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Respighi” - Latina
METODI
Il più antico metodo che descrive anche la conformazione fisica dello strumento è contenuto in
“Harmonie universelle” di Mersenne M. pubblicato nel 1636. A questo son seguiti altri metodi tra
cui quello del GARNIER J. F. (L’Ainé) che fa pubblicare a Parigi nel 1798 il “Metode raisonnée
pour le Haut-bois, contenant les principes nécessaires pour bien jouer de cet instrument, la
maniere faire les anches suivi de 55 leçons, six petit duos, siz sonates, six airs variés et un étude
pour les doigts et l’arrangement de la langue” .
Seguono nel XIX secolo una serie di metodi scritti da grandi e virtuosi oboisti, molti dei quali sono
attualmente utilizzati nei Licei musicali e nei Conservatori.
BARRET A.M.R. (1804 – 1879) “A complete method for the Oboe comprising all the new
fingerings, new tables of shakes, scales, exercises, etc, with an ezplicit method of reed
making”
Contiene istruzioni diffuse sulla costruzione dell'ancia e due tavole per l'antico e nuovo
sistema.
Stampato nel 1850 dall’Editore Jullien&C, Londra.
FERLING F. W. (1796 – 1874) “48 Etudes pour haubois ou saxophone” rivisto da Pierre Pierlot.
Le composizioni sono scritte in tutte le tonalità
Editeur Gérard Billaudot, Paris
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Trattati e Metodi per Oboe
LUFT J. H. (1813-1877) “Ventiquattro studi per Oboe solo” - “Ventiquattro studi per Oboe con
accompagnamento di un secondo Oboe”
Queste due composizioni del Luft occupano certamente un buon posto tra gli studi per
Oboe. Sono utilissime sotto tutti i punti di vista e non hanno solo lo scopo di curare
l'agilità, ma la sviluppano senza danneggiare il labbro, curando allo stesso tempo il
senso artistico
Edizione Peters, Francoforte - Edizioni Bote e G. Bock Berlino
SALVIANI C. (XIX secolo) “Metodo completo diviso in 4 parti con la revisione di A. Giampieri”
3
Trattati e Metodi per Oboe
Contiene, nella prima parte, scale e salti, nella seconda piccoli duetti melodici e
progressivi, nella terza 128 studi utili per l'agilità, nella quarta 18 buoni studi d'agilità.
Editore G. Ricordi, 1953 Milano.
CROZZOLI S. “ Passi difficili ed ‘a solo’ da opere liriche italiane per oboe e per corno inglese”
Editore Ricordi, Milano
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Trattati e Metodi per Oboe
È doveroso, per completezza, soffermarsi su coloro i quali sono i Maestri della scuola italiana ed i
relativi metodi pubblicati che hanno permesso di continuare la tradizione oboistica itaòiana di
Giuseppe Prestini.
Infatti, gli allievi dei corsi di oboe dei Conservatori italiani non possono affrontare lo studio dello
strumento senza avere davanti il metodo di Scozzi, necessario per apprendere i primi elementi
basilari dello stesso.
Gli esercizi sulle scale sono un metodo di studio utilizzato nell’apprendimento di tutti gli strumenti
musicali ed il Crozzoli le ha incluse nelle “Prime lezioni” del suo metodo in tutte le tonalità.
I miglioramenti nei corsi preparatori ed accademici poi si ottengono anche grazie agli stimoli che il
Metodo progressivo di Giampieri fornisce allo studente.
I 4 volumi del Metodo del Salviani, riveduti dallo stesso Giampieri, forniscono l’opportunità allo
studente di affrontare e migliorare il corretto movimento meccanico delle mani/dita con salti e
scale in tutte le tonalità nel primo volume e nel secondo di cimentarsi con la ritmica e la sincronia
dell’esecuzione in duo con il proprio maestro. Il terzo volume, tramite l’esecuzione degli studi
opportunamente composti dall’autore, permette all’allievo di migliorare gradualmente la propria
agilità mentre il quarto è il completamento dello sforzo didattico nella direzione del
perfezionamento dell’esecuzione.
Aggiungo infine un piccolo manuale che un virtuoso oboista contemporaneo e primo oboe
nell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, il M° Di Rosa, ha scritto per permettere agli studenti di
oboe di effettuare “Esercizi giornalieri per lo sviluppo ed il mantenimento di una buona tecnica”.
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