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Gli esempi che seguono non sono esaustivi, ma credo siano sufficienti a dimostrare qualco-
sa… Tutta l’iconografia cattolica ha purtroppo origine pagana; inoltre, le chiese cattoliche
trasudano anche di simboli massonici, a loro volta pagani, soprattutto le chiese dei Gesuiti.
IL TRIDENTE
Il tridente, tipico di innumerevoli statue di idoli pagani, è spesso
anche in mano a Cristo o intorno al crocifisso nelle chiese catto-
liche. Adad, Enlil, Baal, Nettuno, Poseidone e altri dèi venivano Idolo giapponese
raffigurati con in mano un tridente, un simbolo del fulmine. Il tri-
dente è riconducibile al dio solare babilonese dalle corna e da-
gli zoccoli che portava con sé un tridente e un forcone. Il tridente
pagano è anche un simbolo osceno: l’asta centrale dritta rappre-
senta il fallo maschile, le due aste laterali l’organo femminile.
Scultura di Poseidone che regge Il tridente pagano frastagliato
un tridente a Copenaghen
Si noti che è una ruota nella ruota, con otto raggi: questo è un sim-
bolo comune nel paganesimo, è il cammino verso l’illuminazione e
rappresenta anche l’energia cosmica. La ruota più piccola al centro
riproduce schematicamente il sole con i suoi raggi.
Inoltre il cerchio nel paganesimo spiritico rappresenta l’organo geni-
tale femminile, mentre l’obelisco quello maschile (l’obelisco provie-
ne dall’adorazione pagana in Egitto). L’obelisco in mezzo al cerchio è dunque un altro simbo-
lo osceno. L’obelisco era il tipico monumento egizio per l’adorazione di Ra, il dio Sole.
Ruota solare all’entrata di un tempio A sinistra: Lo stemma del gesuita papa Francesco I (il sole compare
buddista in Tailandia in tutti i simboli gesuiti, spesso insieme all’occhio satanico)
A destra: Ruota, simbolo di Baal, sull’altare di una Chiesa Cattolica
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L’ostensorio che contiene l’ostia e l’ostia stessa sono simboli di adorazione del dio Sole. Ai
fedeli si insegna che l’ostia va adorata come se fosse Dio in persona. Nell’adorare l’ostia, i
fedeli adorano il dio Sole che la
A sinistra: Anche l’ostia riporta il simbolo solare con i suoi raggi
A destra: L’ostia contenuta nell’ostensorio/sole, praticamente ugua-
contiene e la rappresenta. Ma
le ai simboli solari della Massoneria (riconoscibili dalla G) l’ostia non va adorata, non solo
perché lo proibisce il secondo
comandamento (quello tolto via
dal Cattolicesimo), ma anche
per il fatto che Gesù disse di
prendere i simboli del pane az-
zimo e del vino non fermentato
(la fermentazione è simbolo di
peccato) in Suo ricordo, non co-
me vero e proprio sacrificio!
L’occhio satanico è nella parte superiore del dipin- L'Occhio che Tutto Vede all'interno del triangolo equilatero:
to, al di sopra del Papa e dei vescovi A sinistra: sul soffitto della Chiesa dei Gesuiti a Landsberg-am-
Lech, Bavaria (Germania) - A destra: sotto l’ovale con il simbolo
gesuita nella Chiesa dei Gesuiti di St. Magnus Landkreis Raven-
sburg, Baden-Wuerttemberg, Germania
Nella pagina seguente, tre esempi della faccia del dio Sole in alcune chiese cattoliche.
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A sinistra: Sole babilonese sul pulpito di una Chiesa Cattolica in Scandinavia
In centro: Faccia di Baal: il viso di un bimbo fra i raggi del sole, simbolo di fertilità, sull’altare di un’altra Chiesa Cattolica
A destra: La faccia del dio Sole in cima alle colonne del Bernini nel baldacchino della basilica di San Pietro, in Vaticano
LA PIGNA
Il bastone con la pigna rappresentava il dio Sole egiziano, ma non solo; simboleggiava an-
che il potere della rigenerazione, la rinascita del sole. Se ne trovano raffigurazioni in idoli as-
siri, messicani, indù… ovunque nel mondo. La pigna stava in cima al bastone tenuto in mano
dal dio greco-romano Bacco o da Dionisio. Le tracce di questo simbolo satanico si trovano
fin dai tempi del mito di Tammuz.
Il simbolo della pigna si trova ovunque nella città del Vaticano! La pigna più grande che si
possa trovare sta su una fontana, sempre in Vaticano. Perfino il bastone pastorale cattolico
presenta lo stesso simbolo pagano di adorazione del dio Sole.
Da sinistra: Bastone con pigna egiziano – Idolo assiro alato con la pigna in mano – La pigna più grande al
Idolo messicano (visibili due pigne sulla destra) – Dea indù con la pigna in mano – mondo su una fontana in
Bastone con pigna in mano a Bacco – Lo stesso in mano al dio greco Dionisio – Vaticano; sotto altre due
Ultima foto in fondo: Bastone pastorale cattolico in mano a papa Francesco foto di pigne in Vaticano
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LA MITRA DEL DIO-PESCE Da sinistra: Oannes, dio-pesce babilonese – Bassorilievo assiro:
Questo idolo è molto antico… Si cre- sacerdoti-pesci con aspersori di acqua benedetta
deva che Nimrod (citato anche nella
Bibbia, personaggio presente nel mi-
to della dea-madre e di Tammuz) fos-
se tornato alla vita mezzo uomo e
mezzo pesce. Si raffigurava questo
idolo con una mitra formata dalla te-
sta di un pesce, a volte con la bocca
aperta. Nettuno (o Poseidone, il cor-
rispondente greco) era considerato il
signore del mare e degli inferi. Anche
lui era mezzo uomo e mezzo pesce,
ed era anche un’altra rappresenta-
zione del dio Sole di Babilonia. Da sinistra: Incisione del dio Dagon (Dag=pesce,
Un bassorilievo assiro in un museo di Berlino mo- On=sole), si può notare bene la mitra a forma di
stra sacerdoti pagani vestiti da uomini-pesci, men- testa di pesce con le squame che scendono sul-
tre eseguono aspersioni di acqua benedetta. le spalle e la schiena - Cibele, la misteriosa dea
dell’Asia Minore e dell’Assiria, mostra ancora più
Ora, sulla testa di ogni vescovo, come del Papa chiaramente la mitra sacerdotale a forma di testa
stesso, si trova un’identica mitra a forma di testa di di pesce con la bocca aperta - Sotto: La mitra
pesce con la bocca aperta! del dio-pesce sulla testa di vescovi
IL FULMINE
Il fulmine ha rappresentato per secoli il dio Sole.
Zeus, il dio greco teneva in mano il fulmine che fa-
ceva di lui il padre o il capo di tutti di dèi. Questo
simbolo ha origine in Mesopotamia.
È la stessa figura di Marduc in Babilonia, di Baal in
Canaan, di Adad in Assiria, di Giove a Roma e di
Enlil, il dio sumero con le corna, gli zoccoli e la co-
da, signore dei demoni (da quest’ultimo viene an-
che la rappresentazione “cristiana” di Satana).
Oggi il fulmine è un simbolo ancora in voga fra i
satanisti. Hitler, che usava diversi simboli solari oc-
culti, come la svastica nel cerchio o l’aquila (infatti
era uno spiritista), usò due simboli del fulmine vici-
ni per la grafica delle sue famigerate SS.
Da sinistra: Zeus con in mano il fulmine lampeggiante
A destra: Il fulmine in mostra in un concerto del cantante
satanista Marilyn Manson
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In questa scultura si ravvisano vari simboli: l’occhio
malefico nel triangolo equilatero circondato dai raggi IL TRIREGNO
del sole, posto fra il triregno e la tiara papali; il sacro Il triregno indica, oltre all’antico culto solare babi-
cuore pagano con la fiamma; il fulmine che è prati- lonese, anche la pretesa di essere sovrano del
camente la firma fatta con la penna d’oca cielo, della terra e degli inferi, ovvero il padrone
dell’universo: è l’antica pretesa di Satana che
volle essere come Dio!
Il papato ha adottato il triregno come copricapo
dei pontefici, purtroppo insieme alla pretesa di
cui sopra. Ecco due soli esempi per dimostrarlo:
La lettera di credenziali che Papa Martino V die-
de al suo ambasciatore a Costantinopoli portava
questa soprascritta: «Il santissimo e felicissimo,
che è l'Arbitro del cielo e Signore della terra, il
successore di San Pietro, l'Unto del Signore, il
Padrone dell'universo, il Padre dei re, la Luce del
mondo».
Statua dedicata a Gio-
vanni Paolo II al Policli- Dalla grande enciclopedia cattolica "Prompta Bibliotheca": «Il Papa è
nico Gemelli di Roma –
Sul piedistallo è ben
rivestito da una così grande dignità e talmente elevata, che egli non è
visibile il simbolo stiliz- un semplice uomo, ma come se fosse Dio ed il Vicario di Dio... il Papa è
zato del fulmine come Dio in terra, unico sovrano di colui che è fedele al Cristo, Principe
dei Re, rivestito dalla pienezza della potenza; cui è stata affidata da Dio
Onnipotente la direzione non solo delle cose terrene, ma anche di quel-
le del regno celeste...» (!!)
A sinistra: Questa deità solare della cabala giudaica si presenta sotto forma di un drago con
testa umana e il triregno sul capo (vedi dettaglio al centro)
A destra: Anche il dio indiano Krishna porta una tiara a tre livelli (si notino i serpenti
tutt’intorno, tipici delle religioni di origine satanica)
Triregno papale
A sinistra: Toro guardiano assiro, alato e con testa umana, sfoggia una triplice tiara (British Museum di Londra) - Corona
a tre livelli di una divinità babilonese del 1800 a.C. - Il re assiro Assurbanipal con triregno - Madonna nera di Crema con
triregno in testa
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Ma ecco la testimonianza fotografica più sconvolgente dell’assoluta analogia fra i culti pagani
e il Cattolicesimo: il triregno con i due pendenti dietro, il simbolo del sole sul polso, la croce
con i raggi allargati verso il fondo, anche quella simbolo di adorazione del Sole.
Triregno
Pendenti
Croce di
adorazione pagana
Simbolo di
adorazione del
sole
Re pagano Ashur-nasir-pal II
IL CROCIFISSO INCURVATO
Si legge nel libro "The Broken Cross: Hidden Hand in the Vatican" che questo crocifisso ri-
curvo è «... un simbolo sinistro, utilizzato dai satanisti nel VI secolo, che fu ripreso al tempo
del Concilio Vaticano ll. Questo era un crocifisso ricurvo o rotto, sul quale era esposta una
figura ripugnante e distorta di Cristo, a cui i praticanti di magia nera e gli stregoni del Medio
Evo avevano fatto ricorso per rappresentare il termine biblico del "Marchio della Bestia"…
Era usato per scopi occultistici e può essere visto in incisioni su legno al Museo della Magia,
a Bayonne in Francia» (Piers Compton, o.c. - Channel Islands, Neville Spearman, 1981 -
pag. 57 del file pdf scaricabile in lingua inglese al seguente link: http://eindtijdinbeeld.nl/EiB-
Bibliotheek/Boeken/Broken_Cross_-_The_Hidden_Hand_in_the_Vatican.pdf).
LA CONCHIGLIA
La conchiglia è un simbolo proveniente dall’an-
tico Egitto e rappresenta l’Universo. Venere
veniva rappresentata come nascente da una
conchiglia (anche Botticelli ne fece un quadro
famoso: “La nascita di Venere”).
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