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La Musica come Fisica delle Emozioni

Massimo Blasone
Dipartimento di Fisica, Università di Salerno

• Idee dalla Fisica per l’interpretazione musicale

• Un caso specifico: gli Studi di F. Chopin


Indice
• Motivazioni e considerazioni generali
• Gli Studi di Chopin: note storiche
• Il codice colori-suoni di Scriabin: implementazione per l’analisi musicale
• Studio op.10 n.3: rottura della simmetria tonale e difetti
• Studio op.25 n.1: stati coerenti
• Studio op. 10 n.1: frattali
• Conclusioni
Motivazioni
• Ottenere nuovi punti di vista per l’interpretazione musicale;

• Molti studi sulla struttura matematica della Musica, ma poco utili per i
musicisti;

• Approccio qualitativo: usare idee e concetti della Fisica per meglio


comprendere le strutture musicali;

• Cercare di capire dove è il bello in Musica…

• Applicazione alla musica di Chopin (Studi e Preludi): forme brevi e libere,


evocative di immagini
Considerazioni generali
• Che cos’è la Musica?
• La definizione di Musica come «Arte dei Suoni» è operativa, e in quanto tale
poco soddisfacente da un punto di vista concettuale.
• Musica differente da linguaggio in quanto priva di significati

• Musica attività umana che facciamo per puro piacere -> percezione aspetto
essenziale
• « L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di
quelle che non sono in quanto non sono » (Protagora)

• Musica attività complessa del cervello


• «Musica est exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi», ossia
"Musica è un esercizio aritmetico della mente che conta senza sapere di contare
(Leibniz)

• La musica significa se stessa: ogni elemento musicale ha senso in quanto genera


aspettative rispetto ad altri eventi. (L.Meyer)

• I più recenti studi portano alla conclusione che la Musica è soggetta a leggi universali
della percezione che ne influenzano la struttura.

• La teoria classica dell’armonia riflette proprietà fisiologiche e anatomiche del sistema


nervoso uditivo e dei sistemi cognitivi associati, valendo in modo identico per tutte
le popolazioni del mondo, anche nella primissima infanzia, e persino per alcune
specie animali. (A.Frova)

• Pitagora: rapporti semplici consonanze (quinta=3/2, quarta=4/3, etc.) terza=5/4


(Tolomeo)
Chopin: Studi (e Preludi)
• Due raccolte: 12 Studi Op.10 – 1833 e 12 Studi Op.25 – 1837;
• Lunga tradizione degli Studi (Clementi, Czerny, Moscheles, Kessler, etc..)
come esercizi per sviluppare alcuni specifici aspetti tecnici;
• Summa di virtuosismo pianistico, posizioni allargate della mano, nuovo
modo di attacco del tasto, ecc..
• Grande valore artistico: “perfetta fusione di aspetti atletici ed estetici”
(L.Kentner);
• Nuove combinazioni armoniche, lunghe progressioni armoniche, carattere
cantabile della figurazione;
• Forme semplici con una o due idee tematiche;
• La raccolta dei 24 Preludi Op.28 contiene materiale simile.
Gli Studi di Chopin: da Paganini a Liszt

N. Paganini (1782-1840)

F. Liszt (1811 - 1886)

F. Chopin (1810 - 1849)


• Studi Op.10 dedicati a Franz Liszt.
• Nel 1829 Paganini dette una serie di 10 concerti a Varsavia che impressionarono
profondamente il giovane Chopin. Si incontreranno a Parigi nel 1837, e Paganini apprezzò
molto il modo di suonare di Chopin.
• I 24 Capricci di Paganini per violino furono certamente un modello per gli Studi di Chopin.
Un altro modello (anche per i preludi) fu il Clavicembalo ben temperato di J.S.Bach.
Critiche

• L’editore e compositore berlinese Ludwig Rellstab scrisse degli Studi


Op. 10: "ottimi esercizi per chi ha le dita storte e vuole raddrizzarle,
consigliando coloro che hanno dita ben diritte di non suonarli se non
hanno sottomano un chirurgo.“

• Franciszek Mirecki criticò la monotonia dei temi negli Studi, dicendo


che “se le note fossero colorate, invece che nere, gli spartiti
potrebbero essere usati come carta da parati…”
• Come critico musicale, Robert Schumann riconobbe
immediatamente il valore di Chopin:
”Giù il cappello, signori, un genio!”
è il famoso incipit della recensione di Schumann delle
Variazioni Op.2 di Chopin sul tema “Là ci darem la mano” di
Mozart.
R. Schumann (1810-1856)

• Schumann incluse Chopin come uno dei personaggi nel suo


Carnaval.

• Gli Studi Op.10 furono recensiti molto positivamente nella rivista


Le Pianiste, poco dopo la loro pubblicazione nel 1833.
Titoli
• Chopin usò sempre titoli generici per le sue composizioni (Studi, Preludi,
Notturni, Ballate, etc.) rifiutando ogni intento programmatico per la sua
musica.

• Ciononostante, molte sue composizioni sono evocative di immagini


(soggettive) e alcuni titoli sono rimasti associati ad alcuni pezzi in particolare
(Tristesse, Goccia d’acqua, etc).
Nomi per gli Studi (A.Cortot) e i Preludi (H. von Bülow)
Studio Op. 10, No. 1 Cascata 1.C major - Agitato (Ricongiungimento)
Studio Op. 10, No. 2 Cromatico 2.A minor - Lento (Presagio di morte)
Étude Op. 10, No. 3 Tristezza 3.G major - Vivace (Tu, Arte, sei come un fiore")
Studio Op. 10, No. 4 Torrente 4.E minor - Largo (Soffocamento)
Studio Op. 10, No. 5 Tasti Neri 5.D major - Molto allegro (Incertezza)
Studio Op. 10, No. 6 Lamento 6.B minor - Lento assai (Campane che rintoccano)
Studio Op. 10, No. 7 Toccata 7.A major - Andantino (Danza polacca)
Studio Op. 10, No. 8 Raggio di Sole 8.F-sharp minor - Molto agitato (Disperazione)
Studio Op. 10, No. 11 Arpeggio 9.E major - Largo (Visione)
Studio Op. 10, No. 12 Rivoluzione 10.C-sharp minor - Molto allegro (La farfalla notturna)
11.B major - Vivace (Libellula)
Étude Op. 25, No. 1 Arpa Eolia 12.G-sharp minor - Presto (Duello)
Studio Op. 25, No. 2 Le Api 13.F-sharp major - Lento (Smarrimento)
Studio Op. 25, No. 3 Il cavaliere 14.E-flat minor - Allegro (Paura)
Studio Op. 25, No. 4 Paganini 15.D-flat major - Sostenuto (La goccia d'acqua)
Studio Op. 25, No. 5 Nota sbagliata 16.B-flat minor - Presto con fuoco (Ade)
Studio Op. 25, No. 6 Terze 17.A-flat major - Allegretto (Una scena in Place de Notre Dame de Paris)
Studio Op. 25, No. 7 Violoncello 18.F minor - Molto allegro (Suicidio)
Studio Op. 25, No. 8 Seste 19.E-flat major - Vivace (Gioia)
Studio Op. 25, No. 9 Farfalla 20.C minor - Largo – C minor (Marcia Funebre)
Studio Op. 25, No. 10 Ottave 21.B-flat major - Cantabile (Domenica)
Studio Op. 25, No. 11 Vento invernale 22.G minor - Molto agitato (Impazienza)
Studio Op. 25, No. 12 Oceano 23.F major - Moderato – F major (Un'escursione in barca)
24.D minor - Allegro appassionato (La tempesta)
Studio op 10 n.3
• Struttura di una canzone : A-B-A’ con una sezione centrale marcata ``più mosso’’

• A proposito di questo studio, Chopin disse: “In tutta la mia vita non sono mai stato in
grado di trovare una melodia così bella.”

• “Il terzo è uno dei più difficili. Il canto è soave, ma difficile da rendere. Vi raccomando
una scala cromatica in settime diminuite, nella quale le due mani procedono per moto
contrario. Questo passaggio è nuovo e di un buon genere; non posso dire altrettanto
di quello della pagina seguente, righe 2, 3 e 4 [il passo conclusivo della parte centrale,
indicato da Chopin con bravura]. Trovo che l'effetto non è piacevole, ma la
conclusione in ritenuto, e soprattutto il canto che segue lo fanno interamente
perdonare. ”
Chaulieu, Le Pianiste 1833

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