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EASY DRUMMING

BREVE INTRODUZIONE ALLA BATTERIA


DI FRANCESCO FABRIS

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INTRODUZIONE

Prima di iniziare con qualsiasi spiegazione mi sembra doveroso


specificare che la batteria, così come la conosciamo oggi, non
esisteva in passato ma è il risultato di una serie di migliorie e aggiunte
che andavano di pari passo con la società dell’epoca.

Una piccola panoramica sintetica per fare il punto della situazione


dal principio fino ad oggi:

• Antichità: Gli strumenti a percussione sono stati utilizzati fin


dall'antichità per accompagnare le cerimonie religiose e le
celebrazioni. Tamburi e tamburelli erano tra gli strumenti più
comuni in queste culture.
• Medioevo: Durante il Medioevo, la batteria come la conosciamo
oggi non esisteva ancora. Tuttavia, venivano utilizzati tamburi e
strumenti simili nelle esibizioni musicali e militari.
• XIX Secolo: Verso la metà del XIX secolo, iniziarono a
comparire gli strumenti a percussione con una configurazione simile
a quella della batteria moderna. La "batteria" vera e propria era
ancora lontana, ma venivano utilizzati piatti e tamburi per
accompagnare orchestre e band.
• Inizio del XX Secolo: La batteria moderna iniziò a prendere
forma grazie all'introduzione di componenti come il charleston e il
rullante. Batteristi come Gene Krupa e Buddy Rich furono
fondamentali nello sviluppo e nella popolarizzazione della batteria
come strumento solista.
• Anni '30 e '40: La batteria divenne parte integrante delle
orchestre jazz e swing. Questo periodo vide l'uso estensivo di piatti
crash, piatti ride e rullanti, oltre alla crescita dell'uso del set di
batteria.

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• Anni '50 e '60: La batteria divenne un elemento chiave nella
musica rock 'n' roll. Batteristi come Ringo Starr dei Beatles e Keith
Moon degli Who portarono la batteria all'avanguardia della scena
musicale.
• Anni '70: Con l'avvento del rock progressivo, batteristi come
Neil Peart dei Rush introdussero complessità e tecnica nella batteria.
Questo periodo vide anche l'uso di batterie elettroniche.
• Anni '80 e '90: La batteria elettronica continuò a svilupparsi, e la
batteria acustica rimase una parte essenziale della musica pop e
rock. Drum machine e campionatori vennero utilizzati sempre più
nella produzione musicale.
• Dal 2000 in poi: La tecnologia digitale ha rivoluzionato la
batteria, consentendo una maggiore versatilità e possibilità creative.
I batteristi contemporanei spaziano in una varietà di stili e influenze
musicali, e la batteria è un elemento centrale nella musica
contemporanea di tutti i generi.

La batteria ha attraversato una lunga evoluzione, da strumento a


percussione elementare a un complesso set di tamburi e piatti che è
parte integrante di una vasta gamma di generi musicali. La sua
versatilità e la sua capacità di creare ritmo e groove l'hanno resa un
elemento irrinunciabile in molte forme di musica.

Un kit del 1930 ca.

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ELEMENTI DELLA BATTERIA

Gli elementi di uno strumento a percussione come una batteria


moderna includono vari componenti che lavorano insieme per
produrre suoni ritmici. Ecco una spiegazione dei principali elementi
di una batteria moderna e uno schema generale del suo layout:

1. Rullante (Snare Drum): Il rullante è un tamburo e poco profondo,


solitamente posizionato al centro della batteria. Ha un suono
distintivo grazie alla presenza di fili di metallo chiamati "snare" sulla
parte inferiore della pelle, che producono un suono caratteristico
quando il rullante viene colpito.

2. Tom-Tom: I tom-tom sono tamburi di diverse dimensioni e


tonalità che sono montati sulla parte superiore della batteria.
Solitamente, ci sono uno o più tom-tom.

3. Cassa (Bass Drum): La cassa è il tamburo più grande nella batteria


e produce un suono profondo e potente. È suonata attraverso un
pedale, noto come pedale della cassa, che è azionato dal piede del
batterista.

4. Piatti (Cymbals): I piatti sono componenti metallici ( lega di


bronzo )che producono suoni brillanti quando vengono colpiti.
Solitamente, una batteria moderna include almeno un piatto crash e
un piatto ride. Possono essere montati su supporti separati o fissati al
rack della batteria.

5. Charleston ( Hi-Hat ): Il Charleston è un componente chiave della


batteria, composto da due piatti sovrapposti su un supporto con
pedale. Può essere suonato aprendo o chiudendo i piatti con il

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pedale, generando una varietà di suoni, dal chiuso e percussivo
all'aperto e sibilante. Questo strumento ritmico è fondamentale e
lavora in collaborazione con il rullante e la cassa per stabilire il tempo
e la struttura ritmica.

6. Rack (Hardware): Il rack è la struttura metallica che tiene insieme


tutti i componenti della batteria, inclusi i tom-tom, i piatti e altre
parti. Fornisce anche la possibilità di regolare l'altezza e l'angolazione
dei componenti per adattarsi alle preferenze del batterista.

7. Bacchette (Drumsticks): Le bacchette sono gli strumenti con cui il


batterista colpisce i tamburi e i piatti per creare suoni. Esistono
diverse dimensioni e tipi di bacchette, ciascuno con caratteristiche

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diverse per produrre suoni diversi. Le bacchette 5A sono uno dei tipi
più comuni di bacchette, merito della loro versatilità e delle
dimensioni medie, che le rendono adatte per una vasta gamma di stili
musicali.

8. Sgabello (Drum Throne): Il batterista si siede su uno sgabello


appositamente progettato per suonare la batteria in modo comodo
ed efficiente. Non è come stare seduti sul divano mentre guardate
Netflix, è una seduta “ funzionale “.

Schema generale: La disposizione degli elementi sulla batteria può


variare in base alle preferenze del batterista, ma in generale, il rullante
è posizionato al centro, con i tom-tom posti sopra di esso. La cassa è
posizionata davanti al batterista, mentre i piatti possono essere
posizionati sui lati. I pedali sono collocati sotto la cassa o il
charleston. Tutto è montato su un rack o su supporti appositi per
garantire stabilità e facilità di suonabilità.

RUOLO DELLA BATTERIA

La batteria è il fondamento ritmico di qualsiasi gruppo o ensemble


musicale. Ecco alcune delle sue funzioni principali:

• Tenere il Tempo: La batteria fornisce un "metronomo umano"


per gli altri musicisti, mantenendo il tempo e fornendo una base
stabile per l'intero brano. Scusate se è poco.
• Aggiungere Dinamica: Il batterista può variare l'intensità e il
volume, aggiungendo dinamica e contrasto alla musica.

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• Creare Groove: Con l'uso di ritmi complessi e sincopati il
batterista aggiunge un elemento di "swing" e groove alla musica.
Cosa che le batterie programmate se la sognano.

PRIMO RITMO BASE


( 4/4 )

Il "4/4" è una delle firme ritmiche più comuni nella musica.


Rappresenta la struttura ritmica di una composizione musicale e
definisce il numero di battute in ogni misura e il tipo di nota che
corrisponde a una singola battuta. Ecco una spiegazione di base di
un tempo 4/4:

• Numeratore (il primo numero): Il numero superiore, che è "4" in


un 4/4, indica il numero di battute in ogni misura. In altre parole,
stabilisce quanti colpi o battiti ci sono in una misura musicale. Nel
caso del 4/4, ci sono quattro battute in ogni misura.

• Denominatore (il secondo numero): Il numero inferiore, che è "4"


in un 4/4, rappresenta la durata di una battuta. Indica quale tipo di
nota riceve il valore di una singola battuta. Nel 4/4, il numero "4"
indica che una battuta è equivalente a una nota di un quarto.

In pratica, il tempo 4/4 è spesso rappresentato da una serie regolare


di quattro movimenti, in cui ciascuna battuta è suddivisa in quattro
note da un quarto. Ad esempio, se immagini una misura in un
brano in 4/4, puoi contarla come "1, 2, 3, 4", dove ogni numero
rappresenta una movimento.
Questo tipo di tempo è molto comune nella musica pop, rock, blues e
in molti altri generi musicali, ed è noto per essere stabile e facilmente

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comprensibile. La maggior parte delle canzoni che ascolti in radio o
suoni su uno strumento musicale seguono la firma ritmica 4/4.

APPLICHIAMO IL 4/4

Qui di seguito troverete quattro esercizi. Sono i primi che vengono


affrontati all’inizio del corso di batteria. Servono per iniziare ad
applicare quello che abbiamo detto sopra a riguardo del 4/4.
In modo tale da avere subito un riscontro pratico della teoria.
Ogni esercizio è accompagnato da lettere che indicano il maneggio.
Queste lettere specificano con quale mano dovremo suonare la nota
corrispondente. In altre parole, le lettere ci dicono se dovremo
utilizzare la mano destra o sinistra per eseguire la nota segnata sopra
a ciascuna lettera.

R = MANO DESTRA L = MANO SINISTRA

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Questi esercizi non richiedo un rullante, ne tantomeno avere a
disposizione una batteria. Potete divertirvi a farli dove volete: sul
tavolo, su un cuscino, dove vi pare.
Ricordatevi sempre di contare ad alta voce fino a quattro.
Quest’aspetto è fondamentale, vi permetterà di prendere confidenza
con il tempo e vi aiuterà a mantenere una velocità costante. Cercate
di eseguirli lentamente. Non abbiate fretta!
Perché chi va bene lento, veloce fa spavento !!!

Chiudiamo qui questa breve introduzione alla batteria ma ricorda


che quello che hai appena letto è solo l'inizio di un enorme viaggio
musicale! Se sei interessato ad approfondire le tue conoscenze e ad
avventurarti ulteriormente, non esitare a contattarmi. Sarò felice di
condividere con te tutto ciò che so sull'argomento. La batteria è uno
strumento emozionante e pieno di potenziale creativo, e non vedo
l'ora di condividere questa passione con te. Grazie per aver iniziato
questo percorso con me e buona musica! ! "

Francesco Fabris
www.fabrisfrancesco.com

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Francesco, nato nel 1982, è un batterista professionista e un
apprezzato insegnante di batteria. Da giovanissimo, ha dimostrato
una forte passione per la batteria, iniziando a suonare a soli 6 anni. La
sua naturale predisposizione allo strumento e il suo desiderio di
apprendere sono stati affidati alla guida esperta del maestro
Rampazzo Graziano, che è diventato il suo insegnante per oltre un
decennio.
La sua dedizione allo strumento lo ha spinto a intraprendere studi
accademici presso il Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di
Milano, dove ha approfondito la sua conoscenza delle percussioni
classiche sotto la guida del maestro Andrea Dulbecco. Durante questo
periodo, ha sviluppato anche solide competenze teoriche, studiando
teoria e solfeggio, pianoforte complementare, armonia, storia della
musica e canto corale.
Dopo il suo percorso al Conservatorio ha deciso di perfezionare
ulteriormente le sue abilità presso il CPM di Milano, dove è stato
ammesso direttamente all'ultimo anno di Master di specializzazione in
Batteria Fusion. Qui, ha avuto l'opportunità di studiare con il rinomato
maestro Walter Calloni, celebre per le sue collaborazioni con artisti
come Lucio Battisti, Gianna Nannini, Eugenio Finardi, PFM, Antonello
Venditti e altri grandi nomi della musica italiana ed internazionale. Nel
corso degli anni, Francesco ha continuato a perfezionare le sue
competenze, apprendendo anche da altri illustri batteristi, tra cui
Maxx Furian, Ellade Bandini, Cristian Meyer, Stefano Bagnoli e
Roberto Gualdi. Partecipato a masterclass di Gavin Harrison, Simon
Phillips, Derek Roddy, Dave Weckl e altri.
Dopo aver completato il suo percorso di studi, Francesco ha iniziato a
dedicarsi all’ insegnamento, condividendo la sua conoscenza musicale
e dello strumento in diverse accademie in provincia di Milano e
Varese.

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La sua dedizione all’insegnamento, unita ad oltre vent’anni di
esperienza nella didattica, hanno contribuito alla formazione di
numerosi giovani batteristi, arricchendo così la prossima generazione
di musicisti.
Oltre alla sua carriera come insegnante, Francesco ha da sempre
affiancato un intensa attività live, esibendosi in numerosi palcoscenici,
sia in Italia che in tutta Europa. Ha avuto l’opportunità di condividere
il palco con artisti di fama internazionale come i Dropkick Murphys
( due volte in due tour differenti ), Frank Turner, Francesco Baccini,
Mauro Pagani e altri illustri nomi. Ha suonato in diverse band, sia
come session man che come componente fisso della formazione,
spaziando dal pop al rock, dal folk al Metal, dal latin alla fusion, dal
jazz al prog.
Oltre a questo ha all’attivo numerose partecipazioni in studio, che lo
hanno portato a registrare per diversi artisti/gruppi in contesti
musicali sempre differenti. La capacità di adattare il suo sound a
seconda del disco da registrare, la naturalezza di andare a
metronomo e la capacità di leggere la partitura hanno contributo ad
una sempre più crescente richiesta di lui in studio.

La sua versatilità musicale, la profonda conoscenza della batteria e la


sua dedizione lo rendono una figura richiesta nel mondo della musica,
sia come esecutore che come didatta.

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