2020/21
Laurea Triennale
ING. CIVILE E AMBIENTALE
DICATECh - Politecnico di Bari
Corso di
SISTEMI DI MOBILITA’ E AMBIENTE
• ambiente naturale
• ambiente antropico
Veicoli a combustione
SOx, NOx
- Infezioni occhi e all’apparato respiratorio.
Studi sperimentali hanno mostrato come concentrazioni di 4-5 ppm portino rapidamente a
difficoltà respiratorie. Concentrazioni di 250 ppm hanno effetti gravissimi (edema
polmonare) che si verificano con ritardo di qualche ora dall’esposizione.
Pb
- Danneggiano il sistema nervoso centrale, i reni, l’apparato riproduttivo.
Per lunghe esposizioni a concentrazioni anche basse sono stati ipotizzati anche
diminuzione dell’intelligenza, iperattività, ipertensione, riduzione della velocità dei
riflessi, deficienze uditive.
HC (2/3)
Tra i composti organici volatili (VOC) particolarmente tossici sono:
-ilbenzene: aggredisce il midollo spinale provocando gravi malattie dall’anemia
aplastica alla leucemia;
- i policiclici aromatici (PAH): sono cancerogeni.
Particolato
È costituito da particelle carboniose su cui risultano assorbite altre sostanze inquinanti tra
cui i PAH (policiclici aromatici).
Esercita un’azione irritante sull’apparato respiratorio.
A causa di reazioni chimiche che avvengono nell’aria alimentate da alcuni di questi
inquinanti viene prodotto lo:
Smog fotochimico
I suoi componenti sono:
l’ozono, il biossido di azoto ed i perossiocetilnitrati (PAN)
Questi sono tutti ossidanti. In particolare l’ozono causa irritazione agli occhi,
emicrania, malattie respiratorie, attacchi d’asma, riduzione della funzione
polmonare.
SOx e NOx
Portano alla formazione di acidi che aggrediscono la superficie degli edifici; sono altresì
responsabili del fenomeno delle piogge acide che stanno causando il rapido
deterioramento delle foreste e la scomparsa di vita nei laghi
Particolato
Imbratta edifici e monumenti
Smog fotochimico
Produce danni alla vegetazione
CO2
Contribuisce all’effetto serra
Limiti Normativi
Industriaelettrica 26
Espansione CC per3200M W 8,9
Espansione capacitàim portper2300M W 10,6
Ulteriore crescitarinnovabiliper2800M W 6,5
Civile 6,3
Decretiefficienzausifinali 6,3
Trasporti 7,5
Autobuse veicoliprivaticoncarburantiam inordensitàdicarbonio(Gpl,m etano) 1,5
Sistem idiottim izzazioneecolettivizzazione deltrasportoprivato 2,1
(carpooling,carsharing,taxicolettivi) Rim odulazionedel’im posizionesugliolim inerali
Attivazione sistem iinform atico-telem atici
Sviluppoinfrastrutturenazionalieincentivazione deltrasportocom binatosurotaiaedelcabotaggio 3,9
Totalem isurenazionali 39,8
CreditidicarboniodaJIeCDM 12
TOTALEM ISURE 51,8
Residenziale
15%
Trasporti
54% Terziario
2,6%
Industria
16%
Energia
Termoelettrico 0,4%
9% Agricoltura
3%
Regione Campania
I costi esterni sono i costi che ricadono sulla collettività che non sono
sostenuti da chi li ha generati.
• condizioni di moto.
L’Unione Europea ha adottato nel 1995 una strategia comunitaria per la riduzione
delle emissioni di CO2 dalle autovetture (accordo volontario dell’industria
automobilistica a ridurre le emissioni medie delle vetture nuove a 140 gCO2/km
entro il 2008 e a 120 gCO2/km).
Nel 2007 la Commissione Europea ha presentato un ulteriore Regolamento che pone
l’obiettivo di portare le emissioni delle nuove autovetture nel 2012 a 130
gCO2/km. Inoltre, si è definita la volontà di avere una riduzione di circa 10
gCO2/km mediante l’utilizzo di tecniche complementari (ad esempio, pneumatici,
carburanti). Nell’ottica di ridurre ancora le emissioni CO2, il 25 febbraio il
Parlamento Europeo ha approvato nuove regole sulle emissioni di CO2 delle auto che
si riducono ulteriormente a 95 gCO2 /km e saranno in vigore a partire dal 2021.
I motori freddi hanno tassi più alti di emissione di HC e CO per una cattiva
vaporizzazione del carburante e per una accentuazione dell’effetto parete dei
cilindri; a valori più bassi della temperatura dell’aria corrisponde una
temperatura più bassa del motore a freddo e, quindi, una accentuazione dei
tassi di emissione di HC e CO.
Base di
inversione
Base di
inversione
} Strato di
inversione
Temperatura Temperatura
Sempre per le strade a tessuto chiuso, per basse velocità del vento, diventano predominanti i
fenomeni di turbolenza da flusso e da gas caldi.
Standard emissivi
La comunità europea ha emanato, a partire dal 1991, una serie di
direttive sull'emissioni di inquinanti da parte dei veicoli.
In base a queste direttive sono state individuate cinque categorie di
appartenenza per gli autoveicoli:
pre-Euro 1
Euro 1
Euro 2
Euro 3
Euro 4
Euro 5
Euro 6
Euro 666….
Autoveicoli a gasolio
• i criteri e le tecniche che gli Stati membri devono adottare per le misure
delle concentrazioni di inquinanti, compresi l’ubicazione e il numero
minimo di stazioni e le tecniche di campionamento e misura.
• Livelli di attenzione
• valori di concentrazione tali da determinare condizioni di inquinamento che, se
persistenti, determinano il rischio del raggiungimento dello stato di allarme;
• Livelli di allarme
• valori di concentrazione che richiedono interventi urgenti atti a ridurre
l’emissione di sostanze inquinanti allo scopo di evitare un serio rischio
sanitario per la popolazione;
• Veicoli elettrici
sono caratterizzati da elevata efficienza energetica; la loro criticità attualmente è
legata al sistema delle batterie che non assicura grande autonomia ed elevata
potenza.
• Veicoli ibridi
è un veicolo dotato di due sistemi di propulsione (ad es. Benzina/Elettrico,
Benzina/Gpl, Benzina/Metano, Benzina/Idrogeno). La coppia di propulsione più
recente tecnologicamente è il sistema elettrico/termico: il veicolo è dotato di un
sistema per recuperare parte dell’energia cinetica persa durante la frenata. Un
generatore di corrente sfrutta la velocità del veicolo (decelerandolo) per
ricaricare le batterie.
• Biodiesel
Combustibile costituito da esteri di metile di oli e grassi vegetali. Molto diffuso
in Europa è il biodiesel derivato dall’olio di semi di colza. Il funzionamento,
l’usura dei motori e le prestazioni sono del tutto assimilabili a quelle ottenute
con gasolio tradizionale in termini di resa ed affidabilità.
o infrastrutturali
o tecnologici
o gestionali
o organizzativi
FATTORI
METEOROLOGICI,
TURBOLENZA
DOVUTA AL
TRAFFICO
DISPERSIONE CONCENTRAZIONE
INQUINANTI INQUINANTI
2) a posteriori
STANDARDS DI CONCENTRAZIONE
QUALITA’ DELL’ARIA INQUINANTI NELL’ARIA
Simulazione Realtà
Modelli aggregati
Emissioni di CO in
ambito urbano
per veicoli di diverso tipo
(Modelli CORINAIR)
Modelli CORINAIR
• Modelli euleriani
(concentrazione media in un volume)
• Modelli lagrangiani
(concentrazione media in un volume)
• Modelli gaussiani
(concentrazione media in un punto)
• Modelli empirici
I modelli di dispersione vengono spesso utilizzati per valutare la sola concentrazione del
monossido di carbonio, l’inquinante più dannoso.
Ipotesi semplificative:
y
SORGENTE INQUINANTE
y
SORGENTE INQUINANTE
1
e
y z
C (E ,u,x, y,z ) = u 2πσ σ
E
y z z
y
SORGENTE INQUINANTE
con: direzione del vento
y
SORGENTE INQUINANTE
Espressioni empiriche valide per le aree urbane per il calcolo dei coefficienti
di dispersione in funzione di x per diverse condizioni di stabilità atmosferica:
• A= atmosfera estremamente instabile
• B= atmosfera moderatamente instabile
• C= atmosfera debolmente instabile
• D= atmosfera neutra
• E= atmosfera debolmente stabile
• F= atmosfera moderatamente stabile
-45°
SOTTOVENTO
SOPRAVENTO SOTTOVENTO
-45°
EDIFICIO EDIFICIO
quelli interni).
r + L0
T RAFFICO
Modelli di dispersione R
+45°
direzione del
SOPRAVENTO SOTTOVENTO
∆C = ∆C L + ∆CW
2
∆C è calcolato come media tra i valori sopravento e sottovento ed assume lo stesso
valore su entrambi i lati della strada
Politecnico di Bari - Sistemi di mobilità e ambiente - Mario Binetti
Modelli di dispersione
Modelli Empirici
Le componenti di ∆C sopravvento ∆CW e sottovento ∆CL possono essere
calcolate come:
K* E K * E*(H - z)
∆CL = [g/m 3 ] ∆CW = [g/m 3 ]
( u + 0.5 )( r + Lo ) W *H ( u + 0.5 )
dove:
K è una costante adimensionale (sperimentalmente circa pari a 7);
r è la distanza diagonale del ricettore dal centro della corsia più vicina [m];
E è la quantità di inquinante emesso dagli autoveicoli [g/ms];
direzione del vento
Lo è la larghezza del veicolo (2 m); EDIFICIO EDIFICIO