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Le Crociate

Clermont, 1095: Urbano II bandisce le crociate


Una facciata dello spirito religione del Basso Medioevo è rappresentata dalle crociate.
All’inizio dell’XI secolo gli equilibri mediorientali erano destabilizzati dall’espansione dei Turchi. Nel 1071 avevano
sbaragliato un grande esercito greco nella battaglia di Manzikert e, successivamente., nel 1078, erano riusciti a
occupare Gerusalemme.
In Occidente i Turchi venivano percepiti come una minaccia generale e un pericolo per i luoghi santi. Durante il
regno di Alessio I, i Bizantini progettarono la riconquista del Medio Oriente con l’aiuto militare occidentale.
Nel 1095, papa Umberto II pronunciò un discorso a Clermont, incitando i cavalieri a difendere il Santo Sepolcro, ma
gli effetti del suo discorso andarono oltre la sua volontà.
Un fenomeno complesso
Il suo discorso ebbe vasta risonanza in una società in via di trasformazione. La popolazione era in crescita e quindi si
stavano dissodando nuove terre, che sembravano insufficienti a risolvere il problema delle risorse alimentari. A
questo si aggiungeva i cavalieri estromessi dall’asse ereditario e alla ricerca di fortuna e terre. Vi era da considerare
la rete di commerci nel Mediterraneo orientale, dove, i mercati cristiani entravano in competizione con quelli
musulmani.
Come reazione al discorso di Clermont, si scatenò una un’ondata di fanatismo religioso e popolare.

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