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Università di Padova - Dipartimento di Fisica e Astronomia 

Corso: Sperimentazioni di Fisica 1 - Canale M-Z. 


Anno accademico: 2022-23. Docenti: D. Mengoni, M. Doro

Gruppo 15
Anna Silvia Pepice - - anna.silvia.pepice@studenti.unipd.it
Nicola Pellegrini - - nicola.pellegrini@studenti.unipd.it
Anna Mori – 2075441 - anna.mori.2@studenti.unipd.it

Data consegna relazione: 20/04/2023

Stima dell'accelerazione di gravità con pendolo di Kater

Obiettivi dell’esperienza

Gli obiettivi dell’esperienza del pendolo di Kater sono i seguenti:


1) determinare una stima dell’accelerazione di gravità g (a Padova), il più possibile accurata e
compatibile con il valore noto (9,806 m/s2), servendosi di misurazioni effettuate in due
campagne di presa dati;
2) studiare l’andamento di diversi set di misure ripetute, analizzare e graficare i dati con lo
scopo di individuare le posizioni (sull’asta del pendolo) tale per cui si ha l’isocronia;
3) ipotizzare i fattori che possono rappresentare fonti di incertezza ed errore e studiarne gli
effetti sulle misure dirette e indirette.

Anzitutto cerchiamo di capire quali sono le differenze tra pendolo semplice e pendolo reversibile.
Il pendolo fisico è un solido qualsiasi che oscilla attorno ad un asse fisso (asse di sospensione), sotto
l'azione della forza peso. Il periodo T dell'oscillazione dipende dalla forma e dalla distribuzione
della massa (cioè dal momento d'inerzia I rispetto all'asse di sospensione), dal valore della costante
di accelerazione di gravità locale g e dall'ampiezza massima delle oscillazioni.

Tuttavia, nel limite delle piccole oscillazioni, la dipendenza dall'ampiezza dell'oscillazione è


trascurabile (isocronia delle piccole oscillazioni), per cui esiste una relazione tra le sole grandezze
T, g e I. Ciò suggerisce la valutazione di g a partire dalla misura del periodo T e del momento di
inerzia I del pendolo: nella pratica questo procedimento non viene adottato, principalmente perché
le misure di grandezze dinamiche quali il momento di inerzia, sono meno precise di quelle
effettuate su altre grandezze.

Il pendolo reversibile elimina questa difficoltà, riducendo la misura di g a quella di una serie di
lunghezze e di intervalli di tempo.
Introduzione teorica

Si consideri (Fig. 1) un corpo rigido vincolato a ruotare


attorno all'asse di traccia O (asse di sospensione), rispetto
al quale il corpo abbia un momento di inerzia I. Il suo
moto è regolato dall'equazione del momento assiale
(seconda equazione cardinale del moto):

d LO ,O ext
=❑O , O
dt

Dove il termine a sinistra dell’equazione rappresenta la


derivazione rispetto al tempo del momento angolare e
quello a destra il momento della risultante delle forze
esterne, entrambi riferiti all’asse di sospensione. Fig. 1. Corpo rigido di massa m vincolato a ruotare
attorno ad un asse fisso O non verticale e non
Nel caso di un campo gravitazionale uniforme, il passante per il baricentro;  angolo di rotazione, h
distanza tra asse di rotazione e baricentro CM.
momento❑ext O ,O  può essere espresso come il momento della
risultante delle forze applicata al centro di massa CM del
corpo. Ne segue che

❑ext
O ,O =−mgh sin

con m massa totale del pendolo,   l’angolo formato dal piano verticale e da quello contenente l'asse
di sospensione e il centro di massa, h la distanza di CM da tale asse.
d
Essendo LO , O=I , l'equazione del moto diventa
dt

d2
I 2
=−mghsin
dt

L'equazione differenziale ottenuta non è lineare e quindi non è integrabile elementarmente.


Limitandoci però ad oscillazioni del corpo con angolo massimo  sufficientemente piccolo; il
termine non lineare dell'equazione potrà essere approssimato come sin  ~ , ottenendo
2
d
I 2
=−mgh
dt

L'errore introdotto nella descrizione del moto da questa approssimazione viene valutato nella
sezione dedicata agli errori sistematici; ai fini della misura di g si trova che per angoli massimi di
oscillazione o <10o , l'errore relativo sistematico introdotto è minore di 0.1%

L'equazione risultante è quella di un moto armonico, di periodo

T =2 π
√ I
mgh

Nel caso in cui il pendolo sia semplice (cioè la massa sia concentrata in un punto materiale, a
distanza L dall'asse di sospensione) avremo I = m L2; h = L e quindi
T semplice =2 π
√ L
g

Nell'approssimazione delle piccole oscillazioni, il periodo del pendolo semplice dipende, oltre che
da g, solo dalla sua lunghezza L. Il confronto con il pendolo semplice permette di introdurre per il
pendolo composto una grandezza caratteristica, la lunghezza ridotta. Definendo come lunghezza
ridotta Lrid  di un pendolo la lunghezza del pendolo semplice isocrono con esso, dalle espressioni dei
periodi precedentemente ricavate otteniamo

I
Lrid =
mh

La lunghezza ridotta di un pendolo ha una interessante proprietà, che


è la seguente. Con riferimento alla Fig. 2, si fissi un punto O' sulla
retta passante per la traccia O dell'asse di sospensione ed il centro
di massa CM, in modo che O e O' distino tra di loro Lrid e si
chiami reciproco di O l'asse passante per O' e parallelo a
O. Dimostreremo che il periodo di oscillazione di un pendolo
fisico è identico su due assi reciproci. 

Per fare ciò, indicheremo con i pedici O oppure O' le quantità


momento d'inerzia I e distanza h del centro di massa dall'asse
di sospensione, riferite rispettivamente alla configurazione
con asse di rotazione O oppure O', e con ICM il momento di
inerzia calcolato rispetto a un asse parallelo a O e O' e passante Fig. 3. Retta su cui si trova O’ passante per O e il
per il centro di massa CM.  centro di massa. O e O’ distano Lrid

Per il teorema di Steiner avremo


2 2
I O=I CM +m hO I O ' =I CM + mhO '

e quindi
2 2
I O ' =I O + m(hO ' −h O)=I O + m( hO ' + hO )(hO ' −hO )

Ricordando la definizione di lunghezza ridotta e che i due assi sono per costruzione a distanza Lrid,
abbiamo

I O=Lrid hO m
hO + hO ' =Lrid

per cui

I O ' =Lrid hO m+ Lrid (Lrid −2 hO )m=Lrid (Lrid −hO )m=L rid hO ' m

Ciò significa che Lrid è la lunghezza ridotta del pendolo anche per l'asse di sospensione O' e quindi
il pendolo sui due assi è isocrono.
Vediamo ora se vale il viceversa: se due assi s e s', con tracce S e S' allineate con il centro di massa
del pendolo, sono isocroni, allora essi sono reciproci.
Dall'eguaglianza dei periodi abbiamo

T O=T O ' =2 π
√ Lrid
g

e quindi, elevando al quadrato e semplificando per

IO I O' Lrid
= =
(mg hO ) (mg hO ' ) g

Utilizzando il teorema di Steiner

( I CM +m h2O ) (I CM + mh2O ' ) Lrid


= =
(mg hO ) (mg h O' ) g

e quindi

I CM +m h2O=Lrid mhO
2
I CM +m hO ' =Lrid m hO '

Sottraendo membro a membro otteniamo


2 2
m(hO −hO ' )=Lrid m(hO−hO ' )

Questa relazione ha due soluzioni

hO =hO '
hO + hO ' =Lrid

Perciò la distanza tra i due assi di rotazione è pari alla lunghezza ridotta del pendolo. Ne risulta che
i due assi di rotazione isocroni sono reciproci solo se il baricentro non coincide con il punto
mediano di O, O'.

I risultati ottenuti danno un'indicazione di come deve essere progettata una misura di g tramite un
pendolo di Kater:
1) Il pendolo deve essere costruito in maniera tale che il suo momento d'inerzia e la posizione
del suo centro di massa rispetto agli assi di rotazione possa essere variata di volta in volta:
ciò viene realizzato utilizzando la massa mobile tra i due coltelli che definiscono gli assi di
sospensione (Fig. 4).
2) In tal modo, con opportuni aggiustamenti della massa mobile, i due assi (fissi) di rotazione
possono essere resi isocroni.
3) Il pendolo deve essere il più possibile asimmetrico rispetto i due assi, in maniera tale da
escludere la configurazione 'simmetrica' rispetto il centro di massa.
4) L'asimmetria viene realizzata introducendo una massa fissa ad un'estremità del pendolo (Fig.
4): questo assicura tra l'altro che la posizione della massa mobile per cui i due assi di
sospensione sono reciproci, cada nella zona dell'asta fisicamente raggiungibile (ad esempio,
la massa mobile non può essere posta a contatto con i coltelli).
5) Raggiunta una configurazione asimmetrica con assi isocroni, la distanza tra questi ultimi è
pari alla lunghezza ridotta del pendolo e quindi è possibile risalire al valore di g tramite una
misura di periodo:
Lrid
g=4 π 2
T
Descrizione apparato strumentale

Il pendolo reversibile è composto da un'asta graduata, dotata di due


coltelli sospensione (distanti l’uno dall’altro (994.5 ± 0.2) mm), con una
massa fissa ad un’estremità ed una scorrevole (Fig. 3) posizionata
arbitrariamente lungo l’asta di lunghezza 1 m e di risoluzione: R = 1
mm. Il tutto viene montato su un dispositivo di sostegno in modo che
l'asta risulti verticale.

Lo strumento è realizzato in maniera tale che i centri di massa delle


varie parti costituenti siano allineati su di una retta, intersecante gli assi
definiti dai coltelli. In tal modo, l'oscillazione del pendolo può essere
confinata (nei limiti sperimentali) ad un piano verticale, ortogonale
all'asse orizzontale di rotazione e passante per il centro di massa del
sistema.

Le misure del periodo di oscillazione vengono effettuate utilizzando


alternativamente i due coltelli di sospensione, al variare della posizione Fig. 3. Pendolo di Kater. Sono
sull'asta della massa scorrevole.Si utilizza un cronometro digitale per mostrati in figura i coltelli, le due
misurare i periodi, la cui risoluzione è R = 0.0001 s, e un computer con masse e l’asta.
il quale abbiamo raccolto i dati registrati dal cronometro.

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