Ernesto Trinaistich
Trasmissione del calore tra due fluidi in movimento separati da una parete, scambiatori a doppio tubo -HAIRPINGli scambiatori di calore sono apparecchiatura la cui funzione quella di realizzare il trasferimento di calore tra due fluidi a temperature differenti. Le apparecchiatura di scambio termico si possono classificare in: Evaporatori: utilizzati per evaporare soluzioni o concentrare soluzioni. Refrigeranti: quando un fluido di processo raffreddato da un fluido di servizio. Condensatori: quando un vapore di processo viene condensato da un refrigerante. Riscaldatori: quando un fluido di processo viene riscaldato. Ribollitori: quando un liquido di processo viene vaporizzato da uno di servizio.
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Il modello pi semplice di scambiatore di calore lo scambiatore a doppio tubo o hairpin . Esso costituito da due tubi concentrici in cui un fluido passa allinterno del tubo a sezione pi piccola ed un altro attraverso quello a sezione maggiore. Tubo
interno
Il verso di spostamento dei due fluidi pu essere concorde, in questo caso si parla di scambio in equicorrente, oppure opposto, scambio in contro corrente.
Fluido 1
Fluido 2
Tubo maggiore
Riportando su grafico gli andamenti delle temperature nei due differenti casi si ottengono:
tci r s T tci r s
tfus
tcus
tfi
Equicorrente
Controcorrente
Si osserva che nellequicorrente il salto termico tra il fluido caldo e il fluido freddo diminuisce e la tfus sempre inferiore alla tcus. Nel controcorrente vi una certa costanza nella differenza della temperatura. Lequazione di scambio Q = A * U * t ml . 4 Si utilizza la media logaritmica perch risponde meglio alla quantificazione del fenomeno dal punto di vista delle differenze di
Il t ml si calcola considerando le temperature di ingresso e uscita del fluido caldo e di quello freddo ( rette r ed s) tml = dellequicorrente ln (tci tfi) (tcus tfus) (tci tfi) caso
(tcus tfus)
tml =
Si dimostra praticamente che il t ml calcolato con la modalit controcorrente fornisce un valore numericamente pi grande, pertanto il calore Q scambiato risulta 6
Il controcorrente quindi pi vantaggioso. Quando il fluido da riscaldare termo-labile si preferisce lo scambio in equicorrente. Per capire il motivo si consideri una soluzione sottoposta a concentrazione per evaporazione dellacqua, nel controcorrente la soluzione in uscita, pi concentrata viene a contatto con il fluido riscaldante che si trova nella sua massima temperatura e ci pu danneggiare il soluto. Gli scambiatori di calore, la maggior parte dei casi, sono usati come recuperatori di calore, cio utilizzati per preriscaldare i fluidi di processo che si accingono ad essere sottoposti ad una operazione unitaria o ad un processo unitario. Altro utilizzo il raffreddamento dei fluidi che vanno allo stoccaggio.
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Scambiatori di calore
Gli scambiatori a fascio tubiero pi semplici sono costituiti da due piastre bucherellate, che rappresentano gli estremi del fascio tubiero, il tutto contenuto nel mantello. Essendo lo scambio funzione dello sviluppo in lunghezza dei tubi, vengono costruiti scambiatori che hanno agli estremi dei tubi delle teste suddivise in due o pi settori in modo che il fluido percorra, prima di uscire, pi volte la lunghezza dei tubi. Gli scambiatori possono avere dimensioni di oltre 5 m, per cui sono necessari giunti di dilatazione, cio sistemi che ammortizzano lallungamento dei tubi dovuto al calore. Un sistema la testa flottante che permette, con movimenti in un senso e nellaltro di compensare lallungamento.
Ribollitore Kettle
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Scambiatori
TIC
Fluido di processo
Scaricatore di condensa
V : Vapore Valvola servocomandata azionata dal controllo della temperatura del fluido in uscita dello scambiatore.
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Q2 Bilancio di energia di uno scambiatore. Con le lettere Q sono indicate le quantit di calore (Entalpie) associate ai fluidi presenti. Q1 : calore relativo al fluido riscaldante in ingresso; Q2 : calore relativo al fluido riscaldante in uscita; Q3 : calore relativo al fluido di processo in ingresso; Q4 : calore relativo al fluido di processo in uscita;
Q3
Q1
Q4
Q1 + Q3 = Q2 + Q4
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La quantit di calore Q = massa * calore specifico * la temperatura. Sostituendo si ha: m*cp1*(t1) + M*cp2*(t3) = m*cp1*(t2) + M*cp2*(t4) m*cp1*(t1- t2 ) = M*cp2*(t4 t3) Questa equazione di bilancio mette in relazione la quantit di calore persa dal fluido riscaldante con laumento di calore del fluido di processo. Se con m si indica la massa del fluido riscaldante (acqua calda) e con M la massa del fluido di processo, lequazione di bilancio permette la determinazione, in Kg/h dellacqua calda necessaria a portare il fluido di processo da t3 a t4. M*cp2*(t4 t3) m= cp1*(t1- t2 )
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