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Esempio di PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.

I) per Audioleso

INFORMAZIONI SANITARIE (L’alunno sarà indicato con G.) - Profonda Sordità


Neurosensoriale Bilaterale pantonale con secondaria disabilità d’apprendimento Art. 3 comma 3
della Legge n. 104 del 1992 - Protesizzato - Codice ICD10: H 90.3 – F 81 - Azienda Asl .
INFORMAZIONI SCOLASTICHE - RISORSE UMANE A SOSTEGNO-- Docente di
sostegno ore 18 e : Assistente alla comunicazione. Scolarità : Frequenta il IV Industriale e
proviene dal III, promosso senza debiti raggiungendo appena la sufficienza.ANALISI DELLA

SITUAZIONE DI PARTENZA CONTESTO SCOLASTICO - 18 ore settimanali di


sostegno e 21 ore settimanali di assistenza alla comunicazione La classe è composta da 22 alunni,
tutti maschi.
SITUAZIONE SCOLASTICA ATTUALE - L’alunno presenta discrete potenzialità cognitive ma,
a causa del grave deficit uditivo, ha necessità di essere seguito in modo costante per 18 ore ed è
proficua la figura dell’assistente della comunicazione, presente anche nelle ore non rientranti nel
sostegno. L’apporto dell’insegnante di sostegno e dell’assistente alla comunicazione è indirizzato
a colmare e superare le comprensibili difficoltà incontrate dall’alunno nel processo di
insegnamento- apprendimento, tra cui la comprensione delle spiegazioni orali di tutte le materie
curriculari. La sordità può essere definita un handicap nascosto, in quanto le difficoltà che ne
derivano non sono facilmente e immediatamente individuabili. La sordità, infatti, è un deficit
sensoriale che lascia integre le facoltà intellettive – se non associata ad altri handicap – e quindi le
problematiche scolastiche sono collegate alla difficoltà nella comunicazione, più grave nel caso di
G, il quale utilizza solo la lettura labiale e non anche la LIS, con tutte le implicazioni che questo
comporta sui tempi di attenzione, sulla fatica e sulla necessità di prevedere strategie didattiche
alternative. Del resto, l’accesso all’apprendimento avviene prevalentemente attraverso due canali:
la lezione frontale del docente e l’interrogazione come strumento di verifica. Va tenuto presente,
in effetti, che le difficoltà di apprendimento dello studente sordo, sono essenzialmente legate alla
decodificazione, comprensione e uso della lingua orale e scritta. Di fronte a qualsiasi contenuto
disciplinare, .G. deve operare a livello metalinguistico su di un materiale – quello linguistico –
povero sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo : i problemi di ordine morfologico,
sintattico e lessicale si accompagnano a difficoltà a sviluppare inferenze, rilevare incongruenze,
cogliere differenze tra informazioni apparentemente simili, interpretare messaggi metaforici o
modi di dire. Inoltre, il tempo di attenzione risulta più ridotto rispetto a quello degli altri alunni in
quanto, prima di giungere alla comprensione, deve preoccuparsi di labioleggere e interpretare i
suoni dalle labbra dell’interlocutore. Per quanto detto, al fine di favorire l’apprendimento dello
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studente e per garantire la sua integrazione scolastica, è importante organizzare un ambiente classe
in cui la comunicazione: avvenga in ambienti stimolanti e animati; sia riferita a situazioni reali e
pertinenti; sia caratterizzata da pluralità di lingue e modalità comunicative (lingua verbale e
scritta, lettura labiale), da diversi strumenti tecnologici (computer); sia espressione di diverse
modalità di organizzazione del lavoro (individuale, in gruppi, collettivo). In tal modo, si consente
all’alunno di seguire in modo completo ed esaustivo l’attività scolastica giornaliera e di
partecipare attivamente alle dinamiche della classe, in linea con i principi di inclusione scolastica e
realizzazione del se persona. In particolare, non si può prescindere dalla personalità dell’alunno il
quale appare un ragazzo egocentrico, esuberante, ma meno irrequieto rispetto agli anni precedenti,
grazie anche al nuovo contesto classe ed ad un indice maggiore di maturità. L’alunno ha rispetto
delle regole scolastiche, tenendo un comportamento, quasi sempre, consono ai luoghi e alle
persone. Si ribadisce, ancora una volta, che l’alunno potrebbe pervenire a pregevoli risultati se
migliorasse il rendimento scolastico, impegnandosi nelle ore di studio a casa, sempre nei limiti
delle sue capacità e grazie all’apporto dell’insegnante di sostegno e dell’assistente alla
comunicazione. ANALISI DELLE AREE (AREA COGNITIVA, PSICO-MOTORIA
LINGUISTICA, LOGICO-MATEMATICA PSICOAFFETTIVA) …….
AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO PROGRAMMAZIONE
Il Consiglio di Classe ha deliberato che l’alunno G. seguirà la programmazione riconducibile agli
OBIETTIVI MINIMI conforme ai programmi ministeriali o comunque ad essi globalmente
corrispondenti, in attuazione di quanto prescritto dall’art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del
21/5/2001. Pertanto, in adempimento alle previsioni normative, saranno previsti:- Un programma
minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;- Per le verifiche che verranno
effettuate durante l’anno scolastico, potranno essere predisposte prove equipollenti, che verifichino
il livello di preparazione culturale e professionale raggiunto dall’alunno.Le prove equipollenti
potranno consistere in: 1.MEZZI DIVERSI: le prove possono essere ad esempio svolte con l’ausilio
di apparecchiature informatiche. 2.MODALITA’ DIVERSE: il Consiglio di Classe può predisporre
prove utilizzando modalità diverse (es. Prove strutturate: risposta multipla, Vero/Falso, ecc.).3.
TEMPI PIÙ LUNGHI nelle prove scritte. OBIETTIVI PER I SINGOLI ASSI ………

INTERVENTI DELLA FAMIGLIA. - Di enorme rilievo sono l’intervento e la partecipazione


attiva della famiglia nel processo di integrazione dell’alunno, con particolare riguardo al costante
rapporto con la scuola, mediante soprattutto l’insegnante di sostegno e l’assistente alla
comunicazione. Altresì, è importante che G. venga attenzionato, spronato e coadiuvato
nell’espletamento dei compiti assegnati per casa, dai docenti; invero, l’alunno è poco assiduo nello

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studio pomeridiano e spesso, per pigrizia, non porta a termine le consegne. STRATEGIE DI
INTERVENTO - Le attività didattiche verranno organizzate in maniera tale da favorire un
apprendimento graduale e sistematico delle varie abilità e competenze. Per lo più le
concettualizzazioni si faranno derivare dall’esperienza concreta. Sarà privilegiato l’uso della
metodologia induttiva. Si prevedono momenti di lavoro con tutta la classe, ma non si esclude la
possibilità di svolgere attività di carattere individuali qualora siano maggiormente rispondenti alle
reali necessità dell’alunno
COLLEGAMENTO CON LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA PERSONALIZZATA
Le attività, in linea di massima, seguiranno quelle di tutta la classe, anche se saranno svolte ed
affrontate in maniera semplificata e ridotta per adeguarle alle potenzialità dell’alunno. Le
metodologie e le strategie saranno diversificate, rispettose delle risorse spontanee dell’alunno,
cercando di favorire lo sviluppo delle competenze comunicative, con l’utilizzo di immagini, schemi
(mappe concettuali) e strutturazione dei testi e semplificazioni. Tale intervento ha lo scopo di
favorire l’integrazione delle esperienze, di mettere in relazione oggetti - eventi – parole e migliorare
le capacità di astrazione e di utilizzazione oculata e logica delle competenze precedentemente
acquisite. In questo caso sarà molto utile anche l’utilizzo di un mezzo multimediale e
contemporaneo come il computer, con il quale, l’alunno, mostra sufficienti competenze anche se
con tempi più lunghi rispetto ai compagni.
VERIFICHE E VALUTAZIONI -L'alunno segue una programmazione per obiettivi minimi in
tutte le materie. Le verifiche saranno effettuate dai docenti curriculari, strutturate ed impostate per
difficoltà graduali e saranno prodotte in base al reale livello di apprendimento raggiunto. Le
verifiche verranno effettuate periodicamente ovviamente tenendo conto delle esigenze e dello stato
dell’alunno. Saranno propriamente adeguate al conseguimento degli obiettivi stabiliti nella suddetta
programmazione. Il risultato delle verifiche darà la misura per poter ampliare, approfondire o
riproporre un determinato argomento. Le valutazioni dovranno tener conto dei miglioramenti, dei
progressi ottenuti nelle varie aree ma soprattutto dovranno tener conto dell’interesse, della
partecipazione, del livello di socializzazione e dell’autonomia raggiunta dal nostro alunno. A tal
fine, alcune strategie didattiche che si possono riassumere nella possibilità di
utilizzare:provvedimenti compensativi, quali schemi con parole chiave, mappe concettuali delle
unità di apprendimento; tabella delle misure, tabella delle formule matematiche, geometriche;
computer, calcolatrice; verifiche orali programmate; lettura del testo; domande poste con
linguaggio comprensibile allo studente; se necessario l’insegnante di sostegno affianca lo studente
per aiutarlo nella comprensione del testo. In ultimo, per le valutazioni verranno utilizzate le griglie
approvate in seno all’Istituto scolastico.Gli incontri scuola-famiglia quelli stabiliti nel Piano

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Annuale delle attività. Il presente P.E.I è il frutto di accorsi fra ASL, Famiglia e Scuola ( G.L.I.S.
COSTITUITO AI SENSI DELLA LEGGE N° 104/’92).
MARIA ANTONIETTA MONDINO

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