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Consumatori e decompositori
Capitolo 7 Smith & Smith (Introduzione - 7.2 - 7.4 - 7.5 – 7.8 – 7.14 – Sommario)
Da wikipedia
Mediamente il Sole irradia alle soglie dell'atmosfera terrestre 1367 W/m², nota come costante solare e distribuita
secondo lo spettro solare. Tenendo conto che la Terra è approssimabile ad una sfera di raggio medio di 6371 km, ne
viene che essa intercetta una sezione di oltre 127,5 milioni di km² della emissione solare, il cui prodotto per la
costante solare corrisponde ad una potenza intercettata di 174300 TW. A seconda della stagione, per l'eccentricità
dell'orbita terrestre, questa potenza intercettata varia tra 168500 TW e 180000 TW. Di questa valore, circa il
30% viene riflessa indietro o intercettata dall'atmosfera ed una parte finisce sugli oceani; ma la potenza restante
potenzialmente catturabile sulla terraferma, resta enorme, dell'ordine di svariate decine di migliaia TW di potenza
(per poter fare un paragone, si tenga presente che la potenza media di una grande centrale elettrica si
aggira attorno ad 1 GW, ove un TW vale mille di queste centrali).
Il joule (J) è una misura del lavoro (ma anche del calore). È il lavoro svolto per erogare la potenza di un watt per un
secondo (per avere un’idea è il lavoro che serve per sollevare una massa di 102 g (circa un ettogrammo) per un
metro, opponendosi alla forza di gravità terrestre. Il Joule equivale anche a 4,18 calorie (la caloria è la quantità di
calore necessaria a far aumentare di un grado la temperatura di un grammo di acqua, per la precisione da 14,5° a
15,5°). In genere nelle nostre case disponiamo di forniture elettriche di 3 kW.
Il processo di fotosintesi clorofilliana permette di trasferire il carbonio dalla sua forma ossidata, l’anidride
carbonica CO2, presente nell’atmosfera, alla sua forma ridotta (carboidraiti), presente nei tessuti delle piante
Le piante costituiscono in peso, più del 99% della materia vivente sulla nostra terra
Le molecole biologiche, essenzialmente costituite da C,H,N,O,P e S, sono caratterizzate da legami
relativamente deboli, o, come si dice, ridotti, cioè ricchi di elettroni.
Secondo le leggi della termodinamica, le reazioni chimiche procedono spontaneamente verso situazioni di
minore energia libera, caratterizzate da forti legami chimici e da massimo disordine.
L’evoluzione verso una situazione di equilibrio termodinamica comporterebbe la formazione di CO 2, H2O e
NO3
In effetti questo è proprio quello che succede quando gli organismi muoiono.
Eterotrofi:
•Erbivori (inclusi insetti fitofagi) si •Carnivori
nutrono di autotrofi si nutrono di altri eterotrofi.
• Detritivori:
• Onnivori: si nutrono su almeno
Si nutrono di sostanza
due livelli trofici.
organica morta, ingerendola,
favoriscono la decomposizione
• ricavano energia dalla materia organica morta, vegetale o animale, o dai prodotti di rifiuto di quelli vivi.
•Assumono i nutrienti per via osmotica o processi analoghi a differenza dei detritivori che ingeriscono il cibo con
modalità analoghe a quelle degli erbivori e dei carnivori. «Digeriscono» esternamente la materia organica e quindi la
assumono.
La connessione tra diversi tipi di catene alimentari genera reti trofiche che rappresentano meglio la complessa
struttura trofica dell’ecosistema.
La rappresentazione di reti alimentari complete risulta estremamente complessa a causa dell’elevato numero di
specie che costituiscono le comunità biologiche.
La gran parte di questa energia viene assorbita e dissipata dalla Terra sotto forma di calore. Le radiazioni infrarosse
riemesse restano per la maggior parte intrappolate nell’atmosfera, riscaldandola; questo fenomeno è detto effetto
serra.
Una piccola parte della radiazione che raggiunge la Terra è utilizzata dagli organismi fotosintetici per trasformare le
sostanze inorganiche prelevate dall’ambiente (diossido di carbonio e acqua) in sostanze nutritive.
Tali organismi sono detti autotrofi e costituiscono i produttori all’interno degli ecosistemi.
Gli eterotrofi, come animali e funghi, rappresentano quindi i consumatori, che possono essere primari, secondari o
terziari. I consumatori primari sono erbivori, quelli secondari e terziari carnivori.
Le relazioni alimentari tra le specie che popolano un ecosistema si chiamano relazioni trofiche: ogni specie
rappresenta un anello o livello trofico della catena alimentare.
Gli ecosistemi sono sistemi aperti che sopravvivono grazie a un continuo flusso di energia (A) e materia (B).
Nel passaggio da un livello trofico all’altro, la maggior parte dell’energia è dissipata, mentre la materia è riciclata.
La quantità di materia organica presente a ogni livello trofico è detta biomassa.
Animali e decompositori hanno bisogno di ossigeno per ottenere energia dai nutrienti
VELOCITÀ METABOLICA
(Quantità di energia riferita all’unità di tempo di cui necessita un organismo)
Si misura in Joule al giorno (J/d)
In gran parte degli organismi direttamente proporzionale alla quantità di ossigeno consumato per la respirazione
In un processo di conversione dell’energia, si dice rendimento (in inglese efficiency) il rapporto tra due quantità di
energia, rispettivamente convertita e spesa (rapporto < 1)
spesso efficiency viene tradotto con efficienza (In italiano sono corretti entrambi i termini)
1- Il rendimento ecologico (trofico) è il rapporto tra l’energia acquistata da un livello trofico e quella derivata dal
livello precedente. È stato calcolato (da Odum) che mediamente il rendimento ecologico da un livello trofico al
successivo è circa 1/10
2- Il rendimento di assimilazione rappresenta la percentuale dell’energia assunta col cibo che viene assorbita
effettivamente attraverso la parete del canale alimentare invece di venire espulsa (può essere effettivamente
utilizzata dall’organismo).
Gli erbivori, i fitofagi e i detritivori consumano materiale vegetale che contiene grosse quantità di cellulosa, lignina ed altri composti indigeribili.
Una buona quantità del cibo ingerito finisce nelle feci senza poter essere utilizzate.
(alcuni animali hanno sviluppato la simbiosi con batteri nel tratto intestinale che aumenta l’efficienza di assimilazione)
Il rendimento di assimilazione degli erbivori che consumano semi e frutti, è più elevato del rendimento di assimilazione degli erbivori xilofagi (che si nutrono di
legno)
3- Il rendimento di produzione rappresenta la percentuale dell’energia assimilata che viene utilizzata per la
produzione di biomassa (possiamo distinguere tra rendimento di accrescimento e rendimento riproduttivo).
Gli animali endotermi, uccelli e i mammiferi, hanno un rendimento di produzione basso poiché essi consumano elevate quantità di energia per mantenere
costante la temperatura corporea.
Negli ectotermi la perdita di energia con la respirazione è minore e il rendimento di produzione è più elevato. Questo spiega perché i deserti possono sostenere
abbondanti popolazioni di rettili mentre i mammiferi vi morirebbero di fame.
l’ectoterma si riferisce agli animali “a sangue freddo”, mentre l’endoterma è usato per descrivere gli animali “a sangue caldo”.
Piramidi ecologiche
• piramidi di energia: diagrammi che rappresentano il flusso di energia attraverso la comunità.
• piramidi di biomassa illustrano la quantità di materia organica presente ai diversi livelli trofici.
• piramidi di numeri illustrano il numero di individui per unità di area.
Rappresentano la struttura trofica della comunità in un determinato momento.