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Gaetano Oliva La voce e la parola 1

Segreti della voce

La voce si può definire come un insieme di suoni di infinita ricchezza, prodotti dal più sofisticato
strumento musicale che, contro ogni evidenza, non si sa suonare o, piuttosto, di cui generalmente
non si sfruttano tutte le possibilità. La voce è data dalla vibrazione delle corde vocali, che
potrebbero essere immaginate come una serie di sottili corde di violino tese lungo il collo.
Le corde vocali, in realtà, non sono che due e assomigliano a labbra carnose, situate
trasversalmente nella gola, all'altezza del pomo d'Adamo. Inoltre hanno dimensioni ridotte: due
centimetri di lunghezza, cinque millimetri di larghezza e tre millimetri di spessore. In breve,
funzionano nel seguente modo: quando non si parla, sono aperte e scostate all'indietro; quando si
parla, avanzano, si chiudono e vibrano al passare dell'aria emanata dai polmoni. Un simile lavoro,
semplice in apparenza, comporta al contrario l'impiego di ben ventisei muscoli, escludendo quelli
addetti alla respirazione: per questo i cantanti e gli attori devono "scaldarsi" prima di ogni
esibizione.
La voce umana è uno strumento che emette suoni con frequenze che variano dai 200 Hz per
una donna adulta ai 100 Hz per un uomo; per quanto riguarda i bambini, al momento della nascita,
la loro voce ha una frequenza di 440 Hz, che diminuisce con l’allungarsi delle corde vocali durante
la crescita. Come tutti gli strumenti, anche questo è molto fragile. I danni subiti dalla voce possono
essere dovuti al suo continuo impiego, alla contrattura delle spalle e del collo...

...Spesso le persone sentono il desiderio di esprimere dei suoni, i più disparati, che non hanno niente
a che fare con un discorso corretto e comprensibile. Questo bisogno di andare oltre le parole, di
esercitare liberamente la propria vocalità, può essere soddisfatto proprio attraverso un particolare
lavoro sulla voce.

Patrizia Ercole © Teatro & Contorni 2007


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Partendo dall'emissione delle vocali e procedendo con altri esercizi, si può arrivare ad una
libertà vocale in grado di consentire una più ricca utilizzazione della voce, sia a livello individuale
che a livello collettivo, in quanto aumenta la capacità di emissione e permette a ciascuno di sfruttare
al meglio e con maggiore coscienza le proprie possibilità vocali, scoprendo e sperimentando suoni
nuovi, che si allontanano da quelli stereotipati.
Di seguito sono indicati alcuni esercizi (che nascono da un lavoro impostato sulla ricerca) da
eseguire da soli o all'interno di un gruppo, sotto la guida di un maestro. È interessante notare come,
partendo da un esercizio di qualsiasi tipo, verbale o non verbale, e apportandogli opportune
modifiche, ogni individuo possa esplorare la potenzialità della sua voce; durante l'esecuzione infatti
si creano condizioni fisiche che comportano l'utilizzo di risonatori diversi, provocando la variazione
dei toni e delle risonanze della voce.

Risonatori

I “risonatori”, termine puramente convenzionale, sono quelle parti del corpo che hanno la funzione
di amplificare e variare la portata del suono emesso comprimendo la colonna d'aria inspirata nella
parte del corpo scelta come amplificatore sonoro. Se li usa in modo corretto, l'attore ha
l'impressione di parlare con la parte del corpo in questione, ad esempio con la testa, che è un
risonatore superiore, o con il ventre, che invece è un risonatore inferiore; oltre a quelli citati, può
esistere una gamma praticamente infinita di risonatori: naso, schiena, spalle, maschera facciale.

Esercizi
Esercizi sull'uso del diaframma

 In posizione supina, con le ginocchia alzate, piegate e unite, e con i piedi a terra distanziati.
Inspirare. Pausa di tre secondi circa. Espirare emettendo il suono p ad intervalli regolari, non
troppo rapidi, per tutta la durata dell'espirazione. Le differenze di pressione prodotte dal
suono p sugli organi respiratori si ripercuotono con piccoli colpi sul diaframma, il quale, a
sua volta, li trasmette alla parete addominale.
 In piedi, gambe leggermente divaricate. Inspirare attraverso il naso. Pausa. Espirare
emettendo i suoni p, l, v, s, m o le vocali a, e, i, o, u (una per ogni espirazione) mantenendo
il volume costante e moderato, controllando che la contrazione della parete addominale
avvenga lentamente e gradualmente, sovrapposta a una decontrazione altrettanto lenta del
diaframma e dei muscoli intercostali.
 In piedi, gambe divaricate. Appoggiare le palme delle mani sul diaframma. Inspirare
attraverso il naso. Pausa. Espirare controllando che il rilassamento della parete addominale
avvenga il più lentamente possibile. Durante l'inspirazione, è facoltativo emettere delle
parole, dei suoni o le vocali (una per volta partendo dalla a, e, o, e dopo un periodo di
allenamento, la i e la u).

Esercizi per la forza vocale

I seguenti esercizi possono essere eseguiti da soli o in gruppo.


 Sviluppare la forza vocale aumentando la capacità di respirazione. Inginocchiati sul
pavimento, con le mani giunte mollemente dietro la schiena, appoggiare la fronte a terra
cercando di sentirsi completamente rilassati. Chiudere gli occhi ed inspirare lentamente
mentre si porta il corpo in posizione verticale fino a sedersi sui talloni. Partire dal fondo
della spina dorsale in modo che la testa sia l'ultima a sollevarsi. Mentre si alza la testa,
cominciare ad espirare emettendo un prolungato oh; ritornare poi nella posizione di partenza
abbassando nuovamente la fronte sul pavimento. Mentre si esegue questo movimento,

Patrizia Ercole © Teatro & Contorni 2007


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lasciare che il suono oh si trasformi, tenendo la bocca chiusa, in un mm. Ripetere l'esercizio
dieci volte e non interrompere il ritmo, contando con le dita gli ohhmm emessi. Questo
esercizio serve a sviluppare la capacità respiratoria, e in breve tempo si potrà essere in grado
di emettere un suono sempre più a lungo.
 Sviluppare la capacità di emettere la voce. Seduti a gambe incrociate sul pavimento, darsi
dei leggeri colpi sulla faccia con le mani: prima sulle guance, poi con una mano colpire
dietro la testa e con l'altra la fronte. Continuare così finché non ci si senta abbastanza
stimolati. In seguito stringere le mani, serrare le mascelle e stringere gli occhi, le labbra e le
mani. Rilasciare aprendo le mani e gli occhi, spalancando la bocca e tirando fuori la lingua.
Ripetere tutto questo esercizio per sei volte. Gradualmente, attraverso continue tensioni e
rilassamenti, si arriva ad una sensazione di estrema vitalità. Ora inspirare ed espirare a bocca
chiusa, emettendo il suono mm e producendo una vibrazione delle labbra. Concentrandosi,
bisogna essere in grado di spostare la vibrazione ottenuta a labbra chiuse in corrispondenza
di un'altra parte del viso. Si consiglia di mettere la mano sulla guancia, sul naso o sulla
fronte per percepire la vibrazione.

Vocalizzi

 In seguito ad un'inspirazione diaframmatica, l'aria viene trattenuta per alcuni instanti, poi il
fiato viene emesso, fino all'esaurimento, sulla vocale i. È importante sottolineare che il fiato
va preso in una sola volta e speso tutto insieme lentamente. Lo stesso procedimento deve
essere seguito per le altre vocali, rispettivamente per la e, a, o, u.
• Variazioni di tono con la vocale "a"
Tono alto → aaaaaaa
Tono medio → aaaaaaaa
Tono basso → aaaaaaaa
• Variazioni di volume con la vocale "A"
Volume basso → AAAAA
Volume medio → AAAAA
Volume alto → AAAAA

Variazioni di tono della voce di petto

L'esercizio permette la scoperta delle possibili variazioni di tono della voce di petto attraverso
l'utilizzo dei muscoli addominali.
 Posizione eretta. Contrarre e rilasciare i muscoli dell'addome alternativamente nella parte
alta, bassa, destra e sinistra; emettere un suono (che successivamente potrà essere sostituito
dalle parole). La capacità di rilasciare e contrarre i muscoli dell'addome nel punto desiderato
richiede un allenamento fisico che potrà essere realizzato attraverso esercizi addominali, in
particolare di compressione.

Esercizio di compressione

Sdraiarsi a terra, sollevare le gambe flesse ad angolo retto, incrociare i piedi o appoggiarli su un
supporto, ruotare la testa in avanti, verso le ginocchia, ed espirare. Appoggiando una mano sotto lo
sterno, si dovrebbe avvertire la contrazione dei muscoli addominali; in base alla direzione in cui si
spinge la testa (avanti, destra, sinistra), si ottiene infatti la compressione dei muscoli addominali in
punti diversi. L'allenamento creerà una memoria di quanto sperimentato, permettendo di simulare,

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stando in piedi, la condizione di compressione ottenuta durante l'esercizio fisico e quindi di svolgere
l'esercizio vocale.

Variazioni di tono della voce

L'esercizio permette la scoperta delle possibili variazioni di tono della voce attraverso l'utilizzo
delle diverse casse di risonanza. .
 Posizione eretta. Respirare in modo tale da avvertire la colonna d'aria inspirata salire
dall'addome, attraverso il torace, fino alla testa. Spingere verso il basso i muscoli addominali
e del retto, immaginando di comprimere il flusso d'aria nella parte inferiore del torace, ed
emettere un suono. Portando una mano sul petto, si dovranno avvertire le vibrazioni.
Lasciare che il flusso d'aria salga attraverso la gola e raggiunga i risonatori di testa;
mantenere il capo diritto, la bocca e la laringe aperte in posizione di sbadiglio. Si dovranno
avvertire le vibrazioni nella parte frontale ed occipitale del capo.

Esercizio propedeutico alla respirazione ventrale

Inginocchiarsi e poggiare il busto sulle ginocchia in modo tale da avvertire con maggiore intensità
la contrazione e il rilascio dei muscoli addominali nell'atto della respirazione; successivamente
cercare di riprodurre la situazione sperimentata, mantenendo la posizione eretta.

Esplorazione delle sonorità della voce

L'esercizio di immaginazione vocale permette di esplorare e conoscere le sonorità della voce


creandone una memoria.
Mentre si cammina, sperimentare diversi passi; definito il movimento, associare ad esso un suono
che varierà automaticamente al variare del passo. Da fermi, emettere suoni o parole immaginando di
disegnare i movimenti precedentemente eseguiti, utilizzando come strumento-matita la voce, che
andrà a toccare sonorità diverse rispondenti a risonatori diversi.

Esercizi di variazione del tono e del volume

• Seduti in cerchio. Un allievo pronuncia una parola qualunque, ad esempio "casa", o una
frase qualsiasi articolando con attenzione le vocali e le consonanti e producendo, a ciascun
giro, variazioni sia di tono, sia di volume o di entrambi. I componenti del gruppo dovranno
riprodurre la parola nello stesso modo.
• Seduti in cerchio. Ogni allievo pronuncia una composizione di sole vocali, ad esempio
ooouuuaaaeee, variando il tono ed il volume. Ciascun componente del gruppo la ripeterà,
cercando di mantenere inalterata tale composizione fino all'ultimo partecipante.
• Il gruppo si divide: ogni sottogruppo compone un determinato suono di sole vocali
(esempio: ooo-uuu-aaa-eee) e lo fa ascoltare agli altri. Poi, insieme, guidati dal maestro che
fungerà da "direttore d'orchestra", eseguiranno le loro composizioni. Le variazioni
all'interno delle composizioni sono lasciate alla scelta del sottogruppo. Il maestro può, a sua
discrezione, in accordo con i partecipanti, intervenire sul tono e sul volume alzandoli o
abbassandoli.

Esercizi di rafforzamento della voce

• In piedi, con le gambe divaricate. Inspirare. Pausa. Espirare emettendo le vocali in modo
leggero e sempre sullo stesso tono naturale, aumentando il volume fino al massimo e

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diminuendolo fino al sussurrato. Fare attenzione a variare solo il volume e non il tono della
voce.
• In piedi. Inspirare. Pausa. Espirare emettendo le vocali nel tono naturale, variando il volume
da bassissimo ad altissimo.
• In piedi, gambe divaricate. Inspirare. Pausa (tre secondi circa). Espirare emettendo le vocali
nel tono naturale, variando il volume da minimo a massimo per tornare al minimo;
continuare in questo modo, utilizzando fino ad esaurimento l'aria inspirata.
• In piedi. Inspirare. Pausa. Espirare emettendo il suono nnnnnnn nel registro alto (testa),
sostituendolo con il suono mmmmmm nel registro medio (bocca-petto) e terminando con una
vocale nel registro basso (bacino-ventre), mantenendo sempre la stessa impostazione di
voce, utilizzando un volume basso e sempre con lo stesso fiato inspirato. Invertire poi le
tappe dell'esercizio, emettendo per prima una vocale nel tono basso, e risalire.
• In piedi. Inspirare. Pausa. Emettere una vocale a scelta, partendo dal tono più acuto
raggiungibile dall'allievo, e velocemente raggiungere il tono più grave possibile mantenendo
l'emissione della vocale, fino ad esaurimento dell'aria inspirata, su questa tonalità.

Esercizio di rafforzamento e impostazione della voce

Ripetere gli esercizi utilizzando le seguenti parole (in sostituzione delle vocali e dei suoni nnnnn e
mmmmm): nanna, naia, nero, nonno, noto, nuoto, nuvola, mamma, mannaia, mela, meta, mimetica,
mimo, mondina, modo, muto. Espirare ed emettere la parola scelta variando il tono da alto a medio
per arrivare al basso, il tutto in un unico fiato. L'emissione della voce deve rimanere leggera, chiara
e distaccata. Utilizzare sempre un punto di riferimento, ad esempio la parete di fronte, a cui
indirizzare il suono, e di motivare gli esercizi di emissione e respirazione. Durante l'emissione della
voce è possibile mantenere il corpo in movimento camminando, correndo, sedendosi ecc.

Esercizi di estensione vocale

• In piedi, rilassati davanti a un punto di riferimento, ad esempio una parete. Inspirare. Pausa.
Espirare immaginando di dover verniciare la parete con le vocali, utilizzando dei registri alti
(direzione soffitto), medi (davanti a voi), bassi (pavimento), servendosi della mano come di
un pennello. Cercare di variare i toni utilizzati passando con elasticità da quello alto a quello
basso. Il volume deve rimanere costante e l'emissione leggera, precisa e pulita. Inspirare
ogni volta che l'aria starà per terminare, continuando l'esercizio.
• Sdraiati sulla schiena e rilassati. Inspirare, Pausa. Espirare sbadigliando rumorosamente ed
emettendo una gamma di suoni, versi, rumori qualsiasi, utilizzando un volume sostenuto
fino a raggiungere la posizione eretta, possibilmente con un unico fiato.
• A terra sdraiati sul ventre. Strisciare ed inspirare contemporaneamente; tutto il corpo deve
aderire al terreno, soprattutto con la zona ventrale-addominale. Rivolgere lo sguardo verso il
pavimento ed e mettere dei suoni o delle vocali, utilizzando un suono basso originato da un
risonatore ventrale; alla fine dell'espirazione, quando il fiato sarà sul punto di esaurirsi,
alzarsi in piedi, inspirare nuovamente ed espirare emettendo lo stesso suono scelto, o la
vocale, utilizzando una sonorità media (petto, bocca, collo, spalle) fino alla fine
dell'espirazione, dirigendo il suono verso la parete di fronte. Inspirare nuovamente e buttarsi
a terra con la schiena rivolta al pavimento e lo sguardo al soffitto; emettere lo stesso suono
scelto o la vocale, utilizzando una sonorità alta (testa, naso ecc.). L'esercizio deve essere
spontaneo: cercare di essere rilassati, di non pensare alla voce. E importante non forzare
l'emissione, che deve risultare leggera, fluida, pulita.

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Esercizio di estensione vocale e articolazione

In piedi, camminando. Inspirare, Pausa. Cantare (la la la le le le ecc.) utilizzando un tono medio.
Variare le tonalità a piacere.

Esercizi di articolazione

• L'esercizio impegna le labbra. Ripetere:


ba ba ba ba ba ba
pa pa pa pa pa pa
• L'esercizio impegna labbra e denti. Ripetere:
va va va va va va
fa fa fa fa fa fa fa
• L'esercizio impegna labbra e risonanza di naso:
ma ma ma ma ma ma.
• L'esercizio impegna punta della lingua e denti:
da da da da da da
ta ta ta ta ta ta ta
za za za za za za
sa sa sa sa sa sa
• L'esercizio impegna punta della lingua, denti e naso:
na na na na na na
• L'esercizio impegna punta della lingua e palato:
la la la la la la ra ra ra ra ra ra
• L'esercizio impegna prima dorso della lingua, palato, denti e naso:
gna gna gna gna gna gna;
poi solo dorso della lingua e palato:
ga ga ga ga ga ga
• Articolare chiaramente i seguenti gruppi consonantici:
bla bla bla bla bla bla bra bra bra bra bra bra
cla cla cla cla cla cla cra cra cra cra cra cra
gra gra gra gra gra gra sbra sbra sbra sbra sbra sbra
scra scra scra scra scra scra sda sda sda sda sda sda
sdra sdra sdra sdra sdra sdra sfa sfa sfa sfa sfa sfa
sfra sfra sfra sfra sfra sfra sgra sgra sgra sgra sgra sgra
sla sla sla sla sla sla sma sma sma sma sma sma
sna sna sna sna sna sna spa spa spa spa spa spa
spla spla spla spla spla spla spra spra spra spra spra spra
sta sta sta sta sta sta stra stra stra stra stra stra
sva sva sva sva sva sva tra tra tra tra tra tra
gna gna gna gna gna gna gli gli gli gli gli gli
glo glo glo glo glo glo glu glu glu glu glu glu

Può essere utile eseguire gli esercizi controllando, attraverso uno specchio, i movimenti delle varie
parti del corpo chiamate in causa. Per ottenere una buona articolazione, occorre allenare le zone
della maschera facciale, che entrano in gioco in modo diverso a seconda del suono emesso. Infatti
prendere coscienza dell'articolazione significa anche essere in grado di correggere alcuni errori di
pronuncia.

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