M. 0727036 2021/2022 Il sogno è un'attività prettamente umana, e come tale deve essere inserita nel suo contesto culturale per essere compresa.
Secondo la contemporanea Per l'uomo medievale così come
psicologia il sogno è un'attività nell'antichità, il sogno proveniva che nasce dentro l'uomo, nel suo da una fonte esterna, quasi inconscio. sempre divina, con lo scopo di comunicare qualcosa. Essendo una manifestazione divina esterna, questi sogni hanno bisogno di essere interpretati secondo la cultura religiosa del tempo per guadagnare razionalità. Essendo il medioevo pervaso dalla cultura cristiana questi sogni non potevano che provenire da una fonte: Dio. Ma non tutti i sogni avevano una valenza positiva, in questo caso essi erano causati da Satana nella sua eterna lotta contro il bene. Tutto ciò era impossibile da comprendere senza la mediazione dell'unica organizzazione che si vantava di possedere la verità: la chiesa cristiana. A partire dal IV secolo, quando l'ideologia cristiana si trasforma in cultura corrente diviene problematico il ruolo da attribuire ai sogni. Se l'antichità era pervasa da demoni sia positivi che malvagi, adesso il mondo era diviso in creature angeliche e demoni infernali che trascinavano l'uomo verso i piaceri del corpo, fu in questo periodo che il sogno si legò inesorabilmente al corpo, diventando il punto di contatto tra l'uomo e il demoniaco. Soltanto pochi uomini potevano ricevere sogni provenienti dalla divinità, essi provenivano soprattutto dall'elites aristocratica, in quel caso il sogno guadagnava valenza politico-governativa, ma sottolineava soprattutto lo status elevato del sognatore, il quale poteva mettersi in contatto con l'Alto. La gente comune doveva guardarsi bene dal sognare e soprattutto doveva evitare il più possibile di favorire durante la notte il sogno. Attraverso il controllo dei sogni la chiesa ampliava il suo controllo del confronto dei corpi, proibendo tutte quelle attività corporali che potessero favorirli, come l'introduzione eccessiva di cibo o di alcol. Alla fine del IV secolo Macrobio compone un'opera che racchiude tutta la conoscenza pagana sull'interpretazione dei sogni, distinguendo 5 tipologie diverse divise in due macro categorie I Sogni che preannunciano il futuro, utili se correttamente interpretati: - Somnium - Visio - Oraculum
I sogni "falsi" riportati da Omero e Virgilio, i
quali non sono di alcuna utilità: - Insomnium - Visum Il merito maggiore di Macrobio fu quello di discernere le cause sovrannaturali da quelle più specificamente terrene. In qust'ultima categoria rientravano i già citati insomnium e visum, causati principalmente da sofferenze di tipo fisico o frustrazioni psicologiche del soggetto sognante. Ad un livello superiore, alle esperienze umane si innestavano manifestazione di natura soprannaturale. Ad un livello superiore, alle esperienze umane si innestavano manifestazioni di natura soprannaturale. L'oraculum ricordava le esperienze oniriche degli eroi omerici, i quali durante il sonno riuscivano ad entrare in contatto con la divinità o con i defunti, grazie alla caratteristica di limbo tipico del mondo dei sogni. La visio ed il somnium rappresentavano i sogni premonitori, e soprattutto quest'ultimo nascondeva una pluralità di significati allegorici, i quali devono appositamente essere studiati per essere compresi. L'opera di Macrobio comunque non riuscì ad imporsi nella cultura alto medievale, e solamente nel XII secolo Alchero di Chiaravalle riprenderà questi concetti limitatamente nella sfera lessicale nel suo liber de spiritu et anima. Michelangelo Buonarroti , Sibilla delfica , particolare, Volta della cappella Sistina A differenza del pensiero antico, durante il medioevo il cristianesimo preferì catalogare i sogni attraverso il concetto di verità e falsità, concependo il sogno principalmente come frutto dell'attività umana, quindi considerati con sospetto. La caratteristica principale dei sogni nella loro valenza positiva fu il canale diretto che si venne a creare tra Dio e l'uomo, prerogativa unica delle classi alte e dei santi, diventando un topos letterario nelle agiografie e nelle biografie dei re. Nonostante l'origine sociale garantiva la liceità del sogno, essa veniva a mancare se l'interpretazione non passava attraverso il filtro di un chierico. Tuttavia questo non fu sufficiente ad eliminare l'attività dei cosiddetti coniectores somniorum, figure popolari chiamate ad interpretare l'attività onirica. Già nel VI secolo Martino di Braga diffidava il popolo dall'utilizzare i somnialia scripta, liste contenenti dei versi che fornivano rapide interpretazioni alle figure oniriche; tuttavia rimasero in uso in Francia almeno fino al XV secolo. Bibliografia e Sitografia
J. le Goff, Il corpo nel medioevo, Roma-Bari, Laterza 2007
Giuseppe Catterin, Hypnos, somnium, visio: sognare nel Medioevo,
un’attività contesa tra passioni terrene e rivelazione divina. https://parentesistoriche.altervista.org/sognare-medioevo/
Alessandro Barbero, Festival della mente Sarzana 2020
Mitologia Norrena: Alla Scoperta della Mitologia del Nord. I Nove Mondi, Il Ragnarok, Il Valhalla. Il Grande Viaggio tra Miti, Leggende, Divinità e Eterni Eroi.