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Di ritorno con le sue compagne dalla filanca in cui lavora, la filanda, era
incappata in Don Rodrigo e in un suo amico. Don Rodrigo aveva cercato di
trattenerla con “chiacchiere non punto belle” e pare addirittura che i due
avessero scommesso sulla capacità di Don Rodrigo di sedurre la ragazza.
Lucia non gli diede retta e si allontanò insieme alle compagne. Il giorno
successivo incontrò di nuovo Don Rodrigo e l’altro signore nello stesso
posto, ma si trovava in mezzo alle sue compagne e quindi camminò a testa
bassa senza dar conto ai due uomini.
Entrambi accettarono l’idea; allora Agnese si recò nella stia, prese le bestie
e le legò per le zampe e le consegnò a Renzo.
Renzo dunque si reca a Lecco, intimorito dall’incontro con l’avvocato, ma
nello stesso tempo deciso a chiedere il suo supporto, anche grazie ai
quattro capponi che porta con sé come omaggio all’uomo di legge.
Fattosi coraggio ed entrato nello studio del legale, e gli porse il suo dono.
Il legale gli chiese quale fu il motivo della sua vista e Renzo gli pose la
prima domanda, ovvero se sia un crimine minacciare un curato per non
fargli celebrare un matrimonio.
Il legale pensando di aver capito la situazione, inizia a leggere una
cosiddetta “grida”, ossia una disposizione dell’autorità locale, che sembra
riguardare proprio la vicenda di Renzo, i soprusi, l’intimidazione di un
curato, l’illecita intromissione per far annullare un matrimonio.
Reno è il personaggio del romanzo che si muove di più, ma non come nei
romanzi di quel periodo che parlavano dell’eroe protagonista, ma si muove
perché viene forato da situazioni di avversità che cercherà di risolvere con
tutte le sue forze.
In questo quadro anche il modo di muoversi di Reno sarà occasione per
commentare parole, pensieri del personaggio e analizzare la sua psicologia
e uno strumento per penetrare nel suo carattere.
Il suo primo itinerario è proprio il percorso che inizierà e finirà a casa sua,
ma con due particolari differenze: il viaggio di andata in cui è un uomo
felice che quel giorno si dovrà sposare, il viaggio di ritorno in cui sarà
triste e sopraffatto dagli eventi accaduti nel giorno.