. Al fallito al quale vengano a mancare i mezzi di sussistenza, la legge riconosce la possibilità di
ottenere un sussidio a titolo di alimenti per lui e la famiglia: Vero
13. Alla perdita per il fallito del potere di disporre dei propri beni si accompagna il trasferimento al
curatore dei poteri inerenti alla tutela giudiziale degli stessi: Vero
14. Alla presenza di un contratto di affitto di azienda, il fallimento: Non è causa di scioglimento del
contratto, ma entrambe le parti possono recedere
15. Alla presenza di un contratto di locazione di immobili, il fallimento del locatore: Non scioglie il
contratto ed il curatore subentra nella locazione
16. Anche dopo la revocatoria fallimentare: Restano salvi gli effetti degli atti legalmente compiuti dagli
organi del fallimento
17. Art. 1 della Legge fallimentare: Le risposte precedenti sono tutte giuste (Enuncia i soggetti fallibili,
Enuncia i requisiti per i quali i soggetti fallibili non falliscono, Enuncia alcuni soggetti che non possono mai
fallire).
18. Art. 49 L. F. e 220 L. F. limitano i diritti di: Locomozione
19. Avvenuto il deposito sul conto della gestione e fissata l’udienza, il curatore né da comunicazione: Ai creditori
ammessi al passivo, a coloro che hanno proposto opposizione, al fallito ed ai creditori in prededuzione non
soddisfatti
20. Avverso il progetto di riparto depositato dal curatore: possono proporre reclamo i creditori
contemplati nel riparto e destinatari dell'avviso
21. Che tipo di trasformazione deve essere quella assunta in costanza di fallimento? Una
trasformazione c.d. liquidativa
22. Chi è il terzo assuntore: Colui che si obbliga a adempiere al concordato (anche eventualmente in solido col
fallito), rileva tutto l’attivo fallimentare (provvedendo alla liquidazione per suo conto)
23. Chi è incaricato a formare lo stato passivo e lo rende esecutivo con decreto depositato in
cancelleria? Il giudice delegato
24. Chi è l'organo giudiziale competente a giudicare il ricorso contro la sentenza che dichiara il
fallimento: La Corte d'Appello ove risiede il fallito
25. Chi ha la facoltà di dimostrare il momento dell'effettiva cessazione dell'attività da cui decorre
l'anno entro cui dichiarare il fallimento: Il pubblico ministero e i creditori
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26. Chi non partecipa all'accordo ha il diritto di: Integrale e tempestivo pagamento entro 120 giorni
dall'omologazione dell'accordo.
27. Chi sono i soggetti che possono opporsi alla sentenza che dichiara il fallimento: Chiunque abbia un
interesse meritevole.
28. Competente a dichiarare il fallimento è: Il tribunale del luogo dove si trova la sede legale principale
dell'impresa da almeno un anno
29. Competente a dichiarare lo stato di insolvenza è: L'autorità giudiziaria
30. Con la chiusura del fallimento: cessano gli effetti sul patrimonio del fallito e le incapacità individuali
31. Con la chiusura del fallimento: I creditori riacquistano il libero esercizio delle azioni verso il debitore
per la parte non soddisfatta dei loro crediti per capitali e interessi (salvo quanto disposto dagli artt. 142 e ss.)
32. Con la revocatoria fallimentare: Riacquistano la pienezza dei loro effetti quegli atti la cui inefficacia si
sia automaticamente attenuata con la dichiarazione di fallimento (artt. 64–65 L.F.) o sia stata giudizialmente
dichiarata attraverso l'esperimento della revocatoria fallimentare
33. Con la sentenza di fallimento vengono meno: Alcuni diritti fondamentali
34. Con l'omologazione del concordato vengono meno i limiti al compimento degli atti di disposizione
del proprio patrimonio da parte: Del debitore
35. Condizioni per la omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti sono: Che l'imprenditore
proponente versi in stato di crisi e depositi la documentazione di cui all'art. 161 l.f.: che i creditori aderenti
rappresentino il 60% dei crediti: che sia depositata una relazione redatta da un revisore legale sulla
attuabilità dell'accordo, con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei
creditori estranei
36. Contro il decreto che dichiara la chiusura o ne respinge la richiesta è ammesso reclamo, a norma
dell'art. 26 L.F.: Vero
37. Contro il decreto del giudice delegato: è ammesso ricorso al Tribunale
38. Cosa prevede l'art.72 l.f. in materia di tutela del terzo contraente? il contraente può mettere in
mora il curatore facendogli assegnare un termine non superiore a 60 giorni decorso il quale il contratto si
intende sciolto
39. Cosa si intende per reati concorsuali: tutti quei fatti compiuti dal fallito o da altri soggetti,
antecedentemente o durante una procedura concorsuale, che la legge punisce come reati. Sono reati
particolari in quanto riferiti ad una procedura concorsuale.
40. Cosa sono i crediti deducibili: Quelli sorti in occasione o in funzione delle procedure concorsuali
41. Da quale momento della procedura fallimentare è possibile liquidare il compenso al curatore? Il
compenso al curatore può essere liquidato dal momento dell'approvazione del rendiconto della gestione
42. Da quanti membri è composto il comitato dei creditori e da chi è nominato? Da tre o cinque membri
ed è nominato dal giudice delegato entro 30 giorni dalla sentenza dichiarativa di fallimento
43. Domande tardive di crediti: Sono quelle depositate in cancelleria oltre il termine di trenta giorni
prima dell'udienza fissata per la verifica del passivo e non oltre quello di dodici mesi dal deposito del decreto
di esecutività dello stato passivo sono considerate tardive; in caso di particolare complessità della procedura,
il tribunale, con la sentenza che dichiara il fallimento, può prorogare quest'ultimo termine fino a diciotto
mesi
44. Dopo l'apertura della procedura (amministrazione straordinaria grandi imprese insolventi) la
gestione dei beni è affidata: Al commissario straordinario
45. Durante la procedura di concordato (preventivo): Il debitore conserva l’amministrazione dei suoi beni e
l’esercizio dell’impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale
46. è conseguente alla dichiarazione di fallimento: L’esclusione di diritto dagli appalti pubblici
47. è conseguente alla dichiarazione di fallimento: La consegna della corrispondenza del fallito al curatore
48. è possibile che l'assuntore di un concordato preventivo sia una società: Sì, se le azioni della società
sono destinate ad essere attribuite ai creditori per effetto del concordato.
49. è sicuramente un atto a titolo oneroso anormale: Datio in solutum.

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50. è un atto a titolo oneroso non anormale: Tutte le risposte sono esatte tranne la prima (Atti costitutivi
di un diritto di prelazione per debiti contestualmente creati; pagamenti di debiti scaduti) (è errata: pegni,
anticresi e ipoteche)
51. è vera la seguente affermazione: è consentito di presentare la proposta di concordato anche prima che
lo stato passivo venga dichiarato esecutivo: Si, viene contemplato dalla formulazione del nuovo art. 124
L.F.
52. Fanno valere il loro diritto di prelazione sul prezzo dei beni vincolati, e solo allorché non siano
soddisfatti interamente con il valore realizzato da tali beni diventano per il residuo creditori
chirografari e concorrono con costoro (per la medesima percentuale) nelle ripartizioni del residuo
attivo: I creditori privilegiati
53. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti: Vincolano solo i creditori che vi hanno aderito (art 182 bis)
54. Gli atti a titolo gratuito e pagamenti di crediti non scaduti al momento in cui è intervenuta la
dichiarazione di fallimento: Sono sempre considerati inefficaci rispetto ai creditori
55. Gli atti a titolo gratuito: sono revocabili sempre se compiuti nei due anni antecedenti la dichiarazione
di fallimento
56. Gli atti a titolo oneroso fra i coniugi: Sono revocabili a determinate condizioni (compiuti nei due anni
antecedenti)
57. Gli atti a titolo oneroso: sono revocabili sempre se compiuti nei sei mesi o nell'anno prima della
dichiarazione di fallimento.
58. Gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono: Inefficaci rispetto ai creditori
59. Gli atti compiuti in assenza di autorizzazione e quindi in violazione dell'art. 35 L.F. sono: Annullabili
60. Gli atti di disposizione del patrimonio eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento: Sono
inefficaci rispetto ai creditori
61. Gli atti esclusi dall'azione revocatoria sono determinati: Dall'art. 67 L.F.
62. Gli atti, i pagamenti e le garanzie posti in essere in esecuzione del concordato preventivo o di accordi di
ristrutturazione stipulati ed omologati a norma dell’art. 182 bis L. F. sono? Non sono revocabili
63. Gli atti, i pagamenti e le garanzie posti in essere in esecuzione dell'accordo omologatorio sono esenti
da revocatoria ai sensi dell'art. 67 comma 3 L.F.: Vero
64. Gli enti pubblici: Possono partecipare in società alle quali si applica il fallimento
65. Gli eredi dell'imprenditore defunto sono chiamati come soggetti passivi del fallimento: Sempre
66. Gli imprenditori collettivi: Possono essere dichiarati falliti entro un anno dalla cancellazione dal registro
delle imprese, se l'insolvenza si è manifestata anteriormente alla medesima o entro l'anno successivo
67. Gli organi del fallimento sono designati: Con sentenza che dichiara il fallimento
68. Gli organi della procedura di liquidazione coatta amministrativa sono: Il commissario liquidatore ed il
comitato di sorveglianza
69. I caratteri del fallimento sono: Concorsualità, l’universalità, ufficialità, giudizialità
70. I compiti del giudice delegato: Vigilanza e controllo sulle regolarità della procedura. (art. 25 L.F.)
71. I contratti già eseguiti da una delle parti restano in vita: Se ad eseguirli è stata la controparte del fallito,
questa, in quanto creditore, entrerà nel numero dei creditori concorrenti e dovrà accontentarsi della
percentuale fallimentare
72. I contratti in corso di esecuzione: Proseguono ma il commissario straordinario può decidere di scioglierlo
73. I crediti dei lavoratori: Sono crediti privilegiati
74. I creditori che abbiano sottoscritto l'accordo non possono: iniziare o proseguire azioni cautelari o
esecutive e di acquisire titoli di prelazione se non concordati
75. I creditori chirografari concorrono sui beni del fallito secondo il principio di: Parità di trattamento
76. I creditori chirografari: è assistito da nessuna garanzia reale o personale
76bis. I creditori chirografi: Non è assistito da nessuna garanzia reale o personale (ESAME ONLINE)
77. I creditori e ai titolari di diritti reali o personali su beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del
fallito, devo no essere avvisati a mezzo posta presso la sede dell'impresa o la residenza del creditore,
ovvero a mezzo telefax o posta elettronica, da chi? Il curatore
78. I creditori ed ogni altro interessato può proporre opposizione entro: Entro 30 giorni dalla pubblicazione
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dell'accordo nel R.I.
79. I creditori hanno diritto di compensare coi loro debiti verso il fallito i crediti: Che essi vantano verso lo
stesso anche se scaduti prima della dichiarazione di fallimento
80. I creditori per titolo anteriore al decreto di ammissione alla procedura non possono iniziare o
proseguire azioni esecutive e cautelari individuali contro il debitore: vero I creditori privilegiati possono far
valere il loro diritto di prelazione: Sul prezzo dei beni vincolati per il capitale, gli interessi e le spese e, se non
sono soddisfatti integralmente, concorrono con i creditori chirografari
81. I creditori privilegiati sono coloro che sono assistiti da: Garanzia reale di credito
82. I pagamenti effettuati dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono: Inefficaci rispetto ai creditori
83. I pagamenti effettuati in esecuzione di un accordo di ristrutturazione: Non sono revocabili
84. I pagamenti effettuati in esecuzione di un concordato preventivo: Non sono revocabili
85. I pagamenti effettuati non in esecuzione di un accordo di ristrutturazione: Sono revocabili sempre se
compiuti nei due anni antecedenti la dichiarazione di fallimento
86. I pagamenti effettuati per prestazioni di lavoro: Non sono mai revocabili
87. I pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono: Inefficaci rispetto ai creditori
88. I pagamenti ricevuti dal fallito dopo la sentenza dichiarativa del fallimento: Sono inefficaci rispetto ai
creditori
89. I provvedimenti che hanno organicamente riformato la legge fallimentare sono: D.L. 14 marzo 2005 n.
35, convertito in L. 14 maggio 2005 n. 80, D.Lgs. 9 gennaio 2006 n.5
90. I requisiti di fallibilità sono: Dalla legge
91. I riparti sono immodificabili: Vero, salvo casi specifici
92. Il beneficio della esdebitazione può essere concesso: Dal Tribunale
93. Il comitato dei creditori è nominato: Dal giudice delegato
94. Il comitato dei creditori non può mai predisporre un'integrazione del programma di liquidazione: Falso
95. Il comitato dei creditori: Autorizza gli atti del curatore.
96. Il comitato dei creditori svolge le seguenti funzioni: Vigila sull'operato del curatore, ne autorizza gli atti
ed esprime pareri nei casi previsti dalla legge ovvero su richiesta del tribunale ovvero del giudice delegato.
(art. 41 l.f.)
97. Il comitato di sorveglianza è composto da: 3 o 5 membri
98. Il comitato di sorveglianza è nominato: Dal Ministero dello sviluppo economico
99. Il compenso del curatore: E’ liquidato con decreto del tribunale, su relazione del giudice delegato
100. Il compenso dell'avvocato chiamato a difendere la curatela: E’ un credito che deve essere soddisfatto
prima di tutti gli altri crediti
101. Il concordato deve essere approvato dai creditori: No, non viene sottoposto all'approvazione
102. Il concordato fallimentare può essere risolto: Se le garanzie promesse non vengono costituite o se il
proponente non adempie regolarmente gli obblighi derivanti dal concordato
103. Il concordato fallimentare si conclude: Con l'omologazione da parte del Tribunale
104. Il concordato fallimentare: Non è vincolante per i creditori
105. Il concordato fallimentare: Può essere chiesto anche dal fallito
106. Il concordato omologato: È obbligatorio per tutti i creditori anteriori al fallimento, compresi i creditori
che non hanno presentato domanda di ammissione al passivo
107. Il concordato omologato: Può essere annullato dal tribunale su istanza del curatore o di qualunque
creditore quando si scopre che il passivo è stato dolosamente esagerato ovvero è stata sottratta o
dissimulata una parte rilevante dell'attivo
108. Il concordato preventivo è approvato: Dai creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti
ammessi al voto
109. Il concordato preventivo è: Il mezzo che la legge accorda al debitore in stato di crisi o di insolvenza per
evitare le più gravose conseguenze della procedura fallimentare
110. Il concordato preventivo presuppone: Lo stato di crisi dell’imprenditore
111. Il concordato preventivo può essere chiesto: Prima del fallimento
112. Il concordato preventivo può essere: Annullabile
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113. Il concordato può essere: Con cessione di beni

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114. Il consilium fraudis: Si presume in re ipsa (risposta esatta).
Probabilmente non è un presupposto per l’azione revocatoria. ESATTA QUESTA
114bis. Il consilium fraudis: Probabilmente non è un presupposto per l’azione revocatoria (ESAME ONLINE)
115. Il contratto di associazione in partecipazione: Si scioglie di diritto per il fallimento dell'associante.
116. Il contratto di commissione: Si scioglie automaticamente per l'assoggettamento a fallimento di una
delle parti
117. Il contratto di locazione: Non si scioglie se fallisce il locatore
118. Il contratto di mandato: Si scioglie automaticamente per il fallimento del mandatario
119. Il creditore che si sia presentato tempestivamente nella procedura fallimentare che benefici ottiene
con la sentenza che dichiara il fallimento? Al creditore tempestivo viene conferito il diritto di partecipare alla
distribuzione del ricavato dalla liquidazione del patrimonio del fallito, sulla base dell’importo del credito al momento
della dichiarazione di fallimento
120. Il creditore deve essere informato su cosa? Tutte le risposte sono corrette
(Che possono partecipare al concorso depositando nella cancelleria del tribunale, domanda ai sensi
dell'articolo seguente; La data fissata per l'esame dello stato passivo e quella entro cui vanno presentate le
domande; Ogni utile informazione per agevolare la presentazione della domanda)
121. Il creditore può chiedere la risoluzione del concordato: Se le garanzie promesse non vengono costituite
o se il proponente non adempie regolarmente agli obblighi derivanti dal concordato
122. Il curatore accetta l'incarico se, avuta partecipazione della sua nomina: Nei due giorni successivi fa
pervenire la propria accettazione al giudice delegato
123. Il curatore accetta l'incarico se, una volta venuto a conoscenza della sua nomina: Nei due giorni
successivi fa pervenire la propria accettazione al giudice delegato
124. Il curatore è legittimato a cedere i crediti anche fiscali, futuri o in contestazione, nonché le azioni
revocatorie fallimentari, al fine di garantire una maggiore speditezza nella definizione delle procedure
concorsuali: Vero
125. Il curatore è nominato: Dal tribunale
126. Il curatore fallimentare è responsabile per i danni al patrimonio: si, ai sensi dell'art. 2043 c.c.
127. Il curatore fallimentare è responsabile per i danni al patrimonio fallimentare? Sì in virtù di un rapporto
di natura contrattuale
128. Il curatore fallimentare è vincolato a predeterminati schemi di vendita: Falso, deve utilizzare quello
che potenzialmente gli garantisce un realizzo
129. Il curatore fallimentare: Ha l'amministrazione del patrimonio fallimentare
130. Il curatore non può sciogliere il contratto di: Cessione del bene con patto di riservato dominio
131. Il curatore predispone un programma di liquidazione entro sessanta giorni dalla chiusura
dell'inventario, che può essere anche negativo: Il comitato dei creditori può apportare modifiche
132. Il curatore può compiere gli atti di straordinaria amministrazione sui beni del fallito: Solo se autorizzati
dal comitato dei creditori
133. Il curatore può essere revocato: Dal tribunale, su proposta del giudice delegato o su richiesta del
comitato dei creditori o d'ufficio
134. Il curatore: (può) eccepire i fatti estintivi, modificativi o impeditivi del diritto fatto valere, nonché
l'inefficacia del titolo su cui sono fondati il credito o la prelazione, anche se è prescritta la relativa azione
135. Il debitore ammesso alla procedura di concordato preventivo conserva l'amministrazione dei suoi
beni e continua l'esercizio dell'impresa: Sì, ma durante tutta la sua procedura, la sua attività è svolta sotto la
vigilanza del commissario giudiziale e per gli atti di disposizione eccedenti l'ordinaria amministrazione sarà
necessaria l'autorizzazione del giudice delegato
136. Il decreto che provvede sul ricorso presentato per l'esdebitazione: È reclamabile dal debitore, dai
creditori non integralmente soddisfatti, dal pubblico ministero e da qualunque interessato
137. Il diritto amministrativo della crisi di impresa: Comprende tutte le discipline orientate alla prevalente
sopravvivenza dell'impresa sopra ogni altro diverso interesse
138. Il diritto amministrativo della crisi di impresa: Raggruppa tutte le discipline orientate alla prevalente
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tutela degli interessi diversi rispetto all'interesse dei creditori.
139. Il diritto amministrativo della crisi d'impresa indica procedure aventi carattere: Liquidatorio, coattivo,
amministrativo
140. Il diritto ordinario della crisi di impresa: Raggruppa tutte le discipline orientate alla prevalente tutela
dell'interesse dei creditori sopra ogni altro interesse
141. Il divieto di azioni esecutive e cautelari consiste: Nel divieto di iniziare o proseguire sui beni compresi
nel fallimento azioni esecutive o cautelari per crediti maturati prima o durante il fallimento (art. 51 L.F.)
142. Il fallimento dei soci illimitatamente responsabili conseguente al fallimento societario: Non può essere
dichiarato decorso un anno dallo scioglimento del rapporto sociale o dalla cessazione della responsabilità
illimitata, anche in caso di trasformazione, fusione o scissione, se sono state osservate le formalità per
rendere noti ai terzi i fatti indicati
143. Il fallimento della società con soci a responsabilità illimitata produce nei confronti dei singoli soci i
seguenti effetti: Il fallimento della società con soci a responsabilità illimitata implica il fallimento dei soci
illimitatamente responsabili
144Il fallimento della società e quello dei singoli soci illimitatamente responsabili vengono dichiarati con la stessa sentenza : le diverse
procedure e le masse fallimentari
rimangono distinte a causa dell'autonomia patrimoniale della società: Vero
145. Il fallimento di una società in accomandita per azioni è causa del fallimento: Dei soci accomandatari
(art. 2452 c.c)
146. Il fallimento di una società in nome collettivo (registrata o irregolare) è: Causa del fallimento di tutti i
soci (artt. 2291 e 2297 c.c.)
147. Il fallimento di una società in accomandita semplice è causa del fallimento: Di tutti i soci
accomandatari e dei soci accomandanti che abbiano compiuto atti di amministrazione, ovvero trattato o
concluso affari in nome della società, non in forza di procura speciale per singoli affari (art. 2320 c.c.) o che
abbiano consentito che il loro nome fosse compreso nella ragione sociale
148. Il fallimento di una società in nome collettivo (registrata o irregolare) è: Causa del fallimento di tutti i
soci (artt. 2291 e 2297 c.c.)
149. Il fallimento di uno o più soci illimitatamente responsabili produce il fallimento della società? No mai
150. Il fallimento di uno o più soci illimitatamente responsabili: Non produce il fallimento della società
151. Il fallimento è dichiarato dal tribunale del luogo: Dove l'imprenditore ha la sede principale dell'impresa
152. Il fallimento è: è la procedura concorsuale rivolta alla realizzazione coattiva dei diritti dei creditori del
debitore insolvente
153. Il fallimento, in un contratto di affitto di azienda: Non è causa di scioglimento ma le parti possono
recedere
154. Il fallito mantiene la capacità di compiere atti: Sui beni facenti parte di un fondo patrimoniale (art. 46
l.f.)
155. Il fallito può avanzare la proposta di concordato: Non prima che sia trascorso un anno dalla
dichiarazione di fallimento.
156. Il fallito può partecipare alla costituzione di un nuovo fondo patrimoniale: Qualora vengano conferiti
beni non compresi nel fallimento come nel caso in cui i beni siano dell'altro coniuge o di un terzo, che
eventualmente se ne riservano la proprietà.
157. Il giudice delegato approva il conto con decreto: Quando non sorgono contestazioni o su queste viene
raggiunto un accordo.
158. Il giudice delegato è nominato: Dal Tribunale
159. Il giudice delegato nell’esame preventivo delle proposte di concordato: è vincolato al parere del comitato dei
creditori
160. Il giudice delegato ordina il riparto finale: Dopo l'approvazione del conto e la liquidazione del
compenso del curatore
161. Il giudice delegato ordina la cancellazione delle iscrizioni relative ai diritti di prelazione, nonché delle
trascrizioni dei pignoramenti e dei sequestri conservativi e di ogni altro vincolo, una volta eseguita la
vendita e riscosso il prezzo dei beni immobili e mobili iscritti in pubblici registri con: Decreto
162. Il giudice delegato può dichiarare fallimento? No mai
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163. Il giudice delegato può obbligare: A far eseguire i versamenti dovuti dai soci (art. 150 l.f.)
164. Il giudice delegato: è nominato dal Tribunale fallimentare nella sentenza dichiarativa di fallimento
165. Il giudice delegato: Può disporre l’assegnazione in favore di singoli creditori, sempre nel rispetto delle cause legittime
di prelazione, di crediti di imposta del fallito non ancora rimborsato, al posto delle somme agli stessi spettanti
166. Il giudice può sospendere la vendita di un bene se: Se vi è un grave impedimento
167. Il giudizio d'appello contro la dichiarazione di fallimento è deciso: Con Rito camerale
168. Il pagamento immediato di una percentuale previsto nella proposta di concordato qualifica il
medesimo come: Concordato remissorio
169. Il parere del comitato dei creditori: è vincolante nell'esercizio provvisorio ex art. 104 L.F. (esercizio
provvisorio dell'impresa del fallito)
170. Il piano che prevede la continuità deve prevedere: Nessuna risposta è corretta (La risoluzione dei
contratti in corso di esecuzione; La risoluzione dei contratti pubblici in corso di esecuzione; La risoluzione dei
contratti di appalto in corso di esecuzione)
171. Il piano deve indicare: Tutte le risposte possono considerarsi corrette (Un'analitica indicazione dei costi
e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell'attività d'impresa, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative
modalità di copertura; Una moratoria sino ad un anno per il pagamento dei creditori muniti di privilegio,
pegno, ipoteca, salvo che sia prevista la liquidazione dei beni o diritti sui quali sussiste la causa di prelazione;
La relazione di un professionista indipendente e la dichiarazione di altro operatore impegnato a mettere a
disposizione le risorse necessarie per l'esecuzione dell'appalto e a subentrare all'impresa ausiliata)
172. Il piano di riparto può essere reclamato entro: 15 giorni dai creditori
173. Il piccolo commerciante: Può fallire solo se ha realizzato ricavi lordi per un ammontare complessivo
annuo superiore a 200.000,00 euro.
174. Il piccolo imprenditore: Fallisce solo se raggiunge determinati requisiti
175. Il presidente del Tribunale Fallimentare può dichiarare il fallimento: Sì, sempre
176. Il progetto di stato passivo è redatto: Dal curatore
177. Il programma di liquidazione: Costituisce l'atto di pianificazione ed indirizzo in ordine alle modalità e ai
termini previsti per la liquidazione dell'attivo, (art.104 ter L.F.). Deve essere predisposto entro 60 gg. dalla
redazione dell’inventario.
178. Il programma di liquidazione dei beni del fallito è predisposto: Dal curatore
179. Il programma di liquidazione può prevedere: La continuazione provvisoria dell'attività di impresa.
180. Il pubblico ministero può presentare istanza di fallimento: Solo se si configura anche una ipotesi di
reato.
181. Il rapporto riepilogativo semestrale: è redatto dal curatore
182. Il rendiconto della gestione è: A forma libera
183. Il rendiconto è a: A forma libera
184. Il ricorso per l'accertamento dello stato di insolvenza delle grandi imprese può essere presentato: Dal
debitore, da uno o più creditori, dal Pubblico Ministero ovvero dichiarata d'Ufficio.
185. Il ricorso contro la dichiarazione di fallimento: Non sospende gli effetti del fallimento
186. Il ricorso per la omologazione dell’accordo di ristrutturazione può essere presentato: Dal debitore
(art.182 bis L.F)
187. Il ricorso per la risoluzione del concordato: Deve proporsi entro un anno dalla scadenza del termine
fissato per l'ultimo adempimento previsto nel concordato. (137 l.f.)
188. Il ricorso per l'annullamento del concordato deve proporsi: Non oltre due anni dalla scadenza del
termine fissato per l'ultimo adempimento previsto dal concordato. (138 l.f.)
189. Il selvicoltore: Non può mai fallire
190. Il sequestro conservativo: è disposto dal giudice delegato su proposta dei creditori nella sentenza che
dichiara il fallimento
191. Il socio accomandante: Può fallire solo se socio illimitatamente responsabile
192. Il socio di s.n.c. che ha esercitato il diritto di recesso nei confronti della società: Può fallire qualora
l'insolvenza si sia manifestata non oltre l'anno successivo allo scioglimento del rapporto
193. Il socio di società a responsabilità limitata: Anche dopo il fallimento della società continua a godere
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della responsabilità limitata
194. Il socio di società personale: Può fallire solo se illimitatamente responsabile
195. Il socio di una s.n.c. che ha esercitato il diritto di recesso: Può fallire ai sensi dell'art 147 l.f. se il recesso
è stato esercitato da meno di un anno
196. Il socio di una s.n.c: Può fallire ai sensi dell’art.147 l.f. se il recesso è stato effettuato da meno di un anno
197. Il socio di una società a responsabilità limitata unipersonale: Può sempre fallire a seguito della
dichiarazione di fallimento della società
198. Il socio di una società per azioni: Può fallire solo se socio di spa unipersonale
199. Il socio occulto è colui che: Si presenta come institore dell’imprenditore apparente
200. Il socio occulto può fallire solo se: Nessuna delle risposte precedenti è corretta
201. Il socio unico di s.p.a. che non gode più della responsabilità limitata: Può fallire a seguito della
dichiarazione di fallimento dell'ente
202. Il soggetto dichiarato fallito: Non può amministrare il proprio patrimonio
203. Il termine di prescrizione per la revocatoria ordinaria decorre dal giorno: In cui è stato stipulato l'atto
impugnato
204. Il terzo che voglia proporre concordato: In ogni tempo
205. Il tribunale chiude la procedura fallimentare con: Decreto motivato
206. Il Tribunale dichiara la esdebitazione: Nel decreto con cui è dichiarata la chiusura del fallimento o su
ricorso del debitore presentato entro l'anno successivo
207. Il Tribunale fallimentare decide sull'omologazione con decreto soggetto a gravame: Soltanto se vi sono
opposizioni
208. Il Tribunale fallimentare investito del giudizio di omologazione su istanza del proponente: Espleta un
controllo solo di legalità e non di merito.
209. Il Tribunale può dichiarare il fallimento? Sì, anche su istanza del pubblico ministero
210. In caso di esdebitazione: I creditori che non hanno partecipato al fallimento possono agire
individualmente nei confronti del fallito per la sola eccedenza alla percentuale attribuita nel concorso ai
creditori di pari grado
211. In caso d’inerzia, impossibilità di costituzione o di funzionamento del comitato dei creditori: Le
funzioni del comitato sono svolte dal giudice delegato.
212. In caso di previsione di insufficiente realizzo: il tribunale su istanza del curatore e acquisito il parere del
comitato dei creditori, sentito il fallito, dispone non farsi luogo alla verifica dello stato passivo
213. In caso di rapporto di lavoro subordinato: Il rapporto prosegue dopo il fallimento del datore di lavoro
214. In caso di trasferimento dell’impresa nel corso dell’anno antecedente l’iniziativa per la dichiarazione di fallimento: Il
fallimento è dichiarato dal Tribunale competente per la vecchia sede
215. In merito alla pubblicità della sentenza dichiarativa di fallimento, l'art. 17 l.f. stabilisce che: Entro il
giorno successivo al deposito in cancelleria la sentenza è notificata, su
richiesta del cancelliere, al debitore ed è comunicata per estratto al Pubblico Ministero, al curatore ed al
richiedente il fallimento, è annotata presso l'ufficio del registro delle imprese ove l'imprenditore ha la sede
legale e se diversa da quella effettiva anche presso quello del luogo ove la procedura è stata aperta
216. In occasione del riparto finale: Trascorsi cinque anni dal deposito, le somme non riscosse dagli aventi
diritto e i relativi interessi, se non richieste da altri creditori, rimasti insoddisfatti, saranno versate allo Stato
217. In tema di concordato preventivo, l'amministrazione dei beni del debitore: Permane in capo al
debitore che può compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione e se autorizzati dal giudice delegato
anche quelli di straordinaria amministrazione
218. In tema di liquidazione dell'attivo il curatore fallimentare: Può cedere i crediti, compresi quelli di
natura fiscale o futuri, anche se oggetto di contestazione: può, altresì, cedere le azioni revocatorie
concorsuali, se i relativi giudizi sono già pendenti (art.106 l.f.)
219. In via del tutto generale le operazioni societarie straordinarie sono: Ammesse
Indicare cosa si intende per vis attractiva del Tribunale fallimentare: Sorta di competenza funzionale del
Tribunale fallimentare con lo scopo di riunire davanti ad un solo giudice le cause che dipendono dal
fallimento
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220. Indicare quali sono gli obblighi del debitore che chiede il proprio fallimento: Deve obbligatoriamente
presentare le scritture contabili e fiscali obbligatorie relative alla gestione degli ultimi tre esercizi e la
documentazione
221. Indicare quali sono gli organi preposti alla procedura fallimentare: Tribunale fallimentare, Giudice
delegato, Curatore fallimentare, Comitato dei creditori
222. Indicare quali sono i soggetti legittimati a chiedere il fallimento: Il fallimento può essere richiesto su
iniziativa del debitore insolvente, di uno o più creditori, del pubblico ministero
223. Indicare quali sono le funzioni del Tribunale fallimentare: Il Tribunale fallimentare è l'organo che ha
dichiarato il fallimento, sovrintende tutta la procedura fallimentare con vasti poteri di controllo
224. Indicare se il fallito deve accettare l'eredità con beneficio di inventario: Il curatore fallimentare può
accettare le eredità devolute al fallito con o senza il beneficio di inventario e, nel caso di accettazione pura e
semplice questa può essere sia espressa sia tacita
225. Iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive e di acquisire titoli di prelazione se non concordati è
vietato anche: Nella fase di contrattazione
226. La cessione di partecipazione in società di capitali fallita è: Possibile a norma dell'art. 150 L.F.
227. La chiusura del fallimento determina per la società: La cancellazione
228. La chiusura del fallimento quale interesse soddisfa: L'interesse pubblico alla sollecita definizione
dell'attività processuale in generale e del procedimento fallimentare in particolare
229. La continuazione temporanea dell'esercizio dell'impresa è disposta: Dal giudice delegato, su proposta
del curatore e previo parere favorevole del comitato dei creditori. (art. 104 l.f.)
230. La continuità aziendale pone quali problemi:
La rimozione di possibili ostacoli alla prosecuzione dell'attività di impresa.
231. La costituzione di una società con la conseguente sottoscrizione del capitale sociale e il versamento
dei decimi o l'integrale liberazione del conferimento in natura posti in essere dal fallito sono atti: non sono
opponibili alla procedura fallimentare.
232. La decisione di trasformare una società fallita spetta: Agli organi della procedura
233. La decisione di trasformazione della società fallita deve essere assunta: Dai soci (assemblea)
234. La dichiarazione di fallimento è: Non è causa di scioglimento
235. La dichiarazione di fallimento può essere impugnata: ex art. 18 L.F. (reclamo)
236. La dichiarazione di fallimento può essere pronunciata: Su ricorso del debitore, di uno o più creditori o
su richiesta del pubblico ministero.
237. La domanda di ammissione allo stato passivo deve essere proposta: Dal creditore almeno trenta giorni
prima dell'udienza fissata per l'esame dello stato passivo.
238. La domanda di ammissione tardiva allo stato passivo: è quella proposta dai creditori oltre i trenta giorni prima
dell'udienza fissata per l'esame dello stato passivo
239. La domanda di concordato preventivo può essere presentata: Dall’imprenditore in stato di crisi
240. La fase di liquidazione è compiuta: Dal commissario liquidatore
241. La forma scritta è prevista e necessaria: Ad probationem
242. La funzione di apporre i sigilli sui beni che si trovano presso la sede dell'impresa: E’ conferita al
curatore
243. La giurisprudenza è propensa a ritenere che: Fallisca il socio occulto
244. La l.c.a. è disposta: Dall'autorità governativa
245. La legge fallimentare del 1942 ha introdotto: Disciplina generale della liquidazione coatta
amministrativa
246. La legge prescrive determinate forme di vendita: quale? Vendita attraverso procedure competitive
247. La liquidazione coatta: è una procedura amministrativa
248. La liquidazione da recesso viene calcolata sul patrimonio: Nel momento in cui il recesso diviene
efficace
249. La nozione di continuità è: La prosecuzione dell’attività di impresa da parte del debitore, la cessione
dell'azienda in esercizio ovvero il conferimento dell'azienda in esercizio in una o più società anche di nuova
costituzione
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250. La possibilità per il curatore di cedere i crediti, senza alcun limite alla tipologia, nonché la possibilità di
cedere tutte le azioni dirette a conseguire incrementi di patrimonio, legittima anche la cessione di crediti
derivanti da un'obbligazione risarcitoria, e quindi anche la cessione dell'azione di responsabilità nei
confronti degli organi sociali ovvero contro i soci della società a responsabilità limitata: Vero (art. 106 L.F.)
251. La prescrizione per la revocatoria ordinaria è: Quinquennale
252. La presunzione iuris tantum di consilium fraudis si applica: Atti a titolo oneroso, pagamento di debiti
scaduti e garanzie che presentino anormalità tali da far sospettare l’intenzione fraudolenta.
253. La presunzione iuris tantum di consilium fraudis: Permette l'utilizzo dell'azione revocatoria.
254. La procedura di concordato preventivo si chiude ai sensi dell'art. 181. L.F. quando: con decreto di
omologazione che deve intervenire nel termine di sei mesi prorogato al massimo di sessanta giorni. (art. 181-
chiusura della procedura)
255. La procedura di concordato preventivo inizia con: Domanda di ammissione del debitore presentata con
ricorso al tribunale competente per la dichiarazione di fallimento
256. La procedura di vendita competitiva assicura generalmente: Una diffusione maggiore di informazioni e
interesse
257. La procedura di vendita senza incanto è: Una facoltà
258. La procedura può essere convertita in fallimento: Sì, su richiesta del commissario straordinario
259. La procedura si chiude: Con il riparto tra i creditori
260. La proposta del piano di ristrutturazione dei debiti: Non è ammissibile quando il debitore anche
consumatore ha fornito documentazione che non consente di ricostruire compiutamente la sua situazione
economica e patrimoniale
261. La proposta di concordato che preveda la suddivisione dei creditori in classi: Deve essere sottoposta al
tribunale che verifica il corretto utilizzo dei criteri di formazione e di trattamento delle classi
262. La proposta di concordato fallimentare può essere presentata: Da uno o più creditori, da un terzo o dal
fallito se è decorso almeno un anno dalla dichiarazione di fallimento
263. La proposta di concordato può essere presentata mediante ricorso al giudice delegato: Da uno o più
creditori, dal fallito oppure da un terzo
264. La proposta di concordato preventivo può essere presentata: Dal debitore
265. La proposta di concordato: Può prevedere che i creditori siano soddisfatti attraverso forme diverse
dall'adempimento
266. La proposta di concordato: Può prevedere la soddisfazione parziale dei creditori privilegiati, purché in
misura non inferiore a quanto gli stessi potrebbero conseguire, in ragione della loro collocazione
preferenziale, sul ricavato in caso di liquidazione.
267. La proposta di transazione fiscale: Può prevedere il pagamento del credito privilegiato il cui
trattamento deve prevedere percentuali, tempi di pagamento ed eventuali garanzie non inferiori a quelli
offerti ai creditori che hanno un grado di privilegio inferiore o a quelli che hanno una posizione giuridica o
interessi economici omogenei
268. La prova volta a dimostrare che l'imprenditore insolvente è al di sopra delle soglie di fallibilità
indicate dal legislatore: Deve essere fornita nell'istruttoria pre-fallimentare.
269. La prova volta a dimostrare di essere sotto le soglie di fallibilità indicate dal legislatore deve essere
fornita: Dal debitore.
270. La redazione dell'inventario e la presa in consegna dei beni inventariati da parte del curatore: Accerta
l'attivo fallimentare
271. La relazione del curatore ai sensi dell'art. 33 L.F. deve indicare: Cause e circostanze del fallimento;
diligenza spiegata dal fallito nell'esercizio della impresa; responsabilità del fallito o di altri; tutto quanto sia di
interesse anche ai fini delle indagini preliminari in sede penale; gli atti del fallito impugnati e da impugnare.
(art. 33 - relazione al giudice e rapporti riepilogativi)
272. La relazione di cui all'art. 33 l.f. ha la finalità di: informare i pubblici poteri sull'impresa e sulle cause
essenziali che ne hanno determinato la crisi
273. La revocatoria fallimentare: Ha efficacia relativa
274. La revocatoria fallimentare: Ha lo stesso funzionamento della revocatoria ordinaria
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275. La revocatoria fallimentare: Può essere cassata
276. La revocatoria tende a: A recupero del bene alla garanzia patrimoniale dei creditori.
277. La riforma del 2006 ha abolito il registro dei falliti, attraverso l’abrogazione dell’art. 50 L. F., nonché ha soppresso la
prevista incapacità per il fallito nei 5 anni successivi al fallimento, di esercitare il diritto di voto. è stato altresì
soppresso l’istituto della riabilitazione: Vero
278. La ripartizione finale dell'attivo non comporta la chiusura del fallimento: Falso
279. La ristrutturazione, ai sensi dell'art. 27 d.lgs. 8 luglio 1999, n. 270 può conseguirsi: In via alternativa,
tramite la cessione dei complessi aziendali sulla base di un programma di prosecuzione dell'esercizio
dell'impresa di durata non superiore ad un anno, o tramite la ristrutturazione economica e finanziaria
dell'impresa sulla base di un. (programma di risanamento di durata non superiore a due anni)
280. La ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti deve avvenire: Attraverso qualsiasi forma
anche mediante cessione dei beni, accollo, o altre operazioni straordinarie, compresa l'attribuzione ai
creditori di azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari, titoli di debito
281. La sentenza che annulla il concordato proposto ai sensi dell'art. 124 L.F.: Riapre il fallimento ed è
esecutiva
282. La sentenza che dichiara il fallimento della società con soci a responsabilità illimitata: Produce anche il
fallimento dei soci, pur se non persone fisiche, illimitatamente responsabili
283. La sentenza che dichiara il fallimento di una s.a.p.a. produce anche il fallimento dei soci? Sì ma solo
dei soci illimitatamente responsabili
284. La sentenza che dichiara il fallimento di una s.a.s. produce anche il fallimento dei soci? Sì, ma solo dei
soci illimitatamente responsabili
285. La sentenza che dichiara il fallimento di una s.n.c. produce anche il fallimento dei soci? Sì
286. La sentenza che risolve il concordato fallimentare: Riapre la procedura fallimentare
287. La sentenza dichiarativa di fallimento può essere impugnata: Con reclamo proposto dal debitore e da
qualunque interessato con ricorso da depositarsi nella cancelleria della Corte d'Appello nel termine
perentorio di 30 giorni. (art. 18 l.f.)
288. La sentenza di fallimento ha effetti di natura: Le risposte sono tutte corrette
289. La sentenza revocatoria fallimentare, anche se oggetto di impugnazione, costituisce titolo esecutivo,
anticipatamente rispetto al suo passaggio in giudicato, per il capo di condanna alle restituzioni verso la
massa dei creditori, cui sia tenuta la controparte, nonostante la natura di accertamento costitutivo in cui
tale azione si sostanzia è un principio statuito da: Da una Cassazione del 2011
290. La società estinta: Può fallire qualora l'insolvenza si sia manifestata entro l'anno successivo alla
cancellazione
291. La società non si estingue con la chiusura del fallimento nel caso in cui: Il fallimento abbia coinvolto un
socio
292. La società per azioni cancellata dal registro delle imprese: Può fallire qualora l’insolvenza si sia
manifestata entro l’anno successivo alla cancellazione.
293. La sorte dei contratti stipulati in funzione dell'utilizzazione dell'azienda è disciplinata: Dall'art. 2558
c.c.
294. La sostituzione del curatore è disposta prima della esecutività dello stato passivo: Dal tribunale su
richiesta dei creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi allo stato passivo
295. La suddivisione in classi dei debitori deve essere: Ben motivata
296. La suddivisione in classi dei debitori: È possibile per dividere i creditori per posizione giuridiche e di
interessi
297. La temporanea difficoltà di adempiere: Condizione diversa dall'insolvenza e legittimante l'impresa ad
accedere all'amministrazione controllata. (art.187 l.f.)
298. La trasformazione della società da diritto ai soci di? Cedere la propria quota
299. La verifica dei crediti e dei diritti di restituzione e rivendicazione dei beni in possesso o nella
disponibilità del fallito, avviene: All'udienza di verifica dello stato passivo
300. La vendita di un bene del fallito al coniuge perfezionata anteriormente la dichiarazione di fallimento: E’
revocata solo se il coniuge non prova che ignorava lo stato di insolvenza del coniuge fallito
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301. L'accertamento del passivo: è una fase del procedimento fallimentare che può essere evitata se risulta che non può
essere acquisito attivo da distribuire ad alcuno dei creditori che abbiano chiesto l'ammissione al passivo salva la
soddisfazione dei crediti prededucibili delle spese di procedura
302. L'accertamento dello stato passivo è di competenza: Dell'autorità giudiziaria. (giudice delegato)
303. L'accomandante di s.a.p.a.: Non può mai fallire
304. L'accordo acquista efficacia: Con l'iscrizione nel registro imprese
305. L'accordo di ristrutturazione dei debiti deve essere stipulato: Con i creditori rappresentanti almeno il
sessanta per cento dei crediti
306. L'accordo di ristrutturazione del debito è: Un contratto stragiudiziale con cui il debitore si accorda con
la maggior parte dei suoi creditori al fine di ripianare i debiti
307. L'accordo di ristrutturazione deve essere sottoscritto: Dai tre quinti (60%) dei creditori che
rappresentano il passivo
308. L'acquisto di un bene derivante dal fallimento avviene: Libero da ogni peso vincolo onere e ipoteche
309. L'affitto d'azienda ex art. 104 bis. l.f.: è autorizzato dal giudice delegato
310. L'allevatore di cani: Non può mai fallire
311. L'allevatore di galline: Non può mai fallire
312. L'amministrazione dei beni è affidata: Al curatore
313. L'amministrazione straordinaria delle grandi imprese: Ministero dello Sviluppo Economico
314. L'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi: Può essere disposta per consentire la
prosecuzione di un'attività d'impresa
315. L'amministrazione straordinaria è riservata alle imprese che: Impiegano almeno duecento lavoratori da
un anno; hanno debiti per un ammontare complessivo non inferiore ai due terzi tanto del totale dell'attivo
dello stato patrimoniale che dei ricavi provenienti dalle vendite e dalle prestazioni dell'ultimo esercizio
316. L'apertura della procedura è dichiarata con: Decreto motivato
317. L'approvazione del programma di liquidazione da parte del giudice delegato in cui sia prevista la
vendita della partecipazione deve essere notificata: Alla società
318. L’art. 105 L.F. si occupa di disciplinare: La vendita dell’azienda, dei rami, di beni e rapporti in blocco
319. L’art. 105 L.F. si occupa di disciplinare: Si applica per estensione, ad ogni vendita non atomistica
320. L'art. 11 della L. Fallimentare (fallimento imprenditore defunto) impone che: Che il fallimento possa
essere dichiarato contro l'imprenditore entro un anno dalla morte se l'insolvenza si è manifestata
anteriormente alla morte o entro l'anno successivo
321. L'art. 47 della L.F. (alimenti al fallito e alla famiglia) sancisce il diritto per il debitore di: Di rimanere
nella casa di abitazione di sua proprietà, nei limiti in cui è necessaria, fino alla liquidazione delle attività.
322. L'art. 48 L.F. (corrispondenza diretta al fallito): Deroga il diritto alla riservatezza della corrispondenza,
giustificato dagli altri interessi in gioco
323. L'art. 72 L.F. richiede l'autorizzazione di: Comitato dei creditori
324. L'art. 99 L.F. (procedimento stato passivo) disciplina: La formazione dello stato passivo
325. L'assoggettamento a concordato preclude di regola l'assegnazione di contratti pubblici e, ove
anteriormente stipulati, ne è prevista l'automatica risoluzione: Falso, è stata introdotta una particolare
disciplina dei contratti con le pubbliche amministrazioni
326. L'assuntore del concordato fallimentare: Può obbligarsi in solido con il fallito ovvero restare il solo
obbligato, se si prevede la liberazione immediata del fallito da ogni debito
327. L'attivo, inoltre, diventa definitivo quando? Dopo che si sono esaurite le azioni revocatorie e le azioni
di rivendica proposte eventualmente da terzi proprietari sui beni del fallito
328. L'autorizzazione ad una fusione in pendenza di concordato preventivo: è necessaria solo qualora
l'ammissione al concordato preveda esplicitamente tale autorizzazione
329. L'azione revocatoria non può essere promossa: Decorsi cinque anni dal compimento dell'atto. (per
quella fallimentare non più di 5 dal compimento dell'atto e di 3 dalla dichiarazione di fallimento, art.69 bis l.
f.)
329bis. L'azione revocatoria non può essere promossa: decorsi cinque anni dalla dichiarazione di fallimento
(ESAME ONLINE)
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330. L'azione revocatoria può essere promossa: Solo se è stato accertato lo stato di insolvenza.
331. Le azioni esecutive iniziate o proseguite durante la procedura di concordato preventivo sul patrimonio
del debitore, dai creditori per titolo o causa, anteriori al decreto di ammissione alla procedura anzidetta
sono: nulle (art. 51 L.F.)
332. Le azioni revocatorie fallimentari non possono essere proposte: Decorsi tre anni dalla dichiarazione di
fallimento e comunque decorsi cinque anni dal compimento dell’atto
333. Le categorie di imprenditori sottratti al fallimento sono: Gli imprenditori agricoli, i piccoli imprenditori,
gli enti pubblici, le società non commerciali
334. Le domande di ammissione allo stato passivo tardive sono: Quelle presentate oltre il termine di 30 giorni prima
dell’udienza di verifica fissata nella sentenza di fallimento e comunque entro dodici mesi dalla data di approvazione
dello stato passivo
335. Le domande di ammissione allo stato passivo: Sono finalizzate ad accertare l’esposizione debitoria del
fallito (esatta)
336. Le donazioni: Sono revocabili. (sono prive di effetto nei confronti dei creditori se compiute nei due anni
antecedenti la dichiarazione di fallimento)
337. Le donazioni effettuate dal fallito anteriormente alla dichiarazione di fallimento: Sono prive di effetto
rispetto ai creditori, se compiute dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento
338. Le formalità necessarie per rendere opponibili ai terzi gli atti posti in essere dal fallito e che siano
compiute dopo la data della dichiarazione di fallimento sono:
Inefficaci rispetto ai creditori. (art. 45 l.f.)
339. Le ipoteche giudiziali iscritte nei 90 giorni antecedenti al deposito della domanda di concordato: Non
sono opponibili ai creditori. (art. 168 l.f. - effetti della presentazione del ricorso)
340. Le navi e gli aeromobili sono venduti secondo le prescrizioni: Del codice della navigazione, ove
compatibile
341. Le procedure concorsuali vigenti nel nostro ordinamento sono: concordato preventivo, fallimento,
liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria
342. Le procedure di vendita competitiva assicura generalmente: Una diffusione maggiore di informazioni e
interesse
343. Le procedure fallimentari sono: Concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa,
amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.
344. Le ripartizioni parziali non posso essere superiori delle somme disponibili: All’80%
345. Le società commerciali possono essere dichiarate fallite: A prescindere che svolgano o meno
effettivamente attività d'impresa
346. Le società cooperative sono soggette al fallimento qualora: Svolgono un'attività commerciale, salvo i
casi in cui leggi speciali prevedano l'obbligatorio assoggettamento della procedura alternativa della
liquidazione coatta amministrativa
347. Le società cooperative sono soggette al fallimento: Quando svolgono attività commerciale
348. Le società partecipate: Sono società fallibili come le altre
349. Le somme dovute secondo il riparto finale ai creditori che non si presentano o risultano irreperibili:
Sono depositate presso l'ufficio postale o in banca
350. Le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate nel seguente ordine: Pagamento dei crediti
ammessi in prededuzione, di quelli privilegiati secondo l’ordine del privilegio e dei chirografari
351. Lo stato di insolvenza si ha quando: L'imprenditore non riesce ad adempiere regolarmente alle proprie
obbligazioni
352. L'ente Pubblico: Non può mai fallire, si applicano altre procedure
353. L'esdebitazione può essere concessa: Se il fallito ha cooperato con gli organi della procedura
354. L'esecuzione del programma di ristrutturazione o di cessione è autorizzato: Dal Ministro dello Sviluppo
Economico
355. L'esercizio provvisorio può essere autorizzato dal Tribunale: Nella sentenza dichiarativa di fallimento
356. L'ex fallito, una volta dichiarata la revocatoria fallimentare: Riacquista tutte le libertà e le capacità già
limitatesi o perdute, ivi compresa la capacità processuale
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357. L'imprenditore abusivo svolge una attività economica: Illecita
358. L'imprenditore che ha cessato la propria attività non può mai: Non ha la facoltà di dimostrare il
momento effettivo in cui ha cessato la propria attività di impresa
359. L'imprenditore commerciale non piccolo: Non può essere dichiarato fallito se l'ammontare dei debiti
non pagati e scaduti accertati nell'istruttoria prefallimentare, è inferiore a 30 mila euro
360. L'imprenditore defunto: Può fallire qualora l'insolvenza si sia manifestata non oltre l'anno successivo
alla morte
361. L'imprenditore in stato di crisi ha l'onere di: Depositare l'accordo nella cancelleria del tribunale
unitamente alla documentazione prevista dall'art. 161 L.F. ed una relazione redatta da un esperto
sull'attuabilità di esso e sulla veridicità dei dati aziendali
362. L'imprenditore ittico: Non può mai fallire
363. L'imprenditore, secondo la dottrina più seguita non può mai essere dichiarato fallito se: E' occulto
364. L'impresa può partecipare alle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici: Se al piano allega la
relazione di un professionista
365. L'impugnazione allo stato passivo può essere proposta: Da un creditore avverso l'ammissione di un
credito altrui
366. L'inadempimento dell'imprenditore consiste: Nella mancata prestazione di ciò che era dovuto. Si
riferisce ad una singola determinata obbligazione, si obiettiva in una mancata prestazione
367. L'insolvenza dell'imprenditore si riferisce: A tutta la situazione patrimoniale del debitore, non consiste
obbligatoriamente in una mancata prestazione (è insolvente non solo chi non può pagare tutti i suoi
creditori, ma anche chi può pagarne solo alcuni o può pagare solo parzialmente i suoi debiti)
368. L'istituto della esdebitazione: Può essere concessa in presenza di requisiti di meritevolezza
369. Lo scopo della relazione ex art 33 l.f. è quello di: Informare i pubblici poteri sull'impresa e sulle cause
essenziali che ne hanno determinato la crisi
370. L'omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti può essere richiesta: Dall'imprenditore in
stato di crisi
371. L'opposizione allo stato passivo può essere proposta: Da un creditore avverso la mancata ammissione
del suo credito
372. L'organo amministrativo mantiene alcune competenze, quali? Quelle gestorie, compatibilmente con lo
spossessamento dei beni
373. L’unione deve perseguire in materia di istruzione l’obiettivo di: promuovere la cooperazione fra gli istituti
d’insegnamento
374. Nel caso del contratto di locazione se fallisce il conduttore: Spetta al curatore la scelta fra mantenere
l'esecuzione del contratto o recedere dallo stesso
375. Nel caso di contratti ad esecuzione continuativa, ove il curatore vi subentri: I servizi erogati devono
essere pagati integralmente dalla curatela.
376. Nel caso di fallimento il contratto di affitto d'azienda: Prosegue ma entrambe le parti possono
recedere entro sessanta giorni corrispondendo alla controparte un equo indennizzo
377. Nel concordato preventivo è stabilita: La predisposizione di un piano da presentare nella domanda del
debitore
378. Nel concordato preventivo, la relazione particolareggiata sulle cause del dissesto, sulla condotta del
debitore, sulle proposte di concordato e sulle garanzie offerte ai creditori, è redatta: Dal commissario
giudiziale
379. Nel diritto amministrativo della crisi d'impresa oggetto di tutela è: L'esigenza di conservazione
dell'impresa
380. Nel diritto ordinario della crisi di impresa: Prevale la tutela del credito
381. Nel diritto ordinario della crisi d'impresa oggetto di tutela è: Il credito verso l'imprenditore insolvente
382. Nel nostro ordinamento le procedure concorsuali sono disciplinate: Dalla cd. Legge Fallimentare,
codice civile e in altre leggi speciali, nonché codice di procedura civile
383. Nella ripartizione dell’attivo quale di questi creditori prevale sugli altri: Creditori aventi diritto alla
prededuzione
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384. Nella vendita con riserva di proprietà in caso di fallimento del compratore: Il curatore può decidere se
subentrare nel contratto oppure scioglierlo
385. Nelle società di persone i singoli soci illimitatamente responsabili falliscono anche in proprio (art.148
L.F.): Il fallimento della società e quello dei singoli soci illimitatamente responsabili vengono dichiarati con la
stessa sentenza
386. Nelle società di persone, gli effetti personali e gli obblighi previsti dagli artt. 48 – 49 L. F. riguardano
anche: La persona dei soci illimitatamente responsabili
387. Nell’inerzia del curatore il giudice delegato può sollecitarlo a presentare il rendiconto entro un congruo termine:
Vero
388. Nell'ipotesi di un contratto di locazione di immobile, il fallimento del locatore: Non scioglie in
contratto ed il curatore subentra nella locazione
389. Non possono fallire: Nessuna delle precedenti risposte è corretta (le società di persone, il supermercato
sotto casa, le società di capitali)
390. Non può fallire l'imprenditore: Che ha debiti inferiori a 30.000,00 euro
391. Non sono soggetti a revocatoria fallimentare: I pagamenti di beni e servizi effettuati in termini di uso
nell'esercizio dell'attività di impresa.
392. Ogni quattro mesi dal deposito dello stato passivo il curatore deve presentare: Un prospetto con le
somme disponibili e un progetto di ripartizione
393. Oltre che nei casi stabiliti dalla legge, sono ammessi al passivo con riserva quali tipi di credito? I crediti
accertati con sentenza del giudice ordinario o speciale non passata in giudicato, pronunziata prima della
dichiarazione di fallimento. Il curatore può proporre o proseguire il giudizio di impugnazione
394. Per autorizzare l'esercizio provvisorio dell'impresa: è necessario il parere del comitato dei creditori su
proposta del curatore (art. 104)
395. Per concordato preventivo si intende: Procedura, alternativa al fallimento, fondata sul negoziato tra
debitore e creditori avente ad oggetto la crisi dell'impresa
396. Per criterio dell'indebitamento minimo si intende: L'ammontare minimo di indebitamento risultante
dagli atti dell'istruttoria prefallimentare, al di sotto del quale non può essere dichiarato il fallimento
397. Per i contratti in corso di esecuzione si deve prevedere: In caso di scioglimento, un indennizzo quale
credito anteriore al concordato. (art. 169 bis l.f.)
398. Per i contratti in corso di esecuzione: Su richiesta del debitore potrà essere autorizzata la sospensione
del contratto per non più di 60 giorni, prorogabili una sola volta. (art. 169 bis l.f.)
399. Per i contratti non ancora eseguiti o non compiutamente eseguiti da entrambe le parti bisogna distinguere: I
contratti basati sull’intuitus personae non si sciolgono ipso iure
399bis. Per i contratti non ancora eseguiti o non compiutamente eseguiti da entrambe le parti bisogna
distinguere: altri possono essere mantenuti in vita e viene attribuita al curatore, previa autorizzazione (ESAME
ONLINE)
400. Per la presentazione del rendiconto (della gestione): Non è previsto alcun termine
401. Per l'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi è competente: Il Ministero dello
Sviluppo Economico
402. Per l'approvazione del concordato fallimentare: Hanno diritto di voto i creditori chirografari, nonché i
creditori privilegiati cui non è offerto l'integrale pagamento
403. Per le imprese soggette a liquidazione coatta amministrativa, per le quali la legge non esclude la
procedura fallimentare: La dichiarazione di fallimento preclude la liquidazione coatta amministrativa e il
provvedimento di liquidazione coatta amministrativa preclude la dichiarazione di fallimento (criterio della
prevenzione art. 196 L.F.)
404. Per pactum di non petendo si intende: Un accordo fra debitore e creditore con cui quest'ultimo
dichiara di rinunciare provvisoriamente al soddisfacimento delle obbligazioni scadute
405. Per ''Stato di insolvenza'' si intende: Situazione di incapacità strutturale a soddisfare regolarmente e
con mezzi normali le proprie obbligazioni
406. Perché l'esdebitazione venga concessa: Devono essere stati soddisfatti, per intero tutti i creditori
concorsuali.
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406bis. Perché l'esdebitazione venga concessa: Devono essere stati soddisfatti seppure in parte i creditori
concorsuali (ESAME ONLINE)
407. Perché sarebbe necessaria l'autorizzazione alla trasformazione nelle more di un concordato
preventivo? Poiché è destinata a dispiegare i suoi effetti una volta assunta.
408. Possono accedere alla amministrazione straordinaria: Le imprese che hanno almeno 200 dipendenti da
almeno un anno
409. Possono beneficiare della esdebitazione: Solo le persone fisiche
410. Possono essere ammessi con riserva nello stato passivo: I crediti condizionati; i crediti privi di
documentazione per fatto non riferibile al creditore; i crediti accertati con sentenza non passati in giudicato,
pronunciata prima della dichiarazione di fallimento. (art. 96 L.F.)
411. Può beneficiare della esdebitazione: Il socio accomandatario di una società in accomandita semplice
dichiarata fallita
412. Può fallire l'imprenditore: Che ha un attivo patrimoniale nei 3 esercizi precedenti la dichiarazione di
fallimento superiore a 300.000,00 euro (annui)
413. Qual è il limite di valore entro il quale non vi è necessità dell'autorizzazione del giudice delegato: Lo
stabilisce il tribunale (50.000 euro)
414. Quale fra i seguenti atti è revocabile? La vendita della abitazione al cognato
415. Quali sono gli effetti della revoca del fallimento: Mentre la revoca del fallimento del socio non ha
effetti sul fallimento della società, la revoca del fallimento sociale determina normalmente anche quella dei
fallimenti dei soci illimitatamente responsabili (salvo che la dichiarazione di fallimento sia stata emessa
anche in relazione ad un'attività imprenditoriale individuale del socio).
416. Quali sono gli organi della procedura dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi:
Commissario straordinario (1 o 3) nominato dal Ministro dello sviluppo economico, comitato di sorveglianza
(3 o 5 membri), Autorità amministrativa di vigilanza (Ministro dell'Industria, commercio ed artigianato)
417. Quali sono gli organi della procedura del concordato preventivo: Tribunale Fallimentare, Giudice
delegato, Commissario giudiziale
418. Quali sono gli organi della procedura di liquidazione coatta amministrativa: Comitato di sorveglianza,
commissario liquidatore e autorità amministrativa di vigilanza (art. 198 l.f.)
419. Quali sono gli organi preposti alla procedura fallimentare: Tribunale fallimentare, Giudice delegato,
Curatore fallimentare, Comitato dei creditori
420. Quali sono i mezzi di impugnazione contro il decreto che rende esecutivo lo stato passivo:
L'impugnazione ai sensi dell'art. 98 l.f. dei crediti ammessi, l'opposizione allo stato passivo o la revocazione
421. Quali sono i rapporti giuridici preesistenti sui quali il fallimento produce effetti: Rapporti giuridici
perfezionati, prima del fallimento, in ogni elemento costitutivo e particolarmente, in attuazione del principio
consensualistico, nello scambio dei consensi secondo le modalità fissate nell’art. 1326 c.c.
422. Quali sono le funzioni del comitato dei creditori? Il comitato dei creditori ha il compito di vigilare
sull'operato del curatore, di autorizzare gli atti ed esprimere pareri
423. Quali sono le funzioni del curatore? Ha il compito di amministrare i beni del fallito e di compiere tutte
le operazioni della procedura
424. Quali sono le funzioni del Tribunale Fallimentare: Il Tribunale Fallimentare è l’organo che ha dichiarato il
fallimento, sovrintende tutta la procedura fallimentare con vasti poteri di controllo
425. Quali tra i seguenti organi può bloccare la trasformazione? I creditori
426. Qualora il Fallimento sia stato dichiarato da più Tribunali il procedimento: Il procedimento prosegue
innanzi al Tribunale che pronunzio per primo ma il Tribunale che si pronunziò successivamente può chiedere
d’ufficio il regolamento di competenza
427. Qualora sia in essere un contratto di vendita con riserva di proprietà: Il fallimento del venditore non è
causa di scioglimento del contratto
428. Quando gli atti dispositivi compiuti dal debitore non rientrano nelle categorie di atti sottoposti alla
revocatoria fallimentare: Il curatore può utilizzare la revocatoria ordinaria
429. Quando la legge consente la riapertura del fallimento?: Il fallimento chiuso può essere riaperto su
ricorso del fallito o di qualunque creditore, qualora la procedura sia stata chiusa con ripartizione finale
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dell'attivo (che non abbia portato all'integrale soddisfazione dei creditori privilegiati) o per mancanza di
attivo, e ricorrano tre condizioni, ovvero non siano trascorsi 5 anni, se esistono attività tali da rendere utile il
provvedimento di riapertura o il fallito offra garanzia di pagare almeno il 10% dei crediti vecchi e nuovi.(art.
121 l.f)
430. Quando l’insolvenza da segnalazione del giudice rilevata nel corso del giudizio civile: Il Fallimento è dichiarato
dal Tribunale Civile presso il quale si svolge la causa civile nel corso della quale l’insolvenza è stata rilevata
431. Sarebbe possibile donare il diritto di abitazione in favore di soggetto dichiarato fallito? Sì, perché il
diritto di abitazione è un diritto impignorabile
432. Se gli atti indicati all'art. 35 L.F. sono di valore superiore a cinquantamila euro e per tutte le
transazioni oltre che l'autorizzazione del comitato dei creditori occorre che il curatore ne informi
preventivamente: Il giudice delegato
433. Se il comitato dei creditori non può funzionare: Provvede il giudice delegato (art. 41 L.F.)
434. Se il creditore ha sede o risiede all'estero, la comunicazione può essere: Essere effettuata al
rappresentante in Italia se questo esiste
435. Se il socio di una s.n.c. fallisce, conseguentemente la società: Fallisce
435bis. Se il socio di una s.n.c. fallisce, conseguentemente la società: non fallisce (ESAME ONLINE)
436. Se la chiusura del fallimento è dichiarata ai sensi dell'art. 118 primo comma n. 4, prima
dell'approvazione del programma di liquidazione, il tribunale decide sentiti: Il comitato dei creditori e il
fallito
437. Se l'imprenditore muore dopo la dichiarazione di fallimento la procedura prosegue nei confronti degli
eredi, anche se hanno accettato con beneficio d'inventario: Vero
438. Se l'imprenditore negli ultimi 3 esercizi non ha 200.000 euro di ricavi lordi: Assolve ad uno dei requisiti
per la non fallibilità
439. Se nel termine stabilito dalla sentenza dichiarativa del fallimento non sono state proposte domande
di ammissione al passivo: Si chiude il fallimento
440. Se una s.a.s. fallisce, sicuramente falliranno anche: I soci accomandatari
441. Se viene dichiarato prima il fallimento: è preclusa la l.c.a.
442. Se viene rigettato il reclamo (dalla Corte d'appello) proposto avverso la sentenza che dichiara il
fallimento: Può essere proposto ricorso in Cassazione entro 30 giorni
443. Se viene rigettato il ricorso proposto avverso la sentenza che dichiara il fallimento: Può essere
proposto ricorso innanzi la corte d'appello entro 30 giorni
444. Secondo la Cassazione, l'art. 47 L.F. sancisce un diritto: Soggettivo
445. Secondo la Cassazione: Vi sono indici prescritti dalla legge al fine di verificare la fallibilità o meno di un
soggetto
Si definiscono crediti prededucibili: quelli così qualificati da una specifica disposizione di legge e quelli sorti
in occasione o in funzione di una procedura
446. Si estende il fallimento ai seguenti soggetti: Al socio occulto illimitatamente responsabile e al socio
finanziatore
447. Si ha concordato dilatorio quando la proposta prevede: Un pagamento differito dell'intero credito
448. Si parla di liquidazione coatta perché: Perché sono determinate da una decisione autoritativa
449. Sono considerati crediti prededucibili: I crediti qualificati come prededucibili da una specifica
disposizione di legge; i crediti sorti in occasione delle procedure concorsuali; i crediti sorti in funzione delle
procedure concorsuali
450. Sono crediti prededucibili: Quelli che devono essere soddisfatti prima di tutti gli altri creditori
451. Sono creditori c.d. della massa: Quelli che devono essere soddisfatti prima di tutti gli altri creditori
452. Sono inclusi nella esdebitazione: Le obbligazioni derivanti da rapporti inerenti l'esercizio dell'impresa
453. Sono necessari i seguenti requisiti, deve esercitare un'attività commerciale; deve versare in uno stato
di crisi o di insolvenza; - deve superare almeno una delle soglie di fallibilità indicate dalla legge; per:
Proporre la domanda di concordato
454. Sono revocati salvo che l'altra parte provi che non conosceva lo stato d'insolvenza del debitore: Gli
atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento in cui le prestazioni eseguite
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o le obbligazioni assunte dal fallito sorpassano di oltre un quarto ciò che è stato di lui dato o promesso; gli
atti estintivi di debiti pecuniari scaduti ed esigibili non effettuati con mezzi normali di pagamento se compiuti
nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento; i pegni, le anticresi e le ipoteche costituite nell'anno
anteriore alla dichiarazione di fallimento per debiti preesistenti non scaduti, nonché nei sei mesi anteriori alla
dichiarazione di fallimento per debiti scaduti. (art. 67 l.f.)
455. Sono revocati se il curatore prova che l'altra parte conosceva lo stato d'insolvenza del debitore: I
pagamenti dei debiti liquidi ed esigibili, gli atti a titolo oneroso e quelli costitutivi di un diritto di prelazione
per debiti contestualmente creati se compiuti nei sei mesi precedenti la dichiarazione di fallimento. (art. 67
l.f.)
456. Sono soggetti fallibili: L'imprenditore
457. Tra i requisiti di fallibilità rientra: Lo stato di insolvenza
458. Tutti gli atti compiuti dal fallito ed i pagamenti da lui eseguiti dopo la dichiarazione di fallimento:
Nessuna risposta è corretta (Sono donazioni, Sono liberalità indirette, Sono adempimento del terzo)
459. Un concordato fallimentare senza classi: è approvato dai creditori che rappresentano la maggioranza
dei crediti ammessi al voto
460. Un organo della procedura è: Il commissario liquidatore
461. Una s.n.c. partecipata da un'altra società fallisce: Fallisce anche la società socia se è una società di
persone
462. Una volta reso esecutivo il piano di riparto non può più essere modificato e diviene in linea generale
intangibile per i creditori successivi: Esprime il principio di stabilità dei riparti
463. Uno degli effetti patrimoniali delle sentenze di fallimento: Lo spossessamento del patrimonio
464. Vanno escluse dalla ripartizione dell'attivo: Le somme occorrenti alla procedura
465. Vi sono alcuni atti di disposizione dell’imprenditore fallito che integrano maggior pregiudizio ai creditori. Pertanto
sono inefficaci: Gli atti a titolo gratuito compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento, esclusi i
regali d’uso e gli atti compiuti in adempimento di doveri morali o a scopo di pubblica utilità, sempre che la liberalità sia
proporzionata al patrimonio del donante
466. Chi intende proporre una domanda avente ad oggetto un bene immobile: dovrà avanzarla davanti al
tribunale che ha dichiarato il fallimento e con le forme della insinuazione al passivo.
467. Contro i decreti del giudice delegato e del tribunale: può essere proposto reclamo al tribunale o alla
corte d’appello, che provvedono in camera di consiglio
468. Cosa si intende per vis attractiva del Tribunale fallimentare? sorta di competenza funzionale del
Tribunale fallimentare con lo scopo di riunire davanti ad un solo giudice le cause che dipendono dal
fallimento.
469. Da chi e come viene nominato il giudice delegato: è nominato dal tribunale fallimentare nella sentenza
declamatoria di fallimento.
470. Dopo l'apertura della procedura la gestione dei beni è affidata: Al commissario straordinario
471. I creditori che abbiano sottoscritto l'accordo non possono: iniziare o proseguire azioni cautelari o
esecutive e di acquisire titoli di prelazione se non concordati.
472. I provvedimenti di che hanno organicamente riformato la legge fallimentare sono: D.L. 14 marzo 2005
n. 35, convertito in L. 14 maggio 2005 n. 80, D.Lgs. 9 gennaio 2006 n 5
473. Il comitato dei creditori è nominato: dal giudice delegato entro 30 giorni dalla sentenza di fallimento
474. Il comitato dei creditori è nominato: dal giudice delegato entro 30 giorni dalla sentenza di fallimento
475. Il concordato deve essere approvato dai creditori: No, non viene sottoposto all'approvazione
476. Il concordato fallimentare si conclude con l'omologazione da parte del Tribunale
477. Il consilium fraudis: probabilmente non è un presupposto per l’azione revocatoria
478. Il credito: deve essere accertato nei confronti del fallimento in un normale giudizio ordinario di
cognizione
479. Il giudice delegato nell'esame preventivo della proposta di concordato è vincolato dal parere del
comitato dei creditor
480. Il giudice delegato, tra le altre cose, provvede: nel termine di 15 giorni, sui reclami proposti contro gli
atti del curatore e del comitato dei creditori
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481. Il primo criterio dettato dall’art.1 l.f. ai fini dell’identificazione delle imprese sotto-soglia è: attivo
patrimoniale, negli ultimi 3 esercizi o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, di ammontare complessivo
annuo non superiore a € 300.000,00.
482. Il reclamo contro i decreti del giudice delegato e del tribunale: è proposto nel termine perentorio di 10
giorni decorrente dalla comunicazione o dalla notificazione del provvedimento per il curatore, per il fallito,
per il comitato dei creditori e per chi ha chiesto o nei cui confronti è stato chiesto il provvedimento
483. Il secondo criterio dettato dall’art.1 l.f. ai fini dell’identificazione delle imprese sotto-soglia è: aver
realizzato, negli ultimi 3 esercizi o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, ricavi lordi per un ammontare
complessivo annuo non superiore a € 200.000,00
484. Il terzo criterio dettato dall’art.1 l.f. ai fini dell’identificazione delle imprese sotto-soglia è: avere un
ammontare di debito anche non scaduti non superiore a € 500.000,00 importo da computare al momento
della decisione.
485. Il Tribunale fallimentare decide sull'omologazione con decreto soggetto a gravame soltanto se vi
sono opposizioni
486. il tribunale fallimentare decide: le controversie relative alla procedura stessa che non sono di
competenza del giudice delegato, nonché i reclami contro i provvedimenti del giudice delegato
487. Il tribunale fallimentare provvede: alla nomina e revoca o sostituzione, per giustificati motivi, degli
organi della procedura, quando non è prevista la competenza del giudice delegato.
488. In chiusura del fallimento è dichiarato ai sensi dell’art.118 comma 4 prima dell’approvazione del
programma di liquidazione, il tribunale decide sentiti: il comitato dei creditori e il fallito
489. L’amministrazione dei beni è affidata: all’imprenditore
490. L’art.1 l.f. contiene una disposizione relativa alla c.d. onere della prova al tribunale: può essere
riconosciuto un ruolo suppletivo nella formazione della prova
491. L’art.102 l.f. stabilisce che: nell’ipotesi di previsione di insufficiente realizzo, su proposta del curatore, il
tribunale possa disporre di non farsi luogo al procedimento di verifica dello stato passivo.
492. L’art.15 l.f. stabilisce quale fatto impeditivo del fallimento la circostanza dei crediti che i debiti
scaduti: non superino il limite di € 30.000,00
493. L’art.25 l.f. stabilisce che il giudice delegato: esercita funzioni di vigilanza e di controllo sulla regolarità
della procedura
494. L’art.52 l.f. prevede: l’onere per qualunque creditore del soggetto fallito che voglia partecipare al
concorso di fare accertare il proprio credito nelle forme della verifica del passivo
495. L’azione revocatoria può essere esercitata: so se è stata autorizzato un programma di cessione dei beni
496. L’iniziativa per la dichiarazione di fallimento è rimessa: al debitore, al creditore, al pubblico ministero
497. L’obbligo di verifica del credito: opera con riferimento ad ogni credito, sia chirografario sia munito di
diritto di prelazione
498. La domanda di ammissione al passivo si propone: con ricorso da depositare presso la cancelleria del
tribunale almeno 30 giorni prima dell'udienza fissata per l'esame dello stato passivo
499. La l.c.a. è disposta: Dall'autorità governativa
500. L'accordo di ristrutturazione del debito è: un contratto stragiudiziale giudiziale con cui il debitore si
accorda con la maggior parte dei suoi creditori al fine di ripianare i debiti
501. Legittimati a proporre reclamo contro i decreti del giudice delegato e del tribunale sono: il curatore, il
fallito, il comitato dei creditori e chiunque vi abbi interesse
502. L'espressione "accertamento o verifica del passivo" denota: quell’insieme di attività attraverso le quali
si giunge ad accertare per quali importi abbiano diritto a partecipare al concorso i creditori dell’impresa
fallita
503. L'espressione "accertamento o verifica del passivo" denota: quell'insieme di attività attraverso le quali
si giunge ad accertare chi siano i creditori dell'impresa fallita
504. L'espressione "accertamento o verifica del passivo" denota: quell'insieme di attività attraverso le quali
si giunge ad accertare quale collocazione abbiano diritto a partecipare al concorso i creditori dell'impresa
fallita
505. Nel diritto ordinario della crisi d’impresa oggetto di tutela è: il credito verso l’imprenditore insolvente
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506. Nel ricorso introduttivo deve essere fornita prova da parte del creditore istante: che l'imprenditore nei
cui confronti è presentata istanza di dichiarazione di fallimento è imprenditore commerciale non piccolo.
507. Per ammontare complessivo annuo dell’attivo patrimoniale si deve intendere:la somma dei valori
dell’attivo riportati nello stato patrimoniale secondo l’elenco contenuto nell’art.2424 c.c.
508. Per i contratti in corso di esecuzione Su richiesta del debitore potrà essere autorizzata la sospensione
del contratto per non più di 60 giorni, prorogabili una sola volta
509. Quali sono gli obblighi del debitore che chiede il proprio fallimento? Deve obbligatoriamente
presentare le scritture contabili e fiscali obbligatorie relative alla gestione degli ultimi tre esercizi e la
documentazione.
510. Quali sono i soggetti legittimati a chiedere il fallimento? Il fallimento può essere richiesto su iniziativa
del debitore insolvente, di uno o più creditori, del pubblico ministero
511. Se nel termine stabilito nella sentenza dichiarativa del fallimento non sono state proposte domande
di ammissione al passivo si chiude il fallimento
512. Una volta reso esecutivo il piano di riparto non può più essere modificato e diviene in linea generale
intangibile per i creditori successivi. esprime il principio di stabilità dei riparti
513. L’imprenditore che chiede il proprio fallimento deve: depositare presso la cancelleria del tribunale le
scritture contabili e fiscali concernenti i tre esercizi precedenti
514. Nel ricorso introduttivo deve essere fornita prova da parte del creditore istante: che l’imprenditore
versa in situazione di insolvenza irreversibile

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515. Se il fallito abbia effettuato una donazione 18 mesi prima della dichiarazione di fallimento, il curatore
deve:
Promuovere azione che miri ad accertare la inefficacia rispetto alla massa, della donazione
516. La sentenza dichiarativa di fallimento:
Produce gli effetti concorsuali dalla data di deposito e da quella di pubblicazione di cui all’articolo 133 c.p.c.
Ed effetti nei confronti dei terzi dalla iscrizione della sentenza al Registro Imprese
517. Dichiarato il fallimento di un imprenditore individuale che aveva in corso un giudizio civile di vicinato
e una causa di lavoro:
Le controversie sono perseguite dal curatore ma il fallito può intervenire unicamente nei giudizi dai quali può
derivare l’imputazione per i reati di bancarotta
518. Con la sentenza di dichiarativa di fallimento il tribunale nomina:
Nomina il Giudice Delegato, il Curatore, ordina al fallito il deposito di bilancio e scritture contabili, fissa
l’adunanza per l’esame dello stato passivo e assegna direttamente ai creditori e ai terzi un termine per la
presentazione delle domande di insinuazione al passivo
519. La proposta di concordato per una società fallita:
È sottoscritta da coloro che hanno la rappresentanza sociale della società
520. Con quale provvedimento viene dichiarata l’incompetenza del Tribunale che pronunzia la
dichiarazione di fallimento?
Con decreto del Tribunale che dichiara la propria incompetenza con il quale si dispone la trasmissione al
Tribunale competente
521. Se è dichiarato fallito un imprenditore individuale e costui muoia dopo la dichiarazione di fallimento:
La procedura contro il fallito procede contro gli eredi anche se hanno accettato con beneficio
522. Sul presupposto che il curatore fallimentare abbia, in genere, il potere di amministrare il patrimonio
del fallito, nei confronti degli atti di amministrazione:
Il fallito e ogni altro interessato possono proporre reclamo al Giudice Delegato unicamente per violazioni di
legge
523. Una volta che l’imprenditore individuale sia defunto:
Deve essere dichiarato fallito il solo defunto solo se l’eredità non si sia confusa con il patrimonio dell’erede
524. Nella proposta di concordato preventivo:
È consentito al debitore di prevedere che i creditori privilegiati non siano soddisfatti integralmente purché il
piano preveda la loro soddisfazione in ragione del loro titolo di preferenza
525. Nel caso di dichiarazione di incompetenza di un Tribunale, il quale a sua volta aveva nominato un
curatore che aveva provveduto ad alcune delle incombenze di legge, una volta che venga dichiarata
l’incompetenza:
Restano salvi gli effetti di tutti gli atti precedentemente compiuti
526. Non sono soggette a revocatoria fallimentare:
Tutti i pagamenti di beni e servizi purché effettuati nell’esercizio dell’attività e con modalità proprie dei
termini in uso per quelle prestazioni

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