Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
m
contrastare l’insuccesso foru
scolastico e favorire
la motivazione ad
apprendere nella scuola
secondaria*
Paola Ricchiardi e Emanuela M. Torre
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione, Università di Torino
Sommario
La letteratura internazionale da tempo ha indicato la scuola secondaria come
un periodo particolarmente a rischio per il successo scolastico degli alunni più
vulnerabili, anche in conseguenza di un generalizzato calo della motivazione
intrinseca (Harter, 1981; Horyna e Bonds-Raacke, 2012). Per fare fronte a
tali difficoltà è stato messo a punto e sperimentato un intervento di tutoring,
rivolto a piccoli gruppi di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo
grado a rischio di insuccesso scolastico. Il modello didattico adottato prevede
l’impiego di specifiche strategie motivazionali e la strutturazione di attività
volte a promuovere l’apprendimento significativo, anche attraverso il supporto
delle tecnologie. Il programma, finalizzato a favorire il potenziamento della
motivazione e di competenze in specifiche discipline (quali matematica, fisica
e lingue straniere), ha coinvolto 500 studenti, frequentanti 9 scuole differenti.
La valutazione dell’efficacia dell’intervento è stata effettuata con diversi stru-
menti. Tra gli esiti principali è emerso che studenti e insegnanti affermano di
avere riscontrato miglioramenti significativi e che oltre il 75% degli studenti
frequentanti il laboratorio ne ha avuto un riscontro immediato nei voti scolastici.
fetti importanti, a lungo termine, che ha sui si può definire in recessione, quanto piuttosto
* A Paola Ricchiardi vanno attribuiti l’introduzione, attribuiti i paragrafi: «Il tutoring per stimolare
i paragrafi «Un calo di motivazione intrinseca nelle la motivazione intrinseca», «Il campione», «La ri-
scuole secondarie?»; «Il modello didattico educativo», cerca valutativa», «Monitoraggio del lavoro svolto:
«Le strategie motivazionali», «Strategie per lo svilup- obiettivi dei tutor e partecipazione degli studenti»,
po di un apprendimento in profondità», «Selezione e «Efficacia del progetto in base agli esiti scolastici: i
formazione dei tutor», «Efficacia del progetto secondo voti migliorano?», «Efficacia del progetto secondo la
i docenti di classe: tra apprezzamento e possibilità valutazione dei tutor», «Il progetto è efficace secondo
di collaborazione», «Efficacia del progetto percepita gli studenti?». E.M. Torre ha realizzato inoltre le
dai docenti esperti». A Emanuela M. Torre vanno analisi statistiche dei dati.
Si è passati infatti da un tasso del 2,7% a uno del 3,1% losofia e Scienze dell’Educazione), il Politecnico e la
nella secondaria di primo grado (2005-06 e 2006-07) e Fondazione Agnelli. In particolare, per il Comune di
dal 13,8% al 15% per la secondaria di secondo grado. Torino, la promozione del progetto si deve all’Assessora
3
Dati 2006-07. alle politiche educative, la Dott.ssa Mariagrazia Pel-
4
http://www.invalsi.it/areadati/SNV/09-10/Sinte- lerino. Responsabili del progetto «Scuola dei compiti»
si_SNV_2009_2010.pdf. sono, per la Città di Torino, la Dott.ssa R. Melgiovanni
OCDE, Résultats du PISA 2009. Surmonter le milieu (Funzionario – Direzione Servizi Educativi) e, per l’U-
social: L’égalité des chances et l’équité du rendement niversità, la Prof.ssa M. Marchisio. Ha accompagnato
de l’apprentissage (Vol. II), PISA, Éditions OCDE, e sostenuto il progetto L. Tosco (Dirigente Servizio
2011, http://dx.doi.org/10.1787/9789264091528-fr. Orientamento e Formazione).
286
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
Segue poi la motivazione intrinseca, che di S. Harter con la scala motivazionale co-
struita dalla stessa autrice.9 Tali esiti sono
6
D.I. Cordova e M.R. Lepper, Intrinsic motivation
and the process of learning: Beneficial effects of con- 8
R.J. Vallerand, L.G. Pelletier, M.R. Blais, N.M. Briere,
textualization, personalization, and choice, «Journal C. Senecal e E.F. Vallieres, The academic motivation
of Educational Psychology», vol. 88, n. 4, 1996, pp. scale: A measure of intrinsic, extrinsic and amotiva-
715-730. tion in education, «Educational and Psychological
7
B. Horyna e J.M. Bonds-Raacke, Differences in students’ Measurement», vol. 52, n. 4, 1992, pp. 1003-1017.
motivation to attend college: Large versus small high 9
S. Harter, A new Self-report scale of intrinsic versus
schools, «Education», vol. 132, n. 4, 2012, pp. 708-724. extrinsic orientation in the classroom: Motivational
287
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
stati riconfermati da studi successivi, come Questo porterebbe gli studenti a focalizzar-
quelli di Gottfried,10 Otis,11 Lepper12 e Cor- si maggiormente sulla conquista di buone
pus.13 Quest’ultima ricerca ha mostrato che valutazioni, a dare meno importanza a ciò
il decrescere della motivazione intrinseca che apprendono, alle conquiste effettuate,
è connesso alla percezione che la scuola se- cercando principalmente di evitare le pu-
condaria sia orientata prevalentemente alla nizioni degli adulti (note, brutti voti, ecc.).16
performance e fatichi a valorizzare l’impegno, Un’ampia indagine, che ha coinvolto un
il coinvolgimento e il processo di costruzione campione di 1.600 studenti dai 9 ai 17 anni,
della competenza. Secondo le ricerche, la pur confermando la diminuzione progres-
motivazione intrinseca decrescerebbe infatti siva della motivazione intrinseca e della
in relazione alla diminuzione del supporto motivazione estrinseca fino ai 15 anni, ha
degli adulti nelle secondarie, a cui viene individuato come fattore capace di contra-
progressivamente sostituito un controllo stare tale trend lo stile didattico-educativo
basato sulla stigmatizzazione e sanzione dei adottato dall’insegnante.17 Fornire sostegno
comportamenti inadeguati.14 per la progressiva responsabilizzazione dello
Gli effetti negativi sulla motivazione studente, ad esempio, risulta correlato posi-
intrinseca di uno stile educativo controllan- tivamente allo sviluppo della motivazione
te sono ben noti. Nella scuola secondaria intrinseca, della percezione di autoefficacia e
crescono anche le aspettative relative alle dell’atteggiamento positivo verso la scuola,18
prestazioni e il confronto normativo e sociale.15 nonché a buoni esiti scolastici. Gottfried,19
allo stesso modo, evidenzia l’importanza
and informational components, «Developmental Psy-
che i genitori valorizzino l’apprendimento
chology», vol. 17, n. 3, 1981, pp. 300-312; S. Harter e piuttosto che le performance, per favorire il
B.K. Jackson, Trait vs. no trait conceptualizations of permanere della motivazione intrinseca. Tali
intrinsic/extrinsic motivational orientation, «Motiva- funzioni possono essere svolte efficacemente
tion and Emotion», vol. 16, n. 3, 1992, pp. 209-230.
10
A.E. Gottfried, J.S. Fleming e A.W. Gottfried, Continu-
anche da un tutor, che può essere facilitato
ity of academic intrinsic motivation from childhood
through late adolescence: A longitudinal study, «Journal (a cura di), Academic motivation of adolescents, vol.
of Educational Psychology», vol. 93, n. 1, 2001, pp. 3-13. 2, Greenwhich (CT), Information Age, 2002, pp. 1-28.
11
N. Otis, F.M.E. Grouzet e L.G. Pelletier, Latent mo- 16
J. Reeve e H. Jang, What teachers say and do to sup-
tivational change in an academic setting: A 3-year port students’ autonomy during a learning activity,
longitudinal study, «Journal of Educational Psychol- «Journal of Educational Psychology», vol. 98, n. 1,
ogy», vol. 97, n. 2, 2005, pp. 170-183. 2006, pp. 209-218.
12
M.R. Lepper, J.H. Corpus e S.S. Iyengar, Intrinsic and 17
N. Gillet, R.J. Vallerand e M-A.K. Lafrenière, Intrinsic
extrinsic motivation orientations in the classroom: Age and extrinsic school motivation as a function of age:
differences and academic correlates, «Journal of Edu- Mediating role of autonomy support, «Social Psychol-
cational Psychology», vol. 97, n. 2, 2005, pp. 184-196. ogy of Education», vol. 15, n. 1, 2012, pp. 77-95.
13
J.H. Corpus, M. McClintic-Gilbert e A.O. Hayenga, 18
A. Dutton Tillery, K. Varjas, A.T. Roach, G.P. Kuperminc
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
Within-year changes in children’s intrinsic and extrin- e J. Meyers, The importance of adult connections in
sic motivational orientations: Contextual predictors adolescents’ sense of school belonging: Implications for
and academic outcomes, «Contemporary Educational schools and practitioners, «Journal of School Violence»,
Psychology», vol. 34, n. 2, 2009, pp. 154-166. vol. 12, n. 2, 2013, pp. 134-155.
14
R.M. Ryan e E.L. Deci, Self-determination theory and 19
A.E. Gottfried, G.A. Marcoulides, A.W. Gottfried e
the facilitation of intrinsic motivation, social develop- P.H. Oliver, A latent curve model of parental motiva-
ment, and well-being, «American Psychologist», vol. tional practices and developmental decline in math
55, n. 1, 2000, pp. 68-78. and science academic intrinsic motivation, «Journal
15
B.J. Zimmerman, Achieving self-regulation: The trial of Educational Psychology», vol. 101, n. 3, 2009, pp.
and triumph of adolescence. In F. Pajares e T. Urdan 729-739.
288
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
289
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
25
K. Topping, The peer tutoring handbook: Promotive co- 27
Un’interessante classificazione delle forme di tutorato
operative learning, London, Croom Helm, 1988, trad. tra pari è proposta da N. Falchikov, Learning together:
it. Tutoring: l’insegnamento reciproco tra compagni, Peer tutoring in higher education, London-New York,
Trento, Erickson, 1997. Routledge Falmer, 2001.
26
S. Goodlad (a cura di), Mentoring and tutoring by 28
A. Baudrit, Le tutorat: Richesses d’une méthode péda-
student, London, Kogan Page, 1998. gogique, Bruxelles, De Boeck, 2002.
290
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
30
D. Miller, K. Topping e A. Thurston, Peer tutoring tional Research», vol. 53, n. 1, 2011, pp. 51-63; P.
in reading: The effects of role and organization on Tymms, C. Merrell, A. Thurston, J. Andor, K. Topping
two dimensions of self-esteem, «British Journal of e D. Miller, Improving attainment across a whole
Educational Psychology», vol. 80, n. 3, 2010, pp. district: School reform through peer tutoring in a
417-433. randomized controlled trial, «School Effectiveness
31
D. Reinheimer e K. McKenzie, The impact of tutor- and School Improvement: An International Journal
ing on the academic success of undeclared students, of Research, Policy and Practice», vol. 22, n. 3, 2011,
«Journal of College Reading and Learning», vol. 41, pp. 265-289.
n. 2, 2011, pp. 22-36. 35
J. Grogan, The appreciative tutor, «Journal of College
32
D. Guichard, L’effet-tuteur dans des activités de lecture Reading and Learning», vol. 42, n. 1, 2011, pp. 80-88.
et de résolution de problèmes au cours moyen, «Cahiers 36
G. Barnier, Le tutorat dans l’enseignement et la forma-
Alfred Binet», vol. 4, n. 669, 2001, pp. 51-65. tion, Paris, L’Harmattan, 2001.
291
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
292
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
293
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
Per gli studenti poco volitivi è necessario termine spagnolo che non conosci a quale
somministrare feedback costanti, che con- parola assomiglia? In questa frase quale si-
sentano loro di sviluppare competenze di gnificato potrebbe avere?», «Prova a trovare
monitoraggio, e proporre tecniche di au- una situazione in cui potresti usare questa
tovalutazione, che permettano di control- espressione» (sviluppo della comprensione),
lare il proprio processo di apprendimento. «Se fai questa operazione, che cosa accade?»,
Occorre inoltre insegnare loro strategie di «Quali dati ti mancano per risolvere il proble-
autoregolazione,44 come: darsi autoistruzioni; ma?», «Quali dati sono inutili?», «Come può
individuare strategie per tenere a mente gli finire questo racconto inglese?» (sviluppo del
obiettivi formulati; sviluppare la capacità ragionamento), «In quali altri modi avresti
di mantenere l’attenzione, anche di fronte a potuto risolvere il problema?» (sviluppo della
distrattori potenti; rinnovare l’interesse verso creatività), «Nella traduzione di questa frase
le attività che non scorrono naturalmente, hai commesso tre errori. Trovali», «Quali er-
senza fatica, apprendendo, ad esempio, a rori sono stati commessi nella risoluzione di
rielaborarecompiti complessi o noiosi, in modo questo problema? Quali nella formulazione
originale o ad autogratificarsi in itinere, per di questa frase in inglese?» (sviluppo della
anticipare la soddisfazione finale. È previsto capacità critica), «Perché hai scelto questa
dal modello didattico dei laboratori anche strategia piuttosto che quest’altra?», «A che
l’utilizzo di strumenti online,45 per poter for- cosa devi pensare per formulare correttamen-
nire esercizi a distanza, con autovalutazione te la forma negativa del verbo…?» (sviluppo
e autocorrezione. della metacognizione).46
294
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
funzione della pertinenza del corso di studi supporto e la propria esperienza didattica
frequentato con le discipline oggetto dei labo- per migliorare gli interventi in laboratorio.
ratori pomeridiani e del successo accademico
(media esami e CFU conseguiti). Tra i tutor
coinvolti sono presenti 6 studenti universitari Il campione
emigrati di prima o seconda generazione,
selezionati anche per favorire una migliore Il campione è composto da oltre 500
affiliazione degli studenti di origine straniera, studenti del terzo anno di 9 scuole secon-
nati in Paesi esteri o in Italia, ma da genitori darie di primo grado e del primo anno49 di
stranieri. Ciascun tutor ha gestito una media 10 scuole secondarie di secondo grado (487
di 9 studenti, divisi in gruppi. hanno svolto un percorso sufficiente per
I tutor hanno ricevuto una formazione poter essere considerati ai fini della ricerca
specifica, visto l’effetto positivo della stessa valutativa, alcuni hanno seguito più di un
evidenziato dalla ricerca sull’efficacia degli laboratorio in discipline diverse per un to-
interventi che utilizzano tale modello. La tale di 523 casi). Si tratta di ragazzi con una
formazione ha riguardato, per tutti i tutor, media di circa 14 anni in terza secondaria
innanzitutto gli aspetti psico-pedagogici, e in di primo grado e di 15 nel primo anno della
particolare le tecniche efficaci di tutoring e le secondaria di secondo grado.50 Si osserva una
strategie didattiche per il potenziamento della lieve superiorità numerica dei maschi (54%)
motivazione. Il basso livello di motivazione rispetto alle femmine (46%), in linea con la
è, infatti, considerato una delle difficoltà popolazione degli studenti delle scuole secon-
principali nel campione selezionato, insieme darie torinesi.51 Gli alunni di nazionalità non
a quelle disciplinari, se non causa di queste italiana risultano essere il 22,4%. Si tratta
ultime. I tutor che hanno effettuato i corsi di di una percentuale elevata, se si pensa che
«matematica sperimentale» hanno ricevuto sono stati selezionati gli alunni in difficoltà
anche una specifica formazione sull’utilizzo e che la percentuale di alunni stranieri nelle
del sistema integrato costituito dalla piatta- scuole torinesi è del 10,7%.52
forma Moodle e dalla suite Maple48 (da utiliz- Agli insegnanti è stato chiesto di scegliere
zare per le attività in aula e le esercitazioni gli studenti con difficoltà scolastiche conside-
a casa), sulle strategie didattiche più efficaci rate recuperabili. Si è deciso di non focalizzare
per costruire le proposte di consolidamento
delle competenze in matematica, sul sistema 49
Una piccola frazione degli studenti delle scuole secon-
di autovalutazione da proporre agli studenti darie di secondo grado frequentava la classe seconda
(11,5% di questo gruppo).
e sulla gestione delle attività a distanza. 50
Si registrano tuttavia anche un soggetto di 17 anni
Ciascun tutor è stato a sua volta affidato
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
295
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
l’attenzione sui soggetti pressoché destinati 1, congruentemente con questo dato, la mag-
alla bocciatura, dato che l’intervento è stato gior parte degli alunni è indirizzata ai corsi
svolto nel secondo quadrimestre avanzato. di matematica e matematica sperimentale.
Non in tutte le scuole questo criterio è stato L’alta percentuale di stranieri potrebbe spie-
rispettato, con il risultato di inficiare poten- gare invece le difficoltà incontrate nell’area
zialmente l’efficacia del progetto. La maggior linguistica. Ciò conferma la rispondenza del
parte degli studenti selezionati presenta, però, gruppo di studenti coinvolti ai criteri definiti
il profilo richiesto: scarse competenze nella per il progetto.
materia, attribuite dai docenti a una scarsa
consapevolezza dello studente delle proprie TABELLA 1
difficoltà (attribuzione causale disfunzionale); Distribuzione degli studenti per materia dei
scarso impegno, soprattutto a casa, e scarsa laboratori (secondaria di primo grado)
fiducia in sé. Le capacità di apprendimento Materia del corso
non risultano invece il problema principale pomeridiano
Frequenza Percentuale
(scuola secondaria di
di tali studenti: i docenti li descrivono dotati primo grado)
di una buona intelligenza nel 45% dei casi.
Per meglio valutare la tipologia di stu- Matematica 112 44,1
dente inviato ai laboratori di tutoring, per Matematica sperimentale 62 24,4
gli studenti della scuola secondaria di primo
Inglese 53 20,9
grado è possibile valutare anche gli esiti nelle
batterie di test attitudinali53 (proposte agli Francese 27 10,6
studenti che frequentano la classe seconda,
Totale 254 100,0
per indirizzarli in maniera consapevole negli
studi futuri). Il test sonda le potenzialità dei * Alcuni studenti hanno seguito i laboratori pomeridiani in
preadolescenti in cinque aree di pensiero due discipline.
(logico, astratto-simbolico, linguistico, stra-
tegico e concreto-spaziale). Esso si è rivelato Per quanto riguarda gli studenti della
predittivo per la riuscita nei primi anni della scuola secondaria di secondo grado, è possibile
scuola secondaria di secondo grado. L’analisi rilevare la rispondenza ai criteri di selezione
dei punteggi mostra che i ragazzi coinvolti previsti a partire dalle valutazioni assegnate
nel progetto «Scuola dei compiti» presentano ai ragazzi al termine del primo quadrimestre,
un punteggio medio complessivo al test di ossia prima dell’invio al laboratorio pomeri-
2,28 punti (la scala dei punteggi va da 0 a diano. Il voto medio ottenuto dai ragazzi è 4,8,
4), contro un punteggio medio statistico di anche in questo caso in linea con la richiesta
2,65. Si collocano dunque lievemente sotto di indirizzare ai laboratori studenti per i
la media, a conferma del fatto che si tratta quali si ritenesse possibile un recupero. In
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
di alunni che possono incontrare alcune dif- particolare osserviamo che la maggioranza
ficoltà, probabilmente superabili. Le carenze degli studenti (52,6%) ha un 5 o un 5 e mez-
più marcate si rilevano per quanto concerne zo, e il 15,2% ha avuto in pagella nel primo
le aree del pensiero astratto-simbolico e lin- quadrimestre la sufficienza. Un terzo circa
guistico. Come si può osservare nella tabella degli studenti ha però una valutazione di
partenza tra il 3 (5,9% dei casi) e il 4 e mezzo.
53
Test Arianna prodotto dal Centro di Orientamento Anche in quest’ordine di scuola la mag-
Scolastico e Professionale della Città di Torino-COSP. gioranza degli studenti viene indirizzata al
296
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
297
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
dei tutor e la partecipazione degli studenti; so la costanza nella frequenza alle attività, che
risultati in termini di miglioramento negli è mediamente stabile per il singolo studente,
esiti scolastici; efficacia percepita da parte e sulla base delle osservazioni dei tutor.
di ciascuna tipologia di soggetti coinvolti. I tutor percepiscono la relazione instaurata
con gli studenti come decisamente positiva
(essa è giudicata moltissimo o molto buona
Monitoraggio del lavoro svolto: obiettivi
nel 71,4% dei casi). Si tratta di un esito
dei tutor e partecipazione degli studenti
importante, in quanto risulta essere uno
Ciascuno degli studenti ha frequentato degli aspetti cruciali per il rinforzo della
mediamente 14 ore di laboratorio, articola- motivazione.
te in due ore per uno o due pomeriggi ogni Per quanto riguarda la partecipazione
settimana. attiva degli studenti in laboratorio, la for-
Si è voluto indagare innanzitutto se i mula del tutoring in piccolo gruppo sembra
tutor avessero colto le finalità generali del essere efficace e gradita. Secondo i tutor,
progetto, valutando la corrispondenza tra le il 58,1% degli studenti mostra infatti un
stesse e gli obiettivi specifici che i tutor si elevato livello di collaborazione tra pari e
sono posti per ciascun ragazzo. Da questa la metà circa degli alunni accetta volentieri
analisi emerge che il focus principale delle le attività proposte dal tutor. Pare, dunque,
attività realizzate riguarda il recupero e essersi creato nei piccoli gruppi un buon
l’acquisizione di competenze disciplinari: clima, supportivo e accogliente, in grado di
nel 69,3% dei casi scopo prioritario del tutor favorire il confronto reciproco e la messa in
è stato fare esercitare l’alunno (tale obiet- gioco personale. Quest’ultima è testimonia-
tivo è stato perseguito, in misura variabile, ta dall’impegno che, almeno all’interno del
per tutti gli alunni coinvolti), nel 60,8% laboratorio, una percentuale consistente di
favorire l’incremento delle competenze alunni mette nel superare le difficoltà che
nella materia. incontra nello svolgere le attività proposte
La rimotivazione dello studente è stata dal tutor (43,1%). Permangono, tuttavia,
indicata come obiettivo prioritario nel 58,9% aspetti meno positivi per quanto concerne il
degli interventi condotti. Meno considerati mantenimento dell’attenzione e la facilità
dai tutor sono invece gli obiettivi legati al a recepire i contenuti proposti, giudicati di
trasferimento di efficaci strategie di appren- livello elevato solamente in poco più di un
dimento (52,7%) e di organizzazione dello terzo dei casi. Alcuni aspetti legati alle con-
studio (43,8%). La tipologia di obiettivi scelti dizioni contingenti di attuazione del progetto
è congruente con le difficoltà portate dagli (attività avviate a secondo quadrimestre
studenti e già rilevate dai docenti di classe iniziato con lacune magari più difficili da
(scarsa competenza nella disciplina dovuta colmare, carico di lavoro pomeridiano ag-
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
298
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
Efficacia del progetto in base agli esiti tare delle ore svolte aumenta anche il voto
scolastici: i voti migliorano? ottenuto. Se distinguiamo due gruppi, uno
composto dagli studenti che non sono riusciti
Per rilevare l’efficacia del progetto, si è a raggiungere la sufficienza e l’altro da quelli
scelto di prendere in considerazione innan- che l’hanno raggiunta, tale differenza diventa
zitutto gli esiti scolastici. Per gli studenti significativa (p = 0,03).
delle scuole secondarie di secondo grado è Nel complesso, dunque, è possibile af-
stato possibile confrontare i voti ottenuti fermare che l’intervento proposto ha effetti
nel primo quadrimestre nelle discipline positivi sugli esiti degli studenti che riescono
interessate con quelli conseguiti al termine a migliorare il loro voto e, nella maggior parte
dell’anno scolastico, dopo la partecipazione dei casi, a ottenere almeno la sufficienza. Con
al laboratorio pomeridiano.57 Pur nella con- buone probabilità, se le attività laboratoriali
sapevolezza che la valutazione, soprattutto avessero inizio più precocemente nell’anno e
a fine anno scolastico, risente di una serie consentissero una frequenza più prolungata,
di fattori che possono modificarne in parte esse favorirebbero il pieno recupero degli
la rispondenza agli esiti effettivi raggiunti studenti «in bilico», che potrebbero più facil-
dal ragazzo, si ritiene che essa possa essere mente riuscire a colmare le lacune iniziali,
comunque uno degli indicatori degli effetti rimotivarsi e proseguire così con maggiori
di un percorso. probabilità di riuscita il percorso scolastico.
Al termine del laboratorio il voto medio
degli studenti aumenta di un punto in tutte
le discipline; solo per chimica l’incremento Efficacia del progetto secondo la
è di mezzo punto.58 valutazione dei tutor
Si osserva in particolare che il 61,9% degli Per rilevare l’efficacia del progetto in
studenti ottiene la piena sufficienza (contro termini di sviluppo motivazionale e delle
il 15,2% iniziale). Un quarto di questi (il 16% competenze disciplinari degli studenti sono
del campione) ha una valutazione di 7 (in un state confrontate le osservazioni iniziali e
caso di 8). Gli studenti con il 5 sono dimezzati finali dei tutor. All’inizio del corso, gli studenti
rispetto al primo quadrimestre e quelli con vengono infatti indicati come poco o per nulla
il 4 scendono all’11%.59 Occorre però anche motivati nel 45% dei casi e nel 63,2% paiono
valutare le effettive ore di frequenza degli dedicarsi poco allo studio a casa. Al termine
studenti. Se si mettono in relazione i voti del la percentuale di coloro che hanno uno scarso
secondo quadrimestre con il numero di ore livello di motivazione, secondo l’opinione dei
di laboratorio frequentate da ogni studente, tutor, scende al 14% e sono solo più il 30,2%
si osserva che tendenzialmente all’aumen- degli alunni a non svolgere con regolarità le
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
299
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
10,0%
5,0%
0,0%
1 2 3 4 5
Prima Dopo
300
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
meglio comprese e affrontate grazie alla deve essere attribuito alle frequenti assenze.
possibilità di dialogo che la situazione offre. Altri ancora sostengono di non avere difficoltà
I tutor rilevano ancora l’efficacia di lavorare nella materia oggetto del laboratorio. Tali
in un setting che non prevede valutazione. motivazioni confermerebbero la presenza
Ciò consente ai ragazzi di esporre in maniera di un’attribuzione causale disfunzionale,
libera i propri dubbi, le proprie difficoltà e di rilevata sia dai docenti di classe che dai tutor.
mettersi in gioco nel cercare di risolverle senza Nel complesso gli studenti riconoscono
il timore di essere giudicati (tale fattore po- l’efficacia del progetto rispetto al recupero
trebbe spiegare, ad esempio, la perseveranza delle difficoltà iniziali. L’80% di questi afferma
di fronte alle difficoltà più sopra descritta). infatti di avere recuperato «abbastanza» o
Particolare importanza, infine, viene «molto» le lacune iniziali. Il 75,3% dichiara
data alla relazione che si instaura tra tutor inoltre di averne avuto un riscontro imme-
e studente, favorita dalla prossimità gene- diato sui voti.
razionale. Grazie al rapporto che si crea tra In particolare si osserva un incremento
i due soggetti, il tutor ha la possibilità di percepito consistente (vedi figura 2) nell’inte-
ascoltare e chiarire e, come emerge più vol- resse per la disciplina (che passa da una media
te tra le risposte dei tutor, rassicurare, «far di 2,95, in una scala da 1 a 5, a una media di
capire al ragazzo che è capace», gratificare. 3,83), nella fiducia nelle proprie possibilità
Non mancano le difficoltà: i tutor utilizzano di riuscita (da 2,76 a 3,96) e nell’impegno
lo spazio disponibile allo scopo di eviden- a casa (da 2,8 a 3,6). Gli alunni sostengono
ziare i fattori di utilità del progetto per far anche di partecipare in maniera più attiva
presente alcuni disagi, quali la fatica nel far alle lezioni in classe (da 3,11 a 3,8) e di avere
mantenere un livello di attenzione adeguato incrementato le loro conoscenze nella disci-
o nel modificare convinzioni e misconcezioni plina (da 2,63 a 3,71).
radicate (o sostenute in maniera provocatoria
dagli adolescenti).
Profilo alunno (autovalutazione)
Nel complesso i tutor colgono le potenzia-
lità del setting didattico proposto e cercano Interesse
4
di sfruttarle, spesso in maniera adeguata, 3,5
3
per quanto a volte ingenua. 2,5
Fiducia in sé 2 Conoscenze
1,5
Il progetto è efficace secondo gli 1
studenti?
Gli studenti riconducono le loro difficoltà
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
Partecipazione in
nella materia principalmente alla scarsa Studio a casa
classe
comprensione della stessa (36,7%) e meno al
limitato impegno nello studio (32,1%) e allo Prima Dopo
scarso interesse per la disciplina (9,8%). In
qualche caso gli alunni ammettono di avere Fig. 2 Profilo alunno prima e dopo il corso (auto-
poca concentrazione, attenzione e determi- valutazione).
nazione. Alcuni ragazzi affermano inoltre che
hanno problemi solo nelle verifiche e non nel Il corso ha raggiunto anche una buona va-
capire la materia o che lo scarso rendimento lutazione in termini di organizzazione (l’81,6%
301
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
dichiara che il corso è stato ben organizzato), alla fine del percorso il profilo motivazionale
con orari abbastanza o molto adeguati (oltre dello studente, il suo livello di competenza
il 70%), materiali interessanti (oltre l’80%). nella disciplina e la sua capacità di appren-
Oltre il 79% parteciperebbe nuovamente dimento complessiva.
al corso. L’aspetto più apprezzato, come ipo- I docenti ritengono che, prima del percorso,
tizzato, è stato il rapporto privilegiato con il gli studenti avessero principalmente scarse
tutor (oltre il 90% dichiara di avere avuto una competenze nella materia (media di 2,08 in
buona relazione), che risulta essere l’elemento una scala da 1 a 5), riconducibili probabilmen-
chiave per favorire lo sviluppo di fiducia in te a un’attribuzione causale disfunzionale
sé e motivazione. (2,12) e a uno scarso impegno, soprattutto a
Ulteriori elementi vengono dall’analisi casa (2,14), forse connesso a una debole fidu-
delle risposte aperte, nelle quali gli studenti cia in sé (2,26). Il quadro iniziale è dunque
ribadiscono il gradimento per il corso («non quello di uno studente scarsamente motivato
cambierei nulla», «mi è piaciuto così», «era (media di 2,34), ma con buone potenzialità
perfetto», ecc.) e affermano che il progetto di apprendimento.
potrebbe migliorare introducendo un monte Al termine del percorso (vedi figura 3),
ore più elevato da dedicare alla conversazione secondo i docenti, gli alunni sono migliorati
in lingua, agli approfondimenti, alle attività in tutti gli ambiti: hanno incrementato il
pratiche in laboratorio. Riterrebbero inoltre livello di motivazione generale (3,07), hanno
utili verifiche simulate durante le ore di tu- maggiore fiducia nelle loro possibilità (2,95)
toring per mettersi alla prova. Gradirebbero e hanno acquisito un’attribuzione causale
maggiore interattività, più esperienze prati- meno disfunzionale (2,61). Sono inoltre
che e ludiche, una maggiore personalizzazione portati a impegnarsi di più, soprattutto
da parte del tutor. Richiedono una maggiore nello studio a casa (2,71). Tale quadro ha
stabilità negli orari e nella definizione dei ripercussioni positive anche sul livello di
pomeriggi da dedicare al laboratorio. competenza nella disciplina che migliora
È interessante, infine, notare come gli (2,73).
studenti segnalino, come elemento negativo,
la presenza di compagni poco interessati, e
Profilo alunno (osservazione del docente)
quindi portati a disturbare le attività nel piccolo
gruppo, e indichino l’importanza di anticipare
Motivazione
il laboratorio nell’anno scolastico e, più volte, la 4
necessità di una maggiore collaborazione tra 3,5
Capacità di 3 Attribuzione
tutor e docente di classe. Ci sembrano questi apprendimento 2,5 causale
2
indicatori del fatto che gli studenti hanno per- 1,5
1
cepito l’utilità dell’opportunità offerta loro per
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
Anche ai docenti, come ai tutor e agli Fig. 3 Profilo dell’alunno prima e dopo il corso
alunni, è stato chiesto di rilevare all’inizio e (secondo il docente).
302
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
Nonostante risulti che non siano stati maggiormente qualificante del progetto la
sempre adeguatamente coinvolti, i docenti relazione di aiuto che si è venuta a creare
di classe apprezzano complessivamente i tra tutor e ragazzi e il clima instaurato in
miglioramenti dei ragazzi e, a fine percor- laboratorio dagli universitari, sottolineato
so, considerano il laboratorio pomeridiano già dagli altri attori coinvolti nel progetto.
utile nell’82,6% dei casi e dichiarano che Il progetto in generale è stato considerato
ne terranno conto nella valutazione finale efficace (media di 3,6 in una scala da 1 a 4),
nell’83% dei casi. grazie soprattutto alle competenze del tutor
Nelle risposte aperte gli insegnanti che, nella maggior parte dei casi, sembra
confermano il miglioramento percepito nei essere riuscito a coinvolgere attivamente
ragazzi a livello di motivazione, di fiducia gli studenti nell’apprendimento. Quello che
nelle proprie possibilità, di atteggiamento risulta essere mancato è un adeguato raccordo
nei confronti della disciplina, di partecipa- con gli insegnanti di classe, in alcune scuole
zione in classe, di attenzione, di impegno a meno disponibili alla collaborazione, che ha
casa. Rilevano altresì miglioramenti nelle creato numerosi problemi, anche sulla stessa
capacità di ragionamento e una maggiore frequenza dei ragazzi alle lezioni.
consapevolezza delle reali difficoltà da parte
degli alunni. Riscontrano, sia pur in misura
più tiepida, un incremento nelle competenze Conclusioni
acquisite e nel profitto. Un maggior numero
di ore da destinare al laboratorio o un suo Nel contributo è stato presentato un
inserimento più precoce nelle attività scola- intervento di tutoring in piccolo gruppo,
stiche potrebbe produrre effetti più incisivi volto a favorire l’incremento di motivazio-
anche sulle effettive acquisizioni degli alunni. ne intrinseca e competenze disciplinari in
Il laboratorio è visto come un’occasione studenti di una fascia d’età particolarmente
offerta allo studente per colmare le proprie a rischio (fine scuola secondaria di primo
lacune e come supporto per sostenere e raf- grado e inizio della secondaria di secondo
forzare l’attività svolta in classe. Tale dato ci grado). La ricerca valutativa ha evidenzia-
sembra particolarmente importante, poiché to una convergenza nei giudizi dei diversi
indica la possibilità, vincolata a strategie attori coinvolti sia rispetto allo sviluppo
opportune di coinvolgimento dei docenti di motivazionale, in contrasto con il décalage
classe, di costruire raccordi più stretti tra naturale, individuato dagli studi, tra gli altri,
attività di laboratorio e di aula, a vantaggio di S. Harter, sia rispetto all’incremento delle
degli studenti. competenze disciplinari, segnalate anche da
un aumento delle votazioni nella disciplina
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
303
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
cerne gli aspetti perfezionabili (ad esempio, Corpus J.H., McClintic-Gilbert M. e Hayenga A.O.
collocazione nell’anno scolastico, coordina- (2009), Within-year changes in children’s in-
mento tra tutor e docente di classe, elementi trinsic and extrinsic motivational orientations:
Contextual predictors and academic outcomes,
da focalizzare nella formazione dei tutor, ecc.).
«Contemporary Educational Psychology», vol.
Il progetto di tutoring «Scuola dei compi- 34, n. 2, pp. 154-166.
ti» si propone, dunque, come una strategia Csikszentmihalyi M. e Schneider B. (2000), Beco
efficace di promozione del successo scolastico ming adult: How teenagers prepare for the
di studenti che presentano difficoltà moti- world of work, New York, Basic Books, trad. it.
vazionali, alcune difficoltà scolastiche e un Diventare adulti. Gli adolescenti e l’ingresso
profilo di competenze non eccessivamente nel mondo del lavoro, Milano, Raffaello Cor-
compromesso. Un supporto aggiuntivo e tina, 2002.
Dutton Tillery A., Varjas K., Roach A.T., Kuper-
l’individuazione di una persona adulta di
minc G.P. e Meyers J. (2013), The importance
riferimento, vicina agli studenti per età, of adult connections in adolescents’ sense of
possono consentire loro di non rischiare school belonging: Implications for schools and
di demotivarsi ulteriormente. Il progetto practitioners, «Journal of School Violence», vol.
si propone anche come strategia efficien- 12, n. 2, pp. 134-155.
te, in quanto consente di raggiungere un Falchikov N. (2001), Learning together: Peer tutor-
numero di studenti relativamente ampio, ing in higher education, London-New York,
Routledge Falmer.
valorizzando le risorse di giovani universi-
Fitzpatrick J., Christie C. e Mark M.M. (2009),
tari, intenzionati a sperimentarsi in campo Evaluation in action, Thousand Oaks, Sage.
didattico-educativo. Gillet N., Vallerand R.J. e Lafrenière M-A.K. (2012),
Intrinsic and extrinsic school motivation as a
function of age: Mediating role of autonomy
Bibliografia support, «Social Psychology of Education», vol.
15, n. 1, pp. 77-95.
Barnier G. (2001), Le tutorat dans l’enseignement Goodlad S. (a cura di) (1998), Mentoring and
et la formation, Paris, L’Harmattan. tutoringby student, London, Kogan Page.
Baudrit A. (2002), Le tutorat: Richesses d’une Gottfried A.E., Fleming J.S. e Gottfried A.W. (2001),
méthode pédagogique, Bruxelles, De Boeck. Continuity of academic intrinsic motivation
Baudrit A. (2010), La mixité scolaire: Une théma- from childhood through late adolescence: A
tique (encore) d’actualité? Enseignement réci- longitudinal study, «Journal of Educational
proque et tutorat réciproque: Analyse compa- Psychology», vol. 93, n. 1, pp. 3-13.
rative de deux méthodes pédagogiques, «Revue Gottfried A.E., Marcoulides G.A., Gottfried A.W.
française de pédagogie», n. 171, pp. 119-143. e Oliver P.H. (2009), A latent curve model of
Bezzi C. (2011), La linea d’ombra: problemi e so- parental motivational practices and develop-
luzioni di ricerca sociale e valutativa, Milano, mental decline in math and science academic
FrancoAngeli. intrinsic motivation, «Journal of Educational
Cleary T.J. e Chen P.P. (2009), Self-regulation, Psychology», vol. 101, n. 3, pp. 729-739.
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
motivation, and math achievement in middle Grogan J. (2011), The appreciative tutor, «Journal
school: Variations across grade level and math of College Reading and Learning», vol. 42, n.
context, «Journal of School Psychology», vol. 1, pp. 80-88.
47, n. 5, pp. 291-314. Guichard D. (2001), L’effet-tuteur dans des activi-
Cordova D.I. e Lepper M.R. (1996), Intrinsic mo- tés de lecture et de résolution de problèmes au
tivation and the process of learning: Beneficial cours moyen, «Cahiers Alfred Binet», vol. 4, n.
effects of contextualization, personalization, and 669, pp. 51-65.
choice, «Journal of Educational Psychology», Harter S. (1981), A new Self-report scale of intrinsic
vol. 88, n. 4, pp. 715-730. versus extrinsic orientation in the classroom:
304
Progetti di tutoring per contrastare l’insuccesso scolastico
f
Motivational and informational components, Ministero della Pubblica Istruzione (2008), La
«Developmental Psychology», vol. 17, n. 3, pp. dispersione scolastica. Indicatori di base,
300-312. Roma, MPI.
Harter S. e Jackson B.K. (1992), Trait vs. no trait Ministero della Pubblica Istruzione (2008), La
conceptualizations of intrinsic/extrinsic moti- scuola in cifre. Rapporto 2007, Roma, MPI.
vational orientation, «Motivation and Emotion», Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
vol. 16, n. 3, pp. 209-230. Ricerca (2011), Esiti degli scrutini e degli
Hattie J. (2012), Visible learning for teachers. Esami di stato del secondo ciclo di istruzione,
Maximizing impact on learning, London-New Roma, MIUR.
York, Routledge. National Research Council (2004), Engaging scho-
Horyna B. e Bonds-Raacke J.M. (2012), Differences ols: Fostering high school students’ motivation
in students’ motivation to attend college: Large to learn, Washington, Board on children, Youth
versus small high schools, «Education», vol. and Families, Division of Behavioral and Social
132, n. 4, pp. 708-724. Sciences and Education.
Jordan M. (2012), Paired reading: The use of a OCDE (2011), Résultats du PISA 2009. Surmonter
cross-age peer-tutoring programme between le milieu social: L’égalité des chances et l’équité
transition year students and first year stu- du rendement de l’apprentissage (volume
dents, «Journal of Special Needs Education II), PISA, Éditions OCDE, http://dx.doi.
in Ireland», vol. 26, n. 1, pp. 45-55. org/10.1787/9789264091528-fr.
Kember D., Ho A. e Hong C. (2010), Characterising Otis N., Grouzet F.M.E. e Pelletier L.G. (2005),
a teaching and learning environment capable Latent motivational change in an academic
of motivating student learning, «Learning En- setting: A 3-year longitudinal study, «Journal
vironments Research», vol. 13, n. 1, pp. 43-57. of Educational Psychology», vol. 97, n. 2, pp.
Kuhl J. (1984), Volitional aspects of achievement 170-183.
motivation and learned helplessness: Toward a Poláček K. (2008), Voce: tutor. In J.M. Prellezo, C.
comprehensive theory of action-control. In B.A. Nanni e G. Malizia (a cura di), Dizionario di
Maher, Progress in experimental personality Scienze dell’Educazione, Roma, LAS, p. 1220.
research, New York, Academic Press, vol. 13, Reeve J. e Jang H. (2006), What teachers say and
pp. 99-171. do to support students’ autonomy during a
Lepper M.R., Corpus J.H. e Iyengar S.S. (2005), learning activity, «Journal of Educational
Intrinsic and extrinsic motivation orientations Psychology», vol. 98, n. 1, pp. 209-218.
in the classroom: Age differences and academic Reinheimer D. e McKenzie K. (2011), The impact
correlates, «Journal of Educational Psychology», of tutoring on the academic success of unde-
vol. 97, n. 2, pp. 184-196. clared students, «Journal of College Reading
Marchisio M., Melgiovanni R. e Rabellino S. and Learning», vol. 41, n. 2, pp. 22-36.
(2013), La piattaforma Moodle al servizio Ricchiardi P. (2005), Ricominciamo dal desiderio,
del recupero scolastico nel progetto «Scuola Torino, SEI.
dei compiti» della Città di Torino. In T. Leo Ritchhart R., Church M. e Morrison K. (2011),
(a cura di), Atti del MoodleMoot Italia 2013, Making thinking visible, San Francisco,
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
305
settembre 2014
13/3 L’integrazione scolastica e sociale
Topping K. (1988), The peer tutoring handbook: trinsic, extrinsic and amotivation in education,
Promotive co-operative learning, London, «Educational and Psychological Measurement»,
Croom Helm, trad. it. Tutoring: l’insegnamento vol. 52, n. 4, pp. 1003-1017.
reciproco tra compagni, Trento, Erickson, 1997. Vianin P. (2006), La motivation scolaire. Com-
Topping K., Miller D., Murray P., Henderson S., ment susciter le désir d’aprendre?, Bruxelles,
Fortuna C. e Conlin N. (2011), Outcomes in a De Boeck.
randomised controlled trial of mathematics Wentzel K.R. e Wigfield A. (2009), Handbook of mo-
tutoring, «Educational Research», vol. 53, n. tivation at school, New York, Taylor & Francis.
1, pp. 51-63. Wigfield A. e Eccles S.J. (2000), Expectancy-value
Torre E.M. (2006), Il tutorato: Teorie e pratiche theory of achievement motivation, «Contempo-
educative, Roma, Carocci. rary Educational Psychology», n. 25, pp. 68-81.
Tymms P., Merrell C., Thurston A., Andor J., Top- Zimmerman B.J. (2000), Attaining self-regulation.
ping K. e Miller D. (2011), Improving attainment A social-cognitive perspective. In M. Boekaerts,
across a whole district: School reform through P. Pintrich e M. Zeider (a cura di), Handbook
peer tutoring in a randomized controlled trial, of self-regulation, Orlando, Academic Press,
«School Effectiveness and School Improvement: pp. 13-39.
An International Journal of Research, Policy Zimmerman B.J. (2002), Achieving self-regulation:
and Practice», vol. 22, n. 3, pp. 265-289. The trial and triumph of adolescence. In F.
Vallerand R.J., Pelletier L.G., Blais M.R., Briere Pajares e T. Urdan (a cura di), Academic moti-
N.M., Senecal C. e Vallieres E.F. (1992), The vation of adolescents, vol. 2, Greenwhich (CT),
academic motivation scale: A measure of in- Information Age, pp. 1-28.
Abstract
International literature has for some time highlighted the secondary school period as a particularly risky one as
© Edizioni Erickson – L’integrazione scolastica sociale
regards scholastic success for more vulnerable pupils, which is also due to a generalised drop in intrinsic motiva-
tion (Harter, 1981; Horyna and Bonds-Raacke, 2012). In order to tackle these difficulties a tutoring programme,
targeted at small groups of lower and upper secondary school students risking scholastic failure, has been designed
and tested. The didactic model adopted envisages the use of specific motivational strategies and the structuring of
activities aimed at encouraging significative learning, using technological supports as well. The programme, which
aims to encourage strengthening of motivation and of competences in specific subjects (such as maths, physics and
foreign languages), involved 500 students, attending 9 different schools. Evaluation of the programme’s efficacy
was made using several tools. Some of the most important results are that students and teachers state that they
saw significant improvements and that over 75% of students attending the workshop noticed an immediate effect
on their school marks.
306