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Atti consiliari del Comune di Fano

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SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2015
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CONSIGLIO COMUNALE DI FANO

Seduta del giorno giovedì 29 Giugno 2015

Resoconto stenografico da supporto digitale

Presiede il Presidente del Consiglio, Minardi

Segretario Generale del Comune di Fano, Dr.ssa Antonietta Renzi

PRESIDENTE:
Chiedo al Segretario Generale di fare l'appello. Grazie.

SEGRETARIO GENERALE:
Appello

PRESIDENTE:
Sono presenti 24 Consiglieri, la seduta è valida. Assente giustificato il consigliere Fanesi
che per la seconda volta oggi è diventato papà e al quale facciamo un applauso e tanti
auguri, è nata Veronica Fanesi.
Nomino scrutatori: Cucchiarini, Brunori, Garbatini.
Diamo inizio alla seduta del Consiglio comunale con la discussione della delibera, per cui
diamo la possibilità a tutti i Consiglieri d’intervenire, poi, finita la discussione entreremo
nella parte che riguarda gli emendamenti.
- Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2015, della relazione
previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale 2015/2017 – I.E.
Partiamo con la relazione. Il Sindaco parte con la relazione sul bilancio di previsione e
sulla relazione programmatica triennale.
La parola al Sindaco.

SINDACO SERI:
Alcune considerazioni in apertura mi sembrano doverose come Sindaco, anche se poi in
realtà anche nel Consiglio precedente, con tutte le delibere che abbiamo approvato, nei
fatti abbiamo discusso di molti contenuti del bilancio, ma quello che mi preme
sottolineare, dobbiamo essere consapevoli, è il quadro finanziario quasi insostenibile in
cui abbiamo operato. È inutile nascondere che anno dopo anno le difficoltà oggettive per
definire i bilanci con tagli che si aggiungono a quelli degli anni precedenti, è una
tendenza ormai di anni e rende sempre più difficile la definizione del bilancio corrente.
L’ho sentito dire un po’ da tutti i Sindaci, da quando siedo i banchi dell’opposizione e
della maggioranza in qualità di Consigliere.
Fano si porta uno storico di trasferimenti erariali molto più bassi rispetto agli altri.
Questo è un sistema all’italiana che invece di favorire la premialità si premia chi magari
in passato è stato meno parsimonioso e ha avuto meno senso di responsabilità che
tradotto in termini economico finanziari, se facciamo un paragone con la vicina Pesaro,
ma possiamo farlo un po’ con tanti Comuni delle Marche, significa una minor
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disponibilità di quasi 4 milioni di euro, questo non lo dico io, è tutto indicato dai siti del
Ministero degli Interni.
Siamo partiti da una situazione che ci ha portato a definire una sintesi di bilancio che
abbiamo dovuto poi rivedere perché a questi si sono aggiunti ulteriori minori
trasferimenti, in questo caso, regionali sui servizi sociali sui quali dirò.
Complessivamente abbiamo dovuto rimettere mano alle partite di bilancio per riportarlo
in equilibrio.
Siamo partiti da un meno 5 milioni 100 mila euro. Vi dico anche gli elementi perché non
è una cifra che mi invento io.
Anche il referendum che qualcuno ha cavalcato ha portato a questo Comune uno
scompenso importante perché complessivamente influisce, in termini negativi, sul nostro
bilancio per oltre 1 milione 500 mila euro, 1 milione 200 mila euro di minori entrare
dirette, meno 370 mila euro di minori trasferimenti erariali che diventano maggiori
trasferimenti erariali al Comune di Mondolfo, su questo devo dire che abbiamo limitato i
danni, poteva andare anche peggio.
Poi, con la legge di stabilità, c’è stato un ulteriore taglio di 1 milione e mezzo, minori
entrate per la rateizzazione del taglio del 2014 per altri 320 mila euro e infine minori
trasferimenti sulle politiche sociali di 1 milione 700 mila euro della Regione che tra
l’altro abbiamo poi ridotto ad 1 milione 400 mila euro prevedendo un recupero di 300
mila euro. Se come ha detto il nuovo governatore, il giorno dell’insediamento, vuole
recuperare quelle risorse, giustamente, perché sono una parte vitale, specialmente in un
momento difficile come questo, se le dovesse recuperare ci darebbe una boccata
d’ossigeno che potremmo riutilizzare per coprire magari minori entrate che possono
verificarsi nel corso dell’anno, non dobbiamo mai dimenticare che questo è un bilancio di
previsione e di riutilizzare in servizi. Mi chiederete come abbiamo fatto a definire questo
bilancio a fronte di 5 milioni 100 mila euro in meno.
Un milione lo abbiamo recuperato, penso che sia il risultato che abbiamo svolto come
Amministrazione, di relazioni, anche con gli organi governativi, facendo riconoscere dei
parametri che questo Comune ha concretizzato nella sua storia, cioè avendo fatto
riconoscere, rideterminare i trasferimenti in base ai fabbisogni standard, qui abbiamo
recuperato 1 milione di euro.
Altro risultato, che è di relazioni argomentate, portando elementi, come abbiamo fatto nel
2014, nel bilancio consuntivo con la Regione, facendo ridefinire i parametri per la
definizione degli spazi finanziari verticali che la Regione metteva a disposizione degli
enti locali che ci ha consentito poi alla fine, dopo 4 anni, per la prima volta, il 31
dicembre, pagare tutti coloro che hanno prestato servizi, fornitori, appalti in essere
dell’Amministrazione comunale.
Anche in questo caso siamo riusciti a recuperare 800 mila euro del taglio di 2 milioni 600
mila euro che come ricorderete ci fu assegnato l’anno precedente. Con quest’operazione
abbiamo recuperato 1 milione 800 mila euro.
Ci mancavano altri 3 milioni da recuperare, abbiamo utilizzato il 50 per cento degli oneri
di urbanizzazione che la legge consente di poter trasferire sulla parte ordinaria, è chiaro
che siamo i primi ad essere consapevoli a che non è un’ottima cosa, però in momenti
straordinari, di emergenza, come questi, se non vogliamo togliere servizi essenziali, può
essere uno strumento che può essere utilizzato e abbiamo ritenuto una scelta quella di
destinare questo 50 per cento al bilancio di previsione.
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Questo è stato elemento di discussione in Consiglio. In base allo scorso anno, 300 mila
euro in più di utili da parte delle 2 Aset. Abbiamo previsto un recupero di 300 mila euro e
auspichiamo che sia maggiore di recuperi dalla Regione.
A questo arrivare a 5 milioni 100 mila euro sono un altro milione 200 mila euro che
abbiamo attraverso una minore spesa, perché è vero che abbiamo meno entrate, però con
il distacco di Marotta ci porta anche una riduzione dei costi fissi, mentre gli altri erano
flessibili, abbiamo calcolato in 600 mila euro.
Poi abbiamo fatto tagli per 600 mila euro nei vari servizi, tagli che non abbiamo fatto in
maniera lineare o orizzontale, ma con cognizione di causa, con una riflessione politico
amministrativa sui singoli servizi, cercando di garantire almeno i servizi dell’anno
precedente.
Su questo una nota la voglio spendere perché a fronte di un taglio di 1 milione 700 mila
euro garantiamo la spesa dello scorso anno con una riduzione di circa 170 mila euro sul
sociale, significa che vi è stato uno sforzo importante, penso che non abbia precedenti, di
distrazione di risorse sul sociale di un ulteriore milione 100 mila euro di risorse.
Questa l’abbiamo ritenuta una scelta politica che in un momento difficile e delicato come
questo, sotto gli occhi di tutti, la garanzia del sociale doveva essere una priorità assoluta
rispetto a tante altre.
Seicentomila euro di tagli, come dicevo, sono arrivati non in modo lineare, in modo
accurato, sperando che in parte, strada facendo, si possano recuperare, come abbiamo
detto sono 678 mila euro sulle politiche sociali, 85 mila euro sul turismo, 72 mila euro
sulle politiche giovanili, 38 mila euro sullo sport, 58 mila euro sull’avvocatura, 20 mila
euro sui servizi educativi e 149 mila su altri servizi, sono piccole voci sparse qua e là.
Abbiamo previsto alcune maggiori entrate, ci sono stati anche dei commenti, come quelli
della Polizia Municipale, le abbiamo abbinate ad alcuni interventi che vorremmo fare,
con l’inserimento anche di alcuni strumenti telematici che se vengono applicati possono
portare maggiori introiti nei primi periodi e minori in quelli successivi com’è avvenuto
dove sono state sperimentate, quindi, devono essere verificate strada facendo perché se
questi interventi non si fanno è chiaro che lo standard è quello, abbiamo visto negli anni,
è quello a cui pensiamo di attenerci, tra questo c’è anche un’azione, auspichiamo, di
recupero e di evasione.
Sono state fatte alcune scelte con l’Assessore al Bilancio che ringrazio per il lavoro,
come ringrazio tutti gli uffici, la dottoressa Mantoni che in momenti come questi mi
rendo conto non sia facile, tra l’altro quest’anno c’era anche l’attuazione del bilancio
armonizzato che ha dovuto rivedere tutte le procedure, creando anche qui ulteriore
lavoro, affanno, facendo fare 2 bilanci, sia con il vecchio sistema sia con il nuovo, siamo
qua a discuterne, ma dietro c’è un lavoro importante che è stato fatto. A nome di tutti un
doveroso ringraziamento e se mi consentite, alla dottoressa Mantoni devo riconoscere
anche una qualità professionale importante perché abbiamo ottenuto alcuni risultati, che
porta la firma politica, ma c’è stato anche un contributo tecnico perché alcuni elementi
che abbiamo portato all’attenzione degli organi governativi sono stati anche il risultato di
una riflessione tecnica, altrimenti non si ottengono determinati risultati. L’attività
amministrativa ormai non si distingue più dalla non professionalità, sempre più viene
richiesta una professionalità e una competenza quando dobbiamo affrontare determinate
questioni, determinati argomenti, determinate tematiche, poi è chiaro che ci sono le
visioni, le scelte che possono essere condivise o meno, le elezioni ci sono per queste, per
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dare la responsabilità di Governo. La faccia ce la mettiamo e ci assumiamo tutte le
responsabilità, questo lo dico anche al collega Aguzzi. Dal primo giorno, per quanto mi
riguarda, ci siamo assunti la responsabilità di qualsiasi azione, sia delle cose fatte bene sia
delle cose non fatte bene, perché giustamente, a prescindere dal contesto, quando si
assume una responsabilità, nel bene o nel male, la si assume fino in fondo. Per quelle che
sono le mie caratteristiche e le mie abitudini, l’ho sempre fatto e sempre farò.
L’altro elemento di riflessione che volevo portare alla vostra attenzione è che in una
situazione difficile come questa, da una parte si è lavorato, come dicevo, sulla
predisposizione del bilancio di previsione, ma parallelamente si è iniziato a lavorare,
anche se non è enunciato, potevamo fare un lavoro più completo magari presentando un
bilancio parallelo con le previsioni di eventuali risparmi nel tempo, ma c’è anche un
lavoro che è iniziato, programmatorio, ma d’interventi di razionalizzazione, perché qui se
le cose non cambiano ci sono ulteriori tagli e quindi sempre più dovremo fare i conti con
interventi che diventano stabili, che portano a riduzioni stabili all’impianto del bilancio.
Quando faccio questo ragionamento mi riferisco a dei risparmi strutturali, come la
riorganizzazione dei beni immobili sulla quale abbiamo già annunciato, abbiamo fatto un
piano negli anni perché, come mi insegnate, non è che da oggi a domani si cambia sede,
specialmente se alcune non sono sistemate, richiedono degli interventi e a loro volta sono
condizionati dal patto di stabilità. C’è un programma che a regime può portare fino a 200
mila euro di risparmi annuali, che diventano standard.
Abbiamo iniziato con la razionalizzazione delle autovetture, anche qui c’era una gestione
– non dico allegra perché non è un termine appropriato – un utilizzo, forse una non
razionalizzazione che portava ad avere più mezzi, magari non utilizzati, che avevano dei
costi fissi comunque anche con il loro non utilizzo, che andavano a pesare, non parliamo
di cifre astronomiche, ma, comunque, altri elementi. Come tutto un lavoro, che si prepara
nel tempo, di risparmio energetico, d’interventi in senso lato che sono programmati e
questo diventa indispensabile se dobbiamo fronteggiare gli ulteriori tagli di cui avremo,
purtroppo, negli anni futuri, speriamo di no, ma se le cose continuano così tanto mi porta
a pensare.
L’ultimo elemento di carattere politico. Chi mi conosce da tempo, anche quando ho
svolto il ruolo di Presidente del Consiglio, ho avuto sempre un atteggiamento di forte
rispetto delle opposizioni, rapporto tra maggioranza e opposizione, ho fatto sia il
Consigliere di maggioranza sia il Consigliere d’opposizione, giustamente, mi è stato fatto
notare – non è stata una scelta solo mia, ma condivisa – che la relazione dei Sindaci
revisori è arrivata all’ultimo minuto utile, non c’era un tempo congruo, se volevamo fare
una forzatura potevamo farla tranquillamente, però abbiamo ritenuto, vale per i
Consiglieri di minoranza ma anche per i Consiglieri di maggioranza, invece di arrivare
alla discussione il venerdì… poi c’erano state fatte notare anche delle assenze di alcuni
Consiglieri del gruppo Movimento 5 Stelle, di Garbatini e Santorelli, onestamente mi è
dispiaciuto leggere che il rinvio è per l’imbarazzo della Giunta, ma di che imbarazzo
parliamo? Non c’è nessun imbarazzo, perché tra il lunedì e il venerdì non cambia niente.
Mi è dispiaciuto perché è stata una scelta di rispetto e di disponibilità. Non c’è nessun
imbarazzo, poi, se uno fa riferimento al passaggio della relazione del revisore dei conti
onestamente non m’imbarazza perché sono cose che vengono da anni antecedenti,
semmai imbarazzano qualcun altro.

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Ci tenevo a dire che è stata una scelta di rispetto fra le parti. Non cambia niente tra il
lunedì e venerdì sulla critica politica che ci sarà, perché poi qui altra fine reciteremo un
copione che si recita puntualmente ogni anno: chi difende e chi attacca.
Se vogliamo vedere gli argomenti, le motivazioni si articolano quasi allo stesso modo.
Ci tenevo a sottolineare quest’aspetto che mi ha disturbato perché è stato uno
strumentalizzare una disponibilità di correttezza istituzionale.
Detto questo termino qui il mio intervento che è stato d’introduzione, non so se
l’Assessore al Bilancio vuole integrare con qualche elemento, altrimenti apriamo il
dibattito perché avete avuto modo tutti di averlo da più di 20 giorni, quindi credo lo
abbiate letto in largo e in lungo e abbiate tutte le argomentazioni per aprire il ricco
dibattito che seguirà.

Assume la Presidenza la Vicepresidente Brunori Barbara

PRESIDENTE:
Ringrazio il Sindaco Seri e lascio la parola all’Assessore al Bilancio, Cecchetelli per una
relazione tecnica.

ASSESSORE CECCHETELLI:
Signori Consiglieri è con l’approvazione di questo bilancio di previsione, con la
discussione del contenuto della relazione previsionale programmatica che il Consiglio
comunale individua gli obiettivi da raggiungere nel triennio successivo ed approva i
programmi di spesa che vincoleranno l’Amministrazione nello stesso arco di tempo.
La relazione previsionale programmatica e il bilancio preventivo che andrete a deliberare
oggi diventerà lo strumento d’indirizzo politico e programmatorio di medio periodo
mediante il quale l’organo rappresentativo della collettività locale individua quali saranno
gli obiettivi generali del successivo triennio. Sempre con lo stesso atto s’individuano le
risorse che si renderanno disponibili nel corso del triennio, destinandole alla relazione
degli obiettivi programmati.
Come sapete il bilancio di previsione è lo strumento finanziario mediante il quale
l’Amministrazione viene autorizzata ad impiegare le risorse destinandole per il
finanziamento delle spese correnti, investimenti e movimento di fondi.
Con l’approvazione di questo documento le dotazioni di bilancio vengono ricondotte al
loro reale significato di stanziamenti destinati a realizzare predefiniti programmi.
Prima di esaminare i dati contabili in un breve riassunto fatto vorrei precisare che
nonostante le difficoltà a reperire le risorse finanziarie per chiudere il bilancio
l’Amministrazione è riuscita a garantire i servizi alle persone e i servizi educativi
malgrado gli importanti tagli che la Regione ha effettuato nei suddetti settori che
ammontano a circa 1 milione 700 mila euro. Il taglio più importante e sostanzioso è stato
nei servizi sociali mentre di minore entità nei servizi educativi, comunque siamo riusciti a
sostenere tutti gli interventi programmati, addirittura siamo riusciti ad aggiungere
ulteriori nostre risorse che spero verranno poi integrate dalla Regione.
Si è riuscito a formalizzare anche un accordo con le associazioni sindacali (CGIL, CISL e
UIL) i cui principali contenuti sono i seguenti: in varianza dei tributi locali, siamo riusciti
a non aumentare la pressione dei tributi locali (Imu, Tasi e Tosap). Per quanto riguarda

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La Tari e la prevista riduzione dell’ecotassa l’Amministrazione comunale si è fatta attiva
nei confronti di Aset al fine di destinare quei risparmi alla demolizione delle tariffe dello
0,60 per cento per le utenze domestiche e dell’1 per cento per le utenze non domestiche.
Inoltre è stato inserito nel Pef il costo di servizio di pulizia di caditoie per un importo pari
a 60 mila euro al partire dal primo luglio 2013; quest’operazione ha permesso di far
conservare il posto di lavoro ai dipendenti della Rincicotti e Orciani.
Sempre nell’accordo abbiamo anche riconfermato, come nel 2014, 100 mila euro da
destinare a detrazione per quelle famiglie che possiedono un reddito Isee pari a 12 mila
euro. Per quanto riguarda il fondo anticrisi è previsto uno stanziamento nostro di 80 mila
euro di cui 30 mila euro destinati a finanziari tirocini di reinserimento nelle imprese
private sulla base di esperienze già in atto nel territorio provinciale, le restanti risorse (50
mila) per interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi, con tributi in affitto,
buoni spesa, bollette gas. Oltre a questo altri 198 mila sono a disposizione di Aset per le
famiglie del territorio comunale e per quanto riguarda questi stanziamenti, in
collaborazione con i servizi sociali e l’ufficio tributi, per quanto riguarda l’Imu e la Tasi,
ci sarà un’integrazione del nostro Regolamento, per quanto riguarda i servizi sociali è già
allo studio, da parte degli uffici, destinare un Regolamento in base alle graduatorie e
anche per la redazione dei bandi.
Nel documento è stato stabilito un confronto, in tempi brevi, su un Piano antievasione e
revisione dei servizi educativi verso una maggiore equità. Ci hanno chiesto di rivedere il
calcolo in base a modelli Isee.
Volevo spendere 2 parole per quanto riguarda la riorganizzazione. All’ufficio patrimonio
stiamo lavorando sull’economicità, la riorganizzazione, come già aveva anticipato il
Sindaco per quanto riguarda le macchine comunali stiamo già accentrando in un’unica
persona la gestione di queste auto, come stiamo accentrando, nell’ufficio provveditorato
con economato gli acquisti.
Per quanto riguarda le attività produttive abbiamo avuto diversi contatti con le
associazioni di categoria sia artigiane sia agricole, è già pronto l’accordo per quanto
riguarda la rivisitazione dei contratti d’affitto canone concordato, abbiamo approvato,
nell’altro Consiglio comunale, il Regolamento di cittadinanza attiva che ci possa
permettere di verificare la concessione a bando di eventuali spazi e beni del Comune di
Fano e in fase di riorganizzazione dovremmo rivedere anche, eventualmente, la gestione
degli affitti attivi, questo, sicuramente verrà fatto dopo la riorganizzazione dei nostri
uffici.
Una breve sintesi mi sembra doverosa per quanto riguarda i dati di bilancio. Abbiamo
entrate previsionali di competenza; avanzo di amministrazione 2014 applicato al 2015,
che ammonta a 5 milioni 400 mila euro; fondo pluriennale vincolato a spese correnti, che
ammonta a 485.266 euro; fondo pluriennale vincolato a spese in conto capitale, che
ammonta a 7 milioni 950 mila euro; Titolo I, entrate tributarie, che ammonta a
41.469.420 euro; Titolo II, entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello
Stato, della Regione ed altri enti pubblici, anche in rapporto all'esercizio di funzioni
delegate dalla Regione, per 8.934.438; Titolo III, entrate extratributarie per 12 milioni
630 mila euro (sono proventi da servizi generali ed istituzionali; proventi da servizi a
domanda individuale per la refezione scolastica; proventi di gestione dei beni
patrimoniali dell'Ente e utili netti delle società partecipate); Titolo IV, entrate da
alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossione crediti, per 26 milioni 886 mila euro;
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Titolo VI, totale delle entrate di servizi per conto terzi, per 19 milioni 451 mila euro, per
un totale generale delle entrate di 123.208.585 euro.
Le spese di competenza sono: spese correnti per 63.674.822 euro; spese in conto capitale
per 39.487.762 euro; spese per rimborso prestiti per 5 milioni 95 mila euro; spese per
servizi per conto terzi per 19 milioni 451 mila euro, per un totale di spese di 123 milioni
208 mila euro.
Illustro sinteticamente i principali scostamenti delle entrate relative al bilancio 2015. Le
principali riduzioni sono date dalle minori entrate tributarie dovute al distacco della
frazione di Marotta, per 1 milioni 200 mila euro; altri minori trasferimenti, sempre a
seguito del distacco della frazione di Marotta, per 370 mila euro.
Minori trasferimenti erariali relativi alla Legge di Stabilità 2015 per oltre 1 milione 500
mila euro, in parte compensati dal maggiore fondo di solidarietà legato ai fabbisogni
standard; recupero di parte del minore trasferimento subito nel 2014 per 800 mila euro;
recupero di minori trasferimenti statali per circa 1 milione di euro, attraverso il ricalcolo
degli stessi effettuati dal Ministero sulla base della quota dei trasferimenti rideterminati in
base ai fabbisogni standard.
Azzeramento delle leggi regionali, voce che ci ha creato problemi non da poco nel
bilancio di previsione. Sono state azzerate tre leggi regionali, relative ai servizi sociali. Si
tratta della legge regionale n. 18, del il fondo unico e della legge regionale n. 7.
Nel bilancio, sono stati inseriti come risorse proprie circa 300 mila euro. Questa è una
voce che sicuramente va monitorata nella speranza che il nuovo Esecutivo regionale
stanzi come minimo questa cifra. In tal senso, la preoccupazione è che la Regione non
riesca a coprire neanche le obbligazioni assunte nei confronti del 2014.
Nonostante il quadro delineato, l'Ente non ha voluto aumentare le aliquote tributarie, ma
è riuscito a ridurre di circa l'1 per cento, come ho detto prima, la tariffa TARI.
Le previsioni di entrate non si discostano di molto dal 2014.
I principali scostamenti delle spese, a fronte di 2 milioni di minori entrate – si è partiti
all'inizio con 4 milioni 500 mila euro –, si è dovuto agire in due modi: da una parte,
riducendo pesantemente la spesa del Comune; dall'altra, utilizzando parte degli oneri di
urbanizzazione per finanziare la spesa corrente.
La presente contrazione della spesa è avvenuta grazie ad una rivisitazione e
razionalizzazione della stessa in tutti i settori. Si è passato in esame ed analizzato ogni
tipo di spesa; restano da valutare quelle contraibili. Ad esempio, eliminazione degli affitti
passivi non strettamente necessari o obbligatori (si è fatta una buona cernita); alienazione
tramite aste pubbliche di tutte le auto in pessime condizioni, al fine di evitare spese di
rottamazione, bollo e assicurazione; riduzione del parco fotocopiatrici; rivisitazione dei
cellulari in uso; forte riduzione delle spese per abbonamenti a riviste specializzate.
Si è proceduto alla centralizzazione degli acquisti dei mezzi comunali; alla rivisitazione
degli spazi comunali adibiti ad uffici. Tutte misure volte alla razionalizzazione della
spesa. Infatti, come Ufficio Patrimonio, stiamo lavorando alla riorganizzazione degli
uffici, che, una volta approvato il bilancio di previsione, patto di stabilità permettendo, ci
possa permettere di iniziare ad effettuare i lavori – ci tengo a dirlo – di manutenzione del
Palazzo Comunale, dal tetto agli uffici, perché purtroppo alcuni uffici non sono a norma e
le persone non possono più soggiornarci. Quindi mi auguro di poter dare corso a questa
operazione, che riguarda il mantenimento del patrimonio, che in questi anni, a fronte di
difficoltà finanziarie, non è stato fatta.
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Alienazione tramite aste pubbliche di tutte le auto in pessime condizioni (riduzione del
parco). Si è proceduto alla centralizzazione degli acquisti dei mezzi comunali; alla
rivisitazione degli spazi adibiti ad uffici. Tutte misure volte – dicevo – ad una
razionalizzazione della spesa, ad una spending review che da sola comunque non basta a
fronteggiare una tale dimensione di contrazione finanziaria nazionale, ma che comunque
è fortemente auspicabile.
Si è cercato, nonostante l'azzeramento di quasi tutti i trasferimenti regionali in campo
sociale, di garantire i servizi sociali erogate dall'Ente, dovendo quindi investire nuove
risorse in tale settore, a fronte del pesantissimo taglio regionale subito. Si ricorda che la
Regione non ha neanche dato garanzie per l'assolvimento degli obblighi 2014, come
poc'anzi evidenziato.
Si evidenzia che nel caso in cui l'Ente non avesse investito in tal senso, avremmo dovuto
chiudere servizi storici importantissimi erogati a soggetti con disabilità e fragilità già
colpiti irrimediabilmente dalla crisi.
Anche gli altri settori hanno visto diminuire le risorse e la loro disposizione, cercando
comunque ognuno di garantire i servizi offerti nel corso dell'anno. Questo lo dico non
solo con riferimento ai servizi sociali, ma anche alle attività produttive, al turismo e alla
cultura. Si è cercato, infatti, di mantenere e garantire tutti gli eventi già programmati nel
corso dell'inverno, magari in misura ridotta, comunque si è cercato di mantenere tutti gli
impegni per non mettere in difficoltà né gli operatori economici, né la città, che ha
bisogno di questi eventi, di questi momenti di divertimento e di incontro.
Occorre anche rimarcare che i bilanci degli eventi vengono già da anni sottoposti a
riduzione della spesa, sempre a causa dei minori trasferimenti erariali, per cui la maggior
parte dei servizi è già oggetto di rivisitazione.
Inoltre, la spesa preponderante di un bilancio comunale è formata da spese fisse:
personale, mutui, utenze. Per quanto riguarda il personale, ci sono i contratti di lavoro: si
potrà razionalizzare la spesa, per carità, si potrà ridurre, però prima bisogna rispettare i
contratti che l'Ente ha assunto con il personale dipendente, quindi non si può ridurre la
spesa in corso d’anno a proprio piacimento.
Ho proceduto anche ad una rivisitazione di tutti i contratti in essere, per vedere se si
potessero fare delle economie, se si potessero ridurre o ricontrattare. Le scadenze 2016 e
2017 saranno comunque sicuramente oggetto di attenzione da parte nostra, sempre ai fini
dell'ottimizzazione dei servizi e dei risparmi.
Uno dei primi contratti che ha visto tale razionalizzazione è il contratto del trasporto
pubblico, che, se non erro, è stato fatto insieme con altri comuni.
Dal lato della spesa, occorre rimarcare che a fronte del distacco della frazione di Marotta
e della riduzione di circa 1 milione 200 mila euro di risorse in entrata, non si registra una
minore spesa in uscita, anche se stimata in 500 mila euro. Anche questo fattore ha inciso
negativamente sugli equilibri di bilancio.
Bisogna evidenziare anche la sana politica di bilancio dell'Ente e il bassissimo
indebitamente pro capite, che risulta essere il più basso a livello regionale.
Ultimo, ma non meno importante, argomento da trattare è il patto di stabilità interno, che
non permette di fare investimenti e blocca le risorse degli enti nell'avanzo di
amministrazione, posta che lievita di anno in anno, quando a fronte di alienazioni
obbligatorie per il rispetto del patto queste sono di fatto non spendibili.
Si ricorda che la predisposizione del bilancio 2015 è avvenuta recependo tutta la nuova
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normativa in materia di armonizzazione contabile, che stravolge l'impostazione del
bilancio e i criteri di imputazione della spesa, processo lungo e laborioso, che prevede per
il 2015 la predisposizione di entrambi i bilanci, sia quello con le vecchie normative,
(decreto 194/1996), sia quello nuovo (decreto-legge 118/2011), che contiene tutto il
riaccertamento straordinario dei residui, sia attivi sia passivi, consistente nella
rivisitazione di tutti gli impegni, gli accertamenti e la loro imputazione negli anni
successivi.
Tutta la finanza locale è avviata verso un’evoluzione continua, che non permette agli enti
di avere molte certezze per una programmazione di medio periodo. Tanto è vero che è
stato pubblicato il 19 giugno 2015 il decreto n. 78 degli enti locali contenente
disposizioni urgenti in materia di enti territoriali, dove vengono previsti spazi finanziari
per sostenere interventi di vario genere.
Sempre in questa legge è stato rivisto anche l'obiettivo del patto di stabilità, che dovrà
indicare quale sarà il nostro obiettivo. Sempre in questo decreto è previsto, dal 2015 al
2018, che saranno distribuiti degli spazi finanziari ai comuni per le seguenti tipologie:
spese per eventi calamitosi: circa 10 milioni a livello nazionale; spese per la messa in
sicurezza di edifici scolastici dall'amianto, per un massimo di 40 milioni di euro; spese
per ente capofila: 30 milioni di euro; spese per sentenze passate in giudicato.
Il rispetto del patto di stabilità comprime di fatto tutta l'azione della macchina
amministrativa, che si vede costretta ad operare con margini di manovra ristrettissimi e
limitandosi ad effettuare lavori di manutenzione legati ormai ad una situazione di
incolumità pubblica. Proprio per questo l'Amministrazione sta portando avanti una
politica di reperimento di fondi europei, nazionali e regionali che ci permetteranno di
finanziare i progetti di investimento, che non gravino sul patto, perché se non si mira ad
accedere a questi fondi – me ne sono resa conto nel corso di quest’anno di mia
permanenza in questa Amministrazione –, possiamo andare a tagliare e rivisitare la spesa,
però abbiamo troppi pochi margini di manovra, se vogliamo garantire i servizi, se
vogliamo garantire la qualità dei servizi agli utenti, e valorizzare il nostro patrimonio.
Vi ringrazio di avermi ascoltato. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, assessore Cecchetelli. A questo punto, apro il dibattito sulla delibera.
È aperta la discussione generale. È iscritto a parlare il consigliere Severi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE SEVERI:
Grazie, Presidente. Innanzitutto un’annotazione di carattere politico a questo bilancio, ma
soprattutto all'attività che in queste ore l'opposizione ha messo in campo per arginare, con
un'onda d’urto di 1067 emendamenti, il bilancio. Siccome normalmente in Consiglio
comunale sono poche le presenze dei cittadini, poiché mi dicono che in streaming i
cittadini seguono questo Consiglio comunale, allora bisogna far sapere ai cittadini non
solo quanto si è detto a mezzo stampa, ossia che si stravolgeva il bilancio con questi 1067
emendamenti, ma soprattutto bisogna dire che di questi 1067 emendamenti presentati
dall'opposizione, a firma di alcuni consiglieri dell'opposizione, 1064 hanno ricevuto
parere contrario perché viziati da un elemento sostanziale: andavano in qualche modo a
confondere la spesa in conto capitale con la spesa in conto corrente, che sono due cose
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che non si conciliano, non quagliano tra di loro, come si suol dire.
Quindi si tratta sostanzialmente 1064 emendamenti. Ora, visto che parliamo di bilancio,
mi sono permesso di fare dei piccoli conti: 1064 emendamenti, un foglio ad
emendamento, sono 1064 fogli, che moltiplicati per 24 consiglieri comunali sono 25 mila
600 fogli, che, in qualche modo, si è dovuto stampare per questi emendamenti presentati,
che devono stravolgere il bilancio.
Inoltre, se consideriamo che questi 1067 emendamenti hanno interessato per due giorni
lavorativi 15 dipendenti comunali a tempo pieno, vorrei fare un conto anche di quanto
questa operazione di stravolgimento del bilancio comunale è costata alla comunità, ai
nostri cittadini. Bisogna dire a chi ci ascolta e a chi ci guarda in televisione che questa,
che doveva essere la rivoluzione al bilancio comunale presentato dalla Giunta di centro-
sinistra, in realtà si trasforma un flop completo.
Concluso questo piccolo cappello iniziale, devo dire che mi sarei aspettato quattro o
cinque emendamenti interessanti, sui quali in qualche modo discutere e confrontarci, per
migliorare quello che è il bilancio. Perché il ruolo dell'opposizione non è solamente
quello di farsi propaganda sui giornali, ma è quello di concorrere, assieme alla
maggioranza, a dare un servizio ai cittadini, ed i servizi si danno attraverso un bilancio
che sia in qualche modo attendibile, che sia in qualche modo concreto, che sia in qualche
modo fattibile. Questo come cappello iniziale.
Detto questo, che il bilancio possa essere migliorato è fuori di dubbio, ma qualsiasi
bilancio può essere migliorato. Certamente il bilancio è espressione di una maggioranza
politica; è espressione di scelte che la maggioranza politica vuole portare in questa città.
Io penso che questo bilancio che ci accingiamo a discutere questa sera rechi delle scelte
importanti: prima di tutto, com'è stato detto, salvaguardare quelli che sono i servizi
principali alla persona, i servizi sociali, i servizi educativi. In tal senso, con questo
bilancio, nonostante i 4 milioni 800 mila euro di minori entrate, si è cercato comunque di
dare delle risposte significative ai servizi.
La domanda che come Lista Civica ci siamo posti in queste settimane, quando abbiamo
dialogato per cercare di migliorare questo bilancio, è la seguente: il prossimo anno che
cosa possiamo fare per affrontare situazioni che ormai si ripetono costantemente nel
tempo? Mi riferisco alla riduzione dei trasferimenti nazionali. Certamente bisogna
affrontare con maggiore decisione il discorso delle iniziative di carattere strutturale su
questo bilancio, quindi pensare ad una rivisitazione dei servizi e della spesa che questi
servizi comportano alla comunità.
Quindi, facendo un'analisi generale, perché poi ci addentreremo nell’analisi dei singoli
aspetti quando discuteremo gli emendamenti, devo dire che l'unica spesa che mi è balzata
subito all'attenzione è questa: in un bilancio che prevede come spesa corrente una spesa
che si aggira intorno ai 64 milioni di euro (di spesa corrente annuale), circa il 25 per
cento di questa spesa è destinata a garantire le retribuzioni del personale dipendente
dell'Amministrazione comunale.
Ora, in qualità di cittadino e di consigliere comunale, mi sono posto una domanda: i
cittadini percepiscono il vantaggio di avere una macchina amministrativa che pesa per il
25 per cento sulle casse comunali? E questa macchina amministrativa è in grado di dare
le risposte che la città si aspetta in questo momento?
Su questo nei prossimi mesi vorrei una riflessione seria, per capire come si può affrontare
il tema della riforma della macchina comunale, e come questo tema della riforma della
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macchina comunale possa garantire in futuro ai cittadini servizi migliori. Ebbene, in
questo senso, a mio avviso, uno degli aspetti su cui lavorare è – appunto – questo.
Infine, vorrei argomentare un ultimo aspetto che riguarda questo, quindi vorrei anche
togliere di mezzo questo velo alquanto ipocrita di chi dice che il bilancio è stato fatto con
l’ASET; che il bilancio è stato fatto prendendo gli utili di ASET.
Posto che vogliamo gli stessi servizi che l'Amministrazione erogava negli anni passati,
vogliamo non solo gli stessi servizi, ma ne vogliamo di più perché viviamo in un
momento di difficoltà e i nostri cittadini soffrono una crisi che è ancora pesante, quindi
dobbiamo sostenerli. Signori, in questo senso, è vero che voi dovete svolgere il vostro
ruolo di opposizione e in qualche modo mettere in evidenza che l’operato della
maggioranza non è sicuramente – per voi – un'attività coerente e corretta, però, se volete
gli stessi servizi, se vogliamo dare alla città gli stessi servizi, da qualche parte, se i
trasferimenti sono minori, ed abbiamo detto che quest'anno sono mancati all'appello 4
milioni 800 mila euro, io sfido chiunque – sono stato anch’io assessore al bilancio – a
fare un bilancio in queste condizioni: è praticamente impossibile. Allora dico che non
possiamo non pensare ad una valutazione generale. E quando noi parliamo di
amministrazione, di amministrazione in generale, noi dobbiamo ricomprendere anche le
nostre società partecipate, che fanno parte anch’esse di un bene che appartiene alla
comunità fanese.
Pertanto, vorrei in qualche modo porre fine a questa sterile polemica che dice: fate il
bilancio con le ASET. Se vogliamo garantire i servizi, si fa un bilancio che si chiama
“consolidato”, se vogliamo parlare in termini tecnici, visto che parliamo di bilancio, si
parla di “bilancio consolidato”, bilancio dell'Amministrazione comunale fanese che tiene
in considerazione anche le società partecipate.
Infine, lancio un appello alla mia maggioranza, perché ovviamente, come Lista Civica,
faccio parte di questa maggioranza e dico: bisogna riformare la macchina comunale,
bisogna farlo. Quindi se vogliamo parlare di un settimo assessore, anche se io non vorrei
farlo, perché non mi piace parlare di ulteriori assessori, dico però che se ci dobbiamo
avvalere di un’ulteriore figura, la stessa deve essere una figura tecnica preposta solo ed
esclusivamente a definire quelle che sono le linee guida di questa riforma della macchina
comunale, perché questa macchina comunale deve dare, per il 25 per cento che costa, dei
servizi più efficienti alla nostra comunità. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Severi.
È iscritto a parlare il consigliere Garbatini. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE GARBATINI:
Grazie, Presidente. Per rispondere al collega Severi sulla qualità del bilancio, vorrei far
notare che nei giorni scorsi è uscito un comunicato di “Noi Città”, subito ritirato, che
criticava la stesura di questo bilancio e i suoi risultati. Ma questo è solo un particolare,
che vale a dire che questi 1067 emendamenti, che non sono solo strumentali, vogliono
dare un segnale per far capire che in qualche modo si può, anche con piccoli interventi,
dare uno sviluppo e una prospettiva agli investimenti, alle attività produttive e alle
famiglie che vivono e operano su questo territorio.
Ora, entrando nel merito e facendo una descrizione generale di questo bilancio, devo dire
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che in esso non ho visto una strategia di sviluppo; ho visto solamente il portare a pareggio
delle perdite da parte dei tecnici, con degli interventi sostanziali, prendendo gli utili e i
fondi di riserva delle società ASET, che potevano essere utilizzati anche per migliorare i
servizi o per ridurre la pressione fiscale o le bollette che oggi pagano i cittadini.
Certo, possiamo dire che, in un momento di crisi in cui ci sono delle difficoltà, può essere
uno strumento valido da utilizzare; ma dobbiamo anche dire che una buona
amministrazione, secondo me, al di là dei tecnicismi, al di là dell'andare a chiudere i
buchi con le somme in più o in meno, dovrebbe prevedere in un bilancio delle strategie di
sviluppo, che vadano ad incentivare il turismo, che vadano ad incentivare le attività
produttive, che vadano comunque a migliorare la qualità della vita delle persone che
vivono sul territorio. L'unica critica che faccio, una critica sostanziale che fa riferimento a
tutto il bilancio, è di non avere visto una previsione di sviluppo, la creazione di
opportunità alle attività produttive, alle attività turistiche, e un miglioramento della
qualità della vita dei cittadini. Ho visto solamente un mettere al posto delle somme
mancanti altre somme per portare in pareggio il bilancio. Queste somme sono
prevalentemente gli utili delle società ASET; sono delle previsioni anche passate per
quanto riguarda le sanzioni, quindi le multe, e per quanto riguarda l'incasso degli oneri di
urbanizzazione. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Garbatini.
È iscritto a parlare il consigliere Delvecchio. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Inizio spiegando al consigliere Severi come abbiamo inteso fare gli
emendamenti, perché al di là di quanto egli dice, e al di là del fatto che il Consiglio
comunale è titolato a discutere il bilancio, e ci mancherebbe altro, già mi sembra che altri
enti hanno tolto alla politica la possibilità di discussione e di incidere sulla vita dei
cittadini, in misura sempre maggiore, concedendola (con la legge 267) troppo verso la
parte tecnica… ma detto questo, gli emendamenti, in realtà, sono stati presentati
singolarmente, non nella complessità e nella totalità, o per gruppi, sono tutti
emendamenti singoli. È di questo che abbiamo discusso in seno alla Presidenza del
Consiglio per cercare di agevolare i lavori, perché noi non vogliamo né fare spendere
niente di più all’Amministrazione, né cercare di fare discussioni vane o vuote, ma
vogliamo fare discussioni costruttive e di proposta.
Pertanto, se guardiamo gli emendamenti in maniera singola, come d’altronde sono stati
presentati, notiamo che hanno tutti la titolarità per essere – giusti o sbagliati che siano,
che li votiate in una maniera o nell'altra – accolti. Il fatto è che sono stati raggruppati. Il
che comporta il fatto che, su un gruppo composto di 64 emendamenti, basta che uno sia
sbagliato o che non vada bene, per inficiare anche tutti gli altri. Lo dico per una questione
di chiarezza. Ma è stato anche tema di discussione. Come gruppi, siamo disponibili – lo
ribadisco – a non stare qui, perché non è né l'intento iniziale né volontà politica fare
melina o far perdere tempo – a discutere di alcuni temi che abbiamo trovato nel bilancio.
A questo punto vengo alla relazione per spiegare che i capitoli non li abbiamo presi a
caso, ce ne sono alcuni sbagliati. Devo dire che sono cambiate tutte le numerazioni, tutta
la strategia e la stessa idea di bilancio, quindi è stato difficile trovare i giusti capitoli di
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competenza.
Detto questo, per venire alla discussione generale del bilancio, trovo che, in realtà, ci sia
poca direzione in questo bilancio, poco progetto, ci siano pochi obiettivi proposti alla
città. È un bilancio, come del resto abbiamo sentito dire a più riprese, in difesa, cioè
difensivo. Sicuramente non è un bilancio propositivo.
È difensivo per una serie di motivi. Intanto perché sono arrivate delle tegole di non poco
conto. Vorrei ricordare che nell'ultima sessione di Consiglio dello scorso anno avete detto
che avevate un governo amico che vi dava una mano. Ebbene, vi ha doto proprio una
bella mano, bella grossa, una mano di circa 4 milioni di euro, togliendovi fondi più o
meno per quella cifra. Da questo punto di vista, ci sarebbe poco di che rallegrarsi, perché
il taglio che è arrivato è arrivato tutto dal Governo, che vi ha messo in grossa e seria
difficoltà.
Ripeto: si poteva fare qualcosa di diverso. Noi abbiamo cercato di farlo con una serie di
emendamenti, che vi invito a vedere, sono tutte cifre che, a nostro modo di vedere,
potevano essere utilizzate in altra maniera, piuttosto che come sono state spese. Proprio
per questo è necessaria una puntuale rivisitazione – in tal senso sono d'accordo con il
consigliere Severi –, una concreta rivisitazione, anzi una destrutturazione completa del
bilancio ed una visione diversa dello stesso, rispetto a tanti capitoli di spesa sui quali si
può e si deve – direi – risparmiare. Perché il Comune ha come obiettivo, come mission
principale quella di dare servizi ai cittadini, non altro. Laddove servizi ai cittadini
significa fare la manutenzione delle strade, del verde pubblico (che non c'è); servizi ai
cittadini significa dare servizi alle persone, servizi sociali, servizi educativi, servizi ai
giovani, di cui vi è poco, poco anche in termini di strategia futura.
Sicuramente dare servizi ai cittadini non significa aumentare le multe, niente affatto; non
significa far diventare i nostri vigili urbani degli sceriffi che fanno la multa ad ogni
angolo di strada, ad ogni angolo di via, ad ogni angolo del nostro Lungomare.
Sicuramente fare servizi comunali non è andare a prelevare, come avete fatto, quella cifra
assurda alle ASET. Del resto sarebbe pure superfluo commentare quello che hanno scritto
i revisori dei conti. Qualsiasi persona con un minimo di criterio, leggendo una relazione
dei revisori dei conti per come l’hanno fatta, probabilmente avrebbe rivisto almeno
alcune strategie rispetto all’impostazione generale del bilancio e sicuramente verso il
capitolo delle due ASET. C’è una mancanza reale di strategia perché - ad esempio
andiamo sui servizi alla persona – nei servizi sociali c’è stato un livello di investimento di
spesa che in sette anni è stato più o meno sempre sopra i 6 milioni di euro
complessivamente (6 milioni 100 mila euro, 6 milioni 500 mila euro, 6 milioni 300 mila
euro, 6 milioni 400 mila euro, 5 milioni 800 mila euro), anche prima che arrivassimo noi.
Quest’anno parliamo di un investimento nel sociale complessivo di 5 milioni 171 mila
euro – vado a memoria – considerando che c’è un aumento solo nei minori non
accompagnati di un centinaio di migliaio di euro, che sono spese obbligatorie, che non è
un investimento vero e reale sul sociale e sulle persone. È un investimento sui ragazzi,
però è un investimento di quelli obbligatori per il Comune, che hanno aumentato quel
tipo di spesa. Parliamo quasi di un milione di meno, senza parlare dei 230 mila euro dei
servizi educativi che sono stati tagliati. Si è andata a ingessare la spesa con una gara di
appalto che non ho capito e non mi capacito ancora del perché sia stata fatta in quella
maniera, con tante lamentele peraltro, Assessore, da parte dei cittadini, e le ricordo che lei
difende i cittadini. Oltre a quello c’è stato un taglio importante nei servizi delle politiche
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giovanili; quante volte abbiamo sentito dire, e non solo in campagna elettorale, rispetto
alle politiche giovanili che bisogna investire e fare di più, e poi le tagliate del 50 per
cento. Da 140 mila euro a 70 mila euro, quindi vi è un taglio netto del 50 per cento. Oltre
a questo, l’altro aspetto importante è quello delle manutenzioni. Cosa vogliamo fare?
Qual è la strategia? Avete approvato l’altra volta la delibera sulla gestione delle zone dei
parchi e dei giardini a livello territoriale, ma dove prendete i soldi per gestire queste
zone? Hanno ingessato la spesa con la gara d’appalto del verde alla stessa cooperativa per
i prossimi tre anni. L’avete ingessato il bilancio del verde, e non so se ve ne siete accorti.
È ingessato anche infatti nei capitoli di spesa del bilancio che si va ad approvare, quindi
anche su quello non c’è nulla. Sulle asfaltature siamo arrivati a giugno e mi auguro che
entro la fine dell’anno si riesca a fare qualcosa. Ho qualche dubbio, ma spero che si riesca
a fare qualcosa perché le strade sono messe veramente male e sono pericolose. Per finire,
sulle attività produttive qual è il vostro messaggio che mandate al di fuori a quelli che
dovrebbero pagare le tasse per garantire questi servizi? Non c’è niente. Non c’è strategia
e non c’è un progetto. Cosa andiamo a dire ai cittadini? Perché – l’ho detto l’altra volta –
devono pagare la TASI? Per il verde e le strade che non gestite? Per i servizi alla persona
che sono diminuiti? Per questo gli aumentiamo la TASI? Proprio per questo ho presentato
insieme ad altri Consiglieri una serie di emendamenti, che poi possono avere o no – lo
valuteremo – il parere favorevole della ragioneria, che non è vincolante, però che
cercavano di dare un senso a questo bilancio. Si potevano risparmiare senza fare niente 1
milione 500 mila euro a spese che gestiscono i dirigenti in maniera autoreferenziale, e lo
sa benissimo lei. Sono spese che sono superflue e che si possono tagliare. Si doveva fare
questo e questa era la destrutturazione del bilancio e il riproporre un bilancio nuovo.
Presidente, termino dicendo che proprio per questo motivo abbiamo presentato gli
emendamenti al bilancio e mi auguro che li guarderete per quel che sono, al di là dei
pareri, sui quali ci può essere un’ampia discussione, ma molti di questi presentano anche
aspetti molto particolari (incarichi che sembrano importi uguali a quelli che prende un
Assessore). Guardate, Consiglieri comunali, questi importi e guardate bene questo
bilancio prima di dire che va tutto bene, perché ancora qualcosa si può modificare.
Questo è quello che chiedo e che mi auguro per ovviamente il bene della città e dei
cittadini.

PRESIDENTE:
Grazie consigliere Delvecchio. La parola alla consigliera Cucuzza.

CONSIGLIERE CUCUZZA:
Grazie Presidente. Non mi soffermerò sulla parte di spesa del bilancio, perché ne hanno
già parlato e ne parlerà anche il mio collega Santorelli, non mi soffermerò sul triennale
degli investimenti, che dire che è il libro dei sogni è dire poco, in quanto strettamente
collegato unicamente alle alienazioni e a eventuali trasferimenti da Stato e Regione,
invece mi soffermo un attimo di più sulle spese correnti, come giustamente diceva prima
Riccardo Severi, perché abbiamo notato che le spese correnti sostanzialmente sono in
equilibrio rispetto al consuntivo precedente. C’è una piccola differenza ma credo che
invece avrebbero dovuto essere di molto minori rispetto agli anni precedenti. Tanto per
cominciare, tutto l’ufficio di direzione generale per legge è stato abolito,
conseguentemente la figura del direttore generale, come pure chi faceva parte del suo
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ufficio, che pesavano per oltre 200 mila euro, dovrebbe non esserci più. Essendo
diminuiti gli Assessori e conseguentemente i loro segretari, che la minoranza precedente,
oggi maggioranza, definiva portaborse, che pesano indubbiamente, doveva diminuire la
spesa, ma al contrario troviamo un aumento di 41.634 euro per ciò che riguarda gli
Assessori, il che ci fa presupporre al settimo Assessore di cui parlava prima il consigliere
Severi, e anche un aumento per i cosiddetti portaborse di circa 120 mila euro con relativo
IRAP di altri 7.799 euro, quindi cominciamo a crescere con le spese, anziché diminuirle.
La spesa corrente che doveva diminuire, vista la razionalizzazione di cui parlavano prima
il Sindaco e l’Assessore, invece aumenta. Si parla tanto del fatto che il trasferimento della
parte di Marotta al Comune di Mondolfo comporti minori entrate e dovrebbe comportare
anche minori uscite, tanto c’è una scuola che indubbiamente peserà di meno al Comune
di Fano, e come la scuola anche altre strutture. Ci saranno delle bollette minori da pagare
rispetto alla luce, al gasolio e rispetto a una serie di cose, per cui ancora una volta
dovrebbero esserci minori spese correnti e invece non vi è traccia. A questo punto penso
che ci sia stata una ridistribuzione di queste risorse in altro modo e mi chiedo per quale
motivo invece non si sia pensato per esempio di fare in modo che venisse abbassata e
ridotta la pressione fiscale, visto che le famiglie sono ormai prese alla gola sotto tanti
punti di vista. Il Sindaco all’inizio di questa legislatura aveva dichiarato che il bilancio
sarebbe stato fatto entro il mese di gennaio; siamo alla fine di giugno, siamo stati tanto
criticati in passato per non essere riusciti a chiudere il bilancio e oggi vi ritrovate
nell’identica nostra situazione, con la differenza che noi eravamo sotto elezioni, e quindi
il Consiglio comunale era ormai chiuso, e voi invece no. Oltretutto il Sindaco dichiarava
di aver usato il bisturi per chiudere il bilancio, invece, per dirla come qualcun altro ha già
detto in un’altra sede (al Parlamento), mi pare che anche qui a Fano sia stata usata la
vasellina per i cittadini fanesi, perché le tasse che voi dite essere non al massimo invece
lo sono, e lo abbiamo visto nella scorsa discussione di Consiglio comunale. Chiudo anche
io con una nota dolente, che poi è quello che mi ha portato a fare quei pochi emendamenti
che ho fatto firmandoli personalmente. per quanto riguarda le politiche giovanili e le
politiche per le donne, ci siamo tanto vantati all’inizio di questa legislatura di avere
finalmente un folto numero di donne in Consiglio comunale, la Giunta si è vantata di
avere un bel numero di Assessori donne in Consiglio comunale e di avere naturalmente
molti volti giovani in Consiglio comunale, ma per ciò che riguarda le politiche giovanili
vedo che non solo sono stati dimezzati i fondi ma non c’è proprio nulla neanche rispetto
ad esempio all’imprenditoria giovanile, e uno degli emendamenti fatti va in questo senso.
Per ciò che riguarda la politica delle donne, vedo che il tutto è ridotto al lumicino, per cui
non basta avere donne e giovani in Consiglio comunale per dire di essere all’avanguardia,
ma occorre fare per i giovani e per le donne. Noi non avevamo tantissimo per ciò che
riguardava le pari opportunità, perché con 12 mila euro si riusciva a fare, ma si riusciva a
fare molto, e allora uno degli emendamenti che ho fatto va proprio in questo senso e
voglio vedere se si riuscirà a fare qualcosa, perché si parla solo dell’8 marzo per le
politiche relative alle donne, ma tanto si è fatto negli ultimi anni e vedo che ultimamente
si sta facendo zero e il centro di documentazione delle donne è chiuso e non funziona, ed
è un peccato. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie consigliera Cucuzza. La parola al consigliere Santorelli. Prego.
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CONSIGLIERE SANTORELLI:
Grazie Presidente. Innanzitutto ci tengo a ringraziare chi ha lavorato in queste ore per
rendere ai Consiglieri il parere tecnico degli emendamenti e sicuramente non era nostra
intenzione tenere bloccato nessuno rispetto ai pareri, ma dare un segnale e soprattutto fare
vedere che un’altra possibilità di scrittura del bilancio vi era e sottoporla a tutti i
Consiglieri, soprattutto ai Consiglieri di maggioranza, che magari molti, essendo nuovi,
sono chiamati oggi a dire signor sì senza conoscere magari alcuni aspetti che questo
bilancio aveva, anche perché sono convinto che siate stati più impegnati in altre
discussioni, vedendo anche quanto appare sulla stampa, rispetto a fare confronti sul
bilancio. Condivido e capisco totalmente le difficoltà che oggi hanno le amministrazioni,
quindi il discorso che ha fatto il Sindaco è indubbiamente da tener presente e da non
sottovalutare, soprattutto per il futuro, rispetto ai tagli e rispetto alle considerazioni che
hanno i comuni invece rispetto ad altri livelli istituzionali, però quando si fa un bilancio
bisogna decidere da che parte stare, ossia se stare dalla parte del cittadino o stare dalla
parte delle scelte politiche e di quello che i partiti che fanno parte di una maggioranza
richiedono ai propri Assessori, al proprio Sindaco e alla Giunta di portare avanti come
iniziative e come scelte politiche. Dico questo perché a fronte della più alta imposizione
fiscale degli ultimi anni e a un aumento spropositato delle tasse, dei servizi a domanda
individuale e delle multe da parte dei vigili non corrispondono i servizi, non corrisponde
la cura della città, non corrisponde l’organizzazione di iniziative e non corrisponde
sostegno a nessun tipo di categoria economica e produttiva. Questo è il tema, perché si
può decidere di aumentare le tasse ma al cittadino si deve spiegare perché lo si sta
facendo e rispetto a quale altro servizio si è in grado di mettere in campo o di migliorare
quello che si stava già facendo prima, altrimenti si fa la scelta di non mettere le mani
nelle tasche e di ridurre i servizi o di ridurre i fondi. Sono stati ridotti i fondi ai servizi
sociali, ai servizi educativi, al turismo, è stata chiusa la Corte Malatestiana, il degrado è
come prima e più di prima e sono state fatte alcune scelte politiche che dimostrano che
questa amministrazione non è dalla parte del cittadino, ma dalla parte di espresse scelte
politiche, come – ne cito una – prevedere un concorso per un consulente dei bandi
europei, e quindi immaginiamo che evidentemente c’è qualche amicizia da sistemare e in
qualche modo individuare una persona esterna, quasi come se fosse un Assessore, tant’è
che l’importo è lo stesso esatto di un Assessore, e la cifra prevista tra l’altro è per due
anni, con un bando già fatto prima dell’approvazione del bilancio e quindi ci rimane solo
da convocare la Commissione, così come le consulenze in aumento per i lavori pubblici.
Quando siamo tutti a interrogarci se il patto di stabilità potrà addirittura far fare un
asfalto, si aumentano le consulenze nei lavori pubblici, così come si aumenta una
manifestazione che in periodi di possibilità economiche noi tutti vorremmo vedere
aumentata nei fondi per farla sempre più bella e sempre più importante, come il Fano
Jazz. Il Fano Jazz in questi anni ha vissuto in maniera dignitosa, anche ovviamente con
grande sforzo da parte degli organizzatori, con un contributo di 70 mila euro e quest’anno
questa amministrazione decide di portarlo a centomila euro – in periodi di vacche grasse
l’avrei fatto anche io – però si dice a tutta la città che non si è in grado di sostenere
un’iniziativa di un commerciante, un’iniziativa da parte di una zona della città,
un’iniziativa dell’altro e di far fronte al degrado. 30 mila euro in più in un’unica
manifestazione si mettono e dopo ci apprestiamo a vivere una notte rosa come quella di
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venerdì dove c’è un programma non all’altezza rispetto a quello che c’è nelle altre città
(Senigallia e Pesaro), dove c’è anche un’aspettativa e un’attesa. Stamattina ero a Pesaro e
si percepiva nei più piccoli bar l’aspettativa e l’attesa di questa serata. Voi come
amministrazione andate a fare delle scelte politiche precise, evidentemente perché avete
delle cambiali elettorali da corrispondere, su alcune iniziative e alcuni aspetti, pertanto
oggi diciamo che a fronte di maggiori spese ci sono meno servizi, a fronte di maggiori
tasse ci sono meno servizi, a fronte di maggiori tasse il decoro è sempre lo stesso e vi
vorrei far vedere, Consiglieri di maggioranza, che quello che dico è quello che dice la
città. In queste ore, dall’ultimo Consiglio comunale di giovedì, in cui il Sindaco diceva
che il degrado era diminuito e la Sassonia era sistemata (il Sindaco faceva riferimento
alla Sassonia), queste sono foto dei cittadini che elencano il degrado delle ultime ore tra
parchi, giardini, Sassonia, mancanza del cartellone degli eventi (cito Mauro Chiappa, che
si è fatto immortalare davanti al programma dell’estate fanese con solo la cornice senza
niente dentro) e addirittura qualche ora dopo il parchetto di via Antinori è rinato grazie a
Laura Serra per il suo interessamento. Invito il Sindaco a fare Laura Serra Assessore
perché in questo caso un Consigliere comunale è stato in grado di far tagliare dopo un
mese e mezzo l’erba del parchetto di via Antinori. Aspetto importantissimo, ed è stato
sottolineato da tutti, è l’aumento delle multe da parte della Polizia Municipale. Ad oggi in
città avete addestrato degli sceriffi, ma non per volontà del comandante della Polizia
Municipale o degli stessi agenti, i quali l’ultima cosa che vogliono fare è la persecuzione
al cittadino, ma perché è quello che l’amministrazione gli ha chiesto. Gli ha chiesto di
fare 400 mila euro in più a bilancio e quindi sostanzialmente gli sta chiedendo di andare a
fare le multe, così come accade a questo signore che viene multato da due sceriffi della
Municipale mentre carica carta e plastica davanti casa. Era un cittadino che parla di
sceriffi e non Alberto Santorelli. Gli stessi cittadini, sempre per parlare di degrado,
sottolineano che nei giardini del Luigi Rossi, in Piazza Amiani, ultimamente succedono
cose molto strane, da chi si fa fare i massaggi a chi ha messo su una parruccheria e a chi
ha anche il coraggio di lavarsi i denti in una fontana; i vigili quando servono dove sono?
C’è la foto di una signora che la parrucchiera. Ieri sera sotto il portico della Facoltà di
Economia a Fano c’era una signora stesa per terra sopra una coperta con tutta la sua roba
sparsa per il portico, sotto la Basilica San Michele, e sotto l’Arco di Augusto
puntualmente, se noi usciamo e andiamo là, vediamo due signori che la notte dormono lì.
Questo è sintomatico del degrado; ci dovrebbero essere le forze di Polizia Municipale a
controllare anche queste cose ma evidentemente non servono a fare questo, ma solo a fare
cassa. Detto questo, al cospetto di tutto questo, e termino, Presidente, ci troviamo di
fronte un bilancio che chiede tanto e troppo ai cittadini e dall’altra parte non dà, anzi
chiude, dei servizi che erano importanti e determinanti oppure che in qualche modo
rappresentavano anche un simbolo della nostra città, come ad esempio la chiusura della
Corte Malatestiana, e che – ci tengo a sottolineare – però registra anche delle divisioni
nella maggioranza, come abbiamo potuto vedere nel comunicato di Noi Città, poi ritirato,
del quale sposo pienamente le parole “errore strategico, speriamo non accada più”.
Speriamo che in queste ore di dibattito in questo Consiglio comunale, magari anche
tramite qualche approvazione di emendamento, Noi Città possa dare quella sterzata per
non definire questo bilancio un errore strategico perché altrimenti sarebbe un errore
strategico da parte di questa amministrazione nei confronti della città. Grazie.

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PRESIDENTE:
Grazie consigliere Santorelli. La parola al consigliere Omiccioli.

CONSIGLIERE OMICCIOLI:
Grazie Presidente. Sarò molto breve, anche perché ho sentito parlare di spostamenti di
vari capitoli o fare le pulci a certe spese, ma innanzitutto faccio un’osservazione sul
metodo, ossia che di nuovo, per l’ennesimo anno, è un bilancio illeggibile, nel senso che
se uno deve studiare in qualche modo il nostro bilancio deve assolutamente avvalersi di
qualche esperto. In tutti questi anni abbiamo chiesto solamente un piccolo passo avanti,
magari presentandocelo in file Excel in modo da poter filtrare e mettere insieme delle
voci, ma questo non è mai successo. Ci si è riempiti la bocca di bilanci partecipati ma non
è stato fatto neanche un piccolo passo in questa direzione. Anche per questa Giunta
nuova, che prometteva mari e monti, non si è visto assolutamente nulla. Per quanto
riguarda il merito, potrei dare un titolo a questo bilancio, ossia un bilancio a condizione
sospensiva. Come dicevo, parlavate di questi piccoli ritocchi che si possono fare, grandi e
piccoli, ma, se uno guarda le entrate, tutte le entrate si basano su due – tre pilastri
fondamentali, che sono le alienazioni e gli oneri di urbanizzazione. Con che prospettiva si
va a guardare questi due pilastri? Possiamo definirla in modo molto, se non troppo,
ottimistico, ed ecco perché vi dicevo che è un bilancio a condizione sospensiva. Noi
stiamo fondando tutti gli interventi che avete promesso su due pilastri che in realtà non
sono di cemento ma di sabbia. Secondo noi questa è una cosa molto rischiosa per il
nostro Comune e per i nostri cittadini, perché state promettendo di fare alcune cose che
sono le cose basilari di emergenza su pilastri che non sono stabili. Un altro pilastro che
avete inserito è quello delle entrate da altri enti, come ad esempio l’ASET. Il consigliere
Severi diceva che se vogliamo avere i servizi purtroppo dobbiamo prendere anche da
ASET, ma io non sono sicuro che un cittadino che paga la tariffa per l’immondizia sia
contento che questa tariffa possa essere utilizza per altri scopi. Questo non lo so se sia del
tutto legittimo e mi sembra, se lo fosse, poco corretto nei confronti dei cittadini, che
stanno pagando una tariffa e una tassa per un servizio ma si ritrovano questi soldi spesi in
un altro servizio, che forse dovrebbe avere altre entrate. Non sto a dilungarmi sul fatto
che l’ASET non debba essere un bancomat, ma purtroppo stiamo utilizzando questa
società come se lo fosse, e forse sarà anche ora di cambiare direzione. Se il nostro
Comune si deve basare sugli utili di ASET, alienazioni e oneri di urbanizzazione penso
che non avremo molta vita dal punto di vista economico. Aggiungo anche i previsti 450
mila euro in più per quanto riguarda le multe per sanzioni stradali e infine i fondi europei
– mi aspettavo qualche cosa – come tutti gli anni pari a zero. Qual è la conclusione di
tutto ciò? Che vedremo una città dove non cambierà nulla e se questa era la Giunta del
cambiamento purtroppo concretamente non ne vedremo gli effetti. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie consigliere Omiccioli. La parola alla consigliera Luzi. Prego.

CONSIGLIERE LUZI:
Grazie, Presidente. Partirei da tutto un altro punto di vista rispetto a quello di chi mi ha
preceduto, nel senso che partirei dal fatto che c’è un bilancio che è fatto di monete, di
soldi e di euro e c’è un bilancio che è fatto di una partecipazione vera. Prima di stendere
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questo bilancio, che è stato lungo e che verrà approvato nei prossimi giorni, sia come
politiche sociali sia come politiche educative sia come politiche giovanili abbiamo
ascoltato molto la città e chi lavora in quei settori, perché non potevamo fare un bilancio
fotocopia di chi ci ha preceduto. Per quello che riguarda le politiche sociali, devo dire
che, a fronte di tantissimi tagli e di tantissime normative che sono cambiate, sia
l’Assessore sia i dirigenti hanno trovato un’altra modalità di operare senza tagliare i
servizi e aprendo a nuove convenzioni. In questo caso mi riferisco proprio al consigliere
Delvecchio, ex Assessore ai Servizi Sociali, quando parla di minori non accompagnati. È
stato come me in Terza Commissione, dove la funzionaria, la Galdenzi, ha parlato
proprio delle nuove convenzioni che l’Assessorato alle Politiche Sociali ha attuato non
solo con il Cante di Montevecchio ma anche con altre strutture e con un prezzo più basso.
I minori che arrivano nel nostro territorio non solo minori fanesi, ma vengono anche da
altre realtà e lì c’era solo un tipo di convenzione, per cui bisogna sapere leggere anche le
sfaccettature. Quando invece si parla di riorganizzazione del personale della macchina
comunale, con tutto il lavoro che hanno fatto gli stati generali che oggi hanno presentato
il loro rapporto, se qualcuno della minoranza fosse venuto – non so se è venuto perché
ero in prima fila - magari poteva cogliere che quando hanno preso parola due funzionarie,
una dell’urbanistica e una dei servizi sociali, hanno detto il grande valore di questi
incontri e di questi modi di rapportarsi. Fino a pochi anni fa - forse posso dire fino a un
anno fa – c’era uno cerchio chiuso, per cui un ufficio non parlava con l’altro, quindi
questo modo di stare vedeva chiuso ognuno nel proprio ghetto, invece questa circolarità,
che è comunicazione, che è un modo di stare, crea anche altri pensieri, può far nascere
anche altre riflessioni e altri modi di agire. Questo non è un bilancio di pura resistenza,
ma è un bilancio che trova altre modalità e trova altri modi di porsi. Rispetto ai servizi
educativi, che è un altro tema che ho affrontato molto, purtroppo questo è un tema che
conosco. Le educatrici e le maestre sono state lasciate molto sole per anni e per il fatto di
aver trovato comunque persone che le ascoltano, ed è un ascolto attivo, e capire quali
sono le priorità in un momento così difficile, tra queste anche quella di avere una
formazione e qualcosa che rimetta insieme dei pezzi che si sono voluti dividere, è un
bilancio che va in un’altra direzione. Non si è chiuso nessun servizio, anzi si cerca un
modo nuovo anche di stare, di relazionarsi e di condividere progetti. Di che cosa stiamo
parlando? Se uno parla solo di numeri, allora uno più uno fa due, mentre se uno parla di
tutto il lavoro che si è svolto in questo anno sa che le cose vanno in un’altra direzione.
Anche per quanto riguarda le politiche giovanili, quando ho incontrato in Commissione
sia il collettivo Republic, ma anche altri gruppi di ragazzi e di ragazze, so che loro si
stanno attivando e muovendo e anche se è vero che all’assessore Del Bianco una parte è
stata tolta, si sta attivando con la Regione per poter accedere a dei bandi e per poter fare
altre cose. Il Sant’Arcangelo è ridotto come è ridotto e anche lo spostamento alla
Mediateca, aver creato questo altro modo di stare, condividere un altro percorso, fare
comunità, come è uscito anche oggi dagli stati sociali, vuol dire andare in un’altra
direzione e vuol dire avere anche il coraggio di confrontarsi, perché agli stati generali non
tutti sono stati gentili con l’amministrazione e alcuni avevano altre priorità. Quando uno
si mette in ascolto, si mette in ascolto di chi la pensa come lui, ma anche di chi non la
pensa come lui, quindi in qualche modo deve trovare qual è il modo migliore di stare in
una comunità. In un momento di crisi non tutto è priorità; è priorità capire i bisogni delle
persone e se l’Assessorato alle Politiche Sociali, alle Politiche Educative e alle Politiche
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Giovanili ha capito quali sono queste priorità e come nel corso di questi anni noi
possiamo muoverci e agire, vuol dire che abbiamo preso la strada giusta. Naturalmente
questa strada sarà lunga, sarà tutto quello che volete, oppure dovremmo anche fare degli
aggiustamenti, però l’importante è non avere sempre queste certezze col punto
esclamativo. Ogni tanto mettete un punto interrogativo, perché avere qualche dubbio
nella vita fa solo che bene. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie consigliera Luzi. La parola al consigliere Bacchiocchi. Prego.

CONSIGLIERE BACCHIOCCHI:
Grazie Presidente. Vorrei ricordare che la volta scorsa soprattutto l’opposizione ci ha
tacciato di poca eleganza nei modi e nel rispetto di chi c’è stato prima di noi e chi ha
governato, ma credo che presentare 1.067 emendamenti non sia un segno di eleganza e di
correttezza politica. Questo mi sembrava giusto rimarcarlo. Alcuni dati li ha dati il
consigliere Severi, quindi è inutile che torni a ripeterli. Vorrei rispondere a due – tre
appunti che avete fatto. Riguardo per esempio al consigliere Omiccioli, il quale parlava di
bilancio partecipato, vorrei sottolineare che il Comune di Fano è l’unico comune che ha
pubblicato il bilancio online sul nostro sito comunale negli open data, che sappiamo
benissimo che è un regolamento che abbiamo approvato e siamo gli unici in provincia.
Chi voleva consultarlo poteva farlo tranquillamente; è ovvio che possiamo migliorarlo,
possiamo prendere spunto e anche il discorso di presentarlo in Excel potrebbe essere di
aiuto e di facilità anche per noi Consiglieri per studiarlo e per verificare meglio, ma
questo è un altro discorso. Sul discorso delle multe, è vero che rispetto all’anno
precedente ci sono 400 mila euro in più, però c’è anche da dire che chi sbaglia paga. Chi
non rispetta le regole è giusto che paghi e chi parcheggia in maniera selvaggia in centro o
al mare è giusto che paghi. Io ho visto parcheggiare al mare sui giardini e sulle aiuole e
non credo che queste persone non debbano essere punite. Se fino ad ora magari è stato un
po’ blando il rapporto tra la Polizia Municipale, i controlli e l’utente, non vedo il motivo
perché questa cosa debba andare avanti. Se uno sbaglia, è giusto che paghi. Se gli altri
comuni hanno un rapporto che è ben al di sopra del nostro un motivo ci sarà. Per quanto
riguarda Marotta, abbiamo meno entrate per 1 milione 500 mila euro circa e volevo anche
precisare che abbiamo 600 mila euro in meno di spese, però vorrei ancora rimarcare –
l’ho già fatto in precedenza – una scelta scellerata di chi ha votato a favore – soprattutto
mi rivolgo ai Consiglieri regionali fanesi – perché secondo me è stata una scelta miope.
Non entro nel merito perché non ero presente, quindi le motivazioni possono essere tante,
però da cittadino fanese mi accorgo che non è stata una scelta felice. Questo era per
rispondere a qualche appunto. Sulla chiusura tardiva del bilancio, questo ritardo è stato
anche dovuto al fatto che la Regione continuamente tagliava e ogni volta che
proponevamo una bozza di bilancio dovevamo comunque rimetterla in discussione
perché la Regione ci ha tagliato grossi fondi. Al di là di tutto, vorrei sottolineare che
questo bilancio è all’insegna di servizi ai cittadini, nonostante quello che è stato detto in
precedenza. Abbiamo mantenuto gli impegni presi con la cittadinanza, soprattutto anche
grazie all’utilizzo di fondi non utilizzati nel 2014 che andremo a utilizzare nel 2015 e
anche a un impegno ben preciso del nuovo Presidente della Regione Marche, che si è
impegnato a restituire una parte dei fondi sociali che ci sono stati tolti dalla precedente
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amministrazione. Vorrei evidenziare soprattutto che questo bilancio è basato su un
principio di giustizia sociale, il che identifica questo bilancio come un bilancio di
centrosinistra, perché andiamo a intervenire su un principio di equità sociale, quindi i
servizi erogati ai cittadini non verranno più forniti gratuitamente in maniera
indiscriminata, ma sulla base di un modello ISEE che è lo strumento più idoneo e adatto
per regolamentare la fornitura e chi deve contribuire alla fornitura di questi servizi. Sono
soddisfatto per quello che è stato fatto, ovviamente si poteva fare di più, potevamo fare
meglio, però con le risorse a disposizione credo che fosse il massimo che potessimo fare.
Sicuramente ci sarà l’impegno da parte di questa Giunta di dare un’impronta ben precisa
anche in questo 2015, però mi ritengo assolutamente soddisfatto del lavoro fatto e
ringrazio la Giunta e tutta l’amministrazione. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie consigliere Bacchiocchi. La parola al consigliere De Benedittis. Successivamente
interverrà il consigliere Perini.

CONSIGLIERE DE BENEDITTIS:
Grazie Presidente. Sono rimasto abbastanza allibito dalle azioni della minoranza durante
questo bilancio, non solo durante questa seduta ma anche nella scorsa. Abbiamo assistito
ai soliti comportamenti dell’abbandono dell’Aula, di cercare di ostacolare l’azione
amministrativa, si è ripetuto recentemente con la presentazione di tutti questi
emendamenti e siamo caduti nella vecchia politica che prima si contesta e poi si continua
a portare avanti. Purtroppo queste sono cose che non piacciono ai cittadini quanto le cose
che sono state contestate prima da alcuni Consiglieri dell’opposizione. Questa è la
differenza tra la filosofia della dura opposizione che si vuole ostinatamente portare avanti
e quella di un’opposizione responsabile. Un’opposizione è responsabile quando ha a
cuore e capisce quali sono le esigenze di un’amministrazione comunale oppure continua
con questa filosofia classica dell’opposizione forse perché sapevano benissimo di essere
opposizione e di conseguenza si tengono determinati comportamenti, anche in contrasto
con un minimo di onestà intellettuale, perché una parte di quella opposizione è stata una
volta maggioranza e ha avuto a che fare con i contesti particolari del bilancio. Noi
apprezziamo il lavoro fatto dall’amministrazione come maggioranza, apprezziamo lo
sforzo compiuto dall’amministrazione tutta, dalla Giunta, dal personale e apprezziamo
anche lo sforzo che ha dovuto fare il personale comunale nel dover spulciare tutti questi
emendamenti, emendamenti che porteranno via tempo e soldi. Hanno già portato via
tempo all’amministrazione, porteranno via altro tempo ai Consigli comunali, perché
saranno Consigli comunali che dovranno essere convocati, e saranno altri soldi che si
andranno a buttare, eppure nonostante questo ci dicono che si poteva fare un bilancio più
vicino ai cittadini. Con questo ostruzionismo si continua ad alimentare le spese della
politica e quindi ad alimentare anche un certo malumore agli occhi dei cittadini, quindi
per questo ringraziamo quell’opposizione che ha portato avanti questa politica. Il lavoro
che è stato fatto per il bilancio è stato coraggioso, riconosciamo che c’è stato un lavoro
impegnativo anche nel ritrovare finanziamenti che sono andati perduti a causa dei tagli
degli enti superiori, però c’è purtroppo da evidenziare i gravosi tagli che sono stati fatti,
tra cui quello alle politiche giovanili. Noi riconosciamo il momento di difficoltà che
stanno attraversando gli enti locali, abbiamo compreso la scelta che era stata fatta l’anno
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scorso, sempre su questo fronte, speriamo però che in futuro l’amministrazione possa
essere più vicina a questi temi, soprattutto a quelli che riguardano i giovani, cioè quelli
che riguardano la manovalanza, la ricchezza e il lavoro di questa città. Il problema è una
questione che affrontavo con alcuni colleghi del Consiglio e della Giunta, ossia che non
possiamo aumentare le tasse, ma dobbiamo aumentare il gettito, il che significa
aumentare l’offerta, quello che dovrebbe fare anche lo Stato da parte sua. Significa
aumentare l’offerta stimolando le aperture di nuove attività ma anche stimolando
l’apertura dei negozi, liberalizzando orari, cioè tutte quelle cose che possono
effettivamente permettere innanzitutto a chi lavora di farlo serenamente. Se già la politica
su tutti i livelli facesse questo ci sarebbero molti meno malumori. Dall’altra parte bisogna
dire che purtroppo è il tema che ci portiamo avanti da quando è iniziata la crisi; prima
giustamente l’Assessore diceva le difficoltà finanziarie e le poche possibilità finanziarie
che ha l’ente locale e che ha lo Stato. Purtroppo queste poche possibilità finanziarie sono
dovute a questo tema, cioè che non si sta aiutando su tutti i livelli in maniera concreta il
mondo produttivo. Se non si produce, si finisce come la Grecia, e abbiamo visto in queste
ore purtroppo cosa sta vivendo quel paese. Se non si aiuta il mondo produttivo, se il
mondo della politica non stimola il mondo produttivo e non lubrifica i meccanismi
produttivi, perché non può creare ricchezza e lavoro, ci andiamo a incagliare perché
continueremo a pagare tanti interessi sul debito che poi non ci permetteranno di chiudere
le buche nelle strade, di fare i lavori su scala su tutti i livelli e che ci costringeranno a fare
ogni anno numerosi tagli agli enti locali e ai Ministeri. Chiudo con questa riflessione, che
potrebbe essere una questione da affrontare a livello centrale o anche condividere con
l’ANCI e con gli altri enti locali: lo Stato taglia finanziamenti agli enti locali, quindi dà
meno soldi, però concede più flessibilità, ma questa cosa a livello ministeriale ancora non
esiste e c’è una rigidità di spesa che rimane a livello ministeriale e che purtroppo genera i
famosi sprechi che gli enti locali sono riusciti a eliminare in larga parte. Questi tagli
hanno creato questa maggiore responsabilità, responsabilità che non c’è a livello centrale
e ministeriale. Si auto-imponessero a livello centrale e ministeriale questa flessibilità,
perché questa minore rigidità di spesa genera sprechi e non lascia spazio a un maggiore
spirito di iniziativa che dovrebbe assolutamente avere l’amministrazione pubblica.
Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie consigliere De Benedittis. La parola al consigliere Perini. Prego.

CONSIGLIERE PERINI:
Grazie Presidente. Chiaramente arriviamo ad approvare questa delibera di bilancio, come
già è stato annunciato dalla presentazione del Sindaco e dalla relazione del nostro
Assessore, in delle condizioni che di partenza erano peggiori rispetto a quelle dell’anno
scorso con quasi 5 milioni di entrate in meno tra varie voci in capitolo, compresi minori
trasferimenti da parte della Regione e dello Stato. In premessa di questo, penso che si
debba fare anche una riflessione che vada un po’ oltre alla questione legata al rimbalzo di
responsabilità, non dico solo tra chi c’era prima e chi c’era dopo, chi ha gestito meglio,
però anche tra enti nei vari livelli. La spesa pubblica in Italia è sempre aumentata sia
perché il debito pubblico aumenta e aumentano gli interessi sia perché noi in Italia
abbiamo una logica di governo un po’ campanilistica, e non parlo solo della politica ma
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di tutti gli enti pubblici, a partire dalle università, dagli ospedali e dagli altri enti, dove
ognuno tende sempre a coltivare il proprio orticello e quando è ora di fare un passo verso
una riorganizzazione delle strutture c’è sempre quello che rimane in difesa e non si
limitano mai i tagli. Bisognerebbe andare verso un’unificazione per esempio dei comuni,
delle università, degli ospedali in modo più veloce, perché questo significa secondo me
migliorare i servizi e ridurre la spesa, che è una necessità in queste condizioni
economiche. Qualcuno diceva che noi non incentiviamo le attività produttive e che
abbiamo fatto un bilancio in difesa, però è chiaro che di fronte al venir meno di risorse
finanziarie si fa fatica a trovare dei soldi per fare degli investimenti cospicui, però questa
amministrazione ha già iniziato a lavorare per esempio alla riorganizzazione della
macchina amministrativa e anche delle sedi degli uffici del proprio patrimonio con
l’obiettivo di ridurre queste spese e riducendo queste spese con la possibilità magari in
futuro di arrivare a un investimento un po’ cospicuo. Per quanto riguarda l’incentivazione
delle attività esercenti e imprenditoriali, sarà poco, però intanto un segnale è stato dato
con la riduzione dell’1 per cento della TARI (la tassa sui rifiuti). Non è quello che
rilancia l’economia di un’amministrazione, però credo che sia un segnale importante che
non può essere trascurato. Qualcuno dice anche che avevamo fiducia nel governo amico;
io non so se i risultati che sono stati ottenuti da questa amministrazione dipendano dal
fatto che abbiamo un governo amico oppure no, ma sicuramente dall’impegno di questa
amministrazione che è riuscita a recuperare 1 milione di euro dallo Stato centrale e 800
mila euro, se non sbaglio, dalla Regione grazie a questo lavoro di relazioni che c’è stato
in questi mesi, e sono 1 milione 800 mila euro che sono una cifra sicuramente molto
importante. I servizi al cittadino – dice il consigliere Delvecchio – non sono al pari delle
tasse e della pressione fiscale, ritorna quella questione del verde, delle asfaltature, delle
strade rovinate, ecc. ma ribadisco, non per tornare nella polemica che avete amministrato
dieci anni e la situazione è sempre stata disastrosa, anche peggio, che non ci si può
neanche attaccare a delle fotografie che faceva vedere prima il consigliere Santorelli
perché capita quotidianamente, se si fa il giro della città, di trovare qualcosa che non va e
spesso ci si sbaglia anche, nel senso che magari si passa il giorno dopo e le cose vengono
sistemate. Io due giorni fa ero (...), tornavo dal lavoro, sono passato in una via in
campagna e ho trovato un congelatore, un frigorifero e un televisore, ho chiamato subito
l’ASET per sapere, perché immaginavo fossero dei rifiuti abbandonati, e il giorno dopo
non c’erano più perché erano stati messi lì per il ritiro dell’ASET. Va bene che siamo
nell’era del digitale e dei social network, ma affidare le critiche politiche di
un’amministrazione alle fotografie che si trovano su Facebook secondo me è un po’
superficiale. Per quanto riguarda le politiche giovanili, sono stati fatti tagli anche in quel
settore, però devo dire che quelle poche risorse che sono state impiegate sono state
impiegate per la principale emergenza che c’è nel campo giovanile, che è il lavoro, la
disoccupazione giovanile. Si è trasferito un servizio, che era l’ex Informagiovani, dal
Sant’Arcangelo alla MEMO, si è potenziato, ha un bacino di utenti che si è ampliato e
che è anche soddisfatto, dai feedback che ho ricevuto, di questo servizio e quindi credo
che la scelta di puntare su questa cosa sia un segno importante di dove vuole andare
questa amministrazione. Per concludere, in che direzione andiamo? Noi siamo uno dei
pochi comuni nella regione che ha difeso i servizi alle persone nonostante i tagli che sono
arrivati. I tagli ci sono stati nel settore del sociale, ci sono stati anche nei servizi
educativi, ma non sono stati tagli lineari, com’eravamo abituati negli anni passati. Lì
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abbiamo ridotto il più possibile il taglio cercando di mantenere i servizi alle persone e ad
esempio il fondo anticrisi è aumentato di 30 mila euro (l’anno scorso era di 50 mila euro
e quest’anno è di 80 mila euro). 30 mila euro vengono utilizzati per i tirocini e 50 mila
euro invece a sostegno delle famiglie in difficoltà. Per quanto riguarda la questione delle
bollette e delle insolvenze nei confronti dell’ASET, l’anno scorso, se non mi sbaglio,
c’erano solo 20 o 30 mila euro che gestiva l’ASET...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE PERINI:
Come non è vero? Chiediamo il parere della dirigente. Quest’anno abbiamo messo 198
mila euro.

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE PERINI:
No, sono 198 mila euro che noi abbiamo messo a disposizione delle famiglie con
difficoltà per pagare le bollette del servizio spazzatura, del servizio TARI e servizio
idrico. Prima il consigliere Santorelli, che adesso non c’è, chiedeva in che direzione si va:
andiamo nella direzione di salvaguardare i più deboli, perché in una situazione di crisi
come questa le persone che sono più disagiate sono le famiglie numerose, sono le
famiglie con i bassi redditi e noi andiamo in quella direzione.

PRESIDENTE:
Grazie consigliere Perini. La parola alla consigliera Fulvi. Prego.

CONSIGLIERE FULVI:
Grazie Presidente. Occorre dire che il bilancio è il banco di prova più importante di un
Consiglio comunale, è ovviamente un momento strategico nel lavoro della Giunta e
dell’amministrazione ed è anche strategico nel dibattito e nel rapporto tra le idee della
maggioranza e quelle dell’opposizione. Io sono d’accordo col consigliere Severi quando
dice che abbiamo la possibilità, oltre che attraverso gli organi di stampa, attraverso lo
streaming di far capire ai cittadini quali sono le questioni e i nostri punti di vista. Voglio
andare in ordine e fare un ragionamento generale e più politico perché attraverso gli
emendamenti potremo entrare nel dettaglio di alcune questioni. I minuti sono pochi,
molte cose sono state dette e quindi anch’io credo che occorra fare un ragionamento
generale che preannuncia il voto convinto e favorevole del gruppo del Partito
Democratico. Per quanto riguarda ad esempio la presentazione di tanti emendamenti da
parte dell’opposizione, su un tema così importante, così strategico e che delinea
ovviamente delle differenze, non ci vedo niente di male. La cosa semmai più delicata è
quella di averne presentati tanti e aver in qualche modo sottoposto alcuni dipendenti in
pochissimo tempo a un lavoro importante. Come gruppo del Partito Democratico - non
abbiamo fatto nessun annuncio, perché su questo non vogliamo fare gli spiritosi -
avevamo pensato di proporre, se possibile, di stornare il gettone dei Consigli comunali
dedicati al bilancio per eventualmente caricarli sugli straordinari dei dipendenti comunali
che hanno visionato gli emendamenti, se questo è possibile e necessario, per non
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distogliere altre risorse magari da voci importanti e fondamentali. Noi non abbiamo fatto
annunci e lo mettiamo a disposizione, perché, se questo dovesse servire, noi siamo
disponibili proprio per far capire anche quanto non ci preoccupano minimamente una
mole di emendamenti così importante dal punto di vista numerico. Ricordo che anni fa
anche noi ne abbiamo fatti tanti (qualche centinaio), quindi con estrema lealtà ricordo
questa cosa, e credo che attraverso questi emendamenti, giustamente accorpati per
argomento, quindi cercando di ottimizzare al meglio e garantire il confronto e il dibattito,
potremmo entrare nelle voci del bilancio nelle quali altrimenti in un ragionamento
generale di pochi minuti non è semplice entrarvi. Dicevo che il voto del gruppo del
Partito Democratico è un voto convinto, ma voglio fare anche una precisazione, ossia che
è un voto convinto e riconosciamo il grande lavoro che è stato fatto dall’amministrazione
comunale con le condizioni di partenza che ci sono state. Il Sindaco riportava un dato - io
voglio dare pochi numeri perché non serve -, ossia meno 5 milioni 100 mila euro, che
credo che sia un dato, per un comune come il nostro, importante e quindi il lavoro che è
stato fatto è stato un lavoro straordinario. Per carità, su come muovere le cifre, ammesso
che si possano muovere, perché ci sono voci che sono già impegnate e non si possono
modificare, ognuno può avere la sua ricetta, ma il nostro compito, sia della maggioranza
sia dell’opposizione, è quello di fare in modo di garantire al massimo i servizi al cittadino
con le condizioni che abbiamo. Se ci dovessero essere proposte o soluzioni interessanti
verranno visionate attraverso gli emendamenti, però credo che nel lavoro approfondito,
certosino e di dettaglio della Giunta, quindi dell’amministrazione comunale in generale,
questo lavoro sia stato fatto e sia stato fatto tutto il possibile. Tra l’altro si diceva che
siamo in ritardo con l’approvazione del bilancio; è vero, però c’è un motivo
fondamentale, ossia che la risorsa che doveva provenire dalla Regione è stata incerta, e lo
è tuttora nonostante le importanti dichiarazioni del Presidente della Regione, che però
vorremmo vedere scritto nero su bianco con riempimento dei capitoli sul sociale, e questo
tema ha sicuramente allungato i tempi e ha creato un’incertezza che ci ha portato a dover
comunque attendere. Per questo arriviamo a questa data. È un bilancio che non è vero,
come riportava qualche Consigliere, mi pare in particolare Delvecchio, ma anche
Garbatini, che non c'è il progetto, non ci sono gli obiettivi, è un bilancio in difensiva, è
vero, si sta cercando di resistere, questo sì, rispetto ai tagli e rispetto ad un quadro, non
solo locale e regionale, ma nazionale ed internazionale, che è drammatico. Ma noi stiamo
applicando il programma, abbiamo degli anni per applicare il programma e si sta
scientemente cercando, con le risorse a disposizione, di applicare il programma.
E' stato criticato in parte il lavoro dell'assessore Paolini dicendo: "non ci sono le risorse,
cosa mettiamo a fare gli importi anche per le consulenze?", o anche in Commissione è
stato detto: "sì, voi fate un elenco, però le risorse non ci sono". E' indubbio che se non ci
sono a bilancio le intenzioni, i progetti, nel caso che si dovessero trovare le risorse,
ovviamente questi non possono essere poi realizzati. Quindi quello che si sta facendo è
nella massima correttezza istituzionale, è nel diritto e nel dovere di portare avanti
l'impegno preso con i cittadini e quindi garantire, con le condizioni che abbiamo, il
massimo dei servizi. Io mi permetto anche di dire una cosa che credo sia un sentire
generale al di là che venga detta o non detta: se ognuno di noi o anche se ogni singolo
Assessore avesse potuto ragionare con risorse x, quindi senza lacci e lacciuoli, i problemi
i tagli e il Patto di stabilità eccetera, ognuno avrebbe aggiunto anche i servizi. Mica qua ci
sono persone cattive che vogliono togliere qualche cosa ai cittadini! Ma un bilancio, e
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questo va detto, tutti lo sanno, ma va ribadito, un bilancio ha ovviamente le sue regole, un
bilancio ovviamente è il banco di prova anche della salute di un ente come il Comune e
un bilancio deve poter garantire gli obiettivi che ci si prefigge con le risorse che sono a
disposizione. E' questo che è stato fatto, è quello che si sta facendo.
Mi avvio alla conclusione riprendendo una battuta che non ho apprezzato. Diverse cose ci
sarebbero da dire, ma una battuta in particolare non l'ho apprezzata. Del Fano Jazz
qualcuno ha detto che ci sono delle "cambiali politiche" da assolvere. Questo è un
termine che non va bene, è un termine che non è decoroso nei nostri confronti. Poi
possiamo discutere anche su quello che è stato impegnato su una voce o sull'altra, ma io
voglio ricordare la correttezza di questa Amministrazione, cioè il fatto che nel momento
in cui si è insediata c'è stato un dibattito sul cosa mantenere o non mantenere della
precedente Amministrazione. Io questo lo dico perché è un elemento politico importante.
Noi abbiamo discusso, ad esempio, sulla Fondazione Teatro, che può essere considerata
una creatura, se vogliamo, dell'Amministrazione di centrodestra. Ricordo che i presidenti
erano il dottor De Leo, Manuele Isotti. Ma questo Sindaco, e io gliene rendo merito, ha
voluto ragionare sulla potenzialità di quel progetto che era un progetto che si poteva
afferire alla precedente Amministrazione. Quel progetto non si è azzerato, si è usato un
approccio molto importante, molto interessante, io credo anche molto democratico e
soprattutto nell'interesse della progettualità. Allora in base a quella riflessione si è inteso
dare una forza, si è inteso inserire la Fondazione Teatro in una progettazione importante
della cultura e in effetti in questo anno non solo è stato fatto un lavoro straordinario, ma
un lavoro che viene fatto con una professionalità a costo zero.
Ho aggiunto, rubando altro tempo, questo argomento perché sarà sicuramente pregnante
anche nella discussione degli emendamenti, ma per sottolineare quanto, e concludo,
questa Amministrazione ha cercato di dare il massimo con le risorse a disposizione
facendo anche lo sforzo di non mortificare quello che era stato fatto in precedenza, quindi
facendosi anche carico delle difficoltà o comunque delle situazioni pesanti che
provenivano dalla precedente Amministrazione cercando di trasformarle in progettualità
proprie e credo che di questo debba essere reso merito.

PRESIDENTE:
Grazie, Fulvi.
La parola ad Aguzzi Stefano, prego.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Grazie, Presidente. Io ho firmato solo quattro o cinque emendamenti, però mi permetto di
spendere due parole su questo a nome dei colleghi della minoranza che invece ne hanno
presentati molti di più, visto che sono già intervenuti e non possono intervenire rispetto a
quanto detto da diversi Consiglieri della maggioranza. Presentare emendamenti è nei
diritti/doveri di un Consigliere comunale e ne presenta quanti ne ritiene opportuni e se li
presenta possono essere anche molto utili alla discussione se venissero presi in
considerazione, quindi non capisco questa indignazione perché si sono presentati mille
emendamenti, mi sento di dirlo. Io ne ho firmati solo quattro o cinque, quindi do merito a
chi li ha fatti, sono stati più bravi di me, però non capisco questa indignazione...

(Intervento fuori microfono)


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CONSIGLIERE AGUZZI:
Non mi riferivo a te, Rosetta, mi riferivo a diversi interventi che ho ascoltato prima, mi
sembrava doveroso.
Ho ascoltato l'intervento del Sindaco prima, ho assistito a questo piagnisteo sulla
mancanza di soldi, mancanza di fondi e tagli che sono avvenuti. Sinceramente mi è
sembrato un intervento anche poco decoroso, ma non perché a te, Sindaco, manchino le
capacità, tu sei un ottimo oratore e hai grandi capacità, non ti sto accusando di incapacità.
Dico che è poco decoroso nella sostanza perché di fatto non c'è nulla che voi avete messo
sul piatto in questo bilancio, se non una mera rivisitazione di stiracchiamento di cifre del
tipo: "lì manca 1000, li prendo di qua; lì manca 500, li prendo di là; lì manca 1000, beh,
quelli non ce li mettiamo....".
Io voglio capire una cosa: lo scorso anno, in queste ore (credo che i giorni più o meno
fossero gli stessi), si stava discutendo ugualmente di bilancio, un anno fa, e voi avevate
detto che era un bilancio raffazzonato che avevate ereditato dall'Amministrazione
precedente, che era come dire: "lo approviamo così com'è, ma il nostro bilancio, vedrete,
sarà quello del prossimo anno, lì vi faremo vedere di cosa saremo capaci". E sempre in
queste ore si stava discutendo del ritardo dell'approvazione di quel bilancio accusando chi
non lo aveva approvato prima delle elezioni. Bene, intanto questo lo chiariamo subito:
noi non l'avevamo approvato per due motivi sostanzialmente, e due motivi fondamentali,
perché è vero che il bilancio era predisposto e voi lo avete approvato più o meno come
era, solo aumentando le tasse, che noi non avevamo previsto in aumento, ma non lo
avevamo approvato: 1) perché un mese prima delle elezioni comunali non potevamo
convocare il Consiglio comunale; 2) perché anche noi ci basavamo, ma in maniera molto
minore, sui proventi delle aziende ASET Spa e ASET Holding, però l'ASET Holding non
aveva, al contrario di quest'anno, approvato il suo bilancio e quindi non ci aveva
consentito quel prelievo che noi avevamo predisposto a bilancio. Conseguentemente voi
ci avete accusato di ritardi. Io ora vi dico quali erano i motivi di questi ritardi, il
principale era quello delle elezioni comunali.
Ecco, quest'anno perché siete arrivati a fine giugno? Qual è stato il problema? Ci sono
state le elezioni comunali, c'era il Consiglio che non si poteva convocare? Guardate che
arrivare a metà anno senza approvare un bilancio vuol dire per metà anno ingessare la
spesa, non spendere niente a favore della città, cioè metà anno è buttato via, non so se ve
ne siete resi conto, la gente si è resa conto.
Questa relazione è indecorosa, non per mancanza di capacità del Sindaco, ma per
mancanza di argomenti, perché non c'è strategia in questo bilancio. Qual è la strategia di
questo bilancio, la vostra strategia? Siete al primo anno, iniziate il secondo, dovreste
essere nel massimo dell'entusiasmo, questa è la fase iniziale, è come il matrimonio. La
strategia qual è? Voi di cosa vi state interessando in questa città, cosa state mettendo in
campo? State lavorando a favore delle piccole imprese, a favore del commercio, a favore
del turismo, a favore della valorizzazione dei beni storici monumentali e architettonici
che in questa città ci sono? Cosa state mettendo in campo? Io questo volevo ascoltare
dalla relazione di un Sindaco che presenta il bilancio di previsione del primo anno, il
primo bilancio della nuova Giunta. Qualcuno di voi qui del Consiglio ha sentito una
parola su qualcosa di questo genere? Chiedo. Io non l'ho sentita.
Si parla di cercare di stimolare la ripresa economica. Certo. Ma come la stimoliamo la
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ripresa economica, aumentando al massimo tutte le tasse come avete fatto voi l'anno
scorso (quest'anno no perché erano già tutte al massimo, non potevate aumentarle di più),
quindi impedendo, di fatto, a qualcuno di programmare la sua vita, la sua attività, perché
viene, diciamo così, affogato dalla tassazione? Su questo, due cose. La TARI (la tassa sui
rifiuti) che tanto decantate in diminuzione, è in diminuzione dello zero virgola qualcosa,
ho fatto i conti: su 150 euro è 1 euro. Sapete perché si diminuisce la TARI? Perché si è
raggiunto il 65 per cento di differenziata e quindi l'ASET - la nostra bella azienda in
senso vero, che io ho sempre difeso - paga di meno l'ecotassa alla Regione, per questo si
spende un po' di meno. Potevate ridurla molto di più e prelevare molto di meno da
quell'azienda per le casse comunali se volevate davvero diminuire le tariffe, potevate
farlo, altro che lo zero e qualcosa! Potevate farlo, potevate diminuire anche del 10 o 15
per cento, ma avete fatto scelte diverse. Questa questione della TARI ci tenevo a dirla
perché è stata anche prima decantata.
Poi, ripeto, la tassazione è al massimo. Sempre l'anno scorso, Sindaco, lei nella relazione
iniziale presentava il bilancio dicendo: "quest'anno, è vero, abbiamo realizzato un
bilancio difficoltoso che hanno preparato gli altri, noi siamo costretti ad aumentare le
tasse, ma vedrete che dal prossimo anno inizieranno ad esserci dei segni meno". Non c'è
nessun segno meno, tutte le tasse sono rimaste al massimo come erano l'anno scorso.
Come possiamo stimolare, quindi, la ripresa economica? Mettendo in campo degli
investimenti. L'Amministrazione comunale investe, fa lavorare le ditte? Voi nel piano
triennale degli investimenti state facendo in queste ore l'asfaltatura che avete sospeso
l'anno scorso e che avevamo finanziato e predisposto noi, iniziato noi a primavera del
2014; l'avete sospesa, l'avete ripresa quest'anno, la state facendo adesso, in queste ore. E
non ce ne sarà un'altra di questa Amministrazione perché sul 2015 non ce ne sarà un'altra
perché voi avete previsto investimenti solo tramite alienazioni. Intanto non si vende più
niente di questi tempi, ma qualora doveste anche vendere qualcosa, tra quanto l'avete
venduto e quanto avete messo in cassa, quando avete fatto la gara di progetto, la gara
d'appalto e speso, voi non farete un solo investimento in tutto il 2015, neanche uno,
tapperete forse qualche buca e basta, neanche un investimento. Come la stimolate la
ripresa economica, in quale modo? Quali imprese fate lavorare?
Sul turismo avete guardato solo Fano Jazz e vi ringrazio perché sono contento, è una cosa
che mi è sempre piaciuta e che anche noi abbiamo sempre salvaguardato, ma
sinceramente, visto che loro adesso prendono soldi anche dallo Stato perché hanno avuto
il riconoscimento anche statale, potevate risparmiare magari quell'aumento e investire su
qualcos'altro. Avete eliminato il Carnevale estivo. Sentivo il Vicesindaco Marchegiani ad
inizio legislatura, l'anno scorso, dire: "noi programmeremo e punteremo molto sul Jazz e
sulla Fano dei Cesari". La Fano dei Cesari non c'è, quindi questa stimolazione anche sul
turismo su cosa la farete? Non date più una lira a nessuna associazione, non date più una
lira a nessuna iniziativa. Su cosa la stimolerete, su cosa la farete? Sui temi urbanistici?
Sulla rivisitazione del Piano regolatore avete predisposto qualcosa? Avete eliminato
qualche cosa che avevamo portato avanti noi, come l'area dell'ex zuccherificio, come
alcune altre varianti, come la fusione delle ASL. Avete revocato, revocato, revocato
delibere, stoppato, fermato, frenato. Cosa avete messo in campo, sul Piano regolatore c'è
qualcosa? Avete portato qualcosa in Consiglio comunale?
Sul sociale, la difesa del più del debole, mai noi avevamo tagliato nei nostri dieci anni, e
c'era il Patto di stabilità, c'era la crisi, c'erano i tagli, c'era mancanza di soldi, ma non
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avevamo mai tagliato un euro al sociale in dieci anni rispetto all'anno prima, mai,
neanche un euro avevamo tagliato in dieci anni. Voi avete tagliato 180 mila euro,
quest'anno, al sociale, è un bel po', vi renderete conto strada facendo cosa vorrà dire nei
prossimi mesi.
Vado alle conclusioni.
Sorvoliamo sulle politiche giovanili tanto decantate e tagliate del 50 per cento,
L'unica iniziativa che state mettendo in campo, quindi, è: "tappiamo i buchi che Renzi ci
ha creato e che la Regione Marche ci ha creato", non "tappiamo le buche" che sarebbe già
qualcosa, ma "tappiamo i buchi". I buchi potevano tapparli anche i nostri funzionari, che
sono degli ottimi funzionari; il bilancio lo hanno fatto loro, non ci avete messo niente di
politico, l'ha fatto la ragioniera capo e i suoi collaboratori, che io ringrazio perché sono
capaci, cioè hanno messo le pezze laddove era possibile mettere le pezze, solo questo è
stato fatto, nient'altro. Non c'è una scelta politica, non c'è un qualcosa che domani rimarrà
nella storia di questa città. L'aumento delle tasse al massimo c'è già stato l'anno scorso e
lo riconfermate quest'anno. Per il resto, come avete fatto cassa? Aumentando le multe ai
cittadini da 900 mila a 1,4 milioni, congelando completamente gli oneri di urbanizzazione
e portandoli tutti sulla spesa corrente e nessuno sugli investimenti e prendendo 2 milioni
e passa dalle due aziende ASET, cioè i cittadini pagano le tariffe all'ASET per dare di
rimando i soldi al Comune, è una tassazione anche quella, altro che non avete aumentato
le tasse! Questo è quello che avete messo in campo.
Concludo. A me non piace sparare alla Croce Rossa, tendenzialmente non lo faccio, ma
stavolta sono costretto a farlo perché c'è solo da sparare sulla Croce Rossa, però io vi do
un consiglio: appellatevi alla Convenzione di Ginevra sul rispetto dei prigionieri,
arrendetevi e smettetela di fare danni a questa città.

PRESIDENTE:
Grazie, Aguzzi
La parola a Giancarlo D'Anna. Prego.

CONSIGLIERE D'ANNA:
Innanzitutto la invito ad interrompermi, Presidente, se supero i cinque minuti, perché se
abbiamo speso un sacco di soldi per mettere questo display e poi tutti raddoppiano i
tempi degli interventi, francamente iniziamo a risparmiare anche qualche parola. Scusate,
ma non è accettabile!
Io di bilanci ne ho visti tanti, sia qui che in Regione, che anche in Provincia, e
francamente questo è un gioco che continua ad andare avanti e con il passare degli anni
mi stanca sempre di più perché d'altronde si capisce anche che chi sta da una parte deve
necessariamente trovare il pelo nell'uovo e l'altro l'uovo cerca di prepararlo bene come se
fosse Pasqua, però sta di fatto che alla fine questa è una situazione drammatica, sono
bilanci di guerra, parliamoci chiaro, ahi voglia a discutere! Molto probabilmente qualsiasi
Amministrazione avrebbe un'estrema difficoltà nel far quadrare i conti.
Siccome diceva giustamente prima l'Assessore che ci sono pochi, pochissimi margini di
manovra, io non ho fatto emendamenti, però mi permetto di dare un suggerimento che
allo stesso tempo è un invito e anche un appello. Noi ci troviamo in una situazione nella
quale si è parlato prima del fondo anticrisi, il fondo anticrisi ha necessità di avere qualche
risorsa in più. Siccome ci troviamo in una situazione fortunata, tra le tante disgrazie,
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perché abbiamo un Presidente del Consiglio che è stato eletto in Consiglio regionale,
allora facciamo una bella cosa, lo dico sia al Sindaco che al Presidente del Consiglio
rivolgendomi in particolare al Presidente del Consiglio: rimani a fare il Presidente del
Consiglio a Fano, i due ruoli non sono incompatibili, l'unica cosa incompatibile è
l'accumulo dello stipendio, allora io ti chiedo, per cortesia, di rimanere e di fare la scelta,
che poi può fare un Consigliere, tra uno stipendio e l'altro, quindi di rinunciare a quello
stipendio e quei soldi, che sono tanti moltiplicati per quattro anni, mettiamoli nel fondo
anticrisi. Questo è un atto concreto che possiamo fare benissimo, è nelle tue mani, io
penso che la cittadinanza ti sarebbe grata perché parliamo di diverse decine di migliaia di
euro, quindi questa è una proposta concreta, quantificabile, con degli investimenti certi
che possono iniziare da domani.

PRESIDENTE:
Grazie, D'Anna.
Non ho altri interventi...

(Interventi fuori microfono)

PRESIDENTE:
Dopo, se rimango a fare il Presidente del Consiglio, ci sarà chi solleva il fatto di avere un
doppio ruolo e un doppio incarico...

(Interventi fuori microfono)

PRESIDENTE:
Lo so che non vedete l'ora che io vada via...
Abbiamo riunito l'Ufficio di Presidenza prima della seduta del Consiglio comunale e l'Ufficio di
Presidenza ha valutato il numero degli emendamenti che è stato presentato. A parte i primi nove
emendamenti che sono stati presentati prima della prima seduta del Consiglio comunale, che sono
esattamente quelli indicati dal n. 1 al n. 9, gli altri emendamenti, quelli dal n. 10 al n. 1067,
verranno discussi per blocco, ovvero sono degli emendamenti che sono stati presentati con
un'unica premessa, cambiano soltanto i capitoli di entrata e i capitoli di spesa, ma sono
sostanzialmente omogenei. Questo riguarda la discussione, è un'indicazione che il Regolamento
dà, è una prerogativa che viene data al Presidente del Consiglio.
L'altra questione riguarda le votazioni. Le votazioni per i primi nove emendamenti saranno
votazioni singole, le altre votazioni invece saranno fatte per gruppi omogenei, dando la
possibilità, a chi illustra gli emendamenti presentandoli per blocchi, di avere un po' più di tempo
per poterli illustrare, dieci minuti circa, visto che i blocchi sono sostanzialmente di cinquanta o
sessanta emendamenti singoli, quindi per dare la possibilità di discuterli e di presentarli con tempi
più ampi, quindi fino a dieci minuti.
Sugli emendamenti può intervenire uno per gruppo.
Il Consiglio comunale deve formalmente approvare questa modalità. Su questo vorrei che ci
venisse in supporto il Segretario generale, cioè relativamente al fatto che il Consiglio comunale
deve esprimersi sulle modalità di voto degli emendamenti per gruppi. Prego, Segretario.

SEGRETARIO GENERALE:
Come precisato dal Presidente, l'articolo 33 del Regolamento relativo agli emendamenti consente
la discussione per gruppi nei casi in cui gli emendamenti abbiano un contenuto sostanzialmente
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uguale e questa è una prerogativa che spetta al Presidente. Invece il Regolamento non dice nulla
per quanto riguarda le modalità di votazione. L'Ufficio di Presidenza può verificare se ci sono
delle lacune e nel caso in cui riscontri l'esistenza di lacune nel Regolamento, può decidere
all'unanimità un'interpretazione autentica; questo dice l'articolo 2 del Regolamento. Nel caso in
cui all'interno dell'Ufficio di Presidenza non si raggiunga l'unanimità, allora competente a
decidere è il Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati.
Oggi pomeriggio c'è stato un Ufficio di Presidenza, non ha raggiunto l'unanimità. Sono stati poi
sentiti i Consiglieri proponenti il maggior numero degli emendamenti e si è arrivati alla soluzione
di proporre al Consiglio comunale di esprimersi in merito alla possibilità di votare
congiuntamente gli emendamenti raggruppati per gruppi, come diceva il Presidente, omogenei,
con la facoltà che è stata riconosciuta ai presentatori degli emendamenti di estrapolare all'interno
di ogni singolo gruppo al massimo due emendamenti nel caso in cui ci fosse una richiesta
espressa da parte di qualche Consigliere e votare singolarmente questi due emendamenti.
Sugli emendamenti è stato espresso il parere di regolarità tecnica, in base all'articolo 21 del
regolamento di contabilità, da parte della dirigente dei Servizi finanziari, la quale ha espresso un
parere congiunto tenendo sempre conto del raggruppamento per gruppi omogenei e del contenuto
sostanzialmente analogo degli emendamenti.
Questo è quanto è stato deciso in Ufficio di Presidenza e quindi spetta al Consiglio comunale
esprimersi formalmente, cioè votare formalmente su questa proposta per quanto riguarda le
modalità di votazione degli emendamenti dal decimo in poi, perché i primi nove, come è stato
detto, verranno presentati, discussi e votati singolarmente.

PRESIDENTE:
Grazie al Segretario generale.
Chiedo, quindi, una votazione al Consiglio comunale relativamente a questa modalità, su cui il
Consiglio comunale è sovrano, cioè di votare gli emendamenti dal n. 10 al n. 1067 per blocchi
omogenei così come sono stati presentati, dando la possibilità, così come abbiamo concordato
con i sottoscrittori degli emendamenti stessi, di estrapolare per la votazione singola, qualora se ne
ravvisasse la necessità, fino ad un massimo di due emendamenti per ogni gruppo.
Chiedo una votazione rispetto a questa proposta, che è una modalità di interpretazione del
Regolamento in quanto il Regolamento su questo non è chiaro e quindi l'aula è sovrana in questa
decisione. Per cui la proposta è quella che dicevo, di votare gli emendamenti dal n. 10 in poi per
gruppi omogenei, fatta salva la possibilità dei singoli sottoscrittori di estrapolarne uno o due per
ogni singolo gruppo. Chi è d'accordo, voti a favore.
Dichiaro aperta la votazione.

VOTAZIONE

PRESIDENTE:
Dichiaro chiusa la votazione.
22 presenti, 22 votanti, 18 favorevoli, zero contrari, 4 astenuti. Approvato.
Andiamo alla prima fase degli emendamenti. Il primo emendamento è a firma di Maria
Antonia Cucuzza, Davide Delvecchio, Aguzzi, Garbatini e Santorelli. Ha avuto un parere
contrario di regolarità tecnica.
Lo illustrata la consigliera Cucuzza. Prego.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
La Corte Malatestiana è un argomento sta particolarmente a cuore a tantissima gente,
direi a gran parte della città. Avete visto che c'è stata anche una raccolta di firme.
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Purtroppo è un argomento che è riuscito anche a mettere in contrasto gli stessi
commercianti del centro storico che si sono divisi e associazioni di categoria che hanno
preso le difese di alcuni piuttosto che di altri. Riteniamo, quindi, che sia un argomento
valido ed interessante per fare un emendamento.
Ho visto che c'è un parere contrario, leggo che c'è un parere contrario perché alcune delle
spese pare siano già state impegnate. A parte il fatto che io non so, e questo lo chiedo alla
ragioniera, come si fa ad impegnare delle spese se il bilancio non è ancora stato
approvato, dottoressa Mantoni. Sono comunque quelle spese che io dicevo durante il mio
primo intervento essere in aumento, cioè le spese per il personale del Sindaco così come
le spese per concorsi e graduatorie. Ci sono delle graduatorie che sono ancora in piedi e
che quindi dovrebbero essere esaurite fino a scadenza, per cui non vedo per quale motivo
debbano essere impegnati 5 mila euro per spese di ulteriori graduatorie quando, primo,
non si può assumere personale se non un'unità ogni cinque che vanno in pensione,
secondo, eventualmente ci sono delle graduatorie già in piedi. Per contributi vari per
iniziative di carattere istituzionale ci sono 5 mila euro, si può anche spendere di meno per
queste iniziative, tanto più che siamo in tempi nei quali magari è preferibile utilizzare i
soldi per altro piuttosto che per delle iniziative così, di carattere istituzionale molto vago,
senza nessuna spiegazione. Poi qui c'è un errore, in effetti non sono 8.750 euro in
diminuzione per contributi per il Teatro, assolutamente no. In questo capitolo di spesa ci
sono sia contributi per il Teatro che contributi generici per una somma di 42 mila euro,
per cui penso che spendere 8.700 per arrivare al totale complessivo che può essere utile
per il ripristino della Corte Malatestiana...
E quando dico ripristino della Corte Malatestiana intendo l'allestimento della Corte
Malatestiana non volendo chiudere assolutamente l'esperienza del Sant'Arcangelo, che
reputo possa essere anche interessante, ma più per un cinema all'aperto, per un cinema
sotto le stelle. Infatti gran parte delle serate, mi pare di aver capito dall'assessore durante
la spiegazione del bilancio della cultura, saranno proprio indirizzate in questo senso, cioè
gran parte delle sarete alla Corte Sant'Arcangelo saranno proprio di cinema e da qui,
quindi, si recupereranno dei soldi.
Io credo che una cornice così bella, così amata dalla città, che da sempre ormai, dal
dopoguerra in avanti, ha visto le più belle stagioni anche di musica classica e lirica e che
poi ultimamente si era arricchita anche di tanti altri eventi, valga la pena di riutilizzarla.
Come? Noi avevamo predisposto - credo che l'Assessore lo abbia già trovato in buona
parte predisposto perché la dirigente ci stava lavorando - un bando con il quale si
allestiva e disallestiva la Corte con materiale che l'ipotetico vincitore di questo bando
doveva fornire, che aveva pressoché un costo tra i 30 mila e i 35 mila euro, che quindi
permetteva di lasciare la Corte Malatestiana libera, pulita e ordinata - perché piace così, è
bella così come la vediamo oggi - in inverno e utilizzabile per gli spettacoli in estate.
Io invito tutti i riflettere su questo. Ripeto, non si chiude l'esperienza del Sant'Arcangelo,
la reputo anche interessante per alcune cose, ma per altre... penso a Musica a Corte,
penso ad altre particolari serate di teatro estivo che si possono svolgere in una cornice
come quella della Corte Malatestiana, che indubbiamente è tutt'altro e posso comprendere
che le scuole di danza abbiano preferito fare a teatro i loro saggi finali piuttosto che al
Sant'Arcangelo. Grazie.

Assume la Presidenza la Vicepresidente Marta Ruggeri


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VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliera Cucuzza.
La parola al consigliere Santorelli.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Grazie. Intervengo per sostenere questo emendamento perché ritengo che sulla scelta della
chiusura della Corte Malatestiana alla fruizione degli spettacoli estivi sia stato fatto innanzitutto
un errore strategico e poi anche un errore di mancata condivisione con i commercianti, con le
categorie, con tutti coloro che in qualche modo hanno usufruito anche in questi anni della Corte
Malatestiana e hanno avuto anche dei successi importanti. La stessa Corte è stata per tanto tempo
oggetto anche per tanti turisti di stupore quando vedevano uno spettacolo all'interno di questa
Corte. Il suo allestimento, che ormai sembrava una prassi consolidata, che cadeva un po' anche
nelle abitudini di tutti anni, aveva un grande valore, a mio avviso, artistico, culturale e
architettonico e di promozione della città.
Ma la cosa che più mi è dispiaciuta è stata la decisione che è stata presa sopra la testa di tutti. Una
decisione così importante andava condivisa, andava approfondita anche con le associazioni
culturali, andava approfondita con i commercianti, invece abbiamo assistito ad una battaglia, ad
una guerra fratricida tra i commercianti di una parte del centro e quelli di un'altra parte, con
reciproca raccolta di firme, quasi come se avere un'attività in piazza fosse motivo di privilegio,
oltre che, ovviamente, anche di tanti, invece, impegni ed oneri che comporta avere un'attività in
piazza. Di questo ovviamente mi è dispiaciuto, ne parlo anche perché ho seguito negli anni la
difficile gestazione del comitato dei commercianti, dei rapporti tra i commercianti e le
associazioni di categorie.
Ritengo che con questo emendamento possiamo andare a ripristinare, come diceva la collega, la
Corte Malatestiana e se proprio si vuole allestire, come di fatto poi è successo, il cortile del
Sant'Arcangelo, questo può essere veramente utilizzato come un qualcosa in più da dedicare ad
altri tipi di iniziative che magari facevano fatica a trovare spazio. Così, d'emblée, chiudere la
Corte e non essere allo stesso modo pronti per dargli un'altra veste e un'altra dignità come quella
che aveva con gli spettacoli... perché non dimentichiamo che abbiamo passato anni a dire che i
monumenti storici vivono e si conservano se vengono frequentati, fruiti, se sono in grado di
essere messi a disposizione degli eventi, quindi anche con tutte le iniziative relative alla
sicurezza. Improvvisamente torniamo indietro come città da quella che invece sembrava essere
ormai una strada presa anche con il San Francesco, che è diventato da pochi anni fruibile.
Credo che su questo avete fatto un grosso errore. Ovviamente questi errori si pagano alla lunga,
anche se abbiamo visto subito che ci sono stati dei grossi problemi. Noi con questo emendamento
stiamo cercando perlomeno di dire: okay, avete allestito il cortile al Sant'Arcangelo, però non
buttiamo tutto quello che di buono c'è stato della Corte Malatestiana, riallestiamola e perlomeno
preserviamo le cose più importanti in quel contesto, in quella veste, che è anche più prestigiosa
perché comunque è più prestigiosa, anche con più posti a sedere perché sono circa 250 posti in
più a sedere. Quindi, prima di eliminarla del tutto, fossi in voi, farei una grossa riflessione.
Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere Santorelli.
La parola a Stefano Aguzzi.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Grazie, Presidente. Come dicevo prima, io ho firmato solo alcuni emendamenti e questo è
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uno di quelli che ho firmato, ma perché ci tengo proprio particolarmente a questa
iniziativa. Ho anche presentato una mozione, che spero sarà posta presto in discussione in
questo Consiglio comunale. Non ho aderito, invece, a nessuna raccolta di firme su questo.
Qualcuno ha pensato che io abbia potuto organizzare qualcosa, ma io non so neanche chi
siano le persone che hanno scritto sui giornali che hanno raccolto firme o quant'altro, non
ho né firmato, né aderito e ho appreso solo dalla stampa di questa iniziativa.
Io ho parlato di questa cosa della Corte, credo, per primo, sulla stampa, ormai diverse
settimane fa, appena ho saputo di questa iniziativa che un po' in sordina ed è emersa nella
città, perché sinceramente mi fa molto strano un'iniziativa di questo genere, mi fa molto
strano appresa da lei, Assessore, che poi è persona, tra virgolette, di mondo, acculturata,
non persona magari sprovveduta o di poca esperienza, alle prime armi, come a volte può
capitare; è persona che vive il centro di questa città, che ha una sua professionalità anche
legata al mondo artistico in parte, insegna in una scuola proprio di questo genere.
Io credo che sia un bel peccato perdere una bella opportunità che questa città ha avuto
storicamente, non perché la Corte Malatestiana non possa comunque vivere anche di
altro, ci sta, so che lei ha in mente delle cose, ci sta, ma una location di quel genere... Nei
miei dieci anni da Sindaco, ogni volta che lì c'è stata un'iniziativa, un concerto, un'opera
lirica, ma anche un'iniziativa folcloristica o di recita di bambini, perché c'era un po' di
tutto, io ho sentito sempre dei gran complimenti, gente che rimaneva proprio incantata da
quel luogo, dalla scenografia che si creava in quel luogo, dal cielo di stelle che ricopriva
quel luogo, dai merli malatestiani che la contornano, a due passi, anzi, sulla piazza
centrale di fatto (si poteva fare un ingresso anche dai Giardini Leopardi, questo era un po'
nei pensieri che sono stati detti anche in passato), all'interno della Pinacoteca comunale,
di fronte e di fianco al Teatro comunale.
Qualsiasi persona e qualsiasi turista per giungere in quel luogo doveva comunque
percorrere altre parti della città; chi veniva dal lido percorreva dal Pino Bar verso il
centro, chi veniva dalla Sassonia attraverso il cavalcavia Colombo eccetera. Per
raggiungere quel luogo, insomma, si passava davanti al negozio di tutti. Ma soprattutto
c'era il bel ricordo di chi lo frequentava, di quanto fosse meraviglioso e magico quel
luogo, e non dico che tornava a Fano per quello, ma certo grazie a quello aveva un bel
ricordo di questa città.
Lì ci sono stati i concerti lirici, lì abbiamo riconosciuto anche la cittadinanza onoraria a
Pietro Ballo negli anni Novanta per i concerti che ha tenuto lì, all'interno della Corte
Malatestiana. Lirica sotto le stelle si è sviluppata lì e la nostra orchestra, l'Orchestra
Rossini (che io chiamo "la nostra orchestra" perché è nata a Fano anche se oggi ha una
valenza internazionale mondiale, ma è nata a Fano) è cresciuta lì dentro, oltre che
all'interno del nostro Teatro, ma soprattutto lì dentro; il nostro coro, che poi è diventato il
Coro del Teatro della Fortuna, si esibiva lì dentro. Quante maestranze sono cresciute in
questa città grazie alla Corte Malatestiana! E voi pensate che sia uguale, la stessa
acustica, la stessa bellezza, lo stesso ricordo e traccia che lascia nelle persone che
frequentano il sant'Arcangelo? Con tutto il rispetto di quella zona e con tutto il rispetto
anche del fatto che possa comunque essere attivato per alcune iniziative. Io sinceramente
vi invito non solo ad accettare questo emendamento, ma a rivedere questo progetto, anche
sperando poi nella discussione della mozione che ho presentato, che possa essere votata
positivamente in questo Consiglio comunale quando vi deciderete prima o poi a portarla
in discussione.
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Voglio anche ripetere la domanda che ha fatto prima il consigliere Cucuzza. Quando voi
ci dite "parere negativo su questo emendamento perché la cifra è già impegnata", la cifra
è già impegnata senza avere approvato il bilancio? Come fa ad essere già impegnata? Un
conto è che vi andiamo a prendere i soldi da un appalto triennale, potreste dire: "questo è
l'appalto triennale della cooperativa, è già impegnata questa cifra", ma in questo caso vi
chiediamo soldi da altri capitoli, come fanno ad essere impegnati oggi se il bilancio
ancora non è approvato? Io su questo qualche dubbio ce l'ho, vorrei una risposta precisa,
perché un conto è dire: "no, non siamo d'accordo", ci sta, il Consiglio comunale vota
contro, questa è democrazia, ma un conto è dire: "no, i soldi sono già impegnati, quindi
parere negativo perché i soldi sono già impegnati", ma da cosa sono già impegnati se il
bilancio ancora non è approvato, come avete fatto a impegnare i soldi? Quindi vi invito a
rivedere il parere, poi ognuno vota come meglio crede. Ma al di là del parere, credetemi,
vi invito, indipendentemente da questo emendamento, a rivedere questa scelta perché è
una scelta che vi farà pentire, che sminuisce l'attività culturale di questa città, quindi la
gente si arrabbierà con voi e non vi voterà. Ma non è quello il punto, a me non dà
soddisfazione se vi voteranno o no prossimamente, a me dà insoddisfazione perdere pezzi
importanti della cultura storica di questa città.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere Aguzzi.
Lascio la parola a Carla Luzi.

CONSIGLIERA LUZI:
Solo due parole. Io voterò contro questo emendamento perché quando ho visto smantellare il
palco e anche quando ho visto smantellare le sedie dalla Corte Malatestiana e ho visto quel luogo
tutto aperto, veramente tornato un po' alla sua origine, ho pensato che era proprio nella mia idea.
E non è vero che quel luogo morirà perché quel luogo sicuramente ha un progetto, un altro
progetto, un altro modo di vivere la città e anche un altro modo di vivere la Corte. Non è che noi
dobbiamo copiare un modello che voi avete fatto, possiamo avere anche delle nostre idee e mi
pare che in questo caso l'assessore Marchegiani ne abbia.
Visto che si cita tanto la stampa, è uscito giorni fa un bellissimo comunicato di Paolo Venturelli
che parlava proprio della Corte Malatestiana, che diceva proprio della valenza di questo luogo, di
questo giardino.
Diventerà qualcosa di altro la Corte Malatestiana, non sarà sicuramente un luogo morto, si
potranno sperimentare altre modalità. E' per questo che sono profondamente convinta che la
Corte possa vivere in un altro modo. Anch'io ricordo i tempi della Corte, li ricordo dai tempi de Il
Violino e la Selce, era venuta anche Patti Smith, era un'atmosfera magica, bellissima. Ci sono
state fatte tante cose e negli ultimi tempi era anche insostenibile perché le bambine che
partecipavano ai saggi di danza vivevano in una maniera oscena, si può dire, perché non c'era un
bagno, non c'erano sedute.
In qualche modo i luoghi vanno fatti vivere e rivivere, i luoghi hanno un'anima e sicuramente la
Corte tornerà ad un'anima antica che diventa anche nuova e quindi io voterò contro perché sono
profondamente convinta che la Corte può vivere in un altro modo e con questo non togliamo
niente alla città, anzi, diamo ancora più valore a questo luogo.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliera Luzzi.
La parola a Giancarlo D'Anna.
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CONSIGLIERE D'ANNA:
Io l'ho detto anche ai colleghi dell'opposizione, relativamente a questo emendamento non
sono favorevole perché già in passato avevo espresso più o meno la stessa idea e volontà
di recuperare un giardino, un giardino italiano. Poi i tecnici avranno modo di spiegare
meglio quello che vorranno fare. Forse questo difetto di comunicazione non aiuta, nel
senso che sarebbe stato opportuno magari prevedere un progetto, farlo vedere, indicare,
perché evidentemente se andiamo a fare il paragone tra il Sant'Arcangelo e la Corte, è
meglio che non lo facciamo. Però allo stesso tempo ricordo quando venne presa la
decisione dall'Amministrazione Carnaroli di costruire il palco removibile e quel palco
non è stato mai rimosso e con esso le sedie. Quella volta si è spesa una fortuna proprio
perché il costo era enormemente superiore rispetto alle classiche sedie che si mettono e si
tolgono, però nessuno in vent'anni si è preso la briga di rimuovere d'inverno quello che
oggi è diventato un qualcosa da buttare via.
Se c'è una critica, è quella di una mancanza di presentazione del progetto di quello che
dovrebbe avvenire, perché se alcune manifestazioni importanti a questo punto le
prevedete o le prevediamo in piazza, ad esempio, credo che poi parte di questi problemi
di territorialità vanno a finire pressoché subito. La cosa importante, ed è anche un
suggerimento ed un invito, è che sono interessato anche a sapere qual è l'intenzione,
perché è chiaro che quello è un luogo che può essere frequentato tutto l'anno e può essere
frequentato in modo qualitativamente importante, anche magari con la stessa fondazione
che lì vive e che magari è interessata ad una qualificazione importante insieme ai Giardini
Leopardi che sono lì vicino. In effetti, quello è un punto della città che è fondamentale,
ma allo stesso tempo è bello, è ricco di storia, quindi una valorizzazione sicuramente mi
vede favorevole. Però, ripeto, anche stasera io penso che l'Assessore sarebbe opportuno
che magari, a conclusione di questi interventi, ci dicesse in un modo un po' più esplicito
quelle che sono le sue intenzioni. Poi, ripeto, fare un paragone fra i due luoghi non ci sta.
Io non so se nel corso degli anni quel progetto che vedeva il recupero delle ex carceri
andrà avanti, con la famosa uscita di emergenza che potrebbe consentire di recuperare un
luogo importante, che potrebbe essere già un'alternativa molto più valida rispetto al
Sant'Arcangelo.
Quindi condivido la scelta, ma non condivido né la tempistica, né i modi con cui è stata
comunicata alla città.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere D'Anna.
Lascio la parola al consigliere Del Vecchio.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Anch'io non aggiungo più di tanto a quello che hanno già detto i miei
colleghi. Comunque mi volevo associare a questa posizione di smantellamento di questa
struttura all'interno della Corte, che comunque ha dato risultati e anche grande respiro a
tanti enti, a tante associazioni del nostro territorio in questi anni, in un contesto dove c'era
un numero di posti sufficienti anche a far sì che si ricoprissero poi i costi, che non sono
pochi, magari della presentazione di un evento, perché lì ci sono, se non sbaglio, 700
posti a sedere, quindi 700 eventuali paganti, e lì, al di là degli eventi importanti che
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organizzava anche l'ente pubblico, ci sono stati anche tantissimi interventi e la Corte
veniva utilizzata da tante associazioni che avevano economicità a fare uno spettacolo in
quella sede. Ovviamente, passando tutto, e secondo me è un errore, al Sant'Arcangelo si
riduce fortemente il numero dei posti perché mi sembra che ce ne siano 400 o 500, da
quello che ho letto perlomeno, e quindi a questo punto anche tutte quelle nostre
associazioni, enti sportivi, ma anche i tanti che si occupano di ballo, balletto o musica nel
nostro territorio, che utilizzavano in maniera proficua quella struttura, avranno anche dal
punto di vista dell'economicità dell'utilizzo del Sant'Arcangelo un danno dal punto di
vista della copertura dei costi, che comunque rimarranno sempre fissi uguali rispetto al
numero dei posti a sedere, nel senso che il costo sarà sempre uguale perché la
presentazione è quella, ma avranno meno entrate perché ci sono meno posti a sedere.
Detto questo, vado molto velocemente perché non volevo ripetere le affermazioni che
hanno già fatto gli altri Consiglieri, che credo siano giuste e da confermare. Volevo però
soffermarmi gli ultimi due minuti che ho a disposizione sugli emendamenti che abbiamo
presentato perché abbiamo iniziato questa discussione parlando di questi emendamenti
come chissà che cosa avessimo presentato. Mi ricordo che quando c'è stato il Piano
regolatore credo che ci siano stati 1200 o giù di lì...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Come no? Siamo stati qui in Consiglio comunale, penso, tre mesi, tre mesi siamo stati in
Consiglio comunale per gli emendamenti dell'opposizione, tre mesi, tre mesi minimo, per
cui non c'è da scandalizzarsi più di tanto, per non parlare di tantissime altre delibere con
tanti emendamenti.
Ma al di là degli emendamenti, la discussione comunque c'è stata tutte le volte che
abbiamo discusso delibere più o meno importanti, c'è stata, c'è stata una giusta
discussione perché questo è il luogo, non è che siamo stati eletti per qualcos'altro, non è
che stiamo stati eletti perché dobbiamo prendere il gettone di presenza, che io posso
devolvere tranquillamente, come ha proposto il PD, ma siamo qua perché dobbiamo
discutere di delibere dalle quali si determinano poi le azioni concrete che vengono fatte
nei confronti dei cittadini. E dovete, secondo me, apprezzare il fatto che alla fine, come
vedete, non è che abbiamo fatto ostruzionismo, abbiamo accettato la presentazione degli
emendamenti a blocchi quando invece potevamo forzatamente chiedere di discuterne uno
a uno, e sono mille, vi ricordo, e sono 500 ore, più o meno, di discussione, significa circa
60 Consigli comunali. Se proprio uno voleva fare ostruzionismo e, tra virgolette, cercare
di opporsi in tutte le maniere a questo bilancio, ne parlavamo verso settembre o ottobre di
fare l'approvazione. Ecco, questo non era l'intento, tant'è che, come ci aspettavamo
d'altronde, ci è stata fatta una proposta dell'Ufficio di Presidenza che abbiamo
ovviamente, questo lo dico per onestà, accettato.
Ovviamente sui pareri anch'io avrei qualcosa da dire alla dirigenza, perché se me li
prende in blocco, il parere, come diceva prima il consigliere Severi, se mi prende tutti i
64 in blocco e ce n'è uno che è sbagliato, è ovvio che inficia anche la validità di tutti gli
altri 63 emendamenti. Per questo abbiamo chiesto almeno di estrapolarne due per ogni
blocco in maniera da poterne discutere in maniera serena, qualora ci sia la volontà della
maggioranza di volerli approvare, accettare, e quindi dare anche, tra virgolette, un senso
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compiuto al lavoro che stiamo facendo qui in Consiglio comunale, che è quello di
migliorare la proposta che ci viene portata dalla Giunta. Noi siamo qui per questo, ve lo
vorrei sommessamente ricordare che siamo qui per migliorare, perché ogni Consigliere
porta una propria identità, responsabilità, conoscenza del territorio in maniera anche
specifica e particolare e all'interno del Consiglio comunale la porta per dare un
contributo. Questo era per spiegare un po' perché siamo arrivati a questi emendamenti e a
questo accordo.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere Del vecchio.
Lascio la parola alla consigliera Cuccuzza.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
Grazie, Presidente. Dopo l'illustrazione riprendo la parola perché mi sembra di dover
puntualizzare alcune cose.
Innanzitutto condivido quello che la collega Luzi diceva prima. E' chiaro, è normale che
un'Amministrazione diversa dalla precedente abbia progetti, idee diverse da chi l'ha
preceduta, questo è normalissimo, io lo rispetto, ci mancherebbe altro, sicuramente nulla
da eccepire. Altrettanto ovviamente noi ci teniamo a ribadire quelle che sono le nostre
idee e questo è il motivo per cui abbiamo fatto gli emendamenti.
Tornando al discorso della Corte Malatestiana, ad esempio mi sarebbe piaciuto che di
fronte ad un, passatemi il termine, stravolgimento, tra virgolette, così grosso e importante
per il centro storico, ma per la città tutta, decidendo di chiudere la Corte Malatestiana, ad
esempio ci fosse stato un passaggio in Commissione visto che la nostra Commissione si
riunisce una volta al mese, forse, allora penso che questo poteva essere, Presidente, uno
dei motivi per cui la Commissione poteva riunirsi e confrontarsi su questo. Magari
avremmo potuto suggerire all'Assessore qualcosa di diverso oppure l'Assessore avrebbe
potuto spiegarci quali erano i suoi progetti e, perché no, avremmo magari evitato questo
emendamento, ad esempio.
Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato un passaggio nella Consulta delle associazioni
culturali, che non mi risulta esserci stato rispetto a questo, di conseguenza non c'è stato il
sufficiente e opportuno coinvolgimento di chi invece doveva essere più interessato alla
fruizione di questo bene.
Si è detto prima che non è mai stata smontata la Corte Malatestiana in tutti questi anni.
Non è mai stata smontata la pedana della Corte Malatestiana, questo è vero, tant'è che,
l'Assessore mi darà atto di questo, in bilancio c'erano 19 mila euro che lui ha giustamente
utilizzato, appena arrivato, per smontarla perché questo era già in programma. E ripeto
ancora una volta che doveva essere fatto il bando, e questo è il motivo per cui faccio
l'emendamento, che dava la possibilità di montare e smontare in modo che durante
l'inverno la Corte comunque rimanesse libera e poi, perché no, fare tutte le variazioni del
caso, spostare, ad esempio, il palco dall'altra parte per evitare che l'ingresso al museo
fosse occupato, tutta una serie di altre cose che si sarebbero viste nel tempo. Quindi
anche questo elemento è chiarito.
Si parla di un progetto e anch'io chiedo all'Assessore che, a grandi linee ovviamente, ce lo
spieghi. Però poi mi chiedo anche: visto che i bilanci sono quelli che sono, il triennale
degli investimenti parla di opere solo a fronte di alienazioni o di eventuali proventi dallo
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Stato, dalla Regione o altro, ci sarà poi la possibilità reale, Assessore, che questo progetto
venga portato a termine quanto prima possibile? Queste sono le domande che faccio. E
ribadisco ancora una volta, e attendo una risposta, alla dottoressa Mantoni, cortesemente:
come si può pensare di impegnare le somme quando ancora il bilancio non è approvato?
Lo chiedo tecnicamente, chiedo questa spiegazione tecnica. Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliera Cucuzza.
Lascio la parola alla consigliera Fulvi:

CONSIGLIERA FULVI:
Intervengo molto velocemente per dire che, come riferiva la consigliera Cucuzza, questo
è un tema molto sentito, molto interessante, tra l'altro parliamo di un luogo affascinante
della città, però volevo richiamare l'attenzione al fatto - per poi fare due battute anche sul
merito perché ovviamente deve essere detto qualcosa anche da parte nostra - che
comunque è un emendamento che ha un parere di regolarità tecnica contraria, quindi
ovviamente un Consigliere tiene conto, innanzitutto da un punto di vista...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERA FULVI:
Esatto, adesso lo spiegheranno, volevo argomentare.
Ovviamente anche questo è un elemento che ha la sua importanza.
Però poi, per entrare nel merito del contenuto, oltre alla questione di regolarità tecnica
contraria, io credo che questa scelta l'Amministrazione non l'abbia fatta assolutamente a
cuor leggero, però è una sfida interessante, è una sfida che credo si debba accogliere.
A mio avviso, l'Amministrazione, nella direzione di una riqualificazione delle cose, nella
direzione di un nuovo progetto – prima si diceva che non viene fatto niente, non si
cambia niente, che è tutto fermo –, una prerogativa importante in questo contesto, senza
sottovalutare nulla, sia quella di ripensare i luoghi strategici della città.
Io credo che questa sia una sperimentazione che si può fare, magari restituire – poi
l'assessore Marchegiani argomenterà, come ha chiesto la consigliera Cucuzza –, magari
vedere quel luogo strategico e affascinante, a cui siamo tutti legati, come si diceva, per
manifestazioni e spettacoli che ci sono stati, quindi fa parte della storia di questa città, per
pensare ad un'altra sua vocazione, restituendo una vocazione nuova a quel luogo e far
vivere altri luoghi strategici della città.
Sapendo che comunque ci sono tensioni da questo punto di vista. Io credo che non sia
stato sottovalutato nulla. L'importante – ed io sono sicura che l'Amministrazione lo farà,
l'Assessorato in particolare – è prevedere una progettualità nel tempo, con riferimento
agli altri spazi della città, la piazza ed altri spazi che potranno aumentare i luoghi di
occasione e le vocazioni dei luoghi del nostro centro storico.
Il gruppo del Partito Democratico, sulla base di questo, ripeto, non sottovalutando nulla,
accetta questa sfida. Se possiamo aggiungere qualcosa, diciamo che sicuramente è un
bene quando ci sono dei momenti di rivisitazione, l’importante è fare quanti più passaggi
possibili. Se questo non è stato fatto, è capitato anche in altri contesti, magari capitava
prima nel corso degli altri anni, non si tratta di voler dire “mal comune mezzo gaudio”, è
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chiaro, è un’attenzione che bisogna avere, perché più le cose sono partecipate e capite,
meglio è, però, se un passaggio è eventualmente mancato, è successo a causa della
necessità di lavorare, andare avanti, correre. Ma questo per il futuro ci deve – ed è
sicuramente nelle corde, nella sensibilità dell'Amministrazione – spingere a permettere
non solo ai consiglieri, ma anche agli altri soggetti a vario titolo interessati, di
partecipare. Con quest’auspicio, annuncio il nostro voto contrario all'emendamento, per
queste motivazioni. Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliera Fulvi.
È iscritta a parlare la consigliera Ansuini. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERA ANSUINI:
Grazie, Presidente. Io volevo solo accodarmi alle domande alla dottoressa Mantoni, per
capire se la proposta fatta dalla consigliera Fulvi sul gettone di presenza legato agli
emendamenti per contribuire ai costi degli straordinari, e comunque ai costi del Comune,
è tecnicamente possibile, perché non ho capito se è fattibile. Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliera Ansuini.
Per le risposte, ha facoltà di intervenire la dottoressa Mantoni. Prego.

DOTTORESSA MANTONI:
Grazie, Presidente. Alla domanda della consigliera Cucuzza, rispondo dicendo che,
durante l'esercizio provvisorio, i capitoli sono impegnati in dodicesimi sulla base
dell'assestato del 2014. Siamo arrivati a giugno, di conseguenza su ogni capitolo c'è un
impegno di circa la metà di quello che era previsto nel 2014. Poi ci sono alcune spese che
i singoli dirigenti ritengono non suscettibili di frazionamento in dodicesimi, per le quali a
volte si è superato anche la metà.
Di conseguenza, il parere che ho dato sul primo emendamento è contrario, perché alcuni
di questi capitoli elencati sono già stati impegnati, per i quali quindi non è possibile
diminuire degli importi indicati nell'emendamento.

(Intervento fuori microfono)

DOTTORESSA MANTONI:
Adesso mi viene in mente – perché basta un capitolo – il capitolo dell'Irap. L'Irap sul
personale è una spesa che viene impegnata automaticamente all'inizio dell'anno e non in
dodicesimi, perché il personale non è soggetto al frazionamento in dodicesimi. Tutta
l'Irap del personale è impegnata, quindi non la posso ridurre.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, dottoressa Mantoni.
Prego, consigliera Cucuzza.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
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Grazie, Presidente. Essendo però l'Irap relativa alla prestazione in aumento, cioè in più,
come fa ad essere impegnata già da subito? È in più, è in aumento. Significa, quindi, che
voi già prevedete che ci sarà del personale in più nel gabinetto del Sindaco – questo deve
essere chiaro –, l’avete già deciso, quindi avete già impegnato le somme dell’Irap per
questo personale. È in aumento, non è quella del personale attuale.

DOTTORESSA MANTONI:
Consigliera, le spese del personale, compresa l'Irap, vengono impegnate sulla base
dell'allegato al personale che avete avuto anche voi. Quindi nell'allegato al personale
sono individuate le persone che ci sono, in questo caso nel gabinetto del Sindaco. Adesso
a memoria non ricordo…

(Intervento fuori microfono)

DOTTORESSA MANTONI:
Sì, ma che cosa vuol dire in più?

(Intervento fuori microfono)

DOTTORESSA MANTONI:
Sì, ma non è nuovo personale, perché nel 1011703 … quindi è il personale che
praticamente è stato individuato…

(Intervento fuori microfono)

DOTTORESSA MANTONI:
Ma tanto c'è l'allegato al personale che indica esattamente le persone, quindi gli importi
sono questi. Questa è una voce, ma ce ne sono altre, ad esempio il 1011324, 11.550 di
diminuzione non ci sono, mi riferisco al primo capitolo. Quindi basta che ci sia un
capitolo che non presenta la necessaria disponibilità in riduzione perché io sia
impossibilitata a dare parere tecnico favorevole all'emendamento, ma devo darlo
necessariamente contrario. Per poter procedere al rilascio di questi pareri, noi
consultiamo uno ad uno i capitoli del nostro programma gestionale. Se risulta
l’impegnato di più di quello che c'è da portare in riduzione, non posso dare un parere
favorevole.
Per quanto riguarda invece la domanda della consigliera Ansuini, il gettone, a mio avviso,
si può devolvere, ma non è garantito che poi venga finalizzato al pagamento degli
straordinari del personale, mi sembra alquanto complicato. Però, se un consigliere lo
vuole devolvere, penso che possa devolverlo per vari fini, ma non per lo straordinario.
Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, dottoressa Mantoni.
A questo punto, darei la parola all’Assessore per il parere della Giunta.

(Vari interventi fuori microfono)


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CONSIGLIERA CUCUZZA:
Presidente, rimanga a verbale che, mentre lo scorso anno per il gabinetto del Sindaco si
spendevano 232.756 euro, per il 2015 si prevede di spendere 289 mila euro, il che
significa che si prevede un aumento di personale nel gabinetto del Sindaco. Si tratta –
appunto – degli 11 mila euro di cui parlavo prima, conseguentemente anche i 7000 euro
di Irap. Pagina 57, codice 1010101, voce 1011101, dottoressa Mantoni. I numeri sono
questi. Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliera Cucuzza.
Per il parere della Giunta, ha facoltà di intervenire l'assessore Marchegiani. Prego.

ASSESSORE MARCHEGIANI:
Grazie, Presidente. La Corte Malatestiana, com'è noto, nasce come luogo che supplisce
rispetto al Teatro della Fortuna, quando lo stesso è inagibile, perché colpito più o meno a
morte dal crollo della Torre Civica della Piazza. Questa la storia.
Nasce come arena estiva evidentemente, con tutta l'affezione e il sentimento che tutti i
fanesi hanno provato, questo è condivisibile.
La cosa che però abbiamo messo nel nostro programma, dopo tanti anni di dibattiti,
perché non siamo arrivati a questa scelta senza un dibattito lungo, che ogni anno, quando
si riproponeva l'allestimento e il disallestimento appassionava la città, perché? Perché nel
momento in cui il Teatro della Fortuna è stato restaurato, questo ruolo di supplenza
sembrava venire meno, comunque non era giustificato dal numero di iniziative.
Il tempo, soprattutto gli ultimi anni, quando la platea con le seggioline, con il palco, ha
subito il degrado che abbiamo trovato, ha mosso ad una decisione che, dal nostro punto di
vista, è una decisione non in rinuncia, ma al contrattacco, cioè per valorizzare di più la
Corte Malatestiana e, in generale, per valorizzarla in un quadro di valorizzazione di tutti i
monumenti del centro storico, cioè aumentare il potenziale di contenitori culturali.
Dopodiché, può anche darsi che ci sbagliamo, però il tentativo è questo.
Qual è il senso? Che non abbiamo un museo. A Fano c'è una Pinacoteca – l'avete
ricordato –, perché parliamo di queste 700 seggiole con palco, ma è naturale, nella
psicologia del fanese medio, io per primo per tanti anni non ho frequentato la Pinacoteca,
l'avevo vista in qualche circostanza, ma non è un luogo frequentato. Il museo per noi è un
obiettivo da realizzare. Il Museo Civico che sta nel Palazzo Malatestiano, quindi la stessa
percezione del Palazzo Malatestiano, con la sua corte, va restaurata. Questo è il senso del
nostro programma. E va restaurata aprendo questo spazio molto di più delle diciassette
volte, escludendo i sei saggi delle scuole di danza, perché le scuole di danza – bisogna
ricordarlo – è vero, non sono volute andare nella nuova Corte Sant'Arcangelo, quando
gliel’ho proposto, ma prima non sono volute andare nella Corte Malatestiana, ed hanno
preteso subito il teatro quest’anno. È vero, è la verità, la conoscete. Vi è stata anche una
polemica in televisione. E non sono volute andare lì per due motivi, che poi abbiamo
visto, nonostante i costi del teatro, che peraltro hanno sostenuto loro, io ho annunciato
una sponsorizzazione, ma sostanzialmente hanno pagato loro, in primo luogo perché la
logistica, con tanti allievi e allieve, non si prestava agli spazi della Corte che sono privi di
servizi. Ricordiamo che i servizi igienici veri erano quelli del Teatro della Fortuna, quindi
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bisognava uscire, attraversare la piazza, più le maschere.
I ragazzi con il teatro fanno un'esperienza nuova, abbiamo visto i saggi in corso in queste
serate, sono molto contenti di stare al teatro, perché la scuola lì ha un momento di forte
visibilità, ma anche di esperienza per i ragazzi.
Detto questo, abbiamo fatto un bilancio, nel momento in cui abbiamo dovuto
necessariamente togliere un parterre che non era più agibile e decidere. Intanto, la
somma messa a disposizione, 19 mila euro, ci ha consentito di pulire, di ristabilire quello
che c'era sotto una pedana non smontata da anni, e di fare una considerazione, che lo
spazio era molto bello. Era molto bello e ci consentiva di apprezzare quello che c’era
attorno, cioè il Palazzo Malatestiano. E Fano è una città che ha avuto un dominio
malatestiano tutto da valorizzare. La notte dei musei, che è stata fatta per anni, che porta
in quella sede circa 700 persone in una notte, con biglietto gratuito, evidentemente, però i
biglietti strappati quest'anno sono 600, più gli altri che sono entrati dal cortile dei
Giardini Leopardi. Noi abbiamo apprezzato il fatto che molti cittadini fanesi, che peraltro
conosciamo bene, mai erano entrati al museo, perché? Perché psicologicamente la Corte
Malatestiana, com'è stato ricordato qui, ed è vero, è un luogo estremamente affascinante
come parterre di spettacoli. Quindi noi tutto l'anno la aggiriamo, al di là delle serate
estive, affascinanti e bellissime, siamo portati a schivarla, andiamo in banca, ci giriamo
attorno, ma, soprattutto quando vediamo le sedute e il palco, non ci interessa, è un luogo
di spettacoli, aspettiamo l'estate per andarci.
Ebbene, questa situazione ci ha indotti a fare un tentativo sperimentale. Noi non
chiudiamo nulla, apriamo la Corte, quella che era la piazza del primo Municipio di Fano,
una piazza rinascimentale interna che si collega benissimo con Piazza XX Settembre e
con i Giardini Leopardi, in una continuità di luoghi che va studiata, valorizzata e messa in
sinergia, come si dice.
Secondo noi, va messa in sinergia ridando il senso di una corte rinascimentale. Ma serve
uno studio, perché io vorrei anche – l’ho proposto all'ultimo convegno del Centro Studi
Vitruviani – tentare, quando ci sarà qualche sponsor, ho un preventivo di 4800 euro,
quindi non grandi cifre, un sondaggio con il georadar, perché gli archeologi dicono che
quella zona non è stata mai indagata. Ricorderete che gli annali dicono che in quella zona
furono fatte imponenti scoperte archeologiche, quindi varrebbe la pena vedere anche il
substrato, visto che siamo in una zona di domus, la Domus dei Pesci, la Domus
dell'ufficio urbanistica, per esempio. E poi vi è tutto il mistero della piazza, una piazza
sopraelevata rinascimentale, che meriterebbe di essere indagata. Insomma, si aprono
degli orizzonti affascinanti per valorizzare questo luogo.
Il tentativo è: valorizzare la Corte per valorizzare il Museo che, assieme al Teatro, integra
la dotazione di contenitori culturali per eccellenza della città. Perché dico il Museo?
Perché stiamo mettendo in campo una strategia con Urbino e Pesaro di bigliettazione
unica, nel senso che con un biglietto si potrà usufruire dei servizi museali della Galleria
Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, e dei Civici di Pesaro. Questo significa che un
turista, con un biglietto, potrebbe fermarsi un intero fine settimana per approfittare di
queste maggiori opportunità. Però, bisogna avere un museo degno di questo nome.
Noi sappiamo che dobbiamo investire nella Sala Morganti, nella Sale del Trono, nella
Sala del Caminetto. Insomma, bisogna investire in tutto ciò che presenta questa struttura,
che oggi vive una vita alquanto misera rispetto alle proprie potenzialità. Per non parlare
del Museo Archeologico, che deve essere ripensato.
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Ebbene, abbiamo la strategia del museo e la strategia di non perdere, essendoci oggi un
teatro, un teatro che peraltro programma la terza data di prosa, quindi si aumentano gli
eventi a teatro, perché anche quella è una strategia. Quindi, secondo me, i commercianti
della piazza non devono temere nulla, anzi lavoreranno di più. Io l'ho sempre detto, e
questa è una scommessa con loro. Ma lavoreranno di più perché gli spettacoli non
vengono portati in periferia. Adesso per la sperimentale di Corte Sant'Arcangelo siamo
distanti 250-300 metri, siamo in pieno centro storico.
Mentre in Corte Sant'Arcangelo si potrà mettere anche il cinema, ed è vero, sono 48 le
date di proiezione del cinema, unite alle 18 di programmazione più o meno standard che
dalla Corte vengono travasate alla Corte Sant'Arcangelo, quindi abbiamo 66 date, 66 date
nel centro storico, che comprendono concerti, prosa, commedia e cinema sotto le stelle.
Questo mi pare interessante, poi convengo con voi che siamo di fronte ad una
sperimentazione. Ma la Corte non è murata, è aperta, deve tornare ad essere aperta come
articolazione della piazza. Bisogna fare presto un progetto di valorizzazione con i nostri
uffici, con gli uffici tecnici. Speriamo di avere qualche soldo per una consulenza, che in
questi casi non fa mai male, una consulenza di qualità, che dia un'occhiata.
Convengo che va fatto subito un progetto di valorizzazione e d'uso. Abbiamo già delle
richieste di giovani performer che arrivano dall'Accademia, li abbiamo incontrati
stamattina, che vogliono individuare proprio lì eventi artistici collegabili con la piazza.
Per esempio, un evento che può far vivere la piazza assieme a qualcosa di più specifico,
magico, strumentale nella Corte. Si tratta, quindi, di una progettazione più legata al
museo, piuttosto che a spettacoli con seduta. È questo che stiamo cercando di fare e di
mettere in campo. È questa la strategia.
A questo si aggiunga il fatto che abbiamo concluso il riaffido della Rocca Malatestiana
con bando ai ragazzi – hanno rivinto loro, hanno partecipato al bando – del Work in
Progress, con l’affido anche di una parte di giardino antistante la Rocca, quello verso la
ferrovia. Si è concluso anche il bando di affido del Bastione Sangallo, che torna ad essere
aperto, perché anche quello è stato vinto da un gruppo di associazioni di Fano.
Si aprono quindi diversi contenitori culturali, su cui bisogna lavorare per capire bene la
loro identità, le loro potenzialità.
Con riferimento alla Rocca Malatestiana – concludo velocemente –, spero già mercoledì,
con l'architetto Guida, che è qui in visita con la nuova Segretaria Generale della
Soprintendenza per guardare i lavori dell'Archivio di Stato, di fare considerazioni efficaci
sull’uscita di sicurezza che vorremmo realizzare al più presto, per sdoganare utenze
(almeno 500 persone) alla Rocca.
Vi è quindi un quadro generale. Non dico nulla sul Teatro Romano, su cui ci sono
trattative in corso. È chiaro che ci si assume un onere, perché se lo prendiamo noi,
bisogna capire anche come finanziarlo, però, diventandone proprietari, potremmo
accedere a progettualità e finanziamenti europei, perché allora l’Antiquarium potrebbe
andare là, sugli scavi più importanti delle Marche, perché c'è il Teatro Romano, ci sono
gli scavi di Sant'Agostino. Si potrebbe quindi fare lì un museo archeologico della Città di
Fano, il che libererebbe spazi in un museo che va riempito di contenuti e di opportunità,
quali laboratori didattici, caffetteria interna, come si fa nei musei moderni. Un museo
frequentabile tutti i giorni, collegato con il resto della città.
Siamo all'interno di una sperimentazione, si può rifare l'allestimento alla Corte? Basta
trovare i 40 mila euro più Iva che servono, però mi piacerebbe farci i servizi igienici,
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magari dietro quel muro con la porticina, dove una volta c'era una casetta. Anche di
questo stiamo parlando con la Soprintendenza.
Il parere della Giunta è contrario, per continuare la sperimentazione. Grazie.

Assume la Presidenza il Presidente Renato Minardi

PRESIDENTE:
Grazie, assessore Marchegiani. Apro la procedura di votazione sull’emendamento n. 1.
Dichiaro chiusa la procedura di votazione. Presenti 23, votanti 23, favorevoli 5, contrari
14, astenuti 4. L'emendamento n. 1 è respinto.
Metto in discussione l'emendamento n. 2, prima firmataria la consigliera Cucuzza.
La parola alla consigliera Cucuzza per illustrare l’emendamento in oggetto. Prego.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
Grazie, Presidente. Come avevo già detto durante la discussione generale, ho fatto
pochissimi emendamenti, in tutto quattro, peraltro piccoli, però penso che le piccole cose
a volte siano comunque importanti.
Questo emendamento serve per valorizzare e riaprire il Centro di documentazione delle
donne. Non sono 5000 euro sprecati, come molti pensano, anzi vedo che qualcuno
sorride, ma non importa.
L'8 marzo tutti sono pronti a dire che è una data importante, che è una data nella quale
bisogna riconoscere il valore delle donne; tutti pronti a parlare della violenza sulle donne,
eccetera. Ebbene, il Centro di documentazione delle donne, che peraltro non è una nostra
invenzione, io l'ho ereditato, fu aperto in passato, se non ricordo male nel ’92, quindi
l’abbiamo ereditato, ma abbiamo cercato di valorizzarlo, nel senso che mentre in passato
era un centro dove si leggevano esclusivamente riviste di un certo tipo e qualche libro,
noi l'abbiamo arricchito, l'abbiamo ripulito da libri che, essendo stati usati, erano non più
utilizzabili, perché troppo usurati. Vi abbiamo aggiunto libri nuovi, di autrici importanti;
abbiamo aggiunto una videoteca. Vi operavano sette avvocatesse che gratuitamente
aiutavano le donne in difficoltà, che hanno dato un vero supporto al Tavolo provinciale
antiviolenza.
Pertanto, penso che fare ritornare a vivere – mi rivolgo all'Assessora, anche se vedo che
non mi segue – il Centro di documentazione, che peraltro nell'ultimo periodo era a costo
zero, perché con la Dirigente avevamo trovato due volontarie, due signore che
gratuitamente venivano, tenevano i contatti con le avvocatesse, riordinavano i libri,
quindi a costo zero per l'Amministrazione, tenerlo aperto e valorizzarlo nuovamente,
ridare la dovuta importanza al Centro di documentazione delle donne, sarebbe
interessante.
Peraltro 5000 euro non sono la fine del mondo, vengono tolti da spese per incarichi
professionali per la partecipazione ai fondi europei. La cifra a disposizione per questa
partecipazione ammonta a 29 mila euro, se se ne tolgono 5000, non credo che non si
potrà fare questa consulenza. Ripeto, si può prestare un servizio sicuramente importante
alle donne. Inoltre, questi 5000 euro potrebbero essere in parte utilizzati per conferenze o
quant'altro l'Assessora possa immaginare di fare.
Nei dieci anni precedenti con appena poco più di questa cifra riuscivo a fare molto, anche
grazie all'aiuto di tante associazioni che volontariamente e gratuitamente prestavano la
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propria opera. Peraltro, l’Assessora lo sa molto bene perché lei stessa ha partecipato a
tante delle nostre iniziative. Con poca spesa, si riusciva a fare un ottimo lavoro durante
tutto l'anno. Pertanto, chiedo ai colleghi di maggioranza di valutare quest’opportunità e di
votare a favore di quest’emendamento. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliera Cucuzza.
È iscritto a parlare il consigliere Santorelli. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Grazie, Presidente. Ringrazio la consigliera Cucuzza che ha pensato a
quest’emendamento. Vedo che vi è un certo fermento tra la Giunta e la maggioranza.
Siccome vedo che è iscritto a parlare il Sindaco, non vorrei che si facesse come capita
tante volte, ossia dire: “adesso non riusciamo a mettere questi 5000 euro, perché il bando
è già uscito, ma ci prendiamo l'impegno di metterlo in un successivo … ecco, ho
preannunciato l'intervento del Sindaco.
Io invece credo che sia importante – per chi ha avuto questa sensibilità, e l’ha avuta per
tanto tempo, perché la consigliera Cucuzza ha detto che ha ereditato il lavoro del Centro
documentazione delle donne – che anche il Consiglio comunale dia un segnale concreto
in questo senso.
Lo dico perché è possibile fare questo, anche se è uscito il bando per gli incarichi
professionali per la partecipazione ai finanziamenti europei. Siccome la Commissione
non si è riunita, la stessa non dovrebbe fare altro che, come primo atto, una volta
riunitasi, prendere atto che il Consiglio comunale ha votato per la riduzione dell'incarico
professionale.
Se poi teniamo conto che 29 mila euro, a nostro avviso, rappresentano un’esagerazione
per il lavoro che dovrà fare questa professionalità, anche perché siamo già a metà del
2015, e l’incarico è previsto per due anni, se non sbaglio. Credo che un segnale come
questo da parte del Consiglio comunale sarebbe più che giusto, peraltro digeribile rispetto
a questa scelta della consulenza per i bandi europei. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Santorelli.
È iscritto a parlare il consigliere Delvecchio. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Anch'io per dare conto alla collega Cucuzza dell’emendamento che ha
portato, che dà merito e atto rispetto al lavoro che è stato fatto, che vorremmo che si
continuasse a fare all'interno dell'Amministrazione Pubblica.
Peraltro, si va a togliere da un capitolo per incarico professionale, quando siamo orami a
metà anno – siamo già al 30 giugno, ché la mezzanotte è già passata, è già il 30 giugno –,
di fatto sarebbe difficile portare avanti un incarico professionale per sei mesi, quindi si
potrebbe avere già un risparmio.
Inoltre, con riferimento alla discussione che faremo sugli emendamenti, vorrei dire che,
fermo restando il parere di regolarità contabile che dovranno dare i dirigenti, il Consiglio
comunale ha tutta la facoltà di scelta rispetto agli emendamenti, non è vincolato, non vi è
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alcun vincolo nei pareri che rilasciano i dirigenti, a prescindere dal fatto che siano
favorevoli o non favorevoli, fermo restando – lo dico anche per i prossimi emendamenti –
che bisogna dare una giustificazione all'emendamento che si porta avanti.
Detto questo, credo che sia buona cosa approvare quest’emendamento, che va a favore
del funzionamento del Centro di documentazione delle donne, che ha dato grandi
risultati, con una cifra veramente esigua, perché parliamo di 5000 euro. Cassarli mi
sembrerebbe oggettivamente non un atto di normale gestione amministrativa, ma un atto
politico verso e contro il funzionamento del Centro di documentazione delle donne. Ché
questo è, se voterete in maniera contraria. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Delvecchio.
È iscritto a parlare il consigliere Aguzzi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Grazie, Presidente. Molto velocemente per condividere il pensiero dei Consiglieri che mi
hanno preceduto su quest’emendamento.
Colleghi, nella mia storia politica, forse troppo lunga, ma piena di esperienze, ho notato
che tendenzialmente la mia ex parte politica, quella della sinistra, spesso si riempie la
bocca di slogan, che non diventano mai realtà. Parla di donne, di giovani, di parità, di
pace. Mentre sulle cose vere, concrete, più semplici, come mettere quattro soldi, ché sono
quattro soldi, sul Centro di documentazione delle donne, che è una cosa importante,
particolare di questo Comune da molti anni, che il “cattivone” di centro-destra non ha
mai messo in discussione perché la reputa una cosa inutile, si perde.
Se questa sera il Consiglio comunale non approva un emendamento che sposta solo 5000
euro, non sposta il mondo, peraltro con parere favorevole dei tecnici, credo che farà una
cosa molto stupida. Dico semplicemente questo: una cosa molto stupida. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Aguzzi.
Per il parere della Giunta, ha facoltà di intervenire l'assessore Bargnesi. Prego.

ASSESSORE BARGNESI:
Grazie, Presidente. Le pari opportunità, devo dire la verità, non sono riuscita a trattarle e
a curarle come avrei voluto, perché di fatto, avendo tante deleghe, pur riservando, come
sanno la consigliera Cucuzza e le altre Consigliere, a questa delega un'attenzione
personale, professionale e politica particolare, ho dovuto trascorrere molti mesi a
sistemare cose relative alle altre deleghe che la Giunta precedente aveva lasciato
abbastanza per aria…

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE BARGNESI:
Sì, devo dire che nelle deleghe che ho trovato ho dovuto fare tante cose, e siccome siamo
anche di meno rispetto a quelli che eravate voi, ho incontrato qualche difficoltà.
Andando avanti, mi sento di dire che abbiamo attivato la Conferenza delle elette, che
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siamo riuscite a convocare non tutte le volte che avrei voluto, ma siamo riuscite a
costituirla e ad affrontare alcuni passaggi.
Ebbene, per quanto riguarda nello specifico il Centro di documentazione della donna, io
l'ho messo nelle linee di mandato come un progetto che in qualche modo dobbiamo
modificare, perché rispetto all’accessibilità o, meglio, alla fruibilità che ha avuto in
passato, già all'origine, non ha più la stessa utilità, nel senso che non viene più utilizzato
come in passato…

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE BARGNESI:
No, no, rispetto a vent'anni fa, quando è nato il Centro di documentazione della donna…
va bene, posso avere fatto un'inchiesta per vedere quante persone ci vanno?

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE BARGNESI:
Va bene, va bene. Io ho trovato gli accessi che ci sono stati nel corso di quest’anno,
proprio perché noi abbiamo fatto un progetto di trasformazione di questo Centro in altra
cosa, peraltro trasferendolo da quella struttura, da quella stanza, verso un altro locale, che
– appunto – stavamo valutando potesse essere la mediateca MeMo, perché collocato al
terzo piano di via De Cuppis non è così facile da raggiungere, perché non è
immediatamente visibile. Inoltre, per poterlo utilizzare come servizio, come sportello
rivolto alle donne, sicuramente non è in una collocazione facile.
Pertanto, assieme con la Dirigente, abbiamo cercato di valutare come trasferire questo
servizio, ma anche a come renderlo diverso, non solo dal punto di vista dell’utilizzo dei
libri presenti nella biblioteca, ma farne – assieme alle associazioni che abbiamo riunito –
un punto, uno sportello di riferimento non solo per le donne, ma contro le discriminazioni
in genere. Ovviamente, tutti questi passaggi non sono stati immediatamente facili, perché
il passaggio dalla stanza dove si trova attualmente alla MeMo richiede tutta una serie di
catalogazioni differenti, che, in una prima fase, quando la MeMo ha risposto alla richiesta
che noi abbiamo fatto, non abbiamo condiviso, nel senso che non c'era un trasferimento
in blocco, tale per cui il Centro mantenesse la propria identità. Pertanto, abbiamo dovuto
rivedere come conservare l'identità e la storia di questo Centro. Ecco perché i tempi si
sono dilungati.
Di fatto, noi abbiamo fatto uno stanziamento, che ovviamente non è altissimo, come
potete immaginare. Io avrei avuto piacere di avere di più, ma quello che abbiamo al
momento è sufficiente, per quello che dobbiamo fare, nel senso che il trasferimento non
avrà dei costi importanti.
Per quanto riguarda l'attivazione dello sportello, rimanendo nell'ambito della cifra che
abbiamo stanziato, siamo in grado di offrire una risposta qualificata. Perché potendo fare
un lavoro più intensivo, che io devo fare e che voi, Consigliere, sostenete, assieme
all'associazione, ci permetterà di aprire questo punto, anche senza dei costi elevati. Per
quest'anno, secondo me, la cifra che abbiamo stanziato è sufficiente. Si tratta solo di
mettersi a lavoro ed utilizzarla quanto prima. Pertanto, il parere della Giunta è contrario.

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PRESIDENTE:
Grazie, assessore Bargnesi.
Anche se è irrituale in questa fase della discussione, do la parola al Sindaco. Prego.

SINDACO SERI:
Grazie, Presidente. Sarò telegrafico: concordo con quanto detto dall'assessore Bargnesi,
che sta elaborando un progetto. Lavoriamo per progetti: se il progetto a cui si sta
lavorando richiede risorse aggiuntive, noi faremo una modifica e troveremo le risorse
aggiuntive per quel progetto. In questo momento, si pensa di riuscirci. Se ciò non fosse
sufficiente, ci assumiamo quest’impegno. Come è stato ricordato, mancano sei mesi, c'è
una progettualità in corso, quindi lavoriamo sui progetti, non al buio. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Apro la procedura di votazione sull'emendamento n. 2, a firma della
consigliera Cucuzza.
Dichiaro chiusa la procedura di votazione. Sono presenti 22 consiglieri, 22 votanti, 10
favorevoli, 12 contrari, nessun astenuto. L'emendamento n. 2 è respinto.
Metto in discussione l'emendamento n. 3, a firma della consigliera Cucuzza.
La parola alla consigliera Cucuzza per illustrare l’emendamento in oggetto, che riguarda
DIDARTE. Prego.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
Grazie, Presidente. Anche questa è una piccolissima cosa, si tratta solo di 2000 euro.
Tuttavia, è un progetto rivolto ai bambini, quindi dovrebbe riscontrare la sensibilità
sicuramente dell'assessore Mascarin, che tanto si interessa ai progetti dei bambini e delle
bambine, ma anche dall'assessore Marchegiani, perché questo è un progetto che funziona
nei musei. Sono dei laboratori, che necessitano di 4000 euro. A suo tempo, nel capitolo di
spesa, trovai 2000 euro, che aumentai a 4000 euro, proprio per fare in modo che questi
laboratori venissero fatti regolarmente. Erano molto frequentati, classi intere di bambini li
frequentavano, sia all'interno del museo sia all'interno della Rocca Malatestiana.
Ebbene, sottrarre 2000 euro alla promozione delle biblioteche, quindi parliamo di
brochure e quant’altro del genere, considerato che il capitolo ha 12 mila euro, a mio
avviso, non è un grande danno, considerato peraltro che siamo nell'era di internet.
Ricordo che durante la campagna elettorale, il Presidente del Consiglio comunale, allora
Assessore provinciale, insieme alla Regione, ci portò a Milano dove fu presentato un
progetto molto bello ed interessante su tutte le possibilità, quali Istagram e quant’altro,
che potevano essere utilizzate a scopi pubblicitari, per pubblicizzare il territorio, gli
eventi, eccetera.
Pertanto, togliere 2000 euro dalla promozione delle biblioteche per aumentare di 2000
euro un progetto interessante per i bambini, che li avvicina al mondo della cultura, al
mondo dell'arte, penso sia un’iniziativa apprezzabile da parte di tutto il Consiglio
comunale, anche da parte della maggioranza. Auspico quindi un voto favorevole. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliera Cucuzza. Comunico che il parere di regolarità tecnica
sull’emendamento n. 3 è favorevole
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È iscritto a parlare il consigliere Santorelli. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Grazie, Presidente. Intervengo per dire che quando si può fare una bella figura,
bisognerebbe farla…

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE SANTORELLI:
… risparmiamo l'intervento, sentiamo l'Assessore.

PRESIDENTE:
Colleghi, scusate, facciamo concludere il consigliere Santorelli, quindi sentiamo il parere
della Giunta. Prego.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Grazie. Ricollegandomi all’emendamento precedente, ci vuole talmente tanto poco, non
approvarlo solo per non dare la soddisfazione all'opposizione che l’ha presentato sarebbe
veramente un peccato. Si cercano tutti gli escamotage per dire che l'emendamento non va
approvato e viene dato parere negativo.
Vi faccio notare che stiamo parlando di soli 2000 euro, per continuare un progetto che ha
funzionato bene, come peraltro il precedente, così come i prossimi emendamenti, se
vogliamo guardarli, quelli singoli, di cui parleremo dopo.
Mi rendo conto che qualcosa può anche esservi sfuggita, perché siete alle prese con i
tagli, siete alle prese con le priorità, con le prerogative di un assessore rispetto ad un
altro. Ecco perché noi vi stiamo dando dei suggerimenti dicendovi: “non mettete mano lì,
perché è una cosa che funziona”. Notiamo che siete consapevoli di quanto vi stiamo
dicendo, quindi fate una bella figura e approvatelo. Tutto qui. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Santorelli.
È iscritto a parlare il consigliere Aguzzi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Grazie, Presidente. Molto spesso sento ripetere in questo Consiglio che dall'opposizione
c'è solo strumentalizzazione sulle questioni, che c'è sempre una critica, che non c'è una
proposta e quant'altro. Devo dire che sinceramente a me non sembra che, nel corso di
quest’anno, dai banchi dell'opposizione ci sia stato solo questo, non mi sembra proprio.
Sono state presentate molte mozione, molti ordini del giorno, diverse proposte, come in
questi caso, alcuni emendamenti, peraltro relativamente semplici da porre, da essere
interpretati ed approvati, perché comunque pongono questioni accessibili
economicamente, proprie di questo Consiglio comunale e proprie dell'attività di
un’Amministrazione comunale e del buon vivere in città. Proprio come lo era il
precedente, quello a favore delle pari opportunità, così è questo a favore delle attività
didattiche dei bambini. A tal proposito, non dobbiamo dimenticare che siamo anche la
città dei bambini.
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Voi dite che in questi anni noi non abbiamo fatto molto, ebbene, voi state facendo di
meno. Noi non abbiamo fatto molto, sono il primo io a dirlo, ché quando mancano i fondi
tendenzialmente si va a tagliare dove si pensa di poterlo fare senza troppi danni, salvo
magari accorgersi che alcuni tagli potevano essere evitati. Su questo faccio un po’
ammenda anche se l’attività l’abbiamo portata avanti e mi sembra che sotto questo punto
di vista vi state distinguendo ancora più in negativo. Sono due piccoli e semplici
emendamenti. Del fatto che quello di prima lo avete bocciato rimango basito e spero che
non bocciate questo. Questo mette in evidenza il fatto che, quando voi dite che è un
bilancio difficile e che però avete garantito e riuscite a garantire tutti i servizi, a mano a
mano che viene posto un emendamento voi lo bocciate perché non riuscite a garantire un
bel niente. Se noi facessimo un emendamento per ogni cosa che avete tagliato in questo
bilancio, compresi i servizi sociali, voi sareste costretti a fare quello che state facendo con
questi emendamenti e votare contro. Non avete un soldo per fare nulla, quindi non andate
a dire ufficialmente che è un bilancio difficile ma siete stati bravi e avete garantito tutti i
servizi. Non avete garantito niente, se non poche spese obbligatorie, quelle magari legate
a degli appalti triennali, e quelle di cui non potete fare a meno, come l’appalto del verde.
Ci avete criticato per dieci anni la gestione del verde delle passate amministrazioni e sono
andato a vedere il bando di gara che avete voi bandito e assegnato, perché è stato
assegnato, e non è cambiata una virgola rispetto ai bandi di gara che facevamo noi. Ci
avete riproposto esattamente la stessa iniziativa che avevamo proposto noi per diversi
anni (stesse cifre, modalità, particolarità e stesse situazioni). Ci avete criticato per anni e
non siete stati capaci neanche di porre un qualcosa di nuovo con la stessa cifra sulle cose
che ci avevate maggiormente criticato e sulle quali volevate distinguervi. O andava bene
prima, e io propendo più per questo, o non siete stati capaci di fare meglio voi ora.
Tornando a questo emendamento, se noi ponessimo un emendamento per ogni voce di
servizio che voi avete posto, voi sareste costretti a dirci di no perché non avete i soldi da
mettere a bilancio. Altro che un bilancio che garantisce tutti i servizi; voi non state
garantendo nessun servizio a questa città, state tagliando ogni tipo di servizio ai cittadini
di questa città e avete aumentato le tasse a tutti i cittadini di questa città dando minor
servizi, minor decoro e minori opportunità. Quello che ieri mi ha fermato sotto
l’ombrellone della spiaggia dove vado io mi ha detto che ha votato Seri e mi ha detto che
non lo voterà più neanche davanti al plotone di esecuzione. Sindaco, è uno che lei
conosce bene. Spero che vogliate votare favorevolmente a questa cosa.

PRESIDENTE:
Grazie consigliere Aguzzi. La parola al consigliere Delvecchio.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie Presidente. Ci sono una serie di emendamenti che hanno pure il parere favorevole
e che tendono a invogliare in qualche maniera la maggioranza a valutare opzioni diverse
nel portare avanti il bilancio e applicarlo per le necessità della città. Qui non parliamo di
grosse cifre (duemila euro). Mi fa molto specie che l’emendamento precedente, che
ugualmente era di una cifra irrisoria, non sia stato approvato e d’altronde ci vuole anche
un po’ di faccia tosta per dire di non approvarla perché avete una progettualità diversa.
Che progettualità diversa avete? Ancora non avete presentato uno di questi progetti. Oggi
ci sono stati generali e gli avete detto che avete tagliato 500 – 600 mila euro al sociale e
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230 mila euro ai servizi educativi? Probabilmente non lo sanno, perché continuate a dire
che non è stato tagliato nulla. Alcuni emendamenti, e poi vengo a questo, parlano anche
di questo, perché si fa presto a dire che la mensa scolastica ha il 98 per cento di copertura,
come avete presentato in bilancio, perché praticamente la pagano le famiglie e non c’è
nessun contributo che dà il Comune rispetto a quei servizi. Penso sia utile mettere in
campo un’azione dove con un piccolo progetto di duemila euro si portano avanti attività
che per anni sono state fatte con le scuole, e anche in questi casi abbiamo sentito tante
volte riempire la bocca di progetti per i bambini e le bambine specificando i diversi sessi.
Il grande progetto Fano città dei bambini dov’è? Se mi parlate di progetti, come avete
giustificato prima, dovremmo vedere delle progettualità che hanno una differenziazione
rispetto agli anni precedenti. Dov’è il grande progetto Fano città dei bambini che doveva
essere il fiore all’occhiello di questa città? Mi sembra più o meno come quello dell’anno
scorso, né più né meno, e forse un po’ meno, come dice l’ex Sindaco. In una situazione
come questa – ripeto – qualche segnale da questa maggioranza me lo aspettavo anche
rispetto a qualche intervento che dicesse che siamo di fronte a un bilancio di lacrime e
sangue e di sacrifici e che è ovvio che più di così non si riesce a fare e magari qualche
piccolo segnale si può dare. Ci sono tanti altri emendamenti che hanno per tema proprio
questo perché ci sono spese, e le potrete vedere anche in questo qui che ha posto
all’attenzione del Consiglio la consigliera Cucuzza, che si possono diminuire oppure
cassare completamente, come ad esempio negli incarichi professionali o negli incarichi
per le consulenze, che a metà anno non ha alcun senso portare avanti. Per avere un
progetto di città ci vorrebbe che il bilancio fosse presentato alla fine dell’anno come
progettualità per poi approvarlo a gennaio – febbraio, come prevede del resto la legge,
salvo che poi ogni anno prorogano quei termini dell’azione provvisoria dell’esercizio del
bilancio. Per questo motivo mi auguro che venga accolto questo emendamento di soli
duemila euro e che si possa portare a casa questo progetto in favore dei bambini e delle
bambine, così almeno abbiamo qualcosa per i bambini e le bambine.

Assume la Presidenza la Vicepresidente Brunori

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio il consigliere Delvecchio e lascio la parola alla consigliera Cucuzza.

CONSIGLIERE CUCUZZA:
Gli emendamenti che ho fatto mi sembrano che siano emendamenti non strumentali, non
polemici, non buttati lì a caso ma cose, sia pure piccole, che hanno sempre funzionato e
che vorremmo che continuassero a funzionare. Quello che dice l’Assessore è vero, perché
effettivamente nel bando di Sistema Museo esiste questa quota che però in gran parte è
stata già utilizzata, quindi non credo che si riuscirà a coprire completamente questa parte
mancante. Nell’era di internet, dove abbiamo visto progetti su progetti, piattaforme,
social, Instagram, Facebook - abbiamo parlato di tutto e di più a Milano, ci hanno fatto
una testa così sia la Regione sia in particolare il Presidente del Consiglio comunale, che
allora era Assessore al Turismo, è stato convocato anche al Tag Hotel un incontro con
tutti gli albergatori perché dovevamo presentare assolutamente queste piattaforme che
erano il nuovo modo di pubblicizzare - noi ancora spendiamo 12 mila euro per fare la
promozione con le brochure. Se di questi 12 mila euro duemila li spendiamo per i
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bambini, per fargli fare un’esperienza importante e interessante culturale e di laboratorio,
quindi anche manuale, è un danno così grave al Comune di Fano? Io credo che questo sia
un emendamento votabile e auspico che questa volta lo si voti e – per inciso – mi spiace
aver visto prima nel precedente emendamento, quello sul centro di documentazione delle
donne, che proprio le donne, fatto salvo due, non hanno votato.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio la consigliera Cucuzza e lascio la parola al consigliere Severi.

CONSIGLIERE SEVERI:
Premetto che boccerò questo emendamento. Quando c’è un progetto è ovvio che il mio
voto non può essere che a favore di questo progetto e ritengo che quello che è stato fatto
quest’anno per la Fano città dei bambini e delle bambine è sicuramente un validissimo
progetto. Noi oggi stiamo a discutere di duemila euro – ho visto che i Consiglieri di
opposizione attendono i cinque minuti per cercare di tirare alla lunga, una forma di
ostruzionismo che non accetto ma della quale prendo atto – e il mio voto è contrario
perché già esiste una progettualità. Prima ho votato in altro modo perché non avevo
chiara la progettualità che era presente dentro quella situazione delle donne e quindi
ritengo, perché sono fermamente convinto che sulla donna va investito, che su questo non
ci sia nulla di scandaloso nell’andare a dire che quell’emendamento poteva essere in
qualche modo da parte mia condivisibile. Cosa non altrettanto condivisibile è invece
questa, perché qui c’è un progetto e abbiamo visto la qualità di quel progetto, l’impegno
che c’è stato nel portarlo avanti e quanto coinvolgimento c’è stato. Noi oggi siamo a
discutere di bilancio e dobbiamo fare i conti con i denari che non ci sono. Non è che
possiamo garantire tutto come avveniva prima e più di prima. Bisogna fare delle scelte,
perché non si può continuare a proporre tutto. Ben venga la progettualità che c’è sulla
Fano città dei bambini e delle bambine, perché è un progetto valido e che va valorizzato e
sostenuto, però non si può pensare che tutto possa essere continuato a essere fatto come
prima. Per questo il mio voto su questo emendamento sarà un voto contrario, quindi per
quanto mi riguarda, e penso anche per il mio gruppo, lo boccerò.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio il consigliere Severi e lascio la parola all’assessore Mascarin per il parere della
Giunta.

ASSESSORE MASCARIN:
Grazie. Come può confermare anche il collega Marchegiani, per quanto riguarda il
progetto DIDARTE ci sarà la possibilità molto probabilmente di riuscire a svilupparlo
attraverso il monte ore che si riuscirà a ricavare dall’appalto del sistema museo, quindi il
richiamo corretto e un progetto valido trova una sua risposta. Sul tema della città dei
bambini e delle bambine non entro, nel senso che vedremo nel tempo se verrà
riconosciuta o meno la qualità di quello che questa amministrazione sta facendo. Sui
primi passi credo che potete chiedere alle migliaia di cittadini che il 31 maggio hanno
riempito viale Gramsci e probabilmente loro un’idea se la sono fatta, ma evidentemente
voi non ci eravate. Per quanto riguarda invece l’aspetto delle biblioteche, mi permetto, e
concludo, di fare questa considerazione: a prescindere che quando si fanno gli
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emendamenti per tagliare le biblioteche per principio ho sempre qualche remora, in
questo caso il tema della pubblicità non c’entra nulla. Il capitolo a cui si fa riferimento,
che riguarda la promozione delle attività, riguarda le attività del sistema bibliotecario,
della pace, della memoria e della legalità, per cui in realtà sono risorse, perché questa è la
dizione che c’è nel bilancio, che richiamano la realizzazione delle attività che fanno
riferimento anche a tre deleghe per le quali senza questi fondi di fatto non esiste nessuna
agibilità.

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE MASCARIN:
Sì, però quel capitolo è unico.

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE MASCARIN:
No, stia tranquilla. È quello che le ho spiegato anche in sede di Commissione, per cui se
non ha contestato allora non capisco perché lo contesta questa sera. Questo è il senso ed è
il motivo per cui a nome della Giunta do parere contrario.

VICEPRESIDENTE:
A questo punto metto in votazione l’emendamento presentato dalla consigliera Cucuzza,
progetto DIDARTE.
È aperta la votazione.

VOTAZIONE

VICEPRESIDENTE:
È chiusa la votazione. Presenti 22 consiglieri, 8 favorevoli, 14 contrari, zero astenuti.
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento successivo, sempre presentato dalla consigliera Cucuzza.
Prego.

CONSIGLIERE CUCUZZA:
Quello della manutenzione delle caditoie è un elemento fondamentale. Tante volte ci
troviamo con parti della città allagate proprio perché non è sufficiente il lavoro fatto, e mi
rendo conto, perché ho avuto questa delega, di quando difficile sia. Proprio perché ho
visto quanto è a disposizione dell’assessore Paolini in questo capitolo di spesa e non
credo essere sufficiente, segnalo questi 30 mila euro che possono essere utilizzati per la
pulizia delle caditoie distogliendoli da una cifra più elevata che c’è invece per la
manutenzione della segnaletica stradale. Tra l’altro penso che questa possa essere anche
un’opportunità in più per prolungare eventualmente ai dipendenti della Rincicotti, quindi
aggiungerli ai 40 mila che già avete dato per la stessa funzione, il loro lavoro. Non la
faccio tanto lunga perché a me non interessa fare gli emendamenti per fare ostruzionismo,
ma i miei emendamenti vogliono essere un modo per collaborare e per cercare soluzioni
insieme, non sicuramente per altro genere di cose, quindi, pur essendo a tre minuti,
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chiudo il mio intervento auspicando che almeno questo lo possiate votare a favore. Visto
che non l’ha detto il Presidente, dico che anche questo emendamento, come gli altri, ha
parere di regolarità tecnica favorevole.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio la consigliera Cucuzza e lascio la parola al consigliere Santorelli.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Brevemente per dire che, visto anche quanto è accaduto di recente e spesso è accaduto
per quanto gli riguarda gli allagamenti, forse prevedere una maggiore spesa per la
manutenzione delle caditoie invece che per le spese di manutenzione della segnaletica
stradale, che sembrano essere sicuramente meno un’emergenza e anche una situazione
indubbiamente migliore, è una buona cosa. Questo emendamento è un emendamento di
buonsenso e invito a votarlo favorevolmente.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio il consigliere Santorelli e lascio la parola al consigliere Delvecchio.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Anch’io non mi dilungherò più di tanto, ma si andrebbe addirittura a
fare due attività importanti, una della manutenzione di caditoie, che in particolar modo
abbiamo visto negli eventi più distruttivi della città hanno creato molti problemi, di
contro si potrebbe anche aumentare quel capitolo di spesa che era stato previsto, e quindi
dare anche una risposta da questo punto di vista alla Rincicotti & Orciani attraverso
quell’accordo che è stato fatto da ASET e che avete tra l’altro messo all’interno della
relazione degli allegati di bilancio. Potrebbe dare un po’ più di respiro a quelle persone
che lavorano all’interno di quella società e dare anche un po’ di respiro alla società stessa.
Contemporaneamente potremmo fare queste due attività, ossia da un lato il
miglioramento della manutenzione ordinaria delle caditoie, che è cosa buona e utile, e
dall’altro un segnale positivo verso una società pubblica che può dare una risposta a quei
dipendenti e a quelle società.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio il consigliere Delvecchio e lascio la parola al consigliere Aguzzi.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Per ribadire ugualmente ai miei colleghi l’utilità di questo emendamento. Questo è un
emendamento indubbiamente utile perché uno dei problemi più importanti e visibili
durante i periodi di maltempo in questa città è quello degli allagamenti dovuti alla
mancata pulizia storica, quindi non sto accusando l’attuale amministrazione, delle
caditoie per un equivoco di fondo, perché spettavano all’ASET, spettavano ai lavori
pubblici e c’è stato un continuo rimpallo dai tempi di Paolini della prima Giunta Aguzzi,
di Paolini della seconda Giunta Aguzzi, di Paolini della prima Giunta Seri e così via. In
questo momento, dove si sta definendo la questione col coinvolgimento della Rincicotti,
se non sbaglio, è una risposta utile che può dare anche delle soluzioni anche agli stessi
dipendenti della Rincicotti di per sé, ma, al di là di questa cosa, che non è un particolare
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di poco conto, può dare una risposta alla manutenzione più complessiva della città, del
territorio e anche alla prevenzione di disagi che indubbiamente si creano ciclicamente nel
territorio. Spostare questi 30 mila euro da un capitolo a un altro, cosa che ha anche il
parere tecnico positivo, quindi non stiamo proponendo un qualcosa che ha l’ostilità della
dirigenza, credo che sia una cosa opportuna, indubbiamente utile e spero votata
dall’intero Consiglio comunale.

(Intervento fuori microfono)

VICEPRESIDENTE:
Avevamo concordato le 3:00, però era da valutare in corso d’opera. Lascio la parola
all’assessore Paolini per il parere della Giunta.

ASSESSORI PAOLINI:
Il tema è interessante. Se il Comune avesse fatto con quel capitolo la manutenzione
caditoie per quest’anno avrei gradito quella dotazione finanziaria, però noi la diamo ad
ASET, quindi quel capitolo è il capitolo che gestiva il Comune in proprio.

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE PAOLINI:
Non da quel capitolo, quindi noi genereremmo un meccanismo per fare uno storno, ma
non risolve il problema.

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE PAOLINI:
Il parere favorevole è riferito al fatto che quel capitolo si può riempire, ma non si può
utilizzare perché noi lo diamo ad ASET. Quel servizio si finanzia nel rapporto
complessivo col Comune. Se come servizio lavori pubblici avessimo ottenuto per
quest’anno per quel servizio una dotazione finanziaria di quel tipo l’avrei molto gradita e,
pur facendo il plauso per l’iniziativa, non serve in questo momento perché il servizio
viene dato ad ASET in un altro tipo di rapporto finanziario. Il parere è contrario.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio l’assessore Paolini e metto in votazione l’emendamento.
È aperta la votazione.

VOTAZIONE

VICEPRESIDENTE:
È chiusa la votazione. Presenti 20 consiglieri, 5 favorevoli, 15 contrari, zero astenuto.
L’emendamento è respinto.
Procediamo con l’emendamento alla delibera “Approvazione del bilancio di previsione
per l’esercizio 2015”, presentato dai consiglieri Delvecchio, Garbatini e Santorelli con
parere favorevole. Consigliere Santorelli, prego.
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CONSIGLIERE SANTORELLI:
Grazie. Questo emendamento è quello di cui parlavo prima nella discussione generale in
riferimento alla scelta che avete fatto di aumentare il contributo a Fano Jazz. Mi riferivo
al fatto che in un momento di disponibilità economiche come quelle attuali probabilmente
avremmo fatto questa scelta, visto il valore della manifestazione, però in un momento
come questo e visto che comunque con i 70 mila euro degli ultimi anni Fano Jazz è stata
sempre una manifestazione molto dignitosa, con questo emendamento proponiamo di
ridurre dai centomila euro che avete previsto a 80 mila euro il contributo. Non lo siamo
andati a ridurre di 30 mila euro per confermare quello che è un nostro pensiero, cioè che
la manifestazione vale, quindi che sarebbe bastato anche come segnale da parte vostra
mettere solo 10 mila euro in più, e destinare gli altri 20 mila al resto della promozione
turistica per destinarli alle iniziative al lido Sassonia perché in queste settimane e in
questi mesi avete raccontato e raccolto la solidarietà da parte di qualche comitato e di
qualche commerciante rispetto al fatto che non avevate da destinare dei fondi e invece si
viene a scoprire che avete delle scelte politiche ben precise. Avete detto loro che non
c’erano fondi per fare nessuna iniziativa. Sarebbe bastato anche nella programmazione di
venerdì o comunque anche di un’altra serata stanziare 20 mila euro, e credo che la zona
mare ci avrebbe fatto tanto in una serata come quella della notte rosa e avrebbe chiamato
probabilmente anche un nome che avrebbe attirato l’attenzione, come stanno facendo gli
altri comuni. Questo non è successo, il programma, quello di venerdì prossimo, non è e
non sarà all’altezza del restante programma di tutta la riviera e con un po’ più di
attenzione e di ascolto a quelle che sono le esigenze del lido Sassonia, così come del
centro, perché se venerdì c’è la notte rosa sabato c’è la notte dei saldi in centro, sarebbe
bastato dare un segnale al Fano Jazz ma anche riservare un segnale a tutto il resto della
città o anche ad altre iniziative. L’invito che vi facciamo è prendere in considerazione
questo emendamento e votarlo, perché ancora si è in tempo per dare comunque un
segnale non imminente ma riferito alle prossime settimane e alla prossima stagione per
dire che l’amministrazione c’è anche nei confronti delle altre iniziative, seppur
organizzate da privati oppure impostate in collaborazione tra l’amministrazione e privati,
e non c’è solo ed esclusivamente una scelta politica probabilmente per dare soddisfazione
anche a chi ha sostenuto questa amministrazione un anno fa durante le elezioni. Grazie.

VICEPRESIDENTE:
Intervengo come Consigliere, giusto per darle dei chiarimenti rispetto a quelle che sono le
attività che noi svolgiamo anche sui comitati di Sassonia, perché mi ci sono relazionata e
anzi ci siamo anche confrontati su quella che era la rottura del tendone che io avevo già
provveduto a sistemare quando lei è uscito sull’articolo. Per quanto riguarda la
comunicazione e l’interazione con questi comitati, c’è da parte nostra una vera volontà di
stargli vicino e di aiutarli anche in quello che è l’effetto turismo. Non a caso quest’anno
sulla Sassonia abbiamo investito tanto su tutte quelle che sono le manifestazioni culturali,
cosa che gli altri anni loro stessi lamentavano, quindi non è una disattenzione. Non è che
voi avete fatto peggio e noi abbiamo fatto meglio, ma si parla di un programma diverso,
che c’è un’attenzione nuova, che ci viene riconosciuta, perché se a lei dicono delle cose e
a me delle altre vuol dire che qualcosa non funziona. Magari ci confronteremo tutti
insieme, perché se c'è un problema... Io sono una persona che solitamente parla su cose
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che si fanno velocemente, quindi non parlo in politichese, però se c'è una disattenzione,
sono pronta a confrontarmi di nuovo perché proprio anche due settimane fa li ho
incontrati e tutto questo non emergeva. Anzi, proprio per ripartire un po' dal fatto che
anche in questi momenti si è un po' discusso, la questione del metodo secondo me è una
questione fondamentale. E' vero che noi abbiamo fatto degli errori e io sono la prima
perché magari, sono anche obbiettiva, non vengo da questo mondo e quindi sono la prima
a riconoscere errori di metodo anche nel non confronto con i cittadini, magari sulla Corte
Malatestiana non ci siamo confrontati, però abbiamo provato, come dicevo a Marina, a
studiare un nuovo progetto culturale, quindi io ci credo fortemente su questo.
Ti volevo dare delle informazioni anche rispetto alla non votazione che ho fatto prima
sull'emendamento delle donne. Non l'ho fatta perché credo che quando
un'Amministrazione ha un progetto politico e ci crede fortemente e ci sono dei soldi che
sono stati impegnati, quindi ce li avevamo, io credo che bisogna lasciare l'opportunità a
quella Amministrazione di dare processo a delle cose che sono già state avviate, e ci sono
delle azioni e sicuramente delle attività che sono state contemplate per quel capitolo,
quindi era un po' questo.
Volevo rispondere più che altro ad Alberto rispetto a questa cosa, anzi, è un invito vero
quello che ti faccio: se ci sono delle anomalie rispetto a quello che tu ci riporti e rispetto a
quello che noi sappiamo, io sono pronta, ma noi siamo pronti a relazionarci anche in un
modo, magari, diverso, perché non è una questione, molte volte, di maggioranze o
minoranze, noi dobbiamo cercare di risolvere i problemi della città e questo lo dico
veramente con il cuore. Dobbiamo essere qui perché magari dobbiamo rappresentare i
cittadini, ma dobbiamo dare un segnale dicendo: al di là dei colori, noi siamo pronti per
darvi delle risposte. Grazie.
Adesso la parola a Delvecchio.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Rispetto a questo emendamento, lo abbiamo presentato intanto perché
l'impostazione generale del bilancio ha insita, per vostra stessa ammissione, una
riduzione in tutti i settori, ce l'avete detto in tutte le salse, e qui, stranamente, c'è un
aumento, anche non di poco, perché passa, credo, adesso qui non ci sono i dati, ma passa
da 60 mila euro a 100 mila euro, quindi è un aumento molto importante, considerevole,
rispetto ad una manifestazione, che è il Fano Jazz, che comunque è ormai un po' nei cuori
di tutti i cittadini, con tanti anche turisti o persone che da fuori vengono a vedere gli
artisti. Devo dire che, quindi, è buona cosa da portare avanti, però è sempre stata fatta con
quella cifra lì più o meno. Siamo in un periodo di crisi, come tutti ribadiamo, non
capiamo il perché di questo enorme aumento, peraltro, ormai, in prossimità, credo, di
questo evento, peraltro senza che ci sia stato presentato un progetto che magari, non so,
coinvolga in maniera più approfondita altri temi, altri aspetti della città, altri territori a noi
vicini e limitrofi. Riteniamo, quindi, che sia una cifra eccessiva in un momento in cui
tutto viene tagliato.
Non si può pensare di tagliare i contributi alle famiglie in difficoltà, come avete fatto, e in
maniera molto considerevole... I contributi, per chi non lo sa, sono quei soldi che
solitamente si danno a quelle famiglie che arrivano in ufficio dalla Bargnesi e gli dicono:
"non ho più un euro in tasca, devo dare, domani mattina, il latte ai miei figli, come posso
fare?"; ecco, i contributi servono a questo, e capita tutti i giorni. Siccome, al posto di
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aumentarli, li avete diminuiti, non si può poi venire a dire: "do 40 mila euro in più ad una
manifestazione..." degna, ottima, per carità, nessuno ha niente da dire, ma
oggettivamente, con un bilancio per come l'avete presentato e per come l'avete proposto,
è fortemente in contraddizione un aumento qui e un taglio di là.
Secondo me, al di là dell'emendamento stesso specifico, va rivista una ripartizione più
adeguata. Volete investire nel turismo? Allora cercate di incentivare quelle che sono le
zone, in questo momento, turistiche del lido, della Sassonia. Investire questi 20 mila euro
che sono stati stornati in quelle zone è più logico, è più sensato in un bilancio di tagli
come quello che avete preposto. Anche perché, ripeto, sarebbe ingiustificabile, però non
tanto agli occhi nostri come Consiglieri comunali, ma quanto delle altre associazioni o
enti che fanno attività musicali, culturali, sportive eccetera vedere di qua tanto e nelle
altre associazioni, enti, bande eccetera quasi niente, cioè una riduzione forte. Credo che
questo sia in forte contraddizione e per questo abbiamo fatto non solo questo
emendamento, preannuncio, ma tutta una serie di emendamenti per riportare il tutto un
po' al tenore del bilancio stesso per come ci è stato presentato.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere Del vecchio. La parola alla consigliera Cucuzza.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
Comincio con la questione del metodo di cui parlava lei, Presidente, ringraziandola per
avermi dato la parola, e ribadisco che ancora una volta le Commissioni non sono
utilizzate, cioè la Commissione Turismo, Cultura e Attività economiche e Sport non
viene utilizzata come dovrebbe essere, noi veniamo convocati una volta al mese. Questo
era un altro degli argomenti di cui potevamo parlare, io questo lo continuerò a dire
all'infinito, la nostra Commissione non è sfruttata e tanti suggerimenti potrebbero essere
dati, così come confrontandoci si potrebbero evitare inutili discussioni, perché le
Commissioni a questo servono, in Consiglio comunale e quindi potremmo perdere meno
tempo.
Avete un progetto su Sassonia, avete spostato le cose che si facevano nel centro storico in
Sassonia; avete spostato Miss Fano che si faceva da una parte e l'avete portata in
Sassonia, Fano Jazz by The Sea che era alla Corte Malatestiana l'avete riportata al Rastatt
e così altre cose. Ora, per carità, questo è legittimo perché se questo è il vostro progetto,
io non ho nulla da dire, è il vostro progetto, così come noi ritenevamo che Fano Jazz
dovesse avere una cornice diversa. Va benissimo, mi va bene, vedremo come va.
Indubbiamente è stata poco utilizzata, come zona, la Sassonia per le varie performance in
estate, assolutamente sì, lo dico. Può essere stato un nostro errore, per cui va bene,
vedremo come andrà. Ma anch'io penso che in un momento così particolare dal punto di
vista economico per la nostra città, per un bilancio sul quale continuate a dire "abbiamo
poche risorse, non possiamo fare eccetera", dove addirittura è impossibile spostare 2 mila
euro da una parte ad un'altra, ad una manifestazione che fortunatamente e che
sicuramente per la bravura di chi la organizza (persona nella quale credo tantissimo e che
ho cercato di aiutare in tutti i modi possibili durante il mio anno e mezzo di Assessorato
alla cultura) è riuscita ad ottenere entrate dalla Regione, riconoscimenti, quindi, dalla
Regione, entrate dallo Stato e riconoscimenti dallo Stato, probabilmente, invece di
elargire 40 mila euro in più, se ne potevano elargire qualcosa di meno, per dare un po' più
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di ossigeno indubbiamente nell'organizzazione, ma 100 mila euro ad una sola
manifestazione e poi magari 10 mila ad un'altra che invece aveva goduto di 20-25 mila
fino all'anno prima francamente mi sembra una mancanza di equilibrio nei confronti di...
un trattare da figli e figliastri le associazioni piuttosto che le varie... sì, le associazioni o i
vari organizzatori, ecco, questo lo dico tranquillamente e francamente mi sembra
scorretto, non mi sembra giusto. Mi riferisco, ad esempio, all'Orchestra Rossini che per
Musica a Corte passa da 25 mila a 10 mila euro. Io non so se riusciremo ad avere
un'orchestra al completo, non credo, credo che avremo una parte dell'orchestra, ma lo
vedremo, tanto ci sarò, andrò a vedere. Non mi sembra che sia corretto che una
manifestazione acquisti 40 mila euro e un'altra ne perda 15 mila, quindi l'una a discapito
dell'altra, non va bene, non credo che sia equilibrato e quindi voterò favorevolmente a
questo emendamento.

VICEPRESIDENTE:
Ringrazio la consigliera Cucuzza e do la parola a Santorelli.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Intervengo anche per sicuramente raccogliere l'invito che mi hai fatto, affrontare alcuni
argomenti insieme è sempre stato nel mio spirito e, anzi, apprezzo sicuramente quello che
stai facendo per la Sassonia. Il tema, però, vorrei ribadirlo perché poi mi è venuta in
mente anche un'altra cosa, è che non si può andare dai commercianti o dai comitati a dire
"accontentatevi di quello che c'è perché non abbiamo i soldi" e poi magari sentirsi anche
dire "ma tanto i soldi non li hanno, cosa vuoi che facciano?". Bisogna anche avere il
coraggio di dire: "abbiamo fatto una scelta, abbiamo deciso di puntare su una
manifestazione". Poi magari a qualcuno fa anche piacere e dice che avete fatto bene a
fare questo, però bisogna dire: "abbiamo puntato su una manifestazione, allora 30 mila
euro in più li abbiamo messi per sostenere, per ampliare, per investire su Fano Jazz,
punto", così almeno uno si rende conto e dice: "avevano 30 mila euro, li hanno messi nel
Fano Jazz; potevano dare 10 mila euro alla Sassonia, 10 mila euro al lido, 10 mila euro al
centro storico", che per la Notte dei saldi ha sempre goduto di un contributo che
quest'anno non ha più, tant'è che riescono a fare la serata della Notte dei saldi come
meglio possono e con le loro finanze, mentre magari prima si poteva organizzare un
concerto in piazza, si poteva dare un contributo ad altre band musicali, si poteva montare
il palco, si poteva fare tutta una serie di iniziative. Così come all'Associazione Lido o al
Comitato di Sassonia si può dire, in serate come quella di venerdì, come quella di sabato,
come quella magari sotto agosto: "hai 10 mila euro a disposizione, trova il modo di
promuovere la città, le tue iniziative, la tua serata, chiamando anche un nome di grido"
perché adesso, a queste cifre, girano anche dei cantanti che sanno stare sul mercato e in
qualche modo possono attirare l'attenzione di tante persone, come stanno facendo tutte le
altre città in queste settimane.
Ma la domanda è questa: provate ad andare dai commercianti a dire: "se vi diamo 10 mila
euro cosa organizzate?"; la risposta viene da sé, cioè saranno in grado di mettere in piedi
un programma, una serata, una settimana, una serie di iniziative in grado di promuovere
la città. E' quello il senso di questo emendamento, ma è anche un po' per dire che non
potete andare a dirgli: "scusate, non abbiamo i soldi", dite: "abbiamo fatto una scelta
politica" – rispettabilissima – "abbiamo deciso di investire lì", però perlomeno il coraggio
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di fare questo, non di dire: "non abbiamo i soldi, punto". Quindi con questo
emendamento vogliamo, da una parte, ribadire che comunque 10 mila euro, se li
avessimo avuti, ce li avremmo messi anche noi sul Fano Jazz, gli altri 10, gli altri 20
perlomeno li avremmo divisi equamente nella città per far vedere che c'era un'attenzione
anche nei confronti di altre iniziative, nei confronti anche delle altre zone e nei confronti
anche di altre settimane dell'estate fanese, perché alla fine il Fano Jazz si esaurisce in
quindici giorni, credo, una settimana, quindici giorni. Tutto qui, quindi l'emendamento è
in quella direzione.
Tra l'altro, non so se l'Amministrazione è a conoscenza di questo o ne ha idea una parte
della dirigenza, non lo so, mi hanno detto proprio ieri sera, ero ad una cena, che stanno
arrivando telefonate dal Comune, dagli uffici chiedendo per la sera che c'è il Fano Jazz -
in particolar modo, credo, il 23 o il 24 di luglio, una cosa del genere - il silenzio assoluto
in tutta la costa, quindi stanno arrivando telefonate a tutte le persone che stanno
organizzando, che, fra l'altro, le organizzano anche di pomeriggio, le iniziative per
chiedere a che ora terminano e di in qualche modo non disturbare perché per il Fano Jazz
ci vuole il silenzio assoluto fino a Gimarra. Questo è quello che sta girando in queste
ore...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Io, Assessore, però, ci tengo, ci tengo perché...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Guardi, facciamo così, domani la faccio chiamare dalla persona che me l'ha detto così
almeno... non voglio inventarmi una cosa del genere, domani alla persona che me l'ha
detto le chiederò di mettersi in contatto e di dirle la telefonata che ha ricevuto...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE SANTORELLI:
No "non è informata", l'ha ricevuta dai suoi uffici la telefonata, così almeno siamo più
chiari. Credo che questo non sia proprio il massimo.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere Santorelli. La parola, a questo punto, va all'assessore Marchegiani per
il parere della Giunta...
Non ti avevo visto, pensavo che già eri partito... Prego, consigliere Aguzzi.

CONSIGLIERE AGUZZI:
E' in compatibilità con le mie attività, quindi se facciamo le tre mi sta bene perché alle
quattro già comincia ad essere giorno, quindi vado direttamente al lavoro e dormo nel
pomeriggio; quindi, tranquilli, non c'è nessuna incompatibilità, anzi, a questo punto
tiriamola pure per le lunghe...
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VICEPRESIDENTE:
Prego, consigliere Aguzzi.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Io parlo del mio lavoro nei miei cinque minuti, quindi non sto prendendo niente a
nessuno.
Detto questo, il Fano Jazz è una splendida iniziativa, non a caso è un'iniziativa che ha
avuto continuità, boh, in questi vent'anni, venticinque?, al di là delle Amministrazioni che
si sono succedute. Forse è una delle poche, forse è una delle poche se non l'unica che ha
attraversato tutte le Amministrazioni di vari colori, di vari sindaci che si sono susseguite,
mantenendosi sempre in auge, quindi vuol dire che ha una sua particolarità, ha una sua
specificità, un suo gradimento e ormai un radicamento indiscusso in questa città.
Conseguentemente ben venga e ben fa un'Amministrazione a mantenere l'attenzione
anche economica, anche di bilancio su un'iniziativa di questo genere.
Noi negli anni addietro abbiamo avuto anche il merito di portarla per la prima volta, la
programmazione, di istituirla triennale, perché il patron Pedini ci spiegò a suo tempo che
la precarietà non giovava a questo tipo di iniziativa perché determinati artisti avevano una
programmazione che andava oltre l'annualità e quindi per poter, diciamo così, prenotare
l'artista, avevano bisogno di tempi più lunghi. Conseguentemente noi, non mi ricordo se
erano quattro o cinque anni fa, comunque da alcuni anni a questa parte istituimmo questa
iniziativa come iniziativa triennale, cioè facemmo una delibera che manteneva l'impegno
dell'Amministrazione anche economico per tre anni, conseguentemente c'era la possibilità
del direttore artistico Pedini, appunto, e di chi con lui organizza questa iniziativa, chi
collabora, di poterla programmare meglio e predisporla meglio. Conseguentemente ci
abbiamo sempre creduto e quant'altro.
Dall'anno scorso o dall'altro anno, dall'anno scorso credo, questa iniziativa ha avuto
anche un riconoscimento comprensivo economico anche ministeriale. Da questo io
deduco che complessivamente, forse, l'attenzione che c'era stata in questi anni poteva
giudicarsi tutto sommato sufficiente a mantenere ad un determinato livello positivo dal
punto di vista artistico e di qualità questa iniziativa, e magari cercare di incoraggiare un
po' di più le attività che diffusamente si svolgono e si svolgevano, è più utile dire, sul
nostro territorio, perché non è che sono tutte così entusiaste, come dice l'attuale
Presidente del Consiglio comunale, chi lo sta presiedendo in questo momento intendevo,
le associazioni alle quali si stanno negando i finanziamenti, non sono contente. Lo
verranno a dire a lei, che lei fa parte in parte, che sono contente, ma non sono contente,
glielo dico io. Sono parzialmente contenti che alcuni eventi siano stati trasferiti a
Sassonia, quelli di Sassonia; sono meno contenti quelli che sono di altre realtà, compreso
il centro storico, che siano stati trasferiti, ovviamente. Ma questo ci sta, non voglio
polemizzare su questo, anzi. Però il fatto di togliere contributi ad associazioni che
storicamente organizzavano eventi mettendoci del loro anche economicamente, oltre che
logisticamente dal punto di vista proprio dell'impegno organizzativo e quant'altro,
credetemi, non ha soddisfatto queste associazioni, anzi, sono anche un po' arrabbiate, con
voi in questo caso, quindi prenderete anche queste responsabilità.
Conseguentemente, se una ventina di mila euro, come prevede questo emendamento, può
essere riservata ad iniziative comunque a favore del turismo più diffuse sul territorio ed
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organizzate da cittadini, da associazioni presenti e da operatori presenti su quel territorio,
credo che non tolga più di tanto alla potenzialità e alla qualità di Fano Jazz, che
comunque è un'ottima iniziativa, e dà maggiori spazi ad altri tipi di iniziative più diffuse
e che in qualche modo hanno indubbiamente un ritorno complessivamente più favorevole
rispetto ad un'unica grande e bella iniziativa, unica e basta, solo quella. Cioè, è un po'
quella restaurazione culturale che io ho spesso decantato anche durante la campagna
elettorale scorsa quando cercavo di convincere a non votarla, Sindaco, a votare per altri,
perché dicevo: sicuramente non tanto Massimo Seri, che è un bravo ragazzo bla, bla, bla,
ma il PD in particolare riporterà quella restaurazione culturale di carneroliana memoria,
che è quello che sta avvenendo in questo momento, cioè si sposano un paio di iniziative,
quelle solo perché "così è se vi pare", e il resto non conta più niente per nessuno, come
sta avvenendo in questa città.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, consigliere Aguzzi.
La parola, a questo punto, all'assessore Marchegiani per il parere.

ASSESSORE MARCHEGIANI:
Questa storiella della puzza sotto il naso di carneroliana memoria è una storia un po' trita
e ritrita, mi lasci dire, perché ne abbiamo piene le tasche. Noi abbiamo un'offerta
culturale a trecentosessanta gradi...

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE MARCHEGIANI:
No, guardi, ne abbiamo piene le tasche di questo stereotipo, poi le critiche le prendiamo
tutte, ma sto "robo"... Noi finanziamo le commedie in dialetto, diamo il patrocinio agli
Sbancati, siamo vicini alle manifestazioni. Poi i contributi li diamo, chi l'ha detto che non
li diamo? Noi diamo per la prima volta il contributo anche a Torrette Promotion che non
ha mai avuto una lira, 2 mila euro li mettiamo a disposizione...

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE MARCHEGIANI:
No, no, loro... Guardiamo i bilanci, noi per la prima volta quest'anno siamo vicini anche
a Torrette. Poi il ragionamento che abbiamo fatto con Sassonia, perché è un
ragionamento con loro, è che abbiamo detto: "quest'anno, in chiusura di un bilancio
difficile, può darsi che non siamo in grado di dirvi i 5 mila euro dell'anno scorso", perché
l'anno scorso abbiamo dato 5 mila euro per una manifestazione. Lo abbiamo concordato,
abbiamo messo lì un volume di iniziative notevolissime, per cui tutta la spiaggia, tutti gli
esercenti vivono non solo di cose che possono fare; possono fare il sardoncino scottadito,
l'intrattenimento del bambino, abbiamo persino previsto per la prima volta gli spettacoli
viaggianti, non c'erano, li abbiamo messi noi per la prima volta, non si poteva fare lo
spettacolo viaggiante, tutti i gonfiabili di Fano erano abusivi, questo era il senso delle
cose, poi c'erano anche le sfere con la saliva nell'acqua: tutto abusivo al lido. Non
abbiamo denunciato niente l'anno scorso per quieto vivere perché si autofinanziavano,
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finanziavano gli spettacolini sul palco. Abbiamo trovato situazioni che non andavano
bene, le abbiamo normate con lo spettacolo viaggiante che è a norma di regolamento...

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE MARCHEGIANI:
Il Desi è un problema del Demanio, dopodiché noi manderemo i controlli, mi sono già
informato...

(Intervento fuori microfono)

ASSESSORE MARCHEGIANI:
Sul mercatino mi sto informando io, poi passerò alla Checchetelli, sembra che hanno
un'autorizzazione, però glielo diciamo... dopo io non devo difendere nessuno...

(Intervento fuori microfono)


ASSESSORE MARCHEGIANI:
Grizzly è in area demaniale, adesso mandiamo i vigili, adesso il Grizzly non c'entra
niente, parliamo di comitati, poi il Grizzly sarà messo all'attenzione, c'è il Sindaco qui, ci
saranno i vigili che faranno i controlli perché io al Grizzly non conosco nessuno, penso
che non mi possano manco vedere, a me, quelli del Grizzly... lei si può immaginare se
quelli del Grizzly possono vedere un PD, quindi lasciamo stare il tema del Grizzly.
Vediamo cosa è successo. La proposta che abbiamo fatto a Sassonia è una proposta
condivisa dicendo: vi riempiamo di attività, per una scelta politica innanzitutto, il jazz lo
vogliamo riportare "by The Sea" per un carattere che aveva. E il jazz quest'anno ha
ottenuto, dopo anni di sopravvivenza, dichiamocela chiara, perché è uno dei festival più
economici d'Italia pur essendo il quinto per qualità, e siccome ha ottenuto, in virtù di un
programma che costa quello che costa, un po' di più, 10 mila euro dal Ministero della
cultura che lo ha riconosciuto tra i primi cinque festival d'Italia. Noi vogliamo mantenere
questa caratteristica proprio perché dura da ventitré anni, perché è una cosa radicata,
perché piace e dobbiamo implementarla.
Il primo accordo con Esatour, quest'anno, è stato fatto quest'anno, nessuna compagnia di
viaggi o turistica promuoveva questo festival. Stiamo cercando di implementarlo, è un
investimento. Poi pensano loro all'allestimento del Rastatt, quindi hanno qualche costo in
più. Ma il tema era: o spegnersi, perché quella era la scelta, non si finanzia un festival con
60-70 mila euro di quel tipo lì, o stare all'altezza spendendo al minimo, perché se voi
vedete i costi degli altri festival italiani, viaggiano tutti dai 350 mila euro in su, quindi
questa è una cifra irrisoria ancora. Nonostante questo, noi siamo stati vicini con
l'organizzazione che è intervenuta, anche della Notte Rosa, perché la Notte Rosa si fa al
lido, si fa a Torrette, si fa a Sassonia, si fa a Fosso Sejore, con i fuochi d'artificio che
paghiamo per il lido, quelli costano quasi 4 mila euro, l'allestimento del palco con i
gonnellini nuovi li abbiamo pagati noi, costano altri 1500 euro, loro sanno.
Dopodiché i finanziamenti sono stati distribuiti secondo le caratteristiche dei luoghi e
anche la capacità di contribuire, perché sapete che il 25 per cento bisogna metterlo in
questo accordo di regolamento che c'è, quindi magari uno dice: dammi 2 mila euro
perché mi bastano, e invece contribuisco con i miei 500 euro. Quindi queste cose sono
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state fatte, la vicinanza, ma soprattutto ci sono iniziative. Quindi non è vero che noi
facciamo cose d'élite, facciamo cose di massa. E poi non è vero neanche che la Notte
Rosa è inadeguata perché Senigallia mette una cosa che aveva già in palinsesto, non fa
niente se non quella, Pesaro mette alcune iniziative, però mi pare che... E sul
protagonismo di Fano dobbiamo vederci anche un pochino più bene perché a Expo
c'eravamo noi, non c'era né Pesaro, né Urbino, sulla DATA siamo andati noi, l'abbiamo
riempita di contenuti, delle mostre nostre. Quindi Fano fa, devo dire... La RAI l'altro
giorno era in piazza, ha fatto 12 ore di trasmissione gratis e passaggi sulla RAI. Penso
che, voglio dire, al di là di quello che facciamo noi, le avete fatte anche voi le cose, noi di
Fano copriamo una bella zona nell'offerta della costa.
Invece sul tema che diceva Santorelli l'attenzione qual è? Nelle zone limitrofe del Rastatt,
non la Gimarra, non esiste sta cosa della Gimarra, nelle zone limitrofe, per quell'ora e
mezzo del concerto, si pregano gli esercenti di abbassare un po' il volume se fanno
qualcosa, anche perché c'è un concerto lì che richiamerà 700-800 persone a sera, tutto lì.
Addirittura il festival che si fa allo chalet, nella zona dell'Arzilla, è un festival in
contemporanea, sono tre giornate in contemporanea con il Fano Jazz. Si è ragionato
anche con le feste del Club anziani, si è pregato di anticipare il valzar in un giorno che
non c'è la serata del festival, si è ragionato.
Dopodiché i nostri contributi li abbiamo dati, quindi il programma c'è e chi fa turismo e
commercio avrà una gamma di manifestazioni notevole. Ad esempio fare Miss Fano lì,
con l'organizzatore si è deciso, si è chiesto al comitato: "guardate, serve un aiuto per fare
Miss Fano lì perché da solo non gliela fa? Il contributo, ci state se fate Miss Fano, vi
diamo un po' di roba", però 1000 euro di SIAE li paghiamo noi a Sassonia, però hanno
Miss Fano, sennò Miss Fano o non si faceva, o si faceva da un'altra parte, quindi si è
concordato un po', un po' di cose si sono concordate. Poi se ci sono dei malcontenti ne
parleremo, però non è che c'è stato il deserto, quindi abbiamo cercato di fare le
manifestazioni che dobbiamo organizzare noi e dare un aiuto laddove poteva servire.

VICEPRESIDENTE:
Grazie, assessore Marchegiani.
A questo punto metto in votazione l'emendamento 5.
Apro la votazione.

VOTAZIONE

VICEPRESIDENTE:
Chiudo la votazione. Presenti 19, votanti 19, favorevoli 4, contrari 15. L'emendamento è
respinto.
Procediamo al sesto emendamento, è firmato sempre a nome dei consiglieri Delvecchio,
Aramis e Santorelli, Cucuzza e Aguzzi, con parere contrario.
Chi lo illustra? Del vecchio.

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Volendo sì, visto che è la riduzione della TASI, ci starebbe anche bene.
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L'emendamento che abbiamo presentato, in maniera molto semplice tende ad abbassare la
TASI, della quale abbiamo parlato anche nello scorso Consiglio quando abbiamo
approvato le percentuali, quindi la TASI, la tassa dei servizi indivisibili, e abbiamo preso
alcuni capitoli di bilancio di spesa riducendoli e contemporaneamente abbiamo ridotto
l'entrata, appunto, per ridurre la TASI complessivamente del 27 per cento.
L'emendamento prende i soldi... diciamo che abbiamo utilizzato capitoli che anche nei
precedenti emendamenti sono stati utilizzati, come ad esempio l'aumento di 95 mila euro
che citava prima il consigliere Cucuzza nel Gab. del Sindaco, l'indennità di carica degli
Assessori per 40 mila euro, la manutenzione degli immobili per 30 mila, le spese per liti
per 20.170, due consulenze; poi due fondi che sono stati istituiti dal Comune, uno dei
quali è il fondo di riserva; alcune iniziative di tipo culturale eccetera e infine il
trasferimento ai fondi del Teatro della Fortuna, per un totale di 1.131.335,87, che
ridurrebbero, di fatto, la TASI del 27,60 per cento.
Il parere - che non è stato dato dal Presidente - della Ragioneria è contrario. Ricordo a
tutti che il parere di regolarità tecnica, che è obbligatorio per legge in base all'articolo 49
della 267, fermo restando che è obbligatorio per il dirigente competente del ramo darlo,
non ha, però, un'assoluta valenza vincolante per quanto invece concerne la votazione del
Consiglio comunale, che è sovrano rispetto alla materia del bilancio. Tanto più che noi
Consiglieri comunali che abbiamo dovuto valutare il bilancio, come tutti, come anche
quelli di maggioranza hanno dovuto valutare il bilancio, lo abbiamo fatto con un bilancio
che in quanto trasparenza, lo dicevano prima, ha veramente poco, per cui, non essendo
assolutamente a conoscenza dei reali impegni fatti all'interno dei capitoli perché non ci
sono stati comunicati, è anche difficile poi andare a fare gli emendamenti, perché si
presuppone che il bilancio venga approvato o a fine anno, quindi a dicembre 2014, o a
gennaio, massimo febbraio 2015, quindi con tutto il tempo di non andare ad impegnare la
spesa e con tutto il tempo di andare, quindi, ad intervenire sul bilancio, che ancora deve
essere utilizzato, invece qui si è andati già per dodicesimi. Il Consiglio comunale non ha
avuto questi strumenti per poter verificare e controllare, in base a quello che ci è stato
inviato, i capitoli di spesa che erano stati parzialmente, perché poi possono essere solo
parzialmente, impegnati per dodicesimi, fino a giugno, quindi per sei mesi. Per cui anche
per questo motivo è stato difficile costruire soprattutto gli emendamenti un po' più
complessi.
Mi auguro che venga comunque presa in considerazione la possibilità di votazione
favorevole di questo emendamento, posto, ripeto, che nulla osta al parere contrario, che è
stato dato dal dirigente, di regolarità tecnica, il Consiglio comunale è titolato a votare
ugualmente a favore.

Assume la Presidenza il Presidente Renato Minardi

PRESIDENTE:
La parola ad Alberto Santorelli, prego.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Intervengo per sostenere questo emendamento ed invitarvi a votarlo a favore. E' una
concreta riduzione delle tasse, della TASI, andando, fra l'altro, a toccare dei capitoli che
non sono neanche con un'incidenza rispetto alla dotazione che è stata prevista, minima, e
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che comunque mettono nelle condizioni di applicare questa riduzione della TASI in
maniera indolore. Sono spese per consulenze, spese per le liti, quindi per gli arbitrati,
spese per l'incarico del bando europeo. Anche sui contributi c'è comunque un taglio
minimo, però individuando un po' di capitoli che, tra virgolette, possono essere
considerati indolore, si va a fare una riduzione di 1.130.000 euro della TASI e quindi si
va ad incidere in maniera significativa come riduzione delle tasse.
E' ancora possibile e si fa in tempo, ovviamente, a fare questo in sede di bilancio
nonostante il parere contrario. E' chiaro che poi, dopo, sarà riproposta un'ulteriore
delibera della TASI in Consiglio comunale, però, se si vuole, se c'è volontà, si può fare
tutto. Grazie.

PRESIDENTE:
Aguzzi, prego.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Nel ribadire il mio voto favorevole a questo emendamento, voglio prendere un tema. Mi
dispiace che è uscito in questo momento il Sindaco perché sembra che io voglia essere
"tignino", ma una cosa che a me invece non piace è farmi prendere in giro. Quando ero
Assessore nel '91, '92 e '93 ai Servizi sociali, avevo a che fare con la questione dei rom
qui, in questa città. A suo tempo, mi ricordo che un giorno - le mie passeggiate non si
svolgono mai per il corso o in zona mare, ma tendenzialmente lungo il fiume Metauro -
io facevo una delle mie passeggiate estive lungo il fiume Metauro e incontrai dei rom che
stavano pescando in zona chiusa di Falcineto, in un periodo di pesca chiusa e in una zona
di pesca chiusa. Allora mi sono fermato a parlare, a chiacchierare, scherzavo e gli ho
detto: "ma, scusate, qui voi non potete pescare..." così e così... eccetera eccetera, e lui mi
ha spiegato, in una maniera molto rocambolesca e furbesca, il fatto che... dice: "no, ma
questo non vale per noi, perché noi non abbiamo..." mi faceva il tesserino, la mossa del
tesserino, cioè "non abbiamo la licenza", come dire: chi ha la licenza di pesca ha le sue
regole, noi la licenza di pesca non ce l'abbiamo quindi possiamo fare come ci pare.
Sembra una battuta, ma effettivamente diceva questo, che faceva ridere in un certo senso,
ma loro la vedono così, come dire: chi è in regola, rispetta le regole; chi non è in regola,
non c'è bisogno che le rispetti.
Tornando al famoso Grizzly, ieri...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
No. Ancora, sì, ancora. Ieri c'era una ruspa che stava facendo tutto un reticolato,
un'escavazione, e ha fatto tutto un reticolato intorno alla casa. Qualsiasi cittadino qui,
compresi tutti quanti noi, se a casa nostra, privata, volessimo fare una recinzione, una
cosa di questo tipo, abbiamo bisogno del permesso urbanistico. Allora si riallaccia
perfettamente alla questione di Tahiri Arif quando pescava in zona di divieto di pesca
dicendo: tanto io la licenza di pesca non ce l'ho, quindi non devo rispettare nessuna
regola. Cioè il fatto che loro occupino abusivamente un qualcosa che non è nostro,
Presidente, un qualcosa che non è nostro, non vuol dire che i nostri vigili non possono
andare a vedere se fanno un abuso, perché se io l'abuso lo faccio a casa mia, anche se non
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è del Comune, i vigili ci vengono a vedere se io faccio un abuso...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
Cos'è?

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
Ecco, sì, ci sono le foto delle opere abusive che stanno facendo.
Io, quindi, chiedo al Consiglio comunale... adesso, un conto sono le battute che in modo
goliardico, a volte, io faccio, ma io vi chiedo: se voi domani mattina prendete una ruspa a
casa vostra e vi mettete a fare un lavoro senza un permesso urbanistico, i vigili ci
vengono a vedere, perché lì non ci si va a vedere? Perché noi non c'entriamo niente, dice
il Vicesindaco, è del Demanio lì. Anche a casa mia è la mia, posso fare i lavori che mi
pare a me, o ci venite a vedere? Ci sta, ci sta? Ditemi se ci sta il ragionamento, o se non ci
sta. Questa storia che un gruppo di persone occupa un qualcosa e, siccome non è del
Comune, poi dentro ci può fare tutto quello che gli pare, a me come cittadino e
Consigliere comunale non mi sta bene, anzi, l'altra volta ho auspicato che venisse sanata
questa situazione, almeno quando è sanata, in qualche modo è sanata. A me come
cittadino mi sta bene sanarla e lasciar svolgere attività legittime. Se non è sanata, come
cittadino non mi sta bene e come Consigliere comunale lo denuncio. Io vorrei capire
perché lì, i vigili, Sindaco, non sono andati a vedere gli abusi che ieri al Grizzly hanno
fatto montando gli escavatori, opere abusive, cemento, pali piantati nel cemento e
chiusure eccetera eccetera. Per il fatto che non è del Comune non vuol dire che un abuso
non si deve verificare. Se a casa mia faccio un abuso, Sindaco, lei mi manda i vigili...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
Prego?

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
Ah, non si può intervenire?

PRESIDENTE:
Aguzzi, Consigliere, io... per cortesia, Aguzzi, io la pregherei di attenersi
all'emendamento.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Io ho già dato parere favorevole all'emendamento, ma siccome prima sono stato snobbato
dal Vicesindaco che ha detto: "lì è roba del Demanio e non c'entriamo niente", io le dico
che non è vero che non c'entriamo niente. Che è del Demanio è un discorso, ma che poi
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possono farci quello che gli pare non è un discorso, perché allora io, domani, ripeto,
prendo un escavatore, mi metto a fare i lavori a casa mia e voglio vedere se vengono i
vigili, voglio vedere! E se vengono e lì non vanno, dico che non c'è giustizia in questo
Comune, in questa Amministrazione.

PRESIDENTE:
Grazie, Aguzzi.
La parola a Maria Antonia Cucuzza.

CONSIGLIERA CUCUZZA:
Grazie, Presidente. Pochissimo tempo perché l'ora è tarda. Semplicemente per dire che
ringrazio il consigliere Delvecchio che ha pensato questo emendamento che poi noi
abbiamo condiviso perché ritengo che quello della TASI sia un tema fondamentale, cioè
riuscire a ridurre un'imposta così importante, come quella della TASI, per le famiglie, e
stiamo parlando della prima casa, è importantissimo. Le famiglie sono sempre più oberate
da tasse di ogni genere, ci sono famiglie che veramente non riescono ad arrivare in fondo
al mese, lo diceva prima Delvecchio, ma sicuramente l'assessore Bargnesi lo potrà
confermare - non la vedo, è uscita - ci sono famiglie che vengono a chiedere 50 euro per
andare a fare la spesa, quindi riuscire a dare una mano di aiuto e ridurre la tassa sulla
prima casa, la casa è un diritto di tutti, credo che sia fondamentale. Pertanto chiedo ai
Consiglieri di maggioranza di tenere presente questo emendamento, di valutarlo e di,
possibilmente, votarlo favorevolmente. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, Cucuzza.
Ha chiesto la parola Severi.

CONSIGLIERE SEVERI:
Dobbiamo rimanere qua, è bene che qualche...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE SEVERI:
Va bene, volevo dire altre cose, però...
Detto questo, però, io dico anche una cosa. Mi sta bene la discussione e sicuramente
l'emendamento che ha fatto il consigliere Delvecchio è ricco di spunti, però noi parliamo
di qualche cosa che non è possibile fare, quindi diciamo che per quanta buona volontà sia
insita in questo documento, non è possibile approvarlo e quindi come tale non possiamo
fare diversamente. Quindi, cari Consiglieri dell'opposizione, stiamo qui fino alle cinque
di domani mattina e andiamo direttamente a lavorare. E mi fa anche piacere perché così si
riscopre il senso del fare politica nella città, quella che costa fatica, cioè stare qui fino alle
quattro. Però dico anche questo: discutiamo del nulla, lo stesso tecnico del Comune di
Fano preposto, che ha competenze specifiche, dice: così com'è strutturato l'emendamento
non è accoglibile. Cosa stiamo qua a parlare? A parlare del nulla!
Quindi, a nome del gruppo della lista civica Noi Città, il nostro giudizio su questo
emendamento è ovviamente per respingerlo.
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PRESIDENTE:
Grazie, Severi.
Ha chiesto la parola Delvecchio.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Io adesso intervengo ovviamente come Consigliere, ma come Consigliere che ha
presentato l'emendamento. Ridurre la TASI non è vero che non si può fare,
assolutamente, ci sono Comuni in Italia che l'hanno addirittura azzerata, azzerata, ma
mica poco tagliata, azzerata, il Comune di Trieste o altri Comuni. L'hanno azzerata
perché evidentemente avevano fondi disponibili per poterlo fare, è chiaro, perché la TASI
è 4 milioni nel Comune di Fano come entrata, è 4 milioni e 100 mila euro. Quindi non è
vero che non si può fare, ci mancherebbe! E' una scelta politica e il Comune ovviamente
questi 4 milioni e 100 mila bisogna che li dà, in parte pro quota, allo Stato. Per cui,
sicuramente, sì, si può fare una riduzione.
Sono andato anche a vedere rispetto al parere di regolarità contabile, che, ripeto, per
chiarire, non ha una valenza vincolante rispetto all'approvazione degli emendamenti e
dello stesso bilancio, non è vincolante, e rispetto a tutti gli emendamenti che abbiamo
presentato, e, ripeto, non c'erano gli strumenti per fare emendamenti che fossero certi di
copertura perché questi dati non ci sono stati forniti. Allora, rispetto a tutti i capitoli di
spesa che abbiamo presentato, per circa il 70 per cento sono capitoli di spesa liberi,
quindi si potrebbero tranquillamente prendere al posto della riduzione del 27 per cento,
sarebbe una riduzione...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Si può emendare l'emendamento, come no? Basta cassare le voci che uno vuole cassare.
Siamo in tre, tiriamo una riga alle sette o otto voci che non hanno valenza, perché
sappiamo adesso che non hanno valenza, e il taglio alla TASI diventa del 15 per cento.
Ma dove lo prendiamo questo 15 per cento per diminuire del 15 per cento la TASI? Spese
per consulenze per 20 mila euro, siamo a giugno; spese per risarcimento, che sono un
capitolo di spesa...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Ho capito, ma siamo a giugno, saprete quanto c'è visto che l'avete considerato libero;
evidentemente tante buche non le avete pagate ancora, ci sono 140 mila euro, siamo a
giugno, a metà anno; io ne ho tolti 80 mila, penso che sia più che sufficiente la cifra per
coprire i danni delle buche, forse no, ma comunque ci potrebbe stare. Poi c'è il fondo per
iniziative culturali, 18 mila euro; le spese per incarichi professionali, 29 mila; 6 mila di
incarichi professionali di distretto; 29 mila dei contributi culturali; il Fano Jazz che
abbiamo detto prima; una parte di contributi al Teatro della Fortuna, perché non è
obbligatorio dargli tutto quello che gli diamo al Teatro della Fortuna, se ci sono altre
necessità, io credo che sia più importante ridurre le tasse che dare una cifra troppo elevata
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al Teatro della Fortuna; il trasferimento alle imprese, altri 37 mila euro; il fondo di dubbia
esazione, dove ci sono stati messi 300 mila euro, ma siamo a metà anno, ormai si saprà se
ci sono fondi o crediti che il Comune, perlomeno fino a giugno, non abbia o siano di
dubbia esazione, quindi perlomeno una metà, non dico tanto, ma una metà si può
recuperare.
Tutte queste cifre e questi importi sommati possono far sì di ridurre la TASI del 15 per
cento senza, tra virgolette, fare cose strane e rispettando le norme e le leggi rispetto ad un
emendamento, ripeto, che benché non abbia regolarità contabile, si potrebbe comunque
trasformare in un emendamento con regolarità contabile posto che possiamo cassare
alcune voci presenti all'interno dell'emendamento stesso.
Io credo che sia buona e giusta cosa portare avanti un emendamento di questo tipo
rispetto ad una tassazione che non si può dire che è tra le più basse d'Italia rispetto alle
città che citavo prima, ma, anzi, è tra le prime in Italia visto che qui siamo al massimo
perché è al 2,5, di più... a meno che non si voglia esagerare, mettere quello 0,8 aggiuntivo
che lo Stato ha consentito in alcuni specifici casi di poter aumentare, ma veramente ci
vuole la faccia tosta, in questo caso, a mettere lo 0,8 in più su un importo abbastanza
importante che vanno a pagare le famiglie fanesi.
Per cui ovviamente noi siamo favorevoli, l'abbiamo presentato questo emendamento per
la riduzione della TASI. Vediamo se il Consiglio vuole ridurre la TASI oppure la vuole
mantenere ad alti livelli.

PRESIDENTE:
Grazie, Delvecchio.
Il parere della Giunta, Cecchetelli?

ASSESSORE CECCHETELLI:
Il parere della Giunta è contrario anche perché è stato già destinato un fondo di 100 mila
euro proprio per le persone meno abbienti che presentano un modello ISEE fino a 12.000
euro, quindi già le persone che si trovano in difficoltà sono coperte, da questo fondo che
abbiamo accantonato, con un massimo di 150 euro di copertura. Poi era stata già presa
una decisione sulla TASI in quanto non abbiamo fatto pagare la TASI, invece, alle
attività imprenditoriali. Quindi il parere della Giunta è negativo.

PRESIDENTE:
Grazie, Cecchetelli.
Apro la procedura di votazione sull'emendamento n. 6.

VOTAZIONE

PRESIDENTE:
Hanno votato tutti, chiudo la procedura di votazione. 19 presenti, 19 votanti, 4 favorevoli,
15 contrari. L'emendamento è stato respinto.
Facciamo l'ultimo emendamento, l'emendamento n. 7. Prego.

CONSIGLIERE CIARONI:
Presidente, gli emendamenti successivi non possono essere discussi, secondo me, in
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quanto tutti quanti sono compresi in questo emendamento che abbiamo bocciato adesso,
salvo rispetto a dove andare a modificare i capitoli, però se andiamo a vedere le voci in
riduzione, le abbiamo già bocciate con questo emendamento qui, quindi è inutile
discutere gli altri.

PRESIDENTE:
Se fosse stato approvato, avrebbe ragione; il fatto che sia stato respinto consente la
discussione anche degli emendamenti successivi...

CONSIGLIERE CIARONI:
Cosa serve discuterli se abbiamo già bocciato...?

PRESIDENTE:
Sono stati presentati.
Facciamo l'ultimo emendamento e poi ci aggiorniamo alla seduta di venerdì. Chi lo
illustra? E' l'emendamento n. 7. Delvecchio, prego.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Questo emendamento rileva una necessità che all'interno della città
penso tutti abbiano presente e siano coscienti del problema, ovvero la crisi che sta
mordendo forte anche i nostri territori e quindi la possibilità di aumentare il fondo
anticrisi, che non è tanto elevato, sono 80 mila euro, era 250 mila euro qualche anno fa.
Ma oltre questo, questi 80 mila euro che sono stati tolti a bilancio, sono stati tolti i 250
dei canoni concordati, quindi ci sono meno fondi nei contributi diretti alle famiglie.
Quindi c'è una situazione a bilancio che non è proprio delle più favorevoli, anzi, è molto
sfavorevole, e tagli anche importanti, lo citavo prima, qualcuno mi guardava strano. Basta
che andate a prendere... abbiamo fatto una Commissione apposita, poi, con la
Commissione della Luzi, basta andare a vedere i documenti che ci hanno presentato quel
giorno per vedere quali sono - eccoli qua - i tagli, ad esempio, dei contributi alle famiglie,
quelli che solitamente, come dicevo prima, si utilizzano per dare risposte alle famiglie
che si trovano in estrema difficoltà, in estremo disagio, come, ad esempio - ci guardavo
prima - il capitolo sugli interventi socio-economici in favore delle fasce deboli, che da
189 mila euro passa a 143 mila, meno 46 mila euro, e diamo 40 mila euro a Fano Jazz:
questo è tutto un dire su questo bilancio, è tutto un dire!
Proprio per questo motivo ho presentato questo emendamento - ce ne sono anche alcuni
che proprio vanno a rimpinguare i settori del sociale - che aumenta il capitolo del fondo
anticrisi portandolo da 80 mila a 120 mila euro e prendendo i soldi dall'indennità di carica
del Sindaco e degli Assessori, una riduzione dell'indennità a 148.777 euro, in
ottemperanza alla mozione che è stata approvata in Consiglio comunale il 28 aprile 2015,
che tutto il Consiglio comunale ha votato all'unanimità, compreso il Sindaco, che era
presente, e che dava come indicazione quella della riduzione...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Meno il consigliere Ciaroni...
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(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Voi vi siete astenuti, ma non importa, comunque è stata approvata all'unanimità. Per cui...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Sì, infatti è stata approvata all'unanimità. Per cui, in ottemperanza a quella mozione del
Consiglio comunale, per la quale viene rilasciato anche un parere, un parere tecnico...

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Hai votato contro? Allora all'unanimità tranne Ciaroni...

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Posto che all'interno dell'emendamento, che viene giudicato contrario perché, non tanto
dalla Ragioneria, ma dal Gabinetto del Sindaco, arriva un parere nel quale si dice che il
parere di regolarità tecnica è contrario "avendo l'ente il dovere di mantenere le
obbligazioni afferenti le indennità dovute in base ai provvedimenti di nomina degli
Assessori (articolo 173 eccetera eccetera). Inoltre si evidenzia che l'organo consiliare non
può determinare surrettiziamente, attraverso una riduzione degli stanziamenti, il numero
dei componenti della Giunta per cui ogni decisione è rimessa unilateralmente alla
discrezionalità politica del Sindaco ai sensi dell'articolo 46 della 267". Benissimo. Posto
che, e termino il mio minuto, il parere così come è formulato non ho capito cosa c'entra
con la mozione che io ho presentato visto che io non chiedo la riduzione degli Assessori
come c'è scritto qua, ma io chiedevo di mettere insieme tre funzioni all'interno del
Comune riducendo i costi della politica, quindi non ho detto di togliere gli Assessori; c'è
scritto: "riducendo i costi della politica" nella mozione, per cui potrebbe essere che due
stanno anche gratis, oppure vengono diminuiti gli importi, non lo. Quindi non c'entra
assolutamente nulla il parere contrario che ha dato il dirigente Celani perché non attiene
alla mozione che è stata presentata, nella maniera più assoluta, perché non si dice quello
che lui asserisce nel parere contrario, all'interno della mozione. Per questi motivi
voteremo ovviamente, visto che lo proponiamo, a favore di questo emendamento.

PRESIDENTE:
Santorelli, prego.

CONSIGLIERE SANTORELLI:
Volevo dire una cosa rispetto a questo emendamento. In effetti, due anni fa, se non
sbaglio, due o tre bilanci fa, tre bilanci fa, ci fu una mozione di maggioranza al bilancio
che prevedeva la riduzione dell'indennità di carica al Sindaco e agli Assessori, cosa che
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poi è stata applicata durante il mese di luglio - il collega Aguzzi si ricorderà di questo -
per riservare delle somme che non erano state previste a bilancio, fu un accordo di
maggioranza. Quindi veramente trovo inspiegabile questo parere contrario perché,
appunto, come diceva il collega Delvecchio, non è che stiamo a sindacare sul numero
degli Assessori, anche se, appunto, questo Consiglio comunale ha votato una mozione per
la riduzione, ma qui si parla di ridurre eventualmente il compenso e quindi può essere una
riduzione del compenso, può essere che un Assessore può decidere di impegnarsi
gratuitamente, insomma, ci sono tante possibilità, tutto a favore del fondo anticrisi, cosa
che riteniamo buona e giusta, per portarlo da 80 mila a 120 mila euro, quindi con un
aumento di 40 mila euro, perché è inutile che ci riempiamo tutti la bocca sempre con la
crisi, la crisi, la crisi, il fondo anticrisi. Poi ricordo che gli anni scorsi, quando non si
riuscivano a mettere determinati fondi, sembrava che cascava il mondo; oggi l'avete voi
la possibilità di dare un segnale diverso, noi vi diamo la possibilità, oggi, di darlo.

PRESIDENTE:
Grazie, Santorelli.
La parola a Aguzzi.

CONSIGLIERE AGUZZI:
Stavo chiedendo ai colleghi il senso di questa cosa perché non l'avevo seguita
attentamente...

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
No, non è uno degli emendamenti che ho firmato io, quindi non l'avevo approfondito, non
lo conoscevo esattamente. Mi ha stimolato, come dice spesso Paolini, questa discussione,
il fatto che praticamente si chiede di rimpinguare un fondo anticrisi eliminando le spese
per un potenziale nuovo Assessore, quello che il PD le chiede insistentemente di
assegnare ad uno della loro parte, Sindaco. Io credo che, in un momento come questo,
andare a dire ai fanesi, ai cittadini - che ovviamente hanno sempre maggiori difficoltà
nella vita quotidiana di ogni giorno e lo vediamo anche sulla pelle di ognuno di noi
indipendentemente dai ruoli e dallo stato in cui viviamo, stato di disagio o agio tutto
opinabile - che dopo un anno dall'insediamento dell'Amministrazione si fa una forzatura
alla legge e al regolamento che prevede 6 Assessori, poi dà la possibilità di arrivare a 7
con determinate caratteristiche eccetera eccetera, ecco, andare ad interpretare
volutamente quella legge per poter inserire un ulteriore Assessore, con un aggravio
ulteriore di spese e quant'altro, credo che sarebbe una cosa sinceramente fuori luogo. Se
la fate io sono contento perché accelerate proprio la ritrosia che la città ha già verso di
voi, quindi l'accelerate se lo fate, però sinceramente penso che fareste una grossa
stupidaggine, soprattutto in un momento come questo. E allora questo emendamento che
va proprio nel senso di poter evitarvi una peregrina figura da qui ai prossimi mesi o
prossime settimane, già con tutte le cagnare che già avrete in casa per ristabilire i ruoli
dopo queste elezioni regionali... io credo che questa cosa ve la possiate risparmiare e fare
una bella figura votando a favore di questo emendamento andando a favorire un fondo
che, seppure di non grande entità, incoraggia e muove parecchio rispetto ad un fondo,
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appunto, anticrisi che vada a favore anche delle eventuali imprese, perché sarebbe la cosa
più utile probabilmente, al di là di dare soldi al bisognoso, in qualche modo incrementare
un fondo a favore delle imprese, che implementi gli eventuali prestiti anche bancari e
possa in qualche modo dare sostegno e garanzia a questi, io credo che sia una cosa molto,
molto positiva.
Pertanto, vi invito a votare a favore di quest’emendamento. Non vedo perché non
dovreste farlo. A tal proposito, ripeto ancora una volta, poiché dite sempre che
l'opposizione fa proposte strumentali, ditemi se questa è una proposta strumentale. Non
credo che una proposta di questo genere sia strumentale.
Allora, Consiglieri, vi guardo e, umanamente, al di là dei ruoli, vi chiedo: quando dite che
l'opposizione fa solo strumentalizzazioni, ci credete o lo dite perché vi dicono di dirlo?
Ve lo chiedo perché stiamo proponendo emendamenti molto seri – molto seri! –, limpidi,
almeno la maggior parte lo è, non dico che in mezzo non ce ne sia qualcuno furbesco, ma
voi regolarmente non ne accogliete neanche uno. Non solo stasera, nel corso di
quest’anno non ricordo una sola cosa che avete accolto proveniente dalla minoranza.

(Intervento fuori microfono)

CONSIGLIERE AGUZZI:
La mozione del collega Delvecchio l’avete accolta per sbaglio.
Ebbene, possiamo tranquillamente dire che non brillate molto in termini di apertura
mentale. È questo che voglio dire: non state brillando molto quanto ad apertura mentale.
Ora, mentre dal PD me lo aspetto, so che è così perché provengo da quell'area – quando
quelli del PD ancora non erano democristiani ma erano comunisti –, mi meraviglio di più
per altre realtà che sono un po' più aperte e laiche, che io ho sempre ammirato un po’ di
più nella mia vita. Mi riferisco all'area laica socialista, alla quale storicamente sono
sempre stato molto vicino, perché io, quando ero nel PCI, facevo parte dell'area
migliorista, quindi ero sempre l'uomo di destra all'interno del PCI. Ecco, si tratta di
un'area che non solo mi ispira più fiducia, mi piace, ma è un'area che so che
tendenzialmente recepisce meglio le situazioni. Di conseguenza, quest'atteggiamento da
parte di quell’area mi meraviglia un po’. Il PD non mi sorprende, anche perché non
approfondiscono, non ci arrivano, loro dicono: “bisogna dire di no, perché loro sono
all'opposizione”… era l'ordine di partito. Il problema è che una volta c'era Berlinguer,
adesso avete … purtroppo, e c'è una bella differenza effettivamente.
Per concludere, dichiaro che io voterò a favore di quest’emendamento. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Aguzzi.
È iscritto a parlare il consigliere Delvecchio. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Grazie, Presidente. Solo per aggiungere, rispetto al mio precedente intervento, visto che
si parlava di fondi, che non riusciamo ad approfondire in maniera adeguata molti aspetti
di questo bilancio, che in effetti abbiamo valutato in maniera poco analitica, forse troppo
sintetica, anche per quanto riguarda la presentazione. Infatti, ricordo che in passato,
quando si discuteva il bilancio, tutti gli assessori portavano la propria relazione al
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bilancio. Questa sera, invece, abbiamo fatto una presentazione del bilancio con cinque
parole in croce. Mentre ricordo che in passato ogni assessore portava la sua relazione al
bilancio, dicendo: “quest'anno faremo, questo, questo e quest’altro”.
D’altra parte, c'è la relazione al bilancio all'interno dei documenti che ci sono stati
consegnati (mi riferisco alla relazione scritta), ma nessuno ha presentato i suoi…

PRESIDENTE:
Non c’è la relazione scritta? Certo che c'è la relazione scritta.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Ho detto che c’è la relazione scritta. Voglio dire, però, che tutte le volte precedenti, in
occasione dell'approvazione del bilancio, ogni assessore presentava la propria parte del
bilancio …

PRESIDENTE:
Io non li ho mai sentiti.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Non li ha mai sentiti? Non è uguale per tutti, nel senso che c'è la parte che afferisce al
bilancio, la parte che afferisce al sociale, ai servizi educativi, eccetera, e poi veniva
fornita la relazione cartacea.
Ma proprio perché il bilancio non è stato approfondito in maniera esaustiva, forse i
consiglieri non sono a conoscenza – probabilmente non lo sono – dei tagli, ché di questo
stiamo parlando… Nel frattempo, mi toglie il tempo, Presidente?

PRESIDENTE:
Consiglieri, non interrompete, più interrompiamo il consigliere Delvecchio, più tardi
andiamo a letto, o, meglio, presto.

(Vari interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
È una proposta?

(Vari interventi fuori microfono)

PRESIDENTE:
Colleghi, per cortesia non interrompete. Prego, consigliere Delvecchio.

CONSIGLIERE DELVECCHIO:
Visto che non abbiamo valutato il bilancio in maniera approfondita, in particolare nei
suoi aspetti riguardanti il sociale, visto che quest’emendamento si occupa proprio di
questo, ossia del fondo anticrisi, quindi delle persone in difficoltà, vorrei – al solo scopo
di rendervi edotti in tal senso, perché siete rimasti stupiti prima, evidentemente il bilancio
l'avete letto poco e male – portarvi a conoscenza dei tagli che ci sono stati nel settore del
sociale, come dicevo prima, perché ci sono stati …
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(Vari interventi fuori microfono)


CONSIGLIERE DELVECCHIO:
… evidentemente l’avete letto poco e male. Per esempio, il capitolo 120214510 passa da
189 mila euro a 143 mila euro, con 46 mila euro in meno negli interventi socio-economici
a favore delle fasce deboli. Ma potremmo parlare anche del capitolo tagliato per 23 mila
euro, il capitolo 120413310 – spese per interventi in contrasto all'esclusione sociale e
prestazione di servizi – tagliato di 23 mila euro. O vogliamo parlare dei 170 mila euro
che sono stati tagliati al capitolo … scusate, non lo trovo. O degli 85 mila euro che non ci
sono stati per il potenziamento del fondo per la non autosufficienza?
C'è poco da ridere, se non le interessano gli anziani, faccia lei, Consigliera.
Oppure, come dicevo prima, vogliamo parlare dei 170 mila euro che sono stati tagliati
alla prestazione di servizi ai disabili? Per un totale di 337 mila euro, a paragone tra questo
bilancio di previsione e quello dell'anno precedente. In realtà, se andate a paragonarlo a
quello dell'anno prima, perché già l'anno scorso il taglio è stato bello sostanzioso, vedrete
– basta andare a vedere i bilanci precedenti – che nella spesa per il sociale troverete una
differenza che va dagli 800 mila ad 1 milione 200 mila euro.
Pertanto, mettere un emendamento con 40 mila euro in più nel fondo anticrisi, ovvero per
i disoccupati, mi sembra poca cosa rispetto a quello che potevate fare all'interno del
bilancio e non avete fatto. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Delvecchio.
È iscritto a parlare il consigliere Severi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE SEVERI:
Grazie, Presidente. Intervengo perché dopo una certa ora non ho più sonno, quindi
possiamo andare avanti anche fino alle 4,00 del mattino…

(Vari interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE SEVERI:
Scherzi a parte, devo dire che non si possono presentare emendamenti con il badile, ché
questa altro non è che una badilata di emendamenti che non hanno una sostanza.
A mio avviso, se fossero stati presentati quattro, cinque emendamenti interessanti, con
dei progetti alternativi, si poteva anche ragionare sui progetti.
Noi oggi facciamo demagogia quando parliamo della crisi, perché nessuno di noi sa
davvero che cosa significa crisi, nessuno di noi lo sa. A tal proposito, voglio ricordare che
in passato furono stanziati dei fondi anticrisi, peccato che non furono spesi e che ci
furono degli avanzi sul fondo anticrisi. Forse che allora non c'era la crisi, collega
Santorelli? Forse che allora non c'era la crisi, collega Delvecchio? La crisi c'era anche tre
anni fa, cionondimeno i fondi anticrisi non furono spesi.
Che cosa voglio dire? Che non dobbiamo sempre riempirci la bocca di questi fondi
anticrisi; piuttosto cerchiamo di costruire progetti contro la crisi. Se questo
emendamento, invece che essere fatto con il badile, fosse stato fatto con il bisturi, forse
da questa discussione sarebbe venuto fuori qualcosa di più interessante.
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Invece oggi che cosa diciamo? Tagliamo i soliti fondi alla politica che costa troppo e
andiamo a metterli nella crisi. Ma quale crisi? Mi dica lei, consigliere Delvecchio, dove li
volete mettere? Perché se noi parliamo ancora di crisi, senza specificare che cos'è oggi la
crisi, e come oggi noi vogliamo dare una risposta a questa crisi, noi parliamo solo per fare
un po' di retorica.
Ebbene, in questo progetto di bilancio è stata individuata una somma sostanziosa per
andare incontro ai problemi della crisi con dei progetti. Ora, se vogliamo fare di tutta
l’era un fascio dicendo: “tanto c'è la crisi, buttiamoci dentro 40 mila euro”, e li tagliamo
alla politica, perché fa sempre tanto chic togliere fondi alla politica, secondo me,
facciamo un grande errore. Significa lavorare con il badile, quando serve lavorare con il
bisturi. Pertanto, esprimerò voto contrario a quest’emendamento. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Severi.
Per il parere della Giunta, ha facoltà di intervenire l'assessore Bargnesi. Prego.

ASSESSORE BARGNESI:
Grazie, Presidente. Il parere della Giunta è contrario. Per la verità, dovrei aggiungere
qualcosa, ma data l'ora non lo faccio. Grazie.

PRESIDENTE:
Grazie, assessore Bargnesi. Apro la procedura di votazione sull'emendamento n. 7.
Dichiaro chiusa la procedura di votazione. Presenti 19, votanti 19, favorevoli 4, contrari
15. L'emendamento n. 7 è respinto.
Sono le ore 2,33 del 30 giugno. Ci aggiorniamo a venerdì prossimo.
La seduta è tolta.

(Ore 2:33)

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