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Capitolo 2 : LE TENSIONI

1) FORZE DI MASSA E FORZE SUPERFICIALI

Le forze che determinano tensione o deformazione possono essere :

Superficiali
∆f
lim
∆s →0 ∆ s

Perché agiscono sulle superfici esterne


dei corpi, sono espresse per unità di
Forze applicate : superficie F/L2 e possono esser in t/m2
sono forze esterne Di Massa
escluse le reazioni ∆f
vincolari. si suddividono in : lim
∆v →0 ∆ v
Determinano Sono proporzionali al volume con
squilibrio nella dimensioni F/l3 e si indicano con X, Y, Z,
struttura possono essere assegnate in t/m3

Proporzionali alla massa


Si hanno quando tutti i punti del corpo
sono sottoposti ad accelerazione

Forze applicate + Reazioni dei vincoli


esterni
Forze esterne :
Distorsioni
Determinano
sono costitute da : Sono delle azioni esterne che inducono
squilibrio nella
stati di tensione e deformazione nei corpi
struttura
indipendentemente dalle forze esterne
es.: Variazione Termica o Cedimento
Sia le forze applicate che le forze esterne agiscono su una regione più o meno estesa
della superficie del corpo, quindi possono essere sia
DISTRIBUITE sia CONCENTRATE.
Forze interne al La tensione tn è data dalla somma di 2 componenti : la
corpo : tensione normale δn + la tensione tangenziale τnm cioè :
consentono il legame tn =δn +τnm
tra le particelle del
corpo stesso e
ripristinano
l’equilibrio, tali forze
sono le tensioni. La
loro dimensione è :
[F·l-2]
∆f
lim =t
∆s→0 ∆s

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Date 2 insiemi di forze agenti sul corpo forze di massa X Y Z e forze superficiali Px Py Pz
esse sono equivalenti se hanno stessa risultante e stesso momento risultante rispetto a
qualsiasi polo.
Se chiamiamo con R1 la risultante delle forze di massa e con R2 la risultante delle forze
superficiali se R1 = R2 e M1 = M2 il sistema di forze è in equilibrio poiché condizione
necessaria e sufficiente affinché un corpo sotto date forze esterne sia in equilibrio è che :
R1 – R2 = 0 ed M1 – M2 = 0

2) LE TENSIONI

∆F
dove t ha dimensione F/l2 oppure Fl-2
La tensione t = lim
∆S→0 ∆S

Le tensioni rappresentano le razioni molecolari che il materiale oppone alle deformazioni,


le deformazioni aumentano fin quando le tensioni non raggiungono l’equilibrio con le forze
esterne.

Componenti della tensione


Tensione Normale δn
sono le componenti del
vettore tensione rispetto ad
una terna levogira applicata
nel punto considerato e
avente un asse coincidente 2 Tensioni Tangenziali τn
con la normale n alla
superficie stessa e sono : tx ;
t y ; tz

Componenti cartesiane della Tensione


Sono le componenti del vettore tensione tn rispetto alla terna x, y, z che si considera
solidale con il corpo e sono :

tnx ; tny; tnz

Componenti speciali sella tensione

Sono 9 riferite agli assi x, y, z , 3 di Tensione normale (δx, δy, δz) e 6 di Tensione
tangenziale τxy; τxz; τyx; τyz; τzx; τzy.
Ossia componenti della Tensione che sono tx ; ty; tz hanno a loro volta ulteriori componenti
dette speciali : Tensioni
normali

tx (tensione riferita all’asse x) ha componenti dette componenti speciali della tensione : δx, τxy, τxz
Tensioni
ty (tensione riferita all’asse y) ’’ δy, τyx, τyz tangenziali

tz (tensione riferita all’asse z) ’’ δz, τzx, τzy

Se vogliamo conoscere la tensione relativa ad una qualsiasi giacitura definita da una


qualsiasi normale possiamo ottenerla conoscendo le componenti speciali della tensione
sulle facce dei piani coordinati .
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Le tensioni non sono tutte uguali esse presentano un incremento infatti se consideriamo
un cubo vediamo che le tensioni sulle 2 facce parallele sono diverse una delle 2 presenta
un incremento :

Concetto di equilibrio

In statica condizione necessaria e sufficiente affinché ci fosse equilibrio è che tutte le forze
siano uguali e contrarie, in scienze, invece , è solo condizione necessaria perché il corpo
essendo deformabile lo stato iniziale è diverso dallo stato finale; perché ci sia condizione
sufficiente le tensioni tangenziali : τyx= τxy ; τzy= τyz; τxz= τzx
Ossia sono uguali ed opposte così come le tensioni normali che sono : δx = - δx; δy = - δy;
δz = - δz
Quindi dato che le componenti speciali della tensione sono uguali e contrarie le τ perché
sia condizione necessaria all’equilibrio, diventano da 9 a 6 per la proprietà di simmetria
delle tensioni tangenziali.
Dato che il nostro obiettivo è quello di conoscere lo stato di tensione e deformazione in
ogni punto di una struttura, dato che la formazione mi dà 6 componenti speciali e anche la
tensione segue che le incognite saranno 12 per ogni punto.

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3) Condizioni ai limiti ed espressioni di Cauchy
Consideriamo una superficie S di un corpo ed un punto A appartenente ad essa, sia π un
piano tangente in A ed una normale n perpendicolare ⊥ a S in A.

Effettuiamo 3 tagli riferiti ai 3 assi X Y Z le aree delle 3 facce normali ai piani coordinati
sono :

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∆x = ∆sαx
∆y=∆sαy
∆z = ∆sαz

Per determinare le condizioni ai limiti eseguo l’equilibrio alla traslazione per semplicità
solo secondo l’asse x ed ottengo :
Px∆s - δx∆sαx - τyx∆sαy - τzx∆sαz = 0
Dividendo per ∆S e portando Px a secondo membro si ottiene :

equilibrio traslazione asse x δxαx + τxy αy + τxz αz = Px Dove Px Py PZ sono


equilibrio traslazione asse y τyxαx + δy αy + τyz αz = Py le forze superficiali
equilibrio traslazione asse z τzxαx + τzy αy + δz αz = Pz

Se A è all’interno del corpo otteniamo le relazioni di Cauchy mettendo al posto delle


componenti delle forze superficiali le componenti cartesiane di tn (infatti affinché ci sia
equilibrio nel corpo le forze esterne devono essere = alle tensioni interne, per questo
possiamo sostituire a Px Py Pz → tnx tny tnz .
δxαx + τxy αy + τxz αz = tnx Relazioni di Cauchy
τyxαx + δy αy + τyz αz = tny Servono per l’equilibrio al
τzxαx + τzy αy + δz αz = tnz contorno cioè in
superficie.

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4) Equazioni indefinite e proprietà di simmetria delle tensioni tangenziali

Sono le equazioni di equilibrio alla traslazione. Per l’equilibrio all’interno del corpo :
preso un elemento di un corpo si deve verificare che i 2 insiemi di forze, forze di massa X
Y Z e tensioni δi δji siano in equilibrio.
Dobbiamo fare l’equilibrio alla traslazione secondo X Y Z e alla rotazione intorno agli assi :
es. :
Equilibrio alla Traslazione secondo X (tutte le tensioni normali e tangenziali // asse x):

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Facendo lo stesso per Y e Z si ottengono le equazioni indefinite dell’equilibrio :

Equazioni indefinite
dell’equilibrio

Per esprimere la simmetria tra le componenti tangenziali della tensione si effettua


l’equilibrio alla rotazione intorno agli assi X Y Z : cioè dimostro che le tensioni tangenziali
sono simmetriche rispetto agli assi in questo caso dimostro che è simmetrica rispetto
all’asse Z :

con analogo procedimento si ottiene :


per l’asse X e si ottiene : τyz =τzy
per l’asse y e si ottiene : τxz =τzx

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così da 9 componenti speciali ne diventano 6, inoltre la matrice della tensione è
simmetrica rispetto alla diagonale principale.
Le equazioni indefinite dell’equilibrio interno e la simmetria della tensioni tangenziali non
bastano a soddisfare l’equilibrio interno, affinché tale equilibrio interno sia soddisfatto si
devono aggiungere le condizioni ai limiti espresse dalla relazione di Cauchy.

5) Principio dei lavori virtuali (solo enunciato)

Condizione necessaria e sufficiente di equilibrio di una sestupla δij (cioè le 6 tensioni


interne) e di un insieme di forze esterne X Y Z e Px Py Pz su un corpo in una certa
configurazione C è che, per effetto di una qualsiasi terna u’ v’ w’ di spostamenti piccoli e
congruenti, il lavoro delle forze esterne sia uguale al lavoro delle forze interne.

6) Espressioni delle componenti tensoriali in funzione delle componenti speciali

Consideriamo un elemento piano con un punto A per il quale passa la normale n sul quale
agisce la tensione tn ,consideriamo una generica retta l , vogliamo conoscere il valore di tn
su l, cioè la componente tangenziale τnl.
τnl = tn · vers. l
Cateto = Hp·cos angolo adiacente

tn

β
l
τnl

τnl = tn · vers. L = tn · (βx+βy+βz) = tnx βx + tny βy + tnz βz


Dalle relazioni di Cauchy :
δxαx + τxy αy + τxz αz = tnx
τyxαx + δy αy + τyz αz = tny
τzxαx + τzy αy + δz αz = tnz
sostituendo tnx tnx tnz alla precedente otteniamo che :
τnl = (δxαx + τxy αy + τxz αz ) · βx + (τyx αx + δy αy + τyz αz ) · βy + (τzx αx + τzy αy + δz αz) · βz
dalla proprietà di simmetria ricaviamo l’espressione della tensione tangenziale di una
generica giacitura di normale n in funzione delle componenti speciali della tensione :
τnl = δx αx βx + δy αy βy + δz αz βz + τxy (αx βy + αy βx) + τyz (αy βz + αz βy) + τzx (αx βz +αz βx)

Per trovare il valore delle δn in funzione delle δij se l ≡ n cioè (βx βy βz) = (αx αy αz)
quindi :
δn = tn vers. (l≡n) = tn ( αx +αy + αz) = tnx αx + tny αy + tnz αz =
= (δxαx + τxy αy + τxz αz) · αx + (τyxαx + δy αy + τyz αz) · αy + (τzxαx + τzy αy + δz αz) · αz
moltiplicando e sommando i termini uguali abbiamo :

δn = δx α2x + δy α2y + αzα2z + 2τxy αx αy +2 τxzαx αz + 2 τyzαy αz


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8) Ricerca delle direzioni principali ξ η ς
Consideriamo una terna cartesiana x y z e una normale n.Per ipotesi , suponiamo di avere
la traccia della giacitura principale dove la tensione coincide con la tensione normale e le
tensioni tangenziali sono nulle. tn ≡δn; τn=0

Le componenti cartesiane tnx tny tnz in funzione delle componenti speciali δij della tensione
(relazione di Gauchy) sono:
tnx=δxαx + τxy αy + τxz αz
tny=τyxαx + δy αy + τyz αz
tnz=τzxαx + τzy αy + δz αz

ma poiché τn=0 si ha che:


tnx= δx αx tnx =δn αx
Ma sé tn=δn si può scrivere al posto
tny=δy αy tny=δn αy
di δx δy δz →δn
tnz=δzαz Tnz=δn αz

Dalle relazioni di Cauchy :

δxαx + τxy αy + τxz αz=δn αx


τyxαx + δy αy + τyz αz =δn αy
τzxαx + τzy αy + δz αz =δn αz
portando tutto a I membro otteniamo :

Sistema lineare omogeneo in 3


incognite αx αy αz che ci fornisce le
3 direzioni principali ξ η ς se il ∆ =
0.

Da queste equazioni ricaviamo una matrice simmetrica rispetto alla diagonale principale :

sviluppando questa matrice si ottiene un equazione secolare :

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Equazione SECOLARE
3 2
- δ n+ a1δ n + a2δn + a3 = 0 Questa equazione fornisce 3 radici reali, che sono i
valori delle 3 tensioni principali : δξ δη δς
Sostituendo questi valori uno alla volta nel sistema si determinano i coseni direttori di ξ η ς
previa sostituzione di una riga con l’equazione che lega i coseni direttori che è :
α2ξ +α2η + α2ς = 1 (questa equazione si sostituisce ad una riga del sistema)

9) Stati piani di tensione (solo definizioni)

Condizione necessaria e sufficiente affinché uno stato di tensione sia piano è che una
delle tensioni principali sia nulla.

10) Invarianti di tensione

Dall’equazione secolare - δ3n+ a1δ2n + a2δn + a3 = 0 si osserva che deve dare sempre le
stesse soluzioni qualunque sia la terna di riferimento. Infatti se consideriamo una terna X’
Y’ Z’ diversa da X Y Z i coefficienti ed il termine noto delle 2 equazioni devono essere
proporzionali e coincidenti per questo si chiamano invarianti :

I1 = δX + δY + δZ Invariante Lineare
2 2 2
I2 = δXδY + δx δz + δy δz – (τ xy + τ xz + τ zy) Invariante Quadrico
2 2 2
I3 = δx δy δz + 2 τxy τxz τzy – (δx τ yz + δy τ xz + δzτ xy) Invariante Cubico

Se il riferimento è ξ η ς (tensioni principali) le invarianti sono :


I1= δξ + δη +δς
I2 = δξ δη + δξ δς + δη δς
I3= δξ δη δς

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11) Cerchio di mohor

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