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1° LEZIONE

APPUNTI
PREMESSA
Noi viviamo in una società mossa da una finalità, le relazioni tra uomini sono rette da delle regole
varie.
L’uomo non basta a sé stesso, in quanto non può vivere da solo (è un animale politico, ovvero
deve aggregarsi). Per stare insieme bisognano delle regole che posseggono varia origine.

(Secondo Kent è il CAPUT MORTUM, il capo morto).


Il DIRITTO è un insieme di norme, di regole di condotta che consentono al singolo uomo di
coesistere con la libertà di altri uomini. L’insieme di norme costituiscono l’ORDINAMENTO
GIURIDICO, che valgono in un determinato periodo storico e in una precisa collettività.
(Per Kent, le regole servono al singolo per vivere in collettività).

La COMUNITA’ per eccellenza è lo STATO, infatti le sue leggi si applicano a tutti coloro che fanno
parte di quello Stato; ma non è l’unico ordinamento in comunità. (Lo Stato deve garantire il
rispetto tramite la sanzione).
Esiste per esempio la COMUNITA’INTERNAZIONALE, EUROPEA o anche lo STATO DEL VATICANO;
quindi possiamo dire che esiste una PLURALITA’ di Ordinamenti Giuridici, come ad esempio
ordinamento Statale e Regionale.
Le fondazioni FGCI, hanno delle norme all’interno.
L’ordinamento Statale si pone al vertice di uno schema piramide negli ordinamenti
-REGOLA PLURIALITA’ può essere ORIZZONTALE (ordinamenti che si trovano sullo stesso piano) e
VERTICALE (Statale e poi sotto quello Regionale, + importanti);
Posti su vari criteri:
1. CRITERIO DELLA COMPATIBILITA’: O.S. tutela tutti gli ord. che contengono tutte le norme
compatibili. Ad esempio la norma diceva che le altre leggi degli altri paesi, potevano essere
annesse solamente se sei adottavano al buon costume.
2. CRITERIO DELL’IRRILEVANZA: L’ordinamento percepisce irrilevante alcune regole ad
esempio in caso di amicizia tra due amici, solo se concerne lo Stato e il suo ordinamento,
come l’ufficializzazione di un fidanzamento.
3. ICOMPATIBILITA’: Quando una norma di uno Stato non viene riconosciuta da un altro, ad
esempio dello stato arabo va in contrasto con lo stato italiano, e quindi è incompatibile.
4. RICONOSCIMENTO: Ipotesi in cui lo Stato riconosce delle norme anche religiosa come ad
esempio il matrimonio (concordato, civile, religioso).
Caratteristiche in breve:
NORMA GIURIDICA
 ALTERITA’: C’è relazione tra gli uomini; perché la norma disciplina il comportarsi con l’altro
che è la base sul rapporto giuridico.
 STATALITA’: Ossia lo Stato crea la norma e assicura il rispetto della norma, perché deve
assicurare la certezza del diritto. Inoltre la legge è uguale per tutti e deve essere divulgata e
saputa di tutti.
 OBBLIGATORIETA’: Lo Stato assicura che la norma va rispettata attraverso la sanzione, che
può essere di tipo monetario o di libertà.
Inoltre ci possono essere più SANZIONI, come nel diritto penale c’è la reclusione o l’ergastolo-
amministrativa: multa.

ISTITUTO GIURIDICO: Norme che hanno contenuto comune e che mirano a disciplinare i diversi
rapporti.

Le NORME possiamo distinguerle in base al contenuto o alla funzione:


 Al CONTENUTO: Ad esempio quelle familiari, ecc… Quindi chiamiamo istituti
giuridici tutte quelle norme che regolano i rapporti: famiglia, matrimoni.
 FUNZIONE:
o PRECETTIVA o PERMISSIVA: contiene un precetto, ossia che regolano un
comportamento; e la norma può contenere dei permessi o dei divieti
o PUNITIVA: sono norme che contengono una sanzione, e possono
suddividersi:
 PRIMARIA: contiene una regola di condotta (pone la regola);
 SECONDARIA: (pone la sanzione) contengono la sanzione per non
aver rispettato la norma primaria.
Inoltre non tutte le norme contengono una sanzione, anche adeguata, e
queste si distinguono in:
 PERFETTE: quando è prevista una sanzione adeguata;
 IMPERFETTA: quando non una sanzione, (es. art.15 bis o 319);
MINSUQUAM PERFECT: quando c’è la sanzione, ma non è
adeguata.
Tutte le norme sono precettive sia che sia un permesso o che sia un divieto; e a seconda della loro
forza di imporsi si distinguono in:

 IMPERATIVE/ COEGENTI: Si impongono in ogni caso e le parti non possono cambiare il


contenuto (art.162);
 DISPOSITIVE/SUPPETTIVE: Può essere derogata, ossia modificata. Sono quelle che dettano
una regola, ma permettono ai privati di adottare la regola che vogliono. (art.1063).

STUTTURA DELLE NORME


1. RUBRICA (LEGIS): Individua l’oggetto del contenuto. (Titolo della norma che anticipa il
contenuto; ad es. art.320 = Rappresentanza e Amministrazione);
2. COMMA: E’il periodo in cui si compone la frase, ovvero quando c’è il punto e si va accapo.
All’interno di un COMMA ci sono le sue PARTI.
3. PARTI: quella sezione che troviamo dopo il punto, ma non vado accapo, ma continua.
(art.320: 2 parti= quella prima del punto, e il continuo dopo ni punto).

o ASTRATEZZA:perché la norma va a disciplinare tutte le situazioni di vario tipo in modo


astratto, ossia per tipologia ma non per singoli. Parte per della fattispecie concreta e quello
astratto.
o GENERALITA’: perché la norma si rivolge a tutti in norma di prinicipio;
o IMPERATIVITA’.

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