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Giuseppe Pellizza Da Volpedo1 è stato un pittore italiano, nato a Volpedo, in provincia di Alessandria, il 28
luglio del 1868, in una famiglia di agricoltori. Nel 1884 riuscì ad entrare nell’Accademia di Brera, grazie ai
contatti dei genitori, dove l’anno successivo fu esposto per la prima volta un suo dipinto ‘La piccola
ambizione. Conclusi gli studi a Brera, il pittore decise proseguire con la sua formazione all’Accademia di S.
Luca e successivamente all’Accademia di Francia, a Roma. Tuttavia, decise abbandonare la città quasi
subito, insoddisfatto del metodo di insegnamento, e si spostò a Firenze, dove fu allievo di Giovanni Fattori;
lo stesso anno si spostò all’Accademia Carrara di Bergamo. Si formò poi all’Accademia Linguistica a Genova.
Una volta conclusa la sua formazione, Pellizza fece ritorno in patria, a Volpedo, dove aprì il proprio studio
nei pressi della casa del padre. Nel 1891 partecipò alla I Triennale di Brera con i ritratti dei due genitori, Il
mediatore (Ritratto di Giuseppe Giani), e Pensieri. L’anno successivo sposò Teresa Bidone, sua modella per
la figura femminile in ‘Pensieri’. A fine ‘800 entra a contatto con la tecnica divisionista; presentò alla II
Triennale di Brera, nel 1894, le prime opere divisioniste, Speranze deluse e Sul fienile, che raccolsero grandi
consensi. Nel 1902, fu esposto Il quarto stato al Quadriennale torinese del 1902.
La pittura di Pellizza riscosse una certa fortuna nelle Esposizioni internazionali d’arte nelle principali città
tedesche tra il 1902 e il 1905, ma stentava ad essere riconosciuta in Italia, dove fallì il progetto di una sala
personale, dove riproporre la visione de Il quarto stato, in occasione dell’Esposizione internazionale di
Milano del 1906. Lo stesso anno, il ministero della Pubblica Istruzione acquistò il dipinto Il sole (1904) per la
Galleria nazionale d’arte moderna di Roma e il re Vittorio Emanuele III comprò il dipinto Lo specchio della
vita (1898) per la Galleria d’arte moderna di Torino.