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Novecento magico

STORIE E INCONTRI DI NOVIZI


DELLA SCIENZA OCCULTA
IL PUNTO DI PARTENZA PAGE | 02

LA STANZA
DELLE RELIQUIE

La Prioria, la dimora di “Frate Gabriel Priore”,


come voleva farsi chiamare Gabriele
d’Annunzio e più precisamente la Stanza
delle Reliquie è il luogo dove inizia il nostro
viaggio. Il Vittoriale è la rappresentazione
dello stile del poeta, uno stile magnificente
nonché manifesto del suo vivere inimitabile.
Ma è in quella stanza che si celano i simboli
di un d’Annunzio segreto, di un uomo che
colleziona importanti cimeli e simboli
appartenenti alle grandi religioni del mondo,
dove si cela la sua idea di sacro inedita e
sincretica. Nel 1887 su la “Tribuna” scriveva
“Io sono un ardentissimo novizio della
scienza occulta”, ed è proprio
un’immersione nell’occulto, tra sacro e
profano, che caratterizza ogni dettaglio di
questo tempio esoterico. Un tripudio di
Buddha, croci professionali trecentesche,
figure e idoli, richiami ai Veda ma anche al
cristianesimo medievale. “Aspiro al Dio unico”
scriveva ancora nel Libro Segreto ma quello
che adopera nella Stanza delle Reliquie è un
inno alla commistione, la conferma che
l’attrazione per il mondo ultraterreno non era
soltanto uno dei tanti ingredienti di un
personaggio pubblico costruito e mistificato
bensì una credenza radicata, una missione
sentita e profonda. Così celebrava il
proprio esilio dalla terra, sperimentava
la trance, le sedute spiritiche, studiava la
Cabala e i lati oscuri della psiche, si
interessava di reincarnazione e credeva
nella trascendenza.
PAGE | 03 I CENNI STORICI

IL CONTESTO STORICO
Il movimento culturale del Romanticismo nacque
in Germania alla fine del Settecento, come
reazione contro la cultura francese neoclassicista
imposta in Europa da Napoleone ed innescata
dalle scoperte archeologiche fatte nella seconda
metà del secolo quando erano cominciati gli scavi
per portare alla luce Ercolano e Pompei, sepolte
dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
Dalla Germania il Romanticismo passò in
Inghilterra, poi in Francia ed in Italia.
Esso sosteneva l’importanza della tradizione e il
ritorno al passato dopo le speranze di
rinnovamento civile e morale deluse dalla
Rivoluzione.
La rivoluzione industriale, perpetuata in Europa
fino al 1840, portò enormi benefici alla
produttività economica ma, di contro, intrappolò
l’animo umano in una realtà alienante, fatta di
fumi, ferrovie, ciminiere, rumore e velocità. Gli
artisti, i poeti e gli intellettuali non si
ritrovavano in questa nuova realtà e
rimpiangevano un contatto puro e diretto con
la natura, lo spirito e il trascendente. Da qui
il riemergere di irrazionale, magia e
misticismo. Uno dei tratti più caratteristici del
romanticismo è la rivalutazione del lato passionale
ed istintivo dell'uomo. Questa tendenza porta a
ricercare le atmosfere buie e tenebrose, il mistero,
le sensazioni forti, l'orrido ed il pauroso.

La magia, messa alle porte dagli illuministi,


rientrò di prepotenza all’inizio del nuovo
secolo, ma con caratteristiche che la rendevano
del tutto diversa dalla stregoneria antica; era

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ormai un campo alla moda, che attirava gli
intellettuali ed i ricchi borghesi.
According to Wikipedia, an annual report

OVERVIEW
is a comprehensive report on a
È il 1863, anno di nascita di Gabriele D'Annunzio,
company's activities throughout the
quando Carducci identifica la nuova
preceding year. Annual reports are
manifestazione di Satana, che corrisponde alla
intended to give shareholders and other
"forza vindice della ragione" intesa come scientismo
interested people information.
che pretende di spiegare tutto, anche la realtà
invisibile.
PAGE | 04 LE TAPPE SALIENTI

VITE PARALLELE
Useremo la figura di D'Annunzio e la sua poetica come una guida attraverso mondi abitati da
personaggi incredibili, nei quali la magia e il mistero irrompono nella realtà con una valenza sia
poetica che esperienziale. Prenderemo spunto dalle innumerevoli passioni del Vate e ci faremo
introdurre dalle sue parole per accedere a questi straordinari universi.
Il Vittoriale nella sua Stanza delle Reliquie rappresenta l’immaginario di una ricerca, lo stesso di
tanti ricercatori spirituali che. in comune hanno anche le decadi in cui hanno vissuto, a cavallo tra
Ottocento e Novecento, a cavallo tra due dimensioni “di qua della vita, di là della morte” come
scriveva ancora il vate. Ripercorrendo la vita e gli episodi salienti della biografia del “D’annunzio
sciamano”, quella fuori dai libri di Storia della Letteratura e che invece si incrociano e si intersecano
con le vicende dei protagonisti di libri occulti, dei capolavori dell’esoterismo europeo.

Queste le tappe del nostro viaggio, scopriremo in seguito le tracce che D'Annunzio ha
lasciato in ciascuno di questi mondi.

MAGIA E OCCULTISMO

Dalla pubblicazione del Magus di Francis Barrett (1801) al Dogma e Rituale dell'Alta Magia di
Eliphas Levi (1856). Josephin Pèladan, l'Ordine Cabalistico della Rosacroce e il
ricongiungimento della magia con il cattolicesimo.

SPIRITISMO E RICERCA METAPSICHICA

Fondazione della Society for Psychical Research a Londra (1882) da parte di tre membri del
Trinity College di Cambrige. Il periodo scientifico della parapsicologia vede protagonisti molti
scienziati che cercano di capire se esiste la possibilità dell'interazione tra mente e materia e la
comunicazione con i defunti. Alcuni nomi: Giovanni Schiapparelli (astronomo), Enrico
Morselli (psichiatra), Cesare Lombroso (psichiatra, padre dell'antropologia criminale), Charls
Richet (premio nobel per la medicina), William Crookes (chimico e fisico), solo per citarne
alcuni.

SOCIETA' SEGRETE E MARTINISMO

Papus, pseudonimo del medico francese Gerard Encausse, fondò il Movimento Martinista,
ispirato dalle opere di Martinez de Pasqually e Louise Claude de Saint Martein.
Quest’ultimo, appellato anche come “Il filosofo ignoto” affermava che “L’uomo possiede

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innumerevoli vestigi delle facoltà risiedenti nell’Agente che lo ha prodotto” e che, in base a
questo, sia necessario uscire dallo stato di tepore spirituale e risvegliare la scintilla divina
latente in ciascuno. Ordine iniziatico che According to Wikipedia,
si fonda su una an annual report
matrice giudaico-cristiana e che si

OVERVIEW
prefigge l’obiettivo di perfezionare l’essereis umano attraverso la reintegrazione
a comprehensive report on a del rapporto
dell’uomo con il divino.
company's activities throughout the
preceding
A Giuliano Kremmerz nel numero di agosto year.
1897 della Annual
rivista Novareports areattribuita,
Lux , viene
intended
testualmente, la qualifica di Superiore Incognito to give
Martinista, shareholders
mentre and other
la rivista O’Thanatos, organo
ufficiale dell’Ordine Martinista inaugura interested
il primo fascicolo
people del gennaio 1923 con una
information.
introduzione del Kremmerz (che figura significativamente come primo nome nella Redazione e
in altro fascicolo è definito Maestro).
PAGE | 05 LE TAPPE SALIENTI

TEOSOFIA E ORIENTALISMO

Nel 1875 viene fondata a New York la Società Antroposofica.


La fondatrice fu Helena Petrovna Blavatsky, medium di origine Ucraina
e il colonnello Henri Steel Olcott. Lo scopo della società teosofica fu
dapprima il ripristino degli insegnamenti religiosi, filosofici e morali del
passato come il neoplatonismo, lo gnosticismo e i culti misterici, il tutto
riadattato e interpretato in chiave contemporanea. Grande attenzione era
posta anche alle tradizioni orientali, viste dal movimento come fonte dalla
quale attingere diversi insegnamenti (spesso però snaturati dal loro
senso originale). Lo scopo era creare un filo conduttore tra le varie
sapienze antiche, soppiantate in modo violento da cristianesimo. Il motto
della società è infatti “Non c’è religione più alta della verità”. Alla morte
della Blavatsky seguirà l’astrologa ed esoterista Annie Besant la cui
filosofia cambiò radicalmente le caratteristiche del movimento. Ella si
spinse verso una riscoperta dell’induismo e ad una apertura nei confronti
del cristianesimo, inteso come studio del suo insegnamento puro, scevro
da gerarchie e istituzioni.

PSICOLOGIA

Carl Gustav Jung fu non solo psichiatra, psciologo e antropologo ma


sviluppò interessi magici e occultistici, si da subito, a partire dalla sua tesi
di laurea Psicologia e patologia dei fenomeni occulti (1902). È documentata
la sua partecipazione sistematica a sedute spiritiche dirette da sua cugina
Helly. Jung è stato definito come come il più tipico dei neognostici della
psicologia del profondo. Gli archetipi Junghiani, imamgini generate
dall'inconscio collettivo, esisterebbero soggettivamente e in quanto tali
sono venerate come divinità pagane, oppure manipolate dai terapeuti in
quanto rappresentano frammenti dell'individuo che confluiscono del
mitico Sè.

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OVERVIEW
PAGE | 06 GLI INCONTRI

D'ANNUNZIO E LA MAGIA
"La vita è un'opera magica che sfugge al riflesso
della ragione e tanto più è ricca, tanto più se ne allontana, attuata per occulto e
spesso contro l'ordine delle leggi apparenti. Né quando crediamo di dormire e di
sognare siamo noi addormentati, ma sibbene il mago si insonna".
D'Annunzio, la Leda senza Cigno (1913)

Al di là della frequentazione di cartomanti e delle arcaiche superstizioni


dell'Abruzzo, il rapporto di D'annunzio con la magia si posa su ben altri
presupposti. Nelle sue opere lo sfondo misteriosofico è onnipresente, come in
tutti i poeti decadenti e simbolismi di fine Ottocento e inizio Novecento.
D'Annunzio attribuiva all'intelligenza e alla perizia le virtù della magia e
dell'alchimia.
I suoi temi vanno ricercati in quel compendio di simbolismo ed esoterismo che
fu l'opera di Josephine Pèladan. Da qui D'Annunzio ricava il tema
dell'androgino, tanto caro alla cultura decadente. Simbolo di manifestazione
magica, unità trascendente, creazione estetica, terzo sesso della spiritualità.

Intanto mi guardò l'essere ambiguo


dentro il suo capo risplenda lontano
sotto il ciel dolce un bel paese irriguo
mi guardò e mi disse: Invano invano
giovane t'affatichi a penetrarmi
il mio grande segreto è sovrumano
Io sono la Sfinge, io la Chimera
o tu che sogni qui tra le mie dita
la trama del tuo sogno è prigioniera
ella era l'ideale ermafrodito
era il pensiero androgine.
Lo sguardo suscitava in affanno indefinito.
(Gabriele D'Annunzio, La Chimera)

La consapevolezza dello stretto legame tra magia e creazione


artistica è presente in D'Annunzio già dal 1887, quando scrivendo per La
Tribuna un articolo intitolato La Santa Cabala affermava:

"Io sono un ardentissimo novizio della scienza occulta. Da qualche tempo vivo in un
altro mondo. So finalmente come si fa a sollevarsi dalla terra, a navigare verso una nuova
regione, a camminare per una selva di sogni, a ragionare con gli spiriti, ad essere ospite di un
reame di fiabe, ad abitare in palazzi d'oro immateriali. Io so che tutto è un'emanazione della
sostanza una, infinita ed eterna e che l'uomo terrestre è l'immagine dell'uomo celeste e che gli
Universi sono riflessi nell'Uno."

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La Tibuna , 28 Ottobre 1887

ll poeta sa che la magia è metafora, è simbolo è illusione immagnifica:

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"Noi tutti viviamo di illusioni, abitanti di mondi immaginari, illusioni noi medesimi, esseri
senza esistenza, forme tra le infinità delle forme, pallide immagini dell'uomo celeste, tristi
ombre dell'Adam Kadmon, il quale nella Santa Merkaba per mezzo dei dieci sublimi Sephirot
ideali si manifesta esternamente"
L'opera poetica dannunziana è stata un approfondimento dell'io e del mondo fino alla
scoperta di un mondo meta-empirico e meta-spirituale in cui la musicalità della parola
produceva una conoscenza mistica.
PAGE | 07 GLI INCONTRI

D'ANNUNZIO E IL MARTINISMO

Non esistono prove certe dell'affiliazione del poeta al martisimo, ma soltanto indizi.
In una lettera del 21 Agosto 1922 indirizzata ad Allegri dal Superiore Sconosciuto,
Mokalle, filosofo incognito del gruppo. La lettera porta un richiamo e una postilla.
Il richiamo dice:

Ho pensato esser meglio attendere ancor prima di scrivere a Roma. A chi debbo nspedire la lettera
perché venga recapitata al Gran Maestro?La postilla, riferendosi alla caduta di Gabriele D'Annunzio
dal balcone del Vittoriale dice: "Hai sentito della disgrazia toccata al pot.mo fratello sup.inc. Ariel?
Ora però sta meglio, speriamo che venga conservato a noi e alla patria".

Da Antogini sappiamo che il poeta si era per un periodo autobattezzato con lo


pseudonimo shakespeariano di Ariel, che usava specialmente come firma per i
telegrammi. Giorgio Galli dà invece per certa l'iniziazione martinista del poeta
affermando: " VA ricordato che Gabriele D'annunzio venne iniziato all'ordine
esoterico martinista in quella Francia dalla quale ritorna nel 1915 per la campagna
interventista".Infine non trovo rapporti diretti con la Teosofia. Si può però prendere
il concetto di reincarnazione e spiegare come la Teosofia abbia attinto da filosofie e
spiritualità orientali accendendo l'interesse verso teorie alternative al cattolicesimo.
Senza forzare la mano però.

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PAGE | 08 GLI INCONTRI

D'ANNUNZIO E LA REINCARNAZIONE

"
" Io ho servito Da'Annunzio già in altre sette vite... mi sono reincarnato sette volte con lui e sempre l'ho
servito. Una volta nel Seicento egli era un Califfo e io il suo scriba. Per punirmi di un piccolo errore ordinò mi
venisse tagliata la testa con la scure...ma io sono tornato ogni volta con lui in ogni reincarnazione"

Da una intervista all'architetto Gian Carlo Maroni (1927)

Da queste parole si evince come la reincarnazione nella sua accezione orientale fosse già un concetto
sdoganato tra gli intellettuali dell'epoca. È infatti nei primi anni Novanta dell'Ottocento che si inizia ad aver traccia
del ruolo centrale che l'India iniziava ad assumere nella storia dell'antichità, venendo considerata una delle madri
della civiltà. Non c'è dubbio che tutti i progetti incentrati sull'India di quel periodo abbiano avuto il loro peso in
questa evoluzione: quello di Max Muller a Oxford e infine quello di Madame Blavatsky a Londra.
Gli intellettuali italiani che gravitavano intorno alla rivista "La nuova Parola" fondata nel 1902 si proposero
esplicitamente di raccordare il neospiritualismo iniziatico, radicale e anticlericale della Teosofia, con il pensiero di
Mazzini i cui rapporti con l'esoterismo furono espliciti.
Conobbe infatti la Blavatsky e fu amico di Jhon Yarker, "gran Jerofante" di Memphis e Misraim, rito massonico
esoterico cui apparteneva anche Garibaldi. Anche se condannò lo Spiritismo come fenomeno da baraccone,
Mazzini coltivò interessi in questo senso; alludendo esplicitamente al concetto di Karma:

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"
" Dalla qualità delle azioni compiute dall'uomo sulla terra come anche nelle altre esistenze dipendono le
condizioni dell'esistenza seguente e quanto meglio avremo agito , tanto più presto si compierà il nostro

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pellegrinaggio"
Giuseppe Mazzini
PAGE | 09 GLI INCONTRI

D'ANNUNZIO E LA PSICOLOGIA DEL PROFONDO

Jung sviluppò interessi magici e occultistici a partire dalla


sua tesi di laurea Psicologia e Patologia dei fenomeni occulti
(1902).
È documentata la sua partecipazione sistematica a
sedute spiritiche dirette da sua cugina Helly,
riconosciutasi come medium, capace di cadere in trance
e di provocare manifestazioni di entità disincarnate. Jung
è stato definito come il più tipico dei neognostici della
psicologia del profondo. Gli archetipi junghiani, immagini
generate dall'inconscio collettivo esisterebbero
soggettivamente e in quanto tali sono venerate come
divinità pagane, oppure manipolate dai terapeuti i
quanto rappresentano frammenti dell'individuo che
confluiscono nel mitico Sè.

''Nessuno ha mai parlato del sogno di D'Annunzio benché si


imponga finanche nei titoli delle sue opere. In realtà' usava i
sogni per produrre testi e li analizzava con le tecniche di Jung
e Freud che certamente, come mostrano gli scritti degli anni
del Vittoriale, l'autore conosceva''.
(Anna Maria Andreoli)

Il personaggio che sintetizza e conclude decenni di


incontri e confronti tra culture solo in apparenza lontane,
è senza dubbio Georges Ivanovič Gurdjieff, uno dei più
enigmatici maestri esoterici del Novecento. Dotato di un
innegabile carisma, potenziato dlala sua capacità di
ipnosi, Gurdjieff era vissuto in una terra di frontiera il cui
mosaico etnico e culturale includeva persiani, greci,
turchi, armeni, tartari, curdi, russi. Diventato famoso
sopratutto per le sue qualità di guaritore miracoloso, egli
si interessava di cosmogonie, di leggi fisiche, di psicologia
del profondo in chiave esoterica. Gurdjieff fa proprio un
simbolo sufi, l'Enneagramma, che rappresenterebbe
l'interazione reciproca dei processi cosmici e mentali.

Our Finance Per mettere in pratica tutto ciò Gurdjeff utilizza la


definizione di quarta via, un procedimento accellerato

OVERVIEW
riservato a uomini e donne superiori che come il maestro
vogliono vivere una "vita innaturale"".

"Non abbiate limiti, la paura di sbagliare o fallire deve essere


un'arma non un ostacolo, siate voi stessi sempre, nel bene o nel
male, sforzatevi di ambire all'eccellenza, godete profondamenti dei
risultati che riuscite a raggiungere e guardate ai prossimi, siate
inimitabili". Gabriele D'Annunzio
BIBLIOGRAFIA
- Giordano Bruno Guerri, La mia vita carnale, ed. Mondadori.
- David S. Katz, La tradizione occulta, ed. Mondadori.
- Cecilia Gatto Trocchi, Storia esoterica d'Italia, Piemme.
- Attilio Mazza, D'Annunzio e l'occulto, ed. Mediterranee.
- Helena Petrovna Blavatsky, La Dottrina Segreta, ed. Teosofiche.
- Carl Gustav Jung, Psicologia e patologia dei fenomeni occulti, Bollati Boringhieri.
- Georges Ivanovič Gurdjieff, Incontri con uomini straordinari, Astrolabio
- Josephin Pèladan, Occultismo cattolico, ed. Psiche2
- Giuliano Kremmerz, Mondo Secreto 2 vol, ed. Rebis
- Papus, Iniziazione alle scienze occulte, ed. Atanor
- Gerhard Wehr, Novecento Occulto, Neri Pozza

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