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Una più che solida conoscenza del sistema acqua-vapore è fondamentale per comprendere il funzionamento di una
grande varietà di impianti tecnici, quali caldaie principali e ausiliarie, turbine a vapore, condensatori del vapore sotto vuoto
e atmosferici, distillatori, impianti di condizionamento, mezzi di estinzione incendi ad acqua ecc.
• Il processo di evaporazione è marcato per i liquidi volatili, le cui molecole sono legate fra loro da forze modeste
(per esempio alcool etilico, benzina ecc.) ed è trascurabile per quelli poco volatili (per esempio nafta, olio ecc.),
mentre l’acqua ha una volatilità media.
• Per qualsiasi liquido l’EVAPORAZIONE CRESCE poi:
- AL CRESCERE DELLA TEMPERATURA perché, con l’aumento dell’energia cinetica media delle molecole,
aumenta il numero di quelle che possiedono un’energia superiore a quella necessaria per rompere le forze di
legame che le tengono unite alle altre;
- AL CRESCERE DELLA SUA SUPERFICIE ESTERNA, la quale aumenta la probabilità statistica che vi si
affaccino più molecole con energia cinetica sufficiente per passare in fase vapore. Siffatto risultato si ottiene
o distribuendo il liquido in uno strato molto sottile o, come avviene negli impianti tecnici, frammentandolo in tante
piccole goccioline.
Si sottolinea che si definisce SURRISCALDATO un vapore che si trova a una temperatura superiore a quella di equilibrio
con la sua pressione.
La figura mostra graficamente i processi seguenti:
• durante la fase di riscaldamento dell’acqua compressa la temperatura aumenta dal valore di alimento t a fino a
quello di equilibrio tE, al quale l’acqua raggiunge la saturazione;
• durante il passaggio di stato di ebollizione la temperatura rimane rigorosamente invariata al valore di equilibrio
tE ;
• durante la fase di surriscaldamento il vapore saturo prodotto aumenta di temperatura fino a raggiungere il voluto
valore della temperatura di surriscaldamento tsurr e si nota che la rampa di salita della temperatura è più marcata
rispetto alla fase di riscaldamento poiché il calore specifico del vapore è minore di quello dell’acqua liquida.
• rompere le forze di legame che tengono unite allo stato liquido le molecole di H2O;
• compiere il lavoro di dilatazione richiesto per vincere la pressione esterna mentre l’acqua aumenta di
volume passando dallo stato liquido a quello di vapore.
Alla stessa pressione il calore latente di vaporizzazione è uguale al CALORE LATENTE DI CONDENSAZIONE
(condensation latent heat) che deve essere sottratto a 1kg di vapore saturo secco affinché condensi completamente a
temperatura costante e diventi liquido saturo