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FONETICA

[Nota: il materiale di questa sezione viene presentato come un 'unità per fa-
cilitarne la consultazione. Dopo aver studiato i§§ 1-3 il lettore dovrà co-
minciare la Lezione l (p. 35). La lettura degli altri paragrafi di questa se-
zione sarà indicata quando si renderà necessaria.]

l. I suoni dell'ebraico biblico

Come affermato nell'Introduzione, non possiamo determinare in maniera as-


soluta i suoni dell'ebraico biblico del periodo in cui fu fissato il linguaggio
letterario. La pronuncia adottata in questo libro è stata scelta per preservare il
più fedelmente possibile le distinzioni consonantiche e vocaliche ricono-
sciute dai Masoreti ma, allo stesso tempo, per fare il meno possibile violenza
a ciò che conosciamo della pronuncia più antica. È stato poi adottato un si-
stema uniforme di traslitterazione che tenta di rappresentare l'ortografia
ebraica in modo semplice e accurato.

a. Consonanti2

Tipo Traslitterazione Pronuncia3


Labiale b [b] come in barca
p [p] come in pace
m [m] come in male
w [w] come nell'inglese well
Labio-dentale b [v] come in vaso
p [f] come in faccia
Interdentale 1 [9] come nell'inglese thin
d [8] come nell'inglese this

2 N. d. T. Data la relativa povertà di fonemi consonantici tipica della lingua


italiana rispetto ad altre lingue (semitiche o meno), traduciamo il paragrafo relativo
allo spelling delle consonanti ebraiche con adattamenti minimi per la lingua italiana,
mantenendo per la maggior parte in questa sede i riferimenti fonologici e lessicali
del volume inglese originale.
3 Le parentesi quadre includono in questo caso i simboli fonetici usati

correntemente. Tali simboli fonetici non vanno confusi con quelli della traslitte-
razione.
16 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Dentale o alveolare t [t] come in tempo


d [d] come in dente
s
[s] come in sale
s
z [z] come in zona
n [n] come in nono
Prepalatale s [J1 come nell'inglese show
y [y] come nell'inglese yes
Palatale k [k] come nell'inglese king
g,g [g] come in gatto
lç [x] come nel tedesco Bach
Velare q [q]

Nella lingua italiana (così come in quella inglese), tale suono non esiste. È
un tipo di [k] che si pronuncia però con il contatto tra la lingua e la parte più
arretrata possibile del palato.

Gutturale [?] pausa glottidale


h [h] come nell'inglese house
['ì] fricativa faringale sonora
[H] fricativa epiglottale sorda

La pausa glottidale [?] è utilizzata anche in inglese, ma non come una parte
regolare del suo sistema di suoni. È costituita da un completo arresto del re-
spiro nella gola e può essere udita in certe pronunce orientali di parole come
bottle e battle, in cui la pausa glottidale sostituisce la t normale, in modo da
avere [ba?l], [bre?l]. Il suono [H] è un suono h, ma accompagnato da un forte
restringimento tra la base della lingua ed il retro della gola, così da produrre
una frizione molto più aspra di una normale h. Lo ['ì] viene prodotto in modo
simile, ma con la caratteristica addizionale della sonorità. La maggior parte
dei moderni lettori dell'ebraico biblico non usano questi due suoni, sosti-
tuendoli rispettivamente con [x] e [?]. Coloro che operano una tale semplifi-
cazione devono prestare attenzione a non confondere questi quattro suoni
nello spelling.
I quattro suoni che chiameremo gutturali lungo il corso di questo libro
sono designati più precisamente come glottidali o glottidali faringali, ma
poiché la terminologia moderna è spesso applicata in maniera incoerente non
abbiamo alcuna stringente ragione per abbandonare la designazione più tra-
dizionale.
FONETICA 17

Liquida r [r] come in ramo


l [l] come in linea
Dentale modificata t [t] come in tempo
[ts] come in marzo

La pronuncia indicata per t e $ è una sostituzione moderna standard per i


suoni originali, la cui vera natura può essere solo congetturata come [t] e [s]
accompagnate da un restringimento nella gola (faringalizzazione o glottaliz-
zazione), in modo da produrre un suono più teso e sordo.

b. Vocali4

Nella trattazione delle vocali ebraiche si è soliti parlare di lunghezza oltre


che di qualità delle vocali. Nonostante la distinzione sia probabilmente va-
lida per la pronuncia più antica, è dubbio che la quantità abbia giocato un
ruolo importante nel sistema masoretico originale. I segni diacritici usati
nella nostra trascrizione vanno considerati come dispositivi che riflettono lo
spelling ebraico e non necessariamente come indicatori della lunghezza reale
delle vocali.

i, i [i] come in machine u,u [u] come in mood


[1] come in it u [u] come in book
e, e [e] come in they o, o [o] come in note
[E] come in bet o [:l] come in bought
a [a] come in father oppure ;} [;:,] come in above, e di
[a] come in that durata molto breve
a, a [a] come in father oppure
[:l] come in bought

Dovrebbero essere fatte alcune distinzioni tra le due vocali a e ii, dal mo-
mento che esse devono essere sempre chiaramente distinte nello spelling.

N.d.T. In italiano, a differenza di altre lingue, la lunghezza (durata) delle vocali


4

non ha valore fonologico. Anche se nel parlato accurato si osserva il fenomeno di


una maggiore lunghezza di alcune vocali che si trovano in certe posizioni, tale
lunghezza relativa non comporta distinzioni di significato e generalmente non viene
percepita da parlante e ascoltatore. Data tale particolarità insieme alla relativa
povertà di fonemi del sistema vocalico italiano, traduciamo il paragrafo relativo allo
spelling delle vocali ebraiche senza alcun adattamento per la lingua italiana,
mantenendo i riferimenti fonologici e lessicali del volume inglese originale.
18 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

La scelta viene lasciata al lettore: o si distingue [a] rispetto a [a] oppure [a]
rispetto a [:l].
In aggiunta alle vocali elencate sopra ne esistono altre tre (a e O) che, in-
sieme con a, sono conosciute come vocali ridotte. Esse sono di durata molto
breve ma possiedono la stessa qualità delle corrispondenti vocali piene: a è
una a molto breve, e è una e molto breve e anche o è una o molto breve.
Le seguenti combinazioni dittongali, formate da una vocale + y o w, ri-
corrono frequentemente al termine di parola:

iw la vocale i+ una [ii] molto breve. Anche pronunciata [iv],


come nell'inglese eve.
ew, éw e/é +[ii]. Anche [ev], come nell'inglese save.
aw, aw a+ [ii] come ou di house, oppure come [aw] o [av]
aw a+ [ii], oppure come [av] o [av]
ay [ay] come y di sky; oppure [:ly], simile a oy di toy.
ay [ay] o [ay]
oy, oy [oy], simile a owy di showy, ma senza w.
uy, iiy [uy] in qualche modo simile a uey di gluey.

A fini descrittivi ci riferiremo alle vocali secondo la classificazione seguente,


senza per questo pregiudicare la lunghezza reale delle vocali in questione:

l. immutabili lunghe: i é oue a volte o


2. mutabili lunghe: eao
3. brevi: ieaou
4. ridotte: aaeo

2. Divisione in sillabe

Con pochissime eccezioni una sillaba comincia con una singola consonante,
seguita almeno da una vocale. Questa regola è sufficiente da sola per
l'accurata divisione di una parola in sillabe. Si considerino gli esempi se-
guenti:

miçfbar (deserto): miçf-bar [IDI8'bfu]


'abiw (suo padre): 'a-biw ['a'viw]
dabarim (parole): da-ba-rim [d;:,va' rim]
mimménni (da me): mim-mén-ni [IDim' mmni]
gibbOrim (guerrieri): gib-bO-rim [g1bbo'rim]
yiS!aMni (egli mi manderà): yis-la-M-ni [yijla'Heni]
FONETICA 19

malka!sii (il tuo re): mal-ka-!sii [malk::)xa]


mal!sé!sem (i vostri re): mal-!sé-!sem [malxe' xem]

In nessuno di questi esempi è possibile una qualsiasi altra divisione in sillabe


senza violare la regola di base.
Le sillabe sono di due tipi: aperte e chiuse. Una sillaba aperta finisce per
vocale; una sillaba chiusa termina per consonante. Sillabe contenenti ditton-
ghi possono essere considerate come chiuse, prendendo la y o la w come una
consonante. La distinzione è in questo caso irrilevante.
Quando si determina la divisione in sillabe si osservi che una consonante
doppia, come -bb- o -mm-, è sempre da dividere nel mezzo, come avviene
anche in italiano. Ciò non significa che nella pronuncia vi sia una pausa per-
cepibile tra le sillabe: una consonante doppia dura semplicemente più a
lungo di una consonante singola. Si confronti, ad esempio, la n lunga
dell'inglese meanness con la breve n normale di any. Alcuni esempi sono

libba!sii (il tuo cuore): lib-ba-!sii [hbb::)xa]


mimma!sii (da te): mim-ma-!sii [m1mm;:,'xa]
hassiimayim (i cieli): has-sii-ma-yim [haffa'mayim]

3. Accento

Le parole sono accentate o sull'ultima o sulla penultima sillaba. Il primo


caso è il più frequente.

- ultima sillaba diibiir (parola); dabiirim (parole); niibi' (profeta)


- penultima sillaba méle!s (re); tayliih (notte); nal)i5set (bronzo)
In questo libro sarà segnato solo l'accento sulla penultima.
La sillaba accentata viene spesso chiamata tonica, e le due sillabe che la
precedono rispettivamente pretonica e propretonica.

4. Le consonanti conosciute come begadkepat

Due serie di sei suoni ciascuna sono strettamente relazionate l'una all'altra,
entrambe, sia nel suono che nella distribuzione. Le sei occlusive b, g, d, k, p,
t da un lato e le loro controparti aspirate b, g, çf, !s, p, e 1 dall'altra. Benché
non sia possibile fissare regole per la scelta tra l'una o l'altra delle due serie
20 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

di suoni senza dover ricorrere a notevoli eccezioni, le osservazioni che se-


guono costituiscono una guida sicura nella maggior parte dei casi.
a. Delle due serie solo le occlusive ricorrono raddoppiate. Di conse-
guenza troviamo -bb- (come in habbayit, la casa), -dd- (haddélet, la porta),
-kk- (hakkali, il vaso), ecc., ma mai -bb-, -gg-, -çfçf-, ecc.
b. Le occlusive b, g, d, k, p, t ricorrono (escludendo il raddoppiamento
menzionato sopra) solo all'inizio di una sillaba quando questa è preceduta
immediatamente da un'altra consonante:

malki (mio re): mal-ki


ma méle!s (re): mé-le!s

Altrove si trovano le corrispondenti consonanti aspirate, le quali, attraverso


un semplice processo di eliminazione, ricorrono (a) soprattutto alla chiusura
di una sillaba, o (b) all'inizio di una sillaba quando il suono precedente è una
vocale. Si confronti, ad esempio, la b di miçfbiir (miçf-biir) con la b di niibi'
(nii-bi) 5•
Quando una parola inizia con uno di questi suoni, essa ha di solito la con-
sonante occlusiva se essa ricorre isolata (come in bayit, una casa), ma
quando viene prefisso alla parola qualche elemento che termina in vocale,
l'occlusiva viene automaticamente sostituita dall'aspirata corrispondente. Il
lettore sia certo di comprendere chiaramente gli esempi che seguono:

bayit una casa ma kagayit come una casa


kali un vaso u!sali e un vaso
délet una porta laçfélet a una porta

All'interno di una frase, per garantire la presenza di una consonante aspirata


è sufficiente il mero fatto che la parola che preceda la consonante termini per
vocale; così,

biinu btiyit essi costruirono una casa


non biinu bayit

Esistono, comunque, molte eccezioni, che dipendono dal grado di relazione


grammaticale tra le parole in questione.

5 Si noti che quanto stabilito sopra non preclude la possibilità che una consonante

aspirata ricorra all'inizio di una sillaba preceduta da un'altra consonante: mal!se!sem


(i vostri re).
FONETICA 21

Sarebbe meglio, almeno in via teorica, considerare come due suoni di-
stinti la consonante occlusiva g e la consonante aspirata g, nonostante nes-
suna delle moderne tradizioni linguistiche - eccetto quella Yemenita - abbia
preservato la differenza.

5. Riduzione vocalica

Molti dei cambiamenti che caratterizzano la flessione ebraica seguono


schemi chiari e prevedibili, il più regolare dei quali è quello della riduzione
vocalica.
a. Riduzione propretonica. Le vocali ii ed e sono regolarmente ridotte
in a nelle sillabe propretoniche aperte. Ciò significa che tale riduzione ha
luogo quando, nel corso di una flessione, l'accento si sposta in modo che le
vocali in questione si vengano a trovare in posizione propretonica. Ad esem-
pio, aggiungendo la desinenza plurale -im al tema del sostantivo niibi' (pro-
feta), l'accento si viene a trovare sulla sillaba finale (cioè proprio sulla desi-
nenza), lasciando la ii in posizione propretonica.

Abbiamo così, niibi' + -im *nii-bi- 'im nabi'im


Con e: tebiib + -01 *te-bii-bo1 labiibo1
Altri esempi: miiqom + -01 *mii-qo-mo1 maqomo1
ziiqen + -im *za-qe-mm
- - zaqenim

Questo tipo di riduzione si trova normalmente nella flessione dei sostantivi e


degli aggettivi, ma è meno comune tra i verbi diversi da quelli con suffissi
pronominali oggetto.
b. Riduzione pretonica. Un secondo schema di riduzione, spesso in
contrasto con quello descritto sopra, implica la riduzione di ii o e in sillaba
aperta pretonica. Nelle flessioni del sostantivo ciò avviene principalmente
per quelle parole la cui prima sillaba (propretonica) è immutabile (cioè o è
una sillaba chiusa o contiene una delle vocali immutabili lunghe) e la cui
sillaba pretonica contiene e:

+ -im si5ftatim
La riduzione della vocale in posizione pretonica è molto frequente tra i verbi,
indipendentemente dalla vocale che vi si viene a trovare:
22 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

yikti5b + u yiktabu (essi scriveranno)


yitten + u yittanu (essi daranno)
yisma + u yisma'u (essi ascolteranno)

Abbiamo richiamato l'attenzione su questi due schemi di riduzione dal mo-


mento che uno o l'altro compaiono nella maggior parte delle flessioni che
studieremo. Sfortunatamente, però, non è sempre possibile prevedere accu-
ratamente quale modello verrà seguito, così che ciascun paradigma dovrà es-
sere attentamente analizzato.

LA REGOLA DELLO SHEWA. Una sequenza di due sillabe, ciascuna con a


(shewa) non viene tollerata nella lingua ebraica. Quando, nel corso di una
flessione o nella combinazione di varie parole o elementi, sarebbe attesa una
simile sequenza viene eseguita la sostituzione seguente:

cons. + a + cons. + a cons. + i + cons.

Così le + nabi'i linbi'i


(a) (il mio profeta) (non lanabi'i)

6. Caratteristiche speciali delle consonanti gutturali e del Resh

a. Le gutturali ed r non ricorrono mai raddoppiate.


b. Le gutturali non sono mai seguite direttamente da a.
Queste due caratteristiche rendono conto di certe deviazioni regolari dalla
norma attesa. Per esempio, dal momento che l'articolo determinativo davanti
alle consonanti non gutturali è costituito da ha + il raddoppiamento della
consonante seguente, ci aspetteremmo che l'articolo sia in qualche modo dif-
ferente davanti a parole che iniziano per gutturale o r. Vedremo nel corso
delle lezioni che in alcuni casi ricorre hii-, mentre in altri ricorre ha- senza
raddoppiamento. Ogni volta che una vocale lunga (ii e i5) ricorre davanti ad
una consonante gutturale o r e corrisponderebbe formalmente ad una vocale
breve davanti a una consonante non gutturale raddoppiata, la vocale viene
detta lunga per allungamento compensatorio, cioè per compensare il man-
cato raddoppiamento della consonante gutturale. Quando una vocale breve
(a i u o) ricorre davanti ad una consonante gutturale in situazioni simili, la
consonante gutturale viene detta virtualmente raddoppiata.
FONETICA 23

Quanto alla seconda caratteristica annotata sopra, la presenza di una gut-


turale implica la sostituzione dello a atteso con a (meno comunemente con e
o 0). Ad esempio

/:tiikiim (persona saggia) + -im /:takiimim (non bakiimim)


/:tiiziiq (persona forte) + -im /:taziiqim (non /:taziiqim)
È conveniente pensare ad a e ed o come varianti di a da usare dopo conso-
nanti gutturali e considerare che una parola come /:ta!Om (sogno) possiede
essenzialmente lo stesso schema vocalico di bakor (primogenito).
Quando una parola termina per :17 ', n b o :1 h (nei casi in cui quest'ultima
non è una lettera di vocale; vedi §8), un'eventuale i eu o precedente è se-
guita da un elemento semivocalivo a non sillabico. Ne consegue che

sus (cavallo) ma !Ua/:1 (tavola)


ki5teb (che scrive) ma (che invia)
gadot (grande) ma giiboah (alto)

LA REGOLA DELLO SHEWA applicata a sequenze che comprendono conso-


nanti gutturali:

cons. + a + gutt. + a cons. + a + gutt. + a


Es. ba + /:taiO mi ba/:ta!Omi
(in) (il mio sogno) (nel mio sogno)
La regola viene applicata in maniera simile con e e o. Un'altra sequenza che
deriva da riduzione vocalica è illustrata da /:tiikiim + é (che richiede una dop-
pia riduzione) */:takamé /:takmé.
Cioè gutt. + a+ cons. + a gutt. + a + cons.
N.B. Le regole date nella grammatica per spiegare le peculiarità delle guttu-
rali non si applicano a r a meno che non sia specificato espressamente.

7. L'alfabeto ebraico

L'alfabeto usato per scrivere tutti i testi tradizionali dell'Antico Testamento,


ad essere precisi, è aramaico più che ebraico. La situazione è sintetizzata
dalla tabella nella pagina seguente.
L'alfabeto fu inventato nell'area siro-palestinese in un momento impreci-
sato della prima metà del secondo millennio avanti Cristo. Tale alfabeto era
24 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

una creazione originale, che non si basava direttamente su nessun altro si-
stema di scrittura allora in uso, ma sembra essere stato chiaramente influen-
zato da certe caratteristiche della scrittura geroglifica egizia, specialmente
nella mancanza di simboli per rappresentare le vocali.
Il ramo più prolifico dell'alfabeto fu il fenicio, attestato nelle iscrizioni
dall'undicesimo secolo circa in avanti. Gli ebrei presero in prestito i caratteri
dai fenici nel decimo secolo avanti Cristo, e questo nuovo alfabeto
"ebraico", divergendo successivamente dal progenitore fenicio, fu usato in
vari tipi di iscrizione fmo all'inizio dell'era cristiana. Con l'eccezione, tutta-
via, della tradizione manoscritta della setta dei samaritani, che impiega an-
cora una forma di questi caratteri ebraici originari, il vecchio alfabeto fu so-
stituito, specialmente nell'uso manoscritto, da una forma corsiva di grafia
del vecchio alfabeto aramaico, essa stessa figlia del progenitore fenicio e più
o meno coeva dell'ebraico.

Prato-Alfabeto
/ \
a.C. 1500 Proto-Semitico
del Sud

1000
Arabo Arabo
del Nord del Sud
500

d.C. o Prototipo
Siriaco,
Etiopico
Arabo,
ecc.

Presente Ebraico mod.

È questa la grafia aramaica manoscritta che è già impiegata nei papiri e


nelle pergamene ebraiche del secondo e del primo secolo avanti Cristo ed è
attestata come l'alfabeto normale per la scrittura dell'ebraico da quel tempo
fino al presente.
FONETICA 25

ALFABETO EBRAICO
NOME LETTERA TRASCRIZIONE V ALORE FONETICO
'aleft x pausa glottidale o zero
bét b [b]
b [v]
gimel 3. g [g]
l g [g]
dalet
,
'1 d
d
[d]
[8]
he ;, h [h] o zero
waw w [w] o zero
zayin T z [z]
bel n l) [H]
tet t [t]
yi5çj y [y] o zero
kaft 1 k [k]
1 lç [x]
lamed
'
[l]
mem i:l m [m]
nun J 1 n [n]
samek c s [s]
'ayin :17 [\]
p eh 5l 9 p [p]
p [f]
$adeh :!t r [ts]
qi5p
res ,
j? q
r
[q]
[r]
sin tv s [s]
sin IJ} s [J1
taw T-1 t [t]
1"1 1 [9]

8. Alcune caratteristiche dell'ortografia ebraica

a. L'ebraico è scritto da destra a sinistra.


b. Cinque lettere hanno una forma speciale, usata solo al termine di pa-
rola: 1 k, i:l m, 1 p, r $.
26 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

c. Nelle iscrizioni ebraiche e fenicie più antiche (X sec. a.C.) non veni-
vano indicate le vocali. Di conseguenza parole come méle!s (re), mi5le!s (re-
gnante), miila!s (egli regnò), malkiih (essi regnarono), ecc. sarebbero state
scritte semplicemente come mlk. Dal IX al VI sec. (cioè prima della ca-
duta di Gerusalemme nel587 a.C. e dell'esilio babilonese) le consonanti, y,
1 w e :1 h furono usate al termine di parola per indicare vocali finali:

u es. miila!su essi regnarono


i malki il mio re
altre vocali es. malkiih regina

Nel periodo post-esilico , y e 1 w furono usate come indicatori di vocale an-


che all'interno di parola, e acquisirono valori leggermente diversi da quelli
citati sopra:
1w uoo
,y é,? o i

La lettera :1 h venne ancora usata a fine parola come una lettera vocalica rap-
presentante qualsiasi vocale diversa da quelle appena menzionate. Le tre
lettere , y, 1 w e :1 h, nella loro funzione di indicatori vocalici sono chiamate
mater lectionis (letteralmente, madre di lettura), seguendo la terminologia
grammaticale tradizionale dell'ebraico.
d. Il testo masoretico (TM) in generale riflette questo stadio dello svi-
luppo ortografico. Presenta, comunque, alcune incoerenze e irregolarità che
vanno considerate:
(l) in alcuni casi in cui ce li aspetteremmo,, y e 1 w mancano. La grafia
più corta è chiamata grafia difettiva mentre quella più lunga è chiamata gra-
fia piena. Si osservi che la sola distinzione tra le vocali trascritte come u, ii;
i, f e o, i5 è che la prima di ogni coppia è rappresentata nella scrittura da una
mater lectionis mentre la seconda non lo è.
Piena Difettiva
i:l1ji, yaqum i:lji, yiiqiim egli sorgerà

,,,,
i:l,,, yiirim
gadot ,,,
i:l,, yiirfm
giiçfi5l
egli solleverà
grande

(2) Una ii fmale non è sempre indicata da :1 h: es. la!sii (a te),


ti!st6bnii (essi scriveranno).
FONETICA 27

(3) X ' in molti casi non viene pronunciato, ma è sempre parte integrante
dello spelling: wx·,ri5s (testa), mii$ii(') (egli trovò). Non appartiene, tut-
tavia, alla categoria delle matres lectionis discusse sopra dal momento che il
suo apparire è limitato principalmente a quelle parole le cui radici ricorrono
altrove nella lingua con X ' mantenuto nella pronuncia. Generalmente nella
nostra traslitterazione abbiamo comunque indicato lo X ' quiescente. A volte,
al fine di una maggiore chiarezza, l'abbiamo collocato tra parentesi, come
sopra in mii$ii(').
I punti (2) e (3) saranno menzionati più avanti nella sezione che tratta le
forme grammaticali in cui si trovano comunemente tali irregolarità.

9. Il Daghesh

I Masoreti impiegano un punto dentro una lettera per indicare


a. che la consonante in questione è una doppia:

hamméle!s il re

b. che, nel caso delle lettere ambigue 1"1 1 l quella col punto è
l' occlusiva mentre quella senza punto fosse la corrispondente aspirata:

bo bb b
3. gogg l g
'1 dodd 1 çJ

c. che una :1 fmale è da considerarsi non una lettera vocalica ma una conso-
nante morfologicamente significativa. Si confronti

malkii(h) una regina [:1 è una mater lectionis per la -ii


finale]
malkiih il suo (f.) re [::1 è parte del suffisso che signi-
fica "il suo (f.)"]
biiniih egli costruì [:1 è una mater lectionis]
gii!Jjjah alto [::1 è una consonante radicale,
che qui viene pronunciata t

6 È dubbio che ad ogni ;, con mappfq sia da assegnarsi il valore consonantico di

[h]. La distinzione tra ;,;,'m [regina] e CI:J'm [il suo (f.) re] era probabilmente solo
grafica e non fonologica.
28 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Quando il punto indica il raddoppiamento, è chiamato daghesh forte.


Quando indica, invece, la consonante occlusiva anziché quella aspirata, è
chiamato daghesh lene (debole).
Il solo uso del daghesh in cui è possibile una certa confusione è il caso
delle lettere bagaçfkaftat. Tecnicamente dovremmo attenderci due daghesh
quando questi rappresentano consonanti doppie, uno per mostrare il raddop-
piamento (daghesh forte) e uno per mostrare b e non b. Ma, dal momento
che le aspirate segnalate da queste sei lettere non ricorrono mai raddoppiate,
un secondo punto è superfluo e non viene mai scritto.

10. I punti vocalici

Seguendo la loro pronuncia tradizionale, i Masoreti aggiunsero punti voca-


lici al testo ebraico (vedi l'Introduzione). Poiché tali punti furono sovrascritti
su un testo che aveva già un sistema rudimentale per indicare la vocalizza-
zione, cioè le matres lectionis, si creò un gran numero di combinazioni (da
cui l'apparente complessità della nostra traslitterazione). La tabella che se-
gue mostra la forma dei segni vocalici e la loro posizione in relazione alle
consonanti be n b):

Nome
Ordinario Con mater lectionis
del segno
,y 1w ';"!h
(solo fmale)
patab ba
..<
q a me$ bii o bo M(raro) bah
hireq bi (o bi) bi
$eré be bé beh
sagi5l #- be ,#- b? ';'i#- beh
l)i5lem j bo bO ';'lj bi5h (raro)
qibbU$ bu bU

E le vocali ridotte:

ba Q ba o. be o. bo

Osservazioni:
l. Vengono usati i segni vocalici per i e u nel caso di scritture difettive,
in cui vengano significati i o u ma non siano presenti nel testo né y né w. La
FONETICA 29

è chiamata sureq. Si noti che le vocali ridotte a e ed o sono rap-


presentate da una combinazione del segno che sta per a e quello della vocale
non ridotta corrispondente. I nomi delle vocali ridotti sono sawii (il nostro
Shewa), biiteft patab, biiteft sagi5l e biiteft qame$ rispettivamente.
2. La distinzione tra 9 =ii (qame$) e 9 =o (qame$ biitup) è solitamente
chiara: 9 = o in sillabe chiuse non accentate (es. ,!?t tV somri; yosmaçf) e
9 = ii in tutti gli altri casi. C'è ambiguità quando la consonante seguente è
punteggiata con (;): ad es., deve essere letto miila!su o mol!su? Per risol-
vere simili ambiguità, viene usato il cosiddetto metheg (vedi § 11 ).
3. Quando una consonante chiude una sillaba (eccetto che alla fine di
una parola), i Masoreti vi collocano sotto il segno dello shewa: mal-ki
(il mio re). Per lo studente principiante ciò costituisce uno dei problemi prin-
cipali nella lettura dell'ebraico: quando il segno (;) rappresenta la vocale a e
quando invece non rappresenta nulla (cioè segnala la fine di una sillaba)? La
risposta a questa domanda non è semplice; infatti tra i grammatici ebraici
tradizionali vi sono diverse scuole di pensiero. Non entreremo nella disputa,
dal momento che è totalmente irrilevante per la comprensione della lingua e
per la traduzione, ma adotteremo piuttosto le semplici convenzioni che se-
guono:
(a) Quando due segni di shewa ricorrono sotto consonanti consecutive
(eccetto che alla fine di parola), la prima ha valore zero (e segnala la chiu-
sura di una sillaba) mentre la seconda ha valore di a:

yismaru (nonyisamru o yisamarn)


(b) Quando una sillaba precedente presenta una delle vocali lunghe (u/u,
o/i5, i/1, é/e, ?, ii), il segno di shewa rappresenta a:
huqamu essi furono stabiliti
bora!su essi furono benedetti
yasima!sii egli ti porrà
yeraçfu essi scenderanno
:11JJ;1W siitatiih ella bevve (vedi §11)

Ma dopo qualsiasi altra vocale esso ha valore zero:

":l?ttP sim!sii il tuo nome


mal!sé re
yismor!sii egli ti guarderà
30 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Sotto la prima di due consonanti identiche il segno di shewa rappresenta


sempre la vocale a, indipendentemente dal tipo di vocale presente nella sil-
laba precedente:

(non sillé)

(c) Sotto la prima consonante di una parola il segno di shewa rappre-


senta sempre la vocale a:

bayiiçfo nelle sue (m.) mani

[Le varie forme del numero due (f.) sono le uniche eccezioni:

,ti!?' sté]
4. La semivocale a (vedi §6) è rappresentata dal segno q, posizionato
sotto la consonante gutturale finale ma pronunciato prima di essa:
sami5a ', siime'l). Tale segno è tradizionalmente chiamato patab furtivum.
5. Il segno vocalico di l)i5lem può coincidere con uno dei punti che di-
stinguono sin e sin; i testi stampati possono presentare variazioni. Es.
naso' (sollevare); bi5s (vergognarsi).
6. La coincidenza di una mater lectionis , y e di uno , y consonantico è
frequente: no/sriyiih (potrebbe essere trascritto anche come no/sriyyiih).
7. La consonante 1 alla fme di parola presenta sempre un segno di
shewa se non ha altra vocale; abbiamo di conseguenza ":J7 lii!s (a te- f.), ma
la!sii (a te- m.).
8. Nella situazione piuttosto rara in cui una sillaba finale chiuda una
parola con due consonanti, es. wayyebk (ed egli pianse), il segno di shewa è
posizionato sotto entrambe le consonanti:

11. Il Metheg

Il metheg è un piccolo tratto perpendicolare posizionato sotto la consonante


e a sinistra del segno vocalico (se è presente). Esso serve a diversi scopi or-
tografici, dei quali i seguenti sono i più importanti:
l. Poiché le vocali ii e e sono regolarmente sostituite da a in sillabe
aperte che precedono di due o tre posizioni l'accento principale, il loro pre-
sentarsi in tali posizioni può essere considerato come anomalo. Esse sono
segnalate di solito con un metheg:
FONETICA 31

'iino!sf io
bera!stimf tu mi hai benedetto
2. Di fatto, qualsiasi vocale lunga che ricorre due o tre sillabe prima
dell'accento principale può essere marcata allo stesso modo, sebbene i di-
versi manoscritti non siano coerenti nel farlo. Si confronti

salva!
hOsf'inf salvami!

Quest'uso è particolarmente importante con la vocale 9, che ha il valore di


una o breve [:l] in sillabe chiuse non accentate e di una ii lunga nel resto dei
casi. Il metheg è usato con 9 = ii in qualsiasi posizione dubbia per assicurare
la lettura corretta:
yabiira/sinf egli mi benedirà (non yabor/sini).
[Un altro espediente usato in una parola come quella appena vista per assicu-
rarne la corretta lettura è di punteggiare con q piuttosto che(;):
yabiira/sinf.
Quest'uso di a al posto di a è irregolare, dal momento che la consonante
sotto cui appare non è una gutturale.]
3. Le vocali brevi prima dell'accento principale ricorrono di solito in
sillabe chiuse. In tutti i casi in cui succede il contrario, la vocale può essere
segnata con il metheg:
ta 'amoçf ella starà in piedi
'oho/0 la sua (m.) tenda
Quest'ultimo esempio, con = o, sembrerebbe eliminare l'utilità del metheg,
menzionata sopra, per distinguere tra i due valori di 9. In realtà, ciò non ac-
cade spesso giacché il segno 9 = ii solo di rado è seguito da = o nella sil-
laba successiva, al posto del più comune q= a: ad es. biil)aru (essi scel-
sero).
4. Il metheg con una vocale breve in quella che sembra essere una sil-
laba chiusa indica che il raddoppiamento normale della consonante seguente
è stato tralasciato: i::P7n?ti1 hamraggalfm (le spie) al posto di
hammaraggalfm. In questo libro il metheg sarà usato sistematicamente solo
con 9 per segnalare la distinzione tra il valore di o e di ii. Di conseguenza

'ii!saliih ella mangiò


'o!sliih cibo
32 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Il metheg sarà usato anche in maniera sporadica per segnalare al lettore una
divisione sillabica che altrimenti potrebbe sfuggirgli.
INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO
LEZIONE l

[Leggere i§§ 1-3 della sezione "Fonetica", pp. 15-19]

12. Il sostantivo: il genere

Quasi tutti i sostantivi ebraici appartengono a una delle due categorie gram-
maticali chiamate generi: maschile e femminile. I sostantivi che denotano
esseri animati hanno di solito il genere grammaticale corrispondente al ge-
nere naturale (sesso), ma in altri casi non c'è una chiara correlazione tra ge-
nere e significato. Per esempio ,0 har (montagna) è maschile, mentre
gib 'iih (collina) è femminile.
Ci sono poi alcune indicazioni formali del genere: i sostantivi che fini-
scono in -ah, -e1, -a1 sono quasi sempre femminili, come ad esempio

malkah regina da'al conoscenza


ba1 figlia tip'ére1 gloria

I sostantivi che non presentano queste finali sono generalmente maschili, ma


esistono importanti eccezioni, come ad esempio

l 'ében pietra (f.)


'fr città (f.)
'ére$ terra (f.)

È necessario pertanto imparare il genere di ciascun sostantivo, dal momento


che esso non può essere dedotto in maniera sicura dalla forma o dal signifi-
cato. Tutti i sostantivi che terminano in -ah, -e1 e -a1 e che vengono forniti
nei vocabolari delle lezioni, devono essere considerati come femminili,
mentre tutti i vocaboli rimanenti come maschili, a meno che non sia indicato
il contrario. Un elenco tipico si presenterà come segue

'issah donna 'ére$ terra (f.)


,:f1 diibiir parola -:n1 dérels via (m. o f.)

L'ultima voce significa che dérels può essere usato sia come maschile che
come femminile; parole di questo tipo costituiscono una classe molto ri-
stretta.
36 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

13. Il numero

In ebraico si distinguono tre categorie di numero: singolare, duale e plurale.


Mentre il duale e il plurale sono segnalati da desinenze particolari, non av-
viene così nel caso del singolare:

Singolare Duale Plurale


yiiçf yiiçJayim yiiç/61 mano
!:li, yom yomayim yiimfm giorno
ben biinfm figlio
ba1 biino1 figlia

Il duale ha un uso molto ristretto e viene usato soprattutto quando si riferisce


a membra doppie del corpo umano (es. le mani) e per determinate espres-
sioni di tempo o numero, come "200", "due volte" e "due anni". Per dettagli,
vedi sotto il §92.
Il plurale è indicato dalle desinenze -fm e -61 (o -i51). Sfortunatamente,
esso non viene sempre formato attraverso la semplice aggiunta di una di
queste desinenze al tema del singolare. In un gran numero di sostantivi av-
vengono cambiamenti nella forma del tema:

mélels re plurale: malii/sfm


'fs uomo 'aniisfm
!:li, yom giorno yiimfm

L'unica osservazione generale da farsi riguardo alle desinenze plurali è che


la maggior parte dei sostantivi femminili ha il plurale in -61 e la maggior
parte dei sostantivi maschili in -fm. Questa è solo un'indicazione ap-
prossimativa come appare evidente dalle eccezioni che seguono:

'iib padre plurale: 'abo1 (maschile)


'issah donna niisfm (femminile)

Si osservi che un sostantivo mantiene il suo genere indipendentemente dalle


desinenze che presenta nel plurale. Nelle lezioni successive prenderemo in
esame i più importanti tipi di sostantivi e le loro forme plurali. Per poterli
usare negli esercizi verranno introdotte nel vocabolario le forme plurali di
alcuni sostantivi molto frequenti (e spesso irregolari) prima che il tipo gene-
LEZIONE l 37

rale al quale appartengono venga studiato in dettaglio. È consigliabile impa-


rare queste forme man mano che saranno presentate.

14. L'articolo determinativo

L'articolo determinativo ebraico trova una stretta corrispondenza nell'uso e


nel significato dell'articolo determinativo italiano. Nella sua forma di base
l'articolo è ha- al quale si aggiunge il raddoppiamento della consonante che
lo segue. L'articolo viene prefisso direttamente al sostantivo che intende de-
terminare:

bayi1 una casa habbayi1 la casa


mi'ar un giovane hanna'ar il giovane
méle!s un re hamméle!s il re

In ebraico non esiste l'articolo indeterminativo; bayi1 può essere tradotto


come "casa" o ''una casa". Il sostantivo con l'articolo determinativo è usato
anche per esprimere il vocativo: hamméle!s O re!

15. Preposizioni

Da un punto di vista puramente formale, nella lingua ebraica troviamo tre


tipi di preposizioni.
a. Le preposizioni che si aggiungono direttamente alla parola che segue e
sono scritte come parte di questa. A questa categoria appartengono il ba
(in), ?la (a) e f ka (come):

méle!s un re laméle!s ad un re
baméle!s in un re kaméle!s come un re
Quando un sostantivo è determinato per mezzo dell'articolo, queste tre
preposizioni si combinano con l'articolo formando una singola sillaba
che mantiene la stessa vocale dell'articolo:

hamméle!s il re lamméle!s al re
bamméle!s nel re kamméle!s come il re
b. Le preposizioni che si aggiungono alla parola che segue mediante un
trattino chiamato maqqep. A questa categoria appartengono -?l$ 'el- (a,
'al- (su, sopra), e -1?;1 min- (da):
38 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

'al-habbayi1 sulla casa


'el-habbayi1 alla (verso la) casa
min-habbayi1 dalla casa

Il maqqeft indica che queste preposizioni sono proclitiche, cioè che non
hanno un proprio accento ma sono pronunciate come prima sillaba
dell'intero sintagma.

c. Il terzo e più grande gruppo è formato da preposizioni che vengono


scritte come parole separate:

'i$el habbayi1 vicino (presso) la casa


1:llj;:J négeçf hii 'iim di fronte al popolo
liftné hamméle!s alla presenza del re

Esistono molte combinazioni appartenenti a questo tipo e verranno an-


notate nel vocabolario di ciascuna lezione. Le preposizioni del terzo
gruppo possono essere occasionalmente unite alle parole che seguono
col maqqep. Questa pronuncia proclitica è dovuta a regole d'accento,
piuttosto complicate, che non saranno trattate qui. Il lettore dovrà atte-
nersi agli esempi presenti negli esercizi; tali esempi metteranno in evi-
denza gli usi più comuni.

16. Frasi con predicati avverbiali

In ebraico, un sostantivo e un sintagma preposizionale (o un avverbio di


luogo) giustapposti costituiscono una proposizione.

hanna 'ar babbayi1 Il giovane è nella casa.

Tali frasi non contengono un preciso corrispondente del verbo "essere" ita-
liano e assumono il valore temporale determinato dal contesto in cui sono
inserite. Le frasi isolate degli esercizi dovrebbero essere preferibilmente tra-
dotte in italiano con il presente indicativo. Il normale ordine delle parole è:
soggetto (cioè sostantivo) - predicato (cioè sintagma preposizionale o avver-
bio). Un avverbio interrogativo, invece, come ad esempio 'ayyeh (dove?), si
trova sempre all'inizio della frase:

'ayyeh hanna 'ar Dov'è il giovane?


LEZIONE l 39

17. Vocabolario l

SOSTANTIVI: mi'ar giovane, ragazzo, giovinetto; usato anche


nel senso di domestico, servitore
li!! t ziiqen vecchio, anziano (di una città)
bayi1 casa
niihiir fiume
;"11f?' siiçfeh campo
-:n i dére!s strada, via (m. o f.)
PREPOSIZIONE: 'al- su, sopra, contro, riguardo a, a causa di
il ba (vedi § 15a) in, con (nel senso di "per
mezzo di")
'i$el vicino, accanto, presso
AVVERBI: ow siim lì, in quel posto
'ayyeh dove? in quale posto?
CONGIUNZIONE: wa e [viene prefisso direttamente alla parola
seguente: wahanmi 'ar, e il giovane]

Esercizi

(a) Dividi in sillabe ciascuna delle parole seguenti:


samii'inf mikko!sabé
wayçfabbarit ,,l:f1 dabiiraw
biqqastf!sii 1:l,t{htp sali5sfm
yittanihu yosmaçfu
• ..
biiral.sinf
-.T
sado1é!sem
higgaçftimf ya'amçfu
wayyamo1 o;;PJi?T ziqnéhem

(b) Traduci oralmente in ebraico:


l. una casa, la casa, nella casa, vicino la casa
2. un campo, in un campo, nel campo
3. una strada, su una strada, sulla strada
4. Dov'è il ragazzo?- il vecchio? -la casa?
5. Il ragazzo (il vecchio, la casa) è lì.
6. il vecchio e il ragazzo; la casa e il campo.

(c) Traduci:
l. 'ayyeh hanna 'ar? hanna 'ar babbayi1.
40 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

2. 'ayyeh hazziiqen? hazziiqen siim. .ow 1ii!!0 ·1ii!!0 2


3. 'ayyeh habbayi1? habbayi1 'i$el 3
hanniihiir.
4. hassiiçfeh 'i$el hanniihiir. . :11w0 4
5. hanna 'ar wahazziiqen bassiiçfeh. 1ii!!01 5
6. 'ayyeh hazziiqen? hazziiqen . 1ii!t0 .1ii!t0 6
'al-haddére!s

(d) Scrivi in ebraico:


l. La casa e il campo sono vicino al fiume.
2. Il giovane è sulla strada.
3. Dove sono il ragazzo e il vecchio?
4. Il ragazzo è nel campo.
5. Il fiume è vicino alla casa.
LEZIONE2

[Leggere i§§ 4-6 della sezione "Fonetica", pp. 19-23]

18. L'articolo determinativo (cont.)

Davanti a parole che iniziano con una consonante gutturale (X', :17', :1 h, n b)
o con la , r l'articolo determinativo ha una forma leggermente diversa da
quella esposta nella lezione precedente.
a. Davanti a X' e, r l'articolo è Ohii-

'fs uomo hii 'fs l'uomo


rii 'iib carestia hiirii 'iib la carestia

b. Davanti a :17' l'articolo di norma è Ohii-, ma se :17' è seguito da ii non ac-


centata, l'articolo è Ohe-

'fr città hii 'fr la città


'iirfm città (pl.) o,·wo he'iirfm le città
'iipiir polvere he'iipiir la polvere

c. Davanti a :1 h e n b l'articolo di norma è 0 ha- (senza raddoppiamento).


Ma se :1 h è seguita da ii non accentata, o se n b è seguita da ii accentata
o non accentata, l'articolo è Ohe-

hé/siil palazzo hahé/siil il palazzo


béreb spada habéreb la spada
bii/siim un uomo hebii/siim l'uomo saggio
saggio
i:l,!O hiirfm monti i:l,!OO hehiirfm i monti

Come già detto al §15a le ba, ?la e f ka sono aggiunte di-


rettamente al sostantivo cui si riferiscono. Davanti a un sostantivo con
l'articolo determinativo la consonante della preposizione sostituisce la h
dell'articolo. La vocale dell'articolo, che cambia secondo le regole ap-
pena esposte, non è in alcun modo alterata da questa variazione:
42 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

hii 'fs l'uomo Iii 'fs all'uomo


i:l,!OO hehiirfm le montagne i:l,!O# behiirfm nelle montagne

19. Il plurale dei sostantivi

Si osservino i seguenti gruppi di sostantivi:

a. ba!sor plurale: !:l,! ba!sorfm primogenito


i:li?Q ba/Om ba!Omo1 sogno
b. ,:f1 diibiir i:l,!:f1 dabiirfm parola
li!!! ziiqen zaqenfm vecchio
i:lÌj??i miiqom maqomo1 luogo
Nel primo gruppo (a) i temi del singolare e del plurale sono identici, ma nel
secondo gruppo (b) la ii della prima sillaba è ridotta in a secondo il principio
esposto al §5. Si noti che nel gruppo (a) la vocale della prima sillaba è già a
(o un suo equivalente) al singolare; ne consegue che essa non può andare in-
contro ad ulteriori riduzioni vocaliche nel plurale.
Un secondo tipo di sostantivo, molto frequente e composto da due sillabe,
è rappresentato dal gruppo che segue:

méle!s plurale: malii!sfm re


zébab i:l,IJ:fT zabiibfm sacrificio
seper sapiirfm libro
mi'ar na 'iirfm giovane
'ébeçf i:l,ì:flì 'abiidfm servo
La forma singolare di questi sostantivi è caratterizzata dall'accento sulla pe-
nultima sillaba. Tutti i sostantivi di questo tipo seguono al plurale lo stesso
schema, come illustrato sopra. Si noti come la variazione della vocale del
singolare sia irrilevante per la vocalizzazione della forma plurale.
Perché c'è una a nella prima sillaba di i:l,ì:flì abiiçffm?

20. Vocabolario 2

SOSTANTIVI: 'fs (pl. irreg. 'aniisfm) uomo, marito


'fssiih (p l. irreg. niisfm) donna, moglie
biittfm pl. irreg. di bayi1, casa
yéleçf (p l. -fm) ragazzo, bambino
LEZIONE2 43

hé/siil palazzo, tempio


mélels (p l. -fm) re, governante
seper (p l. -fm) libro
'ébeçf (p l. -fm) servo, schiavo
'fr (p l. irreg. i:Pìl; 'iirfm) città (f.)
PRONOMI: hu' egli, esso (riferito a sostantivi maschili)
X,;:J hf' ella, esso (riferito a sostantivi femminili)
,?;1 mf chi? (nessuna distinzione di genere)
AVVERBI: ;,·5) p oh qui, in questo posto
'éfti5h dove? (sinonimo di 'ayyeh)

Esercizi

(a) Fai precedere la preposizione 7 la- (a) ai seguenti sostantivi e pronuncia


la combinazione che ne risulta (§4):

l::Jj kohen (sacerdote) biibel (Babilonia)


kérem (vigna) bOr (buca, cisterna)
kéleb (cane) biiqiir (bestiame)
:1lir-1 t6riih (legge) ger (residente straniero)
piiriis (cavaliere) ?Q$ pésel (idolo)
damméseq (Damasco) ':Jl1 dérels (via)
,;':]' d6r (generazione) ?li3. g6riil (sorte)
péger (cadavere) pf/sii (la tua bocca)

(b) Aggiungi la desinenza plurale richesta a ciascuno dei seguenti sostantivi


secondo le regole esposte nei §§5-6:

gabul (-fm) confine 'iiniin (-fm) nube


l rai)Ob (-61) strada niihiir (-61) fiume
$iibii' (-61) esercito W sii/sen (-fm) vicino
?o i? qiihiil (-fm) assemblea bii$er (-61) cortile

(c) Indica la forma corretta dell'articolo per i seguenti sostantivi:

,10 hiiçfiir splendore 'açfiimiih suolo


'iiftiir polvere biiliib latte
'iiçfiim umanità :1?i:t0 bo/smiih sapienza
rfb lite hé/siil
44 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

(d) Costruisci i plurali dei sostantivi seguenti usando le desinenze indicate:

péger (-fm) cadavere 'ébeçf (-fm)


?i?tV séqel (-fm) shekel méle!s (-fm)
qéber (-fm) tomba ,:f1 diibiir (-fm)
yéleçf (-fm) li!!! ziiqen (-fm)
'é$em (-61) osso ':Jl1 dére!s (-fm)
l 'ében (-fm) pietra néftes (-61) anima
mi'ar (-fm) ,10 l)éçfer (-fm) camera
niihiir (-61) béreb (-61) spada

(e) Traduci oralmente in ebraico:


l. uomo, uomini, gli uomini, negli uomini
2. donna, donne, le donne, nelle donne
3. re, re (pl.), sui re
4. anziano, anziani, sugli anziani
5. casa, case, vicino le case
6. libro, libri, nei libri
7. città, città (pl.), nelle città

(f) Traduci:
l. hii 'aniisfm bii 'fr. . l
2. hanniisfm babbayi1. 2
3. hamméle!s wahii 'abiiçffm bahé!siil. . 1:l,1:flì01 3
4. hassaftiirfm babbayi1. 4
5. 'ayyeh hanna 'iirfm? hanna 'iirfm 5
bassiiçfeh.
6. 'éfti5h habbiittfm? habbiittfm bii 'fr. 6
7. 'éfti5h hannahiir61? hannahiir61 .ow 7
siim.
8. he 'iirfm siim wahaddére!s pi5h. .:1·5) ':Jll011:llV r::l,!l/0 8

(g) Scrivi in ebraico:


l. Gli uomini e le donne sono nella città.
2. Il re è nel palazzo.
3. Le donne sono qui.
LEZIONE2 45

4. Dove sono i giovani uomini e i servi?


5. I libri sono nella città.
6. Le città sono vicine ai fiumi.
LEZIONE3

21. L'articolo determinativo (conclusione)

Quando una parola inizia con le sillabe ya- o ma- l'articolo determinativo è
solitamente ;:1 ha- senza il raddoppiamento:

i::P1?,
• T:
yaliiçfim hayliiçfim i ragazzi
ya 'or hay'i5r il fiume, il Nilo
o,7n?t maraggalim o,7n?t0 hamraggalim le spie

Si noti come in queste parole l'aggiunta dell'articolo provoca la perdita di


una sillaba nella pronuncia: hay-lii-çfim e non ha-ya-lii-çfim. Si hanno delle
eccezioni alla regola appena esposta quando la seconda sillaba del sostantivo
inizia con :17 ' o :1 h:

i giudei,
i figli di Giuda

Diverse parole, quando accompagnate dall'articolo, presentano una forma


leggermente diversa. Le seguenti sono le più importanti:

n,$ 'ére$ hii'are$ terra, paese


,;:l har ,00 hiihiir montagna
'am i::ll/0 hii 'iim popolo, nazione
gan haggiin giardino
par happiir giovenco, toro
llJ /:tag llJO he/:tiig festa, festività
'aro n hii'iiron scatola, cassa, arca

Si noti che in ,00 hiihiir la forma dell'articolo non segue le regole esposte
nella lezione precedente.

22. Aggettivi

Gli aggettivi concordano in numero e genere con i sostantivi cui si riferi-


scono. Diversamente dal caso dei sostantivi, però, in cui il genere non coin-
48 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

cide necessariamente con la forma, la distinzione tra maschile e femminile


nell'aggettivo è chiaramente e uniformemente segnalata:

Singolare Plurale
m. t6b (buono) t6bim
f. t6biih t6ll61
Gli aggettivi composti da due sillabe, con ii nella prima sillaba, mostrano un
cambiamento nel tema davanti alle desinenze del femminile singolare e del
plurale (m. e f.). La ii è sostituita da a (come descritto sopra nel §5):

giid61 gaç/6/im
gaçJ6liih gaç/6101

/:t ii!siim /:tii!siimim


/:tii!siimiih /:ta!siim61

Le forme di qiiti5n (piccolo) sono insolite per il fatto che il tema subisce
un mutamento davanti alle desinenze:

qiiti5n qatannim
qatanniih qatann61

Gli aggettivi monosillabici - un gruppo relativamente piccolo - mostrano le


seguenti forme tipiche. Le regole che stanno alla base del cambiamento nel
tema verranno discusse in una lezione successiva:

rab rabbiih i:l,:;l1 rabbim rabb01 molto, molti


mar :1!,?i miiriih i:l,!?i miirim l"li,?i miir61 amaro
l71 ra
'az
mn rii 'ii h rii'im 1"1il7!, rii '61 cattivo
'azziih 'azzim 'azz61 forte
,lJ /:tay /:tayyiih /:tayyim /:tayy61 vivente
?1 dal dal/ii h dal/im dal/61 povero

Gli aggettivi che terminano in -eh hanno le forme seguenti:

yiipeh yiipiih yiipim yiift61 bello


:1Wi? qiiseh :1Wi? qiisiih i:l,tPi? qiisim nitzli? qiis61 duro,
difficile

Altri tipi di aggettivi saranno commentati quando ricorreranno.


LEZIONE3 49

23. L'uso degli aggettivi

Gli aggettivi svolgono due funzioni: attributiva e predicativa. Per attributivo


s'intende un aggettivo che forma un sintagma con il sostantivo cui si riferi-
sce; questo sintagma, nel suo insieme, ha nella frase una funzione determi-
nata. Per esempio, in "io leggo un buon libro", "buon" si riferisce a "libro" e
il sintagma "un buon libro" è l'oggetto del verbo "leggo". In ebraico
l'aggettivo attributivo segue il suo sostantivo e concorda con esso in genere
e numero. Inoltre, se il sostantivo ha l'articolo determinativo, anche
l'aggettivo sarà determinato mediante l'articolo.

'is tob un uomo buono


ha 'fs hattob l'uomo buono
'iiniisim tobim uomini buoni
hii 'iiniisim hattobim gli uomini buoni

'issah tobah una donna buona


ha 'issiih hattobiih la donna buona
niisim tobo1 donne buone
hanniisim hattobo1 le donne buone

'ir gaçfoliih una città (f.) grande


hii 'ir haggaçfoliih la grande città
i:l,"'!ll 'iirim gaçfo/01 città grandi
• -
i:l,,l7:1 he 'iirim haggaçfo/01
• T ';'
le città grandi

Si presti attenzione al fatto che l'aggettivo concorda con il genere del so-
stantivo e non con le sue desinenze.
La giustapposizione di un sostantivo e di un aggettivo privo dell'articolo
costituisce di solito una predicazione, essendo considerato l'aggettivo come
predicato e il sostantivo come soggetto. Nella funzione predicativa
l'aggettivo può stare davanti o dopo il suo sostantivo soggetto. Si avrà allora
concordanza nel numero e nel genere, ma l'aggettivo predicativo, per defini-
zione, non ha l'articolo determinativo:

tob ha 'is
L'uomo è buono.
ha 'is tob
50 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

tobah ha 'issah
La donna è buona.
ha 'issah tobah
tobim ha 'iiniisim Gli uomini sono buoni.
tobo1 hanniisim Le donne sono buone.

Una serie di aggettivi può svolgere l'una o l'altra funzione:

hii 'ir haggaçfoliih wahattobiih La grande e buona città.


hii 'ir gaçfoliih watobiih La città è grande e buona.

Nell'uso predicativo un aggettivo può essere modificato da un sintagma pre-


posizionale:

La città è buona per il popolo.

Quando il sostantivo con funzione di soggetto è indeterminato, cioè privo


dell'articolo, sono possibili ambiguità:

:1?i:tJ:i buona sapienza oppure La sapienza è buona.


I casi di questo tipo non sono molto comuni e di solito possono essere risolti
grazie al contesto.
Gli aggettivi possono essere usati come sostantivi (cioè in funzione di so-
stantivo) in due modi: (l) l'aggettivo, solitamente con l'articolo determina-
tivo, può significare "colui che è ... ", hebii!siim colui che è saggio,
l'uomo saggio; (2) sia la forma maschile singolare che la forma femminile
singolare di alcuni aggettivi possono essere usate come sostantivi astratti,
"ciò che è ... ", come nel caso di :1710 hiira' o nel caso di mno hiirii'iih,
cattiveria, malvagità.

24. Vocabolario 3

SOSTANTIVI: ,:fl diibiir (p l. -im) parola, affare, cosa, avvenimento


l rii'iib carestia
l'l$ 'ére$ (pl. -61) paese, terra (f.)
,;:l har montagna
'am popolo, nazione
gan giardino
LEZIONE3 51

AGGETTIVI: tob buono


gadot grande, importante
qiiti5n piccolo, giovane, poco importante
yiipeh bello, affascinante
:111 ra' malvagio, cattivo, maligno
AVVERBI: iX ?t ma 'i5çj molto, molti (segue l'aggettivo che modi-
fica, come in iX?,1 tob ma'oçf, molto
buono)

Esercizi

(a) Indica tutte le quattro forme (m., f.; s., pl.) dei seguenti aggettivi:
wi1i? qados santo kii!Jeçf pesante
pinl riii)Oq lontano $iime' assetato
qiirob vicino o?w salem integro, sano

(b) Traduci oralmente in ebraico:


l. l'uomo buono, l'uomo piccolo, l'uomo cattivo
2. la città grande, la città piccola, la città cattiva
3. la donna bella, la donna piccola, la donna buona
4. un ragazzo buono, una città grande, un campo piccolo, una grande
casa
5. nella città, nella grande città, vicino alla grande città
6. nel grande palazzo, vicino al grande fiume
7. città (pl.), le città, nelle città, nelle grandi città
8. uomini, gli uomini, gli uomini cattivi, negli uomini cattivi
9. donne, le donne, riguardo le donne cattive
l O. paese, il paese, il grande paese

(c) Traduci:
l. hii 'issiih rii 'iih ma 'oçJ. .ix?t mn o l
2. hu'yiifteh. 2
3. hii 'is wahii 'issiih yiiftim ma'oçJ. .ix?t 3
4. 'ayyeh hii'iiniisim hattobim? 4
hii 'iiniisim hattobim bii 'ir
haqqatanniih.
5. 'éfti5h hanmi 'ar hiira '? .:1710 5
hu' babbayi1 haggiiçfol.
52 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

6. 'ayyeh hamméle!s? 6
hu' bahé!siil haggiiçfol. .
7. mi tob? ,?;1 7
tobiih ha 'issiih hayyiiftiih.
8. haddiibiir tob ma 'oçf. .iX?,1 ,:fl0 8
9. giiçfol hiirii 'iib bii 'ir. . 9
10. hii 'ii!Jiiçfim rii 'im ma'oçf, .iX?,1 i:l,ì:fl?O lO
11. hazzaqenim 'i$ el habbayi1. 11
12. he 'iirim haqqatanno1 'i$ el o,·wo 12
hanniihiir haggiiçfol.

(d) Scrivi in ebraico:


l. Le donne sono molto belle.
2. La città è molto grande.
3. La casa è vicino a un piccolo campo.
4. Gli uomini e le donne sono sulla strada.
5. Le grandi case sono nella città.
6. Le donne sono malvagie.
7. L'affare è poco importante (lett. piccolo).
8. Il piccolo giardino è vicino la strada.
LEZIONE4

[Leggere il§ 7 nella sezione "Fonetica", pp. 23-25]

25. Sostantivi plurali (cont.)

I sostantivi composti da due sillabe, la cui prima sillaba è chiusa o contiene


un vocale immutabile lunga e la seconda sillaba è vocalizzata con ii o e, for-
mano il loro plurale in due modi: la prima sillaba rimane immutata; nella se-
conda sillaba, invece, la e è ridotta in a, mentre la ii viene di solito mante-
nuta. I sostantivi seguenti illustrano i tipi più rilevanti:
(a) sostantivi con la prima sillaba chiusa:
mispiit plurale: mispiitim giudizio
mal'iils mal'ii/sim messaggero
mizbe"b 1'1inilf?;1 mizbaM1 altare
(b) sostantivi con una vocale immutabile lunga nella prima sillaba:
'oyeb plurale: 'i5yabim nemico
kohen ki5hiinim sacerdote
kolsiib kolsiibim stella
hé/siil hé/siilim tempio
Una situazione particolare si riscontra in alcune parole, come ad esempio,
'iwwer plurale: i:l,!W 'iwrim cieco (agg.)
kisse' kis '61 trono
In questi casi, la consonante doppia del singolare è semplificata al plurale
con il risultato della perdita di una sillaba: non abbiamo infatti né 'iwwarim
né kissa'o1 ma 'iwrim e kis'o1. Le irregolarità di questo tipo verranno sempre
segnalate nei vocabolari delle diverse lezioni.

26. Il Participio attivo

In ebraico, tutte le forme verbali e la maggior parte dei sostantivi possono


essere scomposte analiticamente in almeno due parti: una radice e un modulo
vocalico formativo. Nel gruppo di parole

biiruls benedetto (agg.)


':Jì.:f?t mabiirels benedicente (verbo)
54 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

bi5ra!s egli fu benedetto


bere!s egli benedisse
barii!siih benedizione (sost.)

la sequenza di consonanti BRK porta con sé la nozione di "benedire". Una


sequenza di questo tipo è chiamata radice delle forme. Si noti che la radice è
un'astrazione grammaticale da gruppi di parole e non viceversa; in altri ter-
mini, una radice non ha alcuna esistenza autonoma al di fuori della sua in-
corporazione nelle parole e dire che le parole derivano da una radice è in
qualche modo fuorviante rispetto alla comprensione della natura della lin-
gua.
Il modulo delle vocali collegato ad una parola data può avere o meno un
significato proprio. Per esempio, dalla parola méle!s (re), malkiih (regina),
mal!su1 (regno), miila!s (egli regnò), homla!s (egli fu fatto regnare), ecc. pos-
siamo astrarre una radice MLK che ha a che fare con le nozioni di "regnare"
o "governare". Nondimeno, dire che la parola méle!s sia formata dalla radice
MLK e da un modulo vocalico formativo e-e (che indicherebbe colui che
compie ciò che viene specificato dalla radice) ha un fondamento piuttosto
debole. Il modulo vocalico e-e non costituisce infatti uno schema regolare
per la formazione di sostantivi d'agente. Ora però si consideri il seguente
gruppo di parole:

ki5Nb scrivente
yoseb che siede, seduto

,,,
':J?";, hole!s
yi5reg
andante, che cammina
che scende

Il modulo vocalico i5-e è uno schema consueto per la formazione del partici-
pio attivo nel caso delle radici composte da tre consonanti, come quelle ap-
pena illustrate. Tuttavia, mentre dal punto di vista analitico è sempre legit-
timo isolare radici e moduli formativi, bisogna essere sempre cauti
nell'assegnare significati specifici a questi ultimi.
Inizieremo lo studio del verbo ebraico con la forma del participio men-
zionata sopra. Per quel che concerne la sintassi e la flessione, il participio è
come un aggettivo sotto quasi tutti gli aspetti:

Singolare Plurale
m. yi5seb yi5sabim che siede, seduto
f. yi5sébe1 yosa!Jo1
LEZIONE4 55

La prima vocale è immutabile lunga; la vocale della seconda sillaba è e e


pertanto suscettibile di mutamento. Si osservi la forma femminile singolare
con -e1 finale e il corrispondente cambiamento vocalico nella sillaba tema-
tica fmale. Meno frequentemente si riscontra la forma :1:ftp, yi5sabiih.
Il participio può essere usato come attributivo,
l'uomo scrivente o
l'uomo che sta scrivendo
o predicativo,
ha 'is koNb L'uomo sta scrivendo.
Questi due usi non si discostano in alcun modo dalla sintassi dell'aggettivo
trattata nella lezione precedente.
Il participio, sia come attributo che come predicato, indica di solito
un'azione continuata, nel suo svolgersi, per cui viene meglio tradotto con
tempi e forme che implicano una sfumatura progressiva: in italiano col parti-
cipio, col gerundio perifrastico o con forme equivalenti. Il tempo verbale,
come nelle frasi aggettivali della lezione precedente, deve essere ricavato dal
contesto. Le frasi participiali negli esercizi dovrebbero essere tradotte al pre-
sente o al futuro immediato (egli sta per ... ):
oo7 1-tiJ ha 'is noNn lébem laddalliih
L'uomo sta dando (sta per dare) del pane alla povera donna.

27. L'indicatore dell'oggetto diretto 'e1-

Quando l'oggetto diretto di un verbo è un sostantivo determinato (cioè ha


l'articolo determinativo) o è un nome proprio, è di solito preceduto
dall'indicatore dell'oggetto diretto -nl$ 'el- (o, senza maqqeft, 'el):
:1lir-1:T1"1l$ hii 'is somer 'eJ-hattoriih
L'uomo sta osservando la Legge.
11T1"1l$ 1:ll;;:J hii 'iim 'oheb 'eJ-Diiwlçf
Il popolo ama Davide.
Se invece l'oggetto è privo dell'art. determin., l'indicatore non viene usato:
,:fl ha 'is koNb da bar
L'uomo sta scrivendo una parola.
L'indicatore -nl$ può essere ripetuto davanti a ciascun membro di un oggetto
diretto composto:
56 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

;1lir-1:T1"1l$ i:l,!?,1.tzl hii'iiniisim somarim 'e1-hatt6riih


wa 'e1-hammi$Wi51
Gli uomini stanno osservando la Legge e
i comandamenti.

28. Vocabolario 4

SOSTANTIVI: softet (p l. -im) giudice


mal'ii!s (p l. -im) messaggero, angelo
kisse' (pl. irreg. kis '61) trono
VERBI: ki5Nb (ptc. att.) scrivere
'o!sel (ptc. att.) mangiare
llJJ noNn (ptc. att.) dare, collocare, posizionare
':J?";, hole!s (ptc. att.) andare, camminare
yoseb (ptc. att.) sedere, risiedere, abitare
PREPOSIZIONI: 'el indicatore dell'oggetto diretto (vedi §27)
-n l$ 'el- indicatore dell'oggetto diretto (vedi §27)
7 la- a, per (in senso dativo); come
-?x . 'el- su, verso (implica di solito movimento o
attraversamento di spazio, ma spesso è
7
sinonimo di la-)
ba'éné agli occhi di, ad opinione di, secondo,
per quanto concerne
Esercizi

(a) Costruisci il plurale dei seguenti sostantivi:


,:t·c soper (-im) scriba ganniib (-im) ladro
m6 'ed (-im) tempo fissato 107V! sulbiin (-61) tavolo
miskiin (-im) tabernacolo tzl1i??;1 miqdiis (-im) santuario

(b) Traduci oralmente in ebraico:


l. il giudice sta seduto
2. il re sta scrivendo
3. il ragazzo sta camminando
4. la donna sta dando
5. il messaggero sta andando
6. l'uomo sta dando
LEZIONE4 57

7. lo schiavo sta mangiando


8. la donna sta andando

(c) Volgi al plurale ogni elemento dell'esercizio precedente. Es.: i giudici


sono seduti.

(d) Trasforma gli elementi dell'esercizio (b) in locuzioni attributive (sostan-


tivo+ ptc. in forma attributiva), come ne "il giudice (che è) seduto".

(e) Traduci:
l. hassi5ftet ni5Nn 'e1-hassiper Iii 'is. 1-tiJ l

2. hii 'issiih yi5sébe1 wa 'i5!séle1 2


babbayi1.
3. hii'iiniisim hi5la!sim 'el-hahé!siil 3
haggiiçfol.
4. hamméle!s yi5seb wa!si5Nb . 4
bassiper.
5. hammal'ii!sim hi5la!sim 5
'el-hahé!siil.
6. ra' haddiibiir ba 'éné hii 'iim. .1:llj;:J ,:f10 l71 6
7. hanna 'iirim hi5la!sim . TT- ': ••
o,,ya;,•T.-
7
'el-hanniihiir.
8. hamméle!s yi5seb 'al-hakkisse' 8
bahé!siil.
9. ha 'iim yoseb ba 'are$ haggaçfoliih. olio 9
10. hii 'is wahii 'issiih yosabim bii 'ir lO
hiirii 'iih. .:1l;l0
11. hassi5ftatim hi5la!sim 'el-hanniihiir. 11

12. hayliiçfim yi5sabim 'i$el hanniihiir TT- •" ••


o,,,,;,
•T:-
12
haqqiiti5n. .lbj?;:l
13. hu' ki5Nb 'e1-haddabiirim 'al- o,-910-1"11$ 13
hassiper.
14. 'éftoh yi5sabo1 hanniisim? 14
15. tobim hii 'ii!Jiiçfim ba 'éné 1:l,1:fl?O 15
hamméle!s.
58 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

(d) Scrivi in ebraico:


l. I ragazzi stanno andando alla città.
2. Gli schiavi sono seduti vicino le case piccole.
3. Il ragazzo sta dando il libro all'uomo.
4. L'uomo e la donna siedono nel giardino.
5. Gli uomini stanno dando al re il piccolo campo e il giardino.
6. Il popolo sta dimorando in una buona terra.
LEZIONE 5

[Leggere i§§ 8-9 nella sezione "Fonetica", pp. 25-28]

29. Le preposizioni ; ba-, '7 ltJ- e ktJ-

La forma di queste tre preposizioni è determinata dalla prima consonante o


sillaba della parola alla quale sono prefissate:

a. Se il sostantivo comincia con la sillaba ya, le forme attese *beya, *laya


e *kaya sono sostituite da bi, li e ki:

yarusataim Gerusalemme
birusataim in Gerusalemme
lirusataim a Gerusalemme
kirnsataim come Gerusalemme

b. Se il sostantivo comincia con qualsiasi altra consonante seguita da a, le


preposizioni assumono la vocale i:

samu 'el Samuele


bismu'el in Samuele
lismu 'el a Samuele
kismu 'el come Samuele

Si noti che lo a del sostantivo cade nella pronuncia: si avrà così la silla-
bazione bis-mu- 'el, e non bi-sa-mu- 'el.

c. Se il sostantivo comincia con una consonante gutturale seguita da una


vocale ridotta (a, e o 0), le preposizioni assumono la vocale breve corri-
spondente:
i:li?Q ba/Om un sogno
bal)a!Om in un sogno
i:li?Q7 lal)a!Om a un sogno
kal)a!Om come un sogno
'emé1 verità
be'emé1 in verità
le'emé1 a verità
ke'emé1 come verità
60 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

'oniyiih una nave


bo 'oniyiih in una nave, ecc.

d. Davanti a parole che hanno l'accento sulla prima sillaba (quindi soprat-
tutto davanti a parole monosillabiche) le preposizioni sono facoltativa-
mente vocalizzate con ii. Esempi di queste forme piuttosto limitate sa-
ranno fatte notare quando ricorreranno.

e. Così come affermato in precedenza, queste tre preposizioni si possono


combinare con l'articolo determinativo, che perde le sua :1 h iniziale. La
vocale dell'articolo rimane immutata.

f. Al di là dei casi particolari esposti nei paragrafi precedenti, le preposi-


zioni ricorrono semplicemente come il ba-, 7la- e ka-:

ba 'ir in una città


kamélels come un re
la 'is a un uomo

30. La preposizione min

a. Davanti all'articolo determinativo questa preposizione può avere sia la


forma me-, unita direttamente alla parola che la segue, o 1?;1 min-, che è
congiunta di solito alla parola che la segue col maqqep:

dal re min-hammélels
o mehammélels
b. Davanti a sostantivi che iniziano con una consonante gutturale o con r,
la preposizione prende la forma di me- ed è unita direttamente alla pa-
rola che la segue:

'ir una città me'ir da una città


tzll{, ro(')s una testa mero( ')s da una testa

c. Davanti a tutti gli altri sostantivi la forma è ?;1 mi + il raddoppiamento


della prima consonante:

mélels un re mimmélels da un re
LEZIONE5 61

La sequenza miyye- è comunemente contratta in mi-, come in


mihuçfiih (per *miyyahuçfiih) da Giuda.

31. Il comparativo

Per esprimere il grado comparativo l'aggettivo non viene alterato nella sua
forma. Viene usata, invece, la preposizione 1?;1 min davanti al sostantivo che
funge da secondo termine di paragone.

ha 'is ba!sam mehanmi 'ar


L'uomo è più saggio del ragazzo.
Sono possibili, ma non usuali, altri ordini di parole nella frase:

yiiftah ha 'issah mehanna 'arah


La donna è più bella della ragazza.
La stessa costruzione può essere tradotta con "troppo ... per ... ". Es.:

:1Wi? qasah ha 'abodah meha 'is


Il lavoro è troppo duro per l'uomo.
La scelta tra il comparativo e la traduzione "troppo ... per" dipende da quale
delle due forme sia in grado di rendere meglio il senso della frase.

32. Il pronome relativo 'dser

In ebraico, diversamente dall'italiano, il sintagma preposizionale non è posto


di solito accanto al sostantivo cui si riferisce. Mentre noi possiamo dire "il
libro sul tavolo" o "la fontana nel parco", dove "sul tavolo" e "nel parco" si
riferiscono rispettivamente a "libro" e ''fontana", in ebraico espressioni di
questo tipo sono più frequentemente introdotte dalla parola 'aser, che di
norma equivale ai pronomi relativi italiani il quale, la quale e che.

l'uomo nella città, o


l'uomo che è nella città
il popolo nel paese, o
il popolo che è nel paese.

La parola 'aser non è condizionata dal genere o dal numero di quella


che la precede:
62 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

hii 'fssiih 'aser bahé!siil la donna nel tempio.

'aser non è normalmente impiegato davanti ad aggettivi o participi.


Ne deriva che la proposizione italiana "l'uomo che è saggio" venga resa
come hii 'fs hebii!siim (usando semplicemente l'aggettivo in forma
attributiva), o solamente con hebii!siim. E ancora -per indicare un altro
esempio - "L 'uomo che è seduto" è hii 'fs hayyi5seb. Il participio
può essere usato da solo, anche senza l'articolo determinativo, come equi-
valente dell'italiano uno che, qualcuno che, chiunque, egli che:

colui che (o chiunque)


cammina nella verità

33. Vocabolario 5

SOSTANTIVI: ziihiib oro


;,?i:m bo!smah sapienza
késep argento, denaro
'abodah lavoro, compito, schiavitù (cfr.
'ébeçf)
'e!}ah consiglio, avvertimento
AGGETTIVI: yiiqiir prezioso
yasar integro, retto
!}addfq giusto
:1Wi? qiiseh difficile, duro, severo
YtVl rasa · malvagio, empio, criminale
NOMI PROPRI: 111 Diiw1çj Davide
Samu 'el Samuele
•- T :
Yarnsiikiim Gerusalemme
[Si noti che nella sillabazione
ebraica manca il secondo , y. Ciò
potrebbe indicare un'antica variante
dialettale di pronuncia: Yarnsiilém]
ALTRO: 1?;1 m in- (prep.) da; usato anche come parti-
tivo: mehii 'aniisfm, alcuni
degli uomini.
(pronome relativo) il quale, la quale,
che
LEZIONE5 63

Esercizi

(a) Preponi la preposizione il ba- alle seguenti parole; prima senza l'articolo,
poi con l'articolo. Esempio: késep, ba!sésep, bakkésep.
malii!sim !:l,! na 'iirim
'a!JiiçJim i:l,ì1Q l)açfiirim (camere)
i:l,ìl? 'iirim 'açfiimiih (suolo)
i:l,,,,
• T:
yaliiçfim 'oniyiih (nave)
l l darii!sim

(b) Traduci oralmente in ebraico le seguenti espressioni. Usa l'aggettivo


nella forma singolare maschile:
l. migliore del ragazzo
2. più grande della casa
3. più grande del fiume
4. più piccolo di un campo
5. peggiore degli uomini
6. più preziosi dell'oro
7. più giusto del re

(c) Traduci oralmente in ebraico le seguenti espressioni. Trasformate poi in


sintagmi che usino 'aser. Esempio:

La città è nel paese la città che è nel paese


hii 'ir bii 'are$ hii 'ir 'aser bii 'are$

l. Il ragazzo è nel campo grande.


2. Le parole sono nel libro.
3. La donna è sulla strada.
4. L'oro è nel tempio.
5. L'argento è nella casa.

(d) Traduci:
l. yaqiiriih bo!smiih mizziihiib. :1?i:t0 l
2. qiisiih hii 'a!Joçfiih mehii 'aniisim. :1Wi? 2
3. yasiirim hii 'a!Jiiçfim . •T·-" •T:T
i:l,,tzj,
•T:
3
mehammalii!sim.
64 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

4. Diiw1çf yiisiir ma 'oçf. .1x?t 111 4


5. hu' ni5Jen bolsmiih lamméle!s ;,?i:m 11JJ 5
hayyi5seb 'al-hakkisse '.
6. rii 'im haddabiirim 'aser bassèper. . 1:],"'910 6
7. tobiih Mlsmiih mikkéseft. :1?i:t0 7
8. yasiirim hii 'anasim. 8
9. Diiw1çf wahii 'aniisim yi5sabim 111 9
birnsiikiim.
10. mi $addiq missamu'el? · ,?;1 10
11. hii 'e$iih rii 'iih ma 'oçf. .1x?t mn 11
12. 'ayyeh haysiirim waha$$addiqim? 12

(e) Scrivi in ebraico:


l. Il re sta dando l'oro e l'argento agli uomini che sono nel palazzo.
2. La sapienza è più preziosa dell'argento (traduci senza articoli).
3. Sono molto cattivi i messaggeri in Gerusalemme.
4. Samuele e Davide sono retti e giusti.
5. Il lavoro è troppo difficile per il ragazzo.
6. Il campo è più grande del giardino vicino alla casa.
7. I giudici sono più malvagi dei re.
LEZIONE 6

[Leggere il§ l O nella sezione "Fonetica", pp. 28-30]

34. Sostantivi plurali (cont.)

Dal punto di vista dei cambiamenti del tema, i sostantivi monosillabici si di-
vidono al plurale in due tipi: (a) quelli senza cambiamento, e (b) quelli che
hanno un raddoppiamento della consonante finale:

(a) ,,lP sir i:l,"'PtP sirim canzone


sus susim cavallo
1'1iX 'o1 1'1i1'1iX 'o1o1 segno
i:l1 dii m i:l,?;11 diimim sangue
'e$ 'e$ 1m albero
(b) 'am 'ammim popolo
flJ i)e$ /:ti$$ 1m freccia
p·n l)ijq i:l,i?t! l)uqqim statuto

Si presti attenzione ai seguenti particolari:


(l) I sostantivi con le vocali tematiche u, i, o e di solito anche quelli con ii
non alterano il tema davanti alla desinenza plurale.
(2) I sostantivi con la vocale tematica e si comportano in uno di questi due
modi:
a. il tema resta immutato, come in 'e$ - 'e$ 1m
b. la consonante finale del tema viene raddoppiata ed e viene sosti-
tuita da i, come in i)e$ - /:ti$$im.
(3) I sostantivi in a sono simili a quelli precedenti:
a. quando la consonante finale del tema è una gutturale o r, la vo-
cale tematica è "allungata" in ii, come in har - hiirim
b. altrimenti la consonante finale del tema è raddoppiata e la vocale
tematica rimane la stessa, come in 'am- 'ammim.
(4) I sostantivi con la vocale tematica i5 seguono solitamente il modello di
l)ijq- l)uqqim. Spesso, comunque, i5 costituisce una scrittura difettiva di
o, e per questa ragione si deve prestare attenzione a non confondere il
tipo di l)ijq con il tipo di 'o1 nel gruppo (a).
66 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

I plurali che si comportanto in maniera anomala a causa di varie irregola-


rità o di deviazioni minori non prevedibili saranno indicati di volta in volta
nel vocabolorio di ciascuna lezione. I seguenti sostantivi sono irregolari per
il fatto che i temi plurali non si conformano ai tipi indicati sopra:

tzll{, ro(')s testa plurale: i:l,tPXl rii(')sim


!:li, y6m giorno yiimim
ben figlio biinim
'ir città o,-w 'iirim
'fs uomo 'aniisim

35. Participi (cont.)

Se la seconda o la terza consonante di una radice verbale è una gutturale (X',


n b) le forme del participio appaiono leggermente modificate.
:17 ', :1 h,
Quando la seconda consonante è una gutturale, abbiamo a al posto di a
nel tema del plurale:

$0 'eq i:l,i?l?.:!t $O 'aqim che grida


$0 'éqe1 nipl?·:!t $0 'aq61 (lett. gridante)

Quando la terza consonante è :17' o n 1), il femminile singolare ha a al posto di


e nelle ultime due sillabe:

lJ1j i:l,J:tlj borabfm che fugge


l"llJ"l.j boraba1 ninlj borab01 (lett. fuggente)

Quando la terza consonante è X', la quale non viene pronunciata quando


chiude una sillaba, il femminile singolare presenta e:

X"'iii q ore' q ora 'im che chiama


l"IX"'iii qore(')1 l"liXlii qora '61 (lett. chiamante)

36. Vocabolario 6

SOSTANTNI: ?ip q61 (pl. -61) voce, suono; baq61 giiç/61:


ad alta voce, a gran voce
'e$ (pl. 'e$im) albero, legno
kérem (p l. -im) vigna
LEZIONE6 67

VERBI: $0 'eq (ptc. att.) gridare (nell'angoscia)


JJ?"tzj sole'/.l (ptc. att.) inviare
note'' (ptc. att.) piantare
yo$e' (ptc. att.) partire, uscire
ALTRO: taba1 (prep.) sotto; al posto di
ki (cong.) perché, poiché, a causa di;
che
YJ. ral! (agg.) molto, molti, numeroso
(forme in§ 22)

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico:


l. L'uomo anziano sta andando via.
2. La donna sta piantando.
3. Il giudice sta inviando.
4. Il popolo sta gridando.
5. Il servo sta andando via.

(b) Volgi al plurale ciascuna delle frasi dell'esercizio (a).

(c) Traduci:
l. hii 'anasim nota 'im 'e$ 1m rabbim l
'al-hiihiir. .
2. hanna 'ar yosel! taba1 hii 'e$ 'aser 2
baggiin.
3. gaçfolim hii 'e$im 'aser behiirim 3
mehii'e$im 'aser hanniihiir. i:l,!O#-

4. 'ammim rabbim yosal!im bii'are$ 4


ki ha 'are$ tol!iih ma 'od. .1X?t
5. ha 'iim $O 'aqim baqol giiçfol ki i:llj;:J 5
qiisiih ma 'oçj hii 'al!oçfiih. . 1X?t :1Wi?
6. mi yo$e' min-hii 'ir hiirii 'iih? .:1l?l0 ,?;1 6
7. rii 'im haddal!iirim ba 'éné i:l,!:fl0 7
hamméle!s hayyiisiir.
68 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

8. hii 'issiih yi5$e(')1 mehabbayiJ. 8


9. hii 'a!Jiiçfim nota 'im kérem qiiti5n 1:l,1:fl?O 9
hassiiçfeh. .:1l!f0
(d) Scrivi in ebraico:
l. Il re sta inviando i messaggeri al giudice che è in città.
2. Il popolo sta andando via da Gerusalemme perché la carestia è molto
grande.
3. Chi sta gridandando nella casa?
4. La vigna e il giardino sono vicino alla casa.
5. Egli è seduto sotto un grande albero.
6. Gli uomini sono buoni, ma i servi sono cattivi.
7. I servi sono migliori dei messaggeri.
LEZIONE 7

[Leggere il§ 11 nella sezione "Fonetica", pp. 30-32]

37. Predicato di esistenza

Al fme di asserire che qualcosa esiste la lingua ebraica impiega la particella


yes, comunemente tradotta con "c'è (ci sono)".

yes 'fs C'è un uomo.


yes 'issiih C'è una donna.
yes 'anasfm Ci sono degli uomini.

In questa parola non avviene alcun cambiamento in relazione al numero o


genere dell'oggetto predicato.
La particella negativa Pl$ 'én esprime invece la non-esistenza:

Pl$ 'én 'fs Non c'è alcun uomo.


Pl$ 'én 'issiih N on c'è alcuna donna.

Questo tipo di frase compare frequentemente per esprimere il possesso:

Pl$ 'én Iii 'fs késeft L'uomo non ha argento.


yes 'fs Iii 'issiih La donna ha un marito.

Nelle lezioni precedenti abbiamo trattato le frasi con un predicato avver-


biale. Tutti gli esempi usati, sia nelle lezioni che negli esercizi, avevano
come soggetto sostantivi determinati. Una frase di questo genere ma con
soggetto indeterminato, come "Un uomo è nella casa", è virtualmente equi-
valente a quella che esprime esistenza "C'è un uomo nella casa". Di conse-
guenza, le frasi che esprimono esistenza e quelle che hanno predicati avver-
biali risultano a volte identiche:

sogg. deter. hii 'fs babbayi1 L'uomo è .. .


sogg. indeter. yes 'fs babbayi1 Un uomo è .. .
C'è un uomo .. .
sogg. indeter. Pl$ 'én 'fs babbayi1 Nessun uomo è ...
Non c'è alcun
uomo ...
70 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

38. Le preposizioni; ba-, 7w- e 'e1- con i suffissi pronominali

Quando è l'oggetto di una preposizione, il pronome personale viene aggiunto


come suffisso direttamente alla preposizione:

,7 li a me u?lana a noi
la !sii a te (m.) lii!sém a voi (m.)
":J7 lii!s a te (f.) lii!sén a voi (f.)]
i? IO a lui oo7 liihém ad essi, a loro (m.)
Iii h a lei 107 liihén ad esse a loro (f.)

Qui, come altrove nella lingua ebraica, esiste una distinzione per genere
nella seconda e nella terza persona. Ci sono pertanto due pronomi ebraici
corrispondenti all'italiano "te", due pronomi ebraici corrispondenti
all'italiano "voi" e due pronomi ebraici corrispondenti all'italiano "loro".
La preposizione il ba con i suffissi pronominali si presenta analogamente
alla precedente. Nel caso della 3a persona plurale viene anche usata la forma
alternativa biim per biihém.
I pronomi che svolgono la funzione di complemento oggetto di un verbo
possono ricorrere come suffissi aggiunti all'indicatore dell'oggetto diretto,
nel modo che segue:

,D·x 'i51i me 'otana noi, ci


'i5Ja!sii te (m.) 'eJ!sem voi, vi (m.)
':JlJ.X 'i51ii!s te (f.) 'eJ!sen voi, vi (f.)]
irix 'oto lui, lo 1:l1J.X 'i5Jiim loro, li (m.)
::llJ.X 'i5Jiih lei, la 11J.X 'i5Jiin loro, le (f.)

Le forme della 3a persona plurale ricorrono anche come 1:!01;11$ 'ethem e 101;11$
'ethen. Ecco alcuni esempi di utilizzo:

oo7 u? 1JJJ hii 'fs ni5Jen lanu lébem


L'uomo ci sta dando del pane.
,7 'én li !sésep
Non ho argento.
oo7 yes liihem méle!s
Essi hanno un re.
1:l1J.X JJ?·w hamméle!s sole'}) 'i5Jiim 'el-hii 'ir
Il re li sta mandando alla città.
LEZIONE 7 71

39. Vocabolario 7

SOSTANTNI: ll{:!t $i5(')n (senza pl.) termine collettivo per bestiame


piccolo (pecore e capre)
biiqiir (senza pl.) termine collettivo per bestiame
grosso (tori, giovenchi, mucche, ecc.)
giimiil (p l. irreg. gamallim) cammello

VERBI: ,,,
oo? lébem
yored
(senza pl.) pane, cibo
(ptc. att.) scendere, discendere
AGGETTIVI: ,,tPl? 'iisir ricco
?1 dal povero
PARTICELLE: yes c'è, ci sono
Pl$ 'én non c'è, non ci sono

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico:


l. Io ho un/una _ _ _ _ _ _. (casa, giardino, campo, vigna)
2. Ella non ha . (marito, schiavi, denaro, libri)
3. Non abbiamo . (re, giudice, città, cammelli)
4. L'uomo non ha moglie.
5. Essi hanno . (bestiame piccolo, cammelli, oro, argento)
6. Non ci sono alberi sulla montagna.
7. Ci sono molte case nella città
8. Ci sono molti messaggeri qui.
9. Egli ci sta inviando.
l O. Egli sta scrivendo a noi.
11. Egli ci sta dando del pane.
12. Egli sta abitando in esso.
13. Ella li sta inviando.
14. Ella lo sta piantando per loro.

(b) Traduci:
l. 'én 'fs yoseb 'al-hakkisse '. Pl$ 1
2. yes siim. .i:lt?' 2
3. 'én softet yiisiir ba 'ir. . Pl$ 3
4. hammal'ii!sim yoraçfim mehiihiir i:l,ìl, 4
ki 'én liihem lébem siim. •!:l lV oo7 oo? Pl$
72 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

5. hii 'asirim ni5Janim lébem oo7 o,-PtPl?O 5


laddallim hayyi5sal!im siim. .ow
6. hii 'aniisim yi5$a 'im min-hii 'ir 6
wahi5la!sim 'el-hiihiir. .,oo·?l$
7. hanniisim yi5$éJ '61 mehii 'ir 7
wayi5raçjoJ 'el-hanniihiir. . n;,,.,,
. i? m
T T- 't ; •

8. yes lanu bayi1 giiçfol wagan qiiton. u? 8


9. mi hii'aniisim hahi5la!sim ,?;1 9
'el-hii 'ir?
10. hayliiçfim yi5sal!im wa 'i5!salim 10
bakkérem.
11. hu' 'iisir ma 'oçf; yes IO !séseft i? .iX?t ,,tPl? 11
waziihiil!.

(c) Scrivi in ebraico:


l. Il re non ha città e non ha terra.
2. Dove siedono e mangiano i giovani?
3. I ricchi hanno pane ma i poveri non hanno pane.
4. I poveri stanno gridando perché non hanno cibo.
5. I giudici stanno inviando al re i libri, perché in essi ci sono molte
cose buone.
6. Il re mi sta inviando al giudice perché ha un problema (=cosa) diffi-
cile.
7. Qui ci sono molti cammelli.
LEZIONE 8

40. Aggettivi e pronomi dimostrativi

Singolare Plurale

m. :1! zeh questo questi/queste


f. 1"1l{T zo(')1 questa

m. hu' quello 1:!0 hem quelli


f. X,;:J h i' quella Mnniih quelle

I dimostrativi hanno un uso analogo a quello dell'aggettivo.

hii 'fs hazzeh quest'uomo


hii 'issiih hazzo(')J questa donna
hii'aniisfm hii' h questi uomini
hanniisfm hii queste donne

ha 'fs hahu ' quell'uomo


X,00 ha 'fssiih hahf' quella donna
000 hii 'aniisfm hiihem quegli uomini
hanniisfm hiiMnniih quelle donne

In una serie di aggettivi, i dimostrativi si posizionano per ultimi:

hii 'fs hattob hazzeh questo buon uomo


nx·10 hii 'issiih hattobiih hazzo(')1 questa buona donna

La forma senza l'articolo ha lo status di pronome (si confronti quest'uso con


quello dell'aggettivo predicativo):

:1! zeh hii'fs Questo è l'uomo.


nx·r zo(')J hii 'issiih Questa è la donna.
1:],.910 haddabiirfm Queste sono le parole.

Si noti la concordanza in genere e numero, come nel caso dell'aggettivo.


74 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

41. Participi (cont.)

Singolare Plurale
m. bi5neh bi5nim
f. bi5niih niJj bono1
bi5niyiih)
La :1 h finale della forma bi5neh è una mater lectionis per la vocale fi-
nale, non una terza consonante radicale. La radice, in questa classe di verbi,
deve essere considerata di forma variabile, a volte BN-, a volte BNY. Si os-
servi che il femminile ha due forme nel singolare; l'una o l'altra possono es-
sere usate ma bi5niyiih è piuttosto rara.

42. Vocabolario 8

SOSTANTIVI: biniih intelligenza, intuito


P1$ $éçfeq giustizia (cfr.
'es (senza plurale) fuoco (f.)
niil!i' (p l. -im) profeta
VERBI: boneh (ptc. att.) costruire, edificare
:17"l7 'o leh (ptc. att.) ascendere, salire, andar su
nopel (ptc. att.) cadere

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico:


l. questa carestia 6. questo consiglio
2. queste case 7. queste città
3. quella città 8. queste montagne
4. questo denaro 9. quei popoli
5. quellavoto

(b) Trasforma le espressioni dell'esercizio (a) in frasi complete, secondo il


modello: questa carestia Questa è la carestia.

(c) Traduci:
l. dal hanniil!i' hazzeh wa 'én IO .oo7 i? :1!0 ?1 1
lébem.
2. hii'aniisim hii' h 'olim o,7.l7 2
'el-hehiirim. ,i:l,!:J0-?1$
LEZIONE8 75

3. hannal!i'im haysiirim hi5la!sim 3


ba$éçfeq.
4. biniih wabo!smiih tol!o1 mizziihiil!. :1?i:t01 4
5. hii 'es ni5péle1 'al-habbayi1 'aser 5
hahé!siil.
6. ha 'aniisim bonim bayi1 giiçfol 6
bii 'ir hahi'. .X,00
7. rii 'im hii 'iim ki 'én liihem biniih. i:l:J? i:llj;:J 7
8. hu' sole'/:t lanu niil!i' $addiq. u? o?·w 8
9. 'én méle!s birnsiikiim. 9

(d) Scrivi in ebraico:


l. Questi cammelli sono miei (lett. a me) e quei cammelli sono tuoi.
2. Non hai intelligenza.
3. Egli sta salendo verso il bestiame che è sulle montagne.
4. Ella sta cadendo.
5. I ragazzi stanno costruendo una piccola casa vicino al giardino.
6. Il popolo abita (ptc.) in questa terra perché è grande e bella.
7. Egli sta dando fuoco alla città malvagia.
LEZIONE 9

43. Il perfetto di kii1ab

Per ogni verbo ebraico esistono due flessioni verbali complete per persona,
genere e numero. La prima, chiamata perfetto, è formata aggiungendo i suf-
fissi pronominali a un tema relativamente stabile, come illustrato qui sotto

kiitab egli scrisse


katabti io scrissi.
Nella seconda flessione, chiamata imperfetto, viene usato un tema differente
e persona, numero e genere vengono contrassegnati da particelle sia prefisse
che suffisse, come in

yi/sti5b egli scriverà


ti!sti5bniih esse scriveranno.
Cominceremo lo studio del verbo con il perfetto, la cui flessione completa è
la seguente:

kiitab egli scrisse


kiitabiih ella scrisse
katabta tu (m.) scrivesti
kiitabt tu (f.) scrivesti
katabti io scrissi

: IT
kiitabu essi scrissero
katabtem voi (m.) scriveste
katabten voi (f.) scriveste
kiitabnu noi scrivemmo
Si presti attenzione ai seguenti particolari:
(l) In ebraico, l'ordine tradizionale di un paradigma verbale comincia con la
terza persona e procede fino alla prima.
(2) Nel perfetto, c'è una distinzione per genere nella forma della seconda e
della terza persona del singolare e della secona persona plurale. Le altre
forme, inclusa la prima persona singolare e la prima persona plurale, non
distinguono il genere del soggetto.
(3) Le desinenze nel paradigma dato sono comuni per quasi tutti i verbi
della lingua ebraica. Si noteranno molte variazioni nei temi dei vari tipi
78 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

di verbi ma le desinenze in se stesse rimangono abbastanza costanti. La


2a persona maschile singolare ricorre anche con una mater lectionis fi-
nale: kiitabtiih.
(4) Il tema del verbo kiitab cambia in accordo con la forma della desinenza
che viene aggiunta:
a. Davanti alle desinenze non accentate -tii, -t, -ti e -nu il tema rimane
lo stesso come nella terza persona maschile singolare.
b. L'aggiunta delle desinenze -iih e -Ct, entrambe accentate e compo-
ste da una vocale, rende aperta la sillaba finale del tema. Davanti a
queste desinenze la seconda vocale tematica è regolarmente sosti-
tuita da (ridotta in) a.
c. Le desinenze -tem e -ten sono sempre accentate. Poiché esse ini-
ziano con una consonante, la seconda sillaba del tema rimane
chiusa e immutata. La prima vocale tematica, se è in una sillaba
aperta come nel paradigma che stiamo prendendo in considera-
zione, è ridotta in a.
(5) Quando la consonante finale della radice è identica a quella con cui
comincia la desinenza, si scrive solo una lettera, ma con il dagheshforte;
di conseguenza, da 1"11f (egli tagliò) otteniamo ,T:11f kiiratti (io tagliai) e
da (egli si stabilì) otteniamo siikannu (noi ci stabilimmo).
I verbi le cui radici contengono una consonante gutturale, o quelli le cui
radici hanno altre peculiarità fonologiche, come nel caso di boneh, si disco-
stano dal paradigma dato sopra e saranno trattati nelle lezioni successive. I
verbi che hanno radici prive di particolari caratteristiche fonologiche sono a
volte chiamati verbi triconsonanticiforti o regolari.

44. Il significato del perfetto

Vedremo nel corso di questo libro che la traduzione dei tempi ebraici di-
pende largamente dal tipo di frase o di proposizione in cui il verbo è usato.
Nelle frasi isolate degli esercizi di queste lezioni si danno solo due o tre pos-
sibili traduzioni del perfetto:
(l) Tutti i verbi al perfetto, indipendentemente dal loro significato, possono
essere tradotti con il passato remoto italiano (''io scrissi") o con il pas-
sato prossimo (''io ho scritto").
LEZIONE9 79

(2) Tutti i verbi al perfetto che indicano una percezione, un atteggiamento o


una disposizione del soggetto verso un oggetto (piuttosto che un'azione
diretta eseguita sull'oggetto) possono essere tradotti con il presente indi-
cativo:
'iih{fbti io amo (o, come sopra, io amai, io ho amato)
yiiçfa 'ti io so (o io seppi, io ho saputo).
(3) Tutti i verbi al perfetto che indicano stati mentali o fisici del soggetto, e
che di conseguenza non hanno un oggetto diretto, possono essere tradotti
con un predicato nominale al presente indicativo (''essere" + aggettivo):
io sono vecchio (o io sono invecchiato).
(4) Frequentemente in poesia e nelle espressioni proverbiali (ma più rara-
mente in prosa) il perfetto è usato per esprimere un'attività abituale
senza uno specifico valore temporale. Questo tipo d'uso è tradotto gene-
ralmente in italiano con il presente (''io scrivo").

45. L'ordine delle parole nella frase verbale

Nella frase verbale, il verbo è collocato di solito al primo posto, seguito dal
soggetto, dal complemento oggetto e da vari elementi avverbiali.
zii/sar hii 'fs 'et-haddabiirim
L'uomo ricordò le parole.
kiitab hii 'fs 'et-haddiibiir basséper
L'uomo scrisse le parole nel libro.
Non è inusuale trovare il soggetto o qualche altro elemento prima del verbo,
ma un tale ordine nella frase è spesso condizionato da relazioni specifiche tra
proposizioni diverse (di cui si tratterà in seguito) o da enfasi posta sull' ele-
mento che è posizionato per primo.
Il verbo concorda in persona, numero e genere con il suo soggetto. I sog-
getti pronominali sono implicati dalla stessa forma verbale.

zii/sar 'et-haddabiirim
Egli ricordò le parole.
:1l:t.t zii/sariih 'et-haddabiirim
Ella ricordò le parole.
:1l:t.t zii/sariih hii 'issiih 'et-haddabiirim
La donna ricordò le parole.
80 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Nel caso di complementi oggetto determinati si usa la particella -nl$ 'et-,


come spiegato in precedenza.
Il perfetto viene negato con x? lo', che è sempre posto immediatamente
prima del verbo:

TT- ':
,r-11:JT X? lo' zii/sarti 'et-haddiibiir
•.-T

Non ricordai la parola.


L'oggetto indiretto, sempre indicato dalla preposizione la-, tende a prece-
dere l'oggetto diretto quando l'oggetto indiretto è pronominale e l'oggetto
diretto nominale:

i? niitan lo 'et-hii 'issiih


Egli gli diede la donna.
Altrimenti, oggetto diretto seguito dall'oggetto indiretto rappresenta l'ordine
consueto:

i? ::llJX niitan 'otiih lo la 'issiih


Egli la diede a lui come moglie.
niitan 'et-hii 'issiih Iii 'is
Egli diede la donna all'uomo.

46. Le forme della congiunzione 1wa-

Come le preposizioni ba-, la- e ka-, la congiunzione 1wa- (e) cambia forma a
seconda dell'inizio della parola alla quale è unita:
a) Davanti alle consonanti labiali b, o m, la sua forma è u-:
bayit una casa ubayit e una casa
;,·5) poh qui uftoh e qui
mayim acqua umayim e acqua
b) Davanti a una parola che inizia con ya-, la congiunzione e la prima sil-
laba della parola si contraggono in ,, wi-:
yahuçfiih Giuda wihuçfiih e Giuda
yaçfa 'tem voi sapeste wiçfa 'tem e voi sapeste
c) Davanti a una parola che inizia con una qualsiasi consonante (eccetto, y)
accompagnata da a, la forma u-:
Samuele us(a)mu'el e Samuele
LEZIONE9 81

d) Davanti a una consonante gutturale accompagnata da a, eo o la congiun-


zione è rispettivamente 1 wa-, 1we- o 1wo-:
'arii$61 terre wa'arii$61 e terre
'edom Edo m we'eçfom edEdom
'oni flotta wo'oni e una flotta

47. Vocabolario 9

SOSTANTIVI: !:li, yom (pl. irreg. yiimim) giorno; si noti


hayyom, oggi.
tayliih (m.; pl. raro) notte [Si osservi la posi-
zione dell'accento].
miiqom
i:lÌj??i (pl. -o1) posto; luogo
siimayim (pl.) cielo, cieli
VERBI: yiilaçf generare, partorire
qiiba$ raccogliere
zii/sar ricordare
AGGETTIVI: 101$ 'el)iiçf uno (f. irreg. 'aba1); 1?;1 101$ 'el)iiçf
min uno di
PREPOSIZIONI: bén tra, fra; "tra A e B" può essere espresso
con bén A ubén B o bén A waB.
";Jil"lil ba1o!s in mezzo a
':JÌT-1?;1 mitto!s dal mezzo di
AVVERBI: gam anche, perfino, pure [Viene posto di-
rettamente davanti alla parola che mo-
difica, come in gam-hamméle!s, anche il
re, perfino il re].
x? lo' no, non [Avverbio di negazione gene-
rale; viene inserito davanti alla parola
di cui indica la negazione

Esercizi
(a) Indica oralmente il paradigma completo del perfetto per ciascuno dei
verbi che seguono: 11:

(b) Scrivi in ebraico le seguenti espressioni con speciale attenzione alla


forma della congiunzione "e":
l. oro e argento
2. sapienza e conoscenza
82 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

3. consiglio e lavoro
4. bestiame piccolo e bestiame grande
5. servi e cammelli; cammelli e servi
6. un uomo grande e ricco
7. una donna povera e insignificante (piccola)
8. un uomo e una donna

(c) Traduci:
l. yiisal! hii 'is bén-hanniihiir 1
ul!én-hassiiçfeh.
2. qiil!a$ hanniil!i' 'et-hii 'iim r::ll/0-1"11$ 2
hahé!siil haggiiçfol. .
3. bayyom hahu' niiftaliih 'es -1?;1 :17n 3
min-hassiimayim.
4. hiila!sU ha 'iim 'el-hassoftet ol?o 4
hayyiisiir walo' hiila!su • T- ': o
x?1
IT o

'el-hanniil!i' hiiriisii '. .l7t?'l0


5. mi hannal!i'im hahola!sim ,?;1 5
'el-hii 'ir?
6. ballayliih hahu 'yiiraçfu • T o T oiT - T: - -
6
hii 'aniisim mehehiirim.
7. yiisal!nu bato!s ha 'ir walo' X?1 7
hiita!snu min-hammiiqom hahu '. U:t70
8. yiilaçfiih hii 'issiih yaliiçfim 8
rabbim wayiipim.
9. !ami qiiga$fii 'et-hakkésep ,?;17 9
wa 'et-hazziihiil!?
l o. lo 'nafta! 'el)iiçf mehanna 'iirim. •T·-"
1nx T';' -T
x? 10

(d) Scrivi in ebraico:


l. Egli diede sapienza e intelligenza ai profeti.
2. Essi mandarono l'oro e l'argento agli uomini nel tempio.
3. Questo lavoro è molto difficile perché non abbiamo intelligenza.
4. Oggi gli uomini stanno costruendo una casa nella città.
5. Dove scrissero quelle parole?
6. Ricordo che egli mi diede il libro.
7. C'è male in questo luogo.
8. Una delle donne sta lasciando la città.
LEZIONE 10

48. Il perfetto dei verbi con consonanti gutturali in radice

La presenza di consonanti gutturali nella radice di un verbo provoca leggere


modifiche nella flessione del perfetto. Tutte queste variazioni sono semplici
e prevedibili, ad eccezione di quelle che riguardano le radici la cui terza con-
sonante è X (da qui in poi, tali radici saranno designate semplicemente come
verbi III-Aleph) 7 , la cui flessione sarà presa in considerazione separatamente.

3m. s. 'iimaçf biil)ar siima


3 f. s. :11?,1V. 'iimaçfiih biibariih :1l;?,1t;t siima 'iih
2m. s. 'iimadtii biibartii siima 'tii
2 f. s. : • - T
'iimadt r-n1b
: •- T
ba})art (siima 't)
l s. 'iimaçJti ba})arti siima'ti

3 pl. 'iimaçfu biibaru siima'u


2m. pl. 'amaçftem bal)artem sama'tem
2 f. pl. 'amaçften bal)arten sama'ten
l pl. 'iimaçJnu biibarnu siima'nu

Nei verbi I-gutturale (cioè quelli la cui prima consonante radicale è una
gutturale) l'unica variazione rispetto al paradigma standard è la sostituzione
di a con a nelle forme della 2a pers. plurale. Questa sostituzione dovrebbe
già essere familiare al lettore grazie agli esempi dati in precedenza.La stessa
regola vale per i verbi II-gutturale, in cui troviamo a al posto di a nelle forme
biibariih e biibaru.
L'unica forma nel paradigma di siima' (III-gutturale) che richiede com-
mento è essa, così com'è, è anomala. Probabilmente questo tipo di
scrittura è stata usata da coloro che hanno inserito la punteggiatura per mo-
stare la possibilità di scelta: potremmo leggere o siima 'al, ignorando
così il daghesh, o siima 't, ignorando la seconda a.

7 Molte grammatiche ebraiche utilizzano le lettere !l, l7 e ? per designare

rispettivamente la prima, la seconda e la terza consonante radicale. Di conseguenza,


il nostro III-Aleph corrisponde alla più usuale designazione Lamedh-Aleph.
84 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

49. Il perfetto di niitan

Questo verbo ha delle peculiarità nella sua flessione: la seconda n della ra-
dice è sempre assimilata alla consonante iniziale della particella pronominale
ad esso suffissa. Si studino attentamente le forme che seguono; il daghesh è
forte ed indica il raddoppiamento.

1m niitan egli diede


niitaniih ella diede
niitattii tu (m.) desti
r-u1J
: -T
niitatt tu (f.) desti
niitatti io diedi

um. niitanu essi/esse diedero


i:lT;lm natattem voi (m.) deste
11;1m natatten voi (f.) deste
niitannu noi demmo

50. Sostantivi plurali (cont.)

(a) I sostantivi bisillabi con la sequenza -ayi- mostrano una contrazione


regolare nel tema del plurale:

zayit ulivo plurale: zétim


'ayil ariete 'élim

Il sostantivo bayit (casa) ha forma irregolare: biittim. Si noti la ii in


una sillaba chiusa non accentata; il fenomeno è pressoché unico e si verifica
quasi esclusivamente con questa parola.
(b) Ci sono molti sostantivi di due sillabe i cui temi del singolare e del
plurale sono identici. Si tratta di sostantivi in cui entrambe le sillabe non
sono soggette ai mutamenti illustrati nei paragrafi precedenti. Ne sono
esempi:
'el!yon povero plurale: 'el!yonim
gibbOr guerriero gibbOrim
$addiq uomo giusto $addiqim
'ammuçf colonna 'ammuçfim
Si osservi come entrambe le sillabe di questi sostantivi siano o chiuse o
contengano una vocale immutabile lunga.
LEZIONE 10 85

(c) Un piccolo gruppo di sostantivi termina in -eh al singolare. Nono-


stante questa terminazione non sia un suffisso ma parte integrante della ra-
dice della parola, essa non viene mantenuta nel tema del plurale:

:11!?' siiçfeh campo plurale: ni1f?' sadot


mabaneh accampamento mabanot
A questa classe appartengono anche i sostantivi che sono originariamente
participi di verbi III-He (cioè quelli la cui terza consonante radicale viene
indicata come :1): :1l;", ro 'eh, pl. ro 'im, pastore.

51. Vocabolario 10

SOSTANTIVI: gibbOr (p l. -im) guerriero, eroe, uomo valo-


roso
gib'ah collina
mayim acqua [come un plurale senza
singolare]
mabaneh (pl. -ot) accampamento
:1?i07?;1 mill)iimiih battaglia, guerra
pari frutto
VERBI: biil)ar scegliere [questo verbo può reggere il
complemento oggetto per mezzo di
-n l$ 'et-, ma più comunemente lo
regge con il ba: ,:;1 biil)ar bi egli
scelse me]
l!:) hiirag uccidere, ammazzare
yiiçfa ' sapere
liiqab prendere
'iimaçf stare
PREPOSIZIONI: lipné davanti, prima, di fronte a, alla pre-
senza di
Esercizi

(a) Coniuga i seguenti verbi al perfetto:

(b) Traduci oralmente in ebraico:


l. Essi piantarono molti alberi.
2. Ella stette vicino alle case.
3. Tu mi scegliesti.
86 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

4. Essi non scelsero te.


5. Io presi il denaro.
6. Essi uccisero il giovane.
7. Tu (f. s.) prendesti l'acqua.
8. Voi (m. p.) avete mangiato il pane.
9. Noi mandammo i messaggeri dal giudice.

(c) Traduci:
l. nata ·a hii 'aniisim kérem giiçfol l
'al-haggil! 'iih.
2. lo' yiiçfa 'ti ki hu' hiirag l!.:J x? 2
'et-hanniil!i'. -nl$
3. 'iimaçfu hii 'al!iidim hiirasii 'im 1:l,1:fl?O m,1v. 3
lipné hamméle!s.
4. biil)arti balsa laméle!s 'al-hii 'iim 4
haggiiçfol hazzeh. .:1!0
5. niipalu gibbOrim rabbim 5
bammilhiimiih hahi'. .X,;:J;:I
6. yes mal)iineh l!én-hanniihiir 6
ul!én-hehiirim.
7. mi siilab 'ota!sii 'el-hammiiqom n7!?' ,?;1 7
hazzeh? .:1!0
8. mi hiirag 'et-hii 'aniisim o "T • T o T ':
,,;,
-T •
8

9. liiqal)iih hii 'issiih mehappari 9


waniitaniih 'oto Iii 'is. . ;n·x
10. biil)aru hii 'iim 'et-Diiwlçf liihem o;,? ,,'1-nx oy;,
': T • T ': T T o IT
lO
laméle!s.

(d) Scrivi in ebraico:


l. Egli piantò un albero nel mezzo di questo giardino.
2. Essi gridarono a gran voce a causa di questo duro lavoro.
3. Essi si(= a loro) scelsero una terra e vi dimorarono.
4. Gli uomini presero l'oro e l'argento dal tempio. Essi uccisero anche
i profeti che (erano) lì.
5. Ella sapeva che quelle parole (erano) molto cattive.
6. Uno dei giovani cadde in quella battaglia.
7. Essi mi diedero pane e acqua, ma io non diedi loro il denaro.
LEZIONE 11

52. Il perfetto dei verbi 111-Aleph:


m ii$ii(') egli trovò
mii$a'iih ella trovò
lJX*?i mii$a(')tii tu (m.) trovasti
l"IX*?i mii$a(')1 tu (f.) trovasti
,l}X*?i mii$a(')ti io trovai
mii$a'u essi/esse trovarono
ma$ii(')tem voi (m.) trovaste
ma$ii(')ten voi (f.) trovaste
UX*?i mii$a(')nu noi trovammo
Nei verbi III-Aleph, la seconda sillaba del tema nel perfetto presenta ii in-
vece che a nelle forme alle quali è aggiunto un suffisso pronominale che ini-
zia per consonante. Ciò è dovuto al fatto che, ogni volta che originariamente
l' aleph chiudeva una sillaba, esso veniva a cadere, provocando come conse-
guenza l'allungamento della vocale della seconda sillaba. L'aleph viene in-
vece preservato quando si trova all'inizio alla sillaba, come in mii$a 'iih e
mii$a 'lì. Si ricordi, comunque, che l' aleph si trova sempre nella traslittera-
zione, anche quando non viene pronunciato. Si faccia attenzione anche al
fatto che scompare il daghesh lene dalle 1"1 dei suffissi, dal momento che ora,
nella pronuncia, essi sono preceduti non più da una consonante ma da una
vocale.

53. Sostantivi plurali (cont.)

La maggioranza dei sostantivi femminili che terminano in -iih non mostra


alcun cambiamento nel tema davanti alla desinenza plurale:
siiniih anno plurale: siinim
;'Ili T-l toriih legge l"li,ir-1 torot
'ammiih cubito 'ammot
;,:nil barii!siih benedizione barii!sot
;"'?i::Jil bahemiih animale bahemot
tabu'iih prodotto tabu'ot
tapilliih preghiera taftillot
.'
mispiibiih famiglia mispiiM1
88 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Invece, i sostantivi che seguono il modello generale CvCCiih\ in cui le due


consonanti contigue sono diverse (come ad es. in malkiih, regina, e non
come sopra nel caso di 'ammiih ), hanno un diverso tema del plurale:
malkiih regina plurale: malii!sot
[si noti la ii]
gil! 'iih collina gal!ii 'ot
berpiih rimprovero bariiftot
Un caso particolare è quello di :11it?;1 mi$wiih, pl. 1"1iit?;1 mi$W01, dove la è un
prefisso e quindi non fa parte della radice.

54. La particella interrogativa 4 ha-

Qualsiasi frase può essere convertita in una domanda premettendo alla prima
parola una forma adeguata della particella lJ ha-:
n7t?'l1 hasiilab hii 'is... L'uomo ha mandato ... ?
hatol!iih hii 'iire$ È buona la terra?
Davanti alle gutturali la forma della particella interrogativa è normalmente ;:r
ha-:
L'uomo sta in piedi?
Ma se la consonante gutturale è seguita da ii o o la forma usata è Ohe-:
;,7:Jx;,
T • -T';'
he 'iikaltii
-
Hai mangiato?
Davanti a consonanti non gutturali seguite da a la forma è ancora ;:r ha-:
Avete scritto?
Raramente si incontra il raddoppiamento della consonante che segue la par-
ticella, fenomeno già visto nel caso dell'articolo:
hakkatal!tem Avete scritto?

55. Ancora su 'dser

Abbiamo visto sopra (§32) che la particella 'aser indica che l'intero sin-
tagma che la segue si riferisce alla parola che precede la particella. Questo è
vero anche per intere proposizioni, come mostrano gli esempi seguenti:

1 C = consonante; v = a, i, e, o.
LEZIONE 11 89

hakkohen 'aser kiitab 'et-haddiibiir


il sacerdote che scrisse la parola
n7w hammal'iils 'aser siilab hammélels
il messaggero che il re inviò

56. Vocabolario 11

SOSTANTIVI: sém es sole


lJ'!: luna
kolsab (p l. -im) stella
l? 'iiniin nube
l il barii/siih (pl. -ot) benedizione
siiniih (p l. -im) anno
;'Ili T-l toriih (pl. -ot) legge, istruzione, la Legge
VERBI: mii$ii' trovare
biirii' creare
Xli? qiirii' chiamare, nominare; convocare; di-
chiarare, leggere ad alta voce [con
'el: chiamare, invocare (qualcuno);
con la: convocare (qualcuno)]
'amar dire, parlare
CONGIUNZIONI: le(')mor introduce una citazione diretta dopo
verbi del dire; non viene tradotto in
italiano

Esercizi

(a) Costruisci il plurale dei sostantivi che seguono, così come descritto al
§53:
$iiriih (-ot) angoscia
;,?il7 'olah (-ot) olocausto
minbiih (-ot) offerta, dono
'egliih (-ot) giovenca
;,??i? qaliiliih (-ot) maledizione
masilliih (-ot) strada, via
mamlii/siih (-ot) regno
'e$iih (-ot) consiglio
;"ij?Q l)uqqiih (-ot) statuto
;,??tW simliih (-ot) mantello
90 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

:1:fllì 'ariibiih (-ot) deserto, steppa


batU!iih (-ot) vergine
magilliih (-ot) rotolo

(b) Traduci oralmente in ebraico le seguenti espressioni. Converti poi


ognuna di esse in una domanda con l'aggiunta del prefisso lJ ha- nella sua
forma appropriata:
l. Egli stette davanti al re.
2. Essi ammazzarono i guerrieri nella battaglia.
3. Voi (m.) sapevate che la città (era) su una collina.
4. Io ho preso il frutto.
5. Tu ci hai scelto.
6. Non abbiamo acqua.
7. L'uomo ricco ha bestiame grosso e cammelli.
8. Tu sei sceso al fiume.
9. Tu (m.) mangiasti il pane.

(c) Traduci:
1:!,"'910 l
. X?1 2
,otç 3
•T• •- •T
tzj,
"T:---
4
X,;:J;:I 5
.r::ll/0 n7tç 6
.,oo·?l$ nl$ ;? 1
Xl:f Xl:f ,?;1 8
1:l,!:fl0 :1lir-1;:1 9
?i p 1o
.:1l;l0 11
1:l,!:fl0 iX?,1 ?ij?ilr::ll;:j"'?l$ Xli? 12

(d) Scrivi in ebraico:


l. Egli creò il sole, la luna e le stelle.
2. Hai trovato il libro nella casa?
3. Ha detto loro che (ki) la legge è giusta?
4. Questa benedizione è per noi e per coloro che dimorano in mezzo a
questo popolo.
LEZIONE 11 91

5. La nube stette sopra la terra.


6. Dove ha trovato (m.) il bestiame piccolo?
7. Il re convocò il profeta, ma il profeta non andò al palazzo.
8. Avete ricordato (m.) questa legge e le parole che io ho scritto in essa
per voi?
LEZIONE 12

57. Il perfetto dei verbi 111-He: biiniih

biiniih egli costruì


biina1iih ella costruì
biini1ii tu (m.) costruisti
biini1 tu (f.) costruisti
biini1i io costruii
biinu essi/esse costruirono
't • ;
bani1em voi (m.) costruiste
bani1en voi (f.) costruiste
biininu noi costruimmo
Si noti che la vocale tematica nella prima sillaba si comporta in maniera
piuttosto regolare. Il tema stesso è variabile (biiniih, biina1-, biini-, bani-,
biin-); bisogna poi ribadire che la :1 della 3a persona maschile singolare non
è propriamente una consonante radicale ma una mater lectionis della vocale
finale. Conviene, comunque, seguire la grammatica tradizionale e parlare di
questa classe di verbi come III-He.
Quando un verbo III-He è anche I-gutturale, nelle forme della 2a persona
plurale si trova la sostituzione regolare di a con ii:

i:lJ;1,7l? 'iili1em voi (m.) saliste


11;1,7l? 'iili1en voi (f.) saliste
Il verbo hiiyiih (essere) si coniuga regolarmente come appartenente
alla classe dei verbi III-He; solo la 2a persona plurale mostra una peculiarità,
con e al posto di ii:
voi (m.) foste

58. Suffiso di direzione :"19 -iih

Il suffisso -iih aggiunto ad un sostantivo indica il movimento o moto a luogo.


Esso si incontra sia con nomi propri che con nomi comuni; in quest'ultimo
caso, con o senza l'articolo. Questo suffisso non è mai accentato e si diffe-
renzia perciò dalla desinenza femminile -iih. Poiché il suffisso -iih di dire-
zione non può essere aggiunto a tutti i sostantivi, è preferibile imparare indi-
94 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

vidualmente ciascuna forma, senza attardarsi nell'analisi dettagliata di tutti i


cambiamenti minori che si producono nel tema. La lista che segue contiene
le più importanti parole utilizzate con questo suffisso e i relativi significati:

Sostantivo Sostantivo con suffisso di direzione

n,$ 'ére$ 'ar$iih verso la terra, verso


il paese, al suolo
verso la casa,
bayi1 habbay1iih
bay1iih } verso casa
,;:l har :1100
:110
haharah
hériih } verso la montagna,
verso i monti
miçfbiir miçJbiiriih verso il deserto
'ir hii 'iriih verso la città
siimayim ha8siimaymiih verso il cielo
mi$rayim mi$raymiih verso l'Egitto
yarnsii/a(y) im yarusii/a(y)miih verso Gerusalemme
négeb négbiih verso il Neghev\
verso sud
?xl(} sa'ol ;,?·xl(} sa '6/iih verso lo Sheot2

Si faccia attenzione poi in modo particolare all'utilizzo della particella negli


avverbi di direzione:

'anah verso dove? verso quale luogo? (si confronti con


sammiih là, verso quel luogo (si confronti con 1:llV)
Mnniih qui, qua, verso questo luogo (si confronti con ;,·5))

Similmente si noti l'uso della particella con i termini indicanti i punti cardi-
nali:

$iipon nord $iiponiih verso nord


qéçjem est verso est
l?i,r:J témiin sud témaniih verso sud
yiim mare, ovest yammiih verso il mare, verso ovest

1 Parte meridionale della Palestina; il Sud in generale.


2 La residenza dei morti.
LEZIONE 12 95

59. Vocabolario 12

Nota speciale: i titoli utilizzati più di frequente nell' AT per designare Dio
sono 'elohim e :11:1, Yhwh.
(l) è una parola plurale, generalmente utilizzata come singolare.
Può significare "dèi, divinità" quando è usata come plurale e "Dio" quando è
usata come singolare o come plurale, con o senza l'articolo.
(2) :11:1, è il nome di Dio. Per ragioni di osservanza religiosa o di supersti-
zione :11:1, era letto come 'açjoniiy (lett. "miei signori, mio Signore").
Non è certo quando questa pratica abbia avuto inizio ma è probabile che sia
precedente all'era cristiana. I masoreti indicarono questa sostituzione appli-
cando a :11:1, i punti vocalici - leggermente modificati - di 'açjoniiy, da cui
L'interpretazione letterale di quest'ultima forma come Yahowiih =
Jehovah risale ai tempi moderni.
Entrambi questi termini si comportano in maniera irregolare quando vi si
prefiggono delle preposizioni: lo X iniziale nella pronuncia si perde:

be(')lohim ba(')çJoniiy
o,;:l?x? le(')lohim :11:1,? la(')çJoniiy
ke(')lohim ka(')çJoniiy

Coloro che desiderano leggere :11:1, come Yahweh, la pronuncia originaria


più probabile, devono ricordare di punteggiare queste preposizioni come
baYahweh, laYahweh, ecc.
Quando il nome :11:1, ricorre insieme con il primo viene letto e
punteggiato come ;,;;,;,. Questo accorgimento serve per evitare la ripetizione
'açjoniiy 'açjoniiy che altrimenti si avrebbe nella lettura.

SOSTANTIVI: 1'P!i1 bari1 alleanza, patto (f.)


1lJ ben grazia, benevolenza
yasu 'ah (pl. -o1) salvezza, liberazione, vittoria
:1Q?,1!{l sim/:tiih (pl. -o1) gioia
VERBI: :1f?'l? 'asah fare, produrre, agire, svolgere
rii'iih vedere
1"11f kiira1 tagliare; 1"1,!i11"11f fare un'alleanza
l.' nasa partire, viaggiare
PREPOSIZIONI: 'im con, insieme con
f ka come,cosìcome,secondo
96 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

'e1
} con, insieme con
-1"11$ 'e1-
NOTA:
Si faccia attenzione all'espressione idiomatica come in
111 Davide trovò grazia agli occhi del re.
oppure Il re si affezionò a Davide.
Il re fu ben disposto verso Davide.

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico le seguenti espressioni:


l. In quel giorno egli fece un'alleanza con il re.
2. Il ragazzo trovò grazia agli occhi del profeta.
3. Una grande voce si levò verso il cielo.
4. Essi salirono verso la città con il popolo.
5. Essi costruirono una casa in quel luogo.
6. Chi ha fatto questa cosa cattiva?
7. Hai agito secondo le parole che sono lì?
8. La donna cadde al suolo.
9. Essi partirono dal mezzo della città verso la montagna.
l O. Anche quegli uomini non ricordarono.

(b) Traduci:
.r::ll/7 :1f?'l? l
J710 2
.:1:T:1
.- TT-
n,tb:11:1
"tT•T"t
3
.r::ll/:J-111$ :11;,, 1"11f 11,ìi10-11l$ 4
.ow :11:1, :1lJ?tW 5
6
111'1, 7
. 1ii!t0 8
. :1f?'l? 9
. ow :11J7V. 1o
m;rl.f 1"1,ìi10-1"1l$ x? 11
(d) Scrivi in ebraico:
l. Chi ti ha detto che l'accampamento è vicino al fiume?
2. L'uomo è un giudice giusto.
LEZIONE 12 97

3. Hai visto la luna e le stelle?


4. Dio non trovò un uomo retto nella città malvagia.
5. Queste sono le parole che abbiamo visto nella legge.
6. Grande e buona è la terra che il Signore ha creato.
7. In quell'anno il popolo partì da quella terra.
8. La donna trovò grazia agli occhi del re.
LEZIONE 13

60. Frasi con predicato nominale

Uno dei più semplici tipi di frase in ebraico è quello in cui due sostantivi (o
due sintagmi nominali) sono giustapposti per formare una proposizione:

111 Diiwld mélels tob (l)


Davide è un buon re.

I pronomi dimostrativi hu ', X,;:J hi', e i loro plurali sono spesso usati in
frasi di questo tipo nel modo seguente:

111 Diiwld hu' mélels tob (2)


111 Diiwld mélels tob hu' (3)

Nonostante sia probabile che l'uso dei pronomi dimostrativi ponga una mag-
giore enfasi su un particolare elemento della frase, è impossibile determi-
narne tale sfumatura con accuratezza, dal momento che non sono ovvia-
mente disponibili individui che parlano l'ebraico biblico. È verosimile che la
(2) risponda alla domanda "Chi è un buon re?" e la (3) alla domanda "Chi è
Davide?", mentre il tipo (l) è una semplice asserzione di fatto, che non pre-
suppone alcuna domanda specifica.

61. Il verbo hiiyiih (essere)

Nelle lezioni precedenti abbiamo studiato quattro tipi di frasi non verbali:

(l) con predicato aggettivale: tob ha 'is


(2) con predicato avverbiale: ha 'is babbayi1
(3) con predicato di esistenza: yes 'is
(4) con predicato nominale: 111 Diiwld mélels tob

Nessuna di queste frasi ha uno specifico valore temporale, il quale dipende


piuttosto dal contesto in cui esse ricorrono. Tutte, però, possono essere con-
vertite in frasi verbali utilizzando il verbo hiiyiih, che al perfetto ha la va-
lenza temporale propria di quella forma:

(l) L'uomo era buono.


100 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

(2) hayah ha 'is babbayi1 L'uomo era nella casa.


(3) hiiyiih /sésep C'era dell'argento.
(4) 111 Diiwld hiiyiih mélels tob Davide fu un buon re.

Ognuna di queste frasi può essere trasformata in negativa con x? lo'. Si noti
che viene sostituito da in (3) e che una frase con predicato di non-esi-
stenza come diventa x?.
In frasi del tipo

111 hiiyiih l)iiwld lamélels tob

la preposizione aggiunge al verbo "essere" la sfumatura del "diventare". No-


nostante una frase di questo tipo stabilisca un rapporto di equivalenza tra due
elementi nominali, come nella frase di tipo (4), essa appartiene comunque al
tipo (2).
Si faccia attenzione all'uso seguente di 7:
:11!?' hiiya1iih Siiriih la 'Abriihiim la 'issiih

La frase può essere tradotta come "Sara divenne la moglie di Abramo" o


7
"Sara era la moglie di Abramo". Se dovessimo sostituire con :p, la sfuma-
tura di significato sarebbe invece quella di "agire al posto di o con il potere
di, ma non esserlo veramente":

hiiyiih hii 'is /anna 'ar ka 'ab


L'uomo era come un padre per il giovane.
Oppure L'uomo divenne come il padre del giovane.

Certamente l'espressione 7 in quanto forma al passato di 7 , può es-


sere utilizzata per tradurre l'idea di possesso al tempo passato:

hiiyiih $O(') n la 'Abriihiim


Abram possedeva/aveva del bestiame

Frasi il cui predicato è un participio, come ad esempio "l'uomo


sta (stava) scrivendo", vengono trasformate con l'uso di solo raramente.
Il motivo di ciò diverrà chiaro più avanti quando avremo iniziato la sintassi
della narrativa ebraica.
LEZIONE 13 101

62. Sostantivi plurali (conclusione)

I sostantivi femminili che terminano in -e1, -a1, -ii1, -i1, -o1, o -Ct1 mostrano
grande varietà di forme nel plurale. Le parole che seguono costituiscono un
campione sufficientemente esemplificativo di questo gruppo. Le forme dei
sostantivi appartenenti a questo gruppo devono essere imparate una per una
man mano che si presentano. Nessuna di esse, infatti, rappresenta un tipo
frequente.

ba1 figlia plurale: biino1


'el tempo 'ittim
1"171 déle1 porta 1"1i1"171 dalii1o1
-:.; .
mismére1 servizio, ufficio 1"1i,?itp?;1 mismiiro1
battii1 peccato battii'o1
bani1 lancia bani1im
mal/sCt1 regno mal/sCtyo1

63. Vocabolario 13

SOSTANTNI: battii(')1 (pl. peccato (f.)


i:li?Q balom (pl. -o1) sogno
ba1 (pl. figlia
'émiih paura, timore, terrore, spavento
siftbah (pl. -o1) serva, schiava
'iimiih (pl. irreg. domestica,
schiava
VERBI: hiiyiih essere, diventare (con 7)
X!tO biitii' peccare (contro: 7)
o?o biilam sognare
lii/sad catturare, fare prigioniero

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico:


l. Samuele è un giudice giusto.
2. Gerusalemme è una grande città.
3. Questo servo è un uomo retto.
4. Il sole e la luna stanno nei cieli.
5. La benedizione che egli ha pronunciato è buona.
102 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

6. La nuvola è molto grande.


7. Ci sono molte stelle nel cielo.
8. Egli ha molte figlie.
9. I guerrieri sono nell'accampamento.

(b) Rendi le frasi dell'esercizio (a) al tempo passato utilizzando la forma ap-
propriata del verbo

(c) Traduci:
x,00 o,-wo-nl$ 1
.,T:l?t7o oi?Q;:i :1t11:li?Q ,T:l?t7o 2
:107W 3
.:11;,,7 4
,7 5
x? 6
.o,-wo-nl$ 7
8
.o7o 1:l,!:fl0-1"1l$ 9

(d) Scrivi in ebraico:


l. Non abbiamo fatto alcuna alleanza con questo popolo.
2. Non c'era gioia nella città quel giorno.
3. Non trovammo favore agli occhi del profeta.
4. Dove ti hanno trovato?
5. Queste parole sono una grande benedizione per il popolo.
6. Il re è un uomo giusto e retto.
LEZIONE 14

64. Il perfetto di Cii( qiim e bii'

I due verbi !:li? qiim (egli si alzò) e l9 bii' (egli venne) rappresentano un
nuovo tipo di radice verbale, non menzionato prima. Per quanto concerne la
loro flessione verbale, questi verbi hanno essenzialmente radici biconsonan-
tiche, ma poiché a volte sono associati ad essi sostantivi che presentano
un'altra forma della medesima radice, cioè radici che hanno come seconda
consonante radicale un Waw o uno Yodh, nelle grammatiche tradizionali
queste radici sono classificate come 11-Waw o 11-Yodh. Essi sono anche
chiamati Verbi Vuoti. In un tipico dizionario d'ebraico biblico !:li? e l9 sono
elencati sotto le radici i:l1ji e rispettivamente. La distinzione tra radici 11-
Waw e 11-Yodh diverrà chiara solo più avanti, quando alcune particolari
forme saranno prese in considerazione; al momento la distinzione è irrile-
vante. !:li? verrà considerato come il modello di questa classe:

.l.
!:li? qiim egli si alzò qamu essi/esse si alzarono
:1?ii? qamah ella si alzò
qamtii tu (m.) ti alzasti qamtém voi (m.) vi alzaste
T;! qamt tu (f.) ti alzasti qamtén voi (f.) vi alzaste
qamti io mi alzai qamnu noi ci alzammo

Si osservi che la vocale tematica è breve per tutte le persone eccetto che per
la 3a. La lunghezza della vocale tematica dipende quasi esclusivamente dal
fatto che la sillaba tematica sia aperta o chiusa. Diversamente dai verbi stu-
diati in precedenza, nelle forme della 3a femminile singolare e della 3a plu-
rale l'accento rimane sul tema.
Poiché presenta X come consonante finale della radice, troviamo qui lo
stesso tipo di variazioni già osservate per Il paradigma completo di
questo importante verbo è il seguente:

bii' egli venne ba'u essi/esse vennero


ba'ah ella venne
ba(')Ja tu (m.) venisti !:l bii(')Jem voi (m.) veniste
ba(')1 tu (f.) venisti l bii(')Jen voi (f.) veniste
,l} ba(')Ji io venni ba(')n a noi venimmo
104 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Il tema del participio in questi verbi è lo stesso di quello della 3a persona


maschile singolare del perfetto:

Singolare Plurale
m. !:li? qiim i:l,?;1i? qiimim
f. :1?ii? qiimiih qiimo1

In queste forme l'accento cade regolarmente sull'ultima sillaba. Si faccia at-


tenzione al fatto che la forma femminile singolare del participio si distingue
dalla 3a femminile singolare del perfetto solo per la posizione dell'accento:
qamiih, ella si alzò, ma :1?ii? qiimah, alzandosi. Nel caso di una frase
come

- se non abbiamo a disposizione il contesto in cui la frase ricorre - possiamo


tradurre "l'uomo si alzò" (perfetto) o "l'uomo si sta alzando" (participio).
L'unico criterio che può essere applicato ad una frase isolata è che il perfetto
più spesso precede il soggetto, mentre il participio lo segue. La forma ver-
bale nella frase di sopra allora, in assenza di altre informazioni, è più proba-
bilmente un participio.

65. Le preposizioni min e ktJ con suffissi pronominali

mimménni dame mimménnu da noi


mimma!sii da te (m.) i:l#?;1 mikkem da voi (m.)
mimme!s da te (f.) 1#?;1 mikken da voi (f.)
mimménnu da lui mehem da loro (m.)
mimménniih da lei mehen }
_h.!. _h da loro (f.)
me enna

kiimoni come me kiimonu come noi


kiimo!sii come te (m.) kii!sem come voi (m.)
kiimo!s come te (f.) kii!sen come voi (f.)
kiimohu come lui i:l:Jf kiihem come loro (m.)
kiimohii come lei 10f kiihen come loro (f.)

Le forme dei suffissi pronominali aggiunti a queste due preposizioni sono


piuttosto diverse da quelle già studiate. Nonostante una comparazione possa
LEZIONE 14 105

essere d'aiuto, la cosa migliore è imparare queste forme come un nuovo pa-
radigma.
Le forme kiimoni ecc. possono essere usate nel senso quasi-pronominale
di "qualcuno come me" ecc.

'én kiimohu bii 'are$


N on c'è nessuno come lui sulla terra.
Oppure Non c'è (nessuno) uguale a lui sulla terra.

66. ;:, kiil

La parola ?j kol in una forma o nell'altra corrisponde più o meno all'italiano


"ciascuno, ognuno, ogni, tutti (es. i giorni), l'intero (es. giorno)". Si tratta di
una forma invariabile, che precede il sostantivo cui si riferisce e che può es-
sere unita ad esso con il maqqep nella forma -?f kol- oppure rimanere sepa-
rata nella forma?"::> kol. Gli esempi che seguono rappresentano il suo uso ti-
pico. Si presti molta attenzione alle differenze tra le costruzioni tradotte con
"ciascuno, ognuno, ogni" e quelle tradotte con "tutto, l'intero".

i:li,-?f kol-yom ciascun giorno, ogni giorno


kol-hayyom tutto il giorno, l'intero giorno
kol-hayyiimim tutti i giorni

kol- 'ir ciascuna città, ogni città


kol-hii 'ir tutta la città, l'intera città
o,-wo-?f kol-he 'iirim tutte le città.

L'espressione kol- 'aser è usata come una locuzione relativa "tutto


ciò che (o tutto quel che)". Quando svolge la funzione di oggetto di un
verbo, essa è preceduta da 'e1-:

i? lN nii1an lo 'e1-kol- 'aser qiiniih


Egli gli diede tutto ciò che aveva acquistato.

Insieme a un aggettivo ?f assume un senso pronominale indefinito:

tzl10-?f qualcosa di nuovo


106 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

67. Vocabolario 14

SOSTANTIVI: ,7f kali (pl. irreg. vaso, utensile


'érel! sera
107W. sull)iin (pl. -61) tavolo
bi5qer mattino
VERBI: !:li( qiim alzarsi, levarsi, sorgere
i:lf?' siim mettere, situare, collocare
bii' venire, entrare (può essere seguito
da un complemento di luogo senza
una preposizione)
$iim digiunare
giir soggiornare
:11JW sa1ah bere
ALTRI: 'açj (prep.) a, fmo a (distanza), vicino,
fino a quando
?j /Wl tutto, ciascuno, ogni

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico:


l. egli è migliore di me
2. non c'è nessuno come noi
3. egli prese da noi il denaro
4. hai visto una donna come lei?
5. in tutta la terra che è davanti al popolo
6. ogni gioia e ogni salvezza che vi ho dato
7. tutti i peccati che tu hai peccato
8. ogni patto che ho fatto con il popolo
9. tutto l'oro e tutto l'argento
10. tutto ciò che possiedo (lett. tutto ciò che è a me)

(b) Traduci:
i:lj( X?1 l
.i:lt?' i:llJX X?Lj U?,1W 2
i:l0 3
T T • • -
;,:smv, ;,n,;, o;,? ;,?;,,.
T ; T ; IT 't T • T ; T ; • ;
;,,,:11;, i:ll7:1
T • T T T T
4
x?1 oo7 x?1 5
LEZIONE 14 l 07

.:110 ol?o 6
. W 7
. 8
.oo7 9
. :1! 1o

(c) Scrivi in ebraico:


l. Ella non vide gli uomini che venivano sulla strada verso la città.
2. I retti stanno digiunando giorno e notte.
3. Oggi Dio ci ha dato una grande vittoria.
4. A sera egli partì per Gerusalemme.
5. Il Signore è Dio, e non c'è nessuno come Lui sulla terra e nei cieli.
6. Misero un grande tavolo di fronte al re.
7. Sedettero lì tutta la notte fino al mattino.
8. I peccati che abbiamo commesso sono molti e grandi.
LEZIONE 15

68. Il perfetto di =;,Q siibab

La radice verbale di questo tipo è particolare per il fatto di avere identiche la


seconda e la terza consonante. Il perfetto si presenta come segue:

siil!al! egli circondò


siil!iil!iih ella circondò
sabb01ii tu (m.) circondasti
sabb01 tu (f.) circondasti
sabb01i io circondai

siil!iil!u essi/esse circondarono


sabb01em voi (m.) circondaste
sabb01en voi (f.) circondaste
sabbOnu noi circondammo

Qui troviamo una nuova particolarità: davanti a tutti i suffissi che comin-
ciano per consonante il tema è sabbo-. Nei casi rimanenti le forme sono
relativamente regolari; tuttavia, si faccia attenzione alla ii al posto di a, in ac-
cordo con § 11 (2).
Quando le ultime due consonanti della radice sono una gutturale o r, le
forme nelle quali ci aspetteremmo un raddoppiamento sono sostituite da
forme che mostrano un allungamento di compensazione.

'arar egli maledisse


'iiriiriih ella maledisse
'iiro1ii tu (m.) maledicesti
'iiro1 tu (f.) maledicesti
'iiro1i io maledissi

'iiriiru essi/esse maledissero


'iiro1em voi (m.) malediceste
'iiro1en voi (f.) malediceste
'iironu noi maledicemmo
LEZIONE 15 111

In alcuni casi specifici, gli avverbi i:llV e possono essere usati al posto di
un pronome:
la città nella quale egli si stabilì la città che egli si stabilì là
ow hii 'ir 'aser yiisal! siim

la città alla quale egli andò la città che egli andò colà
":J7o hii 'ir 'aser hiila!s sammiih

Il pronome riassuntivo è facoltativo quando si riferisce all'oggetto di-


retto del verbo:
l'uomo che ho mandato l'uomo che ho mandato lui
inx ,T:107!?' hii 'fs 'aser siikibti 'i51o

o semplicemente (e di norma) ,T:107!?'


In questo paragrafo e nei precedenti(§§ 32, 55) abbiamo presentato l'uso
più comune di in quanto corrispondente all'uso dei pronomi relativi
dell'italiano. Si possono incontrare però molti casi nell'uso di che non
trovano corrispondenza nell'esposizione data qui. La maggior parte di questi
casi, tuttavia, può essere affrontata se si tengono a mente due tendenze gene-
rali:
(l) tende ad assumere il significato della locuzione relativa "ciò
che". Come tale, esso può trovarsi come congiunzione all'inizio di una pro-
posizione con il significato di "il fatto che ... " e può assumere di conse-
guenza il significato di "dal momento che, poiché" o di qualche altra con-
giunzione che in italiano introduce una proposizione subordinata. Una classi-
ficazione esaustiva di tutti questi usi va oltre la finalità di una grammatica
elementare come questa.
(2) Dal momento che può assumere uno status di pronome indipen-
dente (''ciò che"), può essere trovato occasionalmente con una preposizione
che lo precede, contrariamente a quanto previsto dall'uso comune.
Esempi di queste tendenze sono le espressioni seguenti, utilizzate nor-
malmente come congiunzioni

ya'an 'aser perché, a causa di (lett. a causa del fatto che)


'abaré 'aser dopo
ka'aser come, secondo, quando
112 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

Infine, nonostante la maggior parte delle proposizioni relative sia segna-


lata dalla presenza di è sempre possibile usare una proposizione che si
riferisce ad un sostantivo precedente senza aggiungere alcuna indicazione
formale della relazione tra di essi (per descrivere questo fenomeno viene
usato il termine asindeto):

Gn 15,13 i:l:J? x? fl$il in una terra (che) non (è) loro


1Sam6,9 u? :1li??;1 Fu un caso fortuito (che) capitò a
noi.
Questo tipo di proposizione relativa è più frequente in poesia che in prosa,
soprattutto dopo un antecedente indeterminato che dopo uno determinato per
mezzo dell'articolo.

71. Vocabolario 15

SOSTANTIVI: mi$wiih (pl. -i51) comandamento


,;x 'or (p l. -im) luce
':JtVfi Mse!s oscurità, tenebre
'oyeb (p l. -im) nemico
VERBI: siibab circondare, girare, aggirare
'arar maledire
'iizab abbandonare
'iibar attraversare (un luogo);
trasgredire (un comandamento)
yiiras ereditare
sa/sa/:1 dimenticare
CONGIUNZIONE: ka'aser come, secondo, quando

Esercizi

(a) Traduci oralmente in ebraico:


l. il vaso in cui c'è acqua
2. l'uomo che il re ha convocato
3. la casa in cui trovammo un tavolo
4. la sera in cui mangiammo e bevemmo
5. il popolo con cui egli sta dimorando
6. il giorno durante il quale (lett. in cui) digiunammo
LEZIONE 15 113

7. la nuvola dalla quale uscì il fuoco


8. l'anno in cui molti caddero in battaglia
9. la legge in cui (ci) sono benedizioni e saggezza
l O. i cieli in cui egli creò il sole, la luna e le stelle

(b) Traduci:
.r::ll/0 otv 1
.,;,x
• • o -.
oy;,-nx1 ,n·x
T T 't o • T ; - T 't
2
u? nx·r 3
1:li?Q ,T:1?,170 4
.,;x oo7 r::ll/0 5
.1:li, Xli? ,iX71 ":JtVfi7 Xli? 6
:11:1,7 ,7 7
. r::ll/0-1"11$1 ,D·x
.ol/o-?f-nl$ 8
9
.oo7 10

(c) Scrivi in ebraico:


l. La luce è migliore delle tenebre.
2. Hai dimenticato le parole che io ti avevo scritto nel libro?
3. Ho trasgredito tutte le leggi e tutti i comandamenti che tu mi hai
dato.
4. Il Signore maledisse la città cattiva e tutto il popolo malvagio che
era in essa.
5. Non ci sono nemici in questo paese (lett. terra).
6. Il vecchio mi diede un buon consiglio, perché sapeva che io non
avevo fatto quelle cose cattive.
GLOSSARIO EBRAICO- ITALIANO
I verbi sono elencati secondo la radice. I tipi di coniugazione sono abbre-
viati come segue:

Q Qal H Hiphil
N Niphal Ho Hop hai
p Pie! Ht Hithpael
Pu Pual Po P o/el

Tutte le altre parole sono elencate alfabeticamente così come appaiono.


Rimandi come ad es. Al c o B3c si riferiscono rispettivamente alle appendici
A e B. Tutti gli altri riferimento sono a paragrafi della grammatica.

amore (A60b)
iN oppure
1ÌN (fm) luce (A5a)
(61) padre, antenato (Alc)
Uriah
perire, essere distrut-
niN (61) segno, presagio (A5a)
to (B4b); H. distrug-
TI$ allora, in quel tempo
gere, uccidere
acconsentire (B8e) 1!'N (du. orecchio (f.) Al l
veramente, certamente; co- nl$ fratello (Ald)
munque, tuttavia iO!$ uno solo (m.)
(fm) pietra (f.) A7a ninl$ sorella (f.) A86
Abraham TlJI$ afferrare, prendere,
Abram = Abraham tenere (108, B4b)
l:l11$ Adamo; uomo; umanità altro; f. pl.
(80)
terra, terreno, suolo (A64b) dopo (prep.); in seguito
lil$ (fm) signore, padrone (prep.) dopo; (cong.) +
(A29a) dopo che; + in seguito a
amare (B4c) una sola (f.)
418 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

da quale posto, da dove? (A10b)


(fm) nemico (A35) quattro (f.)
dove? in quale posto? quattro (m.)
come? in quale modo? quaranta
;'17tl$ paura, timore, terrore (cfr. Arca (dell'alleanza); con
A55, 56) l'articolo 1Ì11$:j (A22)
non c'è, non ci sono maledetto (A30a)
dove? leone (cfr. A31 b)
uomo, marito (A4c) leone (A52)
';Jl$ sicuramente, certamente; (11N) H. allungare (tr.), es-
ma, tuttavia, solo sere lungo (intr.)
mangiare (B4b) 111$ maledire (B9b)
cibo (A11) (61) paese, terra (f.) A7a
71$ a, verso Wl$ fuoco (f.) A3e
71$ (fm) dio; Dio (A3b) donna, moglie
questi, queste; 40 (A58b)
dei; Dio (59; cfr. A22) l:llVI$ essere colpevole;
(fm) migliaia (181; A7a) (agg.) colpevole
se 1i7i(!i}l$ Ascalona
l:ll$ madre (f.) A3e (pron. relativo) chi, cosa,
domestica; schiava che; (cong.) che, poiché, a
(A54e) causa di
N. essere confermato, -111$111!$ particella dell'oggetto di-
sicuro, degno di fiducia; H. retto
credere, fidarsi -111$111!$ con, insieme con
veramente, certamente, dav- T;ll$ tu (f.) 81
vero ;"JJ:IN tu (m.) 81
dire, parlare (B4b) 1Ì111$ (61) asina (f.) A29a
verità (A76) voi (m.) 81
verso dove? verso quale 7i?jJ;ll$ ieri
luogo? voi (f.) 81
noi (81) voi (f.) 81
io (81)
io (81)
(fm) prigioniero (A28a)
raccogliere (B4a) in, con (strumentale);
1t;,ll$ legare, incatenare, (+ inf.) quando, mentre
fare prigioniero (B4a) (61) pozzo, buca (A20a)
(du. naso, narici, fac- (fm) vestito (A7c)
cia; collera (A2a)
+ eccetto che; a meno solo, da solo; 142
che (61) bestia, animale; 80
vicino, accanto, presso (A65c)
ITALIANO-EBRAICO 419

venire, entrare alleanza, patto (A83)


(B7e); H. portare fuggire (B2b)
H. percepire, conside- P. benedire
rare, capire; far capire (61) benedizione (A64a)
(61) pozzo, cisterna (A5a) corpo, carne;
kol-biisiir l'umanità (A25a)
provare vergogna,
essere confuso (B7d) figlia (A 74)
disprezzare (B8a)
(fm) giovane uomo (A30b)
testare, provare, esa-
riscattare (B2a); N.
minare (B2a)
pass.
scegliere (ogg.
B2a (fm) guerriero, eroe; +
fidarsi di, confidare idem (A43)
in (B2a) (61) collina (A61a)
tra, 47 padrona, signora (cfr. ASl)
intelligenza, intuito (A56) grande, grosso (A29a)
casa (Al3c) essere (diventare)
piangere, fare la- grande, grosso; crescere
mento (B8a) (Blc); H. magnificare, ren-
ingoiare (B2b) dere grande
non (particella che nega il capretto (A31a)
verbo all'infinito; 115) (11:1) soggiornare (B7a)
figlio (A3c) rallegrarsi (B7b)
costruire, edificare rivelare, scoprire; an-
(B8a); H. causat., N. pass. dare in esilio (B8a); N.
affinché, a scopo di pass.; H. deportare, con-
attraverso; attorno a; a fa- durre in esilio
vore di; 174 Galaad
agli occhi di, secondo anche,perfino,pure
(fm) signore, proprietario, cammello (A25d)
padrone, marito; 121 (A9) giardino; §21
bruciare (tr. ed intr.) (A2a)
B2a; P. bruciare (tr.), con- rubare (Bla)
sumare completamente rimproverare (B2a)
profitto, guadagno, vantag- (fm) residente temporaneo,
gio o beneficio, utilità; straniero, esule (A3b)

,
quale vantaggio? (A8b) (W1l) P. cacciare (via),
spaccare (B2b)
mattino (Al l)
(coli.) bestiame grosso
(!l} P. Wjp:;l cercare (fm) parola, affare, cosa,
creare (B2c); N. pass. avvenimento; a cau-
420 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

sa di, a vantaggio di lujah, lodate Yah(weh).


P. 1#1 parlare l:l7i:) qui
miele (A18) 00 essi; quelli
:q (fm) pesce (cfr. Ala, l b) 10 se
;,n (coll.) pesce (A53a) vedi §135-136
ir! Davide esse; quelle
1Ì1 (fm, 61) generazione (A5a) qui, qua, verso questo luogo
1J:IÌ1 Dotan
10 montagna (A2c)
i) l'l giudicare (B7b)
l1:j uccidere, ammazzare;
71 povero; §22 (A2a)
N. pass. (B3a)
n?t (du. p l. 61) porta
;"l"J,:j concepire, rimanere
(A77)

,
l:l'l (fm) sangue (Al b)
incinta (B8b)
l:l1 essere silenzioso,
stupefatto (B9a, c)
':lll (fm, 61) strada, via (m. o f.)
A7a (cong.) e; 17
W1'l cercare, interrogare,
consultare (B2a)
T
nN·r questa; 40
:j :j 0 articolo determinativo; vedi sacrificare (B2b)
§§ 14, 18, 21 (fm) sacrificio (A8b)
0 i:) particella interrogativa §54 ;,! questo; 40
(verbo difettivo) avanti...! oro (A25a)
dai. .. ! §119 (fm) ulivo, oliva (A13b)
Abele
ricordare; N. pass.; H.
mormorare, ruggire, far ricordare, menzionare
gemere, sospirare; meditare, (Bla)
immaginare (BSe)
ricordo, memoriale (AlOa)
egli; quello
N,;:J = vedi 87 (fm) un maschio (A25a)
ella, esso; quella prostituirsi; agire in
essere, diventare maniera impudica; una
(B8d) prostituta (B8a)
(fm) palazzo, tempio (A34) = gridare (d'an-
':17;:1 andare, camminare; H. goscia) B2a
far camminare, con- li2i essere (diventare) vec-
durre, guidare; Ht. cammi- chio, anziano; (agg.) vec-
nare avanti e indietro, cam- chio, anziano (Bld)
minare continuamente (B6j) li2i (fm) uomo vecchio, anziano
(77;,) P. 71p;:J lodare; Hale- (di una città) A26a
EBRAICO-ITALIANO 421

(solo p l. con significato al sapienza (A63)


s.) vecchiaia (cfr. A23, 30a) latte (cfr. A25b)
(fm, 61) braccio; (fig.) forza oì7tj (61) sogno (A22)
(A22)
(77n) H. 7tt;:J iniziare
l71Ì seme, prole, progenie, di-
scendenza (A8a) (77n) P. 71t:T profanare, contami-
nare, disonorare
n o?o
1Ì?jt)
sognare (B3a)
(fm) asino, somaro (A22)
N. nascondersi; Ht. quinto
nascondersi risparmiare (B3a)
cinque (f.)
710 cessare, fermarsi; 117
(B3b) ;'Jlf7;1tj cinque (m.)
W10 nuovo (A25b) cinquanta
;'lllJ Eva 1lJ grazia, benevolenza (A3e)
(;,m) Hishtaphel ;'llt)T:l!i)t:T (cfr. UO fare grazia, usare be-
§ 181) prostrarsi, umiliarsi nevolenza (B9a); Ht.
(61) mura di una città (A55) cercare o implorare il favore
rm l'esterno; verso iQÒ (fm) affetto, bontà; atto di
l'esterno, verso fuori; (pre- grazia (benevolenza)
posizione) 7 fuori di f!tO godere di; desiderare
PIO (Prtm essere (diventare) (di fare qualcosa) B3d
forte, fermo, duro; (agg.) metà (A31 b)
idem (B3b) p'n (fm) statuto (A5d)
N!JO (Ntttm peccare <7 contro); ;,ren, (61) statuto (A59)
H. far peccare; indurre al (61) spada (f.) A7a
peccato (B3c) monte Horeb
peccato (A82) ;'110 essere adirato, in col-
(§80) vivente, vivo; per la lera (BSe); viene usato im-
vita di (in una formula giu-
ramento- 138) A2a
personalmente con o 7
(mn) H. distruggere, ster-
vivere; essere vivo minare (spesso come un atto
(B8d); P. ;'l!lJ lasciar vivere, religioso)
far rivivere, rendere la vita;
W10 arare; incidere (B3a)
H. come al P.
':JWO trattenere, riservare
;'l!lJ (61) animale, cosa vivente
per sé (B3a)
(A57- §80)
':JlVlÌ oscurità, tenebre
forza; esercito; nella
Ittita
espressione guer-
riero (A13a) llJ'n suocero (A35)
(§80) vita, tutta la durata
della vita (cfr. A2a)
seno, grembo (cfr. A3b)
(sost. o agg.) saggio (A25b) macellare (B2b)
422 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

macellazione; strage, massa- nuare a fare qualcosa, ag-


cro (A8b) giungere
buono (A5a) bello, affascinante (A49)
(coll.; senza pl.) bambini a causa di (+ inf.);
(A2a) poiché
o1e prima, non ancora; l:ll.eil Giacobbe
idem; 121
partire, uscire (B6c );
., H. causat.
Ht. prendere posi-
zione, collocarsi
H. essere disposto,
fare qualcosa volentieri; es- formare, plasmare
sere contento di fare (173) (B6g)
il Nilo; fiume svegliarsi (B6d)
terra asciutta (cfr. A 70) prezioso (A25a)
( du. ayim; p l. 61) mano, lato NL; aver timore, paura (di:
(f.) Ala; (fig.) forza 17;1, B6f; N. essere
H. ;'11Ì;'l rendere grazie temibile, spaventoso
conoscere (B6b ); H. paura (A61a)
far sapere, insegnare; di- iL; scendere, discendere
chiarare o proclamare (B6a); H. causat.
Giuda Gerusalemme
Yahweh, "Jehovah", il Si-
H. ;'ll,Ì;'l lanciare, tirare
gnore (§59)
(frecce); dirigere, insegnare
(pl. giorno;
lJL; la Luna
oggi (A5b)
durante il giorno, di giorno WL; ereditare (B6d); spo-
gliare
Giuseppe
Israele
insieme
insieme c'è, ci sono
andar bene (usato im- sedere, risiedere, abi-
personalmente con B6d 7) tare (B6a); H. causat.
H. rimproverare, ri- (61) salvezza, liberazione
(A67)
provare; decidere
essere capace; preva- Ismaeliti
lere contro (7) B6i dormire (B6e)
generare, partorire (un H. salvare, liberare
bambino); N. pass; H. pro- essere piacevole, gra-
creare, generare (B6a) devole; essere retto, onesto
i?: (pl. fm) ragazzo (A7a) (B6d)
(pl. mare; verso il giusto, retto (A25a)
mare, verso ovest (Al e) N. 1lJÌJ essere lasciato, ri-
la mano destra (f.) A28a manere
H. fare ancora; conti- Ietro, il suocero di Mosè
EBRAICO-ITALIANO 423

argento, denaro (A 7a)


(du. pl. 61) palmo o
:p come;(+ inf.) quando incavo della mano; pianta
del piede (A2a)
come, secondo, quando
P. espiare per, fare pe-
essere (diventare) pe- nitenza
sante, importante, grave; (fm) vigna (A7a)
(agg.) idem (Bld)
tagliare (Bla); fare
gloria, onore (A29a)
un'alleanza
(fm) agnello A7c
Caldei
(61) agnella A61a
inciampare, vacillare
;,·:D così (generalmente riferito a (Bla)
ciò che segue)
scrivere (Bla)
1;:i:D (fm) sacerdote (A35)
o (61) tunica (A79)
(fm) stella (A33)
N. essere fermo, solido,
sicuro, stabile; H. ap-
prontare, preparare; stabi- 7 a, per; come
lire; Po. lJÌ:D fondare, stabi-
lire
N7 non, no
"dicendo", introduce una
P. nascondere, celare
citazione diretta dopo verbi
perché, poiché; a causa di;
del dire; non viene tradotto
che; a meno che, ec- in italiano
cetto che; bensì
(61) cuore (A3e)
oggi, questo giorno
(61) cuore (A27a)
tutto, ciascuno, ogni; con
vedi
suffissi pronominali
Labano
§ 138; tutto ciò che
(61) fiamma (cfr. A71)
(cfr. A5d)
(61) tavola (A6)
essere terminato,
compiuto, finito, alla fine Lot
(B8a); P. finire, portare alla a meno che, se non, altri-
fine, a compimento menti
(fm) vaso, utensile (A31a) oo7 pane, cibo (A7a)
così, in questo modo (rife- (on7) N. combattere
rito a ciò che è stato men- notte; di notte (A87)
zionato prima); quin- 17 passare la notte
di, perciò; perciò, per- (B7b)
tanto catturare, fare prigio-
onesto, leale, vero (A3b) niero (Bla)
Canaan perciò, pertanto
Cananeo imparare (Blb); P.
(61) trono (A41b) insegnare
P. coprire, nascondere perché? §74 davanti a
424 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

37, ;,, n) chi?


così che, affinché (con im- (pl.) acqua
perfetto) vendere (B1a)
davanti, prima, di fronte a, essere pieno, riem-
alla presenza di pito, compiuto (B2d); (agg.)
nj27 prendere (B5e); N. idem; P. Nlp7;1 riempire
pass. (fm) messaggero, angelo
11N1ii'7 verso, incontro a, contro (A38)
(§125) occupazione, lavoro (A64d)
alloggio, albergo (A29a)
(61) battaglia, guerra (A 72)
molti, molto (fm) re, governante (A7a)
(61) cento; §181 regnare (il l su);
da dove? essere (diventare) re (B1a)
cibo (A38) (avv.) sopra; (+ 7) al di so-
pra (prep.)
(senza p l.) qualcosa; (con
17;1 da; (usato anche come par-
• negazione) niente (A67)
titivo) alcuni di ...
P. rifiutare
(61) offerta (A61a)
rifiutare, disprezzare,
N. sciogliersi, dissol-
rigettare (B2a)
versi, fondere
(solo pl.) luogo di sog-
numero, numerazione;
giorno, dimora (A30a)
7 innumerevoli,
(61) colpo, flagello, affli-
zione (cfr. A73) senza numero;
(senza pl.) terra deserta, de- alcuni uomini (lett. uomini
serto (A37) di numero) A3 7
misurare (B9a) un poco; poco a
perché? per quale ragione? poco; iÌl7 tra poco.
(fm) azione (atto), opera,
Madian
lavoro (A51)
che cosa?
trovare (B2c); N.
(1;'17j) P. 107;1 affrettarsi; l'inf. ass. essere ancora esi-
è usato come avverbio: stente; H. far trovare,
presto. porgere
morte (A15) ;,W7;1 (61) comandamento (A61b)
morire (B7c); H. egiziano; (f.)
uccidere; Po. lllJÌ?j am- Egitto; verso
mazzare, uccidere l'Egitto
(7,7j) circoncidere (B7a) (61) posto, luogo (A29a)
(61) altare (A41c) bestiame, proprietà (A50)
(61) accampamento (A51) ;"'l$ apparizione, aspetto, appa-
(61) bastone, verga; tribù renza (A51)
(A51) 7nli (fm) spia, esploratore (P.
pioggia (A25a) participio)
EBRAICO-ITALIANO 425

i17j ribellarsi (B la) (i:JU) dormire (B7a)


(61) carro (A71) (OU) fuggire (B7a)
;"JlV?j Mosè proprietà, possedimento,
ungere (B2b) eredità, parte (A60b)
governare, dominare (i:JnJ) N. essere dispia-
(su: il) Bla ciuto, pentirsi; essere con-
Z::llf7;1 da lì, da quel luogo solato; P. confor-
tare, consolare
17Jlj}7;1 luogo di reclusione, pri-
gione (A37) piacevole (A39)
(fm) giudizio, sentenza, ver- (fm) serpente (A25b)
detto di un tribunale; (A37) tendere, stendere;
banchetto (A50) piantare (una tenda); deviare
(intr.) B8f; H. ;"l'J;:l deviare,
inclinare, spingere da parte
J (tutti tr.)
particella usata dopo impe- piantare (B5b)
rativi, coortativi e iussivi; lasciare, abbandonare,
permettere (B5a)
vedi§§ 102, 136.
H. colpire, percuotere,
(fNJ) P. disprezzare uccidere
N. Ht. profetiz- straniero, estraneo
zare
partire, viaggiare
intelligente, assennato, pru-
(B5b)
dente (A29a)
(fm) scarpa, sandalo (f.) A9
H. guardare a (71$,
giovane, ragazzo, giOvi-
(fm) profeta (A28a)
netto; domestico, servitore
Neghev, verso il (A9)
Neghev, verso sud cadere (B5a); H.
davanti, di fronte a (cfr. tipo causat.
A7b) (61) anima, forza vitale, per-
(ilJ) H. raccontare, riferire sona, essere vivente; vita; (+
toccare, colpire (B5b) pron. suff.) se stesso (A7a)
colpire, flagellare, af- N. stare, mettersi, posi-
fliggere (B5a) zionarsi; H. porre, met-
(WlJ) N. avvicinarsi; H. tere, stabilire
portare vicino (7lJ) N. essere liberato, sal-
o (fm) voto (A7c, lOa) vato; H. salvare, libe-
fare un voto (B5a) rare
(61) fiume (A25b) femmina (A65a)
(nu) riposare, stabilirsi alzare, sollevare, por-
(B7a); H. far riposare, tare (B5c); N. passivo.
dare riposo, mettere a riposo (liZJJ) H. giungere, arrivare a,
H. mettere giù, deposi- raggiungere
tare, lasciare solo. dare, collocare, posi-
426 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

zionare, permettere (B5d) nora; per sempre.


1m Natan congregrazione, assemblea
(A54)
(fm) gregge, mandria
(AlOb)
circondare, girare, ag- iÌl7 di nuovo, ancora, ancora
girare (B9a); H. voltare, una volta §137
allontanare, girare (tutti tr.); (i,l7) H. avvertire, mettere in
guardia
far girare, far voltare.
o7ìl7 (fm) eternità;
chiudere (Bla)
o7ìl77, per sempre (A33)
(fm) cavallo (A6)
lìll (61) colpa, iniquità; puni-
(1,0) 1Q voltarsi (deviando zione (A29a)
da una direzione data), par- (coll.) uccelli, volatili (A5a)
tire, andar via (tutti intr.)
(1,37) Po. 11Ìl7 destare, mettere in
B7a; H. rimuovere, movimento
portar via, distogliere (tr.) forte, potente (A2a)
n?Q concedere il perdono, r'l1 forza (A5e)
perdonare (B2b)
abbandonare (B3a)
(fm) libro, scrittura (AlOa)
1!l; venire in aiuto, soc-
1;lQ contare (Bla); P.
correre (B3a)
dire, raccontare
aiuto, soccorso (AlOb)
eunuco, funziona-
rio (A28b)
(du. occhio; sorgente,
pozzo (f.) A13a
(1110) N. nascondersi (intr.);
città (f.) A4b
H. nascondersi, na-
su, sopra, contro, riguardo a,
scondere (tr.)
a causa di; a causa
di; in compagnia di,
accanto a, a lato di;
(fm) servo, schiavo (A7a) quindi, perciò; sulla
servire, lavorare; la- superficie di, di fronte a
vorare (il terreno) B3a ;,7ll ascendere, salire, an-
lavoro, compito, schiavitù dar su (B8b ); H. cau-
(A66) sativo
attraversare (un luo- Eli
go); trasgredire (un coman- l:lll con, insieme con
damento) B3a; H. (fm) popolo, nazione (A2a)
causativo stare (B3a); H.
ebreo, ebraico; (f.) ;"J!ì:fll porre, stabilire, istituire, co-
(fm) vitello (m.) AlOb stituire
(61) giovenca (A62) (fm) valle, pianura (AlOa)
a, fino a (distanza), fino a rispondere (B8b ); P.
quando; (+ inf.) fino a che; opprimere
finché; fi- afflizione (A32a)
EBRAICO-ITALIANO 427

(fm) nuvola (A25b) (77!:l) Ht. pregare


(fm) albero, legno (A3a) i Filistei
consiglio, avvertimento affinché non (seguito da
(A54) imperfetto)
+ perché girare verso, girare,
sera voltarsi (transitivi e intran-
farsi garante, dare in sitivi) B8a
garanzia (B3a) (solo pl.) faccia; da-
;,llll (senza pl.) vergogna, nudità vanti, prima, di fronte a, alla
(A62) presenza di;
':J1ll disporre, mettere in dalla presenza di, lontano
ordine; schierarsi (in assetto da, a causa di; sulla
da guerra) B3a superficie di, di fronte a.
71ll (agg.) incirconciso; (fig.) Cfr. §§100, 101 (A89)
inetto, incapace 7Q$ idolo, immagine
(coll.) erba, vegetazione er- (A7c; A28a)
bacea (A10b)
(fm) una volta; due
;'1\Vl; fare, produrre, agire, volte (A9)
svolgere (B8b)
mantenere una pro-
decimo; (f.)
messa o un impegno; fare,
1\Vl; dieci (f.) prestare attenzione a; visi-
1\Vl; (m.) cfr. §164 tare; nominare; passare in
;,liVll dieci (m.) rassegna, fare l'appello
;,1iiJll (f.) cfr. § 164 (B1a)
venti (61) vacca, giovenca (A53b)
ricco (A28a) frutto(A31a)
(fm, 61) tempo, il tempo op- il Faraone
portuno (f.) A75 abbattere, fare una
ora, adesso, allora, poi breccia (in un muro); fare
irruzione;
aumentare precipitosamente
(di numero, ricchezza, ecc.),
incontrare, imbattersi traboccare (B1a)
(-111$/i!) B2b (11!:l) H. 1;l;:l annullare, rompere,
riscattare (B8a) distruggere.
bocca; e ri- stendere (tr.) B1a
guardo a, in base a, secon- cavaliere (A25c)
do; secondo quello aprire (B2b)
che; iOl$ all'unanimità nJJ$ (fm) apertura (A8b)
(A48a)
;,'9 qui, in questo posto
Potifar
(lÒ!:l) N. essere stupendo, lNl (senza pl.) termine coll. per
meraviglioso. bestiame piccolo (pecore e
428 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

capre); cfr. A5c (A25b)


(61) armata, schiera, esercito 7ìp (61) voce, suono (A5a)
(A25e) (l:l,ji) l:ljç alzarsi, levarsi,
giusto (A46) sorgere (B7a); H. eri-
giustizia (A7c) gere, costituire, mantenere
;,i?n (61) rettitudine, giustizia piccolo, giovane, poco im-
(A64a) portante; anche l!Ji? (cfr.
(solo du.) mezzogiorno (cfr. A25d)
A12b) Caino
(;"J,l) P. comandare, ordinare (61) muro (A4a)
stabilire, incaricare § 153 (77p) 7i{ essere leggero, fu-
(l:l,l) digiunare (B7a) tile (B9c); P. 71pi( maledire
(1,l) assediare, impri- (NJji) P. essere geloso di (-111$
gionare (B7a) /ii); essere zelante per (7)
(fm) rupe, roccia; (fig.) aiu- procurarsi, acquistare,
to, difesa (A6) comprare (B8a)
ombra; (fig.) riparo, fiè (senza pl.) fine; alla
protezione (A3f) fine di (A3a)
(n7l) H. far prosperare, far (senza pl.) fine, confine,
riuscire; prosperare, riuscire estremità; alla fine di
(fm) immagine, somiglianza (A49)
(A7a) (senza pl.) mietitura, messe;
(fm, 61) costola, fianco tempo del raccolto (A28a)
(A27b) arrabbiarsi, essere
piccolo, giovane, il più gio- (diventare) arrabbiato con-
vane (A28a)
tro Bla
gridare (d'angoscia) mietere, raccogliere
B2a
(Bla)
(61) angoscia, sventura, an-
Nli? chiamare, nominare;
gustia (A53b)
convocare; dichiarare, leg-
gere ad alta voce; (+ 71$)
chiamare, invocare; (+ 7)
convocare (B2c)
raccogliere; Ht. con-
Nli? una variante comune
vocare
di ;"'li?
(fm) tomba, sepolcro (A7c)
essere vicino, avan-
seppellire, sotterrare zare, avvicinarsi (Blc); H.
(Bla) presentare, offrire,
WÌijç santo avvicinare
est; verso est; 7 parte interna, centro;
ad est di (cfr. A7b) dentro a (A7c)
wtp (fm) santità (Al l) ;"'li? incontrare, soprag-
(Wiji) P. Wii( santificare giungere, accadere. (B8a);
7;:Jjç assemblea, congregazione N. trovarsi, venire in-
EBRAICO-ITALIANO 429

contro, presentarsi (+ 71$, 7ttl Rachele


flJl lavare (B2a)
vicino, prossimo (a: 71$) vuoto, senza valore, vano
A29a (cfr. A3b)
371i? strappare, lacerare cavalcare (B l b)
(B2b) beni mobili (A23)
;,lVi? difficile, duro, severo (A49) (coll.) termine che indica
1l!/jç legare; legare in- tutti gli esseri che strisciano

,
sieme, cospirare (Bla) (fm) amico, compagno
(A3b)
371 malvagio, cattivo, maligno
(A2b)
carestia (A25b)
;'11$1 vedere (B8a); N.
essere (diventare)
apparire; H. ;"ll$l;;J mo- affamato (B2a); (agg.) af-
strare famato (A26)
Ruben (fm) pastore (participio at-
ll)N'1 testa, capo, cima tivo Qal)
lÌWNì primo (A45) ;,n pascolare (il gregge),
molto, molti, numeroso pascere, condurre, guidare
(A2a) (B8a)
essere (diventare) (37371) 371 essere cattivo
numeroso, grande (B8a); H. (B9d); H. 371;:1 fare del male,
aumentare, far cre- ferire; agire perversamente,
scere, diventare grande, agire male.
numeroso; fare molte volte curare, guarire (B2c)
(qualcosa) n:n uccidere (B2b)
quarto; f. i'1 (avv.) soltanto
(du. piede (f.); il firmamento (A28a)
appartenente a, al seguito di 37lVl malvagio, empio, criminale
(A7a) (A25a)
inseguire, cacciare,
perseguitare (oggetto con
-nl$ o Bla
(61) respiro, vento, spirito ;'11\V (61) campo (A49)
(f.) i:Jif mettere, situare,
(l:l,1) l:ll essere alto, ele- collocare; trasformare x in y
vato, innalzato (B7a); H. (B7b)
sollevare, alzare; Po. capelli bianchi, vecchiaia
innalzare (cfr. A56)
(f,1) fl correre (B7a) 7Nbiç la (mano) sinistra (cfr. A22)
largo, spazioso (A25b) rallegrarsi (B2b); P.
pìnl distante, lontano; lon- rallegrare, far gioire
tano, da lontano (A29a) ;'107;1i?J (61) gioia (A61a)
430 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

;,??ti?l (61) soprabito, mantello (fm) canzone (A4a)


(A61a) 1W cantare (B7b)
NJ\V odiare (B2d) nw mettere, collo-
(du. labbro, bordo, care, posizionare (B7b)
riva; lingua (A53d) coricarsi (B l b)
vi!? (fm) sacco, vestito di sacco dimenticare (B2b)
(A2a) Sichem
1i!/ (fm) capo, ufficiale (A2b) H. fare qualcosa pre-
bruciare (tr.) Bla; N. sto al mattino § 173
bruciare (intr.) stabilirsi, dimorare
(Bla)
oì7!V pace, pace, benessere; stato
di salute di qualcuno.
chiedere, interrogare, 7 oì7!V7 chiedere della
consultare, informarsi, do- salute di qualcuno (A29a)
mandare (B2a) terzo; (f.)
7'Nlj} Sheol n?w inviare (B2b); P.
(1NW) N. rimanere, sopravvi- nlpl?) mandare (via), espel-
vere lere, congedare
deportare (B8a) 1071?! (61) tavolo (A40)
(61) giuramento (A67) (';J7W) H. gettare, buttar via
settimo; (f.) (i:J7ll}) P. olp!?) restituire, ripagare,
(ri)compensare
N. giurare; promettere
(qualcosa) attraverso un giu-
w7w tre (f.)
ramento; H. far giu- ;,w7l() tre (m.)
rare trenta
sette (f.) l:ll!/ (61) nome (A3d)
;, ll:f!?) sette (m.) ow lì, in quel posto; là,
settanta verso quel luogo
rompere, spezzare H. annientare, di-
(Bla) struggere
cessare, riposare Samuele
(Bla) (pl.) cielo, cieli
sabato (f.) cfr. A82 otto; (f.)
NltV vuoto, vanità; N1!f7 invano, essere desolato (di
per niente (A16) luoghi), essere sgomento (di
tornare, ritornare, persone) B9c; (agg.) idem
andare indietro (B7a); H. lj) otto (f.)
portare indietro lj) otto (m.)
1ÌW (fm) capo di bestiame (A5a ottanta
in nota) W udire, ascoltare; (con
sgozzare (un anima- 71$ o 7) porre attenzione a,
le) B2a badare a, ascoltare;
EBRAICO-ITALIANO 431

(7ìp7 l il) obbedire (B2b); sotto; al posto di; (avv.)


N. passivo; H. far sotto; (prep.) + 7 idem
sentire; annunciare, procla- impiccare (B8a)
mare 7ìljT;1 ieri
custodire, osservare, (i:J7jl1) l:llJ essere finito, com-
far attenzione, conservare pleto; finire (di fare qual-
(Bla) cosa+ inf.) B9c
WIJW il sole (A 7c) Timnah (o Timnathah)
1ÌW7;1!?} Sansone errare perduti, vagare
(fm) anno (A53a) (B8a)
secondo; (f.) (61) preghiera (A68)
due (m.) afferrare, prendere
(fm) porta (A9) (Bla)
(61) serva, schiava (A61a) nono; (f.)
giudicare (Bla) nove (f.)
':J!tlV versare, spargere ;,:V!i)T:l nove (m.)
(sangue) Bla novanta
7;l!V essere abbassato
(Bld); H. umiliarsi,
abbassarsi
(;,pll}) H. ;'ljçlj};:J irrigare, dare da
bere, abbeverare
(mll}) P. 1111!/ servire, amministra-
re
ll)tg sei (f.)
;,!fl?) sei (m.)
w sesto
sessanta
;'lJ:llV bere
due (f.)

n
apparenza (A12b)
':JW mezzo; ';JÌ11il in mezzo a;
';JÌT-17;1 dal mezzo di (A15a)
11ìi7ìT-1 (pl.) storia, genealogia
(A73)
;'llÌT-1 (61) legge, istruzione, la
Legge (A55)
inizio, prima occasione (di
qualche evento) A68
(61) supplica (A68)
GLOSSARIO ITALIANO- EBRAICO

alloggio:
A allontanare: (tr.)
allora: (a quel tempo) TI$; e-: 1; (e così):
a:7,7l$
a meno che: allungare: (tr.)
abbandonare: altare:
abbassato, essere: 7;lW; abbassarsi: alto, essere: l:l"J,
altro:
abbattere: alzarsi: l:ljç
Abele: amare:
abitare: far-: amico:
Abraham: ammazzare: l1;;J, mn, lllJÌ?j
accadere: ;"l"J,jç, N"J,jç, amministrare: 111W
accampamento: amore:
accanto:
acqua: ancora: (avv.) iìl7; fare-:
acquistare: andare: ':J?;;J; far-: -avanti e
Adamo: l:l1l$ indietro (continuamente): ':1101;10
affamato, essere: andare bene (con):
afferrare: TlJl$, ill;lJ;! andare fuori (andare via):
affinché: - non: andare giù:
affliggere: andare in giro:
afflizione: andare indietro:
affrettarsi: 1;:17;1 andare su: ;,?ll
aggiungere: angelo:
agire: ;,ifll; agire malvagiamente: 3710 angoscia:
agnello: (m.) (f.) anima:
aiutare: 1Il; animale: ;,:o,
aiuto: (fig.): anno:
al di sopra: annullare: 1;l;:l
albergo: anzianità:
albero: apertura:nlJ$
alcuni (di): 17;1 apparenza:
alleanza: apparire:
434 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

appartenere: si usa 7 (§72) oppure


(§93) bordo:
approntare: braccio:
aprire: bruciare: (intr.) (tr.)
arare: W10, buono:
arca:
argento:
arrabbiato, essere (diventare): ;'110;
c
egli si arrabbiò: ì7 ;'110; c'è, ci sono: non-:
ascendere: ;,?ll cacciare:
ascoltare: cacciare (via):
asino: (m.) 1Ì7jQ; (f.) 1Ìl11$ cadere:
assediare: Caino: n2
assemblea: 7;:Jjç, cammello:
assennato: camminare: ':J?;:J;- avanti e indietro
attenzione; fare- a: (+?Iii; 7ìp71i!) (continuamente): ':1101;10
atto: campo: ;'11\V
attorno: Canaan: wj:p
attraversare: cantare: 1lV
attraverso:
avvertimento:
avvertire: capelli bianchi:
avvicinare: capo: ll)N'1, 1W
avvicinarsi: capretto:
azione: carestia:
carne:
B carro:
casa:
bambino: cattivo, essere (diventare): 371
banchetto: cattivo: (agg.) 371, 37tVl; (sost.) 371, ;,n
bastone: catturare:
causa, a- di:
bello: cavalcare:
benedire: cavaliere:
benedizione: cavallo:
benevolenza: llJ; cercare-: mrJ;l;:J cento:
bensì: cercare: W1'l
bere: ;"'J:l!V; dar da-: ;"ljçlj};:J certamente:
bestia: ;"l!lJ cessare: w, 710
bestiame: (grosso) (piccolo) che: (cong.) (rel.)
lNl; un capo di-: 1ÌW; inteso chi (pron. interr.):
come proprietà: chiamare: Nli?
ITALIANO-EBRAICO 435

chiedere: consultare: W1'!,


chiudere: consumare: essere consumato:
ciascuno: 7':D
cibo: oo7 contaminare:
cielo (cieli): contare: 1;lQ
cima: Wl{1 continuare (a fare qualcosa):
cinquanta: contro:
cinque: ;"Jlf7;1Q convocare: 7 Nli?
circoncidere: coprire:
circondare: coricarsi:
cisterna: correre: fl
città: cosa:
collina: così: ;,':D; -che: che non:
collocare: w
l:Jip' n cospirare: 1lVi?
colpa: 1Ìl/ costola:
colpevole, essere: l:llVl$ costruire:
colpire: creare:
colpo: credere:
comandamento: ;"Jl:;t7;1 crescere:
comandare: criminale: (agg.) 37Wl
combattere:
come: (prep.) :p; (interr.) curare:
compagno: :n
compito: D
completare: l:llJ
comprare: da: 17;1
comprendere: dare:
comprensione: davanti: (prep.) (cong.)
comunque: + inf., ole(il)
Davide: i1l
concepire: ;'11;:1 davvero:
condurre attraverso: decidere:
condurre: denaro:
confermato, essere: dentro: ';JÌ11i!,
confidare: depositare:
confine: deserto:
confortare: essere confortato: desiderare: f!tO
congedare: desolato, essere (diventare):
congregazione: 7;:Jjç, destare: 11Ì37
considerare: destra, la mano:
consiglio: deviare: 1Q; (tr.)
consolare: essere consolato: dichiarare (proclamare): Nli?,
436 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

dieci: ;,liV l! elevato, essere: 01


difesa: Eli:
difficile: ;,wi? ella:
digiunare: empio: 371, 37Wl
dimenticare: entrare:
dimora: erba:
dio: 71$ eredità:
Dio: 71$ ereditare: W!;
dire: esercito:
discendenza: 371f espellere: nlpl?)
discendere: i!; espiare (per):
disonorare: 71D essere:
dispiaciuto, essere: esso:
disporre (in ordine): ':J1l/ est: ad- di: 7
disposto a, essere: estendere: n?!V
disprezzare: esterno: rm, all' -di:
distante: pìnl 7
distanza; a-; estraneo:
distruggere: esule:
distrutto, essere: eternità: o?ì37
7) Eva: ;"lìlJ
domestica:
donna: F
dopo (cong.), dopo che:
dopo (prep.): faccia:
dopo ciò, in seguito : fame:
dormire: Faraone:
dove?: da-?: fare: ;"JfVl;; -ancora:
verso-?: - qualcosa presto al mattino:
due volte: un'alleanza:
due: favore; a- di: il!i!; trovare - agli
duro: PiO occhi di:
femmina:
E fendere:
ferire: 3710
e: 1 fermarsi: 710
ebreo: fermo: PiO; essere (diventare)-:
eccetto (che): Pro,
edificare:
Egitto: fiducia, essere degno di:
egiziano: figlia:
egli: figlio:
ITALIANO-EBRAICO 437

Filistei: giudicare: giudice:


fine: fj2, alla- di: giungere:
essere alla-: OT:l, giuramento:
finire: giurare: far-:
finito, essere: OT:l Giuseppe:
fino a (che, quando): giustizia:
finora: giusto:
firmamento: gloria:
fiume: godere (di): f;l0
flagello: governare:
fonte: gradevole, essere:
forma: grande, essere (diventare): fare-:
forte: PiO, essere (diventare)-: PIO
forte: grande:
forza: r"37, (fig.) (lett. "brac- grave: essere-:
cio") grazia: llJ; fare- (usare benevolenza
fratello: nl$ verso): UO
fronte; di- a: gregge:
fronte; di fronte a: gridare (d'angoscia):
frutto:
fuggire: guardare:
funzionario: guarire:
fuoco: guerra:
guerriero:
G
I
garanzia, dare in; farsi garante:
geloso, essere: idolo: 7Q$
genealogia: 11ìi7ìT-1 ieri: 7ì?jJ;ll$
generare: generare (un bambino): immagine:
impiccare: ;'17T;l
generazione: 1Ì'i importante: poco-:
Gerusalemme: in: il
gettare: o;p7!i)0 incaricare: Oip
Giacobbe: incaricato, essere:
giardino: inciampare:
gioia: ;'107;1i?l incinta; rimanere-: ;"l"J,:j
giorno: di-, durante il-: incirconciso: 71ll
giovane: -uomo: incontrare: ;"l"J,jç, N"J,jç,
giovenca: vedi anche 11N1ii'7 (§ 125);
girare (attorno): indurre al peccato:
Giuda: ingoiare:
438 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

iniquità: lìll libro:


iniziare: 7lJ;:J lingua:
inizio: lodare: 710
innalzare: Ntn anche lontano: pìnl; da-:
( = magnificare) Lot:
innumerevole: 7 (lett. "non luce: 1ÌN
c'è numero a") luna:
insegnare: lungo, essere:
inseguire:
insieme: con: l:ll!, M
intelligente:
intelligenza: ma: 1.
intero: 7::> macellare:
interrogare: W1'l, macellazione:
intuito: madre:
inviare: n?w magnificare:
io: male, fare del: 371;:1
irrompere (fare una breccia): maledetto:
Israele: maledire: 111$
ittita: malvagio: 371, 37Wl
mandare (via): nlpl?)
L mandria:
mangiare:
labbro: maniera; in questa-: ;,·:D
lacerare: 371i? mano:
lamento, fare: mantello: ;,??ii?l
largo: mare: verso il mare:
lasciare: solo: marito:
lasciato, essere: 1lJÌJ maschio:
lato: a- di: mattino:
latte: meditare:
lavare: flJl memoriale:
lavorare: ;,tv:V mentre: i!I:P + inf.
lavoro: ;,tv :V menzionare:
legare: 1Wi? meraviglioso, essere:
legge (la Legge): ;,lìT-1 mese: wtn
leggere (ad alta voce): Nli? messaggero:
legno: messe:
leone: metà:
lì: ow; da- (da quel luogo): mettere: otv, nw
liberare: mettere a riposo:
liberazione: mettere fuori:
ITALIANO-EBRAICO 439

mettere giù: numero:


mettere in ordine: ':J1l/ numeroso:
mezzo; nel- di: ";Jìni!; dal- di: ';JÌT-17;1 nuovo:W10
mezzogiorno: nuvola:
miele:
mietere:
mietitura:
o
migliore: comparativo (§31) di o: (cong.) ÌN
mille: obbedire:
misurare: occhio: agli occhi di:
moglie: occupazione:
molto: (agg.) (avv.) i.N7;1, odiare: NJiV
montagna: 1;:1 offerta:
morire: oggi:
morte: ogni: ,.:D, (vedi § 123)
morto: ognuno: 7·:D
Mosè: ;"llV?j ombra:
motivo; a- di: onesto:
muro: onore:
opinione; secondo l'- di:
N opprimere:
ora: vedi anche §135
narrare: orecchio: 1!"N
nascondere: (tr.) oro:
(intr.) oscurità: ':JlVlÌ
osservare:
Natan: 1m ottanta:
nazione: otto:
Neghev: ovest: verso-:
nemico:
nessuno: (cfr. §65) p
Nilo, il:
noi: pace: oì7!V
nome: l:llV
nominare: Nli? padrona:
non ancora: l:lle(il) padrone: Ìil$
non: N7;- c'è: paese:
nord: palazzo:
notte, passare la: 17
notte: pane: oo7
novanta: parlare:
nove: ;"ll;lj}T:l parola:
440 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

parte: essere posto:


partire: 1Q, porta: (di città o grande edificio)
partorire: (di casa o stanza) n71
pascere: ;,n portare:
pascolare (il gregge): ;,n portare attraverso:
pastore: ;'1){1 portare fuori:
patto: portare giù:
paura: aver-: NL; portare indietro:
peccare: N!JO; far-: t;);;! portare su: ;'17W,;;J; (=elevare,
peccato: magnificare)
pensare: portare via:
pentirsi: portare vicino:
per: (prep.) (cong.): posizionare: nw'
l:Jip'
percepire: posizione; prendere-:
perché (interr.): possedere: si usa la forma idiomatica
perché: + inf., con 7
posto: al- di:
perciò: potenza: r'l1, (fig.) (lett. "braccio")
perdonare: n?Q potere:
perire: povero: 71
permesso; non è-: 7 (+ inf.) pozzo:
perseguitare: pregare:
persona: preghiera:
pesante: essere-: prendere prigioniero: 1Ql$
pesce: l'l, ;,n prendere: nj27
piacevole, essere: preparare:
piacevole: presagio: 11ÌN
piangere: presentare:
pianta (del piede): presenza; alla- di:
piantare (una tenda): presso(= vicino):
piantare: prevalere:
piccolo: i?, liti?, prezioso:
piede: prigione:
pieno: essere (diventare)-: prigioniero, fare-:
pietra: prigioniero:
pioggia: primo: lÌWN!
plasmare: problema:
pochi: (§86); (pl. di iO!$) proclamare: Nljç,
poco: l!Jjç; un-: tra un-: procreare:
iìl7; -a-; produrre: ;,ipl;
popolo: profanare: 71D
porre: porsi: profeta:
ITALIANO-EBRAICO 441

profetizzare: redimere:
profitto: restituire: olpl?)
progenie: l71Ì rettitudine: ;"ljç1:;t
prole: l71Ì retto:
proprietà: ribellarsi:
proprietario: ricco:
prosperare: rendere prospero: richiedere: W1'l
ricompensare: olpl?)
prostituirsi: ricordare: far-:
prostituta: ricordo:
prostrarsi: ;"llt)T:llj};:J riempito:= essere pieno
protestare: riferire:
protezione: rifiutare:
provare (mettere alla prova): riguardo a:
punizione: 1ìll rimanere:(= stare) essere
lasciato, sopravvivere) 1lJÌJ;
Q rimanere: 1lJÌJ
qualcosa: tutto ciò che + rimproverare:
agg.: 7::> + agg. rimuovere completamente:
quale: (pron. relativo) rimuovere:
quando: i!I:P + inf. ripagare: olpl?)
quando: :p + inf., riparo:
quaranta: riposare: w, far-:
quarto: riprovare:
riscattare:
qui (qua): l:l7i:j, risparmiare:
qui: ;,·9 vedi anche §135 rispondere:
quinto: ritornare:
riva:
R rivivere, far: ;"l!lJ,
roccia:
rompere: 1!20
raccogliere:
raccontare: rupe:
ragazzo: i?:,
raggiungere:
rallegrare:
s
rallegrarsi: Sabato:
rassegna; passare in-: sacco: vi!?; vestito di-: idem
re: essere (diventare)-: sacerdote: 10::>
recare attraverso: sacrificare:
442 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

sacrificio: sette: ;"ll;:fl?l


saggio: settimo:
salire: ;,?ll severo: ;,wi?
salute: oì7W sgomento, essere (diventare):
salvare: essere salvato: Sheol: 7'Nlj}
salvezza: Sichem:
Samuele: sicuro, essere:
sandalo: Signore, il:
sangue:l:l'l signore: iii$,
santificare: W'li(, silenzioso, essere: l:l'l
santità: W1P sinistra (mano): 7Nbijl
sapere: soccorso:
sapienza: soggiornare:
scarpa: soggiorno, luogo di:
scegliere: sognare: o?o
schiavitù: sogno: oì7tj
schiavo: (m.) (f.) sole:
schiera: sollevare: (=elevare)
schierarsi (in assetto da guerra): ':J1ll
sciogliersi: solo: ji1,
scrivere: somaro: (m.) 1Ì?jt); (f.) 1Ìl11$
sé (stesso): suffisso) somiglianza:
se: 10; se non: sopra: (prep.) (avv.)
secondo: (m.) (f.) sopravvivere: 1lJÌJ
secondo: :p, sorella: nìnl$
sedere: sorvegliare:
segno: 11ÌN sotto: (prep.) (avv.)
seguito; al- di: spaccare:
sei: WW, ;,!fl?)
seme: 371f spargere (sangue): ':J!tW
sempre; per-: o7ìl77, spazioso:
seno: spezzare:
senza; si usi spia: 7n7;1
seppellire: spingere da parte: ;:l
sera: stabilire: essere
serpe: w stabilito (stabile): qualcuno
serpente: in un posto: (tr.)
servire: (=amministrare): 111W stabilirsi (intr.):
servo: stare:
sessanta: stella:
sesto: stendere:
settanta: sterminare:
ITALIANO-EBRAICO 443

stimare: tomba:
storia: 11ìi7ìT-1 tornare:
strada: ':lll tra:
straniero: trasgredire:
strappare: l11i? trattenere: ':JWO
strisciare; termine coll. per indicare tre: w7w, ;,w7l()
tutti gli esseri che strisciano: ÌlliJÌ trenta:
stupefatto, essere: l:l'l tribù:
stupendo, essere: trono:
troppo: vedi §31
sud: verso-: trovare:
(lett. "verso il Neghev") tu: (m.) (f.)
suocero: m·n tunica:
suolo: -asciutto: al-: tutto: 7::>, tutti: 7':D; -ciò che:
,.:D (§66)
suono: 7ìp
superificie; sulla- di:
supplica:
u
svegliarsi: uccelli: (coll.)
sventura: uccidere: l1;:J, n:n, lllJÌ?j
svolgere: ;,fVll ufficiale: 1ip
ulivo:
T umanità: 011$,
umiliarsi:
tagliare: un:----> uno
tavola: unanimità; "all'unanimità": iO!$
tavolo: 107!?! ungere:
tempio: uno, una (art. indeterm.): vedi § 14
tempo: a quel-: TI$
tenere: TlJI$, W;lJ;l uomo: l:l11$; giovane-:
terminato, essere: vecchio-: li2i
terra asciutta: utensile:
terra deserta (desolata):
terra: n$,
terreno:
v
terrore: vacca:
terzo: vagare: ;'ll;T;l
testa: ll)N'1
testimoniare: valore; senza-:
tetto: vanità: NlW
timore: aver-: NL; vano:
toccare: vano; invano: N1!f7
444 INTRODUZIONE ALL'EBRAICO BIBLICO

vaso:
vecchio: (agg.) 1i2i; (sost.) uomo-:
idem; (il) più -: si usa
vedere: ;'11$1
vegetazione erbacea:
velocemente:
vendere:
venire: vedi anche "andare"
veramente:

vergogna:
vergognarsi (provare vergogna):
verificato, essere:
verità:
vero:
versare: ':J!tlV
verso: (prep.) 71$, 11N1i;'7,
vestito:
viaggiare:
vicino, essere:
vicino: (agg.) (prep.)
vigna:
visitare:
vita: per tutta la-:
vitello:
vivente:
vivere: lasciar-: ;,:D
vivo:
voce: 7ìp
voi: (m.) (f.)
volatile:
volentieri, fare qualcosa:
volere: f!tO,
volta (una):
voltarsi verso:
voto: fare un-:
vuoto: NltV

z
zelante, essere:
Finito di stampare nel mese di settembre 2013
presso Mediagraf Spa - Monterotondo (Roma)

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