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Una modesta proposta: "interlocutori", non "informatori"

Author(s): Glauco Sanga


Source: La Ricerca Folklorica , Oct., 2007, No. 56, Antropologia del turismo (Oct., 2007),
pp. 131-132
Published by: Grafo Spa

Stable URL: https://www.jstor.org/stable/40205588

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I3i

GLAUCO SANGA
Una modesta proposta: "interlocutori", non "informatori"

l'edizione italiana
È esperienza comune, ad àz\Y Atlan- Il secondo motivo, di natu-
te italo-svizzero
antropologi e linguisti, l'im- (AIS) di Karl ra propriamente scientifica, at-
Jaberg e Jakob
barazzo con cui si maneggia il Jud2, condot- tiene alla definizione del rap-
classico termine di "informa-
to assieme a Serenella Baggio, porto tra il ricercatore e la fon-
le perplessità
tori", che ha di necessità cor- sorte circa la tra- te delle sue conoscenze: non
duzione del termine tedesco dialogo e scambio tra persone,
so nelle ricerche etnografiche e
linguistiche, insieme Sujet (letteralmente
al suo ge- 'soggetto', ma prelievo unidirezionale di
mello deforme "informanti" un francesismo),
- che è stato dati oggettivi (informazioni)
tradotto con l'italiano 'infor- da un contenitore (informa-
preso di peso dall'inglese, sen-
za neanche adattarlo all'am- matore', perché vi corrispon- tore); quindi "oggettivazione"
de funzionalmente, ma non del rapporto, "naturalizzazio-
biente linguistico italiano1.
Ricordo bene, durante il la- ideologicamente. E ricordo be- ne" dell'altro, per dirla con Er-
nesto de Martino - e natural-
voro di cura e traduzione del- ne che proprio questo scarto
ideologico lasciava insoddisfat- mente il massimo strumento
1 Franca Tamisari mi dice che in ni 1020-1932. Lombardia occiden- to l'amico Giovanni Kezich, di oggettivazione è il famoso
inglese la parola informant sÃ- è tale, a cura di Fabrizio Caltagi- non persuaso delle aride ragio- e famigerato questionario, che
diffusa nel linguaggio antropolo- rone, Glauco Sanga, Italo Sordi, ni di uniformità terminologica tanto ha nuociuto e nuoce tut-
gico per eliminare le connotazio- Brescia, Grafo, 2007, pp. 27-44. che venivano addotte. In effet- tora, in etnografia e soprattut-
ni, ancora più negative, di infor- 5 Sui questionari si vedano alme-
ti anch'io ho poi cambiato opi- to in linguistica, quasi sempre
mer, 'informatore della polizia . no: Bruno Pianta, La ricerca "a
nione: nei saggi di commento alla qualità dei dati, sempre al-
2 Karl Jaberg e Jakob Jud, Atlan- prova d'idiota", «La ricerca folklo-
te linguistico ed etnografico dell'Ita- rica» 2 (1980), pp. 109-111; Glau- all'edizione degli inediti lom- la qualità del rapporto5.
lia e della Svizzera meridionale, co Sanga, / metodi della ricerca sul bardi del ricercatore dell' AIS, Proprio la tematica demar-
edizione italiana ridotta a cura di campo, in Dialetti. Realtà e ricerca, Paul Scheuermeier, ho prima tiniana dell'incontro etnogra-
a cura di Fabio Foresti e Alberto A.
Glauco Sanga, traduzione di Se- usato "informatori"3, e poi so- fico6, dello scambio, almeno
renella Baggio, 2 voli., Milano, Sobrero, «Rivista italiana di dialet-
no passato a "interlocutori"4. intenzionalmente paritario, tra
Unicopli, 1987. tologia» 15 (1991), pp. 165-181.
Il termine "informatore" un uomo che chiede e un uo-
3 Glauco Sanga, Scheuermeier 6 Cfr. Ernesto de Martino, Pro-
in Lombardia. Il ricercatore e i
è sgradevole per almeno due mo che sa, consiglia di marca-
messe e minacce dell etnologia in
motivi: il primo è il suo sapore re anche linguisticamente la
suoi informatori, in Paul Scheuer- Furore simbolo valore, Milano, II
meier, La Lombardia dei contadi- Saggiatore, 1962, pp. 133-170; Id., poliziesco - che peraltro ben si qualità del rapporto, denomi-
ni 1020-1952. Lombardia orientale, La fine del mondo. Contributo al- accorda con le finalità recenti e nando "interlocutori", e non
voi. I, Le province di Brescia e Ber- l'analisi delle apocalissi culturali, a remote di tanta antropologia; più "informatori", le persone
gamo, a cura di Giovanni Bon- cura di Clara Gallini, Torino, Ei- e infatti, come l'informatore con le quali lavoriamo nella ri-
fadini, Fabrizio Caltagirone, Ita- naudi, 1977.
lo Sordi. Brescia, Grafo, 2001, di polizia, anche l'informatore cerca etnografica e linguistica
7 Cfr. Franca Tamisari, La logica
pp. 7-22. dell'etnologo è prezzolato, ma - secondo un uso che mi pare
del sentire nella ricerca sul campo.
4 Glauco Sanga, Gli interlocutori Verso una fenomenologia dell'in-
sia questo che quello vengo- si stia già diffodendo, in ragio-
di Scheuermeier, in Paul Scheuer- contro antropologico, «Molimo» 2 no pagati di nascosto, si fa ma ne di una diversa e più matura
meier, La Lombardia dei contadi- (2007), pp. 139-166, che ricorda non si dice. sensibilità dei ricercatori7.

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Nell'introduzione a un re- cerca implicano una consisten- sponsabilizzazione del linguag-


centissimo volume dedicato te varietà di modalità relazio- gio, non solo in relazione al-
nali, e se da un lato è possibile le teorie che si producono, ma
alla pratica etnografica vedia-
mo materializzarsi tutto il di- riconoscere almeno uno degli anche nei confronti delle per-
attori in gioco in tale incontro sone che si incontrano»8.
sagio di cui si è discorso, che
(l'etnografo), rimane tuttavia
è un disagio anche termino- poco condivisibile - e indica- In nota l'Autore insiste an-
i significativi lavori di Johannes
logico: tiva forse di una certa visione
Fabian, Power and performance. cora, e giustamente, sull'im-
egemonica dei saperi - la scel-
Ethnographic explorations throu- «Chi è l'informatore sul cam- portanza delle parole e sul
ta di definire taluni degli al-
gh proverbiai wisdom and theatre
po? È realmente possibile "no- tri attori come "informatori",
"problema della nominazio-
in Shaba, Zaire, Madison, The ne", cioè sulla «necessaria at-
minare" un soggetto informa- secondo quanto la letteratura
University of Wisconsin Press,
tore, costringendolo in una più antropologica ha stabilito. [. . .]
tenzione che bisogna presta-
1990; e di Michael Jackson,
o meno rigida categorizzazione re nel momento in cu si da un
Minima Etnographica: Intersu- A che punto un soggetto divie-
e riassumendo in tale processo ne "informatore"? In che misu- nome»9.
bjectivity and thè Ethnographic
di nominazione una varietà di ra l'etnografo stesso in-forma i Il termine "interlocutore"
Project, Chicago, The Universi-
ty of Chicago Press, 1997. soggetti narranti radicalmen- suoi interlocutori? Perché, es- rappresenta meglio le due sog-
8 Antonio De Lauri, Per intro- te differenti per intenzionalità, sendo l'etnografia qualcosa di gettività in gioco, e allontana
durre una riflessione sull'etnogra- storie e appartenenze? La cate- più di una raccolta di informa-
quella dimensione grettamen-
fia, in Pratiche e politiche dell'et- goria "informatori" potrebbe zioni, si continuano a identifi-
te strumentale, insita nel ter-
nografia, a cura di Antonio De dunque risultare poco adatta care degli "informatori" all'in-
mine "informatore", che non
Lauri e Luigi Achilli, Roma, a sintetizzare le molteplici re- terno del contesto delineato
dovrebbe esistere nella ricer-
Meltemi, 2008 [ma stampato lazioni e gli scambi che si rea- dall'esperienza etnografica? Se
nel dicembre 2007], pp. 9-25, lizzano durante la ricerca etno- è dunque sostenibile un'etica
ca, o che almeno non dovreb-
alle pp. 15-16. grafica. Gli incontri che l'etno- della ricerca, questa deve pas- bere essere cosÃ- patentemen-
9 Ibidem, p. 24. grafo vive durante le fasi di ri- sare senza dubbio da una re- te esibita.

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