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EGLI VS LUI:
- egli:
funzione anaforica (Alessandro Manzoni ha scritto “I Promessi Sposi”. Egli era uno
scrittore italiano)
funzione sintattica di soggetto
- lui:
funzione sintattica di soggetto
funzione sintattica di oggetto
funzione sintattica di oggetto indiretto
funzione anaforica (Alessandro Manzoni ha scritto “I Promessi Sposi”. Lui era uno
scrittore italiano)
NB: inizialmente solo “egli” svolgeva una funzione anaforica, poi la medesima funzione ha iniziato a
svolgerla anche il pronome “lui”
Frequenza:
- viene prediletto l’utilizzo di lui:
nel parlato
nello scritto
nello scritto letterario
nello scritto giornalistico
- viene prediletto l’utilizzo di egli:
nello scritto scolastico
nello scritto giuridico
nelle lettere ai giornali
“Loro”, quindi, verrà ad assumere – nel paradigma – sia il ruolo di pronome al dativo maschile singolare,
sia il ruolo di dativo plurale (senza distinzioni di genere)
Questa tendenza si rispecchia ancora poco nei giornali e nei settimanali, ma si ritrova molto nei romanzi
CI:
“ci” sta iniziano a svolgere un quantitativo sempre più significativo di ruoli:
- “ci” al posto di “gli” per tutti i generi e numeri
- “ci” come locativo al posto di “vi” (si utilizza molto di più l’espressione “non ci vado mai”,
piuttosto che “non vi vado mai”, più colloquiale e tipica dello scritto)
- “ci” + verbi, che una volta uniti a “ci” sembrano assumere una valenza autonoma rispetto alla loro
versione base (es. “entrare”, “entrarci” o “credere”, “crederci” eccetera)
- “ci” come rafforzativo per verbi (es “vederci” = vedere bene)
- “ci” come rafforzativo in espressioni come “hai l’ombrello?” VS “c’hai l’ombrello?”
CIÒ:
“ciò” sta perdendo sempre più il suo valore di dimostrativo neutro: sta, infatti, venendo sempre più
sostituito da pronomi dimostrativi come “questo” e “quello”
CODESTO:
“codesto” sta – in termini di utilizzo – perdendo sempre più terreno. Quelle poche volte che viene
utilizzato, inoltre, viene utilizzato – non di rado – in maniera impropria, come se fosse una forma aulica di
“questo”, quando, invece:
- “questo” indica un oggetto vicino a chi parla e lontano da chi ascolta
- “quello” indica un oggetto lontano sia da chi parla che da chi ascolta
- “codesto” indica un oggetto lontano da chi parla ma vicino a chi ascolta
DISLOCAZIONE A SINISTRA:
i costituenti dislocati a sinistra possono introdurre:
- o quegli elementi su cui verterà la frase vera e propria (tema) -> la mamma non la vedo da un
pezzo
- o su quegli elementi che forniscono le coordinate fondamentali dell’evento descritto nella frase
(cornice) -> a casa mia, i bambini non guardano mai la televisione
DISLOCAZIONE A DESTRA:
non lo voglio il gelato
FRASE SCISSA:
è Mario che ha tirato la coda al gatto
C’È PRESENTATIVO:
c’è un gatto che gioca in giardino