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Tipologie di esercizi - IMPIANTI INDUSTRIALI E SISTEMI PRODUTTIVI (BASE)

Prof. Ing. Elisa GEBENNINI, Ph.D

ES. VALORE ATTUALIZZATO

Si consideri il pagamento di una somma pari a 500 € al periodo 1 e di una somma pari ancora a 800 € al
periodo 2. Qual è il valore attualizzato (al periodo 0) dei due pagamenti futuri, considerando un tasso di
interesse i = 10%:

Soluzione:
il valore attualizzato (𝑉 ) al periodo 𝑡 = 0, degli 𝑛 pagamenti posticipati, ipotizzando un tasso di interesse 𝑖
costante, si ottiene sommando gli 𝑛 valori attualizzati:
𝑆 𝑆 𝑆 𝑆
𝑉 = + + ⋯+ =
(1 + 𝑖) (1 + 𝑖) (1 + 𝑖) 𝑟

Nell’esempio:

500 800
𝑉 = + = 1.115,70
(1 + 0,1) (1 + 0,01)

VEDI lezione N.10 - Valore attualizzato e ammortamento

ES. PUNTO DI PAREGGIO

Si considerino i seguenti dati: costi fissi pari a 250000 €/anno; prezzo unitario di vendita pari a 32
€/pezzo; costo unitario variabile pari a 22 €/pezzo. Calcolare il punto di pareggio.

Soluzione:
Si definiscono,

𝑝 : prezzo unitario di vendita

𝑏 : costo variabile unitario

𝐶 : costi fissi

Il punto di pareggio è:
𝐶
𝑄∗ =
𝑝−𝑏
Nell’esempio:
250.000
𝑄∗ = = 25.000 pezzi
32 − 22

VEDI lezione N.12 - Diagramma di redditività e breack even analysis


ES. COMPONENTE DI TREND E STAGIONALITA’ – ERRORE DI PREVISIONE

Sono disponibili i dati di domanda su 3 anni. Ciascun anno è suddiviso in due periodi (semestri). I valori di
domanda per il periodo i dell'anno j, P(i,j), sono: P(1,1)=10, P(2,1)=20; P(1,2)=12, P(2,2)=23; P(1,3)=16,
P(2,3)=25. Calcolare i coefficienti di stagionalità per i due periodi.

Soluzione:

Ci troviamo nella seguente situazione:

Periodo 1 Periodo 2
ANNO1 10 20
ANNO2 12 23
ANNO3 16 25
Media 12,67 22,67

I coefficienti di stagionalità si calcolano come


valore medio della domanda nel periodo del ciclo
𝑆 =
valore medio della domanda totale

Essendo il valor medio della domanda totale pari a 17,67, si ottiene


12,67
𝑆 = = 0,72
17,67
22,67
𝑆 = = 1,28
17,67

VEDI lezione N.21 - Esempio di previsione della componente di trend e stagionale; lezione N. 24 - Esempi
sulla previsione della domanda

Nella stessa lezione si vedano anche esercizi del tipo:

Sono stati stimati la componente di trend e i coefficienti di stagionalità per i prossimi tre periodi. La
componente di trend stimata è: T(1)=72; T(2)=74; T(3)=77. I coefficienti di stagionalità sono: S(1)=1,1;
S(2)=1,11; S(3)=0,78. Determinare la previsione della domanda per ciascuno dei tre periodi.

Sono noti valori effettivi di domanda (D) e previsioni (P) su tre periodi. I valori effettivi sono: D(1)=10;
D(2)=13; D(3)=15. Le previsioni sono: P(1)=12; P(2)=11; P(3)=16. Calcolare l’errore medio (ME), l’errore
medio assoluto (MAD) e l'errore quadratico medio (MSE).
ES. TENICHE DI PREVISIONE A BASE APERIODICA

Sono noti i valori effettivi di domanda di tre periodi: D(1)=10, D(2), 15, D(3)=20. Il peso di ogni periodo è:
W(1)=1, W(2)=2, W(3)=3. Calcolare la previsione al periodo 4 (con arrotondamento) applicando il metodo
della media mobile pesata.

Soluzione

Ci troviamo nella seguente situazione:

D W
Periodo 3 22 3
Periodo 2 18 2
Periodo 1 18 1

Siccome la previsione al periodo t mediante il metodo della media mobile è:


𝑊 ∙𝐷 + 𝑊 ∙ 𝐷 + …+ 𝑊 ∙𝐷
𝑃 =
𝑊 + 𝑊 + ⋯+ 𝑊
Nel nostro caso:
3 ∙ 22 + 2 ∙ 18 + 1 ∙ 18
𝑃 = = 20
3+2+1

Si ipotizzi di conoscere, per il periodo t-1, la previsione di domanda, P(t-1) =114 pezzi, e la domanda
effettivamente realizzata, D(t-1) = 130 pezzi. Si calcoli la previsione per il successivo periodo t impiegando
il metodo dello smorzamento esponenziale con coefficiente di smorzamento α=0,3.

Soluzione

Siccome la previsione al periodo t mediante il metodo dello smorzamento esponenziale è:

𝑃 = 𝛼𝐷 + (1 − 𝛼)𝑃

Nel nostro caso:


𝑃 = 0,3 ∙ 130 + (1 − 0,3) ∙ 114 = 119

VEDI lezione N. 22 - Modelli di previsione su base aperiodica; lezione N. 24 - Esempi sulla previsione della
domanda
ES. RETICOLO DI PROGETTO/PERT

In un reticolo di progetto, l’attività A congiunge l’evento 1 e l’evento 3 e ha durata 5 giorni; l’attività B


congiunge l’evento 2 e l’evento 3 e ha durata 6 giorni. Per l’evento 1 sono noti: tempo al più presto =
giorno 4; tempo al più tardi = giorno 5. Per l’evento 2 sono noti: tempo al più presto = giorno 2; tempo al
più tardi = giorno 3. Calcolare il tempo al più presto dell’evento.

Soluzione:

Ci troviamo nella seguente situazione:

Siccome, il tempo al più presto dell’evento j è dato da:

𝑇min, = max 𝑇min, + 𝑡(𝑖, 𝑗)


predecessore

Nel nostro caso:

𝑇min, = max[4 + 5; 2 + 6] = 9

VEDI lezione N. 36 - Il PERT deterministico o CPM (Critical Path Method); lezione N. 38 - Esempio di
applicazione del PERT

Nella stessa lezione si vedano anche esercizi del tipo:

L'evento j è seguito dall'evento j1 e dall'evento j2. Le durate delle attività sono: (j,j1) pari a 2; (j,j2) pari a
3. L'evento j1 ha tempo al più tardi pari a 10, l'evento j2 pari a 16. Calcolare il tempo al più tardi per
l’evento j.

Un evento ha un tempo al più tardi pari a 10 e un tempo al più presto pari a 8. Calcolare lo slittamento
concatenato dell’evento.

In un reticolo di progetto, l’attività X congiunge l’evento i e l’evento j. La durata di X è 10. Per l’evento i
sono noti: tempo al più presto = 2; tempo al più tardi = 6. Per l’evento j sono noti: tempo al più presto =
14; tempo al più tardi = 17. Calcolare lo slittamento libero e lo slittamento totale dell'attività.

Un progetto è costituito dalle seguenti attività: A con durata media 2, B con durata media 3, C con durata
media 5, D con durata media 5. Il cammino critico è definito dalle attività A e D. Calcolare la durata del
progetto.
ES. PERT PROBABILISTICO

Applicando il metodo del PERT probabilistico si trova che la probabilità che la durata del progetto sia
inferiore (o uguale) a 22 giorni è 0,21; mentre la probabilità che la durata sia superiore a 32 giorni è del
0,1. Quindi, la probabilità che la durata del progetto sia compresa tra 22 e 32 giorni è:

Soluzione:

P(t≤22) = 0,21

P(t>32) = 0,1

Allora: P(22 < t ≤ 32) = 1 - P(t≤22) - P(t>32) = 1 – 0,21 – 0,1 = 0,69

VEDI lezione N. 37 Il PERT probabilistico; lezione N. 38 - Esempio di applicazione del PERT

Nella stessa lezione si vedano anche esercizi del tipo:

Un’attività il cui tempo di esecuzione è distribuito secondo una distribuzione Beta, presenta: durata
ottimistica = 1; durata più probabile = 7; durata pessimistica = 9. Calcolare il valore medio della durata
dell’attività.

ES. PERT COSTI

In un reticolo di progetto si hanno 3 attività (A, B, C). Per l’attività A: durata normale=4; costo normale =
5; durata limite = 3; costo limite = 7. Per l’attività B: durata normale=6; costo normale = 8; durata limite =
4; costo limite = 10. Per l’attività C: durata normale=7; costo normale = 1; durata limite = 6; costo limite =
2. Il cammino critico è dato dalle attività A e B. Quale attività conviene accelerare per ridurre la durata
del progetto.

Per ridurre la durata del progetto (ad esempio di 1 giorno) occorre accelerare le attività critiche, quindi
l’attività A oppure l’attività B. Si sceglie di accelerare l’attività con incremento unitario di costo diretto
minore.

Per l’attività A l’incremento unitario di costo diretto è:


𝐶 ∗ (𝐴) − 𝐶 (𝐴) 7 − 5
𝑎 = = =2
𝐷 (𝐴) − 𝐷 ∗ (𝐴) 4 − 3
Per l’attività B l’incremento unitario di costo diretto è:
𝐶 ∗ (𝐵) − 𝐶 (𝐵) 10 − 8
𝑎 = = =1
𝐷 (𝐵) − 𝐷 ∗ (𝐵) 6−4
Si sceglie quindi di accelerare l’attività B.

VEDI lezione N. 39 - Il PERT costi.


ES. DIMENSIONAMENTO DEI PROCESSI DI FABBRICAZIONE (NUMERO DI MACCHINE RICHIESTO)

I cicli di lavorazione di due prodotti P1 e P2 prevedono una lavorazione di tipo A. I tempi di


processamento sono: P1 - 2 minuti; P2 - 3 minuti. La produttività richiesta (su un turno di 8 ore al giorno)
è: P1 - 200 pezzi/giorno; P2 - 100 pezzi/giorno. Considerando un rendimento del 0.8, si calcoli il numero
(minimo) di macchine da prevedere nel reparto A e il tasso di utilizzazione.

Soluzione:

In generale, il numero totale (teorico) di macchine della medesima tipologia (𝑗), e quindi del medesimo
reparto, è:

𝑄 ∙ 𝑇∗
𝑚 = 𝑚 =
𝜂∙𝑁

Dove:

 𝑛: numero di prodotti realizzati


 𝑄 : produzione richiesta del prodotto (𝑖) sulla macchina (𝑗) misurata in pezzi/periodo di produzione
(anno, giorno, …);
 𝑇 ∗ : tempo teorico di produzione del prodotto (𝑖) sulla macchina (𝑗);
 𝜂 < 1 : rendimento di produzione;
 𝑁 : tempo disponibile per la produzione dei prodotti (𝑖) sulla macchina tipo (𝑗). 𝑁 = ∑ 𝑁 è il
tempo totale di produzione disponibile per la macchina tipo (𝑗), ovvero per il reparto considerato.
Tale numero è teorico in quanto non necessariamente un numero intero. Perciò, il numero minimo effettivo
di macchine tipo (𝑗) da inserire nel reparto è il primo intero maggiore o uguale a 𝑚 , ovvero:

𝑚 = 𝑚

Il tasso di utilizzazione del reparto è definito come:

𝑚
𝑢 =
𝑚

Tanto più 𝑢 è vicino ad 1, tanto più saturato sarà il reparto.

Nel nostro caso, il tempo disponibile non dipende dal tipo di prodotto, ma solo dal fatto che il reparto è
attivo 8 ore/giorno. Convertendo in minuti (per uniformarci all’unità di misura del tempo di
processamento) si ottiene 𝑁 = 8 ∙ 60 = 480 minuti /giorno.

Da cui,

∑ 𝑄 ∙ 𝑇 ∗ 200 ∙ 2 + 100 ∙ 3
𝑚 = 𝑚 = = = 1,82
𝜂∙𝑁 0,8 ∙ 480

Il numero effettivo di macchine è quindi l’intero superiore: 2 macchine.

,
Il tasso di utilizzazione è: 𝑢 = = = 0,91
VEDI lezione N. 46 - Dimensionamento dei processi di fabbricazione: determinazione del numero di
macchine; N. 48 - Esempi di calcolo del numero di macchine richiesto

Nella stessa lezione si vedano anche esercizi del tipo:

Un prodotto prevede una lavorazione di tipo B con tempo di processamento di 5 minuti/pezzo. La


produttività richiesta è 500 pezzi/giorno su un turno da 8 ore. Ipotizzando un layout a linea e un
rendimento del 0,9, calcolare il numero di macchine richieste nella stazione B della linea e il tasso di
utilizzazione.

Una linea di produzione prevede tre stazioni: A, B e C. I tassi di utilizzazione sono: A - 0,85; B - 0,9; C -
0,95. Il numero di macchine in ciascuna stazione è: A - 2 macchine; B - 3 macchine; C - 3 macchine.
Calcolare il tasso di utilizzazione medio della linea.

ES. ASSEGNAZIONE DI MACCHINE AUTOMATICHE A UN OPERATORE

Nell'assegnare più macchine a uno stesso operatore si rilevano le seguenti durate: 2 minuti per carico
pezzo, 2 minuti per scarico pezzo, 10 minuti per la corsa in automatico, 1 minuto per il trasferimento
dell’operatore. Determinare quante macchine identiche assegnare al medesimo operatore.

Soluzione:
 Durata dell’attività concorrente dell’uomo e della macchina:
𝑎 = 4 minuti (carico + scarico);

 Durata dell’attività indipendente dell’operatore:


𝑏 = 1 minuto;

 Durata dell’attività indipendente della macchina:


𝑡 = 10 minuti.

Da cui, il numero teorico di macchine assegnabili all’operatore è:


(𝑎 + 𝑡) 14
𝑚’ = = = 2,8
(𝑎 + 𝑏) 5
Il numero effettivo di macchine 𝑚 assegnate all’operatore deve essere un numero intero. Quindi si possono
verificare due possibilità:

 𝑚 = 2 ≤ 𝑚′:
o Periodo del ciclo ripetitivo:
𝑇 = (𝑎 + 𝑡) = 14 minuti

o Le macchine sono sempre impegnate in 𝑇 . Il tempo morto per le macchine è nullo:


𝐼 =0
o L’operatore risulterà in parte idle in 𝑇 . Il tempo morto per l’operatore in 𝑇 è:
𝐼 = 𝑇 − 𝑚(𝑎 + 𝑏) = 14 – 2∙ (1+4) = 4 minuti
 𝑚 = 3 ≥ 𝑚′:
o Periodo del ciclo ripetitivo:
𝑇 = 𝑚 ∙ (𝑎 + 𝑏) = 3 ∙ (1+4) = 15 minuti

o Le macchine sono in parte idle in 𝑇 . Il tempo morto per ciascuna macchina è:


𝐼 = 𝑇 − (𝑎 + 𝑡) = 15 – 14 = 1 minuto
o L’operatore è sempre impegnato in 𝑇 . Quindi, il suo tempo morto è nullo:
𝐼 =0
Per scegliere la soluzione migliore, si dovrà calcolare il costo unitario in €/pezzo per ciascuna (nel presente
esercizio mancano i dati a disposizione) e si adotterà la soluzione a cui corrisponde il minor costo unitario in
€/pezzo.

ES. 2

Nell'assegnare più macchine a uno stesso operatore si deve scegliere tra: i) assegnare 2 macchine con un
Tc di 20 minuti; ii) assegnare 3 macchine con un Tc di 22 minuti. Il costo orario dell'operatore è 30 €/ora;
quello della singola macchine è 100 €/ora.

Soluzione:
 Caso 1: 𝑚 = 2
o Costo orario:
𝐶 = 𝐶1 ∙ 1 + 𝐶2 ∙ 𝑚 = 30 + 100 ∙ 2 = 230 €/ora

Siccome 𝑇 è espresso in minuti, è necessario ricondursi alla medesima unità di misura:


230 [€/ora]
𝐶′ = = 3,83 €/min
60 [min/ora]
o Nel ciclo ripetitivo 𝑇 =20 minuti si producono 2 pezzi (un pezzo per ogni macchina). Quindi il
costo unitario per ogni pezzo realizzato è:
𝑇 20
𝐶(𝑚 = 2) = 𝐶′ ∙ = 3,83 ∙ = 38,33 €/pezzo
𝑚 2
 Caso 2: 𝑚 = 3:
o Costo orario:
𝐶 = 𝐶1 ∙ 1 + 𝐶2 ∙ 𝑚 = 30 + 100 ∙ 3 = 330 €/ora

Anche in questo caso, ci si riconduce nel costo al minuto:


330 [€/ora]
𝐶′ = = 5,50 €/min
60 [min/ora]
o Nel ciclo ripetitivo 𝑇 =22 minuti si producono 3 pezzi (un pezzo per ogni macchina). Quindi il
costo unitario per ogni pezzo realizzato è:
𝑇 22
𝐶(𝑚 = 3) = 𝐶′ ∙ = 5,50 ∙ = 40,33 €/pezzo
𝑚 3
Conviene assegnare 2 macchine all’operatore in quanto il costo unitario per pezzo è minore (38,33
€/pezzo).

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