Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Con Calibano sembra che Shakespeare volesse raccontare ciò che sarebbe accaduto poi nella nostra storia,
è vero che gli inglesi trasferirono la loro lingua nelle colonie, la loro cultura e la loro letteratura ma grazie
alla loro lingua, i nativi poterono raccontare la loro versione della storia.
Esiste un libro chiamato The empire writes back, dove un nativo racconta la sua esperienza con toni aspri.
La magia nera è usata ancora per emarginare le persone, nativi e donne vivevano in una posizione più
debole ma allo stesso tempo potevano comunque visitare un modo alternativo a quello patriarcale dove i
ruoli erano fissati.
Prospero nella sua isola e nelle sue parole, usa dei criteri di esclusione e differenziazione: lui cerca di
escludere tutti i personaggi che non condividono la sua cultura, come Ariel, Calibano e Sycorax e vive fianco
a fianco con sua figlia Miranda che è una giovane ragazza bianca. Quindi cerca di mantenere dei confini in
questa isola, non tutti vivono nella stessa parte dell’isola.
L’arte di Prospero è quella di dividere le persone per far in modo che facciano esperienza diverse: Calibano
è molto simile alle persone inglese perché molti nativi vennero trasportati in Inghilterra dove vanivano
esibiti al pubblico che poteva guardarli e descriverli, in un primo periodo della colonizzazione questi erano
considerati meravigliosi, molto amichevoli e molto simili alla razza europea.
Più avanti si va con la colonizzazione, più capiamo che queste persone erano veramente brave e generose
ma non pronte a lasciare che le loro terre cadessero sotto il potere inglese, ed è per questo che iniziarono
dei conflitti molto aspri tra loro e molte persone vennero uccise; in questo momento di conflitti, l’idea che
gli inglesi avevano dei nativi cambiò perché ora venivano associati al diavolo, all’oscurità e vennero
degradati come se fossero animali. Per esempio Calibano è collegato a delle azioni molto brutte, infatti
venne animalizzato e chiamato cane o associato ad altri animali.
Con l’uso della parole “vessel” ci è chiaro che i nativi erano completamente assorbiti dalle istituzioni
medievali europee, loro dovevano completamente obbedire agli inglesi e sottomettersi a loro e loro
accettarono questo perché convinti che gli inglesi fossero più potenti e che anche il loro Dio lo fosse.
Una delle scene più caratteristiche nei racconti di viaggio, è quando gli inglesi usarono le loro armi contro i
nativi che vedendo il fuoco pensarono che fosse qualcosa di divino ed è per questo che rimasero
impressionati dal Dio cristiano che associavano a questo fantastico fenomeno che loro non conoscevano.
Per i nativi, la Bibbia era qualcosa di magico che gli inglesi usavano per dominarli ed è per questo che
decisero di cambiare la loro religione.
Questa fu una vera e propria assimilazione culturale basata sulla paura, e della potenza degli inglesi che
erano supportati dal potere di Dio, ed è per questo che anche Calibano fece sottomettere da Prospero.
Qui nuovamente vi è un caso di INTERTESTUALITA’ perché ci sono citazioni dei travel reports scritti nell’era
elisabettiana e giacobina: c’è un riferimento a questi travel report quando Calibano parla perché usa le
stesse frasi usati dai nativi nei report inglesi, ovviamente la voce dei nativi venne silenziata e abbiamo
quindi solo la loro versione della storia, ascoltando appunto i racconti orale in quanto non avevano un
sistema di scrittura. Questi racconti orale venivano tramandati di padre in figlio, e possiamo capire da qui
come loro vissero il trauma della conquista da parte degli inglesi, conosciamo alcune parti dei loro discorsi
perché vennero assorbiti appunto in questi racconti di viaggio e le parole attribuite ai nativi son le stesse
che vengono usate da Calibano.
Non sappiamo quanto questi reports siano affidabili, considerando che gli inglesi non parlavano algonkin,
ovvero dialetto parlato nel nord Carolina, ma loro pretendevano di capirlo.
Siamo a conoscenza di alcune parole del linguaggio nativo grazie ad Harriot che scrisse e pubblico alla fine
del 16 secolo, un glossario.