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Trapianto NUOVO:Trapianto cardiaco 3-03-2008 12:38 Pagina 1

TRAPIANTO CARDIACO
MANUALE PER IL PAZIENTE

Associazione Cardio Trapiantati Italiani - ACTI - Sezione di Roma - “ONLUS”


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TRAPIANTO CARDIACO
MANUALE PER IL PAZIENTE

Centro Trapianti di Cuore ed Assistenza Ventricolare Meccanica


Direttore Prof. Francesco Musumeci
Coordinatore Dr.ssa Paola Lilla Della Monica
Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini

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Gruppo Trapianto Cardiaco


Dr.ssa Paola Lilla Della Monica (Coordinatore)
Dr. Fabio Sbaraglia
Dr. Vincenzo Polizzi
Sig.ra Loredana Ferri (Infermiere referente)

Sede
Ospedale San Camillo Forlanini
Nuovi Padiglioni, piano terra (DH) e 5° piano (reparto).
Via B. Ramazzini, 00151 Roma.

Recapiti Telefonici
Day Hospital Trapianti . . . 06 58704604; fax 06 58704541
Reparto Cardiochirurgia . . . 06 58704510
Segreteria . . . . . . . . . . . . . . 06 58704401

Associazioni di sostegno
A.C.T.I. – Associazione Italiana Cardio Trapiantati Italiani – Sezione di Roma –
ONLUS. Sede in Via dell’Arcadia, 15 Roma – Cod. Fisc. 97356970588 –
tel. 065127214 – fax 065124291 – email: actiroma@tiscali.it - C/C Postale 60356904.

In copertina:
Gustav Klimt, L’albero della vita (particolare), Vienna 1905-1909

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Questo manualetto è rivolto a tutti coloro che hanno avuto o attendono un


trapianto di cuore, alle loro famiglie e ai loro amici.

Cercherà di spiegarvi:

● che tipo di paziente è adatto ad un trapianto cardiaco

● cosa succede quando ci si reca ad un Centro Trapianti per una valutazione

● cosa succede dal momento in cui siete inseriti in lista d’attesa

● cosa succede dopo l’intervento

● le medicine che prenderete dopo il trapianto

● la vostra vita dopo il trapianto

● la vostra aspettativa di vita

● le possibili complicanze

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INTRODUZIONE

II primo trapianto al mondo, come molti ricorderanno, è stato eseguito in


Sud Africa nel 1967 dal Prof Barnard.
La prima esperienza italiana fu merito dell’Università di Padova nel 1985,
quando il gruppo del Prof. Vincenzo Gallucci trapiantò Ilario Lazzari.
Da allora i Centri Trapianto sono aumentati sempre di più; attualmente sono
operativi 17 Centri per Trapianto di Cuore in tutta Italia.
Negli ultimi anni sono stati effettuati tra 300 e 400 trapianti all’anno.

LA TECNICA CHIRURGICA

Il tipo di trapianto più frequentemente eseguito è il trapianto ortotopico: il


cuore malato viene rimosso e il cuore del donatore viene applicato al suo posto.
Vengono suturati gli atri del donatore e del ricevente o le vene polmonari e le
vene cave (i vasi che portano sangue al cuore) e l’arteria polmonare e l’aorta (che por-
tano il sangue dal cuore ai polmoni e al resto del corpo).
Le terminazioni nervose non possono essere riconnesse così il nuovo cuore
avrà la caratteristica di essere denervato. Questo è possibile perché il cuore è capace
di battere autonomamente grazie a delle cellule “pace maker” (segna-passi) che gene-
rano l’impulso elettrico che fà contrarre tutto il cuore. Nel paziente trapiantato gli
aumenti della frequenza cardiaca, richiesti ad esempio dallo sforzo, saranno indotti
dai mediatori chimici che circolano nel sangue e non dagli impulsi nervosi e saranno
perciò più lenti.
Il paziente trapiantato, inoltre, non sente il dolore cardiaco (ad esempio il
dolore dell’angina) proprio perché il cuore è senza innervazione.

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CHI HA BISOGNO DI UN TRAPIANTO DI CUORE?

La maggior parte dei trapianti cardiaci sono eseguiti su persone con grave
insufficienza cardiaca. Si ha una insufficienza cardiaca quando il cuore diventa meno
efficiente nel pompare sangue in tutto l’organismo.
Le cause dell’insufficienza cardiaca possono essere diverse; le più frequenti
sono le cardiomiopatie, cioè le malattie del muscolo cardiaco, e la malattia corona-
rica.
L’insufficienza cardiaca può essere causata anche dalla pressione arteriosa
troppo elevata o da particolari alterazioni del ritmo cardiaco.
I trapianti, in numero minore, sono inoltre eseguiti su persone che presentano
delle anomalie valvolari o congenite, cioè presenti dalla nascita.
Il numero dei trapianti è ancora molto limitato dalla scarsità di donatori.

COME SI ARRIVA AD UN CENTRO DI TRAPIANTI DI CUORE?

Se avete un’insufficienza cardiaca, probabilmente siete già in cura da un car-


diologo.
Il cardiologo avrà provato un completo ventaglio di trattamenti convenziona-
li prima di prendere in considerazione l’idea di inviarvi ad un Centro Trapianti per
una valutazione.

COME VIENE EFFETTUATO LO SCREENING PER IL TRAPIANTO?

È il Centro Trapianti dove siete stati inviati ad effettuare la valutazione per tra-
pianto.
Questo comporta una serie di test ed esami per essere sicuri che il trapianto sia
la migliore scelta per voi.
Questi sono alcuni dei test che possono essere richiesti:
– esami del sangue
– esame delle urine
– test per valutare la funzionalità polmonare, renale, epatica, etc (per esclu-
dere, quindi, la presenza di malattie preesistenti che complicherebbero il
trapianto)
– test sul cuore (ad esempio elettrocardiogramma, ecocardiogramma, scinti-
grafia miocardica, coronarografia, biopsia)
Potreste avere già fatto, in passato, alcuni di questi test.
La valutazione del trapianto vi dà la possibilità di incontrare i membri del
gruppo del trapianto e cominciare a porre loro delle domande.

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Potete avere, inoltre, la possibilità di parlare ad altre persone che hanno già
avuto un trapianto.
Avere un trapianto di cuore comporta rischi significativi e il team del trapianto
ha bisogno di essere sicuro che i benefici superino i rischi per ogni singolo paziente.
Può esserci una ragione per cui un trapianto non sia adatto a voi.
Ecco alcuni esempi possibili:

AVETE UN PROBLEMA MEDICO GRAVE O


UNA INFEZIONE PERMANENTE?

Poiché il trapianto è una operazione importante, un’altra situazione medica


grave potrebbe compromettere il recupero dopo l’intervento. Inoltre, se avete già una
infezione prima dell’operazione, ciò potrebbe causare delle complicazioni gravi dopo
il trapianto.

I VOSTRI RENI FUNZIONERANNO BENE DOPO IL TRAPIANTO ?

L’ insufficienza cardiaca può aver causato dei danni ad altri organi, in partico-
lare ai reni ed al fegato.
Il team del trapianto ha necessità di sapere qual è lo stato dei vostri organi
prima del trapianto e come questi sapranno far fronte alla fase post-operatoria. È par-
ticolarmente importante che i reni funzionino bene perché un loro danno è un possi-
bile effetto collaterale dovuto alla ciclosporina (un farmaco che aiuta a ridurre il
rischio che il vostro corpo rifiuti il cuore trapiantato).

LA PRESSIONE DELL’ARTERIA POLMONARE È TROPPO ALTA ?

L’insufficienza cardiaca può causare un innalzamento della pressione nelle


arterie polmonari, che portano sangue dal cuore ai polmoni. Il vostro cuore riesce a
far fronte a questa pressione, ma il cuore del donatore, abituato ad una pressione più
bassa, può avere difficoltà nel pompare sangue a questa pressione improvvisamente
più alta.
La pressione nell’arteria polmonare sarà misurata durante la valutazione a cui
sarete sottoposti. Se la pressione è troppo alta, ciò vuol dire che un cuore appena tra-
piantato ha meno probabilità di successo; pertanto potreste non essere accettati nella
lista di attesa per il trapianto.

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RISULTATI DELLA VALUTAZIONE

Lo staff presso il Centro Trapianti deciderà, dopo la valutazione, se avete biso-


gno di un trapianto e se non ci sono controindicazioni.
Potrete trovarvi in una delle seguenti situazioni:

Potete essere inseriti in lista di attesa Ciò vuol dire che potete essere chiamati per
un trapianto in qualsiasi momento

Siete dei candidati potenziali (non ci sono Ciò vuol dire che sarete rivisitati regolar-
controindicazioni per il trapianto) ma non mente e sarete inseriti nella lista di attesa
avete un quadro grave al momento solo se la vostra condizione peggiorerà

Avete bisogno di ulteriori indagini o tratta- Ciò può richiedere alcune settimane o mesi
menti prima che sia presa una decisione

Il trapianto non è l’opzione adatta a voi Lo staff del Centro Trapianti vi darà spiega-
anche se avete un’insufficienza cardiaca zioni a riguardo e vi informerà su altre pos-
sibilità di trattamento come medicine o chi-
rurgia alternativa per il cuore

Potreste essere inviati ad un altro Questo non succede spesso, in quanto la


Centro per un’ulteriore opinione maggior parte dei Centri di trapianto utiliz-
za gli stessi criteri nell’ accettare i pazienti

ASPETTANDO UN TRAPIANTO

Una volta che siete sulla lista di attesa, il cuore giusto per voi può arrivare in
alcuni giorni o possono volerci mesi e, talvolta, persino anni.
Purtroppo dei cuori adatti non sono disponibili per tutti quelli che sono sulla
lista di attesa.
Nel nostro centro gran parte dei pazienti accettati nella lista di attesa riceve un
trapianto.
Quando siete sulla lista di attesa è importante che voi possiate essere contatta-
ti in breve tempo. Il Centro Trapianti vi chiederà di fornire alcuni numeri di telefono
(cellulare e/o numero fisso) dove chiamarvi.
Il medico che vi ha inviato al Centro Trapianti potrà continuare a seguirvi
durante il tempo di attesa, anche se probabilmente avrete bisogno comunque di anda-
re al Centro Trapianti per i controlli di routine.

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Se il vostro stato di salute cambia, potreste avere bisogno di un’altra valuta-


zione per avere la certezza che siate ancora adatti per il trapianto.
Alcune persone potrebbero essere tolte dalla lista di attesa sia in modo tempo-
raneo che permanente.
Il periodo nel quale sarete sulla lista di attesa può essere molto difficile, stres-
sante e pieno di incertezza.
Alcune persone hanno paura per la propria vita e che il trapianto non arrivi in
tempo. Parlatene con i vostri familiari o con i membri del gruppo trapianti, vi sarà
comunque d’aiuto.
La maggior parte dei centri per i trapianti vorranno essere sicuri che, prima del
trapianto, siate state trattati per qualsiasi altra malattia concomitante.
Avrete bisogno di fare un check up dei denti per essere certi che i vostri denti
e le vostre gengive siano il più possibile in buona salute.
Tutto questo è fatto per ridurre il rischio di un’infezione che potrebbe diffon-
dersi al vostro nuovo cuore.

ATTESA DI UN TRAPIANTO IN OSPEDALE

Alcune persone sulla lista di attesa per un trapianto staranno troppo male per
lasciare l’ospedale e dovranno rimanervi fino a che il trapianto non sarà stato fatto.
La priorità viene data spesso ai pazienti che necessitano di un trapianto urgen-
te. Alcuni dovranno trascorrere parte del loro tempo di attesa presso una unità di tera-
pia intensiva, specialmente se devono essere usati dei farmaci per sostenere il cuore.

VAD (DISPOSITIVO DI ASSISTENZA VENTRICOLARE MECCANICA)

Alcune persone, con insufficienza cardiaca grave, hanno bisogno di una


pompa meccanica, chiamata ‘VAD’ (ventricular assist device, cioè dispositivo di
assistenza ventricolare), che sostiene il cuore e la circolazione, mentre si aspetta di
essere trattati chirurgicamente con il trapianto. Il dispositivo verrà poi rimosso quan-
do verrà trapiantato il nuovo cuore.
Ci sono parecchi e differenti tipi di ‘VAD’.
Uno dei tipi frequentemente usato è una piccola pompa azionata elettricamen-
te che viene impiantata nel ventricolo sinistro del cuore. Durante l’intervento un sot-
tile cavo viene portato fino all’esterno, sul lato destro della pancia.
Il cavo potrà essere connesso ad un comando elettrico o ad una batteria ricari-
cabile che si indossa su una cintura sistemata attorno alla vita.

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Esempi di ‘VAD’:

Heartmate XVE LVAS (flusso pulsatile)

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Heartmate II (flusso continuo)

L’inserimento di un ‘VAD’ comporta un intervento chirurgico in anestesia gene-


rale. Questa è un’operazione con dei rischi importanti, pertanto non è adatta per tutti.
Una volta fatto l’intervento, il ‘VAD’ vi consentirà in molti casi di essere
dimessi dall’ospedale e di tornare finalmente a casa.
Prima della dimissione vi saranno date tutte le informazioni necessarie riguar-
do all’apparecchiatura (non sarà difficile imparare ); ad esempio, sarà molto impor-
tante far fare un controllo accurato dell’ impianto elettrico della vostra abitazione.
Ovviamente sarete visitati periodicamente presso il nostro Day Hospital per
controllare le vostre condizioni e quelle del dispositivo.

LA CHIAMATA PER IL TRAPIANTO

Il Centro Trapianti vi chiamerà quando sarà disponibile un cuore da donatore


che si riterrà adatto per voi e vi sarà chiesto di presentarvi in Ospedale prima possi-
bile.

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È importante ricordare ciò che segue:

* non mangiare o bere nulla dal momento in cui il Centro chiama

* portate con voi tutte le medicine usuali

* portate una borsa con l’occorrente per la permanenza in ospedale.

Quando sarete ammessi al Centro, sarete rivalutati e preparati velocemente.


Alcune analisi del sangue che avete fatto nella prima valutazione potranno
essere ripetute per essere sicuri che nulla di nuovo sia accaduto, cosa che potrebbe
rendere il trapianto meno favorevole.
Nel frattempo un diverso team chirurgico starà esaminando il cuore del dona-
tore.
I cuori dei donatori possono arrivare da qualsiasi località italiana o, talvolta,
da altri paesi dell’Europa occidentale.
I cuori che vengono da lontano sono spesso trasportati per via aerea.
Il team cercherà di ridurre il più possibile i tempi di prelievo dal donatore e di
impianto nel ricevente.
Il team chirurgico esaminerà il cuore del donatore per essere certo che sia in
buone condizioni e sia adatto a voi.
Solo in questo caso si procederà a prelevare il cuore del donatore. Se il cuore
non fosse adatto, non verrà prelevato.
Ciò potrebbe essere molto stressante e deludente per voi che nel frattempo
sarete stati chiamati in Ospedale, ma sfortunatamente non lo si può evitare.

COSA SUCCEDE SUBITO DOPO L’OPERAZIONE?

L’intervento chirurgico di solito necessita da 3 a 5 ore e dopo l’operazione


sarete trasferiti nell’ Unità di Terapia Intensiva in isolamento. Sarete sedati e respire-
rete con l’aiuto di una macchina finchè le vostre condizioni non si stabilizzeranno e
riuscirete a respirare da soli. Ciò può avvenire da alcune ore ad alcuni giorni.
Avrete una ferita lungo lo sterno, poiché il chirurgo ha dovuto fare un’incisio-
ne per accedere al vostro torace. Avrete inoltre dei drenaggi, cioè dei tubi che sono stati
inseriti nella cavità toracica per drenare le perdite di liquidi dovute all’intervento.
Vi saranno dati liquidi e medicamenti attraverso le “flebo”.
La maggior parte dei pazienti si sveglia nella mattinata seguente mentre altri
ci mettono più tempo. Di solito, appena sarete in condizioni stabili, sarete trasferiti
dall’Unità di Terapia Intensiva in una stanza del Reparto di Cardiochirurgia in isola-
mento.

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Ai vostri visitatori verrà chiesto di indossare guanti, maschere e soprascarpe


per ridurre al minimo il rischio di infezioni.

QUALI FARMACI SI DEVONO PRENDERE DOPO IL TRAPIANTO?

Si rende necessario un impegno, per tutta la vita, per mantenersi e mantenere


il nuovo cuore nel miglior stato possibile e, affinché il trapianto abbia successo,
È MOLTO IMPORTANTE CHE SI ASSUMANO LE MEDICINE CORRETTA-
MENTE E AL MOMENTO GIUSTO.

IMMUNOSOPPRESSORI

Tutti i pazienti devono assumere farmaci immunosoppressori dopo il trapian-


to: questi farmaci hanno lo scopo di tenere sotto controllo il vostro sistema immuni-
tario, rappresentato da cellule e proteine del sangue e dei tessuti che aiutano il vostro
organismo contro gli attacchi dei batteri, dei virus e di sostanze estranee.
Di solito la prima somministrazione dei farmaci avviene durante l’operazione,
ma sarà necessario assumere SEMPRE gli immunosoppressori (il dosaggio verrà però
progressivamente ridotto), poichè senza di essi il vostro corpo considererà rapida-
mente il nuovo cuore come un corpo estraneo e cercherà di eliminarlo, attaccandolo
con le difese immunitarie.
Gli immunosoppressori controllano il rigetto riducendo la potenza del siste-
ma immunitario e, comunque, riducono anche le difese dell’organismo verso le infe-
zioni.
Dovrete prendere farmaci immunosoppressori (in pillole) come la ciclospori-
na, il micofenolato, l’everolimus o il cortisone.
Episodi di rigetto del nuovo cuore potranno avvenire comunque e più proba-
bilmente nei primi mesi dopo il trapianto; durante questo periodo vi saranno sommi-
nistrati cicli di farmaci immunosoppressori a dosi molto alte.
Anche il rischio di infezioni sarà perciò più alto in questo periodo.
Trascorso questo tempo, i medici saranno in grado di ridurre gradualmente le
dosi.
SI RACCOMANDA DI VERIFICARE SEMPRE IL DOSAGGIO E
L’ORARIO DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI PRIMA DI ASSU-
MERLI ! ! !

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Ciclosporina (NEORAL)

La ciclosporina aiuta ad evitare il rigetto del cuore trapiantato da parte del-


l’organismo. Saranno necessari esami del sangue, fatti regolarmente, per controllare
i livelli di ciclosporina. Questo servirà via via ad adattare la dose, che è diversa per
ogni persona.

● Possibili effetti collaterali

La ciclosporina ha spesso un effetto negativo sulla funzione dei reni. I medici


monitoreranno i reni regolarmente facendo fare esami del sangue e ridurranno la dose
del farmaco, se necessario. Altri effetti collaterali includono anche tremori alle mani,
ipertensione arteriosa, e gonfiore alle gengive. C’è anche la possibilità di un aumen-
to della crescita dei peli del viso e del corpo.
In ogni modo alle donne si consiglia di non usare l’elettrolisi per togliere i peli
poiché ciò aumenterebbe il rischio di infezione, ma si può usare una crema depilato-
ria o dei cosmetici decoloranti.
Le persone che prendono ciclosporina non devono mangiare POMPELMO o
berne il succo, perché questo fa aumentare il livello di ciclosporina nel sangue.
Si deve sempre valutare attentamente con il proprio medico o almeno il far-
macista quando si vogliono assumere nuove medicine o preparati erboristici, poiché
alcuni di questi potrebbero interferire sulla dose di ciclosporina. Per esempio dovre-
te evitare di usare l’erba di S. Giovanni (hypericum perforatum) poiché questo
influenza il livello di ciclosporina nel sangue.

Tacrolimus (PROGRAF)

Questo farmaco è usato talvolta al posto della ciclosporina e funziona in modo


simile. Sono necessari degli esami del sangue effettuati in modo regolare per con-
trollare il livello di tacrolimus nel sangue e, anche in questo caso, la dose sarà rego-
lata in base al paziente.
Se lo si sta assumendo è importante evitare di mangiare POMPELMO.

● Possibili effetti collaterali

Gli effetti collaterali possibili sono simili a quelli della ciclosporina .

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Azatioprina

L’aziatioprina è spesso usata unitamente ad altri immunosoppressori. Essa


riduce il numero dei globuli bianchi prodotto dal midollo osseo (i globuli bianchi rap-
presentano uno dei meccanismi più importanti contro le infezioni e i corpi estranei).
I medici monitoreranno gli effetti del farmaco misurando le cellule del sangue
e aggiusteranno la dose, se sarà necessario. Questo farmaco, inoltre, può avere
influenza sul fegato così saranno necessari regolari esami del sangue per tenerlo sotto
controllo.

● Possibili effetti collaterali

L’aziatioprina può ridurre di molto la produzione di cellule da parte del midol-


lo osseo; ciò può aumentare il rischio di infezione o di sanguinamento. Si deve rife-
rire al proprio medico la comparsa di un livido o di un sanguinamento insoliti. In
alcune persone questo farmaco può causare nausea, vomito o problemi allo stomaco,
ma ciò si può evitare prendendo la medicina quando si mangia o subito dopo aver
mangiato.

Micofenolato mofetile (CELL CEPT)

Questo farmaco viene usato spesso al posto della azatioprina; agisce in un


modo simile e anche gli effetti collaterali sono simili. Si deve chiamare il medico se
si notano lividi o sanguinamenti insoliti. Per evitare fastidi all’intestino (nausea, diar-
rea) si raccomanda di assumere il farmaco al momento di mangiare o immediata-
mente dopo.

Everolimus (CERTICAN)

Questo farmaco viene usato in associazione a Ciclosporina in sostituzione


del Micofenolato Mofetile. Presenta una maggiore efficacia nel ridurre l’insorgenza
della coronaropatia del cuore trapiantato.

Prednisone (DELTACORTENE)

Questo farmaco è uno steroide usato come immunosoppressore immediata-


mente prima e dopo l’intervento per evitare il rigetto. I pazienti devono assumerlo, di
solito, per un periodo che va dai sei ai dodici mesi dopo il trapianto, ma alcuni pos-
sono doverlo prendere per tutta la vita. La dose viene gradualmente ridotta nel tempo
fino ad una dose minima per il mantenimento. Il prednisone è usato, ad alte dosi,
anche per curare il rigetto acuto.

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● Possibili effetti collaterali

I pazienti che assumono questo farmaco tendono ad aumentare di peso, così è


importante mangiare in modo salutare e bilanciato. Alcuni si vedono più pieni nel
viso, ma ciò varia da persona a persona e, di solito, diventa un problema meno impor-
tante quando la dose viene ridotta. Altri possibili effetti collaterali sono: ipertensione
arteriosa, caviglie gonfie (a causa della ritenzione idrica), un aumentato rischio di dia-
bete, osteoporosi, gastrite, acne, sbalzi di umore e problemi agli occhi.
Il trattamento a lungo termine con gli steroidi può portare ad un indebolimen-
to osseo e dei muscoli e ad scarsa guarigione della pelle. Tuttavia se è necessario
prendere steroidi per un lungo periodo, si possono somministrare altri farmaci per
proteggere le ossa. La somministrazione di Prednisone non deve essere interrotta
improvvisamente, così fate in modo di non finire le pastiglie.

EFFETTI COLLATERALI DEGLI IMUNOSOPPRESSORI

Non tutti presenteranno effetti collaterali mentre assumono gli


immunosoppressori; in ogni modo se si hanno effetti collaterali è impor-
tante farli conoscere al medico. Essi possono scomparire con il tempo ed
alcuni possono essere trattati con altri farmaci.

ALTRI FARMACI

FARMACI USATI PER ABBASSARE IL COLESTEROLO NEL SANGUE

Poiché il restringimento delle arterie può influire sulle coronarie del cuore tra-
piantato, è importante assumere un farmaco che riduce il colesterolo anche se il suo
livello è normale. I principali farmaci usati per ridurre il colesterolo sono le statine.
Le statine riescono a ridurre i livelli di colesterolo totale di oltre il 20%. Comunque,
il trattamento deve essere deciso insieme al team del trapianto, perché alcuni farma-
ci che riducono il colesterolo interagiscono con alcuni farmaci immunosoppressori.

ANTIBIOTICI E ANTIVIRALI

Gli antibiotici vengono somministrati durante e dopo il trapianto e anche di


volta in volta se c’è il timore di un’infezione. Alcune persone hanno bisogno di assu-
mere l’antibiotico Cotrimoxazolo (BACTRIM) per un lungo periodo, al fine di pre-
venire particolari tipi di infezione.

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Il proprio medico può inoltre prescrivere farmaci antivirali e altri medicamen-


ti per prevenire infezioni da funghi alla bocca o alla gola.

FARMACI PER ABBASSARE LA PRESSIONE DEL SANGUE

La combinazione di Ciclosporina e steroidi può spesso essere causa di iperten-


sione arteriosa, tanto che può essere necessario l’assunzione di farmaci per abbassarla.

DIURETICI

Potrete andare incontro a ritenzione di liquidi, così i vostri medici dovranno


prescrivervi dei diuretici.

AVVERTIMENTI SULLE MEDICINE

● È importante, con alcuni farmaci, evitare determinati cibi e bevande.


Controllate il foglietto informativo che accompagna le compresse o
controllate con il vostro dottore o farmacista prima di cominciare ad
assumerle.

● Potrete richiedere al team del trapianto una lista di medicine


approvate (da far vedere al medico di famiglia) che si possono prendere,
inclusi i tipi di antibiotico che potete assumere. Se avete delle domande
da fare, contattate il Centro Trapianti.

FARMACI DA EVITARE

● Se si ha bisogno di prendere analgesici evitate di usare gli anti-


infiammatori (ibuprofene, nimesulide, diclofenac, ecc) poiché questo può
dare problemi ai reni; controllate sempre con il vostro medico o farmaci-
sta prima di comprarli.

● Alcuni medicamenti erboristici possono dare problemi. Chiedete al


vostro farmacista ed al team del trapianto se avete dei dubbi su farmaci a
base di erbe.

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LA VITA DOPO UN TRAPIANTO

Di solito i pazienti trapiantati di cuore lasciano l’ospedale due o tre settimane


dopo l’intervento, ma alcuni hanno bisogno di una degenza più lunga.
Per il primo o il secondo mese dopo l’intervento probabilmente dovrete veni-
re spesso al Centro Trapianti.
Durante i primi mesi, potrà sembrare che la vita sia dominata da tutti i far-
maci che si devono assumere e le frequenti visite che si devono fare al Day Hospital.
Gradualmente la necessità di visite settimanali sarà, però, meno frequente e
dipenderà in gran parte dai propri progressi.
Dopo anni dal trapianto le visite presso il Day Hospital del Centro Trapianti
saranno ridotte a circa un paio di appuntamenti all’anno.
Anche se sarete deboli o stanchi dopo l’intervento il recupero sarà molto
veloce.
Ad ogni modo, se si stava molto male prima dell’intervento, ci vorrà un tempo
più lungo per il recupero.

RIABILITAZIONE MOTORIA E RESPIRATORIA

Un gruppo di fisioterapisti vi seguirà passo passo sin dai primi giorni dopo
l’intervento, per aiutarvi a recuperare la funzionalità dei polmoni e dei muscoli del
corpo quando sarete ancora a letto.
Tutto avverrà in maniera progressiva fino alla dimissione.
È importante aumentare il proprio livello di attività fisica in modo graduale.
Alcuni giorni dopo la dimissione potrete fare brevi passeggiate all’ aperto. In
seguito potrete svolgere piccoli lavori domestici, una volta che vi sentirete meglio e
in condizioni di farlo.
Nelle prime sei settimane dopo il trapianto è necessario evitare di sollevare
oggetti pesanti, piegarsi, spingere e trainare.
A circa sette o otto settimane dopo l’intervento, sarete in grado di iniziare a
fare cose come spolverare o lavare la macchina, ma bisogna ricordare che lo sterno
non sarà guarito completamente fino a tre o quattro mesi dall’ intervento chirurgico,
quindi è necessario fare attenzione.
Dopo la dimissione dall’Ospedale, si sarà incoraggiati a prendere parte ad un
programma di riabilitazione respiratoria e motoria presso il nostro Centro, allo scopo
di farvi sentire meglio possibile.
Le sedute si svolgono presso il Day Hospital, lo stesso dove vi recherete per
le regolari visite di controllo.

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Il programma riabilitativo presso il nostro Centro prevede 20 sedute di un’ora


circa, due volte alla settimana, articolate in varie fasi: riscaldamento, camminata velo-
ce, esercizi di respirazione, corsa leggera con piegamenti o saltelli, esercizi di ginna-
stica generale studiati sulle singole capacità, allungamento, defaticamento e stret-
ching. Prima e dopo ogni seduta vi verranno misurati alcuni parametri quali pressio-
ne arteriosa e saturazione ossigeno.
Inoltre i fisioterapisti dedicati ai trapianti sono a vostra disposizione per con-
sigli sull’esercizio fisico da svolgere da soli, sport da praticare e in generale su come
condurre uno stile di vita più salutare.

ESERCIZIO FISICO E SPORT

L’esercizio fisico è importante per aiutare il cuore a lavorare meglio e per ren-
derlo più forte. Migliorerà la qualità di vita riducendo gli eventuali sintomi rimasti ed
aiutandovi a sentirvi meglio.
A causa dell’intervento chirurgico il cuore nuovo batterà più velocemente di
prima (circa 100 volte al minuto). Quando si fa esercizio fisico il cuore nuovo rispon-
derà più lentamente di prima e il battito cardiaco non aumenterà così velocemente
come prima.
Sarete incoraggiati a fare esercizio fisico regolarmente, cominciando sempre
con una fase di riscaldamento lento. I fisioterapisti del programma di riabilitazione
saranno in grado di fornirvi informazioni a riguardo.
La maggior parte di coloro che hanno avuto un trapianto cardiaco potrà ripren-
dere a fare sport. Comunque è bene evitare sport con grossi carichi (ad es. solleva-
mento pesi).

SESSO

Usate il buon senso nel fare sesso di nuovo, così come avete fatto per le altre
attività fisiche.
Nel primo periodo dopo l’intervento, è necessario che il paziente trovi una
posizione comoda per lui ricordando di non creare stress sulla ferita del torace. È bene
che la stanza sia riscaldata e il vostro compagno o compagna abbia un ruolo più atti-
vo del vostro.
Vi sarà d’aiuto se voi e il vostro partner sarete sereni di fronte all’idea di
ricominciare ad avere un’attività sessuale.
Potrebbero sorgere problemi, legati il più delle volte alla malattia preceden-
te. Alcuni farmaci potrebbero ridurre la potenza e il desiderio sessuale (ma la rispo-
sta è individuale ed estremamente variabile).

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Non drammatizzate e cercate di dialogare con il vostro partner e nella gran-


de maggioranza dei casi tutto tornerà a posto.
Potrete in ogni caso chiedere consigli ai medici.
Attenzione alle norme igieniche soprattutto se il partner è portatore di can-
didosi o piccole infezioni.
È raccomandato l’uso del profilattico.

ALIMENTAZIONE

È importante che abbiate una dieta bilanciata e salutare.


Le persone che hanno avuto un trapianto tendono a mettere su peso soprattut-
to se assumono steroidi. Sia una dieta salutare che l’attività fisica aiuteranno a con-
trollare il peso.
Con il consenso del vostro medico va bene bere una piccola quantità di vino;
ma in ogni caso, evitate di esagerare perché ciò può interferire con l’assorbimento dei
farmaci.
Dal punto di vista nutrizionale non esistono cibi assolutamente nocivi (è come
al solito una questione di quantità). Ma è buona norma evitare cibi grassi (insaccati,
fritti, uova, crostacei, etc) e preferire invece carni magre (pollo, tacchino, coniglio),
pesce, verdura, frutta.
Per quanto riguarda le norme igieniche alcuni cibi sono più a rischio (v. INFE-
ZIONI).
Molte delle limitazioni dipenderanno anche dal vostro decorso generale (ad es.
dal numero di rigetti).
Presso il Day Hospital del nostro Centro è disponibile un servizio di Dietolo-
gia, con operatori dedicati ai pazienti trapiantati.

GUIDA DELLA MACCHINA

Si consiglia di non guidare per almeno due mesi dopo il trapianto: la ferita del
torace ha bisogno di tempo per saldarsi. Sarà importante, in ogni caso, anche il vostro
stato fisico generale.

VACANZE

Generalmente si raccomanda di non andare all’estero nei primi mesi dopo il


trapianto. Quando sarete pronti per partire, è importante scegliere un Paese con alti
standard di cibo e igiene, dove potrete ottenere prestazioni mediche adeguate ai vostri
bisogni.

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ANIMALI DOMESTICI

Vi sconsigliamo di tenerli in casa. Usate comunque delle precauzioni. Ad


esempio lavatevi le mani dopo averli toccati.
Attenzione soprattutto ai cuccioli, specie se hanno problemi intestinali.
I gatti sono potenziali portatori di toxoplasmosi; è, quindi, necessario che i
pazienti senza anticorpi specifici (toxo negativi) siano particolarmente accorti.
Lasciate a qualcun altro la pulizia della cuccia o della lettiera del gatto.
Da evitare assolutamente gli uccelli.

VACCINAZIONI

Di norma non è consigliabile sottoporsi a vaccinazioni (nei casi di vaccini con


virus vivi-attenuati) poiché il vostro sistema immunitario potrebbe non rispondere in
maniera adeguata a causa dell’assunzione dei farmaci immunosoppressori.
Comunque, si raccomanda generalmente ai pazienti che hanno avuto un
trapianto di cuore, di sottoporsi alle vaccinazioni contro il virus influenzale e lo
pneumococco.
Consultatevi, ad ogni modo, con il vostro cardiologo o con il Centro
Trapianti.

EVITARE INFEZIONI

Dato che si stanno assumendo farmaci immunosoppressori la dife-


sa dell’organismo contro le infezioni sarà bassa, così è importante che si
faccia attenzione per evitarle (vedi oltre).

AL SOLE

I pazienti trapiantati presentano un rischio più alto di avere tumo-


ri della pelle (vedi oltre); per ridurre questo rischio EVITARE IL SOLE
TROPPO FORTE E USARE UNO SCHERMO TOTALE O FILTRI
SOLARI CON FATTORE DI PROTEZIONE 30 o MAGGIORE. Si deve
proteggere la pelle quanto più possibile, indossando abiti con maniche
lunghe e usando un cappello per il sole.

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SUPPORTO PSICOLOGICO

Il prepararsi ad andare a casa dall’ospedale dopo un trapianto può farvi senti-


re molto emozionati in senso positivo, ma anche un po’ preoccupati su come vi dovre-
te comportare.
Vi chiederete come far fronte alla vita quotidiana o al numero di persone che
aspetteranno di farvi visita.
Ogni persona reagisce in modo differente dopo un trapianto. È importante par-
lare con qualcuno di cui si ha fiducia. Mentre si è in ospedale potrete incontrare gli
psicologi dedicati al trapianto e parlare con gli infermieri o gli altri membri del grup-
po del trapianto.
Il nostro Centro Trapianti inoltre prevede incontri pre e post trapianto con lo
psicologo dedicato che vi seguirà anche dopo la dimissione.
La maggior parte delle persone che ha avuto un trapianto ha una buona stabi-
lità dell’ umore; ciò nonostante è assolutamente normale avere sbalzi di umore o
sonno disturbato nel primo periodo dopo il trapianto. Una causa frequente è di solito
l’alta dose di steroidi.
D’altra parte è importante ricordare che il cuore trapiantato non è altro che una
pompa e che il trapianto non può cambiare la personalità o il comportamento.
Se siete stati malati per molti anni prima di fare il trapianto, potrete diventare
dipendenti dal vostro compagno/compagna. L’indipendenza che si raggiunge dopo il
recupero in seguito al trapianto, può voler dire che sarà necessario un nuovo adatta-
mento della relazione col partner.

PERCHÉ NON SI POSSONO AVERE NOTIZIE SUL DONATORE?

È una domanda che viene posta frequentemente da coloro che affrontano un


trapianto cardiaco sia prima che dopo l’intervento. La legislazione nazionale, con
molta saggezza, prevede l’obbligo per tutti i sanitari che partecipano all’esecuzione del
trapianto di mantenere il segreto professionale e d’ufficio sull’identità del donatore.
La necessità di imporre il segreto è nata dall’esperienza dei primi trapianti,
dove non vigeva il segreto, che ha mostrato la nascita di rilevanti problemi psicolo-
gici sia per coloro che ricevevano l’organo-dono che per i familiari del donatore.

QUAL È LA PREVISIONE A LUNGO TERMINE?

Per le persone trapiantate la previsione di vita a lungo termine è ormai buona


rispetto al passato.

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Circa l’88% dei pazienti vive dopo il primo anno dal trapianto e il 77% dopo
cinque anni.
Il quadro è comunque in ulteriore e progressivo miglioramento.
La gente di solito ha una buona qualità della vita specialmente se gli effetti
collaterali dei farmaci immunosoppressori possono essere ridotti al minimo.
Sarete in grado di tornare al lavoro o a studiare; parecchie persone trapiantate
potranno prendere di nuovo parte ad attività sportive.

QUALI COMPLICAZIONI POSSONO ESSERCI?

È importante che voi e la vostra famiglia conosciate le principali complica-


zioni che possono verificarsi dopo un trapianto di cuore. Il team trapianti farà un
monitoraggio molto stretto e la maggior parte delle complicazioni sarà affrontabile.
Le principali e comuni complicazioni sono:
– tentativi di rigettare il cuore nuovo (rigetto acuto e rigetto cronico)
– infezioni
– problemi renali
– pressione alta
– diabete
– maggior rischio di alcune forme di tumore

TENTATIVI DI RIGETTARE IL NUOVO CUORE

Subito dopo il trapianto l’organismo cerca fortemente di rigettare il nuovo


cuore. Sarà necessario assumere alte dosi di immunosoppressori per ridurre il rischio
di rigetto e sarà necessario fare dei controlli regolari per vedere come si comporta il
nuovo cuore. Il rigetto può essere acuto o cronico.

RIGETTO ACUTO

Il rigetto acuto è comune nel primo anno dopo il trapianto e bisogna aspettar-
selo. Se prenderete i farmaci nella maniera giusta e i segni del rigetto saranno evi-
denziati presto, la maggior parte degli episodi potrà essere trattato senza problemi di
rilievo.
Alcuni segni di rigetto sono:
– sintomi simili a quelli influenzali;
– stanchezza;

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– nausea o vomito;
– affanno;
– febbre;
– palpitazioni;
– aumento di peso improvviso;
– caviglie gonfie.

Se si presentano questi segni è molto importante contattare il centro


trapianti

BIOPSIA CARDIACA

La biopsia cardiaca è uno dei modi migliori per controllare i segni di rigetto e
pertanto verrà effettuata ad intervalli regolari
Per farla, il medico, dopo avervi somministrato un anestetico locale, intro-
durrà un catetere (un sottile tubo cavo) attraverso una vena del collo e, usando un tubo
a raggi x, spingerà il catetere fino al cuore, dove verranno prelevati piccoli frammenti
di tessuto. I campioni di muscolo prelevati saranno analizzati successivamente al
microscopio.
Di solito sono necessarie parecchie biopsie nel primo anno dopo il trapianto.
Se i vostri episodi di rigetto saranno più numerosi della media, le biopsie
dovranno essere effettuate più frequentemente.
Un altro modo per controllare il cuore trapiantato è quello di eseguire regolar-
mente alcuni degli esami che avete già fatto al momento della valutazione (ad esem-
pio l’ecocardiogramma).

RIGETTO CRONICO

Questo stato descrive particolari cambiamenti che si hanno nel cuore trapian-
tato e che avvengono in un periodo di tempo che va da molti mesi a molti anni;
Essi causano un graduale deterioramento della funzionalità cardiaca e posso-
no condurre ad una disfunzione del cuore trapiantato.
Il rigetto cronico compromette spesso le arterie coronarie (le coronarie sono le
arterie che portano il sangue al cuore stesso) a causa dell’attività del sistema immu-
nitario. La parete di queste arterie si ispessisce progressivamente e alla fine la cavità
delle arterie potrà restringersi fino a ridurre l’apporto di sangue al cuore. Questo feno-
meno si manifesta di solito dopo alcuni anni.
La chirurgia del trapianto rimuove i nervi per il nuovo cuore; così non si avrà

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il dolore al petto tipico dell’angina che è, invece, un sintomo comune della malattia
coronarica. Per far fronte a questa possibile complicanza sarà necessario effettuare
valutazioni periodiche specifiche.
La maniera più affidabile per individuare il rigetto cronico è rappresentato
dalla coronarografia (un esame che certamente conoscete già), associata all’ecocar-
diogramma intracoronarico. Anche l’ecostress può essere indicato.

Il rigetto cronico deve essere soprattutto prevenuto e poi curato nei


seguenti modi:

Prevenzione:

Assumere regolarmente i farmaci immunosoppressori per rallentare il proces-


so di restringimento delle arterie.
Utilizzare l’aspirina o altri farmaci analoghi per ridurre il rischio di coagula-
zione del sangue.
Controllare in maniera attenta l’ipertensione, il diabete e il colesterolo, poiché
LE ARTERIE SI RESTRINGONO MOLTO PIÙ VELOCEMENTE NELLE
PERSONE CHE HANNO QUESTI PROBLEMI CONCOMITANTI.

Terapia:

Potrebbero essere necessarie cure per l’insufficienza cardiaca.


In alcune persone si può trattare il restringimento coronarico con un’angiopla-
stica o con un intervento di by-pass.
Potrà essere presa in considerazione l’eventualità di un secondo trapianto, ma
in un piccolo numero di persone, dato che comporta un rischio più alto rispetto al
primo.

INFEZIONI

Visto che si stanno assumendo farmaci immunosoppressori, le difese dell’or-


ganismo saranno più basse del normale e un’infezione potrebbe diffondersi nell’or-
ganismo più facilmente, quindi è importante fare tutto il possibile per prevenirle.
I medici chiederanno di riferire loro ogni segno di infezione e si dovrà contat-
tare il Centro Trapianti se si ha febbre.

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Se si contrae un’infezione, si potrà aver bisogno di assumere degli antibiotici


che dovranno essere presi SOLO DOPO CHE IL MEDICO HA IDENTIFICATO IL
MOTIVO DELL’INFEZIONE. Alcuni antibiotici interagiscono con gli immunosop-
pressori e generalmente devono essere prescritti dal Centro Trapianti o comunque
dopo un consulto con il suo staff.
Con il passare degli anni il rischio di rigetto diventa molto minore e si può
ridurre la dose di immunosoppressori. Il sistema immunitario diventerà quindi gra-
dualmente più efficace.

COSA SI PUÒ FARE PER EVITARE L’INFEZIONE

– Evitare di venire a contatto con persone che hanno malattie infettive in atto.
– Porre attenzione all’igiene personale, della bocca e dei denti.
– Se sono necessarie cure dentarie, il dentista darà degli antibiotici da assu-
mere un’ora prima di qualsiasi trattamento, siano cure, esami, otturazioni o igiene (la
cosiddetta “pulizia dentaria”). Il dentista verificherà inoltre, con il team trapianti,
quale antibiotico somministrare (si consiglia di solito Augmentin 2 g 1 ora prima
della procedura).
– L’IGIENE DEL CIBO È ANCHE IMPORTANTE E BISOGNA, QUINDI,
FARE ATTENZIONE AL RISCHIO RAPPRESENTATO DA CIBO ADULTERATO
ED EVITARE CIBI AD ALTO RISCHIO COME UOVA CRUDE, MAIONESE,
GELATI, CARNI CRUDE O PARZIALMENTE COTTE, PATÈ, LATTE E
FORMAGGI NON PASTORIZZATI.
Sono sconsigliati tutti quei cibi artigianali che non danno piena garanzia
riguardo all’igiene del confezionamento.
Si consiglia di riscaldare i cibi già cotti, di lavare bene la frutta, che dopo
andrebbe comunque sbucciata, e la verdura, meglio se con Amuchina.
– Non cambiate la lettiera del gatto poiché la toxoplasmosi è un’infezione tra-
smessa dai gatti.
– Mantenete gli animali domestici in buona salute, al caldo e vaccinati. Evi-
tate di tenere degli uccelli per il rischio di infezioni (v. sezione animali domestici).
– Le donne non devono usare l’elettrocoagulazione per depilarsi per il possi-
bile rischio di infezioni.

PROBLEMI RENALI

Molte persone che hanno subito un trapianto sviluppano problemi ai reni; ciò
può succedere perché i reni sono sensibili ai cambiamenti circolatori e sono sensibili
anche ad alcune medicine come la ciclosporina.

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Il team trapianti monitorerà la funzione dei vostri reni e collaborerà con gli
specialisti dei reni (nefrologi) se ci fossero problemi.
Un piccolo numero di pazienti trapiantati può presentare seri problemi a lungo
termine e aver bisogno della dialisi.

IPERTENSIONE ARTERIOSA

La maggior parte della gente ha la pressione alta dopo aver subito un trapianto.
Di solito ciò è dovuto ai farmaci che è necessario assumere.
Il team-trapianti vi chiederà di controllare regolarmente la vostra pressione e
probabilmente vi farà prendere dei farmaci per abbassarla.

DIABETE

Dopo un trapianto di cuore alcune persone possono sviluppare il diabete che a


volte è solo temporaneo e potrebbe essere dovuto a stress, ansia o ai farmaci, come
ad esempio gli steroidi.
Il team-trapianti controllerà regolarmente la vostra glicemia per scoprire se si
è sviluppato il diabete; vi saranno date informazioni e cure se necessario.

NEOPLASIE

Una delle potenziali complicanze dell’immunosoppressione a lungo termine è


un rischio più alto di alcune forme di tumore. Circa la metà di queste sono neoplasie
della pelle, che, se trattate tempestivamente, sono facilmente curabili e raramente
sono pericolose per la vita.
IL TUMORE DELLA PELLE È PIÙ FREQUENTE IN PERSONE CHE SI
SONO ESPOSTE TROPPO AL SOLE.
Un altro tipo di neoplasia collegata ai farmaci immunosoppressori è quello dei
linfonodi o linfoma che ricorre per un’alta percentuale tra i tumori delle persone
trapiantate.
Con entrambe le forme di malattia, i medici si troveranno nella necessità di
ridurre gli immunosoppressori e il paziente potrebbe aver bisogno di chemioterapia.
In ogni caso molti di questi tumori sono curabili.
Le forme di neoplasia più comuni, come il cancro del polmone, dell’intestino
o del seno, possono essere leggermente più frequenti nei trapiantati rispetto al resto
della popolazione.

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Cosa fare

Per ridurre il rischio di tumore della pelle è necessario evitare di stare sotto il
sole cocente per evitare scottature.
Usate uno schermo totale o una protezione solare con fattore 30 o superiore.
Riferite al vostro dottore ogni cambiamento della vostra pelle o eventuali modifiche
dei nei.
Seguite le normali indicazioni per lo screening precoce del cancro della cervi-
ce uterina o quello del seno (per le donne) e del cancro dei testicoli (per gli uomini).
I medici curanti dovranno controllarvi con molta attenzione.
La diagnosi precoce è molto importante, perché trattare il cancro diventerà più
facile.

UNA VITA PIÙ PIENA E PIÙ ATTIVA

Il trapianto vi regalerà una vita più viva e più attiva di prima e vi


permetterà di vivere più a lungo stando meglio.
Per garantire ancora di più il successo del vostro trapianto di cuore,
sarà necessario adattare il vostro stile di vita:
– Se prima si fumava, bisognerà assolutamente smettere di fumare!
– Si deve fare regolare attività fisica
– È bene seguire una dieta bilanciata e salutare
– Occorre tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, della glicemia e
della pressione sanguigna.

IL LIBRETTO TERAPIA (DIARIO CLINICO)

Prima delle dimissioni vi sarà consegnato il “Libretto Terapia”,


che è un diario in cui vi verrà chiesto di registrare tutti i farmaci con il cor-
retto dosaggio e il momento in cui vengono presi.
Temperatura, peso e pressione arteriosa devono inoltre essere regi-
strati sul libretto, così come sintomi particolari o domande da porre ai
medici durante le visite di controllo.
Questo sarà quindi un utile promemoria non solo per voi, ma anche
per il medico.

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LA NOSTRA ASSOCIAZIONE

Per ulteriori informazioni sui trapianti, contattate gli altri pazienti,


che, in virtù dell’esperienza maturata dagli altri Centri Trapianti, hanno
costituito l’ASSOCIAZIONE CARDIO TRAPIANTATI ITALIANI
“A.C.T.I.” – sezione Roma – ONLUS che annovera tra i propri iscritti,
oltre ai pazienti cardiotrapiantati e i loro familiari, anche pazienti cardio-
patici, medici e infermieri ed è presieduta pro-tempore dal “nostro” Prof.
Francesco Musumeci.

Il presente manuale è stato realizzato a cura dell’A.C.T.I. che attra-


verso le contribuzioni dei Soci ed Associati ha provveduto alle spese di
stampa, con la certezza di rendere un servizio utile ai pazienti in attesa di
trapianto e a coloro che hanno già ricevuto il grande “Dono”.

Si ringraziano tutte le persone che con spirito di sacrificio ci dedi-


cano il loro tempo e la loro professionalità ogni giorno e coloro che hanno
partecipato alla stesura del manuale

Un ringraziamento particolare viene rivolto a tutti coloro che con


il loro “Assenso alla Donazione” hanno consentito a noi di tornare a
vivere.

Il vice presidente vicario


Tonino Badaracchi

LINK UTILI:

http://www.ministerosalute.it/trapianti/trapianti.jsp

http://www.regione.lazio.it/web/sanita/

http://www.bhf.org.uk/index.asp

http://www.partecipasalute.it/
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ANNOTAZIONI
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ANNOTAZIONI

GRAFICA GINETTE
Via Rosa Govona, 10 - Tel. 06/58233624
2ª ristampa febbraio 2008

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