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Superficiali
∆f
lim
∆s →0 ∆ s
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Date 2 insiemi di forze agenti sul corpo forze di massa X Y Z e forze superficiali Px Py Pz
esse sono equivalenti se hanno stessa risultante e stesso momento risultante rispetto a
qualsiasi polo.
Se chiamiamo con R1 la risultante delle forze di massa e con R2 la risultante delle forze
superficiali se R1 = R2 e M1 = M2 il sistema di forze è in equilibrio poiché condizione
necessaria e sufficiente affinché un corpo sotto date forze esterne sia in equilibrio è che :
R1 – R2 = 0 ed M1 – M2 = 0
2) LE TENSIONI
∆F
dove t ha dimensione F/l2 oppure Fl-2
La tensione t = lim
∆S→0 ∆S
Sono 9 riferite agli assi x, y, z , 3 di Tensione normale (δx, δy, δz) e 6 di Tensione
tangenziale τxy; τxz; τyx; τyz; τzx; τzy.
Ossia componenti della Tensione che sono tx ; ty; tz hanno a loro volta ulteriori componenti
dette speciali : Tensioni
normali
tx (tensione riferita all’asse x) ha componenti dette componenti speciali della tensione : δx, τxy, τxz
Tensioni
ty (tensione riferita all’asse y) ’’ δy, τyx, τyz tangenziali
Concetto di equilibrio
In statica condizione necessaria e sufficiente affinché ci fosse equilibrio è che tutte le forze
siano uguali e contrarie, in scienze, invece , è solo condizione necessaria perché il corpo
essendo deformabile lo stato iniziale è diverso dallo stato finale; perché ci sia condizione
sufficiente le tensioni tangenziali : τyx= τxy ; τzy= τyz; τxz= τzx
Ossia sono uguali ed opposte così come le tensioni normali che sono : δx = - δx; δy = - δy;
δz = - δz
Quindi dato che le componenti speciali della tensione sono uguali e contrarie le τ perché
sia condizione necessaria all’equilibrio, diventano da 9 a 6 per la proprietà di simmetria
delle tensioni tangenziali.
Dato che il nostro obiettivo è quello di conoscere lo stato di tensione e deformazione in
ogni punto di una struttura, dato che la formazione mi dà 6 componenti speciali e anche la
tensione segue che le incognite saranno 12 per ogni punto.
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3) Condizioni ai limiti ed espressioni di Cauchy
Consideriamo una superficie S di un corpo ed un punto A appartenente ad essa, sia π un
piano tangente in A ed una normale n perpendicolare ⊥ a S in A.
Effettuiamo 3 tagli riferiti ai 3 assi X Y Z le aree delle 3 facce normali ai piani coordinati
sono :
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∆x = ∆sαx
∆y=∆sαy
∆z = ∆sαz
Per determinare le condizioni ai limiti eseguo l’equilibrio alla traslazione per semplicità
solo secondo l’asse x ed ottengo :
Px∆s - δx∆sαx - τyx∆sαy - τzx∆sαz = 0
Dividendo per ∆S e portando Px a secondo membro si ottiene :
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4) Equazioni indefinite e proprietà di simmetria delle tensioni tangenziali
Sono le equazioni di equilibrio alla traslazione. Per l’equilibrio all’interno del corpo :
preso un elemento di un corpo si deve verificare che i 2 insiemi di forze, forze di massa X
Y Z e tensioni δi δji siano in equilibrio.
Dobbiamo fare l’equilibrio alla traslazione secondo X Y Z e alla rotazione intorno agli assi :
es. :
Equilibrio alla Traslazione secondo X (tutte le tensioni normali e tangenziali // asse x):
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Facendo lo stesso per Y e Z si ottengono le equazioni indefinite dell’equilibrio :
Equazioni indefinite
dell’equilibrio
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così da 9 componenti speciali ne diventano 6, inoltre la matrice della tensione è
simmetrica rispetto alla diagonale principale.
Le equazioni indefinite dell’equilibrio interno e la simmetria della tensioni tangenziali non
bastano a soddisfare l’equilibrio interno, affinché tale equilibrio interno sia soddisfatto si
devono aggiungere le condizioni ai limiti espresse dalla relazione di Cauchy.
Consideriamo un elemento piano con un punto A per il quale passa la normale n sul quale
agisce la tensione tn ,consideriamo una generica retta l , vogliamo conoscere il valore di tn
su l, cioè la componente tangenziale τnl.
τnl = tn · vers. l
Cateto = Hp·cos angolo adiacente
tn
β
l
τnl
Per trovare il valore delle δn in funzione delle δij se l ≡ n cioè (βx βy βz) = (αx αy αz)
quindi :
δn = tn vers. (l≡n) = tn ( αx +αy + αz) = tnx αx + tny αy + tnz αz =
= (δxαx + τxy αy + τxz αz) · αx + (τyxαx + δy αy + τyz αz) · αy + (τzxαx + τzy αy + δz αz) · αz
moltiplicando e sommando i termini uguali abbiamo :
Le componenti cartesiane tnx tny tnz in funzione delle componenti speciali δij della tensione
(relazione di Gauchy) sono:
tnx=δxαx + τxy αy + τxz αz
tny=τyxαx + δy αy + τyz αz
tnz=τzxαx + τzy αy + δz αz
Da queste equazioni ricaviamo una matrice simmetrica rispetto alla diagonale principale :
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Equazione SECOLARE
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- δ n+ a1δ n + a2δn + a3 = 0 Questa equazione fornisce 3 radici reali, che sono i
valori delle 3 tensioni principali : δξ δη δς
Sostituendo questi valori uno alla volta nel sistema si determinano i coseni direttori di ξ η ς
previa sostituzione di una riga con l’equazione che lega i coseni direttori che è :
α2ξ +α2η + α2ς = 1 (questa equazione si sostituisce ad una riga del sistema)
Condizione necessaria e sufficiente affinché uno stato di tensione sia piano è che una
delle tensioni principali sia nulla.
Dall’equazione secolare - δ3n+ a1δ2n + a2δn + a3 = 0 si osserva che deve dare sempre le
stesse soluzioni qualunque sia la terna di riferimento. Infatti se consideriamo una terna X’
Y’ Z’ diversa da X Y Z i coefficienti ed il termine noto delle 2 equazioni devono essere
proporzionali e coincidenti per questo si chiamano invarianti :
I1 = δX + δY + δZ Invariante Lineare
2 2 2
I2 = δXδY + δx δz + δy δz – (τ xy + τ xz + τ zy) Invariante Quadrico
2 2 2
I3 = δx δy δz + 2 τxy τxz τzy – (δx τ yz + δy τ xz + δzτ xy) Invariante Cubico
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11) Cerchio di mohor
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