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Chiodi Altea

GLI STRUMENTI Mancinelli Silvia


Paolini Denise

DEL TOTAL Piratoni Chiara

QUALITY
MANAGEMENT.
ECONOMIA DELLA QUALITA', DELLA SICUREZZA E AMBIENTE
Docente: Amalia Lucia Fazzari
Agenda
TQM e strumenti: introduzione

Strumenti statistici

Strumenti manageriali

Ulteriori strumenti
La qualità totale è la capacità da parte di un sistema aziendale di garantire un’elevata
qualità complessiva delle proprie prestazioni. Questo comprende la qualità della…

Progettazione Attività Produttive Rapporto con il cliente

Approvvigionamenti Distribuzione Sostenibilità


Strumento: qualunque tecnica che sia di ausilio nell’analizzare e nel
comprendere a fondo un problema.
Nell’ambito della Qualità sono specifici e servono per risolvere i problemi
migliorando il livello qualitativo delle organizzazioni e la loro efficienza.

Ha contribuito alla rivoluzione industriale del


Giappone nel dopoguerra.
Da "prodotto scadente a basso costo" a
"prodotto di alta qualità a prezzo
competitivo".

Ha promosso i 7 strumenti classici della Qualità:


risolvono il 90% dei problemi qualitativi!

Libro: “Guida al controllo di qualità”


Per leggere il libro non occorrono
particolari conoscenze matematiche.
I 7 Strumenti Statistici
Foglio
raccolta dati Analisi per
stratificazione
Istogramma
Analisi di
correlazione
Diagramma
causa-effetto Carta di
controllo
Diagramma
di Pareto
I 7 Strumenti Manageriali
Diagramma
delle affinità Analisi
matrice dati
Diagramma
delle relazioni Diagramma
PDPC
Diagramma
ad albero Diagramma
a frecce
Diagramma
a matrice
PDCA o “ciclo di Deming”
Il ciclo PDCA anche detto ciclo di Deming è stato progettato con l'obiettivo
di stabilire un modello per il miglioramento continuo dei processi ed
essere garanzia di qualità. A tal fine si susseguono 4 passaggi:

PLAN DO CHECK ACT


Individuare il Confrontare i
sperimentare standardizzare
problema risultati
Foglio raccolta dati
Il foglio per la raccolta dei dati è un modulo strutturato progettato appositamente per inserire i dati raccolti e poterli
analizzare agevolmente dandone una visone globale d’insieme.
La grande utilità di questo strumento si deve al fatto che esso è molto generico e, dunque, adatto a poter essere
utilizzato per moltissimi scopi.

Progettare un modulo
adatto allo scopo così Testare il modulo per
Decidere quando che i dati possano essere un breve periodo.
raccoglierli. inseriti facilmente.

01 02 03 04 05 06 07 08
Decidere quali Decidere per quanto Dare un nome Iniziare la
dati raccogliere. tempo raccoglierli. ai campi previsti registrazione
nel modulo. dati.
Foglio raccolta dati
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì TOTALE
Parti arrugginite XXXX X X 6
Saldatura non allineata XX 2
Errata procedura test XXX XX 5
Parti errate XXXX 4
Errore dimensionale X X 2
TOTALE 8 3 3 1 4
Analisi di
Stratificazione
L’analisi di stratificazione é
principalmente uno strumento di
supporto perchè ci consente di
riordinare meglio i dati quando questi
provengono da più fonti combinate.
Questa tecnica in particolare risulta
utile per differenziare dati
provenienti da più fonti e che sono
stati concentrati tutti insieme.
ISTOGRAMMA
Una DISTRIBUZIONE DI FREQUENZE mostra quante volte si trova
ogni valore all'interno di un certo set di dati. Lo strumento usato
per mostrare le distribuzioni è proprio l'ISTOGRAMMA

ISTOGRAMMA DIAGRAMMA A BARRE

Differenze
Vantaggi dell’applicazione
La sua natura grafica permette di evidenziare modelli
che sarebbero difficili da vedere all'interno di una
tabella di numeri
Permette di verificare se la distribuzione dei dati è
anomala o normale

Fa vedere se un determinato processo soddisfa o meno


i requisiti del cliente

Fa vedere se gli output di due o più processi sono


diversi o meno

Rende la comunicazione della distribuzione più veloce

Permette di individuare il periodo in cui si è verificato


un cambiamento
NB: Prima di effettuare un'analisi ci si deve assicurare
FORME TIPICHE che il processo che stiamo analizzando operi in
condizioni di normalità
DISTRIBUZIONE NORMALE DISTRIBUZIONE DUE PICCHI DISTRIBUZIONE A PICCO

Punti speculari rispetto alla Gli output di due diverse Ha un picco esteso ad una
linea di mezzeria distribuzioni sono fatti delle due estremità
convergere in un solo set
di dati
DISTRIBUZIONE TRONCATA
È simile a quella normale ma senza le
due estremità.
Esempio: Un fornitore, dopo aver creato
una distribuzione normale del materiale
prodotto, cerca di separare ciò che
ricade all'interno delle specifiche da ciò
che è all'esterno. Il fine è mandare al
cliente solo il materiale rappresentato
dal cuore dell'istogramma.

DISTRIBUZIONE MULTIMODALE
Si ha quando sono combinati tra loro
diversi processi tutti rappresentati da
una distribuzione normale. A causa dei
molti picchi ravvicinati, il disegno
assomiglia ad un altopiano.
CARTA DI CONTROLLO
1924 con Walter A. Shewhart
È uno strumento utilizzato nel controllo statistico preventivo della qualità; serve per verificare se un
processo è SOTTO CONTROLLO o meno.
A COSA SERVE?
La carta di controllo è utile per prevedere eventuali SCOSTAMENTI dalla norma e per intraprendere
AZIONI CORRETTIVE prima che si producano difettosità. Essa dà una valida indicazione riguardo al
MOTIVO dello scostamento dalla norma, e fornisce anche una RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
dell'evoluzione temporale del processo in esame.

LIMITI DI CONTROLLO

MEDIA

LIMITI DI CONTROLLO
COSA CI PERMETTE DI CAPIRE?
Quando intraprendere AZIONI CORRETTIVE o meno, quali tipologie di
azioni utilizzare e l'effetto che hanno sul processo.

Mostra i dati spalmati sulla SEQUENZA TEMPORALE presa in


esame

Permette di distinguere tra la varianza dei processi dovuta a CAUSE


COMUNI e quella dovuta a CAUSE SPECIALI

Ci permette di monitorare i processi nel tempo, di controllare


l'EFFICACIA dei cambiamenti apportati e verificare le PERFORMANCE
di un processo in un dato periodo
2 GRUPPI: il primo comprende tutte le carte che
TIPOLOGIE controllano l'andamento di una sola caratteristica del
processo; il secondo quelle a più variabili
CARTE DI CONTROLLO PER ATTRIBUTI: adatte per caratteristiche non misurabili,
esse si basano sulla rilevazione dello stato delle unità o sulla presenza/assenza di
qualcosa
CARTE DI CONTROLLO P: usate per campioni di dimensione variabile, esse
determinano la percentuale di campioni non conformi al gruppo

CARTE DI CONTROLLO NP: usate per campioni di dimensione costante, esse misurano
il numero di unità difettose nel lotto controllato

CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI: adatte quando c'è possibilità di


effettuare misure molto precise di valori continui di caratteristiche misurabili

CARTE DI CONTROLLO X-R: usate invece quando l'oggetto da tenere sotto


osservazione è l'intero processo
COSA DISTINGUE GLI ATTRIBUTI DALLE VARIABILI?
4 SCALE DI MISURAZIONE:
SI USA LA CARTA PER ATTRIBUTI SE:
CLASSIFICATORIA: i numeri sono arbitrari e usati per verificare l'esistenza di una
caratteristica
DI PUNTEGGIO: si usa quando c'è una relazione tra numeri e caratteristiche
monitorate
SI USA LA CARTA PER VARIABILI SE:

INTERVALLO: se la scala ha le caratteristiche di una scala di punteggio e la distanza


tra due punti qualsiasi è pari ad una grandezza conosciuta
RAPPORTO: è una scala ad intervallo particolare perché ha come origine lo zero
Diagramma Causa-Effetto
Sviluppato da Kaoru Ishikawa nel 1969

Serve ad illustrare graficamente le


cause e le sottocause che generano
un certo effetto
Viene anche chiamato diagramma a lisca di pesce

MAN MACHINE
Quale può essere Le macchine possono
l’influenza dell’uomo determinare (anche in
sul problema parte) il problema?
riscontrato?

MATERIAL METHOD
Come i materiali usati Quali possono essere i
possono influire? contributi dei metodi
applicati?
Come si prepara un diagramma Causa-Effetto?

01 DEFINIZIONE DEL PROBLEMA

02 IDENTIFICAZIONE DELLE CAUSE

03 SELEZIONE DELLE CAUSE

04 CONTROMISURE
Quando va utilizzato?

Quando non si sa Quando occorre Quando i membri


in che direzione un’analisi del gruppo
muoversi approfondita del tendono a perdere
problema la concentrazione
Vantaggi e Svantaggi

❑ Team working ❑ Non adatto a problemi


complessi

❑ Trovare tutte le cause del


problema

❑ Pensiero sistematico
Diagramma di Correlazione
Viene impiegato per individuare la
relazione (esistente o meno) tra due
gruppi di dati

È necessario che i dati in esame siano di


tipo numerico e rappresentabili su scala
continua
Come si prepara un Diagramma di
Correlazione?
1 Individuare e raccogliere Individuare il tipo di relazione
da 30 a 50 coppie di dati esistente tra i dati riportati

Disporre sull’asse X la
2
prima serie di dati e
sull’asse Y la seconda

Contrassegnare con un
3 cerchio i punti in cui
coincidono due o più
coppie di dati
Principio di Pareto
Regola dell'80-20, legge dei "vital few", principio della scarsità dei fattori

Pareto Joseph Juran


1906: osservò che la distribuzione Fine anni ‘40: Juran arrivò a capire che
della ricchezza nel suo Paese aveva occorreva separare i "vital few" (le poche
una distribuzione disuguale: il 20% cose davvero importanti) dai "trivial
della popolazione possedeva l’80% many" (le molte cose meno importanti).
della ricchezza.

"Poche cause sono responsabili della maggior parte


dell’effetto finale"
Diagramma di Pareto
Il 20% delle cause produce l’80% degli effetti.
Analizzare un CURVA
insieme di si appiattisce:
fenomeni elementi poco
rilevanti
raggrupparli per si impenna:
importanza elementi
nell’originare gli importanti
effetti osservati
concentrare tutte
Elementi rilevanti le risorse
e quanto disponibili solo su
incidono questi elementi
Decrescenti
Come crearlo?
Scegliere il Disporre su
problema da Ascisse: categorie
investigare e Ordinate: n.
cercarne le cause osservazioni

Scegliere: Categorie, Disporre le barre in


tempo, misure e scala ordine decrescente e
costruire la linea
cumulativa
Diagramma di Pareto: un esempio

✓ Raggruppo i minori sotto la voce


“altre cause”
n.difetti A
✓ Calcolo la percentuale:
tot.difetti
Nel riportare nell’asse orizzontale i tipi
di difetti, scriveremo per primo quello
con maggiore frequenza, poi il
secondo e così via…
Vantaggi dell’applicazione
Scomporre i grandi problemi in
problemi più piccoli e a stabilire quali
sono i principali fattori che li causano

Focalizzarsi sulle cause più importanti


e stabilire le priorità, utilizzando il
tempo a disposizione in maniera più
efficace

Collegare le cause con gli effetti

Valutare il miglioramento basandosi


su un’analisi della situazione prima e
dopo l’applicazione dell'azione
correttiva
Diagramma ad Albero
È uno strumento che disegna in modo sistematico lo Obiettivo generico
spettro completo dei percorsi che devono essere seguiti
per raggiungere un obiettivo, individuando tutte le Deployment
condizioni intermedie che devono essere soddisfatte.
Piano di azione
Aristotele Struttura dettagliato e coerente
Alberi
Genealogici organizzativa
azienda

350 a.C. Oggi


Per cosa si utilizza?
Definire in modo chiaro e misurabile concetti
vaghi o generici.
Identificare le prime azioni da intraprendere
nel breve periodo per raggiungere obiettivi
ampi nel medio/lungo termine
Definire in modo chiaro e concreto il piano di
azioni finalizzato a un determinato obiettivo:
evidenzia gli obiettivi intermedi e le condizioni
necessarie
Stabilire le relazioni esistenti tra obiettivi e
modalità operative: verificare quindi i costi-
benefici, la reale efficacia e economicità delle
azioni.
Caratteristiche
La visione globale aiuta a

Coerenza
valutare se le azioni
considerate permettono di
raggiungere un certo
obiettivo e se sono assegnate
alle funzioni giuste.

Concretezza
Azioni “spaccate” in
microattività la cui
fattibilità è facilmente
valutabile

Si evita di passare in modo


affrettato dal generale al

Sistematicità particolare, rischiando di


dimenticare azioni importanti
o non calcolare correttamente
tempi e mezzi.
Tipologie
01 Disaggregazione di un concetto in
sottocomponenti

02 Sviluppo di mezzi/procedure
necessarie per ottenere un risultato

Fine ✓ Si ripercorre a ritroso il diagramma


✓ Si verifica la coerenza “interna” di ciascun
ramo e l’esistenza di elementi ridondanti.

Queste azioni consentono di ottenere questi obiettivi?


Sono effettivamente tutte necessarie per ottenerli?
Questi elementi spiegano completamente il concetto?
E
S
E
M
P
I
O
Diagramma delle Relazioni
Aiuta a definire e rappresentare i legami esistenti tra un fenomeno e le sue cause

Questo diagramma è composto da:

1 Un problema da analizzare

2 Una serie di cause e sottocause

3 Linee di collegamento e frecce


Come si prepara un diagramma delle relazioni?

1 Composizione del Raccolta e


3
gruppo posizionamento
• Min 4 max 8 delle cause
persone
• Individuare almeno
• Componenti sia
tra le 15 e le 50
creativi che
cause
competenti
• Utilizzo dei post-it
2
Chiara identificazione 4 Analisi del
del problema diagramma
Chiarire bene il tema Stabilire la causa
per evitare prioritaria
fraintendimenti
Quando va utilizzato?

Per capire da dove


avviare l’analisi del
problema

Per ricercare le
possibili cause del
problema
Confronto con il Diagramma Causa-Effetto
01 Il Diagramma Causa-Effetto ha una
struttura precisa grazie alle 4M

04 Il Diagramma delle Relazioni consente


successive integrazioni

02 Il Diagramma Causa-Effetto è più


facile da costruire

05 Il Diagramma delle Relazioni evidenzia


relazioni complesse tra le cause

03 Il Diagramma Causa-Effetto non è


adatto a problemi complessi
Diagramma a Frecce o PERT
Program Evaluation Review Technique

Viene utilizzato per pianificare, progettare, organizzare


e coordinare le attività di un progetto

Fu sviluppato dalla Marina Militare Americana nel


1957
Milestones
Il metodo PERT si basa sulle date e
scadenze, chiamate Milestones

La data più importante è la scadenza


finale

Stabilire quali attività sono seriali


e quali sono parallele
Come si presenta un Diagramma PERT?

Le attività (milestones) sono


rappresentate dai riquadri, le linee
illustrano la sequenza delle attività

Il Diagramma PERT aiuta a stabilire e


raggiungere traguardi importanti
ma se i calcoli sono imprecisi,
qualsiasi ritardo creerà un blocco
che inciderà sulla scadenza finale.
Vantaggi e Svantaggi

❑ ANALISI DELLE ATTIVITA’: valutare ❑ ANALISI SOGGETTIVA: il processo


tempo e risorse necessarie ad ogni di raccolta dati è di natura soggettiva
attività ❑ FOCUS SUL TEMPO: il PERT è un
❑ COORDINAMENTO DEL metodo focalizzato sul tempo
DIPARTIMENTO E DEI MEMBRI: ❑ INVESTIMENTO INTENSIVO DI
migliora la comunicazione tra i reparti RISORSE: la quantità di lavoro
❑ ANALISI WHAT IF: identifica richiesta può rendere questo metodo
possibilità e incertezze molto costoso
DIAGRAMMA DI AFFINITA'
Questo diagramma può essere usato in qualsiasi punto del ciclo PDCA, ma è molto utile nella
fase di pianificazione. È utile per organizzare il materiale raccolto durante un brainstorming o
comunque ogni volta che siamo davanti ad un problema complesso.

VANTAGGI:
È utile per raccogliere in poco tempo il gran numero di INFORMAZIONI che
derivano da un gruppo di lavoro
Offre a tutti i presenti la possibilità di dare un CONTRIBUTO all'interno del
gruppo
Organizza le informazioni in CATEGORIE che possono essere analizzate poi
anche con altri strumenti
Integra due APPROCCI solitamente lontani tra di loro: l'approccio analitico
e quello creativo
La RAPPRESENTAZIONE GRAFICA consente di valutare meglio le interazioni
COME SI COSTRUISCE UN DIAGRAMMA DI AFFINITA'?
Prima di iniziare bisogna accertarsi di aver identificato il problema e la sua priorità.

Reclutare un FACILITATORE

Presentare l'ARGOMENTO

Avviare il BRAINSTORMING

Scrivere le idee sui POST-IT

Fare delle CATEGORIE

PARLARE delle categorie


L'ANALISI MATRICE DATI
L'Analisi matrice dati permette di elaborare grandi quantità di dati e sintetizzare i
risultati di un set di informazioni numeriche, identificando alcune caratteristiche
generali sulla base della relazione esistente tra le variabili.
UTILITÀ:
Ci permette di rappresentare sinteticamente
FENOMENI COMPLESSI caratterizzati da un gran
numero di variabili
Sfrutta il fatto che le VARIABILI utilizzate per
descrivere un fenomeno di solito non sono
indipendenti, ma presentano dei legami
I LEGAMI PRINCIPALI presenti nelle variabili ci
permettono di compattare il fenomeno e
rappresentarlo in un modo compatibile con la
nostra capacità visiva di razionalizzare i problemi
Diagramma a Matrice
Questo strumento organizza un grande numero di informazioni presentandole graficamente e
evidenzioando i punti di collegamente tra di esse. A seconda delle varie correlazioni tra
idiversi gruppi di dati possiamo capire l'imporanza di un punto di collegamento.

1
Chiarire e razionalizzare
problemi complessi.

Confrontare a “colpo
2
d’occhio” le variabili.

Attività di controllo che


3 tutte le conbinazioni dei
due ordini di fattori siano
state prese in
considerazione.
Diagramma a matrice
Mette in luce la presenza e la qualità
delle relazioni tra variabili.

Permette la comparazione tra


requisiti comuni alle varie voci.

Serve per il controllo come check-


list .
Garantisce un imeediato «colpo
d'occhio» sull’andamento di un
fenomeno .

Mette in evidenza molte cose.


simultaneamente
Tipi di matrice
Questo strumento è estremamente felssibile e se ne possono distinguere diversi modelli a
seconda di:

Modalità di utilizzo

Numero di variabili

Scopo di untilizzo
A3
Relazione diretta

Nella matrice a L i dati vengono messi in


relazione da 2 dimensioni espresse in righe e
colonne. Lo strumento in questione torna
utile per associare gli obiettivi ai mezzi per
raggiungerli, o per collegare gli effetti alla
loro causa. Relazione diretta

A1 A2 A3
Le matrici, essendo bidimensionali
possono collegare solo 2 item per
volta. La matrice T invece consente di
collegarne tre alla volta grazie al
braccio ulteriore di cui è fornita.
Anche questa, come la matrice a T,
aggiunge ulteriori elementi grafici che
vengono disposti in maniera speculare
rispetto la matrice a T. Questo
consente di analizzare addirittura 4
La matrice a Y è la combinazione di fattori diversi A,B, C, D.
tre "matrici a L" e consente di
combinare 3 tipi di items. alla volta A3
(AeB, BeC, CeA.)
A2
A1

Questo modello è l'unico ad essere D3 D2 D1 C1 C2 C3


tridimensionale, tant'è che è un cubo B1
rettangolare i cui lati sono costituiti da
B2
tre lementi A, B e C. Chiamata anche
"matrice a cubo" questa matrice B3
consente ri rappresentare grafocamente
e simultaneamente le relazioni tra 3 tipi
di items.
Process, Decision, Program, Chart
Il PDPC è uno strumento utile a rappresentare gli eventi e gli ostacoli che possono verificarsi
durante lo svolgimento di un progetto unitamente alle necessarie azioni di prevenzione e/o
rimedio. Questo strumento è particolarmente utile per pianificare in anticipo ciascuna
possibile catena di eventi che potrebbero avvenire quando il problema o l'obiettivo non ci è
familiare.

Il PDPC è particolarmenti utile in obiettivi o progetti che sono poco familiari poichè permette di
prevedere l’evoluzione dei processi e l’assetto finale.

Organizzazione di Ricerca di eventuali


Supporto nel ostacoli al corretto
procedure necessarie
prendere decisioni in sviluppo di un'attività
allo svolgimento di
ambienti dimanici o e identificazione dei
un progetto, o alla
con scarsità di relativi mezzi di
risoluzione di un
informazioni provenienza e
problema
rimedi.
Costruire un PDPC
01 PROCESS.Un gruppo di miglioramento composto da persone appartenenti
a diversi settori e con esperienze diverse identifica l’obiettivo

DECIDE. In relazione agli obbiettivi vanno annotati tutti i risulatati


possibili, in questa fase s'identificano i temi e alcune soluzioni 02
03
PROGRAM. Ogni tema e obiettivo dev'essere classificato secondo un
ordine di priorità, difficoltà di realizzazione. Ad ogni obiettivo/tema va
collegato una soluzione.

CHART. Sulla base di quanto emerso si deve capire qual è la


decisione più adatta allo scopo (obiettivo iniziale). 04
Organizzare
vacanza esotica

Azioni Decidere dove Decidere dove Decidere dove


primo livello andare andare andare

Azioni Chiedere ad Contattare


Secondo livello Consultare libri
amici agenzia di viaggio

Amici non Descrizione


Possibili ostacoli
viaggiano approssimativa
Difficile

Possibile soluzione
Trovo nuovi Contattare club Chiedere Selezionato
amici di viaggi fotografie
Modello 5S
Questo approccio metodologico nasce all’interno della
produzione snella e mira alla riduzione ed
eliminazione degli sprechi all’interno di
un’organizzazione.
SEIRI: separazione delle cose inutili presenti sul
1
lavoro dalle cose utili per recuperare efficenza
SEITON: ordinare gli oggetti mettendo più vicini
2
quelli maggiormente utilizzati
SEISO: la pulizia del posto di lavoro è una forma
3
di manutenzione giornaliera
SEIKETSU: aiutare le persone a familiarizzare con il
4
nuovo metodo eliminando le brutte abitudini
SHITSUKE: per mantenere questi principi sul lavoro
5
i vertici hanno l’impegno continuo di formare i
propri dipendenti
Più gradevole il
V Minor probabilità posto di lavoro
di incidenti sul
A lavoro

N
T
A
G
5S Nessuna perdita di tempo
per trovare ciò che serve

G Miglioramento netto
delle prestazioni e della Risparmio di spazio
I produttività per lo stock merci
5S: esempi pratici
Nelle fabbriche: Si fa molta attenzione alla gestione
dello spazio, elemento centrale e inscindibile di tutte le
funzioni aziendali. Nello specifico è fondamentale nel
modello delle 5S lasciare liberi i passaggi affinchè i
lavoratori possano esprimere al meglio le loro potenzialità.

Nei supermarket: Nei supermarket capita spesso di


vedere dei percorsi ad hoc per il cliente che lo conducono
attraverso tutte le gamme di prodotti in un unico viaggio.
Inoltre in questi contesti si può facilmente notare il rispetto
della pulizia e dell’organizzazione. I prodotti sono raggruppati
per categoria e abbinati tra loro così che il cliente possa
orientarsi facilmete e più velocemente.
POKA-YOKE Shigeo Shingo 1960
Il Poka-Yoke si basa sul fatto che sbagliare è insito nella natura umana e che occorre quindi
stabilire dei meccanismi che ci impediscano di sbagliare o ci avvisino quando lo facciamo. È
quindi un dispositivo a "prova di sciocco", per prevenire o rendere evidenti gli errori appena
avvengono in modo da poterli correggere.

POKA Indica l'errore involontario che ognuno di noi può fare

YOKE Significa prevenire Yoke

Esistono due tipi di Poka-Yoke:


Poka
I dispositivi che servono per PREVENIRE il manifestarsi dei difetti

I dispositivi che EVIDENZIANO l'errore una volta che è stato commesso


STORIA
Shingo visitò la YAMADA ELECTRIC e scoprì che a volte capitava che gli operai si
dimenticassero di inserire una delle due molle presenti in un piccolo interruttore da loro
prodotto. Il difetto veniva poi rilevato dal cliente finale e l'azienda perdeva profitti per gestire
il problema.
Fu per risolvere questo problema che Shingo ebbe l'idea dei Poka-
Yoke: invitò il responsabile a inserire nella procedura di montaggio
un NUOVO PASSAGGIO che prevedeva che entrambe le molle
fossero prima poste su un piattino e poi inserite.
COSA ORIGINA I DIFETTI COME SI CORREGGE?
Fattori culturali Con il lavoro di gruppo, impiego del
management e allontanamento della paura
Varianza dei processi Controllo statistico
Complessità del lavoro Mappatura dei processi

Natura fallace degli uomini Poka-Yoke


ESEMPI PRATICI

FUNZIONA BENE:
Operazioni in cui è richiesta elevata Posti di lavoro dove c'è un alto
attenzione dell'operatore turnover di forze operative
Operazioni per cui la formazione Operazioni per cui i costi esterni per
sarebbe troppo costosa le difettosità sono molto più alti dei
costi interni per le stesse difettosità
COME SI APPLICA IL POKA-YOKE
Quality Function Deployment
Sviluppato dal professor Akao nei
cantieri navali Mitsubishi (premio
Deming 1978)

La principale novità del QFD consiste


nell’apertura dell’azienda al mondo
esterno per far entrare la voce del cliente.

Può essere formalizzato attraverso le 4


“Case della Qualità”
Le 4 Case della Qualità
Il QFD permette, attraverso le quattro Case della Qualità,
di passare dalla “voce del cliente” alla definizione delle
attività del processo produttivo.

1) PRODOTTO: si passa dalle esigenze del cliente alle


specifiche di prodotto;
2) COMPONENTI: le specifiche di prodotto vengono
articolate in specifiche delle singole parti;
3) PROCESSI E TECNOLOGIE: le specifiche di ciascun
componente vengono tradotte in specifiche di
processo;
4) PRODUZIONE: viene stabilito il contributo delle
singole fasi del processo produttivo al mantenimento
delle caratteristiche e dei valori prestabiliti.
La prima Casa della Qualità
1) Vengono definiti dettagliatamente i bisogni
del cliente
2) I bisogni identificati nella stanza precedente
vengono valutati, al fine di ottenere la
classifica delle priorità
3) Definire i requisiti tecnici necessari a
raggiungere la qualità richiesta al punto 1
4) Definire le relazioni tra la qualità richiesta al
punto 1 e le caratteristiche di qualità del
punto 3
5) Le caratteristiche del punto 3 vengono
confrontate tra loro
6) Valutazione delle caratteristiche
7) Individuare i valori numerici da attribuire ad
ogni caratteristica
Vantaggi…
Comprensione dei bisogni del cliente, riduzione
tempi e costi di sviluppo del prodotto

Minimizzazione degli errori, miglioramento


qualità del prodotto, aumento della produttività,
miglioramento della comunicazione

Riduzione dei guasti e interventi in garanzia,


miglioramento soddisfazione del cliente,
continuità del know-how
…e Svantaggi

Problemi di applicazione al business occidentale

Rischio se le indagini di mercato sono errate

Processo molto metodico non facilmente


applicabile ad un mercato in continua evoluzione
Imprese che adottano il QFD

Ha ridotto le perdite iniziali Ha dimezzato i cambiamenti


del 61% e lo utilizza per di design last minute
risolvere il problema di
corrosione
6 CAPPELLI PER PENSARE
(Anni ’80, Edward De Bono)

IMPORRE IL
PROPRIO
PUNTO DI
VISTA

• Creare una dimensione ludica


• Superare le inibizioni e la paura di dire cose
lontane dal nostro modo di essere
• Perdere un po’ di autocontrollo
6 CAPPELLI PER PENSARE
Controllo e
Opportunità
organizzazione
e aspetti Emozioni e
positivi sensazioni

Rischi e
aspetti
negativi

Creatività e Fatti e dati


provocazione oggettivi
Vantaggi dell’applicazione
Aiuta ad analizzare una certa situazione
da prospettive differenti

Aiuta a far sentire gli individui protetti e,


quindi, abbassa le inibizioni

Fa in modo che “vinca” l’idea migliore


non quella esposta meglio o che ha
convinto di più

Migliora la comunicazione e velocizza le


decisioni
Grazie I
per l’attenzione! N
E

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