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Esercizio 1
Considerate un’economia senza scambi con l’estero. Il settore pubblico dell’economia è caratterizzato da uno
schema di tassazione di tipo lineare 𝑻𝑿 = 𝟓 + 𝟎, 𝟐𝟓𝒀 – dove 5 indica il livello della tassazione autonoma (𝑇𝑋 ̅̅̅̅)
̅
e 0,25 indica il livello dell’aliquota proporzionale (𝑡) sul reddito (𝑌) –, da una spesa pubblica autonoma (𝐺 ) pari
a 50 e da un flusso di trasferimenti al settore privato (𝑇𝑅 ̅̅̅̅) pari a 10. Il settore privato dell’economia si
caratterizza invece per una spesa per investimento pari a 150 interamente determinata dalla sua componente
autonoma (𝐼 )̅ e per una funzione del consumo aggregato di tipo lineare nella forma 𝑪 = 𝟏𝟎𝟎 + 𝟎, 𝟖 𝒀𝑫, dove
100 indica il consumo autonomo, 0,8 la propensione al consumo dell’economia e 𝑌𝐷 è il reddito disponibile.
In corrispondenza del pieno impiego, il reddito potenziale di questa economia si stima essere 𝒀 ̅ = 𝟖𝟎𝟎.
(A) Calcolate, sia analiticamente che numericamente, il reddito disponibile aggregato dell’economia.
(B) Determinate, sia analiticamente che numericamente, i moltiplicatori della spesa pubblica e dei
trasferimenti.
Soluzione
̅̅̅̅ −
R.: (A) In termini analitici, il reddito disponibile dell’economia è dato dalla seguente formula 𝑌𝐷 = 𝑌 + 𝑇𝑅
𝑇𝑋. Sostituendo in questa espressione l’equazione che indentifica il flusso delle entrate del governo, 𝑇𝑋 =
̅̅̅̅ + 𝑡𝑌, otteniamo:
𝑇𝑋
̅̅̅̅ − (𝑇𝑋
𝑌𝐷 = 𝑌 + 𝑇𝑅 ̅̅̅̅ + 𝑡𝑌) = (1 − 𝑡)𝑌 + 𝑇𝑅
̅̅̅̅ − 𝑇𝑋
̅̅̅̅.
̅̅̅̅ = 10 e ̅̅̅̅
Poiché i dati ci dicono che 𝑡 = 0,25 𝑇𝑅 𝑇𝑋 = 5, la versione numerica della funzione che esprime il
reddito disponibile dell’economia è
𝑌𝐷 = 0,75𝑌 + 5.
R.: (B) Per ottenere i vari moltiplicatori, impostiamo la condizione di equilibrio tra risorse (𝑌) e gli impieghi
(𝐶 + 𝐼 + 𝐺) in modo da ottenere la seguente espressione: 𝑌 = 𝐶 + 𝐼 + 𝐺. Quindi, inserendo le due equazioni
che definiscono il comportamento al consumo e all’investimento dell’economia otteniamo:
dove, nell’ottenere la seconda equazione, abbiamo fatto ricorso all’equazione che definisce il reddito
disponibile dell’economia 𝑌𝐷 = (1 − 𝑡)𝑌 + 𝑇𝑅 ̅̅̅̅ − 𝑇𝑋
̅̅̅̅ [cfr. sopra la risposta al quesito A].
Infine, risolvendo per 𝑌, possiamo scrivere:
1 𝑐
𝑌= (𝐶̅ + 𝐼 ̅ + 𝐺̅ − 𝑐𝑇𝑋
̅̅̅̅) + ̅̅̅̅.
𝑇𝑅
1 − 𝑐(1 − 𝑡) 1 − 𝑐(1 − 𝑡)
Dalla precedente espressione è possibile osservare come variazioni marginali di 𝐺̅ e 𝑇𝑅
̅̅̅̅ abbiano impatti diversi
su 𝑌. Infatti, se denotiamo il moltiplicatore keynesiano con 𝛼𝐺 ≡ 1/[1 − 𝑐(1 − 𝑡)], è possibile dimostrare le
seguenti relazioni:
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da cui segue che, a parità di importi, una variazione dei trasferimenti determina una variazione del reddito
minore a causa della presenza di 𝑐 ∈ (0,1). Quest’ultimo punto può essere verificato anche numericamente
partendo dai dati in nostro possesso. Infatti, sostituendo 𝑐 = 0,8 e 𝑡 = 0,25 è possibile scrivere i seguenti
valori per i due moltiplicatori
𝑌0 = 𝛼𝐺 𝐴𝐺 ,
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Esercizio 2
Considerate un Paese senza scambi con l’estero. Supponete che il comparto reale della sua economia possa
essere descritto da un semplice modello reddito-spesa caratterizzato dalle seguenti equazioni
̅̅̅̅ − 𝑇𝑋 indica il reddito disponibile),
Consumo: 𝐶 = 100 + 0,8 𝑌𝐷 (dove, 𝑌𝐷 ≔ 𝑌 + 𝑇𝑅
Investimento: 𝐼 ̅ = 30,
Tassazione, consumi pubblici e trasferimenti: 𝑇𝑋 = 10 + 0,25𝑌, 𝐺̅ = 15, 𝑇𝑅 ̅̅̅̅ = 5,
dove i valori monetari sono espressi in milioni di euro.
A) Determinate la funzione del risparmio di questa economia ed il saldo di bilancio del governo.
B) Calcolate i livelli di equilibrio del reddito, del risparmio e dell’avanzo (o disavanzo) pubblico [esprimere sia
il risparmio sia il saldo del bilancio in % del reddito/Pil];
C) Come variano reddito, risparmio e saldo di bilancio se la funzione del consumo diventa: 𝐶 = 110 + 0,8 𝑌𝐷?
[Commentate i risultati trovati]
Soluzioni
R.: (A) Sappiamo che in equilibrio vale la seguente identità fondamentale di contabilità nazionale: 𝑌 =
𝐶+𝐺 ̅ + 𝐼̅. Sottraendo da entrambi i lati dell’equazione il livello del consumo, 𝐶, è possibile ottenere 𝑌 −
𝐶=𝐺 ̅ + 𝐼̅, dove il termine di sinistra, 𝑌 − 𝐶, è il risparmio aggregato generato dall’economia, 𝑆.
Sostituendo al posto di 𝐶 la funzione aggregata del consumo, 𝐶 = 100 + 0,8(𝑌 + 𝑇𝑅 ̅̅̅̅ − 𝑇𝑋), ed al posto di
̅̅̅̅ e 𝑇𝑋 le altre espressioni comportamentali, 𝑇𝑅
𝑇𝑅 ̅̅̅̅ = 5 e 𝑇𝑋 = 10 + 1,25𝑌, la funzione del risparmio
aggregato si scrive
𝑆𝐵 = 10 + 0,25𝑌 − 15 − 5 = − 10 + 0,25𝑌,
la quale ci dice come varia il saldo di bilancio, 𝑆𝐵, al variare del livello del reddito 𝑌.
R.: (B) Per trovare il reddito di equilibrio, impostiamo la seguente equazione di equilibrio tra risorse e
impieghi (identità fondamentale di contabilità nazionale):
R.: (C) Innanzitutto va osservato che nel caso di un’economia chiusa con settore pubblico l’equilibrio
macroeconomico può essere scritto come l’uguaglianza tra il risparmio e la somma investimenti e spesa
pubblica; in formule: 𝑆 = 𝐺̅ + 𝐼̅ [N.B.: questa nuova condizione di equilibrio è un’estensione dalla nota identità
di contabilità nazione: 𝑌 = 𝐶 + 𝐺̅ + 𝐼 ]̅ . Poiché la somma 𝐺̅ + 𝐼 ̅ non è variata, possiamo concludere che il
livello del risparmio generato da questa economia è anch’esso rimasto invariato in corrispondenza del valore:
𝑆0 ′ = 15 + 30 = 45.
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Per verificare se il reddito di equilibrio è variato o meno in risposta alla variazione della funzione del
consumo, per prima cosa riscriviamo la nuova funzione del risparmio:
Una volta trovata la nuova funzione di S, inseriamola nella condizione che descrive l’equilibrio
̅ + 𝐼̅, in modo da ottenere la seguente equazione ad una sola
macroeconomico dell’economia, 𝑆 = 𝐺
incognita:
Infine, per determinare il nuovo saldo del bilancio statale, inseriamo il nuovo livello del reddito di equilibrio
𝑌0 ′all’interno del vincolo di bilancio del governo. Ciò determina:
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Esercizio 3
Un’economia chiusa senza scambi con l’estero è caratterizzata dalle seguenti equazioni:
(A) Determinate il reddito (𝑌), l’occupazione (𝑁) ed il saldo di bilancio di equilibrio (𝐵𝑆).
(B) Sapendo che in corrispondenza dell’equilibrio l’output gap (𝑂𝐺0 ) è pari al 5%, calcolate la forza lavoro
dell’economia (𝐹𝐿) ed il tasso di disoccupazione di equilibrio (𝑢).
(C) Calibrate un taglio dell’imposta proporzionale sul reddito in grado di raggiunge il pieno impiego (𝑢 = 0).
Soluzione
R.: (A) L’equilibrio macroeconomico dell’economia può essere sintetizzato dal seguente sistema di tre
equazioni in tre incognite
𝑌 =𝐶 +𝐼+𝐺
𝑌 = 10𝑁1/2 .
{𝐵𝑆 = 𝑇𝑋 − (𝐺 + 𝑇𝑅)
Sostituendo all’interno del sistema le due equazioni che definiscono 𝐶 e 𝑇𝑋 e i valori numerici che determinano
il livello degli investimenti, della spesa pubblica e dei trasferimenti è possibile ottenere:
𝑌 = 3.000 + 0,8 𝑌𝐷
𝑌 = 10𝑁1/2 .
{ 𝐵𝑆 = −550 + 0,25𝑌
̅̅̅̅ − 𝑇𝑋 =
Infine, sostituendo l’espressione che definisce il reddito disponibile dell’economia, 𝑌𝐷 = 𝑌 + 𝑇𝑅
̅̅̅̅ ̅̅̅̅
(1 − 𝑡)𝑌 + 𝑇𝑅 − 𝑇𝑋 = 0,75𝑌 + 50, il precedente sistema diventa
𝑌 = 10𝑁1/2 → 𝑌 = 10𝑁1/2 .
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Se sostituiamo al posto di 𝑂𝐺0 il suo valore di equilibrio 0,05 (5%) e al posto di 𝑌0 il valore di 7,6 miliardi di €
(𝑌0 = 7,6) trovato risolvendo il punto precedente, la precedente equazione diventa:
7,6
0,05 = 1 − ,
𝑌̅
la quale, risolta per il 𝑌̅ (reddito potenziale), ci dà: 𝑌̅ = 8 miliardi (𝑌̅ = 8). Poiché il reddito potenziale
corrisponde al massimo livello di reddito che sarebbe possibile raggiungere se l’occupazione corrente
coincidesse con l’intera forza lavoro (𝑁 = 𝐹𝐿), allora per determinare il livello della forza lavoro è possibile
partire dall’equazione che definisce il reddito potenziale dell’economia per poi risolverla per 𝐹𝐿; ciò implica
quanto segue:
1 1
𝑌̅ = 10𝐹𝐿1/2 → 8 = 10𝐹𝐿2 → 𝐹𝐿2 = 0,8 → 𝐹𝐿 = 0,82 = 0,64 (640 mila unità).
Infine, partendo dal dato della forza lavoro, 𝐹𝐿 = 640.000 unità (lavoratori), e da quello relativo al livello
corrente dell’occupazione, 𝑁0 = 577.600 unità, è possibile procedere al calcolo del tasso di disoccupazione
corrente dell’economia, il quale risulterà pari a:
𝑁0 577.600
𝑢0 = 1 − =1− = 1 − 0,9025 = 0,0975 (9,75%).
𝐹𝐿 640.000
R.: (C) Per ottenere il pieno impiego è necessario che il reddito raggiunga il suo livello potenziale: 𝑌̅ =
8 miliardi (𝑌̅ = 8). Poiché il livello corrente del reddito è di 7,6 miliardi (𝑌0 = 7,6), la parte di reddito da
generare attraverso il taglio dell’imposta sarà pari a ∆𝑌 = 𝑌̅ − 𝑌0 = 8 − 7,6 =
0,4 miliardi di € (ossia 400 milioni di €). Pertanto, per calibrare l’entità della nuova aliquota fiscale, 𝑡′,
impostiamo la condizione di equilibrio tra reddito e spesa nel caso in cui reddito corrispondere sia quello di
pieno impiego:
𝑌̅ = 𝐶 + 𝐼 ̅ + 𝐺̅ .
Inserendo al posto di 𝐶, 𝐼 e 𝐺 le informazioni in nostro possesso, ed esprimendo tutti i valori monetari in milioni
di €, possiamo scrivere:
Infine, sostituendo il valore del reddito potenziale 𝑌̅ = 8.000 (dato in milioni di €) nell’ultima equazione di
destra e risolvendo per 𝑡 ′ otteniamo la nuova aliquota fiscale da applicare a famiglie ed imprese:
8.000 − 3.040
8.000 = 3.040 + 0,8(1 − 𝑡′)8.000 → 1 − 𝑡′ = → 𝑡 ′ = 0,225 (22,5%).
6.400
In conclusione, affinché il sistema possa raggiungere il pieno impiego, è necessario che l’aliquota proporzionale
sul reddito si riduca, complessivamente, di 2,5 punti percentuali.
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