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AUGUSTE COMTE (Montpellier 1798-Parigi 1857).

Di nazionalità francese, si interessa di matematica e di filosofia, in particolare degli empiristi inglesi e degli illuministi.
Intraprende la carriera di docente universitario.
Opera principale: Corso di filosofia positiva.
La riorganizzazione della società.
Influenzato dalla filosofia di Saint-Simon, che aveva diviso lo sviluppo dell'umanità in epoche critiche ed epoche
organiche, l'interesse fondamentale di Comte è di promuovere una profonda riorganizzazione della società. Secondo
Comte infatti dopo la rivoluzione francese si è aperta in Europa un'epoca critica, portatrice di pericolosi turbamenti.
La soluzione è da vedere nella sua nuova filosofia "positiva"(=che non si occupa di concetti astratti ma di fatti positivi,
cioè oggettivi, concreti), sostenitrice di una morale altrettanto "positiva", che abbia come oggetto la vita reale inserita
nel contesto sociale. Tale nuova filosofia potrà realizzare una conciliazione organica degli uomini in un ordinamento
sociale razionale e morale insieme. Il progresso scientifico deve essere la base anche dell'ordine e della stabilità
sociale.
La legge dei tre stadi.
Comte considera elemento centrale della sua ricerca la cosiddetta "legge dei tre stadi", che è posta a spiegazione,
contemporaneamente, dello sviluppo sia della personalità di ogni singolo uomo sia della storia e della cultura dell'umanità
(filosofia della storia).
A livello individuale, osserva Comte, ogni singolo uomo passa nella sua vita dall'infanzia, caratterizzata dalla fantasia,
all'adolescenza, che sviluppa il pensiero astratto (i concetti), fino alla maturità, in cui domina la ragione e l'interesse si
concentra per i fatti positivi e per la scienza.
Analogamente, la storia umana si è sviluppata secondo tre stadi consecutivi:
1. Lo stadio teologico: l'umanità è ancora in una fase prescientifica e ricerca le cause misteriose dei fenomeni naturali
attribuendole all'azione di esseri soprannaturali, creando la divinità come causa della realtà. A livello di atteggiamento
mentale prevale la fantasia e in campo politico si formano grandi monarchie in cui prevale la classe sacerdotale e militare
(monarchie teocratiche e militari).
2. Lo stadio metafisico o astratto: si passa dalla fantasia alla ragione, anche se di tipo prevalentemente astratto.
Rappresenta comunque una fase di progresso perché gli uomini abbandonano l'idea di un principio primo magico e divino
come causa di tutti i fenomeni. Però sono ancora indotti alla ricerca di cause metafisiche ultime ed assolute, che vengono
identificate in astrazioni o essenze. In campo politico corrispondono ordinamenti (organizzazioni sociali e statuali) fondati
sul principio della sovranità popolare e sul prevalere di una mentalità giuridico-formale analitica, cioè logico-metafisica.
3. Lo stadio positivo o scientifico: è caratterizzato dal prevalere della scienza e dalla rinuncia a cercare le cause prime e
assolute delle cose ed il destino dell'universo. L'indagine è rivolta ai fenomeni e alle relazioni intercorrenti fra di essi, con
lo scopo di formulare leggi scientifiche che spieghino lo sviluppo della realtà. In campo socio-politico si afferma la
società industriale, favorita anche dal progresso tecnico-scientifico (organizzazione scientifica della società industriale).

La classificazione delle scienze e la sociologia.


Secondo Comte molte scienze sono ormai arrivate allo stadio positivo, cioè scientifico, ma lo studio dell'uomo e della
società è rimasto ancorato ad una cultura teologica e metafisica.
Pertanto compito principale della filosofia è di attuare una riforma del sapere mediante il passaggio anche delle scienze
umane e sociali allo stadio positivo ed estendendo anche ad esse il metodo delle scienze fisiche e naturali, basato

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sull'osservazione empirica dei fatti e sulla scoperta delle leggi in grado di spiegarli. Deve essere quindi impostato un
programma di riforme sociali e politiche secondo lo spirito e la cultura positivista.
Una volta che siano venute meno le false unificazioni e sintesi del sapere operate dalla teologia e dalla metafisica,
l'intento di Comte è di giungere ad una moderna visione unitaria delle scienze sulla base di una nuova classificazione
delle scienze stesse per evitare il pericolo di una loro specializzazione troppo spinta e settoriale. La classificazione delle
scienze è condotta in base al criterio della loro generalità e semplicità, dalle più semplici e generali si procede verso le
più complesse e particolari (specialistiche) secondo l'ordine seguente: matematica, astronomia, fisica, chimica, biologia,
sociologia. Questa classificazione esprime non solo l'ordine con cui le varie discipline devono essere studiate, ma anche
l'ordine con cui esse sono giunte allo stadio positivo dopo quello teologico e metafisico. Dalla sua classificazione Comte
esclude la logica e la psicologia, perché la prima è la base di tutte le scienze (la logica vale come metodo di fondo di ogni
singola scienza ma non è scienza in sé), mentre la psicologia, ossia la riflessione e l'osservazione interiore, non è
scientifica.
Poiché le scienze sociali, ossia la sociologia come da Comte denominate, sono ancora legate a principi metafisici religiosi
e astratti, si tratta di operare il passaggio della sociologia allo stadio positivo-scientifico. Fondata su queste nuove basi
la sociologia diventa "fisica sociale", in quanto adotta nello studio dell'uomo e dei rapporti sociali il metodo scientifico
delle scienze fisiche (osservazione dei fatti, metodo comparativo, sperimentazione ove possibile), nell'obiettivo di
individuare le leggi costanti e generali dell'agire umano.
La sociologia, o fisica sociale, si divide in statica sociale, che ha per oggetto le strutture stabili e costanti della società, e
in dinamica sociale, che ha per oggetto le trasformazioni sociali ed è finalizzata alla previsione razionale dei fenomeni
sociali, per evitare sconvolgimenti nella società e rendere stabile l'ordinamento sociale. La sociologia è quindi il
fondamento di una politica razionale che, chiudendo il periodo di disordine derivato dalla rivoluzione francese, dia
origine al nuovo ordine positivo della società.
A commento, si può rilevare in Comte una fiducia eccessiva e talora ingenua nella capacità delle scienze sociali e
sociologiche di fornire criteri certi di previsione e di regolazione sociale, anche perché i suggerimenti delle scienze da soli
non bastano se non c'è la volontà politica di farli propri. Quello di Comte appare un dispotismo scientifico che
contrappone la sociocrazia alla teocrazia nonché l'assolutismo della scienza al posto di quello religioso e politico.
La religione positiva.
Nelle sue ultime opere Comte elabora nuove concezioni che portano ad un cambiamento del suo pensiero in senso
religioso. Ritiene infatti che il sentimento religioso sia ineliminabile dalla vita dell'uomo. Quindi nello stadio positivo
occorrerà educare l'uomo ad un nuovo tipo di religione che sostituisca il culto di Dio e del divino creato dalla fantasia
umana e che si fondi invece sulla venerazione dell'Umanità elevata a "Grande Essere", inteso come l'insieme degli
esseri passati, presenti e futuri e della loro storia trascorsa e a venire: si tratta di una sorta di "divinizzazione della storia".
L'Umanità, il "Grande Essere", pone l'altruismo come principio morale e si identifica con le più eccellenti opere realizzate
dall'ingegno umano, offrendo nuovi modelli di vita all'individuo ed esaudendo il desiderio di immortalità dell'uomo che,
grazie alle proprie opere, può sopravvivere nella memoria degli altri. Sacerdoti di questa nuova religione saranno gli
scienziati e i filosofi.

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