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1^ ORIENTAMENTO
di tipo sociologico, legato alla filosofia della storia il cui massimo esponente è
COMTE.
2^ ORIENTAMENTO
logico-metodologico, il cui massimo esponente è STUART MILL.
3^ ORIENTAMENTO
evoluzionistico, i cui massimi esponenti sono DARWIN e SPENCER.
1^ TRATTO
l’idea del primato della scienza e della razionalità tecnica e scientifica; scienza e
razionalità hanno dimostrato di essere utili per l’umanità e portano l’uomo ad una
prospettiva di progresso.
2^ TRATTO
la conoscenza per il positivismo si basa sulla scienza che è capace di guardare i
fatti, i fenomeni e di cogliere le leggi naturali e le relazioni fra essi. La conoscenza
riguarda solo ciò che è osservabile e dev’essere sempre verificata empiricamente.
3^ TRATTO
una critica alla metafisica, ne viene decretato il definitivo superamento; in quanto si
occupa di una realtà che va al di là dei fenomeni e quindi non può essere né
osservata nè conosciuta.
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4^ TRATTO
dal punto di vista metodologico si preferiscono i procedimenti analitico-osservativi
rispetto alle generalizzazioni e alle intuizioni intellettuali.
5^ TRATTO
si conferma il valore del modello matematico-meccanico, sulla spiegazione dei
fenomeni, contro quello finalistico.
6^ TRATTO
viene definita una nuova divisione dei compiti fra scienza e filosofia, alla scienza è
attribuito il compito di fornire la conoscenza empirica della realtà, mentre la filosofia
dovrà analizzare e sistematizzare le leggi generali scoperte dalle scienze. Quindi per
il positivismo la filosofia non ha un compito autonomo.
7^ TRATTO
il sapere scientifico e tecnico deve diventare un modello anche per la
riorganizzazione sociale, in modo che si liberi dai residui culturali col passato.
8^ TRATTO
una cultura, una società, basate sulla razionalità determinano un rifiuto di qualsiasi
forma di spiritualismo, in questo modo abbiamo un processo di laicizzazione della
cultura che non può più essere soggetta a condizionamenti religiosi.
AUGUSTE COMTE
Secondo comte a partire dalla rivoluzione francese si è sviluppata in occidente
un'immensa crisi sociale, in quanto i valori propri del mondo medioevale ed
illuminista sono stati spazzati via dando un giudizio completamente negativo a ciò
che è accaduto in precedenza (mondo medioevale - illuminista)
Il problema è che aver spazzato via i valori del mondo precedente senza sostituirli
con altri valori ha portato ad un periodo di anarchia morale ed intellettuale.
Quindi diventa urgente un’opera di riorganizzazione della società, cioè una grande
rivoluzione mentale, che instauri un nuovo sistema di verità e conoscenze.
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Nella nuova società convivranno ed interagiranno 2 elementi basilari: l’ORDINE e il
PROGRESSO. Nella società medievale vi era ordine ma non progresso. Nella
società moderna vi è stato progresso, ma senza ordine, e quindi disordine.
Il passaggio dal disordine all’ordine si fonderà sul consenso del popolo, il quale
riconoscerà l’autorità dei governanti in vista del conseguimento di uno scopo
fondamentale comune, lo sviluppo produttivo e, quindi, il benessere generale.
La base della nuova società sarà l’industria che è la vera e unica fonte di prosperità
e ricchezza, in quanto ciò che va bene per l’industria, va bene anche per la società.
Nella società industriale il potere spirituale spetterà agli scienziati; mentre quello
temporale (di governo) sarà degli industriali.
Secondo comte, lo sviluppo dell’umanità è definito dalla LEGGE DEI TRE STADI,
secondo la quale si è passati nella storia dallo stadio teologico, a quello
metafisico, fino a giungere allo stadio positivo; che tuttavia non è ancora del tutto
realizzato. Ai 3 stadi corrispondono 3 diversi modi di spiegare e di concepire la
realtà; 3 metodi di ricerca e 3 forme di organizzazione sociale e politica.
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STADIO METAFISICO - 2^ STADIO
Con la crisi dello stadio teologico si è aperto un lungo periodo di transizione, che è
appunto lo stadio metafisico, che è durato almeno 5 secoli. Nel quale gli uomini
hanno sostituito la fantasia con la ragione, e gli agenti sovrannaturali con entità e
forze astratte. In questa fase è prevalsa PIU’ LA CAPACITA’ DI ARGOMENTARE
piuttosto che di OSSERVARE. Lo sviluppo di questa fase ha condotto
all’affermazione di un’unica entità generale, a cui tutte le entità particolari vanno
riferite. Questa entità generale è la NATURA.
Nello stadio metafisico la regione ha svolto un ruolo critico distruttivo del vecchio
ordine teologico, senza però organizzare qualcosa di diverso e proprio.
Dal punto di vista politico si è affermata la sovranità del popolo; questo concetto,
tuttavia, ha portato a forme di ANARCHIA.
Secondo Comte già nello stadio metafisico molte delle scienze sono entrate nello
stadio positivo, tuttavia ciò non è accaduto per la sociologia. Solo quando la
sociologia arriverà allo stadio positivo, si affermerà nella società un nuovo ordine e
un nuovo sistema di conoscenze e valori; a quel punto l’uomo potrà migliorare la
propria situazione individuale e collettiva.
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Quindi il compito della scienza è quello di trovare quelle poche leggi invariabili che
riescono a spiegare tutti i fenomeni naturali fondamentali.
Tuttavia, trovare le poche leggi naturali alla base della natura non significa ridurre
tutto ad un unico principio; perché in questo modo si ricadrebbe nella metafisica. La
conoscenza delle leggi che regolano la natura significa controllare e modificare la
natura stessa a favore degli uomini.
La classificazione comtiana delle scienze segue un ordine sia naturale sia storico. Il
criterio naturale ordina le scienze in base alla complessità degli oggetti studiati;
quello storico considera l’ordine storico in cui le scienze passano allo stadio positivo.
Il criterio naturale è quello della crescente complessità e decrescente generalità, in
base a questo il punto di partenza sono le scienze che studiano i fenomeni più
generali e meno complessi fino ad arrivare a quelle che studiano i fenomeni meno
generali e più complessi.
Le scienze che studiano i fenomeni più complessi dipendono da quelle che hanno
come oggetto i fenomeni meno complessi e più generali. In base al criterio naturale
Comte divide le scienze in due parti: la fisica inorganica e la fisica organica.
La fisica inorganica si divide a sua volta in fisica celeste (astronomia e meccanica)
e la fisica terrestre (fisica e chimica), a seconda che si tratti di fenomeni generali
dell’universo oppure della terra. I fenomeni studiati dall’astronomia sono i più
semplici e i più generali e perciò bisogna iniziare da qui per studiare la realtà.
Mentre la fisica organica (biologia) studia fenomeni più complessi e si divide a sua
volta in fisiologia e sociologia.
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determinate, in quanto secondo comte è impossibile che il pensiero osservi se
stesso, cioè l'uomo non può dividersi in due, non può nello stesso momento
ragionare e guardarsi ragionare. In quanto lo studio dei processi psichici
individuali rientra nella fisiologia, mentre lo studio dei processi psichici collettivi è
dentro la sociologia.
LA SOCIOLOGIA
Dal punto di vista metodologico la sociologia è analoga alle altre scienze e quindi si
basa sull’osservazione dei fatti, e da qui formula leggi che porteranno a delle
previsioni sociali in modo che l’azione umana ne tragga un vantaggio.
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POLITICA (=SOCIOLOGIA)
Al tempo di Comte si è nella società industriale, in un momento in cui dal punto di
vista sociale vi è ancora uno scontro fra l’aristocrazia restauratrice e la borghesia
industriale (nel momento in cui si riuscirà ad arrivare ad un equilibrio tra aristocrazia
e borghesia anche la sociologia potrà passare al positivo). Quando la borghesia
industriale raggiungerà la vittoria si passerà anche ad una politica positiva e quindi
anche le istituzioni potranno essere istituzioni positive, anche nella politica l’umanità,
nel suo processo storico, è passata attraverso diversi stadi.
In particolare nello stadio TEOLOGICO vi era la dottrina dei re, fondata sul diritto
divino e sulla legittimazione divina del loro potere.
Nello stadio METAFISICO, invece, dal punto di vista politico abbiamo la dottrina dei
popoli basata su un contratto sociale comune a tutti gli uomini.
Nello stadio POSITIVO invece, la politica diventerà dottrina scientifica, nella quale
l’uomo modificherà la natura a proprio vantaggio fino a raggiungere la perfezione del
sistema sociale.
Uno dei problemi più gravi che dovrà affrontare la società industriale è
l’ANTAGONISMO tra imprenditori ed operai e questo è il segno che l’industria è
ancora lontana da un’organizzazione positiva, per risolvere questo problema è
necessaria una visione d’insieme, è necessaria un’armonia sociale fra imprenditori
ed operai, cioè manca ancora un assunzione di doveri, non solo da parte dei
lavoratori, ma anche da parte dei datori di lavoro.
Sarà la società positiva che imporrà diritti e doveri, sia ai lavoratori, sia ai datori di
lavoro.
POSITIVISMO = RELIGIONE
Ultima fase della vita di Comte, nella quale dà una connotazione religiosa al proprio
pensiero e il positivismo diventa una vera e propria religione, in cui l'altruismo
diventa il principio ispiratore.
Comte afferma che l’umanità in tutto il suo processo storico sia un’unica entità
costituita più da morti che da vivi, e coloro che sono in vita devono far proprie le
tradizioni culturali del proprio gruppo, andando oltre i propri egoismi; cioè gli uomini
sanno che dovranno morire, ma cercano attraverso le proprie azioni di sopravvivere
nel ricordo delle genti future, diventando quindi immortali.
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Quindi Comte ci parla di culto dell’umanità che diventa culto dei benefattori, cioè
di coloro che hanno lasciato un ricordo durante il processo storico, chiamati EROI
DELL'UMANITÀ, in questo contesto Comte progetta un calendario positivo in cui i
santi della tradizione verranno sostituiti dagli eroi dell'umanità (grandi eroi del
passato).
STUART MILL
E’ un filosofo positivista che inizia i propri studi dall'utilitarismo di Bentham;
quest’ultimo afferma che vi sia stato un unico filo conduttore tra illuminismo e
positivismo, in particolare afferma che bisogna riformare l’intera legislazione per
promuovere nella società la felicità per il maggior numero di persone possibile.
Quindi all’interno dello Stato (legislazione) entra un fondamento etico.
Il criterio di scrittura delle leggi è l’utilità, cioè la capacità di procurare felicità alle
persone.
La concezione di Bentham è EDONISTICA (alla ricerca del piacere = felicità per lui),
l’edonismo di Bentham è razionalistico, cioè non legato alle passioni e alle
emozioni, ma legato ai fatti razionali. Bentham ci parla di ARITMETICA MORALE,
come se i piaceri e i dolori potessero calcolati.
L’intervento statale dev’essere ridotto al minimo e legato solo alle leggi, in quanto
Bentham si rifà al liberismo.
Stuart Mill ritiene che la filosofia sia in grado di distruggere il tradizionalismo religioso
e di sconfiggere le spiegazioni metafisiche, in questo modo si sarebbe potuta
riformare la cultura europea, e in questo modo stuart mill la pensa come Comte.
Mill mira ad una riorganizzazione intellettuale della società che perda qualsiasi
valutazione di stampo metafisico, solo la filosofia positiva potrà liberare l’uomo dalla
superstizione religiosa e dal dominio dei preti. Mill afferma che se si potesse liberare
l’Europa dalla teologia cristiana, si potrebbe cambiare la faccia della terra. In questo
modo, cambiando il punto di vista, si potrebbe sviluppare la ricerca e la discussione
scientifica, utilizzando una metodologia logico-matematica legata all’empirismo.
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Per Mill il fondamento della conoscenza è L’ESPERIENZA EMPIRICA e questa è
anche alla base di qualsiasi legge scientifica, cioè si parte dal fenomeno, valutato
empiricamente, e da lì si giunge ad un principio più generale.
UTILITARISMO
Mill rivede l’utilitarismo di Bentham, innanzitutto Mill definisce la morale come un’arte
che mira ad individuare le regole di condotta. Non cerca leggi, ma mezzi per
raggiungere dei fini, quindi NON È UNA SCIENZA.
Con Bentham, invece Mill, condivide la tesi che la felicità sia l’unico valore etico e
bisognerebbe avere come fine il raggiungimento della maggiore felicità
possibile. Tuttavia, bisogna dare la priorità alla felicità generale, rispetto a quella
individuale.
Tuttavia, la ricerca della felicità è autonoma per ogni individuo e questo aspetto è
tipico della concezione liberale. Anche perché la felicità non è la stessa per tutti gli
uomini, vi sono delle differenze individuali (magari a me piace e rende felice beach
volley, mentre ad un altro può non piacere e non portargli felicità). Inoltre, vi sono
uomini di elevate facoltà che richiedono di più per essere felici, e quindi non si
lasceranno mai sommergere da una vita degradante, in quanto hanno un alto senso
della dignità. Invece ci sono uomini che hanno capacità di godimento limitate e
quindi più facili da soddisfare, e quindi saranno più facilmente felici.
Inoltre Mill afferma che nella valutazione dei piaceri non bisogna solo guardare la
QUANTITÀ ma anche la QUALITÀ. Cioè spesso perseguiamo un piacere talmente
desiderabile che comporta una grande somma di dispiaceri.
Inoltre nell’uomo vi sono anche delle tendenze altruistiche che portano a condotte
disinteressate nei confronti degli altri (nel senso che non abbiamo un ritorno di
felicità per noi stessi).
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Mill afferma che si è aperta una nuova età, cioè quella della DEMOCRAZIA, dello
SVILUPPO SCIENTIFICO E SOCIALE, della LIBERTA PER GLI UOMINI, che si
concretizza innanzitutto con l’avvento delle masse sulla scena politica.
Anche nelle società a regime liberale, che sono caratterizzate dalle libertà individuali,
periodicamente emergono spinte verso la limitazione delle libertà individuali. In
questo caso è la società stessa che limita le libertà esercitando una forma di tirannia,
cioè la TIRANNIA DELL’OPINIONE e DEI SENTIMENTI PREDOMINANTI, che si
scagliano contro le libertà dell’individuo.
Finché non limito la libertà degli altri io sono SOVRANO DI ME STESSO e questo si
riverbera (esprime) nel pensiero, nell’opinione, nell’espressione, nei gusti, nella
libertà di progettare la propria vita, di agire come si vuole e di associarsi.
Senza danneggiare gli altri.
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voto).
Ma la cosa più rivoluzionaria riguarda l’ambito coniugale, cioè il matrimonio non può
annullare il diritto della donna, la donna non deve assoggettarsi al maschio, neanche
quando è moglie.
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