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TASSAZIONE DELLE SOCIETÀ E DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE – 2022-23

Active learning 1 - soluzione


Calcolo del guadagno effettivo e dell’aliquota effettiva per il
secondo percettore di reddito

Consideriamo prima il caso in cui è solo il primo coniuge a lavorare, mentre il secondo è inoccupato.
Calcoliamo l’IRPEF lorda per il primo coniuge che possiede un reddito di 30000€, applicando le
aliquote agli scaglioni di reddito:
𝑻𝑳𝟏 (30000) = 15000 × 0,23 + (28000 – 15000) × 0,25 + (30000 − 28000) × 0,35 =
= 3450 + 3250 + 700 = 7400 €
Troviamo ora la detrazione per lavoro dipendente (c1):
50000– 30000
𝑐1 = 1910 × = 1364 €
28000
Per la detrazione del coniuge a carico (c2) bisogna considerare sia la detrazione fissa di 690, poiché
il reddito lordo è tra 15001 e 40000, sia la maggiorazione di 20 €, essendo il reddito lordo compreso
tra 29200 e 34700:
𝑐2 = 690 + 20 = 710 €
L’IRPEF netta si ottiene sottraendo da quella lorda entrambe le detrazioni:
𝑻𝑵𝟏 = 7400– 1364– 710 = 5326 €
Il reddito netto è quindi pari alla differenza tra reddito lordo e IRPEF netta:
𝒀𝑵𝟏 = 𝑌𝐿– 𝑇𝑁 = 30000– 5326 = 24674 €

Consideriamo ora il caso in cui il secondo coniuge accetti l’opportunità di un’occupazione come
lavoratore dipendente, con un reddito lordo pari a 14000 €.
L’IRPEF lorda si trova semplicemente applicando l’aliquota più bassa all’intero reddito lordo,
essendo questo inferiore a 15000 €:
𝑻𝑳𝟐(12000) = 14000 × 0,23 = 3220 €
L’unica detrazione da calcolare è quella per lavoro dipendente (c1), che è pari a:
𝑐1 = 1880 €
L’IRPEF netta è quindi:
𝑻𝑵𝟐 = 3220– 1880 = 1340 €
Il reddito netto invece:
𝒀𝑵𝟐 = 𝑌𝐿– 𝑇𝑁 = 14000– 1340 = 12660 €
Ricalcoliamo l’IRPEF netta del primo coniuge, dato che in questo caso non si deve più considerare
la detrazione per il coniuge a carico (il secondo coniuge guadagna e il suo reddito supera il limite di
2840,51 €).
𝑻𝑵𝟏 = 7400– 1364 = 6036 €
Il reddito netto è quindi:
𝒀𝑵𝟏 = 𝑌𝐿– 𝑇𝑁 = 30000– 6036 = 23964 €

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Per osservare l’effetto complessivo si deve però considerare il reddito totale della famiglia.
Calcoliamo quindi il reddito lordo e netto complessivi:
𝒀𝑳 = 𝑌𝐿1 + 𝑌𝐿2 = 30000 + 14000 = 44000 €
𝒀𝑵 = 𝑌𝑁1 + 𝑌𝑁2 = 23964 + 12660 = 36624 €
Possiamo ora calcolare il guadagno effettivo e l’aliquota effettiva relativa al reddito del secondo
componente.
Il guadagno effettivo è dato dal rapporto tra la variazione del reddito e la variazione del reddito
lordo:
𝛥𝑌𝑁 36624– 24674 11950
𝒈𝑰𝑴𝑷 = = = = 0,854 = 85,4 %
𝛥𝑌𝐿 44000 − 30000 14000
L’aliquota effettiva si può ottenere dividendo la variazione dell’imposta con la variazione del reddito
lordo oppure come complemento a 1 di 𝒈𝑰𝑴𝑷 :
𝛥𝑇 𝛥𝑌𝐿 − 𝛥𝑌𝑁
𝒕𝑰𝑴𝑷 = = = 1– 𝑔𝐼𝑀𝑃 = 1 − 0,854 = 14,6 %
𝛥𝑌𝐿 𝛥𝑌𝐿
L’aliquota effettiva misura il costo di ingresso nel mercato del lavoro per il secondo coniuge. Indica
cioè l’ammontare di imposta per ogni euro guadagnato in più. In questo caso, l’85,4 % del reddito
guadagnato diventa reddito disponibile, e il 14,6% diventa imposta.
La trappola dell’inattività per il secondo coniuge è molto bassa, quindi non dovrebbe esserci un
disincentivo all’entrata sul mercato del lavoro.
Si può fare un confronto con l’aliquota media del secondo coniuge:
𝑡𝑎 = 𝑇𝑁2(𝑌)/𝑌𝐿2 = 1340/14000 = 0,0957 = 9,57 %
L’aliquota effettiva risulta superiore all’aliquota media perché la prima tiene conto della perdita del
beneficio subita dal primo coniuge, cioè la perdita della detrazione per il coniuge a carico.

Effetti di benessere
Ipotizziamo che la famiglia abbia una funzione di utilità basata sulle ore di tempo libero (𝐴) e sul
reddito netto (𝑌):
𝑈(𝐴, 𝑌𝑁) = 𝐴𝛼 𝑌1−𝛼
In cui 𝛼 e 1 − 𝛼 sono i parametri che misurano la preferenza della famiglia per tempo libero e reddito
netto.
Il tempo a disposizione in totale per la coppia è di 17520 ore annue (24h/giorno per 365 giorni per 2
persone). Le ore di lavoro sono (per ipotesi) 2000 per il primo coniuge e 1600 per il secondo.
Di conseguenza le ore di tempo libero sono 𝐴 = 17520 − 2000 = 15520 se lavora uno solo, mentre
sono 𝐴 = 17520 − 3600 = 13920 se lavorano tutti e due.
Ipotizzando un’uguale preferenza per tempo libero e reddito netto, 𝛼 = 1 − 𝛼 = 0.5, il livello di utilità
con un solo percettore è:
𝑈 𝑃𝑅𝐸 = 155200.5 246740.5 = 124.5793 × 157.0796 = 19568.87
Mentre se lavorano tutti e due:
𝑈 𝑃𝑂𝑆𝑇 = 139200.5 366240.5 = 117.9830 × 191.3740 = 22578.89
L’utilità aumenta se lavorano in due, quindi il lavoro del secondo coniuge è conveniente per la
famiglia (∆𝑈 = 3010.02).
Questo risultato dipende dall’intensità delle preferenze per tempo libero e reddito netto.

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Se la famiglia preferisse maggiormente il tempo libero, con 𝛼 = 0.8, allora i due livelli di utilità
sarebbero:
𝑈 𝑃𝑅𝐸 = 155200.8 246740.2 = 17027.91
𝑈 𝑃𝑂𝑆𝑇 = 139200.8 366240.2 = 16891.36
In questo caso l’utilità diminuisce se lavora anche il secondo coniuge (∆𝑈 = −136.55) che deciderà
quindi di non lavorare 1600 ore per 14000 € lordi.

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