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Amore e Psiche: Il complesso abbraccio tra mente e corpo

Postato da: Andrea Boniil: lunedì, 9 Dicembre, 2019In: Contributi Scientifici, Urologia
L’innesco di complessi e numerosi meccanismi neuro-ormonali è all’origine
dell’esperienza sessuale. Vediamo quali sono questi meccanismi e cosa comporta
una loro disfunzione.

Introduzione
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute sessuale come uno
“Stato di benessere emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità e non riducibile
soltanto all’ assenza di malattia, disfunzione o infermità, che riguardi l’individuo,
senza distinzioni di sesso, razza, età”. Allo stesso tempo tuttavia, il concetto di
benessere sessuale che, coinvolgendo svariate discipline di ambito medico e
psicologico meriterebbe una visione olistica alla pari di altre discipline, in ambito
scientifico diventa negletta. Si ha da una parte una sorta di riluttanza della
popolazione nel trattare le proprie problematiche sessuali e dall’altra una
sottostima da parte dell’ambiente scientifico del problema.

I meccanismi neuronali
Come in nessun altro campo dell’esperire umano, la sessualità è la risultante di
numerose e complesse variabili interdipendenti e talvolta di difficile definizione.
Nelle quattro fasi dell’eccitazione sessuale maschile giocano quindi un ruolo
importante i cosiddetti fattori psicogeni, che sono coinvolti nel cosiddetto circuito
della gratificazione e ricompensa cerebrale. Dal punto di vista anatomo-funzionale, il
sistema di ricompensa cerebrale è una struttura funzionale complessa che si origina
nei nuclei profondi dell’encefalo ed è distribuita soprattutto nei centri cerebrali
preposti al controllo degli equilibri fisiologici (dove vengono valutati i bisogni
organici) e a quelli implicati nel comportamento motivazionale ed emozionale. In
particolare i tre principali neuro-trasmettitori coinvolti in questi circuiti sono la
Dopamina, la Serotonina e la Noradrenalina.

La Dopamina è un neuro-trasmettitore coinvolto in circuiti cerebrali che riguardano


differenti funzioni:
Il controllo del movimento;
La regolazione del pensiero e della percezione;
La regolazione dei processi cognitivi e comportamentali;
La regolazione dei processi emotivi;
La regolazione di alcune funzioni endocrine interferenti sulle gonadotropine
(Ormoni del sistema riproduttivo).
Alterazioni a livello dei circuiti in cui è coinvolta la Dopamina causano disfunzioni
motorie (Parkinsonismi), neuro-ormonali (iperprolattinemie), patologie psichiatriche
(Psicosi), problemi nella sfera della gratificazione e dipendenze patologiche
(sostanze da abuso, gioco d’azzardo, sexting, etc…).
La Serotonina è un neuro-trasmettitore che regola e controlla molte funzioni
corporee, fra le quali ricordiamo:

La regolazione dei meccanismi dell’ansia;


Il controllo del ritmo sonno-veglia;
Il controllo dell’appetito;
La regolazione del tono dell’umore;
Il controllo dello stimolo eiaculatorio.
La Noradrenalina è un neuro-trasmettitore che regola e controlla molte funzioni
corporee (viscerali) e cognitive; fra queste ultime ricordiamo:

L’azione regolatoria sull’ umore;


L’azione regolatoria sulle emozioni;
L’azione regolatoria sull’ ansia;
L’attivazione della risposta attacco-fuga.
Tutti i circuiti cerebrali in cui agiscono questi neuro-trasmettitori sono fondamentali
in una fisiologica risposta sessuale. Alcune alterazioni di tali circuiti sono all’ origine
di comuni disfunzioni sessuali maschili.

I diversi disturbi sessuali

Eiaculazione precoce
L’eiaculazione precoce colpisce il 20-30% degli uomini italiani, a seconda che venga
considerata come soglia del disturbo il tempo di 1 o 2 minuti. Molti riferiscono di
avere Molti riferiscono di avere una eccessiva sensibilità sul glande, che accelera
l’eccitazione e rende incontrollabile l’eiaculazione. L’80% degli affetti ha una forma
“primaria”, che compare cioè fin dal primo rapporto, in quanto la velocità
eiaculatoria, ossia il tempo che intercorre tra inizio della penetrazione ed
eiaculazione, ha una forte base genetica.

I sistemi neuronali antichi ed estremamente ben conservati, la cui stimolazione


produce piacere, si sono evoluti per codificare i comportamenti utili alla
sopravvivenza dell’individuo e della specie. In termini semplici, il riflesso eiaculatorio
dipende da due vie nervose: la via breve va dal glande al midollo spinale e veicola le
sensazioni tattili e di piacere che partono dai genitali. Quando le sensazioni
raggiungono una certa intensità fatto scattare il riflesso a livello del centro
eiaculatorio del midollo spinale: da qui partono le vie neurovegetative e motorie che
fanno contrarre i dotti deferenti, le vescichette seminali, l’uretra e la muscolatura
liscia che caratterizza questi organi, mentre si contrae in parallelo il muscolo
elevatore dell’ano. Insieme si crea un’onda propulsiva che dà un variabile piacere
orgasmico, mentre il seme viene espulso con una forza che è massima nella
giovinezza e si attenua con l’età. Su questo arco riflesso arrivano due vie nervose
che partono dal sistema nervoso centrale: una è facilitante, e accelera ulteriormente
il riflesso, l’altra è inibente e lo rallenta, consentendo quindi di modulare quello che
è il tempo di eiaculazione medio per quell’uomo, e che è geneticamente
determinato. Quest’ultima utilizza come mediatore proprio la serotonina.

Un aumento dei livelli di serotonina nel corpo svolge un’azione sullo stimolo
eiaculatorio, ritardandolo; mentre un abbassamento di questi causerebbe
eiaculazione precoce. Regolare i livelli di serotonina è molto utile non solo per
migliorare il benessere fisico dell’individuo ma anche quello psico-sessuale. Una
alimentazione scorretta, uno stile di vita non sano, sregolato, il fumo, l’assunzione di
alcool, la sedentarietà, lo scarso riposo notturno, sono le principali motivazioni che
causano un deficit di serotonina e problemi sessuali.
Si distinguono:

Eiaculazione precoce primaria: coinvolge circa il 65% dei pazienti affetti ed è


generalmente cronica; può presentarsi già durante la prima esperienza sessuale e
può avere cause neurologiche o psicologiche. Eiaculazione precoce secondaria: è
generalmente riconducibile a:
Malattie endocrine: cioè quando gli ormoni hanno subito uno squilibrio, per
esempio a causa dell’ipertiroidismo;
Malattie urologiche: come ad esempio la prostatite, l’infiammazione della prostata
che può essere cronica, batterica (acuta e cronica) o infiammatoria asintomatica;
Alterazioni anatomiche: come il frenulo breve oppure l’ipersensibilità del glande.
Ovviamente, poiché la Serotonina regola anche l’umore e l’ansia, un deficit di
questo neuro-trasmettitore può scatenare un circolo vizioso fra eiaculazione
precoce e malessere psicologico, che può peggiorare la condizione nota come ansia
da prestazione.

Ansia da prestazione
Questa consiste nel timore che, durante il rapporto, si manifestino difficoltà sessuali
già emerse in precedenti esperienze. Questa preoccupazione causa uno stato di
ansia con conseguente attenzione selettiva sul proprio corpo (in particolare il pene)
e sulla prestazione in generale. Ciò interferisce con il coinvolgimento sessuale e con
la normale risposta fisiologica, divenendo essa stessa la fonte del problema temuto.
L’uomo non focalizza più le proprie sensazioni e il proprio piacere sessuale, ma si
concentra sull’atto stesso, ad esempio sui movimenti del proprio corpo, sul turgore
del pene, sul grado di gratificazione del partner.

Nonostante questi uomini percepiscano di avere un forte desiderio sessuale ed una


coinvolgente attrazione per il proprio partner, non riescono a raggiungere e/o
mantenere l’erezione. La fase precedente il rapporto sessuale viene infatti vissuta
con uno stato ansioso di allerta (attivazione noradrenergica). L’uomo mette in atto
una serie di strategie cognitive e comportamentali per massimizzare il risultato, ma
proprio queste strategie portano la situazione a peggiorare, in quanto una
focalizzazione massimizzata sul proprio membro sessuale instaura il circolo vizioso
dell’ansia da prestazione con successiva interferenza con i meccanismi fisiologici che
permettono l’erezione

Possibili rimedi terapeutici:


Purtroppo data la complessità dei meccanismi non del tutto spiegati alla base delle
disfunzioni sessuali, il loro trattamento risulta spesso infruttuoso. L’urologo o
l’andrologo curanti valuteranno innanzitutto se esistano condizioni che possono far
accelerare il riflesso eiaculatorio, se coesistano problemi di erezione e quindi se sia
necessario il loro trattamento.
Sinteticamente per rallentare il riflesso eiaculatorio si può agire:

Localmente, utilizzando prodotti anestetici da applicare sul glande;


Centralmente, con farmaci da assumere in compressa, ogni giorno, come gli inibitori
della ricaptazione della serotonina (SSRI). Si tratta di farmaci originariamente
antidepressivi che, come effetto, danno un rallentamento eiaculatorio.
Nei casi in cui si escludano patologie organiche nei disturbi della sessualità è spesso
necessario un counselling sessuologico (definibile come attività di sostegno che
consente di aiutare le persone in difficoltà ad essere consapevoli delle proprie
risorse interiori e trasformarle in stili di vita soddisfacenti e in comportamenti
responsabili).
Superare l’ansia da prestazione in modo autentico significa modificare gli
atteggiamenti cognitivi e relazionali verso la sessualità che generano tale
predisposizione ansiosa, sviluppando una maggiore capacità nel gestire l’ansia,
orientando la propria attivazione psicofisica verso il rilassamento e un maggior
coinvolgimento psicologico ed emotivo.
Esso risulta particolarmente appropriato nel caso di possibili conflitti nella coppia e
gli studi hanno dimostrato come il coinvolgimento del partner può portare alla sua
risoluzione nel 50%-70% dei casi, mentre il counselling rivolto solo al maschio
ottiene un minore successo

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