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ROMEO E GIULIETTA

Prologo: Coro
Presenta l’argomento del dramma e introduce alcuni temi principali: l’antica inimicizia tra le due famiglie, il fatale
destino dei due amanti sventurati, la morte come soluzione dei conflitti tra i genitori

ATTO PRIMO

Scena prima: Inizia con una rissa tra le strade di Verona: i servi dei Capuleti hanno provocato i servi dei Montecchi fino
ad arrivare ad una vera e propria battaglia, in cui vediamo coinvolti anche Tebaldo, nipote di Donna Capuleti, e
Benvolio, nipote di Montecchi. Interviene a sedare lo scontro il Principe della Scala, Signore di Verona, che stanco
degli scontri tra le due famiglie, dichiara che in caso di nuovi scontri condannerà a morte i capi delle due fazioni.
Montecchi e Benvolio si interrogano sul motivo dell’infelicità di Romeo, il giovane figlio di Montecchi. Benvolio cerca
di scoprirne la ragione parlando con Romeo, e questo gli confida di avere il cuore infranto perché Rosalina, parente dei
Capuleti, ha fatto voto di castità e non ricambia l’amore che lui prova per lei.

Scena seconda: Paride vuole prendere in moglie Giulietta, ancora quattordicenne, e chiede la benedizione a suo padre,
Montecchi, che però considera la figlia ancora troppo giovane per essere presa in sposa. Lo invita però ad una festa che
terrà la sera stessa e lo invita a corteggiare la giovane, se lei acconsentirà, quando compirà sedici anni, gliela farà
sposare. Romeo viene a sapere di questa festa, a cui prenderà parte anche Rosalina, e decide di introdursi con Benvolio
per vedere la sua amata.

Scena terza: Donna Capuleti parla alla figlia Giulietta del Conte Paride, che vorrebbe prenderla in sposa, e le consiglia,
insieme alla balia, di accettare la sua proposta. Avrà però modo di conoscerlo fra poco alla festa.

Scena quarta: Romeo e Benvolio stanno per entrare alla festa.

Scena quinta: Romeo una volta alla festa rimane subito affascinato dalla bellezza di Giulietta, viene però notato da
Tebaldo, che vuole cacciarlo, ma viene fermato da Capuleti, che per non creare scompiglio tra gli invitati lo lascia
rimanere. Anche Giulietta si innamora subito di Romeo, e i due si baciano prima di scoprire le relative identità.

ATTO SECONDO

Coro: [questo prologo non sembra avere altra funzione che quella di permettere di sgomberare la scena dagli accessori
usati per la festa] viene ricapitolato il fatto che l’amore di Romeo per Rosalina è stato rimpiazzato con quello per
Giulietta, che questa volta lo ricambia. I due però non possono amarsi liberamente perché figli di acerrimi nemici, ma la
passione darà loro la forza di potersi incontrare e di mitigare le loro pene.

Scena prima: Romeo si è nascosto nell’orto dei Capuleti, Benvolio e Mercuzio cercano di farlo ragionare e di farlo
tornare a casa ma Romeo rimane dov’è.

Scena seconda: [qui la famosa scena del balcone] Romeo è sotto alla finestra di Giulietta e i due si scambiano promesse
d’amore. Giulietta decide di inviare un messaggero da Romeo l’indomani: il giovane dovrà comunicarle dove e quando
celebrare il loro matrimonio.

Scena terza: Il giorno successivo Romeo si reca dal francescano frate Lorenzo, per convincerlo a celebrare il
matrimonio e il religioso acconsente di buon grado poiché spera che l’unione tra i due giovani possa contribuire alla
pacificazione delle due famiglie.

Scena quarta: Giulietta invia quindi a Romeo la sua nutrice, a lei il giovane confida il piano che ha ideato: Giulietta
dovrà recarsi da frate Lorenzo usando la scusa della confessione e qui i due verranno sposati. Inoltre alla balia verrà
consegnata una scala da calare durante la notte dalla finestra di Giulietta, affinché Romeo possa raggiungere l’amata. La
nutrice confida anche a Romeo le mire di Paride, perché il giovane conosca i pericoli a va cui va incontro.

Scena quinta: La balia comunica a Giulietta ciò che le è stato detto da Romeo.

Scena sesta: Romeo e Giulietta arrivano da Frate Lorenzo e sono pronti per sposarsi.
ATTO TERZO

Scena prima: Tebaldo sta cercando Romeo per sfidarlo a duello. Sebbene Romeo cerchi di placare gli animi di Tebaldo
e Mercuzio, già pronti al duello, Tebaldo riesce a sferrare un colpo uccidendo Mercuzio. Romeo, reso cieco dall’ira,
vendica l’amico uccidendo Tebaldo. I Capuleti cercano di convincere il Principe delle responsabilità dirette di Romeo
nella morte di Tebaldo, chiedendone la condanna a Morte, mentre Benvolio cerca di giustificare Romeo per le azioni da
lui commesse. Il Principe alla fine, in considerazione del fatto che Mercuzio era suo parente e che Romeo ha agito per
vendicare un amico, converte la condanna in esilio e impone una multa ad entrambe le famiglie.

Scena seconda: Giulietta, informata dalla balia dei fatti, sprofonda prima nella rabbia per la morte del cugino e poi per
la disperazione di non rivedere più il suo amato. La balia però la rassicura che Romeo è al sicuro presso frate Lorenzo e
che quella notte andrà a trovarla come stabilito.

Scena terza: Romeo è nascosto da Frate Lorenzo, che gli comunica la sentenza emessa per lui dal Principe, ma Romeo è
convinto che sarebbe stata meglio la morte rispetto all’esilio. Arriva la balia e porta Romeo da Giulietta come era
programmato.

Scena quarta: Capuleti promette a Paride che giovedì prenderà in sposa Giulietta e manda Donna Capuleti ad avvertire
la figlia.

Scena quinta: Giulietta inizialmente rifiuta di sposare Paride, mandando su tutte le furie il padre, che minaccia di
diseredarla. Scopre però che la madre ha intenzione di far uccidere Romeo e capisce che anche la balia non vuole più
aiutarla, quindi finge di acconsentire alle nozze e prova a cercare aiuto da Frate Lorenzo.

ATTO QUARTO

Scena prima: Giulietta si reca da Frate Lorenzo, che le suggerisce un sottile piano per evitare il matrimonio e fuggire
con Romeo: la giovane dovrà bere un potente sonnifero per simulare per quarantadue ore la propria morte, così il
matrimonio con Paride salterà e potrà fuggire a Mantova insieme a Romeo, che intanto verrà avvisato del piano.

Scena seconda: Giulietta torna a casa, si scusa con il padre e gli dice che è pronta a sposare Paride.

Scena terza: Giulietta è impaurita ma beve la pozione che le ha fornito Frate Lorenzo e si addormenta nel suo letto.

Scena quarta: Tutto è pronto per il matrimonio e Capuleti manda la balia a svegliare Giulietta.

Scena quinta: Viene trovata Giulietta morta, e quello che era stato preparato per il matrimonio viene convertito per il
funerale. Giulietta viene deposta nella tomba dei Capuleti.

ATTO QUINTO

Scena prima e scena seconda: Mantova è in stato di quarantena per un’epidemia di peste e quindi frate Giovanni non è
riuscito a consegnare a Romeo la lettera di Frate Lorenzo. Baldassarre, servo di Romeo, riesce invece a raggiungerlo e
lo informa del funerale di Giulietta, così Romeo acquista del veleno per suicidarsi e giacere insieme alla sua amata.

Scena terza: Giunto al sepolcro di Giulietta Romeo si scontra con Paride, che ha portato fiori sulla tomba dell’amata. I
due si battono a duello e Romeo uccide Paride. Paride prima di morire chiede a Romeo di seppellirlo accanto a
Giulietta, e Romeo, commosso, acconsente. Romeo può quindi riabbracciare Giulietta e, credendola morta, beve il
veleno che ha con sé, uccidendosi. Sopraggiunge frate Lorenzo, che, intuendo la tragedia e vedendo che Giulietta sta
per risvegliarsi, cerca di convincerla a fuggire per salvarle la vita. Giulietta vede il corpo di Romeo e dopo averlo
baciato, nella speranza che sulle sua labbra sia rimasto ancora del veleno, si uccide trafiggendosi il petto con il suo
pugnale di lui.

All’arrivo dei Capuleti e dei Montecchi, seguiti dal Principe, Lorenzo racconta la vicenda del matrimonio segreto; la sua
testimonianza, suffragata dalla lettera di Romeo al padre, contribuirà a rendere Montecchi e Capuleti consapevoli del
dolore che la loro rivalità ha provocato e a riconciliare le due famiglie, che decidono di seppellire insieme i due
sfortunati amanti.
TEMI

L’amore romantico, intenso e passionale è il tema dominante in Romeo e Giulietta. I due sfortunati amanti troveranno
molti ostacoli sul loro breve cammino insieme come la rivalità tra le loro famiglie che si odiano reciprocamente. Romeo
e Giulietta cercano di fuggire da quest’odio, ma il destino li condurrà a una morte violenta e prematura. 

Shakespeare non esplora solo il tema dell’amore passionale, ma anche altri aspetti dell’amore, per esempio Paride
collega l’amore all’idea di decoro, mentre per la balia di Giulietta l’amore è soprattutto fisico e sensuale. Il padre di
Giulietta vede l’amore come un accordo di convenienza per unire due famiglie e impone alla figlia di sposare il conte
Paride, anche se lei non lo ama, questo ci fa capire che Giulietta non è padrona del proprio cuore, non può ribellarsi alle
regole imposte dalla società in cui vive, ma deve accettare e rispettare il volere paterno. 

FONTI

Il mito di amore e morte costituisce la fabula archetipa di questa storia. Ma la fonte principale di Shakespeare fu un
poema del poeta inglese Arthur Brooke intitolato The Tragicall Historye of Romeus and Juliet (La Tragica Storia di
Romeo e Giulietta), pubblicato nel 1562 e ispirato ad alcune novelle italiane rinascimentali, un genere molto popolare
in Europa in quel periodo.  

Di solito nel ‘500 le novelle italiane scritte da Boccaccio, Masuccio Salernitano, Giraldi Cinzio e Matteo Bandello,
erano tradotte prima in francese e poi nelle altre lingue europee. Molte di queste novelle furono raccolte da William
Painter in un’antologia dal titolo Palace of Pleasure (Il Palazzo del Piacere, 1566-1567), fu così che la storia di Romeo
e Giulietta raggiunse l’Inghilterra.

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