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struttura organizzativa
Organizzazione
Obiettivi e
strategia
Ambiente Dimensione
Cultura Tecnologia
Assetto organizzativo
Struttura organizzativa
- MICRO: mansione
- MACRO: formalizzazione, specializzazione, gerarchia,
centralizzazione, professionalità, indicatori del personale
Meccanismi/sistemi operativi
Programmazione, controllo, comunicazione, coordinamento,
sistemi informativi, gestione del personale
Potere e cultura organizzativa
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Insieme degli elementi di base, e relativamente stabili, del sistema di ruoli su cui si articola il sistema organizzativo.
Essa:
–Indica i rapporti di dipendenza formale, compresi il numero di livelli gerarchici e lo span of control di manager e
supervisori;
–Identifica il raggruppamento di individui in unità organizzative e di unità organizzative nella totalità
dell’organizzazione;
–Comprende la progettazione di sistemi che assicurino comunicazione e coordinamento efficaci e l’integrazione
degli sforzi tra le unità organizzative;
–Si suddivide in Microstruttura (Compiti, Mansione) e Macrostruttura (Formalizzazione, Specializzazione,
Gerarchia, Centralizzazione, Professionalità, Indicatori del personale).
Indicatori del personale Indicano gli organici, ossia il numero di persone impiegate nelle varie funzioni
ed uffici.
La struttura organizzativa è lo strumento con cui l’organizzazione, intesa come entità sociale guidata
da obiettivi, definisce quali sono le attività fondamentali per ottenere gli obiettivi ed impiega le
persone, con le loro competenze e la tecnologia disponibile considerando le possibili soluzioni al
problema organizzativo di base. Viene rappresentata nell’organigramma ed è caratterizzata da 3
dimensioni:
◼ dimensione orizzontale:
– divisione del lavoro e specializzazione (scomposizione e ricomposizione mediante
sistemi di coordinamento e comunicazione)
– nascono le funzioni aziendali (unità organizzative)
▪ dimensione verticale:
– introduzione livelli gerarchici e delega decisionale (rapporti di dipendenza
formale, numero di livelli gerarchici, span of control)
– sviluppo della linea manageriale intermedia
▪ dimensione temporale:
– permanenza degli organi nel tempo
– sviluppo di organi continui e discontinui, temporanei e permanenti
Alta direzione
Dimensione verticale
Vertice Amministrazione e Organizzazione e
Strategico finanza personale
Nucleo
operativo Customer care
Marketing
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MA L’ORGANIGRAMMA ESISTE SEMPRE?
• esempi tipici:
✓ ufficio legale
✓ relazioni sindacali
✓ servizi generali
✓ amministrazione del personale
✓ relazioni pubbliche
Unità di
Alta direzione linea
Comitato di Unità di
direzione staff
Permanente,
Amministrazione e Organizzazione e discontinuo
finanza personale
Sotto funzioni
9
Corso di Organizzazione Aziendale 9
Le dimensioni della macrostruttura organizzativa (segue)
Dimensione VERTICALE
Consiglio di
amministrazione
Comitati Comitato
consultivi esecutivo
Direttore
generale Dimensione
ORIZZONTALE
Assistente del direttore generale Assistente del direttore generale
per i servizi alla comunità per i servizi alla persona
– Organi istituzionali (es. in una S.p.A: Assemblea dei soci, C.d.A, collegio sindacale), direttivi (es. DG),
operativi (es. uffici e reparti).
– Organi di linea:collocati lungo la linea gerarchica discendente che va dall’alta direzione agli organi
operativi o svolgono processi di gestione caratteristica e/o di combinazione di fattori; (es.: acquisti,
produzione, vendita).
– Organi di staff: non si collocano nella scala gerarchica o svolgono processi di misurazione, organizzazione
o approntamento di fattori e condizioni produttive; (es. ufficio finanza, gestione risorse umane,
programmazione e controllo, legale, ecc.).
– Organi a dipendenza unica: quando un organo non dipende da più di un organo di livello gerarchico
superiore – criterio generalmente seguito.
– Organi a dipendenza multipla: dipendono da due diversi organi direttivi (es. nelle strutture a matrice).
– Organi collegiali: i cui membri condividono l’autorità dell’organo (es. C.d.A., il collegio sindacale, i
comitati paritetici).
– Organi gerarchici: al cui interno distinguiamo una posizione di capo e più posizioni dipendenti,
eventualmente su più livelli.
– Organi continui e discontinui/temporanei e permanenti: es. Organo permanente e discontinuo: C.d.A.,
collegio sindacale; Organo temporaneo e discontinuo: gruppi di lavoro per la costituzione di un nuovo
stabilimento.
Esempio 1
Direttore generale
Esempio 2
Direttore generale
Esempio 3
Direttore generale
Esempio 4
Amministratore delegato
MECCANISMI/SISTEMI OPERATIVI
– programmazione
– controllo
– comunicazione
– coordinamento
– sistemi informativi
– gestione del personale.
Mentre la struttura organizzativa definisce gli elementi di base relativamente stabili del sistema di ruoli, i
meccanismi / sistemi operativi ne rappresentano l’elemento dinamico.
DEFINIZIONE DI COLLEGAMENTO
2 tipologie di collegamenti:
– VERTICALI → coordinano le attività tra il vertice e la base con finalità di controllo.
– ORIZZONATALI → coordinano le attività tra le diverse unità con finalità di coordinamento e
collaborazione.
Organizzazione orizzontale
progettata per l’apprendimento
Organizzazione verticale
progettata per l’efficienza
Fonte: Richard L. Daft, Organizzazione aziendale , terza edizione (Apogeo, 2007), p. 80.
Alto
Ammontare di coordinamento
Team
orizzontale necessario
Integratori
full-time
Task Force
Contatti diretti
Basso Alto
Costo del coordinamento in termini di tempo e di risorse umane
Vediamone la
rappresentazione
Alta direzione
Amministrazione e Organizzazione e
finanza personale
Che in azienda vi siano conflittualità è un fatto normale, che può dipendere dal carattere delle
persone (causa soggettiva) o da obiettivi delle singole funzioni naturalmente discordanti (causa
oggettiva) che richiedono di essere condotti ad un obiettivo unificante che tenga conto dei singoli.
Esempi di obiettivi oggettivi singoli possono essere:
• Commerciale e marketing: soddisfare il più possibile il cliente consegnando tempestivamente il
prodotto richiesto
• Produzione: ottimizzare l’impiego di macchine ed operai. Se si utilizzano le stesse macchine per
produrre prodotti diversi (jean, abito classico) queste devono essere predisposte (settate) per lo
specifico prodotto. Ciò richiede tempo che può essere incompatibile con le richieste del cliente
• Acquisti: vorrebbe comprare dai fornitori quantitativi elevati di materia prima per ridurre il costo
sulla base della quantità, ma se è difficile prevedere cosa servirà e quando, diventa complicato
fare una politica di acquisto e scorte efficace!
COME E CHI HA LA RESPONSABILITA’ DI DEFINIRE L’OBIETTIVO UNIFICANTE?
1. Struttura elementare
2. Struttura funzionale
4. Struttura divisionale
5. Struttura a matrice
6. Struttura orizzontale
7. Struttura modulare
8. Struttura ibrida
Direzione
generale
Organi operativi
Struttura organizzativa:
– solo organi operativi, non direttivi;
– mancanza di formalizzazione.
Meccanismi operativi:
– non formalizzati;
– comunicazioni discendenti;
– coordinamento gerarchico;
– valutazioni personalistiche;
– controllo gerarchico.
Potere organizzativo:
– scarso potere dei lavoratori esecutivi;
– conflitti di personalità;
– stile di direzione autoritario e/o paternalistico.
ALTA
DIREZIONE
Organizzazione Sistemi
Comitato
informativi
Direzione
Comunicazione Programmazione
e controllo
Reparto A Reparto B Servizio acquisti Servizio acquisti Servizio pubblicità Servizio vendite
Italia estero
Ufficio Ufficio
America e Asia Europa
Meccanismi operativi:
– comunicazioni a due vie;
– decisioni di rilievo interfunzionale (es. strategiche) accentrate al vertice;
– decisioni direzionali e operative decentrate tramite budget;
– controllo con analisi scostamenti rispetto ai programmi;
– coordinamento tramite programmi e relazioni laterali;
– valutazioni su basi oggettive e controllo quantitativo.
– formalizzazione
Potere organizzativo:
– elevato potere dei direttori di funzione;
– conflitti interfunzionali di natura strutturale ;
– stili di direzioni misti.
– Facilita le economie di scala all’interno delle unità – Tempo di risposta lento di fronte ai cambiamenti
funzionali; ambientali;
– Permette lo sviluppo di conoscenze e capacità – Può causare un accumulo di decisioni al vertice e il
approfondite; sovraccarico della gerarchia;
– Permette all’azienda di conseguire obiettivi – Porta a uno scarso coordinamento orizzontale tra le
funzionali; unità organizzative;
– È da preferire in presenza di un solo prodotto o – Implica una visione ristretta degli obiettivi
pochi prodotti. organizzativi;
– Si traduce in minor innovazione.
Finanza Programmazione
e controllo
Programmazione
Vendite Produzione Acquisti Amministrazione
Acquisti Acquisti
Vendite Vendite
Direttore
generale
Direttore
generale
Struttura organizzativa:
– organi direttivi di primo livello specializzati per prodotto o mercato;
– organi direttivi di secondo livello specializzati per tecnica;
– unità centrali per processi comuni e per coordinamento;
– elevata formalizzazione.
Meccanismi operativi:
– comunicazioni filtrate da unità centrali;
– decisioni direzionali decentrate alle divisioni;
– coordinamento tramite unità centrali e relazioni laterali, ma anche tramite piani e programmi;
– valutazioni esplicite e oggettive ed elevata formalizzazione.
Potere organizzativo:
– ampia autonomia delle divisioni;
– conflitti interdivisionali e fra divisioni e unità centrali;
– stile di direzione tendenzialmente consultivo e partecipativo.
– È indicata in caso di rapidi cambiamenti in un – Elimina le economie di scala nelle unità funzionali;
ambiente instabile; – Porta a uno scarso coordinamento tra le linee di
– Porta alla soddisfazione del cliente perché le prodotto;
responsabilità sul prodotto e i punti di contatto sono – Elimina l’approfondimento delle competenze e la
chiari; specializzazione tecnica;
– Genera un alto grado di coordinamento tra le – Rende difficili l’integrazione e la standardizzazione
funzioni; tra linee di prodotto.
– Permette alle unità di adattarsi a differenze di
prodotto, geografiche, di clientela;
– È da preferire in organizzazioni di grandi dimensioni
con molti prodotti;
– Decentralizza il processo decisionale.
La struttura funzionale modificata è una struttura funzionale in cui vengono sovrapposti manager integratori con
un orientamento di mercato per realizzare il coordinamento del flusso di lavoro.
I manager integratori comprendono:
– I product managers
– I project managers
STRUTTURA FUNZIONALE PER PRODUCT MANAGER STRUTTURA FUNZIONALE PER PROJECT MANAGER
Accanto all’articolazione funzionale di base sono collocati Vi è la presenza di organi specializzati per progetto.
degli organi specializzati per prodotto (o linea di prodotti). L’organo di progetto può essere:
– semplice, quando il capo-progetto ha come
I product manager fanno capo alla direzione generale e responsabilità quella di fare rispettare i tempi e le
svolgono una funzione di integrazione fra le diverse unità caratteristiche dei progetti stabiliti in sede di
funzionali attraverso relazioni prive di autorità gerarchica. programmazione;
- complesso, quando il capo-progetto definisce i
compiti e li assegna alle varie unità tecniche, nelle
quali sono identificate le persone assegnate al
progetto, a volte part-time, più spesso a tempo
Jeans troppo stretto pieno, con ritorno alla funzione di appartenenza alla
conclusione del progetto.
A QUESTO PUNTO:
◼ Rappresentate l’organigramma
Product
manager jeans
Product
manager uomo
Product
manager
donna
Product
manager sport
ALTA
DIREZIONE
Organizzazione Risorse
Umane
Sistemi Personale
informativi
Product manager B
Prodcut manager C
ALTA
DIREZIONE
Organizzazione Risorse
Umane
Sistemi Personale
informativi
Reparto A Reparto B
Direttore
generale
Product
Manager A
Product
Manager B
Product
Manager C
Product
Manager D
– Realizza il coordinamento necessario per far fronte – Espone i partecipanti a una duplice autorità, può
a richieste duali da parte dei clienti; creare confusione e risultare frustrante;
– Assicura la condivisione flessibile delle risorse – Implica che i partecipanti abbiano buone capacità
umane tra i prodotti; interpersonali e ricevano una formazione approfondita;
– Si adatta a decisioni complesse e cambiamenti – Assorbe molto tempo: comporta frequenti riunioni
frequenti in un ambiente instabile; e sessioni di risoluzione dei conflitti;
– Offre opportunità per lo sviluppo di competenze – Non può funzionare se i partecipanti non la
sia funzionali sia di prodotto; comprendono e non adottano relazioni collegiali
– È da preferire in organizzazioni di media grandezza anziché verticali;
con molteplici prodotti. – Richiede grandi sforzi per mantenere un
bilanciamento del potere.
Direttore generale
Processo
fondamentale 1
Processo
fondamentale 2
Team di top
manager
Analisi Pianificazione
di mercato
Ricerca
di prodotto
Produzione Cliente
Ricezione
Ctrl Fido Approvaz. Make or Buy Cliente
ordine
Processo di evasione dell’ordine
Contabilità Marketing
Distribuzione Produzione
La struttura modulare/a rete può essere considerata come un nodo centrale circondato da una rete di specialisti
esterni, e richiede un coordinamento per mezzo del mercato al posto della tradizionale gerarchia verticale. Tale
struttura ha le seguenti caratteristiche:
Esempio:
Distretti industriali in Italia, Bombardier
– Consente anche alle organizzazioni di piccole I manager non hanno il controllo su molte attività e
dimensioni di operare su scala globale e attingere a molti dipendenti;
risorse internazionali; Richiede una grande quantità di tempo per gestire le
– Conferisce all’azienda un ampio raggio d’azione relazioni e i potenziali conflitti con i partner;
senza grandi investimenti in impianti, macchinari o Comporta il rischio di fallimento organizzativo se un
strutture di distribuzione; partner non effettua le consegne o cessa l’attività;
– Consente all’organizzazione di essere altamente La fedeltà dei dipendenti e la cultura aziendale possono
flessibile e di fornire una risposta rapida ai bisogni essere deboli perché i dipendenti hanno la sensazione i
mutevoli; poter esser sostituiti da servizi a contratto.
– Riduce i costi amministrativi.
Struttura
funzionale
divisionale
a matrice
orizzontale
modulare
Nella realtà le organizzazioni raramente esistono nelle forme pure che abbiamo fino a qui visto.
Le organizzazioni adottano spesso strutture ibride, che combinano caratteristiche di vari approcci adattati alle
specifiche necessità strategiche, in modo tale da ottenerne gli specifici punti di forza ed evitare alcuni dei relativi
punti di debolezza.
Queste strutture vengono utilizzate in ambienti in rapido cambiamento, poiché garantiscono all’organizzazione
maggiore flessibilità.
Presidente
Struttura funzionale
Struttura di prodotto
Vicepresidente e
Struttura
general manager
funzionale
Strategia e Risorse
Finanza
comunicazione umane
Direttore e
Gruppi
Struttura orizzontale
process owner
Gruppo fornitura ricambi / logistica
Direttore e
Gruppi
process owner
Gruppo servizi veicoli
Direttore e Gruppi
process owner
Le persone sono più felici quando hanno il controllo della loro vita e del loro lavoro … ma devono essere davvero
professionali
Basata sui Team e sul self-management. I gruppi si aggregano e si auto-organizzano. La leadership è autodefinita,
esiste solo un coordinamento di base
Promuove lavoro in team e collaboraziona Ci vuole molto tempo perché le persone imparino a
Promuove risposte rapide ed innovative alle esigenze prendersi in carico le responsabilità
dei clienti Impone cambiamenti nella filosofia e cultura dei
Ogni collaboratore ha una visione più ampia degli manager
obiettivi organizzativi I manager possono essere restii nell’abbandonare
Le decisioni vengono prese vicino al processo di lavoro potere e autorità
interessato Bisogna sviluppare in tutti competenze sociali (soft)
Migliora la crescita dei dipendenti (responsabilità, Si corre il rischio di non sviluppare competenze
decisione, risultati) specialistiche in qualche funzione
Struttura
funzionale Struttura
Struttura Struttura Struttura Struttura
con team a rete
funzionale divisionale a matrice orizzontale
integratori
Olocrazia
Orizzontale:
– coordinazione
– apprendimento
Approccio – innovazione
strutturale – flessibilità
Verticale:
dominante – controllo
– efficienza
– stabilità
– affidabilità