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[Nota: il materiale di questa sezione viene presentato come un 'unità per fa-
cilitarne la consultazione. Dopo aver studiato i§§ 1-3 il lettore dovrà co-
minciare la Lezione l (p. 35). La lettura degli altri paragrafi di questa se-
zione sarà indicata quando si renderà necessaria.]
a. Consonanti2
correntemente. Tali simboli fonetici non vanno confusi con quelli della traslitte-
razione.
16 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Nella lingua italiana (così come in quella inglese), tale suono non esiste. È
un tipo di [k] che si pronuncia però con il contatto tra la lingua e la parte più
arretrata possibile del palato.
La pausa glottidale [?] è utilizzata anche in inglese, ma non come una parte
regolare del suo sistema di suoni. È costituita da un completo arresto del re-
spiro nella gola e può essere udita in certe pronunce orientali di parole come
bottle e battle, in cui la pausa glottidale sostituisce la t normale, in modo da
avere [ba?l], [bre?l]. Il suono [H] è un suono h, ma accompagnato da un forte
restringimento tra la base della lingua ed il retro della gola, così da produrre
una frizione molto più aspra di una normale h. Lo ['ì] viene prodotto in modo
simile, ma con la caratteristica addizionale della sonorità. La maggior parte
dei moderni lettori dell'ebraico biblico non usano questi due suoni, sosti-
tuendoli rispettivamente con [x] e [?]. Coloro che operano una tale semplifi-
cazione devono prestare attenzione a non confondere questi quattro suoni
nello spelling.
I quattro suoni che chiameremo gutturali lungo il corso di questo libro
sono designati più precisamente come glottidali o glottidali faringali, ma
poiché la terminologia moderna è spesso applicata in maniera incoerente non
abbiamo alcuna stringente ragione per abbandonare la designazione più tra-
dizionale.
FONETICA 17
b. Vocali4
Dovrebbero essere fatte alcune distinzioni tra le due vocali a e ii, dal mo-
mento che esse devono essere sempre chiaramente distinte nello spelling.
La scelta viene lasciata al lettore: o si distingue [a] rispetto a [a] oppure [a]
rispetto a [:l].
In aggiunta alle vocali elencate sopra ne esistono altre tre (a e O) che, in-
sieme con a, sono conosciute come vocali ridotte. Esse sono di durata molto
breve ma possiedono la stessa qualità delle corrispondenti vocali piene: a è
una a molto breve, e è una e molto breve e anche o è una o molto breve.
Le seguenti combinazioni dittongali, formate da una vocale + y o w, ri-
corrono frequentemente al termine di parola:
2. Divisione in sillabe
Con pochissime eccezioni una sillaba comincia con una singola consonante,
seguita almeno da una vocale. Questa regola è sufficiente da sola per
l'accurata divisione di una parola in sillabe. Si considerino gli esempi se-
guenti:
3. Accento
Due serie di sei suoni ciascuna sono strettamente relazionate l'una all'altra,
entrambe, sia nel suono che nella distribuzione. Le sei occlusive b, g, d, k, p,
t da un lato e le loro controparti aspirate b, g, çf, !s, p, e 1 dall'altra. Benché
non sia possibile fissare regole per la scelta tra l'una o l'altra delle due serie
20 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
5 Si noti che quanto stabilito sopra non preclude la possibilità che una consonante
Sarebbe meglio, almeno in via teorica, considerare come due suoni di-
stinti la consonante occlusiva g e la consonante aspirata g, nonostante nes-
suna delle moderne tradizioni linguistiche - eccetto quella Yemenita - abbia
preservato la differenza.
5. Riduzione vocalica
+ -im si5ftatim
La riduzione della vocale in posizione pretonica è molto frequente tra i verbi,
indipendentemente dalla vocale che vi si viene a trovare:
22 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
7. L'alfabeto ebraico
una creazione originale, che non si basava direttamente su nessun altro si-
stema di scrittura allora in uso, ma sembra essere stato chiaramente influen-
zato da certe caratteristiche della scrittura geroglifica egizia, specialmente
nella mancanza di simboli per rappresentare le vocali.
Il ramo più prolifico dell'alfabeto fu il fenicio, attestato nelle iscrizioni
dall'undicesimo secolo circa in avanti. Gli ebrei presero in prestito i caratteri
dai fenici nel decimo secolo avanti Cristo, e questo nuovo alfabeto
"ebraico", divergendo successivamente dal progenitore fenicio, fu usato in
vari tipi di iscrizione fmo all'inizio dell'era cristiana. Con l'eccezione, tutta-
via, della tradizione manoscritta della setta dei samaritani, che impiega an-
cora una forma di questi caratteri ebraici originari, il vecchio alfabeto fu so-
stituito, specialmente nell'uso manoscritto, da una forma corsiva di grafia
del vecchio alfabeto aramaico, essa stessa figlia del progenitore fenicio e più
o meno coeva dell'ebraico.
Prato-Alfabeto
/ \
a.C. 1500 Proto-Semitico
del Sud
1000
Arabo Arabo
del Nord del Sud
500
d.C. o Prototipo
Siriaco,
Etiopico
Arabo,
ecc.
ALFABETO EBRAICO
NOME LETTERA TRASCRIZIONE V ALORE FONETICO
'aleft x pausa glottidale o zero
bét b [b]
b [v]
gimel 3. g [g]
l g [g]
dalet
,
'1 d
d
[d]
[8]
he ;, h [h] o zero
waw w [w] o zero
zayin T z [z]
bel n l) [H]
tet t [t]
yi5çj y [y] o zero
kaft 1 k [k]
1 lç [x]
lamed
'
[l]
mem i:l m [m]
nun J 1 n [n]
samek c s [s]
'ayin :17 [\]
p eh 5l 9 p [p]
p [f]
$adeh :!t r [ts]
qi5p
res ,
j? q
r
[q]
[r]
sin tv s [s]
sin IJ} s [J1
taw T-1 t [t]
1"1 1 [9]
c. Nelle iscrizioni ebraiche e fenicie più antiche (X sec. a.C.) non veni-
vano indicate le vocali. Di conseguenza parole come méle!s (re), mi5le!s (re-
gnante), miila!s (egli regnò), malkiih (essi regnarono), ecc. sarebbero state
scritte semplicemente come mlk. Dal IX al VI sec. (cioè prima della ca-
duta di Gerusalemme nel587 a.C. e dell'esilio babilonese) le consonanti, y,
1 w e :1 h furono usate al termine di parola per indicare vocali finali:
La lettera :1 h venne ancora usata a fine parola come una lettera vocalica rap-
presentante qualsiasi vocale diversa da quelle appena menzionate. Le tre
lettere , y, 1 w e :1 h, nella loro funzione di indicatori vocalici sono chiamate
mater lectionis (letteralmente, madre di lettura), seguendo la terminologia
grammaticale tradizionale dell'ebraico.
d. Il testo masoretico (TM) in generale riflette questo stadio dello svi-
luppo ortografico. Presenta, comunque, alcune incoerenze e irregolarità che
vanno considerate:
(l) in alcuni casi in cui ce li aspetteremmo,, y e 1 w mancano. La grafia
più corta è chiamata grafia difettiva mentre quella più lunga è chiamata gra-
fia piena. Si osservi che la sola distinzione tra le vocali trascritte come u, ii;
i, f e o, i5 è che la prima di ogni coppia è rappresentata nella scrittura da una
mater lectionis mentre la seconda non lo è.
Piena Difettiva
i:l1ji, yaqum i:lji, yiiqiim egli sorgerà
,,,,
i:l,,, yiirim
gadot ,,,
i:l,, yiirfm
giiçfi5l
egli solleverà
grande
(3) X ' in molti casi non viene pronunciato, ma è sempre parte integrante
dello spelling: wx·,ri5s (testa), mii$ii(') (egli trovò). Non appartiene, tut-
tavia, alla categoria delle matres lectionis discusse sopra dal momento che il
suo apparire è limitato principalmente a quelle parole le cui radici ricorrono
altrove nella lingua con X ' mantenuto nella pronuncia. Generalmente nella
nostra traslitterazione abbiamo comunque indicato lo X ' quiescente. A volte,
al fine di una maggiore chiarezza, l'abbiamo collocato tra parentesi, come
sopra in mii$ii(').
I punti (2) e (3) saranno menzionati più avanti nella sezione che tratta le
forme grammaticali in cui si trovano comunemente tali irregolarità.
9. Il Daghesh
hamméle!s il re
b. che, nel caso delle lettere ambigue 1"1 1 l quella col punto è
l' occlusiva mentre quella senza punto fosse la corrispondente aspirata:
bo bb b
3. gogg l g
'1 dodd 1 çJ
c. che una :1 fmale è da considerarsi non una lettera vocalica ma una conso-
nante morfologicamente significativa. Si confronti
[h]. La distinzione tra ;,;,'m [regina] e CI:J'm [il suo (f.) re] era probabilmente solo
grafica e non fonologica.
28 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Nome
Ordinario Con mater lectionis
del segno
,y 1w ';"!h
(solo fmale)
patab ba
..<
q a me$ bii o bo M(raro) bah
hireq bi (o bi) bi
$eré be bé beh
sagi5l #- be ,#- b? ';'i#- beh
l)i5lem j bo bO ';'lj bi5h (raro)
qibbU$ bu bU
E le vocali ridotte:
ba Q ba o. be o. bo
Osservazioni:
l. Vengono usati i segni vocalici per i e u nel caso di scritture difettive,
in cui vengano significati i o u ma non siano presenti nel testo né y né w. La
FONETICA 29
(non sillé)
[Le varie forme del numero due (f.) sono le uniche eccezioni:
,ti!?' sté]
4. La semivocale a (vedi §6) è rappresentata dal segno q, posizionato
sotto la consonante gutturale finale ma pronunciato prima di essa:
sami5a ', siime'l). Tale segno è tradizionalmente chiamato patab furtivum.
5. Il segno vocalico di l)i5lem può coincidere con uno dei punti che di-
stinguono sin e sin; i testi stampati possono presentare variazioni. Es.
naso' (sollevare); bi5s (vergognarsi).
6. La coincidenza di una mater lectionis , y e di uno , y consonantico è
frequente: no/sriyiih (potrebbe essere trascritto anche come no/sriyyiih).
7. La consonante 1 alla fme di parola presenta sempre un segno di
shewa se non ha altra vocale; abbiamo di conseguenza ":J7 lii!s (a te- f.), ma
la!sii (a te- m.).
8. Nella situazione piuttosto rara in cui una sillaba finale chiuda una
parola con due consonanti, es. wayyebk (ed egli pianse), il segno di shewa è
posizionato sotto entrambe le consonanti:
11. Il Metheg
'iino!sf io
bera!stimf tu mi hai benedetto
2. Di fatto, qualsiasi vocale lunga che ricorre due o tre sillabe prima
dell'accento principale può essere marcata allo stesso modo, sebbene i di-
versi manoscritti non siano coerenti nel farlo. Si confronti
salva!
hOsf'inf salvami!
Il metheg sarà usato anche in maniera sporadica per segnalare al lettore una
divisione sillabica che altrimenti potrebbe sfuggirgli.
INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
LEZIONE l
Quasi tutti i sostantivi ebraici appartengono a una delle due categorie gram-
maticali chiamate generi: maschile e femminile. I sostantivi che denotano
esseri animati hanno di solito il genere grammaticale corrispondente al ge-
nere naturale (sesso), ma in altri casi non c'è una chiara correlazione tra ge-
nere e significato. Per esempio ,0 har (montagna) è maschile, mentre
gib 'iih (collina) è femminile.
Ci sono poi alcune indicazioni formali del genere: i sostantivi che fini-
scono in -ah, -e1, -a1 sono quasi sempre femminili, come ad esempio
L'ultima voce significa che dérels può essere usato sia come maschile che
come femminile; parole di questo tipo costituiscono una classe molto ri-
stretta.
36 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
13. Il numero
15. Preposizioni
méle!s un re laméle!s ad un re
baméle!s in un re kaméle!s come un re
Quando un sostantivo è determinato per mezzo dell'articolo, queste tre
preposizioni si combinano con l'articolo formando una singola sillaba
che mantiene la stessa vocale dell'articolo:
hamméle!s il re lamméle!s al re
bamméle!s nel re kamméle!s come il re
b. Le preposizioni che si aggiungono alla parola che segue mediante un
trattino chiamato maqqep. A questa categoria appartengono -?l$ 'el- (a,
'al- (su, sopra), e -1?;1 min- (da):
38 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Il maqqeft indica che queste preposizioni sono proclitiche, cioè che non
hanno un proprio accento ma sono pronunciate come prima sillaba
dell'intero sintagma.
Tali frasi non contengono un preciso corrispondente del verbo "essere" ita-
liano e assumono il valore temporale determinato dal contesto in cui sono
inserite. Le frasi isolate degli esercizi dovrebbero essere preferibilmente tra-
dotte in italiano con il presente indicativo. Il normale ordine delle parole è:
soggetto (cioè sostantivo) - predicato (cioè sintagma preposizionale o avver-
bio). Un avverbio interrogativo, invece, come ad esempio 'ayyeh (dove?), si
trova sempre all'inizio della frase:
17. Vocabolario l
Esercizi
(c) Traduci:
l. 'ayyeh hanna 'ar? hanna 'ar babbayi1.
40 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Davanti a parole che iniziano con una consonante gutturale (X', :17', :1 h, n b)
o con la , r l'articolo determinativo ha una forma leggermente diversa da
quella esposta nella lezione precedente.
a. Davanti a X' e, r l'articolo è Ohii-
20. Vocabolario 2
Esercizi
(f) Traduci:
l. hii 'aniisfm bii 'fr. . l
2. hanniisfm babbayi1. 2
3. hamméle!s wahii 'abiiçffm bahé!siil. . 1:l,1:flì01 3
4. hassaftiirfm babbayi1. 4
5. 'ayyeh hanna 'iirfm? hanna 'iirfm 5
bassiiçfeh.
6. 'éfti5h habbiittfm? habbiittfm bii 'fr. 6
7. 'éfti5h hannahiir61? hannahiir61 .ow 7
siim.
8. he 'iirfm siim wahaddére!s pi5h. .:1·5) ':Jll011:llV r::l,!l/0 8
Quando una parola inizia con le sillabe ya- o ma- l'articolo determinativo è
solitamente ;:1 ha- senza il raddoppiamento:
i::P1?,
• T:
yaliiçfim hayliiçfim i ragazzi
ya 'or hay'i5r il fiume, il Nilo
o,7n?t maraggalim o,7n?t0 hamraggalim le spie
i giudei,
i figli di Giuda
Si noti che in ,00 hiihiir la forma dell'articolo non segue le regole esposte
nella lezione precedente.
22. Aggettivi
Singolare Plurale
m. t6b (buono) t6bim
f. t6biih t6ll61
Gli aggettivi composti da due sillabe, con ii nella prima sillaba, mostrano un
cambiamento nel tema davanti alle desinenze del femminile singolare e del
plurale (m. e f.). La ii è sostituita da a (come descritto sopra nel §5):
giid61 gaç/6/im
gaçJ6liih gaç/6101
Le forme di qiiti5n (piccolo) sono insolite per il fatto che il tema subisce
un mutamento davanti alle desinenze:
qiiti5n qatannim
qatanniih qatann61
Si presti attenzione al fatto che l'aggettivo concorda con il genere del so-
stantivo e non con le sue desinenze.
La giustapposizione di un sostantivo e di un aggettivo privo dell'articolo
costituisce di solito una predicazione, essendo considerato l'aggettivo come
predicato e il sostantivo come soggetto. Nella funzione predicativa
l'aggettivo può stare davanti o dopo il suo sostantivo soggetto. Si avrà allora
concordanza nel numero e nel genere, ma l'aggettivo predicativo, per defini-
zione, non ha l'articolo determinativo:
tob ha 'is
L'uomo è buono.
ha 'is tob
50 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
tobah ha 'issah
La donna è buona.
ha 'issah tobah
tobim ha 'iiniisim Gli uomini sono buoni.
tobo1 hanniisim Le donne sono buone.
24. Vocabolario 3
Esercizi
(a) Indica tutte le quattro forme (m., f.; s., pl.) dei seguenti aggettivi:
wi1i? qados santo kii!Jeçf pesante
pinl riii)Oq lontano $iime' assetato
qiirob vicino o?w salem integro, sano
(c) Traduci:
l. hii 'issiih rii 'iih ma 'oçJ. .ix?t mn o l
2. hu'yiifteh. 2
3. hii 'is wahii 'issiih yiiftim ma'oçJ. .ix?t 3
4. 'ayyeh hii'iiniisim hattobim? 4
hii 'iiniisim hattobim bii 'ir
haqqatanniih.
5. 'éfti5h hanmi 'ar hiira '? .:1710 5
hu' babbayi1 haggiiçfol.
52 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
6. 'ayyeh hamméle!s? 6
hu' bahé!siil haggiiçfol. .
7. mi tob? ,?;1 7
tobiih ha 'issiih hayyiiftiih.
8. haddiibiir tob ma 'oçf. .iX?,1 ,:fl0 8
9. giiçfol hiirii 'iib bii 'ir. . 9
10. hii 'ii!Jiiçfim rii 'im ma'oçf, .iX?,1 i:l,ì:fl?O lO
11. hazzaqenim 'i$ el habbayi1. 11
12. he 'iirim haqqatanno1 'i$ el o,·wo 12
hanniihiir haggiiçfol.
ki5Nb scrivente
yoseb che siede, seduto
,,,
':J?";, hole!s
yi5reg
andante, che cammina
che scende
Il modulo vocalico i5-e è uno schema consueto per la formazione del partici-
pio attivo nel caso delle radici composte da tre consonanti, come quelle ap-
pena illustrate. Tuttavia, mentre dal punto di vista analitico è sempre legit-
timo isolare radici e moduli formativi, bisogna essere sempre cauti
nell'assegnare significati specifici a questi ultimi.
Inizieremo lo studio del verbo ebraico con la forma del participio men-
zionata sopra. Per quel che concerne la sintassi e la flessione, il participio è
come un aggettivo sotto quasi tutti gli aspetti:
Singolare Plurale
m. yi5seb yi5sabim che siede, seduto
f. yi5sébe1 yosa!Jo1
LEZIONE4 55
28. Vocabolario 4
(e) Traduci:
l. hassi5ftet ni5Nn 'e1-hassiper Iii 'is. 1-tiJ l
yarusataim Gerusalemme
birusataim in Gerusalemme
lirusataim a Gerusalemme
kirnsataim come Gerusalemme
Si noti che lo a del sostantivo cade nella pronuncia: si avrà così la silla-
bazione bis-mu- 'el, e non bi-sa-mu- 'el.
d. Davanti a parole che hanno l'accento sulla prima sillaba (quindi soprat-
tutto davanti a parole monosillabiche) le preposizioni sono facoltativa-
mente vocalizzate con ii. Esempi di queste forme piuttosto limitate sa-
ranno fatte notare quando ricorreranno.
dal re min-hammélels
o mehammélels
b. Davanti a sostantivi che iniziano con una consonante gutturale o con r,
la preposizione prende la forma di me- ed è unita direttamente alla pa-
rola che la segue:
mélels un re mimmélels da un re
LEZIONE5 61
31. Il comparativo
Per esprimere il grado comparativo l'aggettivo non viene alterato nella sua
forma. Viene usata, invece, la preposizione 1?;1 min davanti al sostantivo che
funge da secondo termine di paragone.
33. Vocabolario 5
Esercizi
(a) Preponi la preposizione il ba- alle seguenti parole; prima senza l'articolo,
poi con l'articolo. Esempio: késep, ba!sésep, bakkésep.
malii!sim !:l,! na 'iirim
'a!JiiçJim i:l,ì1Q l)açfiirim (camere)
i:l,ìl? 'iirim 'açfiimiih (suolo)
i:l,,,,
• T:
yaliiçfim 'oniyiih (nave)
l l darii!sim
(d) Traduci:
l. yaqiiriih bo!smiih mizziihiib. :1?i:t0 l
2. qiisiih hii 'a!Joçfiih mehii 'aniisim. :1Wi? 2
3. yasiirim hii 'a!Jiiçfim . •T·-" •T:T
i:l,,tzj,
•T:
3
mehammalii!sim.
64 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Dal punto di vista dei cambiamenti del tema, i sostantivi monosillabici si di-
vidono al plurale in due tipi: (a) quelli senza cambiamento, e (b) quelli che
hanno un raddoppiamento della consonante finale:
36. Vocabolario 6
Esercizi
(c) Traduci:
l. hii 'anasim nota 'im 'e$ 1m rabbim l
'al-hiihiir. .
2. hanna 'ar yosel! taba1 hii 'e$ 'aser 2
baggiin.
3. gaçfolim hii 'e$im 'aser behiirim 3
mehii'e$im 'aser hanniihiir. i:l,!O#-
,7 li a me u?lana a noi
la !sii a te (m.) lii!sém a voi (m.)
":J7 lii!s a te (f.) lii!sén a voi (f.)]
i? IO a lui oo7 liihém ad essi, a loro (m.)
Iii h a lei 107 liihén ad esse a loro (f.)
Qui, come altrove nella lingua ebraica, esiste una distinzione per genere
nella seconda e nella terza persona. Ci sono pertanto due pronomi ebraici
corrispondenti all'italiano "te", due pronomi ebraici corrispondenti
all'italiano "voi" e due pronomi ebraici corrispondenti all'italiano "loro".
La preposizione il ba con i suffissi pronominali si presenta analogamente
alla precedente. Nel caso della 3a persona plurale viene anche usata la forma
alternativa biim per biihém.
I pronomi che svolgono la funzione di complemento oggetto di un verbo
possono ricorrere come suffissi aggiunti all'indicatore dell'oggetto diretto,
nel modo che segue:
Le forme della 3a persona plurale ricorrono anche come 1:!01;11$ 'ethem e 101;11$
'ethen. Ecco alcuni esempi di utilizzo:
39. Vocabolario 7
VERBI: ,,,
oo? lébem
yored
(senza pl.) pane, cibo
(ptc. att.) scendere, discendere
AGGETTIVI: ,,tPl? 'iisir ricco
?1 dal povero
PARTICELLE: yes c'è, ci sono
Pl$ 'én non c'è, non ci sono
Esercizi
(b) Traduci:
l. 'én 'fs yoseb 'al-hakkisse '. Pl$ 1
2. yes siim. .i:lt?' 2
3. 'én softet yiisiir ba 'ir. . Pl$ 3
4. hammal'ii!sim yoraçfim mehiihiir i:l,ìl, 4
ki 'én liihem lébem siim. •!:l lV oo7 oo? Pl$
72 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Singolare Plurale
Singolare Plurale
m. bi5neh bi5nim
f. bi5niih niJj bono1
bi5niyiih)
La :1 h finale della forma bi5neh è una mater lectionis per la vocale fi-
nale, non una terza consonante radicale. La radice, in questa classe di verbi,
deve essere considerata di forma variabile, a volte BN-, a volte BNY. Si os-
servi che il femminile ha due forme nel singolare; l'una o l'altra possono es-
sere usate ma bi5niyiih è piuttosto rara.
42. Vocabolario 8
Esercizi
(c) Traduci:
l. dal hanniil!i' hazzeh wa 'én IO .oo7 i? :1!0 ?1 1
lébem.
2. hii'aniisim hii' h 'olim o,7.l7 2
'el-hehiirim. ,i:l,!:J0-?1$
LEZIONE8 75
Per ogni verbo ebraico esistono due flessioni verbali complete per persona,
genere e numero. La prima, chiamata perfetto, è formata aggiungendo i suf-
fissi pronominali a un tema relativamente stabile, come illustrato qui sotto
: IT
kiitabu essi scrissero
katabtem voi (m.) scriveste
katabten voi (f.) scriveste
kiitabnu noi scrivemmo
Si presti attenzione ai seguenti particolari:
(l) In ebraico, l'ordine tradizionale di un paradigma verbale comincia con la
terza persona e procede fino alla prima.
(2) Nel perfetto, c'è una distinzione per genere nella forma della seconda e
della terza persona del singolare e della secona persona plurale. Le altre
forme, inclusa la prima persona singolare e la prima persona plurale, non
distinguono il genere del soggetto.
(3) Le desinenze nel paradigma dato sono comuni per quasi tutti i verbi
della lingua ebraica. Si noteranno molte variazioni nei temi dei vari tipi
78 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
Vedremo nel corso di questo libro che la traduzione dei tempi ebraici di-
pende largamente dal tipo di frase o di proposizione in cui il verbo è usato.
Nelle frasi isolate degli esercizi di queste lezioni si danno solo due o tre pos-
sibili traduzioni del perfetto:
(l) Tutti i verbi al perfetto, indipendentemente dal loro significato, possono
essere tradotti con il passato remoto italiano (''io scrissi") o con il pas-
sato prossimo (''io ho scritto").
LEZIONE9 79
Nella frase verbale, il verbo è collocato di solito al primo posto, seguito dal
soggetto, dal complemento oggetto e da vari elementi avverbiali.
zii/sar hii 'fs 'et-haddabiirim
L'uomo ricordò le parole.
kiitab hii 'fs 'et-haddiibiir basséper
L'uomo scrisse le parole nel libro.
Non è inusuale trovare il soggetto o qualche altro elemento prima del verbo,
ma un tale ordine nella frase è spesso condizionato da relazioni specifiche tra
proposizioni diverse (di cui si tratterà in seguito) o da enfasi posta sull' ele-
mento che è posizionato per primo.
Il verbo concorda in persona, numero e genere con il suo soggetto. I sog-
getti pronominali sono implicati dalla stessa forma verbale.
zii/sar 'et-haddabiirim
Egli ricordò le parole.
:1l:t.t zii/sariih 'et-haddabiirim
Ella ricordò le parole.
:1l:t.t zii/sariih hii 'issiih 'et-haddabiirim
La donna ricordò le parole.
80 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
TT- ':
,r-11:JT X? lo' zii/sarti 'et-haddiibiir
•.-T
Come le preposizioni ba-, la- e ka-, la congiunzione 1wa- (e) cambia forma a
seconda dell'inizio della parola alla quale è unita:
a) Davanti alle consonanti labiali b, o m, la sua forma è u-:
bayit una casa ubayit e una casa
;,·5) poh qui uftoh e qui
mayim acqua umayim e acqua
b) Davanti a una parola che inizia con ya-, la congiunzione e la prima sil-
laba della parola si contraggono in ,, wi-:
yahuçfiih Giuda wihuçfiih e Giuda
yaçfa 'tem voi sapeste wiçfa 'tem e voi sapeste
c) Davanti a una parola che inizia con una qualsiasi consonante (eccetto, y)
accompagnata da a, la forma u-:
Samuele us(a)mu'el e Samuele
LEZIONE9 81
47. Vocabolario 9
Esercizi
(a) Indica oralmente il paradigma completo del perfetto per ciascuno dei
verbi che seguono: 11:
3. consiglio e lavoro
4. bestiame piccolo e bestiame grande
5. servi e cammelli; cammelli e servi
6. un uomo grande e ricco
7. una donna povera e insignificante (piccola)
8. un uomo e una donna
(c) Traduci:
l. yiisal! hii 'is bén-hanniihiir 1
ul!én-hassiiçfeh.
2. qiil!a$ hanniil!i' 'et-hii 'iim r::ll/0-1"11$ 2
hahé!siil haggiiçfol. .
3. bayyom hahu' niiftaliih 'es -1?;1 :17n 3
min-hassiimayim.
4. hiila!sU ha 'iim 'el-hassoftet ol?o 4
hayyiisiir walo' hiila!su • T- ': o
x?1
IT o
Nei verbi I-gutturale (cioè quelli la cui prima consonante radicale è una
gutturale) l'unica variazione rispetto al paradigma standard è la sostituzione
di a con a nelle forme della 2a pers. plurale. Questa sostituzione dovrebbe
già essere familiare al lettore grazie agli esempi dati in precedenza.La stessa
regola vale per i verbi II-gutturale, in cui troviamo a al posto di a nelle forme
biibariih e biibaru.
L'unica forma nel paradigma di siima' (III-gutturale) che richiede com-
mento è essa, così com'è, è anomala. Probabilmente questo tipo di
scrittura è stata usata da coloro che hanno inserito la punteggiatura per mo-
stare la possibilità di scelta: potremmo leggere o siima 'al, ignorando
così il daghesh, o siima 't, ignorando la seconda a.
Questo verbo ha delle peculiarità nella sua flessione: la seconda n della ra-
dice è sempre assimilata alla consonante iniziale della particella pronominale
ad esso suffissa. Si studino attentamente le forme che seguono; il daghesh è
forte ed indica il raddoppiamento.
51. Vocabolario 10
(c) Traduci:
l. nata ·a hii 'aniisim kérem giiçfol l
'al-haggil! 'iih.
2. lo' yiiçfa 'ti ki hu' hiirag l!.:J x? 2
'et-hanniil!i'. -nl$
3. 'iimaçfu hii 'al!iidim hiirasii 'im 1:l,1:fl?O m,1v. 3
lipné hamméle!s.
4. biil)arti balsa laméle!s 'al-hii 'iim 4
haggiiçfol hazzeh. .:1!0
5. niipalu gibbOrim rabbim 5
bammilhiimiih hahi'. .X,;:J;:I
6. yes mal)iineh l!én-hanniihiir 6
ul!én-hehiirim.
7. mi siilab 'ota!sii 'el-hammiiqom n7!?' ,?;1 7
hazzeh? .:1!0
8. mi hiirag 'et-hii 'aniisim o "T • T o T ':
,,;,
-T •
8
Qualsiasi frase può essere convertita in una domanda premettendo alla prima
parola una forma adeguata della particella lJ ha-:
n7t?'l1 hasiilab hii 'is... L'uomo ha mandato ... ?
hatol!iih hii 'iire$ È buona la terra?
Davanti alle gutturali la forma della particella interrogativa è normalmente ;:r
ha-:
L'uomo sta in piedi?
Ma se la consonante gutturale è seguita da ii o o la forma usata è Ohe-:
;,7:Jx;,
T • -T';'
he 'iikaltii
-
Hai mangiato?
Davanti a consonanti non gutturali seguite da a la forma è ancora ;:r ha-:
Avete scritto?
Raramente si incontra il raddoppiamento della consonante che segue la par-
ticella, fenomeno già visto nel caso dell'articolo:
hakkatal!tem Avete scritto?
Abbiamo visto sopra (§32) che la particella 'aser indica che l'intero sin-
tagma che la segue si riferisce alla parola che precede la particella. Questo è
vero anche per intere proposizioni, come mostrano gli esempi seguenti:
1 C = consonante; v = a, i, e, o.
LEZIONE 11 89
56. Vocabolario 11
Esercizi
(a) Costruisci il plurale dei sostantivi che seguono, così come descritto al
§53:
$iiriih (-ot) angoscia
;,?il7 'olah (-ot) olocausto
minbiih (-ot) offerta, dono
'egliih (-ot) giovenca
;,??i? qaliiliih (-ot) maledizione
masilliih (-ot) strada, via
mamlii/siih (-ot) regno
'e$iih (-ot) consiglio
;"ij?Q l)uqqiih (-ot) statuto
;,??tW simliih (-ot) mantello
90 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
(c) Traduci:
1:!,"'910 l
. X?1 2
,otç 3
•T• •- •T
tzj,
"T:---
4
X,;:J;:I 5
.r::ll/0 n7tç 6
.,oo·?l$ nl$ ;? 1
Xl:f Xl:f ,?;1 8
1:l,!:fl0 :1lir-1;:1 9
?i p 1o
.:1l;l0 11
1:l,!:fl0 iX?,1 ?ij?ilr::ll;:j"'?l$ Xli? 12
Similmente si noti l'uso della particella con i termini indicanti i punti cardi-
nali:
59. Vocabolario 12
Nota speciale: i titoli utilizzati più di frequente nell' AT per designare Dio
sono 'elohim e :11:1, Yhwh.
(l) è una parola plurale, generalmente utilizzata come singolare.
Può significare "dèi, divinità" quando è usata come plurale e "Dio" quando è
usata come singolare o come plurale, con o senza l'articolo.
(2) :11:1, è il nome di Dio. Per ragioni di osservanza religiosa o di supersti-
zione :11:1, era letto come 'açjoniiy (lett. "miei signori, mio Signore").
Non è certo quando questa pratica abbia avuto inizio ma è probabile che sia
precedente all'era cristiana. I masoreti indicarono questa sostituzione appli-
cando a :11:1, i punti vocalici - leggermente modificati - di 'açjoniiy, da cui
L'interpretazione letterale di quest'ultima forma come Yahowiih =
Jehovah risale ai tempi moderni.
Entrambi questi termini si comportano in maniera irregolare quando vi si
prefiggono delle preposizioni: lo X iniziale nella pronuncia si perde:
be(')lohim ba(')çJoniiy
o,;:l?x? le(')lohim :11:1,? la(')çJoniiy
ke(')lohim ka(')çJoniiy
'e1
} con, insieme con
-1"11$ 'e1-
NOTA:
Si faccia attenzione all'espressione idiomatica come in
111 Davide trovò grazia agli occhi del re.
oppure Il re si affezionò a Davide.
Il re fu ben disposto verso Davide.
Esercizi
(b) Traduci:
.r::ll/7 :1f?'l? l
J710 2
.:1:T:1
.- TT-
n,tb:11:1
"tT•T"t
3
.r::ll/:J-111$ :11;,, 1"11f 11,ìi10-11l$ 4
.ow :11:1, :1lJ?tW 5
6
111'1, 7
. 1ii!t0 8
. :1f?'l? 9
. ow :11J7V. 1o
m;rl.f 1"1,ìi10-1"1l$ x? 11
(d) Scrivi in ebraico:
l. Chi ti ha detto che l'accampamento è vicino al fiume?
2. L'uomo è un giudice giusto.
LEZIONE 12 97
Uno dei più semplici tipi di frase in ebraico è quello in cui due sostantivi (o
due sintagmi nominali) sono giustapposti per formare una proposizione:
I pronomi dimostrativi hu ', X,;:J hi', e i loro plurali sono spesso usati in
frasi di questo tipo nel modo seguente:
Nonostante sia probabile che l'uso dei pronomi dimostrativi ponga una mag-
giore enfasi su un particolare elemento della frase, è impossibile determi-
narne tale sfumatura con accuratezza, dal momento che non sono ovvia-
mente disponibili individui che parlano l'ebraico biblico. È verosimile che la
(2) risponda alla domanda "Chi è un buon re?" e la (3) alla domanda "Chi è
Davide?", mentre il tipo (l) è una semplice asserzione di fatto, che non pre-
suppone alcuna domanda specifica.
Nelle lezioni precedenti abbiamo studiato quattro tipi di frasi non verbali:
Ognuna di queste frasi può essere trasformata in negativa con x? lo'. Si noti
che viene sostituito da in (3) e che una frase con predicato di non-esi-
stenza come diventa x?.
In frasi del tipo
I sostantivi femminili che terminano in -e1, -a1, -ii1, -i1, -o1, o -Ct1 mostrano
grande varietà di forme nel plurale. Le parole che seguono costituiscono un
campione sufficientemente esemplificativo di questo gruppo. Le forme dei
sostantivi appartenenti a questo gruppo devono essere imparate una per una
man mano che si presentano. Nessuna di esse, infatti, rappresenta un tipo
frequente.
63. Vocabolario 13
Esercizi
(b) Rendi le frasi dell'esercizio (a) al tempo passato utilizzando la forma ap-
propriata del verbo
(c) Traduci:
x,00 o,-wo-nl$ 1
.,T:l?t7o oi?Q;:i :1t11:li?Q ,T:l?t7o 2
:107W 3
.:11;,,7 4
,7 5
x? 6
.o,-wo-nl$ 7
8
.o7o 1:l,!:fl0-1"1l$ 9
I due verbi !:li? qiim (egli si alzò) e l9 bii' (egli venne) rappresentano un
nuovo tipo di radice verbale, non menzionato prima. Per quanto concerne la
loro flessione verbale, questi verbi hanno essenzialmente radici biconsonan-
tiche, ma poiché a volte sono associati ad essi sostantivi che presentano
un'altra forma della medesima radice, cioè radici che hanno come seconda
consonante radicale un Waw o uno Yodh, nelle grammatiche tradizionali
queste radici sono classificate come 11-Waw o 11-Yodh. Essi sono anche
chiamati Verbi Vuoti. In un tipico dizionario d'ebraico biblico !:li? e l9 sono
elencati sotto le radici i:l1ji e rispettivamente. La distinzione tra radici 11-
Waw e 11-Yodh diverrà chiara solo più avanti, quando alcune particolari
forme saranno prese in considerazione; al momento la distinzione è irrile-
vante. !:li? verrà considerato come il modello di questa classe:
.l.
!:li? qiim egli si alzò qamu essi/esse si alzarono
:1?ii? qamah ella si alzò
qamtii tu (m.) ti alzasti qamtém voi (m.) vi alzaste
T;! qamt tu (f.) ti alzasti qamtén voi (f.) vi alzaste
qamti io mi alzai qamnu noi ci alzammo
Si osservi che la vocale tematica è breve per tutte le persone eccetto che per
la 3a. La lunghezza della vocale tematica dipende quasi esclusivamente dal
fatto che la sillaba tematica sia aperta o chiusa. Diversamente dai verbi stu-
diati in precedenza, nelle forme della 3a femminile singolare e della 3a plu-
rale l'accento rimane sul tema.
Poiché presenta X come consonante finale della radice, troviamo qui lo
stesso tipo di variazioni già osservate per Il paradigma completo di
questo importante verbo è il seguente:
Singolare Plurale
m. !:li? qiim i:l,?;1i? qiimim
f. :1?ii? qiimiih qiimo1
essere d'aiuto, la cosa migliore è imparare queste forme come un nuovo pa-
radigma.
Le forme kiimoni ecc. possono essere usate nel senso quasi-pronominale
di "qualcuno come me" ecc.
67. Vocabolario 14
Esercizi
(b) Traduci:
i:lj( X?1 l
.i:lt?' i:llJX X?Lj U?,1W 2
i:l0 3
T T • • -
;,:smv, ;,n,;, o;,? ;,?;,,.
T ; T ; IT 't T • T ; T ; • ;
;,,,:11;, i:ll7:1
T • T T T T
4
x?1 oo7 x?1 5
LEZIONE 14 l 07
.:110 ol?o 6
. W 7
. 8
.oo7 9
. :1! 1o
Qui troviamo una nuova particolarità: davanti a tutti i suffissi che comin-
ciano per consonante il tema è sabbo-. Nei casi rimanenti le forme sono
relativamente regolari; tuttavia, si faccia attenzione alla ii al posto di a, in ac-
cordo con § 11 (2).
Quando le ultime due consonanti della radice sono una gutturale o r, le
forme nelle quali ci aspetteremmo un raddoppiamento sono sostituite da
forme che mostrano un allungamento di compensazione.
In alcuni casi specifici, gli avverbi i:llV e possono essere usati al posto di
un pronome:
la città nella quale egli si stabilì la città che egli si stabilì là
ow hii 'ir 'aser yiisal! siim
la città alla quale egli andò la città che egli andò colà
":J7o hii 'ir 'aser hiila!s sammiih
71. Vocabolario 15
Esercizi
(b) Traduci:
.r::ll/0 otv 1
.,;,x
• • o -.
oy;,-nx1 ,n·x
T T 't o • T ; - T 't
2
u? nx·r 3
1:li?Q ,T:1?,170 4
.,;x oo7 r::ll/0 5
.1:li, Xli? ,iX71 ":JtVfi7 Xli? 6
:11:1,7 ,7 7
. r::ll/0-1"11$1 ,D·x
.ol/o-?f-nl$ 8
9
.oo7 10
Q Qal H Hiphil
N Niphal Ho Hop hai
p Pie! Ht Hithpael
Pu Pual Po P o/el
amore (A60b)
iN oppure
1ÌN (fm) luce (A5a)
(61) padre, antenato (Alc)
Uriah
perire, essere distrut-
niN (61) segno, presagio (A5a)
to (B4b); H. distrug-
TI$ allora, in quel tempo
gere, uccidere
acconsentire (B8e) 1!'N (du. orecchio (f.) Al l
veramente, certamente; co- nl$ fratello (Ald)
munque, tuttavia iO!$ uno solo (m.)
(fm) pietra (f.) A7a ninl$ sorella (f.) A86
Abraham TlJI$ afferrare, prendere,
Abram = Abraham tenere (108, B4b)
l:l11$ Adamo; uomo; umanità altro; f. pl.
(80)
terra, terreno, suolo (A64b) dopo (prep.); in seguito
lil$ (fm) signore, padrone (prep.) dopo; (cong.) +
(A29a) dopo che; + in seguito a
amare (B4c) una sola (f.)
418 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
,
quale vantaggio? (A8b) (W1l) P. cacciare (via),
spaccare (B2b)
mattino (Al l)
(coli.) bestiame grosso
(!l} P. Wjp:;l cercare (fm) parola, affare, cosa,
creare (B2c); N. pass. avvenimento; a cau-
420 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
,
l:l'l (fm) sangue (Al b)
incinta (B8b)
l:l1 essere silenzioso,
stupefatto (B9a, c)
':lll (fm, 61) strada, via (m. o f.)
A7a (cong.) e; 17
W1'l cercare, interrogare,
consultare (B2a)
T
nN·r questa; 40
:j :j 0 articolo determinativo; vedi sacrificare (B2b)
§§ 14, 18, 21 (fm) sacrificio (A8b)
0 i:) particella interrogativa §54 ;,! questo; 40
(verbo difettivo) avanti...! oro (A25a)
dai. .. ! §119 (fm) ulivo, oliva (A13b)
Abele
ricordare; N. pass.; H.
mormorare, ruggire, far ricordare, menzionare
gemere, sospirare; meditare, (Bla)
immaginare (BSe)
ricordo, memoriale (AlOa)
egli; quello
N,;:J = vedi 87 (fm) un maschio (A25a)
ella, esso; quella prostituirsi; agire in
essere, diventare maniera impudica; una
(B8d) prostituta (B8a)
(fm) palazzo, tempio (A34) = gridare (d'an-
':17;:1 andare, camminare; H. goscia) B2a
far camminare, con- li2i essere (diventare) vec-
durre, guidare; Ht. cammi- chio, anziano; (agg.) vec-
nare avanti e indietro, cam- chio, anziano (Bld)
minare continuamente (B6j) li2i (fm) uomo vecchio, anziano
(77;,) P. 71p;:J lodare; Hale- (di una città) A26a
EBRAICO-ITALIANO 421
,
sieme, cospirare (Bla) (fm) amico, compagno
(A3b)
371 malvagio, cattivo, maligno
(A2b)
carestia (A25b)
;'11$1 vedere (B8a); N.
essere (diventare)
apparire; H. ;"ll$l;;J mo- affamato (B2a); (agg.) af-
strare famato (A26)
Ruben (fm) pastore (participio at-
ll)N'1 testa, capo, cima tivo Qal)
lÌWNì primo (A45) ;,n pascolare (il gregge),
molto, molti, numeroso pascere, condurre, guidare
(A2a) (B8a)
essere (diventare) (37371) 371 essere cattivo
numeroso, grande (B8a); H. (B9d); H. 371;:1 fare del male,
aumentare, far cre- ferire; agire perversamente,
scere, diventare grande, agire male.
numeroso; fare molte volte curare, guarire (B2c)
(qualcosa) n:n uccidere (B2b)
quarto; f. i'1 (avv.) soltanto
(du. piede (f.); il firmamento (A28a)
appartenente a, al seguito di 37lVl malvagio, empio, criminale
(A7a) (A25a)
inseguire, cacciare,
perseguitare (oggetto con
-nl$ o Bla
(61) respiro, vento, spirito ;'11\V (61) campo (A49)
(f.) i:Jif mettere, situare,
(l:l,1) l:ll essere alto, ele- collocare; trasformare x in y
vato, innalzato (B7a); H. (B7b)
sollevare, alzare; Po. capelli bianchi, vecchiaia
innalzare (cfr. A56)
(f,1) fl correre (B7a) 7Nbiç la (mano) sinistra (cfr. A22)
largo, spazioso (A25b) rallegrarsi (B2b); P.
pìnl distante, lontano; lon- rallegrare, far gioire
tano, da lontano (A29a) ;'107;1i?J (61) gioia (A61a)
430 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
n
apparenza (A12b)
':JW mezzo; ';JÌ11il in mezzo a;
';JÌT-17;1 dal mezzo di (A15a)
11ìi7ìT-1 (pl.) storia, genealogia
(A73)
;'llÌT-1 (61) legge, istruzione, la
Legge (A55)
inizio, prima occasione (di
qualche evento) A68
(61) supplica (A68)
GLOSSARIO ITALIANO- EBRAICO
alloggio:
A allontanare: (tr.)
allora: (a quel tempo) TI$; e-: 1; (e così):
a:7,7l$
a meno che: allungare: (tr.)
abbandonare: altare:
abbassato, essere: 7;lW; abbassarsi: alto, essere: l:l"J,
altro:
abbattere: alzarsi: l:ljç
Abele: amare:
abitare: far-: amico:
Abraham: ammazzare: l1;;J, mn, lllJÌ?j
accadere: ;"l"J,jç, N"J,jç, amministrare: 111W
accampamento: amore:
accanto:
acqua: ancora: (avv.) iìl7; fare-:
acquistare: andare: ':J?;;J; far-: -avanti e
Adamo: l:l1l$ indietro (continuamente): ':1101;10
affamato, essere: andare bene (con):
afferrare: TlJl$, ill;lJ;! andare fuori (andare via):
affinché: - non: andare giù:
affliggere: andare in giro:
afflizione: andare indietro:
affrettarsi: 1;:17;1 andare su: ;,?ll
aggiungere: angelo:
agire: ;,ifll; agire malvagiamente: 3710 angoscia:
agnello: (m.) (f.) anima:
aiutare: 1Il; animale: ;,:o,
aiuto: (fig.): anno:
al di sopra: annullare: 1;l;:l
albergo: anzianità:
albero: apertura:nlJ$
alcuni (di): 17;1 apparenza:
alleanza: apparire:
434 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
profetizzare: redimere:
profitto: restituire: olpl?)
progenie: l71Ì rettitudine: ;"ljç1:;t
prole: l71Ì retto:
proprietà: ribellarsi:
proprietario: ricco:
prosperare: rendere prospero: richiedere: W1'l
ricompensare: olpl?)
prostituirsi: ricordare: far-:
prostituta: ricordo:
prostrarsi: ;"llt)T:llj};:J riempito:= essere pieno
protestare: riferire:
protezione: rifiutare:
provare (mettere alla prova): riguardo a:
punizione: 1ìll rimanere:(= stare) essere
lasciato, sopravvivere) 1lJÌJ;
Q rimanere: 1lJÌJ
qualcosa: tutto ciò che + rimproverare:
agg.: 7::> + agg. rimuovere completamente:
quale: (pron. relativo) rimuovere:
quando: i!I:P + inf. ripagare: olpl?)
quando: :p + inf., riparo:
quaranta: riposare: w, far-:
quarto: riprovare:
riscattare:
qui (qua): l:l7i:j, risparmiare:
qui: ;,·9 vedi anche §135 rispondere:
quinto: ritornare:
riva:
R rivivere, far: ;"l!lJ,
roccia:
rompere: 1!20
raccogliere:
raccontare: rupe:
ragazzo: i?:,
raggiungere:
rallegrare:
s
rallegrarsi: Sabato:
rassegna; passare in-: sacco: vi!?; vestito di-: idem
re: essere (diventare)-: sacerdote: 10::>
recare attraverso: sacrificare:
442 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
stimare: tomba:
storia: 11ìi7ìT-1 tornare:
strada: ':lll tra:
straniero: trasgredire:
strappare: l11i? trattenere: ':JWO
strisciare; termine coll. per indicare tre: w7w, ;,w7l()
tutti gli esseri che strisciano: ÌlliJÌ trenta:
stupefatto, essere: l:l'l tribù:
stupendo, essere: trono:
troppo: vedi §31
sud: verso-: trovare:
(lett. "verso il Neghev") tu: (m.) (f.)
suocero: m·n tunica:
suolo: -asciutto: al-: tutto: 7::>, tutti: 7':D; -ciò che:
,.:D (§66)
suono: 7ìp
superificie; sulla- di:
supplica:
u
svegliarsi: uccelli: (coll.)
sventura: uccidere: l1;:J, n:n, lllJÌ?j
svolgere: ;,fVll ufficiale: 1ip
ulivo:
T umanità: 011$,
umiliarsi:
tagliare: un:----> uno
tavola: unanimità; "all'unanimità": iO!$
tavolo: 107!?! ungere:
tempio: uno, una (art. indeterm.): vedi § 14
tempo: a quel-: TI$
tenere: TlJI$, W;lJ;l uomo: l:l11$; giovane-:
terminato, essere: vecchio-: li2i
terra asciutta: utensile:
terra deserta (desolata):
terra: n$,
terreno:
v
terrore: vacca:
terzo: vagare: ;'ll;T;l
testa: ll)N'1
testimoniare: valore; senza-:
tetto: vanità: NlW
timore: aver-: NL; vano:
toccare: vano; invano: N1!f7
444 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
vaso:
vecchio: (agg.) 1i2i; (sost.) uomo-:
idem; (il) più -: si usa
vedere: ;'11$1
vegetazione erbacea:
velocemente:
vendere:
venire: vedi anche "andare"
veramente:
vergogna:
vergognarsi (provare vergogna):
verificato, essere:
verità:
vero:
versare: ':J!tlV
verso: (prep.) 71$, 11N1i;'7,
vestito:
viaggiare:
vicino, essere:
vicino: (agg.) (prep.)
vigna:
visitare:
vita: per tutta la-:
vitello:
vivente:
vivere: lasciar-: ;,:D
vivo:
voce: 7ìp
voi: (m.) (f.)
volatile:
volentieri, fare qualcosa:
volere: f!tO,
volta (una):
voltarsi verso:
voto: fare un-:
vuoto: NltV
z
zelante, essere:
Finito di stampare nel mese di settembre 2013
presso Mediagraf Spa - Monterotondo (Roma)