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Lunedi, 19 Novembre 2012

Italiano
Promessi Sposi – Riassunto del secondo capitolo (p.68-86)

Nel secondo capitolo, Manzoni presenta al lettore una migliore conoscenza dei personaggi, sul piano
emotivo ma anche in ambito puramente testuale. L’autore approfondisce il rapporto tra Renzo e Don
Abbondio, e descrive vivamente attraverso vari dialoghi la preoccupazione di Don Abbondio relativa al
suo dovere di parroco di sposare i due giovani, Renzo e Lucia. Il giovane Renzo e la sua
determinazione portano Don Abbondio a uno stato di preoccupazione tale da cercare infiniti modi e
mezzi per esitare e rimandare il matrimonio dei due giovani. Il suo timore esagerato dei Bravi e
indirettamente di Don Rodrigo, lo spinge a ingannare Renzo e fargli credere che fosse necessario più
tempo per il matrimonio, secondo l’ordinamento della legge, e quindi dandogli più tempo per calmarsi, e
far passare il tempo. In questo capitolo il lettore vede in primo piano l’imbroglio di Don Abbondio, nel
quanto finge di aversi dimenticato completamente del matrimonio e prova a confondere Renzo
parlandogli in latino. Questo provvedimento convince il giovane Renzo per poco tempo, e nella sua
pura persistenza sulla questione, s’interessa a parlare con Perpetua, e riceve da lei conferma dei propri
sospetti, ovvero che Don Abbondio sia stato minacciato da qualcuno. I strani sospetti di Perpetua
motivano Renzo a ritornare nella canonica di Don Abbondio, richiedendo una spiegazione più completa.
Giunto nello studio di Don Abbondio, Renzo assume un tono alquanto minaccioso, in quale riesce a
costringere il curato a dire la verità chiudendolo dentro e prendendosi la chiave. In questo discorrere dei
personaggi, Don Abbondio ammette di aver mentito sulla verità, e spiega i particolari riguardando i bravi
e Don Rodrigo a Renzo. Dopo che Renzo lascia la canonica di Don Abbondio, inizia ad essere stimolato
da idee di vendetta contro Don Rodrigo, che sarebbe l’unico impedimento nel matrimonio tra lui e la sua
amata Lucia. Mentre Renzo si dirige per la casa di Lucia, Don Abbondio entra in un impetuoso litigio
con Perpetua, la cui accusa di aver violato il giuramento, ma questo bisticcio e di poco tempo, perché lo
stress della situazione costringe Don Abbondio a riposarsi. Ritornando alla casa di Lucia, Renzo trova
Lucia impegnata con le sue amiche a vestirsi per il matrimonio, vestita in gran gala (che l’autore
descrive con molta attenzione) e quindi la fa chiamare da una ragazza che Manzoni ci presenta come
‘Bettina’.

Manzoni include anche una certa soggettività in questa parte della storia, affermando che colui che non
ha cultura (o in questo caso, una propria istruzione, come i promessi sposi) puo’ facilmente essere
ingannato (da don Abbondio). Nella seconda parte del capitolo, infatti, questa (quasi teoria) viene
applicata nel rapporto tra i due personaggi.

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