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August Strindberg - Signorina Julie

Presentazione e trama:
La signorina Julie (in svedese Fröken Julie) è una tragedia in un atto unico del 1888 di
August Strindberg. Ambientata nella notte di mezza estate di fine Ottocento in una
cittadina svedese, l'opera affronta il tema dell'interazione tra classi sociali e tra il
genere maschile e quello femminile, incontro che porta alla difficile comprensione di
sensibilità e condizioni profondamente distanti. Fu oggetto di uno scandalo
clamoroso nella società puritana e conformista dell'epoca.
La vicenda si svolge in una notte di mezza estate di fine Ottocento. La didascalia di
scena colloca l'ambientazione nella cucina di una villa. L'autore inserisce a sinistra un
muro con due armadi o scaffali guarniti di carta crespa pieni di utensili di rame e
ferro, sulla destra vi è una porta vetrata, dalla quale si intravede il giardino con una
fontana con una statua di Cupido e cespugli di lillà in fiore.
Kristin, la cuoca, è in cucina intenta al lavoro quando entra il suo fidanzato Jean, un
servo del Conte. Egli le racconta della signorina Julie e di quanto, secondo lui, ella sia
pazza, per via della danza che le ha visto fare con il giardiniere del palazzo, durante la
quale la giovane ha invitato anche lui porgendogli il braccio. Jean inizia a mangiare e
decide di bere una bottiglia di vino pregiato, appartenente al Conte. Kristin racconta
che sta cucinando un veleno per far abortire Diana, la cagna di proprietà della
signorina. Entra in scena la signorina Julie che invita Jean a ballare con lei; benché il
servitore non desideri farlo per non mettere a rischio la reputazione della
nobildonna a causa della loro diversità sociale, si sente costretto ad accettare. Dopo
il ballo Jean rientra in cucina dichiarando la pazzia di Julie, che si espone in tal modo
alle chiacchiere della società. Kristin gli spiega che la sua stranezza è dovuta al
"mensile", intendendo il ciclo mestruale.
La signorina irrompe in scena accusando arrabbiata Jean di essere fuggito nel corso
della danza e, dopo una breve discussione, l'uomo inizia a raccontarle la sua vita,
spiegando che ha imparato il francese vivendo a Lucerna, in Svizzera. Kristin si
addormenta, e Julie, non ascoltando i consigli dell'uomo sul comportamento da
tenere fra persone di diversa estrazione sociale e sulle dicerie che potrebbero
nascere dalla loro intimità, lo invita ad uscire per raccogliere lillà. Al rientro la
signorina cerca di sedurlo nonostante egli sia ritroso fino a quando prova però a

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baciarla. Julie lo ferma sgridandolo e chiedendogli se sia mai stato innamorato; Jean
le confessa di essere innamorato proprio di lei e di come, a causa della loro diversità
sociale, egli avesse perfino pensato di uccidersi.
Il dialogo continua nonostante Jean le chieda di andarsene perché la gente sta per
accorgersi di loro: stanno arrivando i domestici, che cantano una canzone e accusano
la contessina di essere stata insieme al servo. I due decidono di non farsi vedere
nascondendosi in camera di Jean e, al rientro in cucina, il giovane affronta il
problema dell'impossibilità di continuare a vivere insieme in quella casa e suggerisce
di scappare in Svizzera o sul lago di Como, dove sarebbe stato possibile aprire un
albergo, sogno che rimane però tale, vista la mancanza di fondi di entrambi. Julie ha
paura dell'accaduto e scoppia un alterco, nel corso del quale ella racconta tutta la
sua storia, del passato della madre e di come suo padre l'abbia forzata a sposarlo, di
come sia nata senza essere desiderata dalla genitrice e, cosa peggiore, come figlia
illegittima. Dopo una lunga discussione Jean la convince a rubare soldi dalla
cassaforte di suo padre e a scappare con lui. Rimane solo ad aspettarla, quando
torna in scena Kristin. Alla scoperta di quello che è successo la cuoca sgrida Jean
invitandolo ad andare con lei a messa e a dimettersi il prima possibile. Mentre la
cuoca va a prepararsi per la funzione, torna Julie, vestita e pronta per partire, con il
suo uccellino che vuole portare con sé. Jean la convince a non farlo, ma alla
dichiarazione della ragazza che avrebbe preferito vederlo morto che lasciarlo in altre
mani, Jean lo uccide. La signorina sprofonda nella paura di essere scoperta quando
rientra Kristin, che scopre i loro piani. Julie cerca di convincerla a venire con loro, ma
la cuoca litiga con lui per via del tentativo di fuga.
Dopo una discussione la ragazza propone di suicidarsi come unica soluzione
possibile, ma Jean cerca di distoglierla dall'intento definitivo, quando viene
annunciato l'arrivo del Conte. Jean spiega di come subisca l'autorità di questi e di
come, anche per il rispetto che prova nei suoi confronti, non desideri contrariarlo;
quando la signorina Julie gli chiede aiuto per uscire dalla situazione, Jean le tende un
rasoio. La signorina lo ringrazia e va fuori di scena, dove si ucciderà.

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Analisi personaggi:
Julie:
La signorina Julie è una bella ragazza di 25 anni e il servo Jean la nota già dall'inizio
del dramma. Inizialmente Julie appare come una donna molto arrogante che si crede
meglio degli altri. Julie odia gli uomini, ma adora flirtare con loro. Non le importa
cosa pensa la gente. Julie detesta la società e i limiti che essa impone. Ha
recentemente rotto il suo fidanzamento, vedendo il suo fidanzato più come uno
schiavo che come un corteggiatore.
Julie nel racconto parla del suo passato, il che offre al lettore un'idea dell' ambiente
in cui è nata e cresciuta, del perché è così com'è e di quanto la sua educazione
l'abbia influenzata. Julie era una bambina non voluta. Sua madre voleva crescerla
come un uomo per dimostrare che non c'è differenza tra uomini e donne. Inoltre, è
stata incoraggiata a disprezzare gli uomini fin dall'infanzia. Racconta di sua madre
malata di mente che ha bruciato la fattoria e di suo padre che probabilmente ha
tentato il suicidio. Racconta a Jean del suo sogno, un sogno che riflette in realtà il
suo forte desiderio di scendere di rango. Infatti, Julie non si sente una nobildonna,
ma vorrebbe vivere una vita più normale. Questo sogno di Julie rappresenta dunque
anche il suo conflitto interiore e la sua insoddisfazione per l'appartenenza alla classe
superiore. Tutto quello Julie che vuole è vivere normalmente. Julie, cercando di
realizzare il suo sogno di scendere di rango, ha come obbiettivo quello di è scappare
con il suo servo Jean, con cui aveva iniziato una relazione, per iniziare una nuova
vita. Tuttavia, quando questo tentativo fallisce, Julie si rende conto di essere persa,
anche perché ormai la sua reputazione era rovinata, e quindi la morte è l'unica via
d'uscita.
Jean:
Jean è un uomo di rango inferiore rispetto a Julie, infatti è il suo maggiordomo. È un
uomo di 30 anni intelligente e laborioso. Sia suo padre che lui sono servi del conte.
Jean non è contento di essere solo un semplice servitore, è troppo ambizioso e vede
Julie come un'opportunità per migliorare il suo status sociale e finalmente salire di
grado. All'inizio Jean sembra comprensivo, ma più ci addentriamo nella storia più
diventa amareggiato. Jean racconta a Julie di un suo sogno in cui trova un uovo
d'oro. Questo sogno simboleggia il suo forte desiderio di migliorare la sua situazione,
in modo da poter ottenere uno status più elevato e forse diventare un conte. Il suo
obbiettivo è quello di cercare di convincere Julie a scappare con lui, non tanto per

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amore, ma per approfittarsi di lei e realizzare il suo sogno. Il suo piano (come
sappiamo) fallisce e perde immediatamente ogni interesse per Julie. È interessante
che Jean pensi di potersi elevare socialmente stando con Julie, ma allo stesso tempo
quando il Conte suona il campanello, Jean si rende conto di essere solo un semplice
servo che ha paura del suo padrone.
Kristin:
Kristin è la cuoca di casa ed è anche la fidanzata di Jean. È una grande religiosa e ha
un enorme rispetto per le distinzioni di classe. Kristin è una cosiddetta figura
unidimensionale. Illustra gli atteggiamenti della classe inferiore e non accetta l'idea
che sia possibile salire di rango. È realistica e grande e il suo obiettivo è quello
sposare Jean e vivere insieme.

Il Conte:
Sebbene non incontriamo mai il Conte nella commedia, capiamo che ha una grande
influenza sia su Julie che su Jean. Nella storia vengono nominati degli stivali e dei
guanti che rappresentano in qualche modo il rapporto che i personaggi principali
hanno con il conte. Infatti, Jean ha chiaramente molta paura del suo padrone e lo
rispetta. Quando Jean dice che il Conte deve avere gli stivali in tempo, Julie reagisce
con forte sgomento, dicendogli di metterli via. Gli stivali e i guanti sono come
un'ombra pesante su entrambi.

Interpretazione della storia e simbolismi:


Strindberg utilizza diversi simboli nella "Signorina Julie". Uno di questi è la cagnolina
Diana, che si accoppia con il cane del vicino. Questo accoppiamento simboleggia in
qualche modo il rapporto tra Julie e Jean, nel senso che i due cani descritti da
Strindberg appartengono a due classi sociali diverse e quindi non possono avere
cuccioli insieme, così come Julie e Jean appartengono non possono avere una
relazione amorosa. Un altro simbolo importante che viene utilizzato è l'uccello
Serine, che ha una storia parallela con quella di Julie. Julie si sente come un uccello
in gabbia. Infatti, lei sente in trappola a causa del suo status sociale che le impedisce
di realizzare i suoi sogni. Non può scappare dalla situazione e, cosa più importante,
non può volare via da sé stessa. Il gesto di Jean che uccide l'uccello può essere
interpretato come un tentativo di liberare Julie dall'imprigionamento sociale, anche

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se soltanto per raggiungere il suo scopo. Un'altra interpretazione che si può dare a
questa scena è che Jean, uccidendo l'uccellino di Julie, stia cercando di prepararla
alla morte. Vedendo questa scena Julie si mette a urlare e si sente morire
internamente. Tuttavia, comincia a rendersi conto che è inutile fuggire al proprio
destino, perché l'avrebbe seguita per sempre. L'unica via d'uscita possibile è la
morte.
Anche il fatto che l'autore abbia scelto di ambientare la storia durante la vigilia di
mezza estate probabilmente non è un caso. Questo contribuisce a creare il contrasto
tra la serata di festa, che si associa all'allegria e alla gioia, e la tragedia che si verifica
durante la serata stessa. Julie ha anche dei sentimenti contrastanti su questa sera.
Ma quando alla fine riflette e ricorda i suoi ricordi della crescita, le tornano in mente
solo i brutti ricordi della notte di mezza estate. Dobbiamo ricordare che Strindberg
era un naturalista, e invece di lasciare che la vigilia di mezza estate, che è
tipicamente associata alla gioia, finisca felicemente, permette invece che
l'incantevole serata e l'atmosfera confusa finiscano tragicamente. Julie dovrà dunque
affrontare il suo tragico destino.

Temi importanti:
"La signorina Julie" affronta diversi temi importanti, comprese le differenze di classe
e i ruoli di genere. Il divario di classe tra Jean e Julie caratterizza l'intera opera. Jean è
un simbolo della classe lavoratrice che disprezzava la classe superiore. Sebbene sia
un uomo intelligente e laborioso e nonostante le sue molte buone qualità, non sarà
mai in grado di salire di livello. È consapevole della sua situazione e la disprezza.
Questo è un tipico tratto naturalistico, ovvero che l'eredità e l'ambiente plasmano le
persone, che non hanno alcuna possibilità di cambiare il proprio destino. È
abbastanza interessante come in un momento Jean pensi di poter avere una
relazione con Julie ed essere imparentato con il Conte, ma quando sente il suono del
campanello o guarda gli stivali del Conte si rende conto che è una cosa impossibile.
Julie, d'altro canto, finisce per crollare perché tra lei e Jean è quella più debole per
natura. Jean, nonostante sia di classe sociale inferiore rispetto a Julie, è comunque
un uomo, e dunque secondo l'ottica dell'epoca è più forte sia mentalmente che
fisicamente, e quindi per natura superiore rispetto a Julie. Un altro tema importante
nel dramma è quello della morte. Ci si può domandare se Julie avesse altra scelta
che morire, e si può riflettere sul perché l'autore non l'ha lasciata vivere. La morte

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era molto probabilmente l'unica via d'uscita per lei. La signorina Julie è la tragica
eroina del dramma. Le sue azioni sono destinate ad avere conseguenze importanti.
All'inizio, l'autore ci dà l'impressione che Julie sia superiore rispetto a Jean, che tratta
come uno schiavo. Tuttavia, andando avanti a leggere si percepisce che i ruoli
cambiano. Jean sente di avere il sopravvento e riesce ad avere una relazione proibita
e scandalosa con la figlia del suo padrone. Questo porta Julie a perdere il suo onore,
il che la fa rendere anche conto che Jean non la amerà mai, non importa quanti soldi
lei abbia.

Signorina Julie e naturalismo:


Sulla base di queste tematiche possiamo notare che il naturalismo sta alla base
dell’opera stessa. Infatti, Strindberg la definisce ett naturalistisk sorgspel (tragedia
naturalistica). Strindberg racconta una storia di grandi conflitti sia tra il genere
maschile e femminile sia tra classi sociali, ampliando sempre più ilo discorso e
portandolo all'estremo, al punto di rottura, ovvero alla realizzazione di Julie di non
avere via di scampo, soddisfacendo così le esigenze naturalistiche di raccontare la
società sotto un punto di vista più ampio mettendola in discussione, contrariamente
al romanticismo.

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