Sei sulla pagina 1di 16

L’inquinamento

atmosferico
Introduzione generale
L’inquinamento atmosferico consiste nella presenza di impurezze nell’aria, che, direttamente o indirettamente
causano problemi agli esseri viventi, le cause della presenza di queste impurezze sono 2:

Antropiche: cioè tutto ciò che c’entra naturali: come ad esempio


con l’uomo e le sue attività. l’eruzione di vulcani o gli incendi.

La composizione dell’aria si modifica nello spazio e nel tempo per cause naturali, cosicché risulta arduo definirne le
caratteristiche di qualità.
L'impossibilità di individuare le proprietà di un ambiente incontaminato di riferimento induce a introdurre il concetto di
inquinamento atmosferico stabilendo uno standard convenzionale per la qualità dell'aria.

Tra tutti i gas il CO2 è sicuramente quello più diffuso e in


aumento, anche a causa della deforestazione.
Mentre quelli che più incidono sulla salute umana sono: Il
particolato(particelle di sostanze nocive molto piccole), il
biossido di azoto e l’ozono troposferico(dei gas tossici e
irritanti). La gravità dell’impatto delle esposizioni
prolungate e di picco a questi inquinanti varia
dall’indebolimento del sistema respiratorio fino alla morte
prematura.
In Europa, le emissioni di molti inquinanti atmosferici sono diminuite in modo sostanziale negli ultimi
decenni, determinando una migliore qualità dell’aria nella zona. Nonostante questo i problemi legati alla
qualità dell’aria inquinata permangono e le concentrazioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera sono
ancora troppo elevate.
Un dato importante da notare, è
che la qualità dell’aria peggiora
nei paesi in via di sviluppo( ad
esempio l’India e la Cina), i quali
non si sono ancora posti limiti
come l’Europa nelle attività che
possono rovinare la qualità
dell’aria.
Tuttavia il problema si diffonde,
perché come sappiamo a causa
delle correnti d’aria questa si
muove, e può raggiungere paesi
come il nostro senza problemi.
Impianti
Le
Gli attività
Il trafficoperdi
impianti la
industriali
produzione
Le principali cause sono:
stradale: sono:
riscaldamento: di energia:
● impianti
metallurgica
Caldaia
Treno idroelettrici

Le cause dell’inquinamento
● impianti
chimicadidi
Pompa
Auto
Le
● impianti
calore
petrolchimica
Elettrico
Autobus
cogenerazione
Il traffico stradale
attivitàfotovoltaici
industriali
● impianti
● … atmosferico
farmaceutica
Fotovoltaico
Motori aa
meccanica
Aerei
due
biomassa
ruote

●● … Gli impianti per la


automobilistica Gli impianti di
produzione di energia
● aeronautica riscaldamento
● elettronica
● …
Conseguenze:
L'inquinamento atmosferico si ripercuote sull'uomo,
sugli ecosistemi, sugli edifici, sui materiali e sul clima.
Gli inquinanti immessi nell’aria possono essere
responsabili di diverse patologie: tra le più comuni le
affezioni alle vie respiratorie, all'apparato
cardiocircolatorio e al sistema immunitario,causando
2300 decessi all’anno.

Inoltre, l’inquinamento atmosferico provoca acidificazione


e una concimazione eccessiva degli ecosistemi naturali.
In particolare, l’ozono ha effetti cronici sulla vegetazione
e causa perdite di raccolto.
L’inquinamento atmosferico rappresenta inoltre una
delle principali cause dello scioglimento dei
ghiacciai: maggiori emissioni di CO2 nell'atmosfera
aumentano la temperatura terrestre, con
conseguente innalzamento del livello dei mari
associato al ghiaccio perso.
Le aree più colpite sono quelle urbane dove si
concentrano industrie, traffico e riscaldamento.

Il fenomeno dello smog (dall’unione delle due


parole inglesi smoke “fumo” e fog “nebbia”) è una
delle conseguenze dell’inquinamento nei centri
urbani. Si tratta di una sorta di fumo acido, ricco di
polveri e di gas irritanti, che in inverno si pone
come una cappa negli strati bassi dell’ambiente
atmosferico.
IL BUCO DELL’OZONO

Una delle conseguenze più importanti dell’inquinamento atmosferico è non altro che il buco
dell’ozono.L’ozono è un gas presente in piccola quantità ad una certa altezza dell’atmosfera
causato dal rilascio di sostanze inquinanti. Esso è particolarmente importante perché fa da
schermo protettivo ai raggi ultravioletti dannosi agli organismi terrestri. Purtroppo, a causa degli
inquinanti rilasciati in atmosfera, sin dalla metà degli anni ‘70 si è verificato un assottigliamento
dello strato di ozono, in particolare nella regione del Polo Sud dove è noto come “buco dell’ozono”.
Nel 2013 il buco,dopo aver avuto massimi assottigliamenti,si è ridotto.La causa di questa
diminuzione (buco) è principalmente attribuibile ad alcune sostanze gassose (clorofluorocarburi)
contenute nelle bombolette spray e negli impianti di raffreddamento.
Questi gas assorbono i raggi ultravioletti e liberano gli atomi di cloro.Il cloro va a contatto con
l’ozono e libera ossigeno,che a sua volta non assorbe il calore dei raggi ultravioletti.Questi raggi in
quantità maggiori possono essere dannosi per la pelle e per la vista dell’uomo ma in quantità
minori possono essere utili poichè producono vitamina D nell’essere umano.
Tra i rimedi per il buco dell’ozono
è presente la riduzione di CO2.
Con il protocollo di MontReal
infatti i paesi si impegnano nella
riduzione della produzione e di uso
delle sostanze che minacciano lo
strato di Ozono.
Gli inquinanti
Gli inquinanti primari possono essere di tipo gassoso o
particolato.

Tra i gas si segnalano:

● Composti dello zolfo


● Composti dell’azoto
● Composti del carbonio
● IPA
● Radicali
ZOLFO

i principali composti che contengono zolfo in atmosfera sono: il biossido di zolfo , il solfuro di
carbonile, il solfuro di carbonio , il solfuro di idrogeno , il dimetilsolfato . Le loro sorgenti principali
sono la decomposizione biologica, la combustione dei combustibili fossili e di materia organica, lo
spray marino e le eruzioni vulcaniche.

AZOTO

Tra i composti dell’ azoto troviamo il monossido e il biossido di azoto. Il primo viene prodotto da
sorgenti sia naturali che antropiche, ed in particolare in tutti i processi di combustione,mentre
buona parte del biossido di azoto ha origine secondaria e si forma in atmosfera per ossidazione
del monossido.
CARBONIO

In questa categoria i principali composti inorganici sono il monossido di carbonio (CO) e il


biossido o anidride carbonica (CO2). L'anidride carbonica prodotta dalle attività umane deriva dai
processi di combustione,mentre il monossido di carbonio dai fumi di scarico delle auto e in parte
minore dalle centrali termoelettriche e gli impianti di riscaldamento;

IPA

Idrocarburi policiclici aromatici, sostanze prodotte dalla combustione di legna, nafta e


gasolio, il più importante e unico normato è il Benzo(a) Pirene, considerato un forte
cancerogeno.
RADICALI
I radicali sono di norma molto reattivi in quanto tendono ad appaiare gli elettroni. I radicali di
maggior interesse, in quanto reagiscono con gran parte dei composti organici ed inorganici, sono il
radicale ossidrile e idroperossido durante il giorno e il radicale nitrato di notte. La principale
sorgente del radicale ossidrile in aria è la fotolisi dell'ozono, processo che produce atomi di
ossigeno elettronicamente eccitati i quali reagiscono con il vapore acqueo sempre presente in
atmosfera.

PARTICOLATO
Il particolato è un aerosol di piccole particelle solide classificate in base alle loro dimensioni.Quando il loro
diametro aerodinamico medio è minore di 10 micron possono raggiungere i polmoni mentre con un
diametro inferiore a 2,5 possono passare attraverso i filtri delle vie aeree respiratorie
Possibili rimedi

Azioni quotidiane che possono aiutare ad alleviare il problema sono:


-Evitare i viaggi non necessari

-Programmare le vacanze in località vicine, evitare i voli lunghi

-Camminare più spesso a piedi, andare in bicicletta, preferire il tram, l'autobus e il treno

-Viaggiare in automobile insieme ad altre persone

-Ridurre la velocità, mantenere basso il regime del motore

-Spegnere il motore durante le soste

-Promuovere il riciclaggio
-Scegliere olio da riscaldamento povero di zolfo

-Depurare i gas di scarico

-Smaltire adeguatamente i rifiuti speciali: batterie, olio usato, lampade fluorescenti, solventi

-Non incenerire illegalmente i rifiuti nel camino o in giardino

-Preferire i prodotti regionali che non richiedono lunghi trasporti

-Utilizzare vernici, lacche, detergenti, colle, spray e conservanti del legno

-Risparmiare energia
Fine

Filippo Cipolletti, Filippo Bugiardini, Francesco Bruni, Andrea Luciani, Giulia Ciccalè

Potrebbero piacerti anche