Sei sulla pagina 1di 11

POSITIVISMO

Il positivismo è l’affermazione, dal punto di vista filosofico, della rivoluzione


industriale e dello sviluppo scientifico; inoltre affermano che queste trasformazioni
devono essere riprodotte sul piano sociale.
L’ordine borghese è l’espressione della modernità e il momento più alto raggiunto
dalla civiltà.

Il positivismo è un movimento culturale complesso ed è distinto in tre diversi


orientamenti:

1^ ORIENTAMENTO
di tipo sociologico, legato alla filosofia della storia il cui massimo esponente è
COMTE.

2^ ORIENTAMENTO
logico-metodologico, il cui massimo esponente è STUART MILL.

3^ ORIENTAMENTO
evoluzionistico, i cui massimi esponenti sono DARWIN e SPENCER.

Il positivismo nonostante sia un movimento complesso ha comunque alcuni tratti


comuni, cioè comuni a tutti e tre gli orientamenti.

1^ TRATTO
l’idea del primato della scienza e della razionalità tecnica e scientifica; scienza e
razionalità hanno dimostrato di essere utili per l’umanità e portano l’uomo ad una
prospettiva di progresso.

2^ TRATTO
la conoscenza per il positivismo si basa sulla scienza che è capace di guardare i
fatti, i fenomeni e di cogliere le leggi naturali e le relazioni fra essi. La conoscenza
riguarda solo ciò che è osservabile e dev’essere sempre verificata empiricamente.

3^ TRATTO
una critica alla metafisica, ne viene decretato il definitivo superamento; in quanto si
occupa di una realtà che va al di là dei fenomeni e quindi non può essere né
osservata nè conosciuta.

1
4^ TRATTO
dal punto di vista metodologico si preferiscono i procedimenti analitico-osservativi
rispetto alle generalizzazioni e alle intuizioni intellettuali.

5^ TRATTO
si conferma il valore del modello matematico-meccanico, sulla spiegazione dei
fenomeni, contro quello finalistico.

6^ TRATTO
viene definita una nuova divisione dei compiti fra scienza e filosofia, alla scienza è
attribuito il compito di fornire la conoscenza empirica della realtà, mentre la filosofia
dovrà analizzare e sistematizzare le leggi generali scoperte dalle scienze. Quindi per
il positivismo la filosofia non ha un compito autonomo.

7^ TRATTO
il sapere scientifico e tecnico deve diventare un modello anche per la
riorganizzazione sociale, in modo che si liberi dai residui culturali col passato.

8^ TRATTO
una cultura, una società, basate sulla razionalità determinano un rifiuto di qualsiasi
forma di spiritualismo, in questo modo abbiamo un processo di laicizzazione della
cultura che non può più essere soggetta a condizionamenti religiosi.

AUGUSTE COMTE
Secondo comte a partire dalla rivoluzione francese si è sviluppata in occidente
un'immensa crisi sociale, in quanto i valori propri del mondo medioevale ed
illuminista sono stati spazzati via dando un giudizio completamente negativo a ciò
che è accaduto in precedenza (mondo medioevale - illuminista)

Il problema è che aver spazzato via i valori del mondo precedente senza sostituirli
con altri valori ha portato ad un periodo di anarchia morale ed intellettuale.
Quindi diventa urgente un’opera di riorganizzazione della società, cioè una grande
rivoluzione mentale, che instauri un nuovo sistema di verità e conoscenze.

Il punto di partenza di questo nuovo percorso è la costruzione di una NUOVA


SOCIETÀ
↳ che deve basarsi su un nuovo sistema, cioè il sistema POSITIVO, basato sulla
scienza e su una dottrina sociale comune.
La crisi morale in atto, dovuta dall’anarchia, si potrà risolvere solo attraverso
un’azione RAZIONALE sui processi umani e sociali, arrivando ad una nuova scienza
della società → cioè la SOCIOLOGIA

2
Nella nuova società convivranno ed interagiranno 2 elementi basilari: l’ORDINE e il
PROGRESSO. Nella società medievale vi era ordine ma non progresso. Nella
società moderna vi è stato progresso, ma senza ordine, e quindi disordine.
Il passaggio dal disordine all’ordine si fonderà sul consenso del popolo, il quale
riconoscerà l’autorità dei governanti in vista del conseguimento di uno scopo
fondamentale comune, lo sviluppo produttivo e, quindi, il benessere generale.

La base della nuova società sarà l’industria che è la vera e unica fonte di prosperità
e ricchezza, in quanto ciò che va bene per l’industria, va bene anche per la società.
Nella società industriale il potere spirituale spetterà agli scienziati; mentre quello
temporale (di governo) sarà degli industriali.

IL COMPITO DELLA FILOSOFIA


Il compito della filosofia, per comte, è individuare il senso e le fasi dell’intera
evoluzione dell’umanità; cioè una sorta di FILOSOFIA DELLA STORIA, in cui si trae
lo sviluppo culturale, sociale e politico dell’europa.

Secondo comte, lo sviluppo dell’umanità è definito dalla LEGGE DEI TRE STADI,
secondo la quale si è passati nella storia dallo stadio teologico, a quello
metafisico, fino a giungere allo stadio positivo; che tuttavia non è ancora del tutto
realizzato. Ai 3 stadi corrispondono 3 diversi modi di spiegare e di concepire la
realtà; 3 metodi di ricerca e 3 forme di organizzazione sociale e politica.

LO STADIO TEOLOGICO - 1^ STADIO


Che ha contraddistinto un lunghissimo periodo della storia dell'umanità, in questo
periodo gli uomini si sono sforzati di spiegare i processi della natura riferendoli a fatti
inventati, intendendoli come il prodotto di agenti sovrannaturali. Hanno prodotto
attraverso l’immaginazione delle conoscenze assolute che riguardano l’origine e le
cause prime della realtà.
Inizialmente con il feticismo, gli uomini hanno attribuito alle cose un’anima simile a
quella dell’uomo. Successivamente si è passati al politeismo, cioè gli uomini hanno
dato vita ad una molteplicità di dèi, cioè esseri invisibili e potenti, considerati la
causa di tutti i fenomeni.
Dopo il politeismo si è arrivati al monoteismo, cioè si è individuato una sola divinità,
assoluta ed onnipotente, che è la causa di tutti i fenomeni; e da questa causa si è
spiegato ogni fondamento della realtà.
Dal punto di vista storico, al culmine dello stadio teologico abbiamo: IL POTERE
SPIRITUALE DEL PAPATO E IL POTERE TEMPORALE DELL’IMPERO.
Il fondamento della società teologica era la GUERRA.

3
STADIO METAFISICO - 2^ STADIO
Con la crisi dello stadio teologico si è aperto un lungo periodo di transizione, che è
appunto lo stadio metafisico, che è durato almeno 5 secoli. Nel quale gli uomini
hanno sostituito la fantasia con la ragione, e gli agenti sovrannaturali con entità e
forze astratte. In questa fase è prevalsa PIU’ LA CAPACITA’ DI ARGOMENTARE
piuttosto che di OSSERVARE. Lo sviluppo di questa fase ha condotto
all’affermazione di un’unica entità generale, a cui tutte le entità particolari vanno
riferite. Questa entità generale è la NATURA.
Nello stadio metafisico la regione ha svolto un ruolo critico distruttivo del vecchio
ordine teologico, senza però organizzare qualcosa di diverso e proprio.
Dal punto di vista politico si è affermata la sovranità del popolo; questo concetto,
tuttavia, ha portato a forme di ANARCHIA.

LO STADIO POSITIVO - 3^ STADIO


Solo quando l’uomo entrerà nello stadio positivo potrà stabilire un nuovo ordine
politico sociale. Per Comte “positivo” è tutto ciò che è reale, utile, certo e preciso.
Il principio di questa nuova fase storica è la RAZIONALITÀ’ SCIENTIFICA, cioè un
sapere fondato essenzialmente sull’esperienza, basato su fatti osservabili e a leggi
invariabili che si collegano fra di loro; leggi che dovranno sempre essere soggette al
controllo e alla verifica dell’esperienza.

Secondo Comte già nello stadio metafisico molte delle scienze sono entrate nello
stadio positivo, tuttavia ciò non è accaduto per la sociologia. Solo quando la
sociologia arriverà allo stadio positivo, si affermerà nella società un nuovo ordine e
un nuovo sistema di conoscenze e valori; a quel punto l’uomo potrà migliorare la
propria situazione individuale e collettiva.

NUOVO CONCETTO DI SCIENZA


La base fondamentale del nuovo concetto di scienza è la rinuncia a spiegare i
fenomeni con cause prime o cause finali, che sono inaccessibili alle nostre
capacità conoscitive. Parallelamente, però, dobbiamo allontanarci dall’idiotismo
empiristico, cioè l’accumulazione di osservazioni empiriche incoerenti prive di
qualsiasi spiegazione. Cioè la scienza deve trovare le relazioni tra i fenomeni
osservati e giungere alla formulazione di leggi. In questo contesto è fondamentale il
principio dell’invariabilità delle leggi naturali, tale principio dà alla scienza la
possibilità di vedere per prevedere, cioè la capacità di anticipare razionalmente ciò
che accadrà sulla base di una legge costante che indichi come in presenza di dati
fenomeni se ne determinino necessariamente altri.

4
Quindi il compito della scienza è quello di trovare quelle poche leggi invariabili che
riescono a spiegare tutti i fenomeni naturali fondamentali.
Tuttavia, trovare le poche leggi naturali alla base della natura non significa ridurre
tutto ad un unico principio; perché in questo modo si ricadrebbe nella metafisica. La
conoscenza delle leggi che regolano la natura significa controllare e modificare la
natura stessa a favore degli uomini.

Comte afferma la necessità dell’unità del sapere, ritenendo pericolosa la tendenza


ad una iperspecializzazione → che significa avere campi d’indagine troppo ristretti.
Comte classifica le scienze in 5 scienze principali, che sono: l’astronomia, la fisica, la
chimica, la biologia e la sociologia. La matematica non compare nella
classificazione, in quanto è considerata presupposto per ogni scienza che si
voglia ritenere positiva → la scienza per eccellenza in quanto costituisce uno
studio di base per tutte le altre.

La classificazione comtiana delle scienze segue un ordine sia naturale sia storico. Il
criterio naturale ordina le scienze in base alla complessità degli oggetti studiati;
quello storico considera l’ordine storico in cui le scienze passano allo stadio positivo.
Il criterio naturale è quello della crescente complessità e decrescente generalità, in
base a questo il punto di partenza sono le scienze che studiano i fenomeni più
generali e meno complessi fino ad arrivare a quelle che studiano i fenomeni meno
generali e più complessi.
Le scienze che studiano i fenomeni più complessi dipendono da quelle che hanno
come oggetto i fenomeni meno complessi e più generali. In base al criterio naturale
Comte divide le scienze in due parti: la fisica inorganica e la fisica organica.
La fisica inorganica si divide a sua volta in fisica celeste (astronomia e meccanica)
e la fisica terrestre (fisica e chimica), a seconda che si tratti di fenomeni generali
dell’universo oppure della terra. I fenomeni studiati dall’astronomia sono i più
semplici e i più generali e perciò bisogna iniziare da qui per studiare la realtà.
Mentre la fisica organica (biologia) studia fenomeni più complessi e si divide a sua
volta in fisiologia e sociologia.

Il criterio storico è l’ordine cronologico in cui le scienze passano allo stadio


positivo.
La prima scienza ad essere arrivata allo stadio positivo è la matematica, arrivataci
già nell’età classica, nell'età moderna (dopo 1500) fu l’astronomia ad arrivare allo
stadio positivo. L’ultima scienza ad arrivare allo stadio positivo sarà la sociologia che
non è ancora arrivata allo stadio positivo.

Nella classificazione comtiana delle scienze mancano la logica e la psicologia. La


prima non vi rientra perchè non esiste un sistema di regole astratte e stabili esterne
alle singole discipline, cioè in ogni scienza metodi e contenuti sono un tutt’uno.
Anche la psicologia viene negata come scienza perché pretende di trovare delle
leggi fondamentali del nostro pensiero senza tenere conto delle cause che le hanno

5
determinate, in quanto secondo comte è impossibile che il pensiero osservi se
stesso, cioè l'uomo non può dividersi in due, non può nello stesso momento
ragionare e guardarsi ragionare. In quanto lo studio dei processi psichici
individuali rientra nella fisiologia, mentre lo studio dei processi psichici collettivi è
dentro la sociologia.

Anche la filosofia è assente dall’enciclopedia delle scienze, infatti non ha un suo


spazio proprio, tuttavia svolge un ruolo fondamentale cioè quello di comprendere e
promuovere lo sviluppo scientifico, evidenziando gli effetti positivi dello sviluppo
scientifico stesso sulla vita intellettuale e sociale degli uomini. La filosofia si
configura come una scienza generale che ha, innanzitutto, il compito di comprendere
in maniera unitaria il sapere scientifico; inoltre ha il compito di contrapporsi alla
iperspecializzazione delle scienze, che tendono a chiudersi ognuna in se stesse.
La filosofia inoltre deve creare una nuova razionalità sociale.

LA SOCIOLOGIA

La sociologia rappresenta il culmine del sistema delle scienze anche se non è


ancora arrivata allo stadio positivo, e Comte intende farsi carico di questo passaggio
(allo stadio positivo). Secondo Comte troppi continuano a pensare ed ad interpretare
i fenomeni sociali secondo un modello teologico o metafisico, mentre andrebbero
considerati come fenomeni naturali e quindi regolati da leggi razionali. Il problema è
che i fenomeni sociali sono più complessi di quelli naturali e quindi il passaggio della
sociologia allo stadio positivo non può che essere il punto finale dello sviluppo
scientifico.
Il primo punto sul quale soffermarsi per una sociologia positiva è il SUPERAMENTO
DELL’INDIVIDUALISMO, perché l’individuo dev’essere completamente e
perfettamente integrato nella società.
La sociologia studia la società come un corpo unico e si divide in STATICA
SOCIALE e DINAMICA SOCIALE.

LA STATICA SOCIALE considera i fattori di coesione della società e si occupa


dell’equilibrio tra i diversi elementi del sistema sociale (istituzioni,costumi tradizioni)
questo equilibrio è condizione di armonia e garanzia di ordine.

LA DINAMICA SOCIALE, invece, studia le leggi di sviluppo della società, quindi


l'evoluzione delle istituzioni giuridiche, politiche, sociali e culturali. Chiaramente
essendo dinamica sociale positiva non può prescindere dal progresso e quindi dallo
sviluppo sociale.

Dal punto di vista metodologico la sociologia è analoga alle altre scienze e quindi si
basa sull’osservazione dei fatti, e da qui formula leggi che porteranno a delle
previsioni sociali in modo che l’azione umana ne tragga un vantaggio.

6
POLITICA (=SOCIOLOGIA)
Al tempo di Comte si è nella società industriale, in un momento in cui dal punto di
vista sociale vi è ancora uno scontro fra l’aristocrazia restauratrice e la borghesia
industriale (nel momento in cui si riuscirà ad arrivare ad un equilibrio tra aristocrazia
e borghesia anche la sociologia potrà passare al positivo). Quando la borghesia
industriale raggiungerà la vittoria si passerà anche ad una politica positiva e quindi
anche le istituzioni potranno essere istituzioni positive, anche nella politica l’umanità,
nel suo processo storico, è passata attraverso diversi stadi.
In particolare nello stadio TEOLOGICO vi era la dottrina dei re, fondata sul diritto
divino e sulla legittimazione divina del loro potere.
Nello stadio METAFISICO, invece, dal punto di vista politico abbiamo la dottrina dei
popoli basata su un contratto sociale comune a tutti gli uomini.
Nello stadio POSITIVO invece, la politica diventerà dottrina scientifica, nella quale
l’uomo modificherà la natura a proprio vantaggio fino a raggiungere la perfezione del
sistema sociale.

Uno dei problemi più gravi che dovrà affrontare la società industriale è
l’ANTAGONISMO tra imprenditori ed operai e questo è il segno che l’industria è
ancora lontana da un’organizzazione positiva, per risolvere questo problema è
necessaria una visione d’insieme, è necessaria un’armonia sociale fra imprenditori
ed operai, cioè manca ancora un assunzione di doveri, non solo da parte dei
lavoratori, ma anche da parte dei datori di lavoro.

Sarà la società positiva che imporrà diritti e doveri, sia ai lavoratori, sia ai datori di
lavoro.

Comte si scaglia contro il comunismo di stampo marxista, perché non supera la


conflittualità sociale, cioè la mette a tacere, crea un sistema in cui non vi è
conflittualità sociale, ma secondo Comte il comunismo non genera armonia.

POSITIVISMO = RELIGIONE
Ultima fase della vita di Comte, nella quale dà una connotazione religiosa al proprio
pensiero e il positivismo diventa una vera e propria religione, in cui l'altruismo
diventa il principio ispiratore.
Comte afferma che l’umanità in tutto il suo processo storico sia un’unica entità
costituita più da morti che da vivi, e coloro che sono in vita devono far proprie le
tradizioni culturali del proprio gruppo, andando oltre i propri egoismi; cioè gli uomini
sanno che dovranno morire, ma cercano attraverso le proprie azioni di sopravvivere
nel ricordo delle genti future, diventando quindi immortali.

7
Quindi Comte ci parla di culto dell’umanità che diventa culto dei benefattori, cioè
di coloro che hanno lasciato un ricordo durante il processo storico, chiamati EROI
DELL'UMANITÀ, in questo contesto Comte progetta un calendario positivo in cui i
santi della tradizione verranno sostituiti dagli eroi dell'umanità (grandi eroi del
passato).

STUART MILL
E’ un filosofo positivista che inizia i propri studi dall'utilitarismo di Bentham;
quest’ultimo afferma che vi sia stato un unico filo conduttore tra illuminismo e
positivismo, in particolare afferma che bisogna riformare l’intera legislazione per
promuovere nella società la felicità per il maggior numero di persone possibile.
Quindi all’interno dello Stato (legislazione) entra un fondamento etico.
Il criterio di scrittura delle leggi è l’utilità, cioè la capacità di procurare felicità alle
persone.

La concezione di Bentham è EDONISTICA (alla ricerca del piacere = felicità per lui),
l’edonismo di Bentham è razionalistico, cioè non legato alle passioni e alle
emozioni, ma legato ai fatti razionali. Bentham ci parla di ARITMETICA MORALE,
come se i piaceri e i dolori potessero calcolati.

L’intervento statale dev’essere ridotto al minimo e legato solo alle leggi, in quanto
Bentham si rifà al liberismo.

Stuart Mill ritiene che la filosofia sia in grado di distruggere il tradizionalismo religioso
e di sconfiggere le spiegazioni metafisiche, in questo modo si sarebbe potuta
riformare la cultura europea, e in questo modo stuart mill la pensa come Comte.

Mill mira ad una riorganizzazione intellettuale della società che perda qualsiasi
valutazione di stampo metafisico, solo la filosofia positiva potrà liberare l’uomo dalla
superstizione religiosa e dal dominio dei preti. Mill afferma che se si potesse liberare
l’Europa dalla teologia cristiana, si potrebbe cambiare la faccia della terra. In questo
modo, cambiando il punto di vista, si potrebbe sviluppare la ricerca e la discussione
scientifica, utilizzando una metodologia logico-matematica legata all’empirismo.

Quindi finora abbiamo riscontrato due linee di riflessione positivista:


- la prima: quella di STAMPO COMTIANO, che ha come cardine la filosofia
della storia;
- la seconda: che ha come punto di riferimento MILL, cerca di trovare una
metodologia; cioè Mill vuole rendere metodico il processo di conoscenza e di
ricerca della verità; in questo senso si distacca dal pensiero sociale-politico di
Comte.

8
Per Mill il fondamento della conoscenza è L’ESPERIENZA EMPIRICA e questa è
anche alla base di qualsiasi legge scientifica, cioè si parte dal fenomeno, valutato
empiricamente, e da lì si giunge ad un principio più generale.

Ragionando in questo modo tutte le questioni metafisiche vengono respinte perché


non permettono alcuna conferma empirica. Si può quindi definire la logica di Mill
come una LOGICA DELL’ESPERIENZA. La conoscenza scientifica di Mill si basa
sull’induzione, cioè sulla partenza del fatto particolare per giungere alla
proposizione universale.
Contraria all’induzione è la deduzione che parte dall’universale per arrivare al
particolare, ma non ha alcun valore dimostrativo.

Come si giustifica la validità scientifica dell'induzione?


Tale giustificazione si ha nel PRINCIPIO DI UNIFORMITÀ DELLA NATURA, che
significa che date certe premesse si arriverà sempre alle stesse conclusioni.
L’importanza di questo principio è data dal fatto che l’uomo potrà anticipare gli eventi
che si svilupperanno in futuro.

UTILITARISMO
Mill rivede l’utilitarismo di Bentham, innanzitutto Mill definisce la morale come un’arte
che mira ad individuare le regole di condotta. Non cerca leggi, ma mezzi per
raggiungere dei fini, quindi NON È UNA SCIENZA.
Con Bentham, invece Mill, condivide la tesi che la felicità sia l’unico valore etico e
bisognerebbe avere come fine il raggiungimento della maggiore felicità
possibile. Tuttavia, bisogna dare la priorità alla felicità generale, rispetto a quella
individuale.

Tuttavia, la ricerca della felicità è autonoma per ogni individuo e questo aspetto è
tipico della concezione liberale. Anche perché la felicità non è la stessa per tutti gli
uomini, vi sono delle differenze individuali (magari a me piace e rende felice beach
volley, mentre ad un altro può non piacere e non portargli felicità). Inoltre, vi sono
uomini di elevate facoltà che richiedono di più per essere felici, e quindi non si
lasceranno mai sommergere da una vita degradante, in quanto hanno un alto senso
della dignità. Invece ci sono uomini che hanno capacità di godimento limitate e
quindi più facili da soddisfare, e quindi saranno più facilmente felici.

Inoltre Mill afferma che nella valutazione dei piaceri non bisogna solo guardare la
QUANTITÀ ma anche la QUALITÀ. Cioè spesso perseguiamo un piacere talmente
desiderabile che comporta una grande somma di dispiaceri.

Inoltre nell’uomo vi sono anche delle tendenze altruistiche che portano a condotte
disinteressate nei confronti degli altri (nel senso che non abbiamo un ritorno di
felicità per noi stessi).

9
Mill afferma che si è aperta una nuova età, cioè quella della DEMOCRAZIA, dello
SVILUPPO SCIENTIFICO E SOCIALE, della LIBERTA PER GLI UOMINI, che si
concretizza innanzitutto con l’avvento delle masse sulla scena politica.

COME STUART MILL GIUDICA LA RIVOLUZIONE FRANCESE


Secondo Mill l’epoca della rivoluzione francese va chiusa, in quanto è necessario un
nuovo tempo caratterizzato da una nuova democrazia e dallo sviluppo
scientifico-sociale. L’aspetto più importante di questa nuova età è l'avvento delle
masse sulla scena politica.

In questo contesto si deve affermare un nuovo concetto di LIBERTÀ nel quale


l’individuo deve svilupparsi e perfezionarsi. Mentre il PROCESSO
RIVOLUZIONARIO FRANCESE ha rappresentato un ostacolo alla libertà
individuale, in quanto la volontà generale del gruppo, quindi della MAGGIORANZA
ha PREVALSO ed ha OPPRESSO l’altra parte, cioè la MINORANZA.

Anche nelle società a regime liberale, che sono caratterizzate dalle libertà individuali,
periodicamente emergono spinte verso la limitazione delle libertà individuali. In
questo caso è la società stessa che limita le libertà esercitando una forma di tirannia,
cioè la TIRANNIA DELL’OPINIONE e DEI SENTIMENTI PREDOMINANTI, che si
scagliano contro le libertà dell’individuo.

Il problema è che L'UNIFORMITÀ DI OPINIONI e DI STILI DI VITA, in realtà è un


rischio per la democrazia e ciò limita il dissenso e il confronto.

DOVE COMINCIA L'AUTORITÀ DELLA SOCIETÀ? NELLA VITA UMANA QUAL È LO


SPAZIO DELL'INDIVIDUALITÀ E QUALE LO SPAZIO DELLA SOCIETÀ
Mill afferma che la società deve intervenire nel momento che la condotta individuale
limiti la libertà altrui. Cioè le limitazioni alla libertà individuale possono essere
giustificate solo nel momento in cui arrecano danno agli altri.

Finché non limito la libertà degli altri io sono SOVRANO DI ME STESSO e questo si
riverbera (esprime) nel pensiero, nell’opinione, nell’espressione, nei gusti, nella
libertà di progettare la propria vita, di agire come si vuole e di associarsi.
Senza danneggiare gli altri.

Aspetto fondamentale della filosofia di MIll è:

LA SUA CONCEZIONE DELLA DONNA


Può essere considerato il primo femminista della storia e accanto al discorso sulla
donna ha difeso anche le minoranze e i più deboli . Innanzitutto ha affermato la
libertà della donna di lavorare ed essere pagata, così come ha affermato che le
donne devono avere gli stessi diritti degli uomini e quindi anche i diritti politici (il

10
voto).
Ma la cosa più rivoluzionaria riguarda l’ambito coniugale, cioè il matrimonio non può
annullare il diritto della donna, la donna non deve assoggettarsi al maschio, neanche
quando è moglie.

11

Potrebbero piacerti anche