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Sezione Prima
Le cause di sospensione del rapporto di lavoro
CC Malattia
CC Infortunio
Cause più rilevanti
CC Gravidanza
(artt. 2110 e 2111 c.c.)
CC Puerperio
CC Richiamo alle armi
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3. Permessi e congedi
Osservazioni
Tra i casi di sospensione del rapporto di lavoro rientrano tutte quelle circostanze in cui, in forza di
una previsione di legge o di contratto collettivo, i lavoratori possono usufruire di congedi e di per-
messi disciplinati dal legislatore. La principale ipotesi è costituita dai permessi e congedi parenta-
li, previsti dal Testo Unico delle disposizioni a tutela della maternità e della paternità (D.Lgs.
151/2001); particolarmente importanti sono anche i permessi per l’assistenza a soggetti portatori
di handicap in situazione di gravità (v. Cap. 11).
186 • Capitolo 16
Sezione seconda
Il sistema degli ammortizzatori sociali
1. La riforma degli ammortizzatori sociali. Dalla legge Fornero ai
decreti di attuazione del Jobs Act
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Correttivo del Jobs CC Il D.Lgs. 185/2016 apporta una serie di integrazioni e correzioni al D.Lgs.
Act 148/2015, con particolare riguardo alla integrazione salariale ordinaria e
straordinaria e ai contratti di solidarietà
Osservazioni
Il diritto ai trattamenti a sostegno del reddito è condizionato ad un comportamento attivo del lavo-
ratore che deve rendersi disponibile rispetto alle iniziative di orientamento e di natura formativa, di
riqualificazione, di ricerca e accettazione di un nuovo impiego, proposte dai servizi per l’impiego.
Tale principio, cd. di condizionalità, già avanzato in precedenti disposizioni normative (dal D.Lgs.
181/2000 all’art. 4, co. 40 ss., L. 92/2012), è risultato per il passato di scarsa effettività, soprattut-
to a causa dell’inefficienza delle strutture pubbliche.
Il D.Lgs. 150/2015 ne prevede una nuova regolamentazione, sia per i percettori di trattamenti a
sostegno del reddito in costanza di rapporto, sia per i percettori di trattamenti a sostegno del red-
dito in caso di perdita dell’occupazione, con l’obbligo delle strutture pubbliche di comunicare l’iner-
zia dell’interessato con l’applicazione di sanzioni in caso di inosservanza: in particolare, è previ-
sta, in determinate circostanze, la decadenza dal diritto alle indennità a sostegno del reddito
per il lavoratore che non si sia reso adeguatamente attivo nell’effettuazione delle attività formative
ovvero di riqualificazione o di ricollocazione, proposte dai competenti servizi per l’impiego.
Anche l’instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro comporta la perdita dei benefici. Tuttavia,
entro determinati limiti di reddito, è possibile cumulare (anche parzialmente) il reddito derivante
dalla nuova occupazione con l’eventuale indennità in godimento. Ciò al fine di eliminare elementi
che possano indurre l’interessato a permanere nella condizione assistenziale, disincentivando la
ricerca attiva del lavoro.
188 • Capitolo 16
2. Le integrazioni salariali
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CC Imprese industriali
Campo di applicazione CC Determinate categorie di cooperative
CC Determinate categorie di imprese artigiane
Osservazioni
190 • Capitolo 16
2.2 • La Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS)
CC Riorganizzazione aziendale
Causali di intervento CC Crisi aziendale
CC Contratto di solidarietà difensivo
Durata del trattamen- CC Crisi aziendale •• ai lavoratori l’indennità spetta per una dura-
to economico ta massima di 12 mesi, anche continuativi
CC Contratto di solidarie-
•• ai lavoratori l’indennità spetta per una dura-
ta massima di 24 mesi, anche continuativi,
tà difensivo
in un quinquennio mobile
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192 • Capitolo 16
CC Può avvenire su base giornaliera, settimanale o mensile, e non può su-
perare il 60% dell’orario di lavoro contrattuale dei lavoratori coinvolti,
riguardo tuttavia alla media di riduzione dell’orario di lavoro di tutti i lavo-
ratori
Riduzione dell’orario
CC Esempio: per alcuni lavoratori la riduzione su base settimanale può es-
di lavoro
sere superiore al limite del 60%, per altri invece inferiore, in modo che ri-
sulti comunque rispettato il limite come media
CC In ogni caso, per ciascun lavoratore, non può essere superiore com-
plessivamente al 70% nell’intero periodo per il quale il contratto di soli-
darietà è stipulato
Differenze
I contratti di solidarietà difensivi sono pertanto ammortizzatori sociali in senso stretto e si diffe-
renziano pertanto da quelli espansivi che, invece, mirano ad incrementare l’occupazione in gene-
rale e pertanto rispondono ad un’esigenza di solidarietà sociale.
I contratti di solidarietà espansiva, anche denominati strutturali o esterni, sono, infatti, accordi
stipulati tra imprese e rappresentanze sindacali con cui viene stabilita una generalizzata diminu-
zione dell’orario di lavoro dei lavoratori occupati nell’impresa al fine di favorire, a fronte della
riduzione dell’orario di lavoro, l’assunzione di nuovo personale con contratto di lavoro a tempo
indeterminato. La stipula di tali contratti attraverso la corresponsione all’impresa di un beneficio
economico (contributo o agevolazione contributiva) (art. 41 D.Lgs. 148/2015).
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Per incentivare la trasformazione dei contratti di solidarietà, il datore di lavoro può beneficiare di
un contributo per ogni lavoratore assunto sulla base del contratto collettivo trasformato in contrat-
to di solidarietà espansivo e per ogni mensilità di retribuzione, nonché di specifiche agevolazioni.
Il contributo o le agevolazioni trovano applicazione per il solo periodo compreso tra la data di tra-
sformazione del contratto e la sua data di scadenza (circ. Min. Lav. 31/2016).
Osservazioni
Se le parti sociali (impresa e sindacati) non provvedono a costituire fondi di solidarietà bilaterali
specifici del comparto, o non abbiano adeguato quelli esistenti alle nuove regole operative dal 1°-
1-2016, opera il Fondo di integrazione salariale (art. 29 D.Lgs. 148/2015), derivante dalla tra-
sformazione del precedente Fondo residuale di solidarietà previsto dalla legge Fornero (artt. 3, co.
19, L. 92/2012 e 28 D.Lgs. 148/2015).
194 • Capitolo 16
Osservazioni
6. L’indennità di mobilità
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Osservazioni
È tuttavia prevista la soppressione dal 2017 dell’indennità (ex L. 92/2012), con la conseguenza
che la tutela dei lavoratori rimasti disoccupati a seguito di licenziamento collettivo, o di mancato ri-
entro dopo un periodo di CIGS, verrà assorbita nella NASPI.
Pertanto, oltre all’indennità di mobilità, dal 1°-1-2017, saranno soppresse anche le liste di mobilità.
CC Durata •• 6 mesi
196 • Capitolo 16
Osservazioni
La sperimentazione è stata prevista anche per gli anni successivi al 2015 in base alla risorse fi-
nanziarie determinate dal D.Lgs. 148/2015 (art. 43, co. 5) per il periodo dal 2016 al 2019. Per l’an-
no 2016 le modalità della prosecuzione sono state definite con D.M. 23-5-2016.
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La legge Fornero aveva previsto anche un intervento a sostegno del reddito per i lavoratori a
progetto (art. 2, co. 51-56, L. 92/2012), rendendo fondamentalmente definitivo il trattamento spe-
ciale già introdotto, in via transitoria, nel 2008 e poi prorogato di anno in anno (art. 19, co. 2, D.L.
185/2008 conv. in L. 2/2009).
Il D.Lgs. 22/2015 è nuovamente intervenuto sul trattamento denominato DIS-COLL in relazione
agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1°-1-2015 e al 31-12-2015 ed esteso poi anche al 2016
(L. 208/2015).
In sintesi
Avviene di frequente che il rapporto di lavoro rimanga sospeso o, meglio, che venga sospesa l’ese-
cuzione della prestazione da una o da entrambe le parti contraenti.
Le cause che determinano la sospensione sono varie: può trattarsi, ad esempio, dell’esercizio di
un diritto (sciopero, aspettativa etc.) ovvero di un’attività socialmente rilevante (è il caso dell’assi-
stenza ai figli in tenera età).
Esse possono essere distinte in quelle che derivano da fatto del lavoratore e in quelle che, inve-
ce, derivano da fatto del datore di lavoro.
La causa più importante e significativa relativa al lavoratore è rappresentata dalla malattia, men-
tre quella relativa al datore di lavoro è la contrazione dell’attività produttiva causata da situazio-
ni di mercato a fronte delle quali la legge prevede l’intervento dell’istituto della cassa integrazio-
ne guadagni.
Tale istituto rientra peraltro nell’ambito dei cd. ammortizzatori sociali in costanza di rapporto
di lavoro che si pongono accanto a quelli che operano quando esso è invece definitivamente
cessato.
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