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IL BRIGANTAGGIO

È un fenomeno, caratteristico di tutti i paesi in


COS'È? determinate fasi di sviluppo sociale e politico, per il quale
bande di malfattori riunite e disciplinate sotto l'autorità di
un capo, attentano a mano armata alle persone e alla
proprietà.
SVILUPPO E REPRESSIONE
DEL BRIGANTAGGIO

La rivolta ebbe inizio in Basilicata nell'aprile


del 1861 e si estese poi a quasi tutte le altre
provincie meridionali. Questa ebbe inizio per
la questione meridionale che stava ad
indicare una situazione persistente di
arretratezza nello sviluppo socio-economico
delle regioni del sud rispetto a quelle del
settentrione e inoltre questa divideva in due
l’Italia anche dopo l’Unità.
IL BRIGANTAGGIO NEL
MERIDIONE
• Le regioni più colpite erano la Sicilia, la Calabria, la
Basilicata e soprattutto la Campania. Fu alimentato da
sentimenti di rabbia e risentimento verso il governo
centrale; raggiunse il suo apice dopo l’unificazione del
1861, il governo cercò di contrastarlo con l’invio di truppe
per combattere i briganti e l’istituzione di leggi speciali per
combattere il banditismo. Questo fenomeno ha lasciato
un impronta significativa della storia e nella cultura delle
regioni colpite ed è stato oggetto di romanzi, racconti e
opere d’arte che spesso romanticizzano i briganti come
eroi popolari.
PERCHÉ È SORTO

Le ragioni principali che portarono alla nascita del brigantaggio includono:

Disuguaglianza
Instabilità politica e economica: L'economia italiana Mancanza di istituzioni
sociale: L'unità nazionale non efficaci: spazio a bande di Ingiustizie del sistema
dell'epoca era fortemente giudiziario: Il sistema giudiziario
era stata ancora raggiunta, e diseguale, con una classe criminali e fuorilegge che
molte persone vivevano in sfruttavano l'instabilità per dell'epoca era spesso corrotto
dominante privilegiata e una e arbitrario.
povertà e disperazione. grande massa di contadini commettere atti di violenza,
saccheggio e estorsione.
poveri e lavoratori sfruttati.
I BRIGANTI

I "briganti", definiti così dal governo, erano bande


armate di insorti guidate da un capo, formate da
contadini poveri che potevano contare
sull'appoggio delle comunità di appartenenza,
percorrevano le campagne di tutta la penisola rubando,
saccheggiando, uccidendo i "galantuomini" e i "baroni",
ovvero i notabili locali e i latifondisti. I briganti erano
spesso contadini o persone emarginate che, a causa di
una serie di fattori come l'oppressione economica, le
ingiustizie sociali e la mancanza di stabilità politica, si
ribellarono contro l'autorità.
Carmine Crocco
I PRINCIPALI BRIGANTI

• Carmine Crocco è stato un brigante italiano tra i più noti e rappresentativi del
periodo risorgimentale, capo indiscusso delle bande del Vulture in Basilicata. Nel
giro di pochi anni, da umile bracciante divenne comandante di un esercito di
duemila uomini e la consistenza della sua armata fece della Basilicata uno dei
principali epicentri del brigantaggio post-unitario italiano

• Giuseppe Pomponio fu a capo di una delle più importanti bande della provincia di
Chieti, in Abruzzo, che seminò il terrore per circa nove anni, compiendo omicidi,
rapine, saccheggi e sequestri di persona, fu autore di più di una trentina di omicidi.

• Nicola Napolitano, detto il Caprariello, è stato un brigante italiano attivo nell’ agro
nolano, in Campania (Napoli), Il suo soprannome deriva dal suo mestiere
di pastore di capre
I BRIGANTI E IL RAPPORTO CON LE AUTORITÀ

Il loro rapporto con le autorità e la popolazione poteva variare a seconda delle circostanze specifiche e delle
condizioni sociali dell'epoca.
Per quanto riguarda le autorità, queste consideravano i briganti come una minaccia alla stabilità e alla
sicurezza. Le forze dell'ordine, come la polizia e l'esercito, erano spesso impegnate nella lotta contro i
briganti e cercavano di reprimere le loro attività illegali.
Per quanto riguarda la popolazione, il rapporto con i briganti poteva essere più complesso, erano talvolta
considerati come dei difensori locali contro l'oppressione o l'ingiustizia delle autorità centrali.
Tuttavia, è importante sottolineare che l'opinione pubblica nei confronti dei briganti era spesso divisa.
Mentre alcuni li vedevano come eroi o ribelli, altri li temevano o li disapprovavano a causa dei loro atti
criminali, come il furto, il saccheggio e l'omicidio.
LA FINE

La fine del brigantaggio è stato un processo graduale partito da misure


adottate dal governo centrale fino ad arrivare ai cambiamenti sociali ed
economici. Ad esempio:

• rafforzamento dell’autorità statale;

• Riforme sociali ed economiche;

• Miglioramento delle infrastrutture e delle comunicazioni;

• Cambiamenti politici, amministrativi e culturali;

• Industrializzazione e sviluppo economico;

Nel 1869 furono catturati i guerriglieri delle ultime grandi bande con
cavalleria e a gennaio 1870 il governo italiano soppresse le zone militari
nelle province meridionali, sancendo così la fine ufficiale del brigantaggio.
Oggi il brigantaggio è considerato un capitolo chiuso della
storia italiana e viene studiato come un fenomeno sociale,
IL BRIGANTAGGIO economico e politico che ha influenzato profondamente
D' OGGI soprattutto le comunità meridionali. Al suo posto ha
preso posizione la mafia che ritroviamo tutt' ora
Vulnerabilità socioeconomica: La Monopolio delle attività illegali: La
presenza diffusa della povertà, della Corruzione e infiltrazione: La mafia si è mafia ha avuto successo nel creare e
disoccupazione e delle disuguaglianze diffusa anche attraverso la corruzione e mantenere il monopolio su attività
socioeconomiche crea un terreno l'infiltrazione nelle istituzioni pubbliche. illegali redditizie come il traffico di
fertile per l'emergere della mafia. Le L'uso di tangenti e l'influenza sulla droga, il contrabbando, l'estorsione e il
organizzazioni criminali come la mafia politica e sul sistema giudiziario hanno gioco d'azzardo. Questo ha contribuito
spesso si sfruttano di queste condizioni permesso alla mafia di proteggere i alla sua espansione geografica,
per offrire sostegno economico e propri interessi e di evitare persecuzioni poiché l'organizzazione ha cercato di
protezione alle persone che si trovano legali. controllare nuovi territori per ampliare i
in situazioni precarie. propri profitti.

Cultura dell'omertà: Nelle comunità in Paura e coercizione: La mafia utilizza


Legami internazionali: La mafia ha
cui opera la mafia, spesso prevale una metodi violenti e intimidatori per
stabilito connessioni e alleanze con
cultura dell'omertà, che si traduce nel mantenere il controllo e instillare paura
altre organizzazioni criminali a livello
silenzio e nella mancanza di nelle persone. Le minacce
internazionale. Queste reti hanno
collaborazione con le autorità. Questo di rappresaglie e violenza contro coloro
facilitato lo svolgimento di attività
rende difficile per le forze dell'ordine che si oppongono o collaborano con
illegali su scala globale e hanno
raccogliere prove e testimoni contro la le autorità hanno contribuito alla
contribuito alla diffusione della mafia in
mafia, permettendo all'organizzazione diffusione e alla perpetuazione della
diversi paesi. di operare indisturbata. mafia.


Il rapporto della mafia con le popolazioni locali è complesso e può variare a seconda delle circostanze e del contesto
storico. Tuttavia, ci sono alcuni elementi chiave che caratterizzano generalmente questo rapporto:

Protezione apparente: In molte aree in cui opera la mafia, le popolazioni locali possono percepire l'organizzazione
criminale come una fonte di protezione e sicurezza. La mafia può offrire un'alternativa al sistema giudiziario ufficiale,
risolvendo dispute interne alla comunità e fornendo una forma di "giustizia" immediata. Ciò può portare alcune
persone a rivolgersi alla mafia per risolvere i loro problemi o per ottenere aiuto in situazioni di emergenza.

Controllo territoriale: La mafia esercita un controllo rigoroso sui territori in cui opera. Questo può comportare
l'imposizione di tasse, l'estorsione di denaro dalle imprese locali o il controllo delle attività economiche legittime. Le
popolazioni locali possono trovarsi costrette a collaborare con la mafia per evitare ritorsioni o danni alle proprie
attività.

Beneficenza apparente: Per guadagnare il sostegno delle popolazioni locali e ottenere una sorta di legittimazione
sociale, la mafia può investire in iniziative di beneficenza e sviluppo locale. Questi investimenti, tuttavia, servono spesso
a nascondere le attività illegali o a ingraziarsi il favore delle comunità, piuttosto che a promuovere il vero benessere
della popolazione.

Cultura dell'omertà: La mafia si basa sulla cultura dell'omertà, in cui le persone residenti nelle aree controllate dalla
mafia spesso evitano di collaborare con le autorità o testimoniare contro l'organizzazione criminale. Ciò può derivare
da una combinazione di paura delle rappresaglie, sfiducia nelle istituzioni e senso di appartenenza alla comunità
mafiosa.
l brigantaggio e la mafia sono entrambi fenomeni criminali che hanno avuto luogo in Italia in
periodi diversi.
II brigantaggio è un fenomeno storico che ha interessato l’ltalia nel periodo dell’Unità d’Italia e nei
decenni successivi.
La mafia, invece, è un fenomeno che ha avuto origine in Sicilia alla fine del XIX secolo ed è poi
diventato diffuso in altre parti d’ltalia e nel mondo.
In sintesi, il brigantaggio e la mafia sono due fenomeni criminali che hanno avuto luogo in Italia in
periodi diversi e con caratteristiche diverse.
Brigantaggio: Il brigantaggio in Italia si sviluppò
principalmente nel periodo post-unitario, a metà del XIX
secolo. Era spesso associato a rivolte e resistenza
armata contro l’autorità statale e ai cambiamenti sociali
che seguirono l'unificazione del Paese.

MAFIA: LA MAFIA ITALIANA, IN PARTICOLARE LA MAFIA SICILIANA O COSA NOSTRA,


HA RADICI STORICHE MOLTO PIÙ ANTICHE, RISALENTI AL XIX SECOLO E ANCHE
PRIMA. NACQUE IN SICILIA COME FORMA DI ORGANIZZAZIONE CRIMINALE LOCALE,
CHE NEL TEMPO SI È ESTESA IN ALTRE PARTI D’ITALIA E DEL MONDO
Brigantaggio: I briganti erano Mafia: La mafia è
generalmente gruppi che si un’organizzazione criminale che
ribellavano all’autorità statale e ha come obiettivo principale il
cercavano di mantenere un controllo di territori e attività
certo grado di controllo sul economiche. Operano
territorio, spesso compiendo attraverso l’estorsione, il traffico
rapine, saccheggi e attacchi a di droga, il riciclaggio di denaro
viaggiatori. e altri reati.
BRIGANTAGGIO: IL
BRIGANTAGGIO ERA SPESSO
COSTITUITO DA GRUPPI DI
RIBELLI O FUORILEGGE CHE
AGIVANO IN MODO
PIÙ INDIPENDENTE E
FRAMMENTATO. NON
ESISTEVA UNA
STRUTTURA ORGANIZZATA A
LIVELLO NAZIONALE.

MAFIA: LA MAFIA, AL
CONTRARIO, È
CARATTERIZZATA DA
UNA STRUTTURA GERARCHICA
BEN DEFINITA, CON UNA
LEADERSHIP COMPOSTA DA
BOSS, SOTTO-BOSS, MEMBRI
E AFFILIATI.QUINDI UNA
GERARCHIA RIGIDA BASATA
SU UN CODICE
DI COMPORTAMENTO E
UN’ETICA INTERNA.
Brigantaggio: II brigantaggio era diffuso in
diverse parti d’ltalia, ma era particolarmente
presente nelle regioni meridionali, come la
Basilicata, la Calabria e la Sicilia.

Mafia: La mafia ha radici profonde in Sicilia, ma


si è estesa anche ad altre regioni italiane come
la Campania, la Calabria e la Puglia. Inoltre, la
mafia italiana si è diffusa in tutto il mondo, con
la presenza di organizzazioni affiliate in molti
paesi.
Brigantaggio: Il brigantaggio ha rappresentato una forma di
resistenza sociale e politica nei confronti dell’autorità statale, ma
allo stesso tempo ha causato violenze e insicurezza nelle zone
colpite. Ha contribuito anche alla creazione di un’immagine
romantica del brigante come eroe popolare.

Mafia: La mafia, al contrario, è stata storicamente associata a un


controllo illegale del potere, alla corruzione e alla violenza. I mafiosi
fondano il loro potere soprattutto sul consenso sociale delle
popolazioni, sul sostegno di operatori economici e sul substrato
culturale, generalmente piuttosto arretrato dal punto di vista socio-
culturale.
PRESENTAZIONE DI:
VIANELLO ALEX,VIANELLO GABRIELE

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