Sei sulla pagina 1di 1

La Mafia siciliana degli anni Ottanta e Novanta

I. Le origini della Mafia


L’uso privato della violenza è una caratteristica della Mafia.
1) La Mafia durante l’Ottocento (il XIX secolo)
All’inizio, la Mafia aiutava i nobili siciliani a reprimere le rivolte dei
contadini.
Alla fine dell’Ottocento, la Mafia ha sviluppato la sua influenza nel
mondo politico locale. Gli uomini politici erano corrotti perché i
mafiosi, che controllavano la popolazione, portavano loro dei
voti in cambio di favori (la polizia non si interessava, per
esempio, ai crimini dei Mafiosi).
2) La Mafia all’inizio del Novecento
L’inizio del ventesimo secolo marca un cambiamento (« salto in
qualità ») : in effetti, nel contesto della forte immigrazione
italiana negli Stati Uniti, i Mafiosi cominciano a controllare i
migranti (aiutano loro per trovare un alloggio, un lavoro, ma
dopo prendono una percentuale sul loro stipendio).
3) La Mafia durante il fascismo e la Seconda Guerra mondiale
Durante il fascismo, lo Stato (che non accettava l’esistenza di un
altro potere locale che quello fascista) conduce una lotta molto
efficace contro la Mafia.
Ma durante la Seconda guerra mondiale, gli Alleati si appoggiano
sui capi mafiosi (i mafiosi americani avevano rapporti stretti con
i mafiosi siciliani) per preparare lo sbarco americano in Sicilia (a
luglio 1943). Per gli Stati uniti, sempre paurosi della minaccia
comunista, la Mafia era un alleato interessante perché
antisindacale, anticontadino e anticomunista.
Cosi, dopo il 1945, la Mafia ha potuto riprendere le sue relazioni
con il potere politico e sviluppare le sue attività criminali
(traffico di armi e narcotraffico).

Potrebbero piacerti anche