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Preconcetti

Solvente è il componente della soluzione che si presenta nello stato di aggregazione di quest'ultima
Il soluto è il componente della soluzione in minor quantità che si dissolve nel solvente
Es soluzione Acqua e sale:Acqua =solvente Sale=soluto
In modo generico, una soluzione si dice concentrata se è presente una grande
quantità di soluto in un certo volume di solvente; nella situazione opposta la
soluzione è diluita.
Tensione di Vapore=capacità del liquido di passare in fase di vapore:un liquido bolle quando la sua
Psat=Psovrastante
Evaporatori
L’evaporazione è un’operazione unitaria che consiste nel concentrare una miscela di un soluto non
volatile
ed un solvente volatile, mediante l’evaporazione di quest’ultimo. Solitamente, l’evaporazione è
eseguita al fine
di ottenere un prodotto ricco in soluto. Tuttavia, in alcuni casi, può essere utilizzata per lo scopo
opposto,
ovvero per ottenere un prodotto costituito principalmente da solvente pressocché puro (distillazione
dell’acqua
di mare per renderla potabile, nonostante si chiami erroneamente “distillazione” si tratta di una
evaporazione)
Come detto in precedenza, l’operazione di evaporazione, consiste nell’alimentare all’impianto una
corrente
(𝐿0) ricca in solvente per poi far evaporare parte di esso ottenendo una corrente in uscita (𝐿1) con
concentrazione di soluto maggiore di quella alimentata (𝑥1 > 𝑥0). Per fare questo, è necessario
fornire
calore alla soluzione; questo calore è fornito mediante una corrente di vapore saturo che entra in un
fascio
tubiero (orizzontale o verticale a seconda del tipo di impianto).
Scopo
Allontanare il solvente sotto forma di vapore da una soluzione di un soluto non volatile in modo da
aumentare la concentrazione o recuperare il solvente puro.
Operazione
La soluzione viene portata al punto di ebollizione fornendo calore, parte del solvente viene
vaporizzato e (eventualmente) condensato.
La massima velocità di evaporazione si ottiene operando alla temperatura di ebollizione della
soluzione alla pressione a cui si opera.
Si ha un equilibrio liquido vapore tra il vapore che esce e la soluzione concentrata liquida
Principio fisico di un evaporatore
sfrutta i diversi punti di evaporazione dei componenti di una soluzione, infatti viene
effettuato su una soluzione dove il punto di ebollizione del soluto (detto altobollente) è
più alto di quello del solvente (detto bassobollente), in modo da andare a riscaldare la
soluzione e far evaporare solo il solvente (con particelle di soluto piccolissime e quindi
trascurabili rispetto alla massa di solvente evaporato). La temperatura di riscaldamento a
cui lavora il sistema deve essere molto al disotto rispetto alla temperatura di
evaporazione del bassobollente  in modo da avere un'evaporazione ed un ebollizione non
tumultuosa sicché la minima quantità di soluto passi allo stato vapore e quindi si
allontani dalla soluzione così da poter trascurare questa perdita di soluto in fase
progettuale.
Schema evaporatore a singolo effetto.
La corrente di alimentazione va giu,viene riscaldata attraverso il vapore di rete che porta
all'evaporazione del solvente sopra e la condensazione in liquido.Il vapore di rete,a seguito della

cessione di calore nell'evaporatore tenderò a condensare.Chiamo la portata di vapore di rete


condensato D
Solitamente, il liquido presente all’interno dell’evaporatore, occupa circa ¼ del volume totale
dell’evaporatore; questo perché bisogna mantenere uno spazio libero in testa affinché il vapore
salga, ma non trascini con sé particelle di liquido. Questa sezione dell’impianto rappresenta una
“zona di decantazione” in cui le eventuali particelle di liquido trasportate dal vapore che sale hanno
abbastanza tempo per precipitare di nuovo all’interno della soluzione. Talvolta, per facilitare questo
processo, si ricorre ad un “diaframma” che permette alle particelle di liquido di liberarsi più
facilmente e precipitare; in casi più estremi si può anche porre dei veri e propri separatori.
SPORCAMENTO
Se ho una soluzione molto concentrata e si ha la precipitazione del soluto , si ha lo sporcamento
dovuto all'accrostamento del soluto.Queste possono modificare lo scambio termico perche
diminuisce l'area di scambio termico, a causa di questo fenomeno.
Si risolve con il SOVRADIMENSIONAMENTO:il progettatore lavorerà sull'area di scambio tra
liquido e vapore saturo,sovradimensionandola cosi che compensa la diminzione che puo avvenire
causa sporcamento.
INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO
è l'innalzamento della Temperatura di ebollizione a causa della presenza di soluto in soluzione
Quindi per una fissata P ,la T di Ebollizione di una soluzione cresce con la concentrazione del
soluto;ci vuole una T piu elevata per raggiungere le Psat e l'ebollizione
EVAPORATORI MULTI EFFETTO
La resa di un evaporatore è rappresentata dal rapporto tra vapore prodotto dall’evaporatore e vapore
di linea usato per riscaldare la soluzione; la resa degli evaporatori a singolo effetto è sempre minore
di 1, ciò lascia intendere come siano poco efficienti.
.possiamo dire che in ogni operazione di evaporazione il maggior costo di esercizio è rappresentato
dalla quantità di vapor d'acqua consumato; per tale motivo, è importante trovare un sistema che
riduca il consumo di vapore (ovvero, aumenti la resa definita) Gli evaporatori a multiplo effetto
permettono di
sfruttare il vapore generato da un singolo effetto perriscaldare ulteriormente la soluzione nell’effetto
successivo, incrementando la resa dell’operazione.Un impianto di questo tipo è costituito da più
evaporatori in serie, nei quali, il vapore uscente dall’effetto precedente, viene fatto condensare nel
fascio tubiero dell’effetto successivo al fine di riscaldare l’alimentazione dell’effetto successivo che
risulta nient’altro che il prodotto dell’effetto precedente.è necessario che la pressione del 1 evap sia
maggiore del 2 perchè solo in questo modo ho una temperatura di V1 maggiore del liquido
nell'evaporatore 2
SCHEMA

Quindi negli evaporatori a multieffetto uso il vapore(vapore del solvente) del primo effetto come
condensatore del secondo e come alimentazione del secondo i prodotti di scarto del primo
Il risparmio è dato anche perchè mi costa solo 1 corrente di alimentazione,le altre le produco
Questa tipologia di evaporatori include due casi differenti:
• Evaporatori in Equicorrente
Gli evaporatori in equicorrente sono caratterizzati da una disposizione che segue un andamento
decrescente delle pressioni (𝑃1 > 𝑃2 > 𝑃3); questo perché, affinché il vapore uscente da un effetto
sia utile a far evaporare la miscela nell’effetto successivo, la temperatura di ebollizione nell’effetto
successivo deve essere minore di quella del vapore stesso. La soluzione, procedendo nell’impianto,
si
concentra (𝑥1 < 𝑥2 < 𝑥3).(essendo che si concentra sempre di piu la soluzione,per IGP aumenta
anche la T di ebollizione,quindi abbasso la P per abbassare la T di ebollizione)
Il vantaggio di questa disposizione sta nel fatto che le correnti si muovono seguendo il gradiente di
pressione e, di conseguenza, non sono necessarie pompe per la distribuzione delle correnti. Inoltre,
la
temperatura minore, si raggiunge proprio nell’effetto dove si stabilisce la concentrazione
maggiore; questo risulta particolarmente favorevole in presenza di miscele di componenti
termodegradabili che, quando maggiormente concentrati, risulterebbero più esposti all’azione
dannosa del calore.
D’altro canto, nel caso in cui si operi con soluzioni molto viscose, a temperature basse ed alte
concentrazioni(nell'ultimo effetto quindi), si otterrebbe un coefficiente di scambio molto basso (𝑈1
> 𝑈2 > 𝑈3). In definitiva,
questa configurazione risulta ideale in presenza di miscele termodegradabili e poco viscose.
STAND-BY
Ipotizzo di avere un evaporatore a 3 effetti (tre evaporatori) UGUALI.Uguali perche spendo di
meno poiché la misura è la stessa, ma anche perchè in caso di sporcamento e quindi in caso di
rottura di uno dei 3 evaporatori ,questo è sostituito da un 4 in stand-by,che avrà le stesse dimensioni
perche i 3 evaporatori erano tutti uguali.Il concetto di Stand-by non si applica a tutti gli
strumenti,poichè quello che risparmierei con la sostituzione lo spendo nel comprare strumenti che
non vanno utilizzati
Altri tipi di EVAPORATORI
EVAPORATORI A TUBI ORIZZAONTALI

I tubi orizzontali causano piu lo sporcamento ed hanno anche il problema del gocciolamento
EVAPORATORE(nei problemi di verifica ho gia costruito l'evaporatore)
Problema di Progetto=Area di scambio Problema di Verifica=Il fissare la portata di alimentazione
Quali sono le variabili in gioco?
Partiamo dagli Evaporatori a singolo effetto

Le variabili da considerare sono:


F=Portata di alimentazione Xf=frazione molare del soluto in alimentazione T,P di alimentazione
L1=Portata di liquido in uscita X1=// // // // // nel liquido P1,T1
(Sarebbe la portata di
soluzione concentrata)
V1= portata vapore in uscita S=Portata vapore in entrata per far riscaldare il sistema
Tevap ,Q,U,A A è l'area di scambio
U è il coefficiente globale scambio termico =(A*h)/delta t
Q è il calore scambiato
Abbiamo 14 variabili,quali sono le equazioni?
2 bilanci di materia
2 bilanci di energia
1 relazione equilibrio
1 calore trasferito
1 coefficiente globale scambio termico
14 variaibli , 7 equazioni
Ecco le 7 variabili da fissare:
1) Tutte le caratteristiche di F sono fissate (F,Xf,P,T)
2) T vaporizzatore (T1)
3) corrente in uscita del liquido (x1)
4) P d'esercizio (P1)
Di solito x1 è fissata perchè è una richiesta del processo e P1 è una variabile di progetto

D la fase liquida del vapore che viene alimentato per riscaldare il sistema
Progettazione Evaporatore

Hs=calore latente perche Hs è un entalpia di vaporizzazione ovvero il calore che viene richiesto per
vaporizzare una mole di sostanza liquida,in questo caso la corrente di alimentazione ed è uguale al
calore latente.Penso che fa lo stesso ragionamento per V1 poiche nei multieffetto viene utilizzato
come corrente per vaporizzare,nei singoli effetti posso anche considerare H1

Fenomeno di Blanking del Vapore


Ad un liquido che scorre all'interno di un tubo si fornisce calore dall’esterno fino a portarlo
all’ebollizione. Si formano le prime bolle di vapore sulla superficie interna del tubo. Continuando a
fornire calore il numero di bolle aumenta e l’ebollizione si estende a tutta la massa del liquido. Se il
calore fornito è troppo oppure il riscaldamento è troppo rapido,l'ebollizione del liquido puo
avvenire in modo troppo veloce e violenta.Si ha la sovraproduzione delle bolle di vapore che
ricoprono la parte interna del tubo.In queste condizione lo scambio di calore tra fluido interno ed
esterno risulta minore proprio a causa dello strato di vapore che ricpore la superficie interna del
tubo

EVAPORATORI IN CONTROCORRENTE
Nell'ultimo effetto la concentrazione di soluto in soluzione è massima e in alcuni casi questo fa si
che la soluzione sia troppo viscosa e che quindi non si riesca a muovere più all'interno
dell'evaporatore.Si sceglie quindi l'alimentazione in controcorrente.Se abbiamo detto che L3 fa
fatica ad uscire perche troppo viscosa,si alimenta nel 3 effetto(se sono 3)la corrente di
alimentazione.In questo caso V2 diventa S1 e V3 è il vapore che viene prodotto dall'evaporatore
mentre L1 è quella liquida.Essendo che il vapore va dal 3 effetto al 1 ,per quello che abbiamo detto
sugli evaporatori a singolo effetto,ci deve essere un aumento di P.La viscosità dipende dalla
temperatura: nei gas aumenta con la temperatura, poiché aumenta il moto termico tra le
particelle del gas, mentre nei liquidi temperatura e viscosità sono inversamente proporzionali,
perché aumentando la temperatura diminuisce la coesione tra le molecole Nel caso della
disposizione in controcorrente, ciò che cambia è la direzione delle correnti liquide,
le quali procedono concentrandosi in direzione opposta al decrescere delle temperature e delle
pressioni.
𝑥1 > 𝑥2 > 𝑥3 → 𝑃1 > 𝑃2 > 𝑃3 → 𝑇1 > 𝑇2 > 𝑇3
Il vantaggio maggiore è rappresentato dal fatto che laddove la concentrazione è maggiore, lo è
anche
la temperatura, il ché scongiura una viscosità troppo elevata che impatterebbe negativamente sul
coefficiente di scambio. Un problema è rappresentato dalla possibile degradazione dei soluti che,
dove maggiormente concentrati, si imbattono in una temperatura elevata. Lo svantaggio principale
consiste nella necessità di utilizzare delle pompe che mettano in circolo le correnti liquide che
devono percorrere l’impianto nella direzione crescente delle pressioni. I coefficienti di scambio
sono
pressocché gli stessi all’interno di tutto l’impianto (𝑈1 ≅ 𝑈2 ≅ 𝑈3). Si è obbligati a ricorre a questa
configurazione quando si opera con miscele molto viscose.
DIFFERENZE EQUICORRENTE VS CONTROCORRENTE
EQUICORRENTE:
P1>P2>P3
T1>T2>T3
x1<x2<x3 dove x è la concentrazione del soluto in soluzione
DELTA T totale(considerando tutto l'evaporatore)= Ts-T3 Ts è la temperatura del vapore della
corrente S
La T0 che si ha all'entrata è diversa dalla T1 che si ha nell'evaporatore.Se pero L'IPE=0 allora le 2
coincidono
U1>U2>U3
Le aree degli evaporatori sono sempre uguali A1=A2=A3
In questi evaporatori si ha la concentrazione massima dove la T è minima,quindi se il liquido è
molto viscoso gli evaporatori non lavorano bene.Questi evaporatori sono perfetti per soluti
termodegradabili(cioè degradano ad alte T)
CONTROCORRENTE
Sono adatti a liquidi viscosi

Quando ho l'IPE il vapore in uscita non è saturo ma surriscaldato e quindi la differnza di H non la
posso vedere come calore latente.Inoltre se ho 2 evaporatori , il V1 uscente da un evaporatore con
IPE è surriscaldato non saturo.Tuttavia io lo considero saturo quando entra nel 2 evaporatore.Pero
dovrei considerare anche l'aliquota di calore sensibile che mi porta il vapore da surriscaldato a
saturo, ma questa aliquota non la considero perche si perde nel tragitto tra i 2 evaporatori
CONDESATORE
Il vapore che fuoriesce dall’evaporatore viene condensato in un condensatore barometrico che
permette
di stabilire un certo grado di vuoto all’interno dell’evaporatore.
Quando il vapore è puro in solvente si utilizza un condensatore a miscela, il quale mette in diretto
contatto
il vapore con una corrente di acqua fredda che fa condensare il vapore e produce una corrente in
uscita costituita
dalla somma delle due correnti in ingresso.
Se il vapore è sporco (contiene tracce di soluto) si tende a tenere separate le correnti di vapore e
acqua di
raffreddamento adottando un vero e proprio scambiatore di calore il quale presenta in entrata la
corrente di
vapore saturo e la corrente di acqua fredda e, in uscita, una corrente di liquido condensato ed una di
acqua che
ha acquisito una certa quantità di calore.
PICCOLE NOTE
La T della corrente di alimentazione è diversa dalla T all'interno dell'evaporatore e mi aspetto che
questa sia maggiore a causa del calore che viene dato dal vapore saturo
Ipotizzo che la corrente vapore di solvente prodotta sia pura e quindi senza soluto(x=0)
Il soluto non ha tensione di vapore
Se non c'è IPE il vapore solvente prodotto esce come vapore saturo,se c'è IPE come vapore
surriscaldato
DISTILLAZIONE
PRECONCETTI
Parto da un sistema ideale ad 1 componente, le relazioni di equilibrio mi dicono che il potenziale
chimica in fase vapore=a quello in fase liquida ed anche che la fugacita in fase vapore=quella in
fase liquida.
Per un sistema multicomponente la fugacità dell'i-sima specie in fase vapore= a quella dell'i-sima
specie in fase liquida cosi come il potenziale chimico.
Se si ha una soluzione reale (di compnenti ideali) allora la relazione di equilibrio diventa:
Pyi=gammai xi Pisat
Per una soluzione ideale invece: Pyi= Pisat xi
Cio che cambia è il discostamento dall'idealità rappresentato dal coefficiente di attivita
In ogni caso pero si osserva che la composizione della fase gassosa è diversa da quella della fase
liquida e si osserva che questa è maggiore rispetto a quella liquida a causa del componente piu
volatile che è piu in fase gas( per la diversa tensione di vapore)
Da questo concetto è possibile pensare di avere una certa corrente di alimentazione con una certa
concentrazione e di splittarla in una corrente vapore e una liquida in equilibrio tra loro,con la
corrente vapore piu concentrata del componente piu volatile
DIAGRAMMI EQUILIBRIO LIQUIDO VAPORE
Anche detto diagramma a lente
La curva che separa la zona Vapore monofase dalla zona di equilibrio è la curva di condensazione
dove si ha vapore saturo,mentre quella che separa la zona liquida monofase dalla zona di equilibrio
è la curva di ebollizione dove si ha liquido saturo
In questo diagramma T vs composizione a P fissata, parto ad una composizione di partenza e se sto
ad una certa T per la quale mi trovo nella zona di equilibrio,la composizione di partenza si splitta
nei 2 punti di composizione C e D rispettivamente di vapore e liquido saturo,che hanno valore di
composizione diversa da quella di partenza. Se mi trovassi ad un T piu elevata,allora si sarebbe
splittata in D' e C'.Quindi le composizioni finali dipendono sia dalla composizione di partenza ma
anche dalla T ,a P fissata( probabilmente il grafico è in funzione del componente meno volatile in
quanto quando x=1 si ha la T max di ebollizione e il componente meno deve averla elevata essendo
meno volatile)
DIAGRAMMA CONCENTRAZIONI
In questo diagramma la volatilità relativa è un segmento retto verticale mentre era orizzontale nel
TvsX,Y
Nel diagramma a lente piu le volatilità relative sono elevate piu la lente diventa ampia.Se la
volatilità relativa è molto diversa tra i 2 componenti, essi sono piu facili da separare(avranno T di
evap molto diverse)
DIAGRAMMA H VS COMPOSIZIONE
Se metto il diagramma H VS X,Y con quello Y VS X si ottengono i valori di equilibrio sul
diagramma entalpico.Nella foto i 2 punti sul diagramma X vs Y non sono in equilibrio perche in
questo diagramma la volatilità relativa(la linea che mi da l'equilibrio tra due composizione,poi verrà
chiamata tie line) deve essere verticale,ma vengono solamente usati per trovare i valori di equilibrio
sul diagramma H-X
DISTILLAZIONE FLASH
La soluzione viene riscaldata ad una TF dove il liquido è saturo.Quindi entro con una corrente F alla
P1 e TF.Se abbasso la Pressione a P2 accade un flash,ovvero la soluzione di partenza si splitta in
una liquida e una vapore con composizioni diverse tra loro e la L e V originate sono in equilibrio tra
loro
Nella figura il tringolino indica il pelo libero del liquido. Se una parte del liquido va sopra invece
che sotto peggiora lo stato ideale.Per evitare cio viene messo un componente detto demister che
serve proprio ad evitare che le particelle vadino sopra
L'altro bilancio di materia lo faccio sul componente piu volatile.Essendo che il componente piu
volatile va di piu in fase gassosa,mi aspetto una y>x.
Pongo K=y/x=(Psat*gamma)/P è il rapporto tra la composizione del vapore e quella del liquido del
componente piu volatile.Posso anche definire un K per il componente meno volatile
LIQUIDI IMMISCIBILI
Abbiamo detto che la corrente liquida si splitta in 2 fasi V e L in equilibrio tra loro
Se ho 2 liquidi immiscibili?
Da un punto di vista generale , ho il passaggio da liquido a vapore quando le molecole in fase
liquida hanno energia cinetica sufficiente per lasciare il liquido ed andare in fase vapore.Se pero
siamo in ambiente chiuso,queste molecole in fase vapore possono essere reintercettate dal liquido
ripassando in fase liquida.Se ho una soluzione liquida composta da un componente A e uno B,una
molecola di A puo evaporare solo dalla posizione A ma puo essere intercettata anche da una
molecola di B per tornare nella soluzione liquida perche sono solubili tra loro
Se ho un liquido immiscibile ,composto da A e B al 50%,metà della superficie è di A e l'altra è B.
Le molecole di A possono in questo caso precipatare solo su A perche immiscibile in B.Inoltre la
loro evaporazione avviene senza considerare l'altro componente,quindi in un ipotetica legge di
equilibrio ,nella parte gas,considero la Ptotale e non la Pparziale del componente.Per la fase liquida
ogni componente partecipa con la propria tensione di vapore(Xi non si considera perche sono
immiscibili) e ,date queste considerazioni la legge di Rault non vale.
Un liquido immiscibile viene usato per abbassare la T di ebollizione di soluzioni,in quanto essa
partecipa con la propria tensione di vapore ma non partecipa all'equilibrio.
CALCOLI NEI BILANCI
Si ipotizza K indipendente dalle composizioni se no si dovrebbero fare calcoli iterativi
Se volessi rappresentare tutto graficamente servirebbero le condizioni di equilibrio e quelle
cinetiche,che sono i bilanci di materia
inserendo q abbiamo una modifica del bilancio di materia in quanto:
V=F*(1-q) L=F*q
Quindi manipolando il bilancio di materia ottengo una retta di coefficiente angolare q/(q-1) che
graficamente è quella con l'asterisco
La T min e T max sono le temperature di ebollizione dei componenti puri della soluzione
liquida(Tmax è quella del componente meno volatile,Tmin quella del piu volatile) e sono i valori
limiti entro i quali è possibile effettuare la separazione.
Data la P a quale T conviene lavorare?
Scelgo la T a cui ottengo la composizione che voglio(sul diagramma a lente) che è fissata ed è un
dato del problema
CONDIZIONI A CUI LAVORA IL FLASH
Si lavora in condizioni ideali:
1)Il liquido che sta dentro non deve riempire completamente il flash rischio allagamento
2)Non ci devono essere gocce di liquido nella parte superiore,quindi deminster che lavora
perfettamente
DIAGRAMMA ENTALPICI
Fissata P dalla termodinamica so che DELTAH=Q
La linea superiore è l'entalpia del vapore saturo,quella inferiore è l'entalpia del liquido bollente che
hanno lo stesso ruolo di Tmax e T min.In questo diagramma la tie line è obliqua.Inoltre l'uso di
questo diagramma è equivalente a quello composizione X-Y,tutto dipende dalle informazione che si
vogliono ricavare
TERMINI COSTRUTTIVI
Il flash è una condizione teorica di equilibrio.Nel caso diretto,il raggiungimento dell'equilibrio
dipende dal tempo di permanenza TAO=VOLUME/PORTATA VOLUMETRICA=?
Se ho tempi di permanenza ragionevoli ho dimensionato correttamente il flash.Se ho tempi di
secondi vuol dire che ho dimensionato male il reattore perche è troppo piccolo(TAO è
proporzionale al Volume).Se ho tempi di ora ho dimensionato male perche troppo grande
Per un separazione facile in genere TAO=5-6min
Per una difficile TAO=10-11 min
Generalmente il tempo lo fisso io e cosi calcolo il volume del flash dimensionandolo
Si mette anche un dispositivo di sicurezza che regola il livello del battente del liquido per evitare
che questo sia troppo alto o basso e che in un caso allaghi il flash e nell'altro?

CURVA DI FLASH
viene utilizzata nella pratica per determinare le condizioni di una miscela.Sulle y c'è la T,sulle x la
V/F dove V è la portata di vapore.Se il sistema è multicomponente non ho tutte le informazioni che
servono e quindi faccio un esperimento andando a calcolare la curva di flash .
La curva di flash è la prima indicazione di come varia la composizione di quello che inserisco nel
flash,in modo che poi posso regolare le apparecchiature per le operazioni da fare.
DISTILLAZIONE A MULTIEFFETTO
Se volessi fare delle distillazioni a multiplo effetto,dovrei raffreddare la V in modo tale da rientrare
in equilibrio(prima stava in vapore saturo)(nel diagramma a lente raffreddo V e passo da vapore
saturo all'equilibrio) e far splittare la V ,essendo che ha ri raggiunto l'equilibrio, e si ha una V'
ancora più ricca del componente volatile (mi avvicino a sinistra).Posso rifare il processo per
ottenere una V'' ancora più ricca del componente piu volatile,pero cosi facendo la portata di V
tendera sempre a diminuire man mano che la splitto.Lo stesso ragionamento lo si puo fare su L se si
vuole una corrente del componente meno volatile ma c'è sempre il medesimo problema della
diminuzione della portata.Inoltre alla diminzioni di portata si aggiunge il problema delle corrente
che non servono (L' ,L'' nel caso si voglia ottenere una V' piu concentrata del componente piu
volatile) (V',V'' nell'altro caso) e che andrebbero perse.Inoltre nel caso del liquido devo anche
spendere il calore per far si che L torni nella zona di equilibrio per splittarsi
Per evitare questi problemi ,uso quest'impianto:
Ovvero un sistema di stati di equilibrio in controcorrente dove non ci sono correnti
perse.L'alimentazione la si mette al centro.Ogni stadio è influenzato da 4 correnti,eccetto quello
centrale che ne ha 5 poiche vi è anche quella di alimentazione.Cosi non ci sono correnti perse.In
ogni piatto vi è uno stato di equilibrio:le due correnti entranti non sono in equilibrio tra loro, ma lo
sono le 2 correnti uscenti.Il liquido viene alimentato dal basso,il vapore dall'alto.Il vapore sarà
sempre piu ricco del componente piu volatile,il liquido di quello meno volatile
Nello schema mancano quel VAP in e LIQ in alle estremita : Il V in viene dato da un condensatore
in testa allo stadio, il L In viene dato invece da un ebollitore
IPOTESI PER LA DISTILLAZIONE MULTISTADIO
1)Stato di equilibrio ideale
2)Portate molari costanti
Poiche le portate molari che attraversani i vari stadi sono molto simili anche in composizione,si
considerano le portati molari costanti
SCHEMA PIATTO DI DISTILLAZIONE
Nello schema la corrente liquida entrante nel piatto N proviene dal piatto precedente n-1 , mentre
quella vapore in controcorrente a quella liquida proviene dal piatto successivo n+1.Queste due
correnti NON sono in equilibrio,ma lo saranno le 2 correni L n e Vn che vengono generate da
questo piatto.Lo spazio laterale si chiama DOWN COVERED. Per quanto riguarda la
numerazione,si parte da 0 con il condensatore e poi si aumenta scendendo.
Il condensatore prende da sotto il vapore e lo condensa ,una parte della corrente condensata verrà
allontanata mentre l'altra verrà riciclata nel piatto
Definisco R=rapporto di riflusso (quanto liquido si manda fuori rispetto a quello che si ricicla)
Nell'ultimo piatto invece (quello sul fondo) la corrente liquida va in un ribollitore a cui si da calore
per trasformare la corrente liquida in vapore per poi riciclarla nel piatto

Per lo studio della torre restano queste 6 variabili


L'immagine non presenta condensatore e ribollitore,spiega il percorso del liquido
La T nella torre non è la stessa ma tende ad aumentare percorrendo la torre e la massima la si ha sul
fondo.I piatti nell'immagine di destra sono detti a Campanella
(C'è un filmato sul telefono)
Questa apparecchiatura lavora in regime stazionario e quindi hanno bisogno di tempo per
avviarsi,ma dopo che sono state avviate possono lavorare anche per più mesi
Se i componenti della distillazione sono più di 2,la struttura del problema è la stessa ma non ce la
faccio con i bilanci sulle variabili esterne.4 variabili sono date dal problema
Qui il piatto di alimentazione divide la torre in 2 zone:la zona di esaurimento e quella di
arricchimento. Se analizzo il condensatore , se L è la corrente riflussata e D è quella
allontanata ,allora L/D è il rapporto di reflusso R.Il vapore che entrando nel condensatore condensa
e genera L e D è Vy
Chiamo L0 il liquido di riciclo,L1 quello che lascia il piatto ed è in equilibrio con V1 che lascia il
piatto,V2 è il vapore entrante nel piatto e derivante dal piatto sottostante
Il 2 bilancio è fatto sul componente più volatile (x0=xD sono uguali forse perche le 2 correnti in
uscita vengono solo separate quindi hanno diverse portate ma la composizione è la stessa).
Passo ora allo studio sul piatto
Oltre a scrivere i 2 bilanci di materia per il piatto posso scrivere anche la legge di equilibrio
Ho 3 incognite ma ho anche una terza equazione derivante dal bilancio entalpico
qc è il calore del condensatore, qp quello del piatto
(escludi parte calcolo itereativo)
Quindi il discorso fatto prima sul piatto attraverso bilanci di materia,energia e relazioni di equilibrio
lo posso fare per qualsiasi altro piatto.C'è pero anche il piatto dove si inserisce l'alimentazione
L'alimentazione si inserisce nel piatto che nel complesso fornisce correnti con composizione simile
a quella di alimentazione.Questo perche facendo cosi non si corre il rischio di inserire una corrente
con composizione differente in un piatto dove c'è equilibrio ,andando ad annullare la separazione
è l'unico piatto con 5 correnti coinvolte.
L'inserimento di F scoinvolge un po i bilanci.è per questo che le correnti sopra il piatto di
alimentazione vengono indicate con L e V,mentre quelle sotto con L e Vsovrassegnati.Inoltre le
portate di L e V possono essere considerate costanti sia quelle sopra che sotto il piatto di
alimentazione,ma queste tra loro non sono uguali a causa dell'inserimento di F.
L'alimentazione puo avere caratteristiche termiche,fisiche,entalpiche diverse:
se inserisco vapore bollente come F,l'alimentazione da tutto contributo a V
Se inserisco liquido saturo a L
Questi era quanto riguardava la parte analitica
Andiamo alla parte grafica

Tutti questi bilanci analitici diventeranno rette sul piano X-Y


DIMOSTRAZIONE COSTANZA FLUSSI MOLARI
Questa condizione viene definita overflow equimolare: il vapore molare e i flussi liquidi da ogni p
sono costanti. Ciò sarà vero solo quando i riscaldamenti latenti molari componenti della
vaporizzazione sono gli stessi e, insieme ai calori specifici, sono costanti nell'intervallo di
temperatura nella colonna; non c'è calore significativo della miscelazione; e le perdite di calore
sono trascurabili. Queste condizioni sono sostanzialmente vere per i sistemi pratici quando i
componenti formano miscele liquide quasi ideali.
Anche quando i riscaldamenti latenti sono sostanzialmente diversi l'errore introdotto assumendo
overflow equimolare per calcolare il numero di stadi è di solito piccolo, e accettabile.
Facendo quindi i bilanci,posso togliere i pedici alle portate essendo costanti
Sono denominate rette di lavoro e indicano la relazione tra la composizione liquida e quella di
vapore in un piatto. Per una fase di equilibrio, le composizioni dei flussi di liquido e vapore che
escono dal piatto sono date dalla relazione di equilibrio.
Al variare di f varia la retta
Se l'alimentazione è un liquido sottoraffreddato o vapore surriscaldato allora f puo essere o <0 o >1
l'intersezione tra le 2 rette crea un altro punto notevole che insieme ad xb permette di tracciare la
retta di esaurimento
METODO McCABE e THIELE
Le equazioni 11.21 e 11.22 e il rapporto di equilibrio sono convenientemente risolti dal metodo
grafico sviluppato da McCabe e Thiele (1925). Il metodo è discusso in dettaglio nel volume 2. Una
semplice procedura per la costruzione del diagramma è riportata di seguito e illustrata nell'esempio
11.2.
Procedura
1) TROVARE LA RETTA DI LAVORO NELLA ZONA DI ARRICCHIMENTO
si fa un bilancio nella zona di arricchimento comprendendo nella sezione di controllo anche il
condensatore

I 2 punti per la quale passa la retta di lavoro sono il punto per x=0 e x=y
Grazie a questi 2 punti si puo tracciare la retta di lavoro di arricchimento
2)TROVARE LA RETTA DI LAVORO NELLA ZONA DI ESAURIMENTO
Il metodo è analogo a quella di arricchimento
3)

nella costruzione a gradini il bilancio di materia è il segmento orizzaontale mentre quello verticale
rappresenta la relazione di equilibrio.
Tutto dipende anche da R perche se R cambia cambia la curva di arricchimento e cambia anche
l'intersezione con la curva di equilibrio
il massimo valore di R si ha quando coincde con la bisettrice del diagramma x-y
Rottimale=1.2-1.5*Rmin
Un R<Rmin vuol dire che non vi è l'intersezione con la curva di equilibrio e quindi non si puo fare
la separazione
COSTI
Dividiamo i .
Costi di impianto → costi dei piatti,piu piatti ci sono e piu è costoso l'impianto
Costi di esercizio → per es il carico termico al condensatore o al ribollitore
FATTORI CHE INFLUENZANO LI PROCESSO
1) Pressione = La P interferisce con la curva di equilibrio , se aumento P peggiorano le
condizioni di equilibriio
2) Posizione alimentazione= Se metto l'alimentazione dove ho una composizione diversa da
quella di alimentazione faccio arretrare la separazione e i costi aumentano
3) Rapporto reflusso
Se faccio avvenire processi a T elevate,c'è il rischio di distruggere i prodotti.Si deve lavorare a T piu
basse.Un ipotesi è lavorare sotto vuoto(P inferiore a quella atm) ma ha un costo il pompaggio
Come si puo abbassare la T di ebollizione?
Si puo aggiungere un altro componente che è immiscibile agli altri,non si scioglie negli altri.Nel
fare la legge di Raoult il terzo componente partecipa con tutta la sua tensione di vapore(senza
frazione molare).Per farlo si deve modificare il foondo della torre:
invece di un ribollitore di fondo,c'è un iniezione diretta di vapore al fondo della colonna

A livello di bilancio cambierà quello scritto tra la sezione di esaurimento e il fondo della colonna
Questa retta di lavoro è la nuova retta della sezione di esaurimento
è cambiata anche l'intersezione e conviene da un punto di vista di costi perche faccio meno piatti
Per quanto riguarda invece cosa cambia al condensatore inserendo questo componente immiscibile
(acqua), si genera da quest'acqua una corrente organica e una H20 liquida
DISTILLAZIONE MULTICOMPONENTE
Nella distillazione bicomponente avevo 6 variabili esterne,4 date, e attraverso il bilancio di materia
si risolveva.. Con un miscela multicomponente, fissando una composizione componente
non determina in modo univoco l'altra
composizione dei componenti(non vale piu la complementarietà ad 1) e la temperatura
La separazione tra i prodotti superiori e inferiori è specificata impostando limiti su due
componenti "chiave", tra i quali si desidera effettuare la separazione.
È come se potessi ipotizzare che alcuni componenti possono essere assimilati ad una famiglia con
composizione chiave.Ipotizzo di fare una distillazione tra C5 e C6
Faccio ipotesi:
Tutti i componenti piu leggeri del chiave leggero vanno immediatamente in testa alla colonna
Tutti i componenti piu pesanti del chiave pesante vanno immediatamente in fondo alla colonna
Quindi non ci sono leggeri nella sezione di esaurimento e non ci sono pesanti in quella di
arricchimento
Questi componenti,andando in testa e in fondo,NON frazionano (distillano)(avranno le
composizioni di alimentazione)
Frazioneremo quindi solo C5 e C6,riducendo le incognite e potendo determinare il sistema
(Dal punto di vista realistico posso approssimare perche C1 e C2 avendo pochi atomi di C sono
molto leggeri e quindi molto volatili e tenderanno ad andare subito in testa,caso contrario con C8-
C9)
C5 e C6 non vanno né completamente sopra né completamente sotto poiché è come se la
distillazione avvenisse solo su di loro
R lo fisso e ogni calcolo sul piatto diventa iterativo
La concentrazione di 6(essendo il chiave pesante) tenderà ad aumentare lungo lo scendere della
torre,mentre quella di 5 (essendo il chiave leggero) tenderà a diminuire
Posso andare quindi a diagrammare le concentrazioni piatto per piatto andando a scendere lungo la
torre
Quando le 2 curve si asintotizzano la separazione si ferma e non va avanti
(faccio scorrere i 2 diagrammi l'uno sull'altro fino a trovare un punto in cui la composizione X5 e
X6 sianoo uguali o pressoche uguali in entrambi i diagrammi.Questo è il punto ottimale di
inserimento dell'alimentazione)
Quindi inserisco l'alimentazione quando la concentrazione di 5=quella di 6
la curva obliqua è la tie line
DISTILLAZIONE DISCONTINUA
Non c'è F xf ma c'è un prodotto di fondo che non preleviamo ma la cui composizione cambia poiché
il componente piu volatile tende ad andare in testa
D Xd componente piu volatile in testa , Xb in fondo
Se xd diminuisce nel tempo,la retta scivola parallela a se stessa lungo la diagonale e produce xd
sempre piu piccoli. Se scelgo una retta di lavoro con xd piu bassso,determina anche un xb piu
elevato.L'operazione discontinua sarà funzione del tempo,mi serve una funzione tempo che mi dice
fino a quando posso operare per non avere un distillato troppo ricco del componente meno volatile
(Nella foto c'e D costante ma in realta è xd costante)
(N.B con xb questa volta sta indicando la composizione del componente meno volatile di fondo)
operazione xd costante → si puo fare cambiando il rapporto di reflusso che deve pero
aumentare,perche se diminuisse e si arrivasse al Pinch non si avrebbe piu distillazione
Nel metodo grafico xd costante la si ottiene poiché si parte da xb, Se xb tende a spostarsi perche
aumenta,allora per mantenere la xd costante si modifica la retta di lavoro,andondola a spostare
cambiando il coeff angolare che è R
La funzione a dx dell'integrale ho xd anche se non so com'è (non lo sto considerando costante)
Devo esplicitare la dipendenza tra Xd e xb in modo tale da avere solo un'incognita
Questa relazione la si trova graficamente(questa relazione è mediata tra n numeri di piatti)
L'integrale sarà l'area sotto la curva

SE LE FOTO NON SI VEDONO BENE,VEDILE DAL TELEFONO

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